3 ANNI DI VIAGGIO
3 anni fa il vocabolo “blog” era lontanissimo dalla mia vita, più di un puntino all’orizzonte. Io che scrivevo pubblicamente solo “cose per lavoro” e lasciavo alle conversazioni private tutto il piacere più bello, trovavo irraggiungibile solo il pensiero di regalare al web, a sconosciuti, una “me” privata che ha sempre scelto bene gli occhi, le orecchie e le mani a cui affidarsi.
Ma quando bussa, la voglia di viaggiare non ascolta nessuno e prevale su tutto, anche sui timori. Ed è così che un giorno, assecondando un impulso, ho fatto velocemente la valigia. E ho messo dentro le cose più importanti, da non dimenticare a casa: il desiderio di conoscere quellochenonsisa, l’andrenalina dei salti nel vuoto, l’amore che non fa rimanere mai senza benzina, la curiosità che è il pezzetto di cioccolata con cui fare merenda per avere la giusta energia, la voglia di imparare che non fa sentire la stanchezza e l’entusiasmo di cucire su misura l’itinerario, decidendo ogni tappa con assoluta libertà. Guardando dritto il sole, per non perdersi.
Durante il cammino, ho avuto la fortuna di incontrare tanti compagni di viaggio che nello zaino avevano come me storie da cullare, una coperta in più per scaldarsi, una torcia per illuminare parole e un marsupio con sensazioni da condividere. Quei compagni di viaggio sono stati essenziali e necessari, come una fontana che appare dopo tanta strada.
Voi siete quei compagni di viaggio. Senza i quali probabilmente non sarei ancora qui a dividere i tuorli dagli albumi, ad apparecchiare assi di legno rubate dove si può, ad aspettare ogni settimana i commenti con la stessa euforia dell’inizio. Anzi, di più: perchè oggi posso dire di conoscervi in tanti e di proseguire un filo del discorso familiare che è come una tagliatella lunghissima. E chissà dove arriverà.
Ringrazio TUTTI: chi tiene la bussola in tasca, chi prenota il prossimo treno e un posto al bistrot, chi condisce ogni tappa con i suoi sorrisi, chi mi prende sottobraccio nelle salite e mi ospita sotto l’ombrello se piove, chi si fa trovare in ogni stazione per venire a salutarmi, chi mi offre il suo pranzo e i suoi consigli e persino chi mi ha deluso, mostrandomi la direzione opposta alla sua in cui procedere.
Josè Saramago, in “Viaggio in Portogallo”, diceva che “La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già fatti, per ripeterli e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre”.
Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Procedendo piano come chiocciole che sanno godersi ciò che hanno (intorno) e il colore della passione se lo portano addosso…
CHIOCCIOLE ALLA BARBABIETOLA E CANNELLA
(per la ricetta di base ho seguito quella dei cinnamon rolls del blog “Anice & cannella“)
150 g di purea di barbabietola
420-450 g di farina (metà manitoba e metà 00; per la quantità esatta regolatevi secondo l’assorbimento, considerando che la purea può rendere l’impasto più umido; partite da 420 g e in caso aggiungete progressivamente)
5 g di lievito di birra fresco
1 uovo
1 tuorlo
180 g di latte
60 g di burro morbido a temperatura ambiente
85 g di zucchero di canna chiaro
5 g di sale
per la farcitura:
35 g di burro fuso freddo
4-5 cucchiai di zucchero muscovado
Cannella in polvere (a piacere)
Zucchero di canna (q.b.)
Nella ciotola della planetaria, mettete il latte e scioglietevi il lievito. Aggiungete tanta farina quanto basta per formare una crema soda, inserite il tuorlo e subito dopo metà dello zucchero. Amalgamate bene e aggiungete altra farina.
Unite anche l’uovo intero, la purea di barbabietola e l’altra metà dello zucchero. Incorporate bene e poi aggiungete tutta la restante farina – tranne un cucchiaio – continuando ad impastare. Aggiungete anche il sale e fate una prima incordatura. Inserite poco alla volta il burro e infine aggiungete il cucchiaio di farina che avevate tenuto da parte. Incordate bene.
Fate riposare l’impasto coperto con della pellicola per 40 minuti, poi riponetelo in frigorifero tutta la notte. Il mattino toglietelo dal frigo e tenetelo 1 ora a temperatura ambiente. Oppure, se fate tutto in giornata, lasciate lievitare l’impasto fino al raddoppio, coperto con pellicola.
Qualsiasi sia il procedimento scelto, riprendete l’impasto e mettetelo su una spianatoia leggermente spolverata di farina. Con il mattarello, stendete l’impasto in un rettangolo, piegatene 1/3 e mettete l’altra parte su quella piegata, come a chiuderla, a portafoglio. Capovolgete il nuovo rettangolo così ottenuto, copritelo con pellicola e attendete 20-30 minuti. Nel frattempo, sciogliete il burro e fatelo raffreddare.
Stendete l’impasto fino a ottenere un rettangolo alto circa 8mm, spennellatelo con il burro fuso, cospargetelo di zucchero muscovado miscelato con la cannella e poi arrotolate il rettangolo formando un salsicciotto.
Tagliate dei pezzi della grandezza di un dito e metteteli in una teglia rivestita di carta da forno. Copriteli con la pellicola e fateli lievitare 1 ora circa.
Spolverate la superficie di zucchero di canna e infornate a forno già caldo a 180° per 15-20 minuti o finchè le chiocciole saranno dorate.
… ovviamente alla festa per il terzo compleanno del blog non potevano mancare loro, i migliori assistenti felini che potessi trovare!
74 Comments
Beauty Follower
28 Febbraio 2016 at 19:13
Lovely photos!
http://beautyfollower.blogspot.gr/
Francesca P.
28 Febbraio 2016 at 20:22
Thank you! 🙂
Anna
28 Febbraio 2016 at 19:25
Cara Francesca, non potevi scrivere post migliore in questa occasione. Pieno di te che, piano piano, hai mollato gli ormeggi e ti sei lasciata condurre dal tuo cuore.
Hai tracciato un percorso che, come le rotaie, si srotola
nonostante tutto.Nonostante gli imprevisti, gli inciampi, le delusioni…
Hai disseminato le stazioni di
sorrisi e parole, soffici e lievi
come zucchero a velo…
Hai dipinto il bistrot con i colori
della tua anima…
Hai guardato oltre lo schermo,
accompagnando con cura i tuoi compagni di viaggio…
E, la cosa che più salta ai miei
occhi, è vederti ringraziare
anche chi ti ha deluso, perché ti ha mostrato la giusta direzione…
Il tuo viaggio, di certo, ne è uscito più ricco… e tu lo sai. Perché sei una persona speciale…
Ho avuto io la fortuna di incontrarti, di scoprirti e
riscoprirti ogni volta un po’ di
più… e non sono rimasta delusa. ANZI…
Ancora buon (lungo) viaggio,
continua a tracciare il tuo cammino nei nostri cuori…
Anna
Francesca P.
28 Febbraio 2016 at 20:34
Quando si inizia un viaggio non organizzato nei dettagli, all’avventura, quello che ci apparirà davanti può essere tutto e il contrario di tutto… può essere che si proceda ma poi venga voglia di fare marcia indietro, così come che “prenda bene” e si attraversino paesaggi e incognite con leggerezza e occhi spalancati… quello che ho visto in questi 3 anni mi è quasi sempre piaciuto, ho scoperto tanto, mi sono arricchita, il bicchiere è rimasto mezzo pieno e io mi sento cresciuta, come questo spazio… non so se sia speciale, di sicuro sono una che cammina, che non s’arrende facilmente alla prima difficoltà, che si dà e che crede in quello che fa (e cucina) cercando sempre nuovi stimoli, nuovi appigli, nuovi scorci da fotografare e nuovi compagni di viaggio… come te, che un giorno sei apparsa e non mi hai più lasciato la mano… 🙂
silvia
28 Febbraio 2016 at 21:00
Eccomi qui! contenta di festeggiare insieme a te l’anniversario di questo viaggio! e contenta di far parte di quei compagni che vogliono esserci sempre, perchè un viaggio con te Franci è qualcosa che ti lascia ogni volta una ricchezza in più! Tu sali sul treno diretto al tuo bistrot e ogni volta ti attende una nuova stazione da scoprire, piena di colori, dettagli, parole nuove, emozioni! Praticamente è un viaggio nuovo tutte le volte! Ricordo ancora la prima volta che approdai nel tuo angolo, fu come il primo amore, non te lo scordi mai! Hai scelto una ricetta che profuma di femminilità con questo rosa acceso e il gusto deciso della cannella, mi piace immaginare che le chiocciole possano essere tante nuove cose da raccontare, che pian piano si faranno conoscere! E comunque è normale che in un percorso ci siano momenti piacevoli e qualche volta delusioni, ma tu sei un animo bello e sai accogliere le cose in maniera da trasformare tutto in qualcosa che sia uno stimolo per andare avanti! che dire, tu ringrazi noi, ma io ringrazio te!! 🙂 un abbraccio anche ai tuoi fedeli collaboratori!
Francesca P.
28 Febbraio 2016 at 21:09
Silvia, tu sei la prova del perchè i compagni di viaggio (giusti) sono fondamentali: danno la carica, apprezzano ciò che fai e come sei, camminano accanto condividendo le scoperte e segnalandoti se spuntano cespugli di more, sanno trasmettere fiducia e riempiono il cammino di discorsi piacevoli… 🙂
Sappi che ricambio il tuo affetto e che quando salirò a Milano ti rapirò per un pomeriggio o una sera e faremo un pezzetto di strada vicine sottobraccio per davvero! Promesso?
Lo ripeto ancora: grazie, perchè non è mai scontato tutto quello che dici e ogni volta che un dialogo si rafforza e un’intesa cresce lo vivo come un piccolo miracolo… esattamente come faccio con i lievitati! 🙂
silvia
29 Febbraio 2016 at 10:19
per me sarà semplicemente un onore!!! 🙂 un abbraccio grande!
Alice
28 Febbraio 2016 at 21:49
Buon compliblog tesoro, felice di essere tra i tuoi compagni di viaggio! Tra tanti blog che negli anni sono cambiati o meglio si sono trasformati, che si riempiono di pubblicità ed eventi, di tanta fuffa e poca sostanza, è sempre un piacere passare nella tua elegantissima cucina, viaggiare tra le tue parole, accarezzare i tuoi deliziosi gattini e assaporare insieme nuove ricette come queste coloratissime chiocciole alla barbabietola!
baci
Alice
PS fantastica la tua Olivetti <3
Francesca P.
28 Febbraio 2016 at 23:35
Alice, le tue parole mi fanno capire con gioia che vi arriva il modo in cui curo il blog e il senso delle scelte che faccio, insieme all’approccio e all’impostazione che voglio dare… e non abbandonerò questa strada, anzi, è sempre più chiaro cosa voglio e soprattutto cosa non voglio fare… 🙂
Grazie mille, un abbraccio e grazie per esserci!
ps: l’Olivetti è un ricordo di famiglia, dalla scrivania dei miei genitori è passata alla mia!
Mary Vischetti
28 Febbraio 2016 at 22:12
Francesca, essere tua compagna di viaggio è bellissimo…con te si respira sempre aria fresca, raffinata, dolcissima! Sei così brava cara e così gentile ed educata che non si può che amare te e il tuo stupendo spazio virtuale! Vedo che il tuo splendido assaggiatore ufficiale è sempre al lavoro 🙂 Prendo una delle tue meravigliose chiocciole, per festeggiare con te, col cuore! Un abbraccio forte e tanti auguri, Mary
Francesca P.
28 Febbraio 2016 at 23:39
Mary, grazie… io qui sono me stessa, coltivo le mie passioni e ho trovato un canale creativo importante per esprimermi… ed è bello che non sia un monologo, ma un coro a più voci, con le vostre! 🙂
Prendi le chiocciole che vuoi, come vedi ne ho sfornate tante, come per le grandi occasioni, ehehe!
Virginia
28 Febbraio 2016 at 22:35
Cara Francesca, sai quanto amo viaggiare, con il corpo e con la mente, e non immagini quanto abbia apprezzato il paragone che hai fatto. Aprire un blog è un’avventura, un bel viaggio da vivere giorno dopo giorno con la curiosità sempre viva dentro, con la voglia di incontrare viaggiatori che come noi si sono messi in cammino. Un viaggio da assaporare un minuto dopo l’altro, camminando lentamente come fanno le chioccioline, per non perdere di vista nemmeno un dettaglio. Questo è un viaggio che contiene qualche salita, per chi ha difficoltà ad aprirsi e a rivelare il proprio io, ma che ricompensa con moltissimi motivi di gioia. Noi ci siamo incontrate poco dopo l’inizio della tua avventura e da quel momento è stato un continuo incontrarsi da te, insieme a Ulisse e poi anche con Tarallino, da me e ospiti di altre anime affini. Come quelle bolle di sapone che nascono saldate una sull’altra abbiamo continuato a stare vicine, anche come data del compleanno del blog 😉 Penso che il destino faccia incontrare le persone seguendo un certo schema, con una casualità solo apparente…
Oggi, pensando al trench blu e alla bella stagione, mi è venuto in mente che dovrei trasformare i desideri in fatti concreti e scendere a Roma. Ho più poche settimane di lavoro intenso da affrontare e vorrei iniziare le mie nuove pagine con qualcosa che da tempo desidero fare…
Tanti tanti auguri! :-*
Francesca P.
28 Febbraio 2016 at 23:46
Virginia, parto dalla fine: sarei tanto contenta di incontrarti e di concretizzare questo bel rapporto che è nato! Quindi non posso che “istigarti” a organizzare questo viaggetto, per respirare un po’ di aria romana tra pizza bianca, carciofi fritti, maritozzi e perchè no, qualche ricotta locale che potrebbe piacerti! 😀
Un blog è un mezzo di trasporto utilissimo per viaggiare, perchè permette di fermarsi in tanti posti, c’è un buon odore ovunque ci si affacci, a volte è come avere un paio di ali e altre rappresenta una panchina all’ombra… i momenti di stanchezza, che capitano a tutti e sono assolutamente normali, li sconfiggo pensando a tutto questo, al bello che mi lascia e mi porta, alle parole che mando e mi tornano indietro e alla compagnia che mi fa sempre sempre sempre da quando l’ho aperto…
A presto… non solo qui, a questo punto! 🙂
larobi
28 Febbraio 2016 at 22:56
e io ringrazio te cara Francesca che mi regali momenti di eleganza, di quiete, di serenità, di eccellenza , di bravura, di simpatia di affetto…il cammino fatto insieme è di alta qualità e sono felice di averti incontrata du questa strada sperando di farne ancora tanta in tua compagnia! ti mando un grandissimo abbraccio <3 …inutile che ti dica che ho la stessa macchina da scrivere 😉 : era di mio papà, usata anni e anni e ancora perfetta! mi hai fatto venire voglia di andare a prenderla e portarla a casa mia…:-) a presto!
Francesca P.
28 Febbraio 2016 at 23:51
Robi, fa piacere anche a me che le nostre fusa si siano incrociate! Io cerco di darvi quello che fa bene a me, quello di cui ho bisogno io… colori, gatti, parole, idee sfiziose e soprattutto tanta serenità, che quella mica si trova sempre sui banchi del mercato e allora dobbiamo fare in modo di crearla… 🙂
Sapevo avresti notato quella macchina da scrivere, anche solo per il suo verdino, ehehe! Sì, dai, prendila tu e “rubala”, come ho fatto io! 🙂
Melania
29 Febbraio 2016 at 0:34
Io questo viaggio insieme a te lo percorro da poco.
E di certo, non sai mai cosa aspettarti quando intraprendi un cammino. Certe volte, pare che tutto intorno scorra velocemente, mentre tu ti sentì ferma. Altre invece, sentì che quei passi ti indicano la strada giusta. Quella fatta di passione e amore per le piccole cose. Quelle che ti regalano un sorriso inaspettato, ed una parola che si veste di carezza.
Sono buffi i viaggi.
Regalano emozioni, sorrisi, batticuori…tra le mani un biglietto che neanche pensavi di prendere. E adesso, invece, è un appuntamento settimanale, a cui non riesci a rinunciare.
Da quando ti ho incontrata, quel biglietto lo compero sempre anche io…
❤️ è un cuore se non lo dovessi vedere. È piccolo, ma è per te.
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 11:17
Il non sapere, in certi casi, fa proprio parte del fascino del viaggio! Perchè si lascia spazio all’improvvisazione, all’istinto, alla casualità (che poi vera casualità secondo me non lo è quasi mai) e all’effetto sorpresa! E tutte le volte che nasce un’intesa particolare, quest’effetto sorpresa è come un vento leggero che arriva quando sei accaldata… 🙂
Per i lettori più affezionati è previsto un carnet di biglietti con offerta: più chiocciole e più fusa! 😀
Lo vedo, quel cuore. E so che batte.
Simo
29 Febbraio 2016 at 7:51
Ed io non posso essere più che felice di averti incontrata sul mio cammino…in questo angolino così caldo e accogliente dove è sempre un piacere passare! Rimani sempre come sei amica.
Speciale e piena di cuore!
Ti abbraccio!
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 11:19
Simo, sappiamo come regalarci coccole, pause tranquille, merende con tè e dolcetti, consigli… 🙂
Resto come sono, assolutamente… posso giurartelo, non ho dubbi su questo! 😉
Grazie mille…
alessia mirabella
29 Febbraio 2016 at 9:23
ma sai che anch’io quando chiudo gli occhi e cerco di dare una forma a ciò che il blog rappresenta per me alla fine vedo sempre una strada? di quelle in collina, fatte di ghiaia bianca. con tanti alberi sotto i quali sostare a riposare, sognare, piangere. di quelle strade di cui non si vede la fine tant’è illuminata dal sole. probabilmente la mia strada è parallela alla tua. ci incontreremo prima o poi ad un incrocio?
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 12:00
Sì… io la vedo come una strada del paesaggio toscano, con curve dolci, tanto verde e giallo, alberi curati, linee da seguire, posti piacevoli in cui fermarsi e intrattenersi, gente semplice che saluta e coltiva verdure e legami…
Sai che se vogliamo incontrarci ad un incrocio, anche fosse in una zona della capitale, io ci sto… 🙂
Laura e Sara Pancetta Bistrot
29 Febbraio 2016 at 10:42
Quando viaggiamo con te portiamo sempre lo zaino più grande perché dentro abbiamo così tanto da metterci, un quaderno bianco su cui appuntare le citazioni da gatta a noi tanto care, una mappa su cui segnare le nuove tappe da percorrere, bento per pranzare insieme incartati con nuove stoffine da regalare al bistrot, un rullino in bianco e nero perché tanto i colori ce li metti tu, un sacchetto di crocchette per i tuoi assistenti e una scatola vuota per riporre i segreti che ci sveli durante il viaggio 🙂
Come queste chioccioline colorate percorreremo ancora tanta strada insieme e ne scopriremo di stazioni…
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 12:08
Pancette, il viaggio è diventato ancora più allegro e colorato da quando ci siete anche voi! Portate leggerezza, belle immagini, aria vintage, positività, voglia di stare all’aria aperta più che si può, godendosi fino all’ultima goccia di luce! E so che quando ho fame, dallo zaino magico tirate fuori tutto l’occorrente per allestire un pic nic in cui non manca nulla, apparecchiato alla perfezione! 🙂
Grazie, dato che venite abbastanza spesso a Roma so che ci sarà occasione per sostare alla stessa stazione, prima o poi!
Maddy
29 Febbraio 2016 at 12:26
Ciao Francy, che bello quest’anniversario… una tappa importante da segnare nel diario di bordo! Queste chiocciole che mi ricordano un linea infinita che gira su se stessa, mi fa pensare alla tua infinita voglia di conosce, esplorare e convivere, alla tua forza che ti ha permesso di non cambiare mai nonostante gli eventi, al tuo marchio di fabbrica di foto luminose e parole leggere che ci hai proposto permettendoci di non confonderti con altri….grazie a te, che sai leggere nei nostri animi e ti sai mostrarti a tutti, ma in verità solo a chi vuoi tu! un abbraccio e tanti auguri
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 13:01
Sì, Maddy, da segnare con una bella stilografica o da digitare con quella storica macchina da scrivere! 😉 Ricordo bene la chiacchierata che ci siamo fatte circa un anno fa e sono contenta di sentirti parlare di “marchio di fabbrica”, che è come una firma, qualcosa di assolutamente personale da mandare avanti con orgoglio e onestà! Un po’ ormai credo mi conosca e abbia capito come sono fatta, posso riservare sorprese e cambiamenti ma sempre in una certa direzione… sono fatta così, che posso farci, dura, pura e testarda, perfetta Leonessa! 😀
Grazie… perchè la tappa toscana ad Arezzo è stata tra i momenti belli di questo viaggio!
m4ry
29 Febbraio 2016 at 12:32
(Fra…non ci posso credere…abbiamo la stessa macchina da scrivere. Pure dello stesso colore…ahahahah !)
Quanto mi ha dato il mio blog…quanto ci ha dato. Amore, scambio, risate, confidenze, esperienze, amicizie, speranze…un pezzo di vita meraviglioso e intenso, raccontato attraverso ricette, immagini e parole e commenti, tanti commenti. Mi sento più ricca e intensa. Sono così felice di averti incrociata in questo viaggio…eravamo entrambe in viaggio e ad un certo punto le nostre strade si sono incrociate. Che bel momento 🙂
Fra, ti auguro di vivere per sempre in viaggio…che sia la vita, che sia il blog, che sia l’amore, che sia l’insieme di tutto.
Sei bella, in tutti i sensi <3
E ora, non resisto più…devo assaggiare una chiocciola 🙂
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 13:06
Noi, tra tutte le varie affinità che scopriamo di volta in volta, abbiamo anche un modo simile di vivere e “sentire” il blog… diamo importanza alle stesse cose, non ci interessa sgomitare nè avere visibilità, ci basta che il nostro spazio ci rispecchi, sia fedele alla nostra indole e soprattutto sia arricchito dallo scambio umano che ne deriva… contano le parole ricevute e ricambiate non di facciata, distanti dai complimenti facili, conta come riusciamo a stabilire connessioni più profonde e come si tesse una rete di contatti che cresce nel tempo e a cui ci si affeziona… dico bene? 🙂
Grazie per tutto… e viaggiando viaggiando vedremo se farò prima io ad arrivare in Puglia o tu a venire a Roma!
m4ry
29 Febbraio 2016 at 13:18
Dici bene, assolutamente bene. Io sto bene così, non mi serve altro. A me piace comunicare, mi piace trasmettere emozioni e raccogliere quelle di chi ha il piacere di donarmi le sue…Passione e amore…senza queste due cose, non ha senso nulla.
p.s. Fra…ci incontreremo presto, me lo sento <3
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 15:21
Sottoscrivo ogni concetto e anche quel p.s.! 🙂
Rebecka
29 Febbraio 2016 at 14:41
Sarà la notte in bianco, sarà tutto l’entusiasmo straripato alle 5.50 nel sentire finalmente quel: “and the winner is …..Leonardo DiCaprio!” sarà quel tepore nel quale mi sono cullata l’intera notte mentre fuori c’era il finimondo e nemmeno i lupi lasciavano le tane e l’orso al suo Oscar ha rinunciato causa maltempo.
Sarà ancora l’euforia e lo scintillio di lustrini negli occhi, nemmeno ci fossi stata io lungo il tappetto rosso ad immortalar sorrisi e sguardi luminosi, danze ed abbracci.
Sarà proprio la notte appena trascorsa, ma nei tuoi ringraziamenti per questo compleanno, io vedo l’oro conquistato a raggiungimento di questa terza tappa. Ed è bello, è emozionante esserci, avere il privilegio di leggere queste righe e sapere che sei in viaggio, ancora, rinnovata, con una luce diversa, con colori che sono giubilo per l’anima. E’ bello, come e più che fossimo agli Oscar dei food blog. Perché per festeggiare questi tuoi 3 anni di espansione io un Oscar te lo dedicherei tutto. Come miglior fotografia, come miglior poesia. E il premio per la perseveranza dolce, innocente e giustamente ambiziosa di spingere più forte su quella altalena.
Sì, avrei un Oscar per molte ‘categorie’ nelle quali ti applichi senza sforzo, ma con naturalezza.
Felice compleanno al blog e a quella te che 3 anni fa si è lanciata in questa avventura bellissima.
Un abbraccio gatta <3
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 15:19
Ma lo sai che ti vedo, con un pigiama caldo e magari uno scialle sulle spalle, mentre guardi la tv con gli occhioni spalancati senza sentire il sonno, con l’euforia che solo le donne-bambine speciali hanno? E fuori il clima che ricordava quasi quello di Revenant, parallelismo perfetto! 🙂
E perfette suonano più che mai, sempre di più, le tue frasi… non perchè mi meriti quegli Oscar, anzi, la mia timidezza cronica non mi farebbe neanche salire sul palco a ritirarli, ma perchè hai capito quanta passione io metta dentro quasi spazio… quanto voglia bene a questo blog, perchè sono io… ed è come voler bene a me stessa e far di tutto per riuscirci! E sì, ammetto che ormai essere qui è un’azione del tutto naturale e la magia è che è sempre stato così, dal primo momento: nessuna forzatura, solo la voglia di esprimere come sono, come vedo il mondo, quello che sento… la nostra altalena mi ha fatto riposare tutte le volte che ne avevo bisogno e il bello è che apparirà ancora e ancora, insieme al tuo sorriso e alle infornate buonissime di parole… 🙂
Rebecka
29 Febbraio 2016 at 16:39
Confesso di aver avuto un cedimento tra l’1 e mezza e le 2 ma poi ero sveglia come un fringuello. 😀
Camicia lunga, piumone e i miei amori che dormivano accanto a me. Io che esultavo per ogni premio, nemmeno fosse il mio. 😀
E tu…tu amica, vai avanti così, nell’esprimere ciò che sei, perché solo meraviglie potrai raccogliere. 😉
Antonella
29 Febbraio 2016 at 15:29
Mi piace che tu abbia definito “viaggio” questo tuo blog. Perché quando lo avevi iniziato non eri sicura di dove ti avrebbe portato… e guardati ora?! Seguito da amiche instancabili che non vedono l’ora di leggere le tue righe, commentarle e preparare le tue ricette. E’ un percorso dell’anima che mostra tutta la sua evoluzione in questi 3 anni… e chissà quante altre ce ne saranno 🙂 Un abbraccio amica mia, buona settimana… ed il blog diventa sempre più bello ed emozionante giorno dopo giorno.
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 15:51
Noi siamo esperte di viaggi… sia di viaggi lunghi di amicizia, sia di quelli veri in giro per il mondo! 🙂 E non potevi che essermi al fianco anche qui, convidendo una strada fatta di frolla, con montagne di panna e tanto mare frullato in cui tuffarsi, ehehe!
Chissà davvero quante altre evoluzioni ci saranno, mi ripeto di non avere fretta e infatti impasto chiocciole appositamente per avere un andamento quieto e rilassato… 🙂
Anonimo
29 Febbraio 2016 at 15:29
Ehh Francesca, non si finisce mai di viaggiare, di vedere cose, di guardare ogni sfumatura, di emozionarsi, di aver la pelle d’oca per cio’ che si legge. Grazie a te, per come viaggi in questo mondo, leggera ma con un carico di parole bello enorme e che lasciano sempre una scia. Sei bellissima tu, i tuoi felini e tutto cio’ che fai… Dammi una chiocciolina, ho voglia di sedermj e star bene
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 15:57
Damiana, ciao! Sono contenta di sapere sia tu l’autrice di questo commento, così posso ringraziarti per nome come si deve! 🙂
Hai ragione, cerco di viaggiare leggero e mi vesto di colori pastello ma la valigia che mi trascino dietro è bella piena e carica… ma i compagni di viaggio servono anche a questo, per aiutarmi a trascinarla o ad alzarla!
Grazie… scegli le chiocciole che vuoi, magari con più cannella! 🙂
Martina
29 Febbraio 2016 at 15:58
Di viaggi, treni, vie da percorrere e direzioni da prendere ne abbiamo parlato tanto in questi 3 anni, talmente tante parole che nemmeno mi sono accorta di quanto sia passato in fretta questo tempo.
Scrivere parole su questo tuo angolo magico mi risulta restrittivo e banale … ci vorrebbe una vera colazione condivisa ( e infatti non potevi scegliere ricetta migliore!), sguardi dritti negli occhi e parole pronunciate e non più scritte.
Per ora ti mando un grande abbraccio virtuale, tutto quello che penso forse lo sai già!
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 19:01
Anche a me pare siano volati questi 3 anni, sai? Eppure, se da un lato mi sembra ieri che pubblicavo timidamente le prime ricette, dall’altro sento tutta l’acqua che è passata in mezzo… ne sono successe di cose, quanti ingredienti scoperti, quante magie, quanti progressi, quanta farina setacciata, quante idee messe a lievitare! Alcune compagne di viaggio sono arrivate ma poi sono sparite mostrando (e oggi ti dico per fortuna) al di là di uno schermo la loro vera natura, altre invece sono rimaste e non si sono più alzate dalla sedia del bistrot… e tu sei tra queste, che vieni a trovarmi spesso quando ancora dormo e apparecchi silenziosamente la colazione, magari mentre Ulisse ti osserva con un occhio aperto e uno chiuso… 🙂 Prima o poi il caffè e il tè nelle tazze ce lo verseremo davvero a vicenda e non ci dovremo più accontentare dell’immaginazione e di Pinterest… 🙂
Simona
29 Febbraio 2016 at 16:23
Cara Francesca, leggendo l’incipit del tuo post mi sono ricordata poche righe di un autore che amo molto, Roberto Mussapi: “Memoria dell’avventura significa sopravvivenza dello stupore, da cui ha origine l’immaginazione”.
Ecco allora il mio augurio, in questo giorno per te speciale: che tu possa ‘qui’ continuare a provare stupore ed esercitare la tua immaginazione…
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 19:10
Simona, quello che mi fai è un augurio splendido! E più che un augurio dovrebbe essere una regola di vita, qualcosa da applicare quotidianamente per non perdere mai nè il candore, nè il piacere di fare le cose…
Grazie mille per la citazione, la prendo e la faccio mia, posandola sul vassoio insieme alle chiocciole… 🙂
saltandoinpadella
29 Febbraio 2016 at 16:40
Che briscola che è Tarallino 😉 invece Ulisse è sempre un signore. Io adoro i viaggi, prendersi per mano e partire verso nuove esperienze, nuovi incontri, nuovi colori e nuovi profumi. I viaggi sono il sale della vita. E anche nello stesso posto si può trovare sempre qualcosa di diverso, basta rimanere curiosi.
Io ad esempio sono davvero curiosa di assaggiare queste chioccoline. Oggi barbabietole per entrambe, adoro il colore che regalano.
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 19:16
“Basta rimanere curiosi”… questa frase racchiude il senso di tutto! E mi dà la conferma di quanto la mia anima sia felina, perchè se voglio sono peggio di Tarallino e Ulisse messi insieme se si tratta di scoprire, annusare le cose, avvicinarmi e mettere il muso un po’ ovunque, con la speranza di trovare qualcosa che mi piaccia o con cui giocare… 🙂
Tu sei tra le compagne di viaggio più fedeli e quando a volte riapro dei vecchi post, leggendo il tuo nome, sorrido… proprio come ora!
Laura
29 Febbraio 2016 at 19:19
Chissà perchè credevo, pensavo, che tu ed il tuo blog aveste fatto insieme molto meno cammino, meno viaggi, ma…onore e tanto di cappello a questo traguardo!
Mi piace l’dea di “vedere” e “sentire” realmente chi scrive in questo viaggio di cui, tutto sommato, allargo l’orizzonte alla voglia di scoprire il nuovo in tutto, alla curiosità che comuqnue (deve) dovrebbe essere parte integrante del nostro essere per spingerci sempre verso il nuovo dei viaggi.
Mi piacciono assai le barbabietole in questo impasto e..che dico, mai le avrei associate alla cannella, ma…mi stuzzicano un sacco.
Curiosa io 😉 ? Yessss!
bacio grande a Augurissimi <3 <3 !!
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 23:22
In effetti quando ho realizzato di essere arrivata al terzo anno mi sono quasi sentita anziana, ahah! 3 anni non sono pochi, se penso a come la cucina ha sempre preso più spazio nella mia vita, partendo proprio dal blog… probabilmente senza di lui non avrei sperimentato tanto, nè deciso di fare il corso… e noi non ci saremmo conosciute, eheh! Invece condividiamo gli stessi segreti pieni di burro e la stessa passione per i pomodorini confit! 😀
Grazie, Laura! E continua a lasciarti incuriosire, è il bello del viaggio…
zia Consu
29 Febbraio 2016 at 21:20
Meno male che hai deciso di intraprendere questo viaggio e di accogliere con il tuo sorriso tutti i nuovi “imbucati” al tuo bistrot ^_^
Spero che questo viaggio non finisca mai e nel caso ne inizieremo un altro insieme, posto finestrino a gustarsi il tragitto ^_^
Ti rubo una chiocciolina prima che se la rubi uno dei tuoi amici pelosetti e ti auguro una felice settimana..alla prossima stazione, ops domenica 😛
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 23:27
Consu, tu ci sei sempre stata e apprezzo tanto la costanza con cui arrivi all’appuntamento! E poi sei un esempio per me per come alimenti il blog, ci tieni e non lo lasci quasi mai solo… e questo la dice lunga su come sai curare le cose belle! 🙂
Alla prossima, ci vediamo al binario 1, ahaha!
Anna
29 Febbraio 2016 at 21:43
Dietro a un miraggio c’è sempre un miraggio da considerare,
come del resto alla fine di un viaggio
c’è sempre un viaggio da ricominciare…
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 23:28
Sai che questa canzone di De Gregori stava per apparire? Ma poi ho deciso di lasciarla per qualche post futuro, perchè so che tornerò a parlare di viaggi… una frase però la voglio scrivere anche qui sotto: “ma chi l’ha detto che non si deve provare a provare?”… e io con il blog ho provato e sono felice di averlo fatto! 🙂
Manuela
29 Febbraio 2016 at 21:52
Mi siedo accanto a Tarallo, gioco un po’ con lui e chiacchiero con te di questi tre anni andati.
Andati solo in apparenza, perchè ogni tassello ha formato la strada che hai percorso e ti ha forgiata, come uno splendido gioiello.
Devi essere fiera di quella libertà che ti tieni stretta, lo so che lo sai, ma mi piace ridirlo ad alta voce qui.
Non lasciarti mai intimidire dal sole, anche quando sembra che bruci troppo: qui hai molto di quello che sei, sicuramente quello che vuoi essere.
Io rubo una chiocciolina e mi godo la luce che entra dalla finestra…un po’ come se fossi a casa 😉
Un abraccio!
Francesca P.
29 Febbraio 2016 at 23:37
Sono fiera di aver costruito qualcosa di mio, tutto mio, di averlo saputo mantenere e innaffiare senza fargli mai mancare l’acqua, di essermi messa alla prova vincendo piccole battaglie e di aver perseverato in un’idea di purezza che persone come te possono capire bene… già, le persone! Sai quanto siano importanti per me, se sincere, leali, disposte a dare e non solo a prendere con opportunismo e finto buonismo… e se è stato necessario potare bene alcuni rami, la soddisfazione più grande è aver tolto ogni erbaccia e avere oggi intorno solo i compagni giusti, come una ragazza lombarda che conosce i segreti dei lievitati, che scrive benissimo, che sa esserci e con cui condivido il viaggio sempre di più… 🙂
Tatiana
29 Febbraio 2016 at 22:30
Mi rispecchio appieno nelle tue parole poichè il mio blog è nato come diretta conseguenza di uno precedente in cui mi sentivo poco più di un’ospite vista la condivisione poco democratica dello stesso ed è nato con timore, timidezza, con l’unica idea chiara relativamente alla scelta del nome e alla presenza della fotografia quale elemento fondamentale. Perchè è tipico di me e della mia riservatezza esprimermi molto con le immagini, perchè quando studio lavoro molto con la memoria visiva, perchè in ogni ragionamento vedo dinanzi a me un’immagine e non singoli elementi staccati e a sè stanti, perchè per me le immagini sono fondamentali (anche se la scienza motiva una componente genetica tipica dei mancini io preferisco vederne l’aspetto artistico e poetico). E’ forse un modo per non espormi troppo perchè scrivere sulle pagine di un blog è rendere pubblico un percorso personale: sono stata fortunata in quanto lungo il mio percorso ho incontrato tante persone care, non mi sono imbattuta in stupide superficialità, ho avuto modo di condividere e di crescere insieme a tante persone, di imparare (e anche tanto) dagli altri. E’ un percorso di vita ed è bellissimo.
Un abbraccio dal cuore!
Francesca P.
1 Marzo 2016 at 0:56
Penso che le anime “piene” trovino un approdo sicuro nel blog perchè possono gestire liberamente il loro flusso emotivo e le potenzialità della loro creatività… stare qui mi fa bene perchè sono padrona di tutto, mi muovo con sicurezza, conosco ogni centimetro di questa stanza intima e l’arredo come meglio credo… e questo mi dà potere, mi fa sentire che ho nelle mie mani qualcosa di prezioso che vive e cresce grazie a me! Darsi da fare, curare, impegnarsi… mi piace, non lo vedo come un peso, anzi! E quanto ossigeno c’è quando possiamo fare quello che vogliamo, dando retta solo ai nostri impulsi…
I nostri viaggi si sono incontrati grazie a virgole e parole, altro motivo per credere che la scrittura sa unire tanto e fa piccoli miracoli… 🙂
Mimma e Marta
29 Febbraio 2016 at 22:51
Tre anni tra qualche mese anche per noi! Ricordo ancora l’eccitazione per il primo commento, il primo follower, le prime amicizie virtuali. Un mondo nuovo, quasi una nuova vita, l’inizio di un viaggio, si hai ragione proprio un viaggio! un viaggio iniziato tre anni fa , un viaggio ancora insieme!
Buon compleanno raggio di sole!
Francesca P.
1 Marzo 2016 at 0:59
Un mondo del tutto nuovo, che si è svelato pian piano, come una tenda che mostra il paesaggio poco alla volta e si resta un po’ senza fiato… 🙂
La parola “insieme” è un concetto basilare per chi apre un blog e voi lo avete capito, sin dall’origine, lanciandovi in quest’avventura per mano… e la mano di una madre che tiene quella della propria figlia ha una stretta ancora più forte…
Ileana
1 Marzo 2016 at 8:48
Non mi rendo mai conto del tempo che passa, soprattutto quando si tratta di qualcosa di bello!
Oggi voglio solo dirti che sono felice, felice di leggerti sempre la domenica sera, perché tu sai che arrivo subito, ma poi mi piace tornare con calma…perché le persone preziose hanno bisogno di attenzioni, non c’è posto per la fretta! Sono felice di esserci, di conoscerti giorno dopo giorno e scoprire che meravigliosa persona sei.
Ecco, io ci sono..e ci sarò 🙂
Francesca P.
1 Marzo 2016 at 14:10
Sono felice anche io che tu sappia trovare sempre la strada per raggiungermi, perchè non serve che lasci mollichine di brioche, conosci già la direzione… 🙂
La fretta è nemica di tante cose e purtroppo anche dei legami… porta via non solo il tempo, ma proprio l’attenzione verso l’altro, la voglia di ascoltare e il soffermarsi con più calma… per fortuna le eccezioni esistono, tra le persone, i blog e i rapporti! 🙂
Grazie, Ile… ci saremo a vicenda!
Mila
1 Marzo 2016 at 11:49
Che meravigliose parole che hai usato…
Quando decisi di aprire il blog ero in un periodo davvero di crisi totale, ormai le notti le passavo a guardare fuori aspettando che arrivasse un nuovo giorno e sperando che le cose cambiassero, ma nulla cambiava. Ero in un tunnel dove mi ero imbucata dopo la prematura scomparsa di mia zia…
Poi mi sono decisa ed ho provato, visto che in quel periodo l’unica cosa dove riuscivo a non pensare era la cucina…
E così lentamente come diceva il mio adorato medico quel tunnel aveva davvero una curva alla fine e quindi più andavo avanti e più vedevo un raggio di luce….
Ogni tanto la mia macchina pare avere il freno e quel tunnel ritorna buio, ma ho il mio micro blog spazio dove rintanarmi…
E’ bello vedere che anche da te c’è l’assaggiatore ufficiale.
Francesca P.
1 Marzo 2016 at 14:14
Grazie per questa confidenza che reputo importante, sia perchè molto intima, sia perchè dimostra che prima o poi la luce torna in cielo e che i momenti difficili si superano… e se la cucina aiuta, è un motivo in più per amarla e per considerarla un’ancora di salvezza che regala svago e leggerezza quando altrove non c’è…
Ci sono sempre alti e bassi e sai che ti dico? Se la macchina ha il freno, scendiamo e procediamo a piedi, magari facendo una corsa in discesa o su un prato, con tanto vento in faccia…
Simona – Biancavaniglia
1 Marzo 2016 at 16:25
Come sempre le tue parole riescono a rapirmi, oggi più che mai! E’ un vero viaggio questo, e come ogni viaggio è fatto di tappe, conoscenza, stupore, delusioni. Penso che questo spazio ti rappresenti al 100% e la cosa che amo di più è che nonostante la crescita del blog, qui sia rimasto tutto coerente come il primo giorno.
Posso dirlo, io c’ero! Andrò a cercarmi il primo commento per capire in quale occasione ci siamo incrociate per la prima volta e cosa ci ha attirate in entrambe le parti-blog. Sono d’accordo con la citazione di Saramago, ha proprio ragione, mi capita spesso di notare delle cose a cui non avevo fatto caso prima… l’esperienza, il tempo, lo stato d’animo cambiano il punto di vista.
Il paragone della chiocciolina mi piace moltissimo, se tieni conto che si porta dietro anche la casetta quasi come protezione, la trovo ancora più poetica 🙂 Le immagino di un profumo buono di cannella e il colore dato dalla barbabietola non può che piacermi. E poi c’è il tovagliolino che ti ho regalato, felice di vederlo in un post speciale come questo! :*
Francesca P.
1 Marzo 2016 at 23:41
Simo, non sai quanto mi fa piacere leggere che pensi questo… l’aggettivo “coerente” per me ha tanto valore, lo associo alla fedeltà e significa non snaturarsi, perseguire sempre il meglio e la qualità, mettere cuore in tutto e crederci anche dopo tanto tempo, se in cambio ci sono riscontri positivi… e sai che ti dico? Che io sono fiera di voi, delle persone che mi vengono a trovare e parlare, perchè non lasciano mai commenti banali o di circostanza e sono ben selezionate, ecco… 🙂 In fondo si crea una piccola “famiglia”, no? E’ il traguardo più bello!
Sono contenta che il viaggio mi abbia portato fino in Sicilia e di aver vissuto quella mattinata assolata insieme, come vedi conservo tutto… anche il tovagliolo! 😉
Grazie, per queste parole ma non solo… ci siamo capite, ehehe!
Margherita
2 Marzo 2016 at 6:53
Apro e chiudo questa pagina da tutto il giorno, mannaggia a me come sempre arrivo ultima a commentare e soprattutto a farti i miei auguri, si dice cosi? Non saprei… colgo l’occasione anche per ringraziarti pubblicamente, sei una delle pochissime che mai si dimentica di me, i tuoi commenti delicati, fra le righe li leggo sempre con grandissima gioia. Li arrotolo come queste chioccioline di pasta, dolci e coloratissime e dorate e ne faccio tesoro. Ancora tanti “auguri” Francesca, che il futuro sia profumato come la cannella e luminoso come le tue foto.
Francesca P.
2 Marzo 2016 at 19:40
Non ti preoccupare di quando arrivi, tu sei anche “sfasata” di un giorno per il fuso orario! 😛 Apprezzi la mia costanza quando fai lo stesso, cara Marghe… non ci perdiamo una ricetta, un sorriso e uno scambio e so che non avviene per “dovere”, ma perchè davvero ci fa piacere passare a vicenda! E la spontaneità è uno dei punti di forza dei buoni compagni di viaggio… 🙂
Grazie di cuore, profumi dolci e luce sono un ottimo augurio!
Claudia
2 Marzo 2016 at 9:57
No Margherita, non sei l’ultima! Manco ancora io, che pure sono tanto altalenante in quanto a puntualità, ma non riesco a fare a meno di passare sempre (quasi sempre ;)) da qui, ogni settimana, a salire su quel treno insieme a tutti gli altri. Posso essere quella che progetta gli itinerari? O quella che fa le foto a tutti? In ogni caso sarà bello continuare a viaggiare insieme, con tutta la lentezza delle chiocciole e con tutti i mille colori della natura intorno, da vedere e ri-vedere.
Un abbraccio Francesca!!
Francesca P.
2 Marzo 2016 at 19:46
Claudia, nell’altro post parlavo di segreti e riprendo un attimo il filo svelandotene uno: non mi importa nulla della puntualità se so che le persone più care mi pensano e arrivano comunque, con i loro tempi che possono assomigliare benissimo a quelli delle chiocciole, animali che da sempre amo! 😉
Hai il via libera per gli itinerari, mi fido perchè so che ci metti anche qualche deviazione in campagna e una sosta alla ricerca delle erbe, ehehe!
Grazie dell’abbraccio, che tra noi è andato ben oltre uno schermo… e ne aspetto uno nuovo, appena si potrà! 🙂
Monica
3 Marzo 2016 at 10:11
Amo passare qui.
L’atmosfera, le tue parole, i tuoi mici meravigliosi, tutto così etereo, pastello e delicato, ma che colpisce al cuore con parole splendide, reali ed eleganti.
E quindi non posso che augurarti che tutto questo prosegua a gonfie vele, che la luce nella tua cucina splenda più che mai e che questi piatti buoni e colorati non manchino mai sulla tua tavola, e un po’ sulle tavole virtuali di tutti noi.
In attesa magari un giorno di abbracciare con le mani quelle tazze del colore che più adoro, ti mando un abbraccio grande.
Francesca P.
4 Marzo 2016 at 22:32
Monica, grazie di cuore, mi ha dedicato parole splendide e tanto incoraggianti! Mi circondo di verdeacqua e di tonalità pastello perchè mi danno la serenità di cui ho bisogno… io credo nella “terapia dei colori”! Come credo che curare e alimentare bene i blog sia un’azione importante per noi stesse, per essere fiere di quello che portiamo avanti con le nostre mani, tutte da sole! E ogni post in più è come un lievitato appena sfornato, dà la stessa soddisfazione! 🙂
Chiara
3 Marzo 2016 at 23:10
era l’aprile del 2013 quando ti ho scoperta per la prima volta e ti ho invitato nella mia rubrica “Blogs Got Talent !”. Avevi iniziato da poco il tuo percorso e da allora non ti ho lasciato più, ritorno sempre volentieri e leggerti e ad ammirare le tue foto, ne hai fatta di strada e spero di averti portato fortuna, buon compleanno al tuo splendido blog, un bacione con affetto
Francesca P.
4 Marzo 2016 at 22:40
Chiara, ricordo bene il tuo post e quel momento! Ti sono grata per aver visto qualcosa in me sin dall’inizio, sono affezionata a te anche per questo motivo, perchè in un certo senso sei stata come una “madrina”! 😀
Se mi guardo indietro ripenso con tenerezza a quel periodo…
Grazie mille!
Francesca
4 Marzo 2016 at 10:49
Sotto all’aroma di cannella si sente, delicato ma c’è, si sente il profumo della primavera. Dillo che quel colore l’hai mescolato apposta! Che quelle chioccioline si sono arrampicate su steli di fior di pesco e ne hanno carpito il colore 😉
Ed ora sono pronte a ripartire, … non è che magari qualcuna è diretta da queste parti? Anche qui la primavera fa capolino, fiori ce ne sono già molti, io esco nel prato e aspetto, non si sa mai 😉
Un paio di gatte che mi aiutano a tener d’occhio i sentieri le ho anch’io …
Non potevo mancare a farti gli auguri per questo bellissimo compleanno! Anche se spesso in ritardo ultimamente, passare di qui è sempre un momento importante della settimana, una piccola vacanza, condita di profumi, colori, parole a cui non so più fare a meno! … e anche di gatti 😉
Al prossimo post, cara Franci, e un grattino a Ulisse e Tarallino 🙂
Francesca P.
4 Marzo 2016 at 22:52
La primavera credo mi accompagni già da settimane e si infila nei set e nelle foto da sola, fa tutto lei… quest’anno forse sente quanto la desidero e mi viene già gentilmente a trovare… soprattutto se sa che sul vassoio ci sono delle chiocciole ancora calde di sole! 😉
Fra, ti dico sempre quanto sia contenta della tua presenza e del nostro dialogo… e oggi non posso che ribadirlo, perchè è bello avere una compagna di viaggio costante che porta il mio nome, traccia sentieri con la fantasia e mi racconta qualche favola strada facendo…
Grazie, per essere come sei… e sappi che la “dipendenza” è reciproca! 😀
MARI
4 Marzo 2016 at 15:02
…anche per me tre anni! sono volati! qualche momentino di crisi c’è stata, ma le soddisfazioni hanno colmato ogni dubbio. Sopratutto le “amicizie” son quelle a cui tengo maggiormente e anche se ogni tanto latito… mi piace leggere della tua vita…raccontata sempre con grande passione e gioia!
Buon blog-compleanno!… e solo cose belle, carissima Francesca! <3
Francesca P.
4 Marzo 2016 at 22:56
Sì, le soddisfazioni date dal calore che ci scambiamo sui nostri spazi fanno vincere dubbi e momenti di stanchezza… io, se penso di fermarmi, provo una sorta di vuoto immaginando di non avere più questo appuntamento con voi… ed ecco che cosa mi dà la carica, la convinzione di volerci ancora essere e di non voler interrompere il flusso di parole! Ovviamente insieme al piacere di condividere vellutate e nuove scoperte… 🙂
Grazie, Mari, ti abbraccio!
Paola
6 Marzo 2016 at 15:11
3 anni fa appare un timido commento sul mio blog e da allora è stato un continuo scambiarsi parole, sogni, trovare affinità e cose che ci legavano, fino a scoprire che anche al ristorante saremmo capaci di ordinare e farci incuriosire dalle stesse cose. E da un anno a questa parte ho scoperto di avere una sorta di sorella maggiore, che sa consigliarmi e “sgridarmi” quando necessario e con cui ritrovarsi in questo angolino a parlare ha lo stesso sapore del farlo nel nostro bistrot preferito davanti a una torta di mele con un ciuffetto enorme di panna 🙂 Buon 3 anni 🙂
Francesca P.
6 Marzo 2016 at 17:40
Quel primo commento è stato come un semino di crescione che poi è diventato una pianta alta… 🙂
Le sorelle maggiori son fatte così… si preoccupano, vogliono proteggere e amano trasmettere quello che nel tempo hanno imparato, magari cercando di far evitare proprio i loro errori di gioventù… 😀
Siamo partite da un bistrot che vive nei sogni, siamo passate a un bistrot vero che ci ospita tra teiere e a pois e tavoli di legno… e adesso manca un nostro reale bistrot dove ci saranno tante cose non solo lilla, ma anche color barbabietola dato che piace a entrambe!
Festeggiamo vicine e anche questo probabilmente è un segno, no?