DIETRO LA PORTA DI CASA MIA…
Se le finestre sono occhi che sbirciano sul mondo, che siano appena schiusi e ancora un po’ assonnati oppure del tutto spalancati e affamati di visioni, le porte sono una bocca pronta ad aprirsi, per respirare. Rappresentano il mistero, la sorpresa, l’incognita. La possibilità.
Solide e imponenti, proteggono un segreto. A volte quel segreto può essere un regalo. Atteso. Qualcosa che si voleva e si cercava, da tempo. Ed è semplicemente lì, custodito un passo oltre la soglia. Basta spingere un po’ il legno e…
Ci sono novità, ci sono notti che per niente al mondo cambierei
Ci sono novità, ci sono notti che per niente al mondo perderei
Consumandone poco per volta, per non finire troppo presto qualcosa che profuma di buono. Ed è un toccasana potente e naturale, balsamo che scioglie nodi. Come il latte d’oro, prezioso già dal nome, che ho scoperto grazie a questo blog francese e ha riempito di arancione – il colore che simboleggia l’armonia interiore, la nostra fiamma – tutta la mia cucina e i momenti di pausa di queste prime giornate di febbraio.
Berlo quotidianamente fa bene, benissimo alla salute. Come immaginare che quello che ci aspetta dietro la porta assomigli a questo…
LATTE D’ORO DI MANDORLA CON DOPPIA CURCUMA
30 g di curcuma in polvere
Curcuma fresca (q.b.)
Pepe nero (q.b.)
125 ml di acqua
Una tazza di latte di mandorla (o del latte vegetale che preferite)
Miele o sciroppo d’acero o zucchero di canna (a piacere; facoltativo)
Per preparare la pasta di curcuma: in una piccola casseruola, unite la curcuma in polvere, una spolverata di curcuma fresca che avrete grattugiato, un pizzico di pepe nero e l’acqua. A fuoco basso, mescolate tutti gli ingredienti per qualche minuto, finchè si formerà un composto più denso e vellutato. Se necessario, aggiungete un altro po’ d’acqua. Versate la pasta di curcuma in un vasetto di vetro e fate raffreddare.
Scaldate il latte di mandorla, aggiungendo mezzo cucchiaino di pasta di curcuma (o un po’ di meno o un po’ di più secondo i vostri gusti). Mescolate bene e dolcificate, se volete, con miele o sciroppo d’acero o zucchero di canna.
*La pasta di curcuma, da conservare in frigorifero, può essere messa anche nello yogurt, in uno smoothie, per aromatizzare una vinaigrette o per accompagnare piatti etnici.
**Se non trovate la curcuma fresca, ovviamente potete ometterla usando solo quella in polvere
86 Comments
Anna
7 Febbraio 2016 at 21:39
Che meraviglia, Francesca, il collage di foto delle porte…
Bocche, appunto, spalancate per lo stupore…
E tanti spunti di riflessione…
“Basta spingere un po’ il legno”, anche con le persone. Provare a “entrare”, per scoprire il mondo che c’è dietro quella porta, quella scorza di difesa dal mondo.
Basta guardare con occhi attenti, per scorgere imperfezioni che diventano un regalo. Chissà, magari stelle da aggiungere al tappeto che si srotola nel nostro cuore…
Che meraviglia quella porta spalancata sul mondo… Un telaio rovinato dal tempo, ancora fiero, con lo sguardo rivolto verso il domani… Come noi, in fondo, in piedi nonostante le rughe di dolore…
E guardare quello scorcio di panorama, incastonato da ruvido legno, ancora una volta mi ricorda che l’umiltà e la semplicità sono doti preziose…
Buona settimana Francesca, io mi accomodo vicino vicino alla porta del tuo bistrot!
Anna
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 0:20
Dopo le finestre/occhi e la porta/bocca, vediamo cosa posso associare al naso… forse una cassetta delle lettere? Perchè ne ho di foto di quell’oggetto vintage che contiene parole ed è il padre, in fondo, di tutte le nostre missive virtuali… 🙂
Hai ragione, anche con le persone bisogna bussare ed entrare piano, a passi felpati, senza invadenza… ed è bello conoscere una stanza alla volta, spalancare porte dopo porte e lanciare via la chiave…
La porta del bistrot, quando arrivi tu, si spalanca ormai in modo automatico e lo stesso vale per quella del frigo, dove conservo al fresco tutti i traguardi ancora da raggiungere…
Simona – Biancavaniglia
7 Febbraio 2016 at 22:14
Io dietro la porta di casa mia vorrei trovare te! Ho trovato tutta te stessa stasera… Dalle parole, alla poesia, alla fotografia. Mi lascio cullare da questa magia prima di andare a letto e affrontare il lunedì e la settimana, una tazza di questo latte direi che è perfetta per fare sogni d’oro 😉
E non per niente io la curcuma fresca l’ho trovata venerdì dopo tanto tempo che la cercavo… non ho scuse, proverò di sicuro :*
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 0:24
Simo, se mi dici così arrivo e inizio a grattare all’uscio proprio come un vero gatto… 🙂
Non avevo previsto di pubblicare queste foto, ma poi mi sono messa a riguardare vecchi archivi e mi è venuta l’idea di costruire tutto un post sulle porte e il loro significato… come forse avrai intuito dallo stile, alcuni scatti sono stati fatti in Provenza ma sbuca anche il blu di Favignana, ehehe!
Sono felice che le nostre curcume si siano incrociate, allora prendi tutte le tue ciotoline bellissime e riempile di oro… vedrai come brilleranno! 🙂
Laura e Sara Pancettabistrot
7 Febbraio 2016 at 22:36
Di certo ogni volta che ci avviciniamo alla porta del tuo bistrot attratte dal profumo che si sente fino alla strada sappiamo che spingendo quel legno verde acqua troveremo molto di più di ciò che ci aspettavamo… un regno in cui si mescolano passi felini a coriandoli di serenità, fette di poesia con coulis di sincerità da abbinare a tazze di latte d’oro in cui tuffare biscotti di bellezza! Una piccola spa insomma, che ci concediamo come un vero lusso, una volta la settimana 🙂
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 0:28
Pancette care, quanto mi piace l’idea del blog come una spa! Preparo subito una vasca di latte di mandorle (che rende la pelle più liscia!), una crema di avocado da usare per i massaggi rilassanti e tanto olio di cocco da spalmare sulla schiena… 🙂 Ovviamente a colazione, per prendere energia, vi servo questo latte che si lascia apprezzare anche tiepido, nelle giornate di giardinaggio all’aperto! 😉
Grazie delle vostre parole, dorate e preziose anche loro…
Tatiana
7 Febbraio 2016 at 23:03
Dietro le porte (e le finestre) si celano mondi che mi hanno sempre affascinata, si nascondono vite a noi sconosciute come le quinte di un teatro e allora pensi a cosa vi possa essere dietro e quanta di quella vita venga effettivamente messa in scena, quanto vi sia di reale e quanto rimanga una volta calato il sipario.
Dietro le porte scorrono delle esistenze e chissà se si coordinano a quei battenti, talora moderni e tecnologici, freddissimi e di sola estetica, talora retrò e pesanti, con una robustezza quasi lugubre, talora di legno chiaro, luminoso, un po’ ruvido ma pieno di sentimento… chissà se dietro a quella bellissima porta azzurra che hai immortalato vive la serenità un po’ bucolica che immagino…
Quando sbircio la luce che fuoriesce da una finestra chiudo gli occhi e provo ad immaginare il focolare domestico che vi è dietro, ma una porta è una barriera che solo la fantasia può abbattere e spero sempre che dietro ad essa vivano la salute e la serenità.
La pasta di curcuma mi sembra proprio una delle ennesime coincidenze che ci accompagnano spesso perchè mi è stata consigliata al fine di sfiammare questa schiena che non mi dà tregua e mi sembra quasi che anche tu abbia pensato a me… 🙂
Un abbraccio bella micia con le vibrisse dipinte sul naso!
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 0:41
Avevo già dedicato un post alle finestre, ma anche le porte hanno reclamato attenzione, perchè sono loro le regine della casa e le addette all’accoglienza…
Io come te libero l’immaginazione quando penso alla vita che si consuma dietro tende, vetri e ingressi, a volte anche solo ascoltando i rumori che provengono dall’interno costruisco storie…
In questo periodo ho visto porte chiudersi e altre aprirsi timidamente e mi sto lasciando affascinare dallo spiraglio in controluce che esce e che all’ora del tramonto si tinge del colore della curcuma… e forse non è un caso… 🙂
Mi raccomando, bevi una tazza di questo latte ogni giorno, pare sia miracoloso… 😉
Jessica
8 Febbraio 2016 at 0:56
Questo latte d’oro lo devo provare prima o poi… Sono molto curiosa. Buonanotte cara Franci è bello tornare a leggerti dopo un po’!
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 1:13
Ciao Jessica, da quanto tempo! Grazie per la sorpresa notturna! E’ l’ora perfetta per gustare il latte d’oro prima di dormire… 😉
Vedrai che una volta provato non resterai più senza scorta di pasta di curcuma!
Margherita
8 Febbraio 2016 at 4:35
Mi chiedo se sia un caso che porte e finestre siano associate alla curcuma per caso, oppure non. Immagino che un legame ci sia. La curcuma, piccola piccola ma potentissima, piena di effetti antiossidanti e innumerevoli altre proprietà benefiche. La curcuma che con il suo colore intenso ed avvolgente inonda di calore ogni cosa con cui entra in contatto. Lo stesso calore che ogni luogo dovrebbe avere al di là delle sue mura, sarà forse questo?!?
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 11:00
Mi piace pensare che sia questo, perchè è il calore che muove tutto… come se rapporti personali e ambienti fossero sempre riscaldati e rischiarati dalla fiamma di un camino, come se il fuoco rendesse tutto più vivo, come se un cuore arancione battesse in ogni stretta di mano, in ogni abbraccio e in ogni stanza dove si entra…
Grazie per aver stimolato questa riflessione, Marghe… 🙂
m4ry
8 Febbraio 2016 at 8:00
Adoro il colore della curcuma…pensa che ne tengo un vasetto di vetro colmo nella mia dispensa. Lo tengo davanti a tutto, perché mi piace che sia la prima cosa su cui far posare i miei occhi quando apro le ante…che poi, ricordano un po’ le porte. Sai che ho una vera passione per le porte ? L’ho sempre avuta, ma a Santorini, si è intensificata. Lì ho scoperto le porte con dietro l’infinito. Ogni porta è una sorpresa. Un po’ come la vita. Se ci pensi, ogni scelta fatta o non fatta è un po’ come aprire o non aprire una porta. A volte certe porte restano chiuse nonostante vorremmo aprirle con tutte le nostre forze…è che a volte non basta volere. Questo latte lo devo proprio provare…e mi piacerebbe trovarla la curcuma fresca, perché è proprio bella 🙂 Un bacio Francesca, buona settimana…la mia si preannuncia lunga e faticosa, ma arriverò alla fine 🙂
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 11:09
Ecco, Mary, hai fatto il nome di un posto in cui voglio tanto andare, di cui parlo da tempo e che doveva essere la meta delle mie vacanze della scorsa estate… Santorini! Incredibile come “senti” e come indovini tutto, senza sapere! E quello che dici delle porte greche mi dà ulteriore slancio e voglia di organizzare questo viaggio…
Associo le porte alle scelte anche io, una scelta duplice: a volte sta a noi decidere se aprirle o no, mentre altre i nostri comportamenti derivano dal fatto che qualcuno si sia tenuto per sè la chiave… io sono contenta che le nostre porte facciano passare tanta aria, come i nostri cuori… certo, si può patire il vento, ma a noi piacciono i capelli spettinati, vero? 😉
La curcuma fresca a Roma si trova facilmente, fammi sapere se riesci a rimediarla se no te la spedisco! Si conserva bene, potrebbe anche stare dentro una busta gialla per qualche giorno…
Buona settimana, forza forza… bussa se vuoi parole e canzoni, mi raccomando! :*
m4ry
8 Febbraio 2016 at 11:12
Ti voglio bene <3
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 11:20
Le tre parole che schiudono ogni porta… soprattutto la mia! <3
silvia – i diari della lambretta
8 Febbraio 2016 at 10:37
da provare di sicuro! (ora devo mettermi a cercare la curcuma fresca, e non so bene da dove iniziare)
tanti cuori per le magnifiche porticine ♥
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 11:11
Ciao Silvia! Spero che la curcuma fresca apra le sue porte anche a te e si faccia scoprire… altrimenti usa solo quella in polvere e lasciati avvolgere dal sapore quasi magico di questo latte! 🙂
Grazie!
silvia
8 Febbraio 2016 at 12:23
Ogni volta che apro timidamente la porticina del tuo bistrot, vengo invasa da una luce potente di bellezza, che riesce sempre a farmi emozionare! Aprire una porta e varcare la soglia è un atto da fare con rispetto e coraggio, avvicinarsi ad un mondo che non si conosce e un po’ per volta scrutare con occhi attenti quello che il nuovo ci offre! Le porte sono simbolo di un passaggio, un punto di comunicazione e a volte aimè di separazione, ma per lo più sono una scoperta! E a pensarci bene la nostra vita è un continuo aprire e chiudere le porte quindi il tuo post oggi dà vita a tanti spunti! La foto con il telaio invecchiato che fa da cornice al paesaggio mi suggerisce la fiducia, provare ad avere fiducia nel nuovo, perchè potrebbe davvero regalarci qualcosa di bello! E oggi se non avessi aperto la porticina del tuo angolino non avrei scoperto questo favoloso latte d’oro, che solo per il nome merita di essere assaggiato al più presto!! E’ bello poter entrare ogni volta qui…un abbraccio!!
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 19:02
Lo sai che io mi metto dietro la porta di questo angolino per sbirciare l’arrivo di persone come te, che pezzetto dopo pezzetto si svelano e sanno scrivere pensieri ogni volta più belli e profondi?
Le porte possono essere anche uno scudo dietro al quale ci nascondiamo, quasi a non farci vedere… ma quando una mano amica e sicura spinge l’uscio e noi permettiamo che entri il vento e la luce, allora diventano un lasciapassare di emozioni e di scambio umano… e io così voglio intenderle, specialmente adesso che ho sete più che mai di novità e di latte d’oro che cura tutto… 🙂
Peanut
8 Febbraio 2016 at 15:31
Questo è pazzesco, parlavo proprio stamattina con la Dani che sta poco bene e le ho consigliato il golden milk, poi vengo qui e cosa ti trovo?!:D
E’ da tantissimo che lo voglio provare, per l’appunto l’ultima volta che al supermercato ho trovato la curcuma fresca l’ho insacchettata, pesata, e poi..lasciata alle casse fai da te -_-
Riproverò la prossima volta:D
Mi piacciono le porte. Ne ho appena chiusa (o insomma, ho cominciato a chiuderla) una piuttosto grande, eppure ne vedo solo di aperte davanti a me:)
Un abbraccio sorellona, a cui da qui in avanti sono sicura riuscirò a dedicare più tempo <3
Daniela Agnes
8 Febbraio 2016 at 18:47
Nocciolins, leggere il mio nome in un tuo commento, in questo posto… Mi apre il cuore, ci credi?
Francy ieri sera mi ha sussurrato l’anteprima, dicendo fosse quasi fatta su misura per me. E seguirò la sua ricetta, senza cercarne altre, perchè lei è lei e mi fido ciecamente.
Peccato non essermi mai potuta sporcare le mani di giallo curcuma… I suoi rizomi io non li ho mai trovati, ma la caccia al tesoro non si arresta! La pasta alla curcuma è pronta in frigo, stasera prima di andare a dormire mi farò il latte d’avena caldo, dopo avervi sciolto la magia dell’oro!
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 19:11
Oh Dani, sapessi quanto ho sorriso quando ho letto il commento di Lucrezia! Vedi, ci siamo messe d’impegno entrambe per farti provare questo nettare, perchè teniamo a te e vogliamo che stia bene! 😉 E dato che devi assolutamente toccare la curcuma fresca, la mia spedizione milanese può essere accelerata come tempi per fartene dono…
Fammi sapere come viene con il latte d’avena, eh! 🙂
Daniela Agnes
9 Febbraio 2016 at 23:38
Commossa…. tanto, tanto commossa!
E felice, perchè forse ti vedrò prima di quanto osassi sperare? <3
Il golden milk con il latte d'avena è uno spettacolo… Un nettare dolcissimissimo!
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 19:06
Sorellina, mi piace questo inconsapevole dialogo a tre così colorato d’arancione e di consigli! E’ un intreccio bello che prima o poi andrà concretizzato dal vivo, sei d’accordo? Io e la Dani già stiamo immaginando e confabulando in proposito… e se dovessi nuovamente dimenticare la curcuma da qualche parte, la impacchetto e la metto in valigia! 🙂
Mi raccomando, apri tutte le porte che ora hai davanti, portati dietro l’olio di mandorla per ammorbidire quelle più difficili e in bocca al lupo per la strada che ti aspetta! E pure io ti ri-aspetto presto, eh! 😀
Peanut
10 Febbraio 2016 at 15:04
Eccome se sono d’accordo! D’altronde ormai abbiamo fondato il circolo del latte d’oro (che suona anche stupendamente) e una riunione prima o poi andrà organizzata;)
Fatto golden milk anche qui, con il latte di miglio che è già così dolce che non serve neanche aggiungerci zuccheri!
P.s. per tutti coloro che si chiedono dove trovare la curcuma fresca, io l’ho trovata nel reparto bio sia dell’esselunga che della coop 🙂
Francesca P.
10 Febbraio 2016 at 15:34
Suona benissimo, è vero! E adesso parto in missione in cerca del latte di miglio, non penso di averlo mai visto… 🙂
simona
8 Febbraio 2016 at 15:35
questo latte è molto buono, l’ho bevuto anch’io per un periodo, poi per mancanza di tempo ho smesso di prepararlo, ma è delizioso e un vero toccasana! Bellissime foto, adoro passare da te, con tutti questi gatti!!!! il mio luogo ideale 🙂 Un abbraccio a presto
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 19:13
Credo che lascerò sempre un posticino in frigo per il mio vasetto di pasta di curcuma, anche solo vederlo, con il suo colore splendido, mi mette allegria! 🙂
Grazie Simo, qui la gatto-passione è alle stelle!
vaniglia
8 Febbraio 2016 at 16:51
No, non ci credo.
Non ci credo!!!!!
L’ho fatto anche io! Devo postarlo settimana prox… <3
Solo che come c'era da aspettarsi io non ho fatto doppia curcuma ma doppia mandorla! Ahahha.!
Non ho usato la curcuma fresca ma solo quella in polvere e quindi in dosi leggermente più concentrate, e poi anche un cincinino di olio di mandorla alimentare oltre al latte…
E' incredibile questa cosa.. E bella.
Voglio di', io il latte d'oro fino a poco tempo fa manco sapevo cosa fosse (pensa, venerdì ne parlavo con la mia maestra di yoga… :))…
Rob'dematt..
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 19:18
Rossella, ma dici davvero? Abbiamo raggiunto la telepatia della telepatia, quindi? 🙂 Credo sia la prima volta che mi capita in quasi 3 anni di blog, una ricetta identica! E secondo me abbiamo “rischiato” anche di presentarla nelle stesse ciotoline, eh?
Anche io non conoscevo affatto questo latte fino a una settimana fa, sono rimasta colpita da una foto su Pinterest – e te pareva, sempre lui in mezzo! – e mi sono messa a leggere un sacco di ricette e di aneddoti… sì, si usa mettere anche un olio, cioè una materia grassa, la prossima volta posso provare e intanto aspetto curiosa la tua versione! :*
Erika giochidizucchero
8 Febbraio 2016 at 17:21
Finalmente rieccomi. I tuoi occhi ci fanno vedere immagini davvero artistiche. Piene di poesia. Grazie per questi regali… un abbraccio e a presto!
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 19:20
Erika, bentrovata! Possiamo brindare al tuo ritorno con questo latte, che dici? A gusto mio è anche più buono dello spumante! 😛
Grazie mille, ricambio l’abbraccio!
saltandoinpadella
8 Febbraio 2016 at 17:28
Le tue foto sono sempre stupende tesoro, proprio magiche. Con dei colori quasi surreali. In effetti la porta ha un che di misterioso, in parte attraente e in parte un po’ pauroso.
Sai che non avevo mai visto la curcuma fresca? avevo letto di questo latte tempo fa in rete e mi aveva molto incuriosito. E mi ero detta che dovevo passare dall’amico pakistano per fare scorta di curcuma in polvere. Chissà se chiedendo mi trova anche quella fresca. Ho letto che fa molto bene.
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 19:25
Quanto amo l’aggettivo “surreale”, Elena! Quel pizzico di estro e follia che irrompe nel quotidiano, ben rappresentato dall’ultima foto della porta in campagna, a cui sono affezionata perchè mi ricorda una giornata estiva piacevole…
La curcuma fresca l’avevo usata anche per la ricetta di una zuppa con orzo e funghi, prima la vedevo raramente ma adesso il negozio biologico dove faccio la spesa me la fa trovare spesso! Fammi sapere se il tuo amico pakistano la ha, se no posso attrezzarmi per fartela arrivare… 🙂 Sì, fa benissimo, è uno degli ingredienti da “mai più senza”!
Marghe
8 Febbraio 2016 at 18:06
Sono sempre stata infinitamente affascinata dalle finestre, ma le ho sempre viste non tanto come apertura verso l’esterno ma come sguardo rivolto verso l’interno, l’intimo di una famiglia, il focolare domestico di una casa. Un modo di sbirciare nel cuore di chi abita.
Nel mio, ci sono ammirazione e delizia per quello che le tue mani sanno creare, e la tua anima tradurre in parole che sanno sempre di poesia. Ti abbraccio stretta
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 19:28
Per le finestre ho un vero debole… mentre cercavo nell’archivio foto delle porte, mi sono resa conto che prevalevano nettamente occhi/finestre, praticamente le immortalo in ogni luogo dove vado! Sarà che in generale sono attratta da case e palazzi, perchè sono scatole piene di Vita e come dici tu, è l’interno a pulsare…
Grazie per le belle parole che mi scrivi sempre, Marghe… metti amore anche in questo…
zia Consu
8 Febbraio 2016 at 18:30
Tu hai la chiave della porta della mia anima e sai sempre come aprirla senza far rumore ma lasciando sempre un buon profumo di cose buone 🙂
Felice settimana <3
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 19:31
Consu, mi vuoi far sciogliere come curcuma nel latte caldo? 😀 Grazie mille… ma poi parli proprio tu di buon profumo, con i tuoi magici lievitati! 🙂
Daniela Agnes
8 Febbraio 2016 at 19:05
Bussare a questa porta ed entrare nel tuo mondo ha sempre un pizzico magico di catarsi. Ciò che regali… E tutto il fiume di parole così profondamente sincere che ci si scambia dopo, quasi a condividere tra amiche sorprese un piccolo segreto comune, è impagabile! Avrei potuto scrivere molti dei commenti precedenti. E tu lo sai.
Il tuo Golden Milk arriva nel momento adatto, come mi hai anticipato ieri e come anche la nostra Nocciolina ha osservato poco sopra, e da stasera me lo preparo esattamente con la tua ricetta meravigliosa. Che sa di famiglia. Che sa di cura. Che sa di amicizia. E sa di casa.
Le porte… Un mondo magico. Una grande porta chiusa a dicembre, nella mia vita ha permesso che se ne spalancasse involontariamente un’altra, gigantesca… Sono ancora accecata dalla luce che ne è esplosa dopo che ho fatto scattare la sua serratura e faccio fatica a mettere a fuoco la visuale, perchè il mio cuore è pieno di paure, mentre io vorrei solo fidarmi del suo battito e della mia vita. Tanti sospesi ancora da risolvere, ma una porta che si apre a te in questo modo merita di essere attraversata in tutta la sua potenza, per godere della meraviglia che si cela oltre di essa, con leggerezza. Mi tieni la mano?
Francesca P.
8 Febbraio 2016 at 19:39
Con te aprire la porta è stato facile, immediato, istintivo… naturale. Nessun cigolio, nessuna pressione, nessuna forzatura e nessuna fatica. E quando avviene, significa che due persone erano destinate ad incontrarsi, o meglio, due anime che si “sentono” e prendono forza l’una dell’altra…
Io ti tengo per mano già da un po’ ma non mancherò di rafforzare la stretta, perchè noi sappiamo stringere e restare, no? Ricordo quando mi hai detto “e chi ti lascia più” e non c’è frase più bella per le mie orecchie…
La luce che invade tutto all’improvviso e batte dove prima c’era il buio fa male agli occhi, bisogna quasi ripararsi, all’inizio… ma poi ci si abitua, si spalanca prima una palpebra, poi l’altra… e si gode tutto il bagliore che c’è, saltellando felici verso un citofono che suona e aprendo la porta a quello che è il motore di tutto e l’unica cosa che dà veramente Senso alle cose…
(e più hai perso, più vuoi crederci…)
Anna
8 Febbraio 2016 at 20:47
Che bellezza questo tripudio di porte azzurre, di micioni sempre in agguato e questo latte che non ho mai provato ma che mi ispira molto!
La curcuma fresca non l’avevo mai vista, l’ho sempre solo vista in polvere e ogni tanto ne metto qualche spolveratina nelle minestre 😀
Adoro le tue tazze e gli abbinamenti che fai, sempre delicati e deliziosi 🙂
Francesca P.
9 Febbraio 2016 at 0:07
Mi ha emozionato riaprire la cartella delle foto della Provenza, alcune le avevo pubblicato anche su Flickr, è stato un bel tuffo nel passato… e ripartirei subito, a caccia di nuovi legni e nuovi colori! 🙂
La curcuma in polvere provala anche dentro i dolci o per fare una maionese vegetale o per colorare l’impasto del pane… è veramente versatile!
Grazie Anna, presto avrai un latte d’oro tutto tuo e specialissimo! 😀
Virginia
8 Febbraio 2016 at 20:56
Questo post è speciale, un racconto interattivo tra immagini e parole… Amo molto le tue foto e l’occhio che ti contraddistingue, così come l’attenzione al dettaglio, i colori brillanti e i gatti che fanno capolino 🙂
Sai che su pinterest ho una bacheca tutta dedicata alle porte? Quando sono in giro mi capita spesso di ammirare i portoni, con una particolare attenzione alle maniglie… confesso che molte volte, se si tratta di porte in legno un po’ consumate dal tempo, vorrei portarmele a casa per le foto!
È da un po’ che sento parlare del golden milk ma non l’ho ancora preparato… quando penso alla curcuma mi vieni in mente tu, lo sai? Ho visto la curcuma fresca qui da te per la prima volta e la sto ancora cercando. Che sia la volta buona? Sono certa che queste bellissime tazze (e non solo per il contenuto, eheheh) mi porteranno fortuna! Buona settimana :-*
Francesca P.
9 Febbraio 2016 at 0:14
Sapevo che le foto delle porte ti sarebbero piaciute, ormai conosciamo i rispettivi gusti non solo in fatto di cibo! E rido perchè hai ragione, adesso l’occhio da foodblogger nota il legno e immagina subito che diventi un tavolo vissuto per le nostre ricette… è quasi un’ossessione! 😀 Pensa che bello avere come sfondo il celeste di quegli scatti provenzali!
Questo latte secondo me fa al caso tuo, perchè ami le spezie, hai tante ciotoline dove servirlo ed è delicato come te… 🙂 Provalo anche senza curcuma fresca e se vuoi unisci un po’ di zenzero, che ci sta bene!
Ileana
8 Febbraio 2016 at 21:17
Mi piacciono le porte, quelle che hanno tanto da raccontare, invecchiate dal tempo, dalla pioggia e dal sole, quelle che mi fermo ad osservare nelle case di campagna abbandonate, quelle che quando le apro a volte fanno un po’ paura, perché ci guardiamo attorno e c’è solo silenzio…e mi fermo ad osservare le stanze ormai quasi vuote, le immagino quando c’era vita, quando il camino era acceso e le persiane erano spalancate per far entrare la luce…
Mi piacciono le porte perché hanno sempre tanto da offrire, una possibilità, come hai detto tu. Bisogna ascoltarle e decidere quando è il momento di aprirle, o di chiuderle…ma poi arriverà di nuovo il momento per aprirla quella porta, a volte con cautela, altre no… e ogni volta sul viso apparirà un sorriso, perché oltre la soglia c’è sempre qualcosa di bello, c’è una sorpresa, c’è vita.
Francesca P.
9 Febbraio 2016 at 0:20
Mi hai fatto venir voglia di passeggiare con te in campagna non solo per raccogliere la frutta e fare un pic nic sull’erba, ma anche per cercare quelle porte incise dal tempo e dal clima… si sentiranno sole, dobbiamo andare a fargli compagnia! 🙂 Chissà chi abitava davvero in quei casali, chissà come era e dove stava il tavolo che accoglieva i pasti, chissà se si sentiva l’eco delle voci delle persone oltre la soglia… lo scenario si presta anche ad inventare delle storie un po’ misteriose e paurose, le ho sempre adorate, ehehe!
Condivido tutte le tue riflessioni sulle porte e soprattutto ho la tua speranza: che dietro ci siano cose belle, come riscatto e come nuovi inizi… perchè l’oro va cercato…
larobi
8 Febbraio 2016 at 22:20
ma che belle queste porte, questi colori, le tue parole …e che dire di questo latte profumato? sempre bello passare di qui…sto bene! baci cosmici !
Francesca P.
9 Febbraio 2016 at 0:22
Robi, hai visto che ho trovato la porta per te, verdina al punto giusto? 😉
Felice di trasmetterti benessere… e se assaggi questo latte salirà ancora di più, parola di micia!
Melania
8 Febbraio 2016 at 23:42
Da sempre nutro profonda attrazione per finestre e porte. Quest’ultime poi, mi legano a qualcosa in particolare. Quando d’estate vado in giro per la mia Sicilia, mi piace andar alla ricerca di qualche d’una in particolare. Magari usurata da quei segni che il tempo lascia. Scoprirne dietro storie magari taciute, che non aspettavano altro che d’esser trovate.
Mi manca la Grecia! Non perché ci sono stata. Ma perché sogno di andarci e immortalare tutti quei colori…chissà magari questa estate:)
Notte Francy! Che bello passar da qui!
Francesca P.
9 Febbraio 2016 at 0:26
La tua terra offre porte bellissime, come ho avuto modo di ammirare… e una compare in una foto, perchè non potevo non portarmi dietro, anche ora, un pezzo di Favignana! Io busserei davvero a ogni porta che desta la mia curiosità, mettendo da parte la timidezza… 🙂
In Grecia sono stata solo una volta, nelle Cicladi, ma sono già tre anni che la rincorro come meta estiva e spero tanto di afferrarla, presto presto! Solo al pensiero di porte e finestre blu, preparo già la valigia…
Grazie Melania, è bello per me accoglierti!
Chiara
8 Febbraio 2016 at 23:55
amo fotografare porte e finestre, specialmente quelle vecchie e malandate, quelle che hanno vissuto e combattuto battaglie contro il vento e la corrosione del tempo, quelle nuove non mi trasmettono nulla se non la sicurezza che spifferi non dovrebbero entrare…..Un buon latte caldo, al sicuro sotto le coperte lo gradirei molto, se poi è dorato i sogni saranno bellissimi…buona settimana, un bacione
Francesca P.
9 Febbraio 2016 at 0:31
Sì, le porte con le rughe, come le chiamo io, sono quelle che hanno più fascino… e più storie da narrare! Sono anche l’alcova di piccoli animali, proteggono bruchi e coccinelle dal gelo… ecco, mi piace avere pure una visione fiabesca! 😀
L’ora per dormire è arrivata, scaldo una tazza di latte e così ti dò la buonanotte!
Anonimo
9 Febbraio 2016 at 7:25
Che foto ragazza mia, sono riuscita ad immaginarvi dietro, storie, attese, notti, litigi e carezze. Le porte come bocche di una casa, pronte a chiudersi per trattener sevreti e ad aprirsi per far uscir respiri.
Grazie tesoro e grazie anche per il nettare tanto colorato e salutare, una bella novità da rinchiudere in casa e non far uscire mai più
Francesca P.
9 Febbraio 2016 at 15:20
Le porte possono anche aprirsi come labbra che stanno per dare un bacio… e tutta l’attesa di quel momento è (rac)chiusa lì…
Grazie “anonimo”, se ripassi di qui mi aggiungi chi sei? Forse Angela? 🙂 Così posso lasciare una coppetta di latte per te, con sopra il tuo nome…
Antonella
9 Febbraio 2016 at 9:39
Ma che bello, ho scoperto il latte d’oro, grazie! E bellissime le foto di questo post 🙂
Francesca P.
9 Febbraio 2016 at 15:23
Anto, questo latte farebbe bene a te ma anche ad Augusto! 🙂 Se lo prepari, con il latte vegetale che preferisci (a me piace tanto anche quello di cocco o di riso), vedrai che i dolori alle articolazioni saranno più lievi, perchè assunto con costanza è veramente efficace!
Grazie! :*
alessia
9 Febbraio 2016 at 10:48
Dietro ogni porta può celarsi l’universo: infinite possibilità, infinite scelte, infinite conseguenze, infiniti sogni, paure. E ci sono addirittura porte che non si affacciano sullo stesso panorama quando le apri due volte.
Mi perdo come sempre, A.
Francesca P.
9 Febbraio 2016 at 15:36
Noi ne sappiamo qualcosa di porte – e portoni – pesanti da chiudere, che devi premere bene se no un colpo di vento le fa sbattere… ma sappiamo anche l’emozione di aprire quelle nuove, che ci accolgono per la prima volta… alcune sono alte, massicce e incutono timore, ma vale sempre la pena guardare dentro… e se ci aspetta la luce, immergersi completamente…
Bello (ri)leggerti, Ale.
Patalice
9 Febbraio 2016 at 13:24
…un post di cucina, nel quale la cucina è l’ultimo dei pensieri e delle bellezze…
quanta meraviglia si è dipanata di fronte a noi… bello, bellissimo post
Francesca P.
9 Febbraio 2016 at 15:38
Grazie! Mi piace intrecciare tutto, non concentrarmi solo un aspetto… a volte foto e parole prendono il sopravvento, tanta è l’urgenza di uscire, proprio come da una porta! 🙂
MARI
9 Febbraio 2016 at 18:16
Non posso vivere senza curcuma e zenzero! per davvero! metto ovunque l’uno e l’altro: piatti salati, dolci, tisane…da oggi anche questo latte dorato entrerà nella lista! 😀
Troppo belle queste immagini…mi fan venir voglia di sole, di cieli azzurri, di vento caldo… <3
Francesca P.
10 Febbraio 2016 at 13:21
Sì, devo ammettere che anche io sono zenzero-dipendente da tempo e ultimamente mi sta accadendo anche con la curcuma e con il coriandolo! Le spezie sono amiche che insaporiscono tutto… 🙂
Aspetto con ansia che torni la stagione dello scirocco e delle gonne leggere che si alzano un po’ con il vento…
Rebecka
10 Febbraio 2016 at 10:43
Tu sai quanto l’adoro, vero? Dimmi che lo sai? 😀 E adoro questo latte che una volta facevo spesso, aggiungendo un pizzico di cannella e zenzero fresco. Era la mia medicina preventiva per la stagione fredda. Ed in effetti, io non avevo un raffreddore. Iniziavo a settembre e andavo avanti fino a marzo. La curcuma ha così tante proprietà preziose. Ne facevo anche una maschera per il viso, perché strofinare la polvere sulla pelle è usanza di certe spose del mondo e avere la pelle come l’oro, mi piaceva tanto.
Questa notte il cambiamento ha bussato alla mia porta. Si è fatto vento forte che si è abbattuto senza pietà su ogni cosa, fin negli anfratti più nascosti. Non so cosa porta, ma so che c’è, perché lo sento nelle vene, nelle viscere, appena sotto il cuore. Ma qualunque cosa sia io sogno. Sogno così tanto di nuove esperienze, di nuove meraviglie.
Ti abbraccio stretta mia gattina, ti abbraccio con tutto il cuore
Francesca P.
10 Febbraio 2016 at 13:28
Sì, lo so… 🙂 E so che alcune persone l’oro lo portano dentro, non addosso… ed è quello che vale di più e che non fa sentire freddo neanche nelle notti di bufera…
Mentre ti leggevo mi è venuto in mente “l’irrequieto vento del Nord” del film “Chocolat”… io spero che spazzi via quello che non serve, il superfluo, l’inutile e la stanchezza, per lasciar spazio a un giardino fiorito e a tutte le novità che movimentano in senso buono la vita… quel movimento vitale, che fa essere sveglie e creative e dipinge sul viso la serenità dell’attesa finita…
Ti abbraccio anche io, stella che brilla!
Monica
10 Febbraio 2016 at 12:03
Bello, luminoso, profumato ed elegante. Ti rispecchia, ti rispecchiano quelle porte, quei paesaggi, quella realtà colorata e illuminata da raggi dorati.
Non lo conoscevo ed ora sono curiosa di provarlo, soprattutto con la curcuma fresca che dev’essere ancora più meravigliosa di quella in polvere, più ricca ed intensa.
Busserò prima o poi al tuo bistrot per berne una tazza assieme <3
Francesca P.
10 Febbraio 2016 at 13:37
Se potessi, dipingerei la porta della mia casa di verdeacqua, per far trapassare anche dentro l’effetto benefico di quel colore… e potrei metterci anche qualche pois arancione come la curcuma, che dici? 🙂
Quella fresca è molto profumata, delicata ma intensa allo stesso tempo, come alcune donne… 😉
Ti aspetto, Monica, quando vuoi!
Manuela
10 Febbraio 2016 at 22:39
Da quel giorno in cui me l’hai portata a Milano, la curcuma è il tuo colore, il tuo aroma.
Se capito in qualche mercato e la intravedo nei banchi, mi scappa un sorriso…è come se tu fossi lì.
E ancora di più sorrido vedendo che i colori che hai unito al suo arancio sono vicini a quelli che avevo usato io!
Una ricetta preziosa, da tenere tra le pagine delle cose da provare 🙂
Francesca P.
11 Febbraio 2016 at 18:08
Sono contenta di essere “l’amica della curcuma”, associata a una spezia con così tanti poteri positivi e dal colore dei tramonti… 🙂 L’arancione chiama l’azzurro, forse perchè noi il mare lo mettiamo ovunque, appena possiamo, anche con piccole pennellate…
Ogni tanto mi piace allungare la lista delle ricette alla voce “bevande”, perchè la sete di cose buone, nuove e belle qui c’è sempre… 🙂
Claudia
11 Febbraio 2016 at 9:00
Francesca! Ma sai da quanto tempo è che voglio provare questo latte? Ho lì la mia radice di curcuma che aspetta, ancora sottovuoto, arrivata direttamente dal Vietnam nella valigia di qualcuno che mi vuole bene. E questa ricetta mi giunge inaspettata, mi ricorda che è il momento di sperimentare. La curcuma la uso tantissimo, in tanti piatti diversi, ma sono mesi che voglio metterla nel latte di mandorle.
Splendide queste foto, l’ultima poi è una meraviglia. Già il soggetto fa tanto, ma i colori…sono quelli di una primavera piena che anche io aspetto con ansia (quella vera). E quella rondine che se ne scappa all’estremità destra? 🙂
Francesca P.
11 Febbraio 2016 at 18:13
Beh, direi che è ora di usare quel regalo che viene da lontano e grazie alla componente affettiva sprigiona ancora più effetti benefici! 🙂 Una bella cura di oro prima dell’arrivo della primavera ci sta tutta… e so già che dopo il primo assaggio ti lascerai conquistare come me e avrai la tua pasta arancione sempre a portata di cucchiaino!
Rido per la rondine… allora non sono l’unica che a volte ha delle visioni! E la tua mi piace molto, perchè un volo d’ali davanti la finestra porta fortuna…
Francesca
11 Febbraio 2016 at 22:16
Che meraviglia queste porte-possibilità. Spiragli appena accennati, pian piano cedono il passo alla nostra insistenza e lasciano-ci lasciano passare. Cosa ci sarà oltre? Sarebbe fantastico se fossero quel prato e quelle colline. Prendo anche il cappello, grazie. Che altrimenti mi scotto il naso. E sì, anche i gatti, quelli non possono mancare 😉
E perchè no? Mi fermerei un momento sulla soglia, per trattenere quello che era e assaporare quello che potrebbe essere, sorseggiando una tazza di latte d’oro. Una punta di giallo fondamentale per una nuova avventura 🙂
Bellissime foto Francy, e ricetta che mi piace molto, ma che effettivamente dovrei provare anche con la curcuma fresca 😉
Francesca P.
12 Febbraio 2016 at 14:04
Tentennare quasi davanti a quelle porte-possibilità… esitare, aspettare, alzare appena un piede e lasciarlo così, sospeso… ma poi un raggio di sole colpisce il legno e illumina le venature, sembra di vedere lo stesso oro della curcuma in quel riflesso e allora il coraggio arriva, per mano alla curiosità… e si spinge l’uscio, si sbircia, si spalancano gli occhi… cosa si vedrà? Non voglio essere banale nel citare Battisti, ma è vero che lo scopriremo solo vivendo… e questo è il bello, no? Tanto i gatti ci seguono ovunque, anche nel prato… e sono i primi ad arrampicarsi su quelle porte e a rubare cappelli… 😉
Grazie, Fra, amo immaginare/dialogare con te!
Simo
12 Febbraio 2016 at 8:06
Arrivo solo ora purtroppo perché son stata poco bene, e….questo post x me è come un fulmine a ciel sereno….proprio la ricetta giusta che cercavo, per un toccasana speciale! Grazie stella, lo proverò stanne certa…
Francesca P.
12 Febbraio 2016 at 14:06
Simo, spero ti sia ripresa! Ma se non fosse così, sono ancora in tempo per porgerti una coppetta calda che fa da scudo a tutto, non solo ai malanni di stagione…
Ti mando un abbraccio e mi raccomando, riposati nel weekend! 🙂
sandra
12 Febbraio 2016 at 8:23
Francesca,
io adoro la curcura, adoro quel colore meraviglioso che illumina tutti i cibi come fossero folgori di luce. la uso da sempre, in tutti i modi ma questo mi mancava. grazie. da provare.
le porte? io sono una donna curiosa per natura, neanchè l’età matura mi ha tolto la curiosità, io non so resistere davanti a una porta chiusa, devo sapere quello che c’è dietro. e se non mi piace torno indietro ma non posso non conoscere. a volte è faticoso, lo sai, faticosissimo aprire porte che magari non vorresti aprire ma sai che lo devi fare per forza. la mia vita me ne ha fatte aprire tante ultimamente, e non tutto quello che ho trovato dietro mi ha fatto piacere, spero solo che la prossima sia migliore. in fondo, Francesca tesoro, domani è un altro giorno.
leggere i tuoi post, vedere le tue foto, ascoltare le tue parole fa bene all’anima, lo sai vero?
Francesca P.
12 Febbraio 2016 at 14:13
L’adoro anche io, Sandra, il suo colore mi trasmette tutta l’energia che a volte si smarrisce per strada… ma è solo nascosta perchè vuole giocare a nascondino, sai? Sì, vuole essere cercata e scovata… non scappa mai troppo lontana, vuole solo che scopriamo dove possiamo trovarla… un po’ come la luce, se ci pensi: non ci abbandona, si fa desiderare…
So bene la fatica di cui parli e so anche che il panorama dietro la porta può non piacere o soddisfare, ma per fortuna ci sono tanti usci a cui bussare e qualcosa di buono ci aspetterà…
Grazie del bel commento, sono qui quando vuoi! :*
Alice
12 Febbraio 2016 at 11:48
molto paricolare questa preparazione mi incuriosisce molto, grazie per averla condivisa .. io da un blog francese non riuscirei a copiare nulla parlando esclusivamente inglese 🙂
baci
Alice
Francesca P.
12 Febbraio 2016 at 14:16
Alice, grazie a Google si può avere la traduzione, ma se vuoi un aiuto chiedi pure! 🙂 Io ho più problemi con l’inglese, perchè il francese l’ho studiato a scuola! Sembra una vita fa ma qualcosa mi ricordo… 😛
Baci a te!
ipasticciditerry
12 Febbraio 2016 at 15:39
Arrivo qui direttamente dal blog della Sandra … e meno male!! Che articolo stupendo; belle le parole, belle le foto, bella la ricetta. Dietro le porte ci sono sempre tante incognite ma quanta curiosità aprirle! Sopratutto quando quella porta ce l’hai davanti e devi aprirla per forza, se vuoi continuare il tuo cammino. Puoi trovare cose belle ma anche no … Il problema sai qual’è? Che se non la apri non lo saprai mai … e allora apriamole queste porte, andiamo avanti, sempre. Vale sempre la pena.
Francesca P.
12 Febbraio 2016 at 21:58
Ciao Terry, piacere! Bello quando alcune parole conducono ad altre, il filo si tesse e le persone si incontrano! 🙂
Sono assolutamente d’accordo, bisogna sempre aprire le porte per capire cosa ci aspetta, se no non solo resta la curiosità, ma potrebbe anche affacciarsi un rimpianto… io sono del partito “vivere fino in fondo” e anche gli errori o gli abbagli insegnano…
Grazie per questo primo commento lungo e riflessivo! 🙂
Lilli nel paese delle stoviglie
12 Febbraio 2016 at 18:11
porte e finestre, da aprire chiudere, lasciare socchiuse, spalancare, sbattere, mille mondi che ci troviamo di fronte, un duplice valore di chiusura inteso come protezione, intimità, calore, conforto, apertura come orizzonti, possibilità, novità, incontri, profumi, quanti significati dietro a entrambe le parole, mai avuto questo latte, son curiosa di provare, la curcuma ce l’ho!!
Francesca P.
12 Febbraio 2016 at 22:10
Proprio così, tanti verbi vicini, virgola dopo virgola, attesa dopo attesa, pieni di stupore e di speranza… perchè in fondo questo desideriamo, che il nuovo possa farci sorridere e che dietro la porta ci sia quello che vogliamo, anche quando non lo diciamo ad alta voce, per paura di non trovarlo… ma meno male che la curcuma tu l’hai trovata, un po’ di benessere è già assicurato! 🙂
fausta lavagna
12 Febbraio 2016 at 19:01
quando vedo le tue foto mi vien voglia di appendere la macchina al chiodo, quando sento le tue parole chiudo i quaderni e poso le penne, quando leggo le tue ricette vorrei subito mettermi all’opera. La curcuma fresca l’ho “sfiorata” qualche tempo fa. Vista, presa, lasciata a languire nel frigo e poi buttata. La cercherò di nuovo per questo latte bellissimo. Un bacio :)))
Francesca P.
12 Febbraio 2016 at 22:22
Fausta, ahaha, ma che dici! Tu te la cavi egregiamente con la macchina fotografica, guai a te se l’appendi, se no vengo lì a prestarti la mia! 🙂 Però sono contenta che ti venga la voglia di cucinare, è un bellissimo pensiero… e mi raccomando, hai una curcuma fresca da riconquistare, per farle dimenticare il primo incontro non andato a buon fine, ehehe!
Grazie, un bacio a te… e riprendi subito in mano anche la penna! 😉
interno storie
25 Febbraio 2016 at 18:36
Penso solo che hai un’anima incantevole. Prenditene cura.