DENTRO UNA NUOVA PRIMAVERA
Non tutte le primavere sono uguali. Ci sono primavere e primavere, come ci sono sguardi e sguardi, anime e anime, risvegli e risvegli, dolci e dolci. A far la differenza sono dettagli, sfumature, colori, pieghe, riflessi, profumi, sapori. Le sensazioni che trasmettono, quello che danno, quello che comunicano. Quello che rappresentano. E anche quello che hanno dentro, perchè è nel dentro che tutto si compie e ha origine. È nel dentro che le cose crescono, si rafforzano, prendono lo slancio e poi germogliano.
Ci sono primavere che rispettano i tempi, che non spostano gli appuntamenti e amano prepararsi bene, pettinando ogni petalo e accordandosi con il sole. Altre, invece, mettono avanti o indietro il calendario, agiscono più d’istinto, non sempre chiedono permesso e se decidono, decidono.
Ci sono quelle che dicono eccomi e quelle che dicono aspettami, quelle che si offrono generosamente e quelle che tentennano, quelle interiori che possono esplodere quando vogliono, quelle che mischiano le date come le carte, quelle di cui fidarsi e quelle che è meglio tenere un maglione da parte, quelle che vengono incontro e quelle che chissà dietro quale albero sono nascoste.
Alcune primavere sono timide e prima di uscire dalla siepe si guardano intorno piano, mentre altre non ascoltano nè il cielo, nè i rami, nè l’armadio e danno retta solo ai loro battiti di ciglia e di ali. Ci sono le primavere sagge, che sanno cosa fare ogni anno perchè hanno accumulato esperienza ed insegnano a quelle più giovani come rendere più rosa i fiori di pesco, come accarezzare il viso di chi è seduto su una panchina, come spostare le foglie secche e lasciare ossigeno alle margherite, come incoraggiare chi sta sbocciando e non vede l’ora di entrare sempre più nel vivo della stagione. Nel dentro, appunto.
Poi ci sono le primavere (ac)colte dentro la tasca di un qualunque mattino che si lasciano andare libere, serene, protette dalla luce ovattata in quella calma speciale che non è stasi o limbo, ma è il sapersi godere ciò che si ha. L’apprezzarlo e il valorizzarlo.
Le primavere più vivaci e audaci stanno già correndo, già saltellando, già ballando, con le radici che si sciolgono una ad una come muscoli. E salutano l’inverno e le sue importanti lezioni di vita, che sono servite a temprare e irrobustire la corteccia, trasformando la resina in miele che dà energia.
La stessa energia che possiede la curcuma, una delle spezie più benefiche che, come una vernice naturale, tinge di tramonto tutto ciò con cui viene a contatto. Pelle, futuro, nuove porte e torte, come collane o corone da indossare.
TORTA QUATTRO QUARTI ALLA CURCUMA
180 g di farina 0
180 g di zucchero di canna
180 g di burro fuso
3 uova
2 cucchiaini di curcuma in polvere
8 g di lievito
La scorza di un limone
In un’insalatiera o nella ciotola della planetaria, sbattete le uova con lo zucchero, finchè il composto sarà gonfio e spumoso. Aggiungete a poco a poco la farina (setacciata) e il burro fuso. Unite la curcuma e la scorza prelevata dal limone. Incorporate anche il lievito e mescolate.
Versate l’impasto in uno stampo imburrato e infarinato o in silicone. Cuocete nel forno già caldo a 180° per circa 40 minuti, facendo la prova stecchino per controllare l’esatta cottura. Lasciate raffreddare prima di levare la torta dallo stampo. Se volete, spolverate la superficie con zucchero a velo.
*La ricetta è tratta dal libro “Cake dolci e salati” di Ilona Chovancova (Guido Tommasi Editore) e l’ho realizzata per il portale Ifood
42 Comments
Anna
19 Marzo 2017 at 20:11
Sovvertir per sovvertire, sovvertiamo… E parliamo delle fotografie, di questi spicchi di sole che ci saltano addosso, di queste corone luminose su cui si posano gli occhi. Bellissime Francesca, hanno la primavera “dentro”…
Vedo il tuo risveglio, il tuo battere felice le mani per il sole che comincia a riscaldare il balconcino, per quei piedi con i calzini a righe che si allontanano ogni giorno un po’ di più verso l’aria aperta.
Vedo tanti dettagli che fanno la differenza, scorgo il sorriso sul tuo volto mentre osservi i gatti che sembrano mettersi in posa, ti sento lieta in questo tuo mondo fatto di luce e di sole, da ricercare e ricreare.
Vedo un petalo caduto con dolcezza sopra al tavolo, sotto lo sguardo del suo fiore, e mi evoca l’immagine di una lacrima che si posa sul volto senza scavare dolore.
Vedo un fiore che osserva il proprio petalo caduto, e mi evoca la tenerezza delle madri, quando i figli spiccano il volo ed esse sentono che lo strappo è solo auspicio di vita nuova.
Vedo quei due fiori, col capo chino, che si piegano insieme, a dividere i pesi della vita.
Bellissima quella foto Francesca, c’è dentro tutto… Ci sono dettagli, colori, pieghe, profumi, ci sono pensieri ed emozioni che tu sai catturare, e dipingere.
Saper guardare dentro, un dono… perché è dentro che le cose crescono, coltivate con cura, e germogliano. E le anime speciali lo sanno.
Buona settimana, Francesca, e buona primavera ricca di vita nuova…
Anna
Francesca P.
19 Marzo 2017 at 21:12
Plasmare il nostro mondo, il nostro essere, il nostro dentro, il nostro domani… io credo sia questo il “gioco” più stimolante a nostra disposizione, di cui non stancarci e da non mettere mai via in un angolo, perchè è un oggetto sempre vivo, caldo, plasmabile come creta, con un valore unico, che si può rompere ma poi aggiustare e può tornare come nuovo o persino più bello…
Gli inverni non mi sono mai piaciuti, ma ho capito che senza di loro non si aspetterebbe così tanto la primavera, non si capirebbe quanto conta il calore, non ci si sentirebbe più forti ad aver superato la neve e il freddo… e anche quei tulipani non sarebbero così poetici! La tua lettura di loro e della mia foto mi è piaciuta molto, il petalo cade delicatamente, si appoggia sulla stoffa… e può essere anche un segnalibro di vita, sai? Ci ho pensato in questo istante, mentre ti rispondevo! Apriamo il libro, insieme? 🙂
Alice
19 Marzo 2017 at 21:00
Una primavera faticosa per me quella che mi si schiude davanti, mi vedo arrancante tra i mille impegni dei prossimi mesi, eppure il cielo azzurro, il sole, i rami fioriti, i primi boccioli regalano alla mia anima un’energia inimmaginabile … ora se tu mi allungassi una fetta di questa delizia forse anche al mio fisico potrebbe ritrovare un pò di energia !
baci
Alice
Francesca P.
19 Marzo 2017 at 23:37
Aggrappati ai rami più solidi, Alice, che possano essere una fune o un appiglio per quei giorni pieni in cui soffierà parecchio vento! 🙂 La primavera ha questo dono: porta leggerezza già solo per il suo arrivo, come se emanasse un profumo che migliora l’umore!
Ti aspetto sotto un alberello in fiore con la torta, quando vuoi!
Daniela Agnes
19 Marzo 2017 at 22:03
La primavera dell’anima arriva quando vuole, non segue una stagione, ma dà i suoi frutti quando un cuore si risveglia allo sbocciare di una nuova emozione.
S. Shan
Il giallo è il colore del Sole, la curcuma cura e sfiamma, il tulipano porta speranza e luce. Dai che ce la facciamo! Qua si sboccia, capricciosamente caparbie. Con le radici ben piantate a terra, le corolle verso il cielo e il vento. In rinascita.
Francesca P.
19 Marzo 2017 at 23:53
Trovi sempre le parole giuste, tu… che siano quelle di altri o farina della tua anima bella! :*
Ce la facciamo, eccome! I tulipani ci guardano e ci aspettano anche in un campo pieno d’aria, mentre li ammiriamo insieme! Marzo lo volevo per la primavera, aprile sai perchè lo corteggio e lo bramo già… 🙂
Chiara
20 Marzo 2017 at 0:02
quest’anno aspetto con maggiore impazienza la primavera, ho bisogno di tepore e di tempo per pensare alle scelte che devo fare a breve.Voglio sedermi al sole e cercare di rimettermi in sesto, l’inverno è stato maligno con me . Pensi che una fetta del tuo dolce potrebbe aiutarmi ?Ha un aspetto così solare che penso mi farebbe bene….Passa una felice settimana, un abbraccio
Francesca P.
20 Marzo 2017 at 0:06
Chiara, le scelte si prendono meglio quando si alza lo sguardo e si vedono i rami fioriti, quando si fissa un parco e si ritrova il verde, quando si lascia aperta la finestra a far uscire le cose difficili che si sono affrontate e a far entrare il (ri)cambio d’aria… e la curcuma è lì, a dare una mano e incoraggiarci con il suo colore splendido!
Emanuela
20 Marzo 2017 at 6:57
ooooooohhhhh, ma che buon giorno luminosoooo! qui le nuvole coprono il sole, ma tu me lo porti comunque , servendomelo dolcemente su una copertina bianca…come facesse un pic-nic ed aspettasse ospiti (ecco che con la coda dell’occhio scorgo un gatto che scende lungo le tegole del forno a legna del giardino….)
Appena ho iniziato a leggere ho pensato al piccolo pesco del giardino dei vicini, che è storto, con rametti corti e piccoli, tentennante che fatica a crescere, ma che qualche giorno fa ho visto sbocciare facendomi dire “oooh! adesso si che si va! iniziano a fiorire anche i peschi….si va si va… è entrata la primavera….” ora in giro guardo e scruto ed appena scorgo qualche fiorellino rosa sorrido..
IO SONO quella primavera che dice “aspettami”, quella che tentenna e che è meglio portarsi un golfino che… non si sa mai…. sono quella nascosta dietro la siepe, che osserva e scruta ed ho bisogno delle primavere sagge, che mi aiutino a capire e pazientemente sono li a spiegarmi…ma anche delle primavere istintive che con la loro “pancia” mi regalino quel guizzo di slancio che mi serve, quell’essere un po’ “pazzerella”, che mi spingano a mollare qualche ormeggio un po’ pesante o mischiare qualche carta, ad essere più leggera e fresca….
ho scritto volontariamente IO SONO, e non “LA MIA PRIMAVERA E'” perché voglio essere io la protagonista, io il soggetto… io l’a(u)trice e la conduttrice, la regista… voglio essere IO la MIA PRIMAVERA, VOGLIO ESSERCI DENTRO!
sta curcuma benedetta… io non riesco ad amarla…. fa tanto bene pora stella, ma non riesco…non la sento mia, eppure mi piace come spezia.. adoro quel suo colore così forte, acceso, VIVO e vorrei usarla ovunque per far entrare la primavera, l’estate, il calore dentro ogni piatto…chissà, magari così… posso provare..
un bacino Franci…grazie….
ehm..ovviamente le foto… parlano da sole e ho solo la bocca aperta…
ti voglio bene.
Manu
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 15:40
Mi è piaciuta tanto l’immagine del pic nic con quella copertina leggera bianca, adesso il clima è perfetto qui, la stendo nel parco vicino casa, per la merenda, ti aspetto nel punto in cui il sole arriva ben dritto e scalda le ossa… le primavere che dicono “aspettami” stanno lucidando i petali, sono in fermento e in movimento, si stanno preparando per fare il loro ingresso, appena si sentono sicure… e dicono “aspettami” perchè sanno che ci saranno, che vogliono esserci, che non si tireranno indietro ed è solo questione di pazienza…
Tu sei assolutamente protagonista della tua stagione, tutti noi lo siamo, i rami sono le nostre mani, che vanno aperte… se poi hanno voglia di sporcarsi di curcuma e provare un nuovo assaggio, beh, la mia ciambella/collana è pronta! Io non indosso mai l’arancione, eppure questa spezia l’amo da sempre, perchè mi sembra forte, fiera, brillante, vivace, una che non si scoraggia, che nonostante tutto non perde mai il suo colore e non sbiadisce… secondo me può insegnarci tanto, come l’inverno! 🙂
Un abbraccio, Manu!
Simo
20 Marzo 2017 at 7:18
Dopo un inverno pesante, ho bisogno di ripartire con novità, sprint, energia…voglio fortissimamente la primavera, ne ho bisogno.
Ho bisogno di ritrovare energia sia a livello fisico ( la mia colite mi sta distruggendo, credo di avere anche delle intolleranze alimentari…mah) che a livello mentale e interiore… ci riuscirò!?
Intanto ci provo, provando a circondarmi di colore e cose belle che mi danno serenità. La tua torta è uno spettacolo, per non parlare dei tuoi pelosi…due meraviglie.
Ti abbraccio forte.
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 15:43
Simo, capisco bene ciò che dici… quando mente e fisico sono un po’ debilitati, la primavera arriva come un toccasana per tutto! Irradia la sua positività, ri-porta la leggerezza che in alcuni momenti è difficile trovare, ci invita ad uscire, a ri-mettere la testa fuori e a vedere le cose con un punto di vista più roseo! Vedrai che libererà presto i suoi poteri benefici, come la curcuma… 🙂
Sabri
20 Marzo 2017 at 9:10
Bonjour Francesca , buon inizio settimana e buona primavera ormai alle porte . Io Adoro la primavera , le primavere hanno il volto della rinascita , possono essere silenziose e colorate o rumorose e spericolate . Sanno dare calore e speranza a chi come me magari , pian pianino ,viene fuori da un inverno assai freddo . Leggendoti e gustando ogni singola frase, il mio pensare si è posato su quel dentro , quel dentro che condivido con te essere la parte più importante , ciò che custodisce e custodiamo . Quello che cerco quando conosco qualcuno o qualcosa è proprio quello, m’incuriosisce , mi affascina e mi permette di creare un legame . Scavare nel profondo di me stessa , riconoscere quel che c’è in fondo , mi ha Resa migliore , ed è la mia forza , un po’ come la tua curcuma (spezia che io prediligo particolarmente ). Le nostre storie , i nostri percorsi di vita , i nostri ricordi , ciò che ha forgiato il nostro carattere fa parte di un mondo , il mondo che noi viviamo , progettiamo, costruiamo e ci portiamo dentro . Io son guerriera di quel mondo , lo custodisco, ma lo lascio anche andare , perché lasciare andare ogni tanto , mi permette di aprire il mio cuore , di mostrarmi per come sono ed è questo che io cerco , ciò che desidero . Ed è meraviglioso mostrare quel di dentro a questa nuova fiorente primavera . 😘
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 15:52
Siamo noi a decidere i colori e i profumi delle stagioni, in base alle cose che facciamo, scegliamo, proviamo, vogliamo… ogni stagione è una possibilità, è una partita da giocare… e se a volte la partita diventa più battagliera, beh, allora si deve fare il pieno d’energia, vanno alzate le difese, bisogna lottare di più, resistere… si diventa guerriere perchè si difende quello che si ama e in cui si crede e succede ogni volta c’è di mezzo qualcosa a cui teniamo, di importante! In primis noi stesse e la nostra serenità… che va assolutamente protetta, come un fiore appena schiuso, messo al riparo dal vento…
Francesco
20 Marzo 2017 at 13:24
E dai, sì.
Salutiamolo sto inverno.
E se serve una torta al giorno, allora pappiamoci una torta al giorno!!!
(Magari una come questa)
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 15:57
Che bello salutare l’inverno. E accogliere altro. O forse (te) l’ho già detto? 😉
Una torta al giorno toglie tante cose di torno… e se aggiungi pure una pastiera, beh, non sarebbe male…
Daniele
20 Marzo 2017 at 16:04
Bellissima la tua apertura con la descrizione della primavera e del suo sbocciare, complimenti… Anche per le fotografie e la torta! ^_^
Daniele
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 15:59
Grazie, Daniele! Ogni stagione sa essere fonte d’ispirazione, ma la primavera a me fa un effetto particolare… 🙂
saltandoinpadella
20 Marzo 2017 at 17:29
Oramai la primavera si percepisce ovunque, nei profumi, nei colori, nei suoni, nel tocco dell’aria. Si per me l’aria, la brezza ha un tocco che cambia con le stagioni. Ora è leggero, suadente e frizzantino allo stesso tempo. Da energia, accarezza e stimola alla positività. Ed è un po’ la stessa cosa con la luce, anche la luce ci racconta tante cose. Come sempre hai colto alla perfezione la luce di questa primavera che sta arrivando allegra e sorridente nelle tue foto. Scommetto che anche i tuoi principi siano pieni di energie in questi giorni. La mia principessa sicuramente si 😉
Le tue ricette mi stupiscono sempre, e al contempo mi incuriosiscono moltissimo. Amo la curcuma ma non mi sono mai lanciata nella prova in un dolce.Sono troppo timorosa!
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 16:03
La primavera ha questo di meraviglioso: un giorno vedi un albero spoglio e il giorno dopo sono apparsi i boccioli… è una crescita lenta, che non si nota subito, non ce ne accorgiamo finchè non esplode, all’improvviso, sotto agli occhi! E vedere quanto la vita vinca sempre e come tutto sia una ruota che gira – e il turno delle cose belle ritorna – incoraggia tanto! Se ce la fa la primavera, ce la facciamo anche noi, no? Ecco, questo mi trasmette… 🙂
I felini ora si godono la luce anche in balcone, anche se il tavolo resta la nicchia preferita, per la mia gioia fotografica! 😀
Perchè hai timore di mettere la curcuma nelle torte? Provaci, il sapore si sente ma è delicato, non compromette nulla… la dose la scegli tu, la prima volta non abbondi e vedi come va…
ipasticciditerry
20 Marzo 2017 at 18:07
Ah ecco perchè parlavi di primavera da me … ora capisco. A parte il fatto che amo la curcuma, la metto ovunque: nei dolci, nelle creps- dolci o salate , nel pane, nella pasta fresca … amo il suo colore perchè mi ricorda il sole. Vogliamo parlare delle foto che mi fai trovare oggi, qui da te? Vuoi farmi felice allora 🙂 Pensandoci bene anche Tarallino ha il colore della curcuma e del sole … I fiori, tutta questa luce, tutto il bianco, i tuoi mici bellissimi. Da me la primavera è più timida. Le Forsizia sono esplose in tutto il loro giallo e occhieggiano da ogni giardino. Le pratoline nei campi spuntano festose. Da domani sono previste piogge, che sono comunque benvenute ma speriamo non durino settimane, come sempre … Fortuna che le temperature sono gradevoli e la luce del giorno ci accompagna fino a tardo pomeriggio. Il mio umore si rallegra con la luce, con i colori e manca poco anche all’arrivo del mio Gabriele. La mia “bimba” ormai è entrata nel nono mese e noi siamo qui, con gli ultimi preparativi, prima dell’arrivo del mio secondo nipotino. Quindi benvenuta primavera e grazie per queste meravigliose fotografie. Buona settimana dolce Fra, una carezza a chi sai tu
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 16:09
Che bella idea mi hai dato, Terry… fare crepes alla curcuma, tutte arancioni! Già immagino una crema al limone o della panna, con un bel contrasto con il bianco! E una volta devo metterla anche nella pasta fresca, hai ragione, ci possono essere mille idee!
Sapevo che le foto ti sarebbero piaciute… ci sono mattine più luminose e speciali di altre, in cui tutto sembra al suo posto, ogni cosa viene da sè, senza sforzo: dolci, fotografie, gatti in posa, attimi da cogliere come petali caduti…
Grazie per avermi dato la notizia del nipotino, nasce in primavera, wow! Eccolo il vero sole che spunterà e scalderà, ecco il cuore pulsante della stagione… :*
m4ry
20 Marzo 2017 at 19:11
Che primavera sarà questa? Lo scopriremo pian piano, giorno dopo giorno. Io, intanto, comincio ad indossare abiti più leggeri, a respirare profondamente e a godermi la luce che resiste più a lungo la sera. Tra alti e bassi mi lascio guidare e trasportare dal verde che domina e dal colore dei fiori che pian piano riempiono i campi. Sono pronta a vivere la mia vita e a lasciar andare tutto ciò che non serve. Deliziosa e bella questa ciambella. Una fetta, ora, la gradirei davvero 🙂 Un bacio amica mia <3 (…e se ti dicessi che sabato ho preparato anche io un dolce con una spezia gialla? L'idea era buona…ma la ricetta necessità di essere perfezionata e riprovata…)
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 16:15
“Giorno per giorno, sempre ballando”… queste parole continuano a farci compagnia, mentre si cerca quel conforto che “ha a che fare con…” noi. Noi e il nostro dentro che definirei vulcanico, vivo, vivissimo, pieno di scintille, di smossamenti, di esplosioni, di bagliori…
“Sono pronta a vivere la mia vita e a lasciar andare tutto ciò che non serve”… ecco amica, fai posto sul frigorifero a questo post it, togli quelli che avevi già messo e riscrivine uno tutto da zero… e attaccalo bene, insieme a me, in attesa che le torte speziate si cuociano in forno! 🙂
zia consu
20 Marzo 2017 at 20:48
Finalmente riesco a passare dal tuo bistrot…sono sempre di corsa ma oggi entro, aggancio il cappotto di cotone alla sedia e mi siedo per gustarmi una fetta di questa ciambella che profuma d’oriente ed ha il colore del nostro amato sole.
Buona settimana <3
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 16:18
Consu, insieme al cappotto togli anche dal polso l’orologio e mettiti comoda per una merenda senza fretta… ogni tot, abbiamo bisogno di fermarci e concederci delle pause dolci, assorbire la curcuma, respirare il sole e poi ripartire, come nuove! 🙂
Melania
21 Marzo 2017 at 0:09
Scalpitava già da un pezzo la primavera, si.
Scalpitava dolcemente quando ancora le nuvole si facevano spazio lassù in cielo, cercando di togliere il posto al sole. Scalpitava perfino quando il rumore assordante del vento sbatteva forte sui vetri lasciando in sottofondo un suono simile alla melodia che amiamo ascoltare.
Non vedeva l’ora di arrivare la primavera. Di poggiare la testa sulle nuvole come fossero cuscini sulla quale riposare e tra le mani stringere forte ciò che resta di un inverno tanto rigido. Non vedeva l’ora di sbucare fuori e farsi riconoscere. A volte, giocando un po’ a nascondino, un gioco buffo che porta dietro con sé la meraviglia di essere [ri] trovati.
Una primavera che passa attraverso i profumi dei fiori che sbocciano. Che non temono più il freddo pungente. Neppure quando un petalo delicatamente si posa su di un tavolo. Una primavera vestita di luce nuova. Calda e accogliente, come fette di ciambella che rassomigliano ad un tenero raggio di sole.
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 16:26
Scalpita sempre un po’, lei… indomabile, entusiasta, combattiva… Vorrebbe correre libera, non sa star ferma troppo a lungo, vuole alzarsi dal divano per (in)seguire le rondini e i gatti che amoreggiano sui tetti… vuole cambiare vestito, vuole indossare maglie a fiori e ballerine, vuole conoscere tutte le margherite nuove e sapere i loro nomi… non vuole fili nè pensieri che la trattengono, pensa solo a respirare più aria possibile, a trovare l’albero giusto sotto cui sedersi, a ridere con il sole e a nutrire la luce, come se le offrisse sempre fette di torta ancora calda… e scambi di parole, come il nostro! 🙂
Ileana
21 Marzo 2017 at 9:39
Qui c’è tutta la bellezza della primavera. C’è la sua luce, ma c’è anche quel pizzico di instabilità che la rende ancor più affascinante, perché puoi riconoscere i suoi profumi e la sua luce, ma lei non è mai la stessa. Non segue sempre il calendario, a volte arriva all’improvviso, altre si fa attendere, ma quando esplode niente può fermarla.
Come i cambiamenti che ci attraversano… quando li accogliamo con consapevolezza, non possiamo più ignorarli, quando arriva il momento di cambiare allora siamo come la primavera, ricerchiamo la nostra luce, i nostri spazi, quello che ci rende vive.
Questa luce, la tua luce, oggi arriva insieme alla primavera e insieme ad un cambiamento che aspettavo da tanto.
Rimango seduta ancora un po’ a riempirmi gli occhi di bellezza e a rileggere le tue parole, oggi sono ancor più belle ( lo so, lo dico sempre…).
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 19:42
Ile, questa primavera ha un profumo nuovo più che mai, eh? Quest’anno porta qualcosa in più… e ha un significato in più. Non è solo una rinascita della natura, è una rinascita interiore che batte forte in noi, che già era in atto e ora prende il volo… nel post ho ripetuto la parola “dentro” perchè è lì che la stagione sta fiorendo o ri-fiorendo, in quell’angolo caldo tra pancia e cuore!
Siamo vicine da tempo, noi due, a riflettere su queste cose e a condividere stati d’animo… e adesso ci prendiamo per mano, anche per questa tappa che è appena iniziata e no, non si poteva rimandare. Quando il cambiamento è necessario, non va fermato. Anzi, va assecondato e guidato, come tagliassimo tante fette dei nostri dolci preferiti, una per ogni passo in più…
silvia
21 Marzo 2017 at 10:54
Oggi ho bisogno di fermarmi un po’ qui e fare scorta di fettine di questa torta alla curcuma…guardare tutta la luce delle tue foto e respirlarla, con la speranza che ne trasmettano un po’ anche a me! Sono un po’ giù, sono settimane così…ma amo la primavera, la amo con tutta me stessa, quella che accade dentro e quella che accade fuori, con la sua leggerezza, il suo essere spensierato, il suo tentativo di farti salire su un’altalena e staccare i piedi da terra, per afferrare un pochino dei pezzetti di cielo, da mangiare come zucchero filato. Così oggi mi sento un po’ senza le parole giuste, capita…ma respiro, prendo fiato, e mi dico che non è il momento di far tornare di nuovo l’inverno! un abbraccio
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 19:49
Silvietta, ehi… ti mando subito una ciambella e un vasetto di curcuma, così puoi trarre immediato beneficio! So bene quanto alcuni periodi siano tosti e ci possiamo sentire senza forze e senza slanci… ma la nostra fiammella è accesa, è lei che fa risollevare e ri-accende l’ottimismo! E la primavera è sua complice, non per caso arriva proprio ora… e lo scaccia l’inverno, vedrai! La primavera è una donna “cazzuta”, non si fa piegare o vincere dall’inverno, è il momento che lui si metta da parte e se dovesse fare resistenza, ci uniamo a spingerlo via… 🙂
Ely
21 Marzo 2017 at 13:26
La primavera è un po come noi no? Altalenante come l’umore e come il tempo che l’accompagna, mi piace questa primavera vivace ci si trova di tutto e tutto è piacevole anche se a volte scorre lenta o veloce… Adoro la curcuma in cucina e questa torta è così allegra e calda <3 un abbraccio grande!
Francesca P.
21 Marzo 2017 at 19:56
La primavera ci somiglia per tanti aspetti, rappresenta la parte vitale, quella che non diventa arida o brulla, che è sempre intenta a far crescere qualche semino… secondo me non va mai in letargo, ci abita sottopelle e torna quando decide che è giunto il momento!
Non avevo mai messo la curcuma in un dolce ma è assolutamente da rifare! 🙂
Anonimo
23 Marzo 2017 at 9:13
Non so ancora definire questa primavera, che è iniziata con la solita esplosione dei mandorli in fiore, per proseguire col giallo intenso delle mimose e ora le nostre campagne sono un tripudio di peri selvatici in fiore..ma è ancora timida, spesso le nebbie che salgono dal lago avvolgono i timidi fiorellini che si aprono e il mio primo tulipano è avvolto da minuscole goccioline..ma è bellissimo vedere tutti questi colori che riscaldano lo sguardo!
La tua torta mi ispira tantissimo, è molto primaverile 😀 e i tuoi micioni, beh, non ho più aggettivi per definire la loro bellezza!
Anna
23 Marzo 2017 at 9:15
non so perchè non appaia il mio nome ma sono Anna 🙂
Francesca P.
24 Marzo 2017 at 16:19
A me le persone timide piacciono… e così anche le primavere! Perchè non sono invadenti, ti lasciano il tempo di abituarti piano al cambiamento e al nuovo tepore, come se camminassero con passo felfato felino! 🙂 Oggi ho visto per strada vari rami di glicine viola e bianco, che meraviglia! Vediamo se vado a rubarne un po’ di notte, ahaha!
Monica
23 Marzo 2017 at 11:20
Ne sento il profumo ormai da qualche settimana. E’ frizzante, diversa, mai uguale a sé stessa. Negli ultimi giorni arranca, mi è affine, fatica a sporgersi verso l’alba di un nuovo giorno, ma è li, che freme. E guardare questo sole giallo e dal profumo sicuramente intenso, con fiori e piccoli pelosi a fargli da contorno, è una meraviglia da gustare con occhi e bocca <3
Buona giornata a te che tutto illumini
Francesca P.
24 Marzo 2017 at 16:23
Mai uguale a se stessa, hai detto bene, Monica… la primavera cambia sempre, sa trovare il modo di stupire e di palesarsi, ha le sue regole e le sue abitudini ma ama stravolgerle anche e l’elemento “pazzerello” è la sua forza, secondo me… 🙂 Lei segue noi e noi seguiamo lei… come facciamo con la luce, giorno dopo giorno… e di alcune giornate più luminose di altre dobbiamo approfittare! 🙂
Un abbraccio, grazie come sempre!
Claudia
24 Marzo 2017 at 18:54
Questa volta la primavera è entrata decisamente senza bussare, già annunciata da settimane. Forse troppo, rimpiango quegli inverni più lunghi di un tempo, che facevano ancora sentire nettamente la differenza tra le stagioni. Di certo l’accolgo, a braccia aperte, resta la mia stagione preferita di sempre!!
Francesca P.
26 Marzo 2017 at 16:52
Oggi, con il cambio dell’ora, possiamo proprio ufficialmente dire che la primavera è quiiiiiii! E sì, lo dico felice, ad alta voce, non lo nascondo e anzi, mi affaccerei al balcone a gridarlo, offrendo a vicini, uccellini e gatti del giardino di sotto qualche fetta di questa torta! 🙂
Tatiana
27 Marzo 2017 at 16:41
Le primavere della mia latitudine sono dispettose, caotiche, non chiedono il permesso e nemmeno sanno cosa sia la buona educazione, si spingono di prepotenza e l’indomani arriva una bora gelida a rimetterle al loro posto distruggendo tutti i boccioli appena spuntati, oggi esci a mezze maniche e domani sei di nuovo con il piumino addosso e con il mal di gola. Le nostre primavere sono talmente bizzarre che alla fine vengono punite per la loro intemperanza, tant’è che nemmeno esistono, vengono completamente annullate da un passaggio diretto dall’inverno all’estate e vengono messe a tacere in un angolino remoto. A me però mancano tanto, le ho assaggiate tra i colli toscani e ancora oggi rammento la dolcezza di quel clima che da noi non c’è…
Un bacio!