L’ARIA DI PROVENZA È VICINA
Sposto il calendario indietro di qualche stagione, riavvolgo il nastro ad agosto e torno ad una giornata assolata di abiti leggeri e aria serena, in cui ho festeggiato il mio compleanno convinta di essere in Provenza, tra tuttoquellocheamo.
Invece ero vicina, vicinissima, a solo un’ora da Roma. In un posto che lascia la città non solo sullo sfondo, ma la fa proprio dimenticare. Con la sensazione di essere in cima al mondo, così in alto da non poter essere raggiunti. C’è spazio solo per il verde, quello più vero.
Un’immersione nella natura e nel silenzio, un silenzio che spegne le voci ma accende gli occhi. E i miei hanno osservato questo…
Questa oasi di quiete è l’agriturismo Il giardino dei mandorli, ad Alatri (FR), gestito da Morena, la sorella di Antonella, che coccola i suoi ospiti con una colazione buonissima (e molto fotogenica!) e ottimi piatti che si possono gustare nel ristorante aperto anche a chi non pernotta. Vi lascio anche la pagina Facebook, così, se vi va, avrete altre informazioni.
Si capisce quando le cose sono fatte Bene. E soprattutto si sente. Osservando, assaggiando, curiosando tra i dettagli. Come ho fatto io in quel weekend, che rivivo oggi con voi.
Questo post aspettava da un po’ di essere pubblicato, ma adesso che la natura si è risvegliata, insieme a noi, mi sembrava il momento giusto per portarvi qui. A respirare insieme.
Risfogliando la pagina di una bella parentesi estiva, resa ancora più piacevole dall’abbraccio dato ad Antonella, che ho visto per la prima volta dopo tante ricette, parole e confidenze.
Questo cake è dedicato a quell’incontro e a lei, che mi ha regalato un barattolo perfettoperme dove conservare tè e ricordi profumati come cardamomo…
CAKE AL TÈ NERO E CARDAMOMO
2-3 cucchiaini di tè nero in foglie (o del tè che preferite)
I semini di 7-8 baccelli di cardamomo
120 g di farina 0
80 g di farina di farro
130 g di zucchero di canna
100 g di burro
2 uova
100 g di latte
Una bustina di lievito per dolci
Zuccherini (facoltativo; per decorare)
Preriscaldate il forno a 180°.
Tritate al coltello le foglie di tè. Mettetele in infusione nel latte tiepido, insieme ai semini del cardamomo pestati con un mortaio. Fate aromatizzare il latte per circa 20-30 minuti.
Fate sciogliere il burro e lasciatelo raffreddare.
Sbattete le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungete le farine setacciate con il lievito e il burro fuso. Amalgamate.
Unite il latte con le foglie di tè e amalgamate ancora. Versate il composto in uno stampo da plumcake imburrato o ricoperto con carta da forno. Chi vuole, aggiunga gli zuccherini in superficie.
Infornate per circa 40 minuti, controllando la cottura con uno stecchino. Fate raffreddare prima di affettare.
70 Comments
Anna
17 Aprile 2016 at 20:36
Che bello il racconto di quel giorno d’agosto, fatto col silenzio di queste fotografie che accendono gli occhi…
Vedessi i miei come sorridono, continuano a guardare e vedere e scrutare… e sentono.
Che quel gatto si sentiva un dalmata. Che quelle sedie scrostate custodiscono segreti rapiti al vento. Che hai “invidiato” quella teiera color primavera, così come l’insegna “Bistro”… perfetta per il tuo sogno. Che quel cavallo apprezza
la sua libertà, lì dove lo spazio sembra non avere confini. Che su quella bilancia stadera possiamo pesare, e posare, le cosebelle che ci fanno stare bene.
Che eri felice su quella scala color Provenza…
Mi hai portato con te…
Buona settimana, cara Francesca, penna parlante anche solo
con un click!
Anna
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 0:02
Mi ha fatto bene tornare in estate con queste immagini e tu come sempre hai saputo vedere oltre, capendo cosa abbia apprezzato e notando i miei stessi particolari! Mi piace come mi “conosci”, Anna! 🙂
In posti così mi sento libera come quel cavallo e curiosa come quel gatto che cammina sicuro, sapendo dove andare a trovare ciò che vuole… passo dopo passo, con qualche sosta su una scala (meglio ancora se così colorata!) e una bilancia vintage sottobraccio che si riempie pian piano… anche delle tue belle parole, che fanno parte ormai di questo mio “paesaggio”! 🙂
Marta e Mimma
17 Aprile 2016 at 21:53
ragazze, sapete quanto ho (inconsapevolmente) aspettato questo post? 🙂 ho divorato con gli occhi tutte le foto, credendomi davvero in Provenza e dovendomi ricordare che invece no, questo luogo incantato si trova a circa un’ora da Roma, la grande metropoli. È buffo pensare come allontanandosi di appena pochi passi dalla grande città, dalla metropoli tentacolare, dai clacson, dal traffico, ci si possa ritagliare un piccolo spazio di tranquillità, la propria oasi, il proprio paradiso personale. Non nego di avervi un po’ invidiate e di aver desiderato con tutto il cuore di stringervi (e soprattutto essere stretta!!) anche io in quello abbraccio, ma so che avremo tempo per recuperare. Un abbraccio grande!
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 0:11
La prima frase che ho detto ad Antonella è stata esattamente questa: “Quanto siamo vicine”! A volte le distanze possono davvero accorciarsi in un attimo e scoprirlo fa veramente effetto! Perchè è vero che alcune cose – e persone – belle si possono raggiungere, basta volerlo! E certo che recupereremo, magari proprio al fresco di quegli alberi e sedute su quelle sedie ricamate o su quella panchina arruginita che trovo splendida! E l’abbraccio sarà stretto stretto, proporzionato all’attesa accumulata in questo tempo! 🙂
saltandoinpadella
17 Aprile 2016 at 22:19
Mamma mia sembra davvero un posto magico. Le tue foto hanno sempre un’anima davvero poetica. In effetti poteva sembrare di essere in Provenza. Mi sembra di sentire il profumo di natura, di freschezza, di pace.
Thè e cardamomo, un abbinamento che non ho mai sperimentato. Chissà che profumo doveva venire dal forno.
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 0:19
Elena, grazie! La mia sete di poesia in luoghi simili viene ampiamente soddisfatta, diciamo che è come giocare in casa, perchè la trovo ovunque! 🙂 Porto la Provenza nel cuore, quindi sapere che a portata di mano posso vivere questo piccolo sogno è consolante per una Francia-dipendente come me, ehehe!
Il cardamomo si abbina bene con il tè, lo aromatizza… io lo metto anche in infusione nelle tisane, lascia il suo segno come certi weekend! 🙂
Virginia
17 Aprile 2016 at 23:32
Sai che mi ricordavo di questa tua mini fuga in una Provenza incredibilmente vicina a te? E aver respirato quell’aria un po’ francese e molto rilassante è davvero piacevole, soprattutto quando un finesettimana di metà aprile si è riveltato tutt’altro che primaverile 🙂 Mi piace l’atmosfera di quel posto, un’oasi rilassante in cui sentirsi liberi e circondati dai suoni della natura e dal profumo dei fiori…
Sai quanto mi piace il tè e vederlo in questo tuo cake, in abbinamento al cardamomo, mi stuzzica ancor di più! Un abbraccio grande e buona settimana!
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 0:34
Appena ho ripreso in mano la cartella di foto, mi sembrava di essere stata lì ieri, non 8 mesi fa! Incredibile il potere delle immagini, non mi stancherò mai di essere stupita dal loro “dono” di essere come una macchina del tempo che riporta a momenti felici!
Su quel tavolo in ferro battuto sarebbe bello gustarsi anche un tuo ovetto alla francese, eh?! Vedo bene un posto così come ritrovo di amiche blogger super selezionate e magari ognuna porta il suo cake preferito… 😉
Antonella Pagliaroli
18 Aprile 2016 at 0:08
Che foto meravigliose Fra! Visto dai tuoi occhi questo posto è ancora più bello, forse perché in queste foto è intriso della tua presenza 🙂
Non vedo l’ora di farlo vedere a mia sorella, ne rimarrà estasiata, già lo so 🙂 Grazie per questa tua dedica, così dolce e delicata, come il tuo cake 🙂 Vediamo di rincontrarci presto al Giardino dei Mandorli, così mi insegni come fare foto così belle 🙂
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 0:46
Anto, ci tenevo tanto a farti vedere questi scatti perchè il posto mi è piaciuto oltre le aspettative ed è stato un contesto ideale per il nostro primo incontro, bucolico, tranquillo e adatto a mettere da parte ogni timidezza! Mi sentivo a mio agio, sì… e lo ero anche mentre mi aggiravo in lungo e in largo a scattare, con la benedizione del micio bianco e nero! 🙂
Ci rivedremo lì e/o al lago, quando vuoi… ma non ti insegno a fare foto, non ne hai di certo bisogno, bensì ti metto a raccogliere mele o versare tè, come modella speciale! 😀
Margherita
18 Aprile 2016 at 5:16
Non c’é mica bisogno di andare tanto lontano per guardarsi intorno e capire quanta bellezza ci circonda… é la cosa che mi dico tutte le volte in cui torno in Italia. Le tue foto, ed il tuo cake, sono un’ulteriore conferma.
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 15:43
Vero, Marghe! Il nostro paese offre tantissimo, la Francia ha un fascino tutto suo ma non abbiamo nulla da invidiarle e questo posto lo dimostra! 🙂 Poi non parliamo dei paesaggi toscani che tu ben conosci, alcuni battono persino la Provenza…
Tatiana
18 Aprile 2016 at 8:39
Con due foto mi hai stesa: quei gradini fuchsia e la panchina lilla, ma già lo sapevi, vero? E’ un post che infonde serenità, quella che ora nuovamente mi manca (grazie ad un figlio che combina guai a scuola come non ci fosse un domani) ma che per un istante ho respirato tra le tue righe e, soprattutto (come sempre) grazie ai tuoi scatti immersi nel sole e nella campagna.
Potrei respirare un momento in più di tranquillità impastando e cuocendo un dolcetto come questo, ci sono i miei ingredienti preferiti, perché dosare gli ingredienti e creare un’armonia di sapori e di profumi aiuta sempre lo spirito… vengo ad aiutarti, vuoi?
Ti abbraccio 🙂
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 15:48
Beh, Tatiana, il viola/lilla mi segue ovunque, ehehe! L’idea di aver colorato la scala mi ha colpito e se è vero che i dettagli fanno la differenza, qui ho visto tante cosine al posto giusto che hanno valorizzato tanti angoli! Io mi divertirei come una pazza ad arredare un posto simile e non oso immaginare la mole di foto che scatterei, esploderebbe il computer! 😀
Sono felice di averti “distratta” un attimo, siediti su quella panchina quando vuoi, arriverò a servirti il plumcake direttamente lì, al fresco…
Ileana
18 Aprile 2016 at 9:09
Oh, Fra, quanta bellezza!
Nelle tue parole, in queste foto, nelle emozioni che ci hai trasmesso.
Soffermarsi sui dettagli e abbracciare la vera bellezza, tu ci riesci sempre benissimo!
Oggi sono di poche parole, ma davanti a tutto questo rimango in silenzio, un po’ più del solito..e mi siedo accanto a te, con una tazza di tè tra le mani..:)
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 15:50
Ile, anche da questo post si capisce quanto bisogno ho di immergermi nella natura e di scappare dalla città appena posso… sono pause rigeneranti e acquistano valore proprio perchè non riesco a concedermele tutte le volte che vorrei, quindi quando capita è come una festa… come fosse sempre il mio compleanno! 🙂
Chiara
18 Aprile 2016 at 9:27
è veramente un posto magico…..correggi il link che porta a Facebook, si riferisce ad un b&b con lo stesso nome ma in Piemonte non nel Lazio….Mi sono comunque annotata l’indirizzo giusto semmai passassi da quelle parti, le tue foto mi hanno incantata, buona settimana, un bacione !
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 15:52
Chiara, grazie per la segnalazione! Avevo rifatto il copia e incolla per mettere il posto esatto, ma non l’aveva preso, chissà come mai! Meno male che mi hai avvisata… e grazie per aver guardato, si vede che ti ho incuriosito, questo era lo scopo! 🙂 Ricordo che parlavamo tempo fa di viaggetti verso Sud e questo è di strada, ehehe…
larobi
18 Aprile 2016 at 9:31
ma che bello questo posticino! hai proprio ragione : sembra un angolo di Provenza! Quella più nascosta e discreta. La Provenza ce l’ho nel cuore da sempre e ogni volta mi capiti di vedere immagini o leggere parole che ne parlano ( o la ricordino) mi sento a casa…Ricetta in perfetta sintonia con il mood di questi post ! confermo il grande piacere che provo quando passo a trovarti, respiro aria serena, tiepida, tranquilla e mi faccio cullare…grazie Francesca! <3
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 15:56
Robi, grazi mille! Tu qui troveresti l’ispirazione per mille disegni! 🙂 E’ proprio lo stile che amiamo, la semplicità non costruita, le cose che hanno il vero segno del tempo ed emanano fascino, in mezzo alla cura per alcuni dettagli… ci vuole una grande passione per gestire posti così, nei miei sogni più folli alterno il desiderio di un bistrot a quello di un agriturismo! Ovviamente con gatti ovunque! 😀
silvia
18 Aprile 2016 at 9:31
Che bella che sei Franci!! posso esordire così? sulla fotografia dove con la tua gonna ti mescoli al colore dei gradini della scala…una meraviglia! E’ un post dal profumo di tranquillità quello di oggi, tra occhi di amici a quattro zampe, sole, verde e tanto relax! Abbiamo tanti angoli nascosti nel nostro bel paese che talvolta basterebbe davvero fare solo qualche chilometro da casa, per riscoprire la bellezza a portata di passo insomma :)…e il profumo del tuo cake non poteva essere scelta più azzeccata, visto che la scorsa settimana ho parlato di amore per il tè, potrai ben intuire quando adori questo cake profumato! L’aria di “Provenza” è già arrivata, e poterla scoprire così attraverso questi scatti fotografici, fa iniziare la settimana con un senso di pace interiore!! a presto… :*
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 16:00
Silvia, ero indecisa se mettere anche quella foto, amando restare “fuori scena”, ma la scala meritava un suo spazio e con la figura umana secondo me si nota ancora di più quanto è bella! E dopo che il micio bianco e nero ci ha sfilato davanti, io dovevo assolutamente sedermi! 😀
Sai che avevo pensato ai tuoi biscotti a forma di bustina, mentre scrivevo la ricetta? Dovremmo rifare il set quando ci vediamo, al completo! 🙂 Quella pace interiore passa attraverso tutte queste cose che ci fanno brillare gli occhi… nessun salto mortale, solo poesia, profumi, immagini…
Laura e Sara Pancettabistrot
18 Aprile 2016 at 11:16
Che posto incantevole, così pieno di quei dettagli che tanto ci piacciono..sedie vintage, un tuffo di colore laddove non te l’aspetti, olivi e testoline da accarezzare. Come sempre il tuo occhio ha saputo cogliere tutte le sfumature alla perfezione…
Bello scoprire questi posti che sembrano così lontani, eppur così vicini a noi! Chissà che bello il vostro incontro 🙂 Grazie per averci regalato questi spicchi di estate!
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 16:06
Pancette, pensate quanti pic nic fotografici si potrebbero fare qui, appoggiando torte e frutta su quel tavolino e quelle sedie vissute… il nostro/vostro mood nostalgico ci va a nozze! 🙂
Mangerei sempre quegli spicchi d’estate… in questi mesi ho rivisto queste foto e quelle di Favignana più volte e non mi sembra vero che tra poco ci sarà un’altra stagione calda tutta da vivere, chissà dove! Anche la mia Canon freme! 🙂
Lisa
18 Aprile 2016 at 13:15
Meravigliosi ricordi e le foto parlano da sole, belli belli i dettagli di questo posto, come anche il gattino che come quasi tutti ama essere protagonista! 😉
Prendo una fettina di cake! Grazie! 😉
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 16:15
Lisa, il gattino non si faceva avvicinare ma sono riuscita lo stesso ad immortalarlo, nessun felino sfugge al mio obiettivo, ahaha! Ma devo dire che anche i cani questa volta sono stati ottimi modelli, dolcissimi e pigri, proprio per rendere al meglio la sensazione di relax che si prova stando fuori dal mondo per un po’… 🙂
Grazie a te… idealmente come ricetta da abbinare il tuo moelleux francese ci stava tutto!
m4ry
18 Aprile 2016 at 15:09
Guardavo e sospiravo…vorrà dire qualcosa ? 🙂
Tutto meraviglioso…il tuo cake, poi…mi intriga ! Ma non è una novità 🙂
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 16:17
Vuol dire che siamo uguali anche nei sospiri e in quello che li suscita… 🙂 E’ stata una giornata davvero piacevole, perchè diversa da quelle che abitualmente vivo… e concretizzare incontri con le persone con cui c’è più intesa è bellissimo, preparati anche tu! 😀
m4ry
18 Aprile 2016 at 16:40
Sono nata pronta 😉 Come te !
😀
ipasticciditerry
18 Aprile 2016 at 15:33
Parto dal fondo: buono, goloso, insolito e inzupposo. Tu sei la conferma delle mie teorie sulla fotografia. Non so se sai che recentemente mia figlia mi ha regalato un corso di fotografia. Il docente ci ha insegnato a usare la macchina fotografica (che non ho). Abbiamo fatto discorsi e discorsi perchè io sostengo che ognuno vede il mondo a suo modo e con la macchina fotografica, nel momento in cui riesce a riflettere quello che vedono i suoi occhi, ecco che il miracolo della fotografia si è compiuto. Le tue foto mi dicono quello che i tuoi occhi hanno visto in quella giornata: colore, sole, natura, animali. A due passi da Roma? Non lo avrei mai detto. Sono paesaggi che tutto mi fanno pensare, fuorchè alla capitale. Brava, hai un gusto fotografico eccellente. Mi piacciono molto le tue foto, non è la prima volta che te lo dico.
Buona settimana cara Francesca e dai una carezza a Tarallino e Ulisse.
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 20:21
Terry, se mi metto a parlare di fotografia possiamo stare qui fino a notte, ti avverto, ehehe! 🙂 Io sono convinta che per scattare la tecnica ovviamente conti per conoscere le basi e poterlo fare, ma tutto il resto dipende dalla sensibilità e dallo sguardo… il talento è interiore, conosco fotografici esperti che non riescono a mettere l’anima negli scatti, mentre chi “improvvisa” portando il suo mondo nel mirino riesce ad emozionare… secondo me, con un corso buono, tu farai parte di questa categoria, perchè mi sembri ricca dentro, ecco! A mio parere quello è il segreto… di fotografie e persone belle!
Grazie per la tua stima e per ribadirlo, sono cose che non mi stancherei mai di sentire non per vanità, ma per acquisire sempre più sicurezza e fiducia! 🙂
Anna
18 Aprile 2016 at 17:22
Che carino questo posto, ogni foto racconta un dettaglio, una storia..e non poteva mancare il micio!
Che meraviglia, sembra quasi di sentire il profumo d’estate!
Proprio qualche giorno fa cercavo di dare una sistemata al pensile dove ho le spezie e ho trovato una confezione di cardamomo mai usata, non ancora aperta..chissà, potrei provare il tuo cake!
(appena trovo il tempo, il bimbo non mi da tregua 😉 )
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 20:26
Il micio è la costante! 🙂 In questi posti non può mancare, regala bellezza in più… lo so, sono di parte, ma tu puoi capirmi! Gli animali rendono speciali contesti così, c’è una tale armonia… io amo la città, ma l’ideale sarebbe scappare nel verde nel weekend, sfornando torte all’aria aperta!
Non ti dico di far bere al bimbo il latte aromatizzato al cardamomo, ahaha, ma è buonissimo! 😉
Paola
18 Aprile 2016 at 19:45
Mi è venuta ancora più voglia di Provenza, più voglia di estate, di mattoncini che sembrano piccoli cake l’uno sull’altro, di sole che illumina i boccioli in fiore. Ancora più voglia di tornare, anche solo col ricordo, ad affettare pane sul terrazzo, di sentire la carrucola e la sua farina, il profumo dei cornetti appena sfornati e le biciclette che corrono veloci verso il mare, per fermarsi appena il blu diventava intenso. Ed ho voglia dei tè sul dondolo, con un libro in mano a tenere compagnia e un cake che mi sa che adesso potremmo anche scambiarci quasi porta a porta 🙂
Francesca P.
18 Aprile 2016 at 20:34
Eh sì, quella voglia in me è sempre sottopelle e basta poco per farla riaffiorare… tra l’altro, qualche giorno dopo essere stata nell’agriturismo un aereo e una nave ci portavano via, la nostra rinascita al femminile stava decollando! 🙂 Ti confesso una cosa: domenica ho rivisto le foto di Favignana perchè ho fatto pulizie su Lightroom e beh, leggere ora le tue parole, con i ricordi appena rinfrescati, mi ha fatto ancora più effetto! E se il cetriolo si può dimenticare senza problemi, il dondolo no, resta indelebile! 😛
Per lo scambio ci sto… tu mi fai assaggiare il cake con il lime e le fragole e io questo! 😀
zia Consu
18 Aprile 2016 at 21:36
Che luogo meraviglioso e che atmosfera da fiaba 🙂 Grazie x averci fatto un giro anche a noi 🙂 Immagino quanto il vostro abbraccio possa essere stato sincero ed emozionante..io x il momento mi accontenterei di una fetta di questo cake x colazione 😛 come vedi non sono così pretenziosa 😛
Francesca P.
19 Aprile 2016 at 0:00
Incontrare persone conosciute con il blog e poi raccontarlo dà ancora più soddisfazione, perchè i legami sono nati tra le nostre amate pagine di ricette e di vita e quindi, come in questo caso, un posto già notevole di suo appare ancora più bello! 🙂
Manuela
18 Aprile 2016 at 21:43
A proposito di racconti già condivisi e di posti immaginati tra le parole di un’amica, è bello arrivare qui e trovare nelle foto quello che avevi già impresso nella mia mente.
L’estate sembra così lontana,ma da qui potrebbe esserci la stessa brezza calda, nello sguardo intenso di quell micio che sembrava aver già capito con chi aveva a che fare, o in quella colazione davvero iperfotogenica!
Un bel tuffo nel passato-prossimo o remoto- per tutte e due oggi 😀
Francesca P.
19 Aprile 2016 at 0:05
Ci sono alcuni racconti che si tengono in un cassetto in attesa di lasciarli (ri)vivere o vogliono lievitare per arrivare un domani in tavola belli gonfi e desiderati… le giornate speciali servono a questo, per essere riprese dai ricordi e lucidate, come fossero vissute oggi! E ripensare a quel sole caldo, vedendomi in gonna e canottiera, mi ha fatto sentire subito forte il profumo dell’estate, come è successo quando ho ammirato il tuo mare toscano… 🙂
Il passato – quello bello – resta sempre una coperta morbida e delicata e noi sappiamo avvolgerci bene dentro…
Peanut
19 Aprile 2016 at 13:12
Che posto meraviglioso Fra, quelle scalette rosa shocking mi hanno immediatamente conquistata!
La mia voglia di braccia scoperte e vestiti svolazzanti si fa sempre più potente e penso a quanto sarebbe bello trascorrere in quel luogo i primi giorni in cui poter sfoggiare abiti e pensieri leggeri.
Magari assaporando a colazione una fetta di questo cake, i cui ingredienti mi stuzzicano parecchio la curiosità! Tè nero e cardamomo, che accoppiata promettente! Dovrò assolutamente testare sul campo:)
Francesca P.
19 Aprile 2016 at 19:21
Sarebbe bellissimo uscire di casa, attraversare la strada e avere parcheggiato un teletrasporto che fa planare in luoghi così in un batter di ciglia… puff, in un attimo essere catapultate dentro un sogno campagnolo delicato, anche con cambio d’abito compreso… sali coi jeans e le Converse e ti ritrovi in gonna e sandali! 😀 Lo so, sono la solita che fantastica troppo, ma le cose belle vanno raggiunte in ogni modo, no?! E vale anche per il cake, chiudi gli occhi e allunga la mano… lo puoi prendere e mangiare, in attesa di rifarlo tu! 🙂
vaty
20 Aprile 2016 at 15:25
Che posto incantevole, reso ancora piu bello da queste immagini piene di luce e di dolcezza. E quando vedo te nelle foto mi sembra di vedere una fatina, sai? sempre cosi dolce e delicata <3
e amo il tè, ultimamente ne provo di diversi e questo tè nero in questo cake gia mi ispira. <3
un abbraccio immenso Francy, venire qui è come prendere una bella boccata di aria, respirando cose belle e solari.
Francesca P.
20 Aprile 2016 at 16:18
Vaty, grazie mille! 🙂 Quando lascio la città mi sento davvero un po’ una fatina che prende energia dal verde e si diverte a conoscere abitanti, felini e folletti di certi luoghi! La magia è lì, io voglio solo catturarla e fare il pieno più che posso! 🙂
Bevo tanto tè, ogni giorno, ma ancora non lo avevo messo in un cake, te lo consiglio, è un modo in più per apprezzarlo!
damiana
20 Aprile 2016 at 21:08
Ed i tuoi occhi si sono soffermati tra dettagli curiosi, gatti attenti, cani pigroni, gradini viola, porte vecchie e vecchi utensili. E poi sulle padrone dicasa, persone di cuore e genuine…Si cara i tuoi occhi mi hanno detto questo, che ti sei goduta una coccola regalata dal luogo e da chi vi abita. Ora mi coccolo io col tuo cake profumato di un dolce ricordo
Francesca P.
21 Aprile 2016 at 0:34
Sì, Damiana, hai usato il termine giusto: coccola! Queste fughe sono un regalo che facciamo a noi stesse, un modo per volerci bene… e vanno ritagliate più spesso, accidenti! Amo fare tante foto per questo, così ho materiale per sognare nel tempo… 🙂
Grazie, prendi pure una fetta piena di zuccherini!
ely mazzini
21 Aprile 2016 at 19:59
Wow che splendide foto Francesca, sei riuscita a catturare tutta la bellezza di quel posto!!! E sei riuscita a ingolosirmi con il tuo delizioso cake 🙂
Un caro abbraccio
Francesca P.
22 Aprile 2016 at 13:03
Ci sono posti deliziosi come cake, che meritano servizi fotografici generosi e abbondanti, come le colazioni che amiamo! 😉
Grazie, Ely, un abbraccio a te!
Claudia
22 Aprile 2016 at 9:18
Vedo che la rassegna di dolci non si ferma, e io me la godo volentieri, così invitanti e particolari come sono…guardo passare il carrello del bistrot, a fine pasto, e scelgo quello che mi piace di più 🙂
Sembra un posto bellissimo quello che descrivi, tra l’altro in una zona già di per sé bellissima: la natura nella provincia di Frosinone è tra le più ricche, non così addomesticata come quella del senese che vedo tutti i giorni, ma non meno affascinante.
Eccome se è fotogenica quella colazione, sembra anche deliziosa!! E io che sono ancora al secondo caffè e non ho ancora messo niente nello stomaco mi catapulterei su quel tavolino assolato all’istante 🙂
Francesca P.
22 Aprile 2016 at 13:07
Tu di verde te ne intendi, quindi sai riconoscere i posti speciali, al primo sguardo! Non conosco molto la campagna laziale, ma trovo “confortante” sapere che ci sono certe oasi a portata di mano (e di click!), in cui scappare anche quando non si hanno a disposizione tanti giorni liberi… quando si dice “boccata d’ossigeno”, ecco il significato! E hai visto, non ho dato attenzione solo al felino ma ho fatto foto anche ai cani, perfettamente inseriti nel contesto! 🙂
alessia mirabella
22 Aprile 2016 at 10:14
Ancora sulla scia dell’incrocio di rami che mi ha ospitato durante l’adolescenza, arrivo qui e trovo luce, aria pulita, gatti, buone intenzioni, pensieri stupendi. Io quando ti immagino quasi sempre ti colloco in posti così, in cui si respira il bello e il buono, in cui ti muovi leggera, libera…
Francesca P.
22 Aprile 2016 at 13:12
In posti così vado spessissimo, con la mente, anche più di una volta al giorno… 🙂 Se mi vuoi raggiungere, mi trovi seduta nel punto in cui filtra il sole rompendo l’ombra, o dove il colore si fa più intenso, o vicino a un fiore che insegna come piegarsi al vento ma senza cadere…
Marghe
22 Aprile 2016 at 14:57
Questo luogo, attraverso le tue fotografie, si fa vivo e mi infonde pace. Come il profumo di una tazza di tè fumante che attende lenta di tornare alla giusta temperatura, prima di abbracciare labbra e scladare cuori. Come i colori dei fiori che vestono d’un tratto angoli rimasti spogli per mesi, colorando con la rapidità del loro sbocciare un pezzetto di mondo che è sempre stato lì…. solo si è fatto improvvisamente più bello.
Francesca P.
23 Aprile 2016 at 15:23
Sì, a volte siamo come rami dopo l’inverno: spogli, piegati, opachi, più fragili… ma all’improvviso i raggi di sole tornano caldi, spuntano gemme sulla pelle e si sente come un brivido, di Vita… si deve attendere e non mollare proprio per far arrivare quel momento. E allora sì che tutto riacquista un senso e un colore. Brillante.
Rebecka
22 Aprile 2016 at 15:55
Il cake migliore, sul tavolo più bello, all’ombra più gentile, nei colori più incantevoli. Con un gatto, un cane, un cavallo e un animo che non teme di lasciare un fiore singolo nel vaso ammirandone la rinascita.
E tu, fiore tra i fiori, che non potevi avere che quelle scale, per la tua gonna, sotto quella luce, in quel caldo pomeriggio.
E io, con un raffreddore che mi azzera i sensi, che vi invidio per quell’abbraccio che vorrei proprio ora, per guarire un po’.
Un abbraccione grande
Francesca P.
23 Aprile 2016 at 15:33
Ci sono istanti in cui tutto è davvero al posto giusto, nel vero senso della parola… tutto il Bello in una scena, in armonia con il mondo circostante e anche con quello interiore… ecco, in quel weekend di agosto mi sono sentita così, dentro un quadro naturale di serenità, avvolta e protetta da ciò che mi fa sorridere!
Contenta che abbia notato la gonna, mangiatrice di dettagli, tu! Ci sono affezionata, la possiedo da anni, quando la metto mi sento la ragazza spensierata di quando la comprai…
Un abbraccio a te, Reb, spero stia meglio… respira Verde e odore di cardamomo, vedrai che allevia…
Valentina
22 Aprile 2016 at 20:14
E come sempre mi hai donato luce, armonia e bellezza.. con i tuoi bellissimi scatti e il tuo delizioso cake 🙂 Ti abbraccio, Francy, e ti auguro uno splendido weekend <3
Francesca P.
23 Aprile 2016 at 15:34
Vale, immagini le tue ultime tortine floreali su quella scala o sul bordo lilla? Magia nella magia… 😉
Grazie mille!
Simo
23 Aprile 2016 at 6:01
Ho avuto una settimana impossibile e riesco a passare da te solo ora….sorry…
…ma cosa vedo?! Sono incantata….che posto meraviglioso, sembra di essere in una storia d’altri tempi…
E che dire del tuo cake!? Beh…c’è il te…e quindi come può non piacermi!!!??!
Un abbraccio grande
Francesca P.
23 Aprile 2016 at 15:36
Simo, io ho sognato con il blu del mare che ho visto nelle tue immagini e posso ricambiare con questo verde… così non ci facciamo mancare nulla, spiaggia e campagna insieme, ehehe!
Sapevo avresti notato la presenza del tè… anche io ho voluto rendergli omaggio! 🙂
Francesca
23 Aprile 2016 at 14:18
Aprendo questo post il profumo d’estate, di caldo, di erba è inebriante. E’ un invito nascosto, lo so, a stendermi in mezzo all’erba a crogiolarmi al sole, facendo finta di essere una lucertola. Un dolce far niente assaporando la carezza del sole sulla pelle, il profumo dell’erba così vicina e una fetta di questo dolce, senza preoccuparmi delle briciole che cadono, c’è chi le raccoglierà volentieri 😉 Arriveranno questi giorni!
Che bello questo ricordo Franci, e meravigliose le foto (la prima è stupenda)!!!
Il cake mi stuzzica molto, dev’essere perfetto per la colazione! Dici che viene bene anche col te verde? (comunque mi procurerò al più presto anche quello nero 😉 )
Buon weekend lungo, Franci!!!
Francesca P.
23 Aprile 2016 at 15:40
Sì, Fra, proprio così! E’ un invito a lasciare tutto, a prendere solo uno zaino per metterci qualche dolcetto, un libro e un quaderno dove appuntare pensieri e idee… sia per future creazioni, sia per affrontare bene la bella stagione che ha voglia – come noi… – di essere amata, apprezzata, valorizzata, riempita di attenzioni!
Il tè verde è più delicato di quello nero come aroma, ma puoi provare, magari lo tieni in infusione qualche minuto in più e mi dirai come viene… 🙂
Giulia
23 Aprile 2016 at 16:15
Quanta poesia, ne vedo ovunque e tu sai renderla benissimo… Sono mancata per un po’ ma ora recupero tutto, cerco di assorbire tutto il bello che trovo sempre qui… I mici (i tuoi e quelli dell’agriturismo!), il cavallo, tutti gli animali e ogni dettaglio, la torta con gli spinaci (che ho fatto appena rientrata dalle due settimane a Cuba che ci siamo regalati quest’anno e durante le quali ho anche sentito la mancanza della mia cucina, incredibile!), i dettagli, le scritte, la luce… Riesci sempre a togliere il fiato! È sempre un piacere fare un salto da te!
Francesca P.
24 Aprile 2016 at 11:45
Giulia, bentrovata… e con che parole! Grazie di cuore, davvero! :* Ci provo in tutti i modi a trovare-conquistare-esaltare-scoprire le cose belle che ci sono, come fossero un regalo da scartare contenta! 🙂
Sono stata a Cuba tanti anni fa, è un viaggio “forte”, che resta dentro… hai fatto foto? 🙂 Spero che la torta con gli spinaci ti sia piaciuta, io l’ho fatta altre due volte, ehehe!
Ti mando un sorriso, pieno della luce che amiamo entrambe!
Giulia
26 Aprile 2016 at 18:20
Sì Francesca, di foto ne abbiamo fatte circa un migliaio e sì, la torta agli spinaci è davvero deliziosa! Ero un po’ scettica, lo ammetto – avevo tagliato gli spinaci non troppo fini, sostituito un po’ di zucchero semolato a quello di canna, eliminato le mandorle a lamelle, storto un po’ il naso osservando che l’impasto non copriva nemmeno tutto il fondo della tortiera… Ma invece, come tante altre cose belle, mi ha stupito occupando fiera tutto lo stampo, lievitando benissimo e regalandomi un gusto delicato e “dolce il giusto”. Una squisitezza, insomma!
roberta morasco
24 Aprile 2016 at 15:03
Ecco, oggi con questa giornata grigia e piovosa, arrivo qui da te per un saluto e sospiro…che sogno questo posto!
Grazie per avermici portata, luogo ideale per riempirsi gli occhi di bellezza e luce.
Hai fatto delle bellissime foto!
Il cake mi intriga un sacco, ne ho preparati pochi con il tè e devo rimediare, sul cardamomo invece (ma con le spezie in genere) abbondo, le metterei ovunque!! Un abbraccio!
Francesca P.
24 Aprile 2016 at 15:23
Robi, magari schioccare le dita e poter scappare dove desideriamo! Pensa che bello… in un attimo essere altrove, ovviamente in posti che ci rimettono al mondo con tutto! 🙂
I cake a base di tè mi ispiravano da tempo, finalmente ci ho e sono soddisfatta! Alcune versioni non usano unire le foglie nell’impasto, invece a me piace mangiarle! 🙂
Grazie di essere passata, un abbraccio a te!
Claudia Magistro
24 Aprile 2016 at 15:29
niè, non ho parole!
La bellezza viene fuori da ogni dove in queste pagine.
Grazie per avermi trovata.
:*
Cla
Francesca P.
24 Aprile 2016 at 15:32
Claudia, ciao! 🙂 Ringraziamo Angela e la curiosità felina che porta a voler conoscere e scoprire!
Grazie a te e spero a presto!
Maddalena
27 Aprile 2016 at 9:32
Che bel posto, che belle foto e che belle parole…complimenti davvero! Sono una nuova iscritta, ti seguirò con piacere 🙂
Francesca P.
27 Aprile 2016 at 11:48
Ciao Maddalena, grazie e benvenuta! 🙂