LE RICETTE CON IL COLORE GIUSTO

19 Aprile 2015Francesca P.

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IstintivaMente invertire la rotta di questi ultimi mesi e puntare da Nord a Sud. Vedere il paesaggio dal vetro di un treno, viverlo come fosse nuovo, non ricordarlo così bello. Scoprire che a volte viaggiare e improvvisare hanno tanto da raccontarsi.

Ri-partire partendo da zero.

Trovare tutt’intorno un verde inaspettato e toccare con gli occhi che la primavera è davvero arrivata ed è lì, dietro i profili dolci dei campi brillanti, tra i cespugli di ginestre e il rosso dei primi papaveri, accanto ad alberi pieni di boccioli e a fiori di borragine che crescono vicino ai binari, quasi a proteggere il cammino. Desiderare di rinascere allo stesso modo: spontaneaMente, in mezzo al sole.

 

Attraversare la luce che cambia, sentirla alta e forte, quasi prepotente, mentre mi accarezza una guancia e la scalda. Poi rincorrerla tra i riflessi, man mano che si attenua, più gentile ad ogni curva. Fino a spegnersi, lentaMente, come le canzoni che mi accompagnano ormai da tempo quando giro l’Italia, gelosa di una playlist che viaggia nelle emozioni molto più forte di un vagone.

 

E all’improvviso passare dal verde all’azzurro: ecco il mare che appare, come a rompere un silenzio. Non un mare a caso, non un mare qualunque. Un mare che si ri-conosce, da abbracciare feliceMente con lo sguardo. Tornare dove piace, perchè ciò che piace non si dimentica.

 

Camminare in cerca di cose già viste, imbattendosi invece in cose (impre)viste. Ammirare Lecce e ri-trovarla ancora più calda, più avvolgente, più dorata. Guardare i miei pancake e tra i loro disegni scorgere sfumature, suggestioni e sapori mediterranei appena respirati, perfettaMente miscelati: le ricette giuste, nel posto giusto, al momento giusto. Con il colore giusto.

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73 Comments

  • Anna

    19 Aprile 2015 at 22:00

    Nei tuoi post giochi di parole, che saltano e rotolano e danno vita a uno spettacolo…
    Ri-partire partendo da zero, concedendosi intelligenteMente il tempo di capire in quale direzione andare…
    Imparare, magari faticosaMente, a “toccare con gli occhi”. Perché gli occhi non mentono, accarezzano delicataMente e sostengono dolceMente…
    E cercano, sapienteMente, le persone giuste, al posto
    giusto, al momento giusto. Quelle con il colore, e il calore, giusto!
    Anna

    1. Francesca P.

      19 Aprile 2015 at 22:49

      Anna, hai colto meravigliosaMente i miei giochi di parole, ricambiando proprio nel modo che piace a me… creando e lasciandosi andare! Mi stai piacevolMente regalando tanti spunti e sappi che mi sto abituando a trovarti qui per prima, come a scrivere l’incipit di un racconto… ma in realtà il racconto si compone di tutti gli spunti che mi lasci tra le pagine di ieri e di oggi, un dialogo frammentato solo in apparenza, in cui lo sguardo è uno… il tuo, unito al mio!
      Grazie… un Grazie vero.

  • Virginia

    19 Aprile 2015 at 22:39

    In questo momento ho una grandissima voglia di partire. Non importa dove, come sempre, ma ho voglia di vedere nuovi paesaggi e cambiarmi le idee. La primavera mi fa sempre questo effetto: voglia di novità, di aria aperta e di sole sulla pelle, di esperienze nuove… Vorrei vedere un sacco di posti (anche vicino a casa), portare la macchina fotografica e poco altro e lasciare che il tempo scorra tra una passeggiata e l’altra 🙂
    I pancakes sono proprio la colazione del weekend, profumano di relax e di chiacchiere fino a tardi ancora in pigiama davanti a una tazza di caffè… La tua versione mi intriga moltissimo e mi piacerebbe averne un paio domani mattina 😉

    1. Francesca P.

      19 Aprile 2015 at 22:58

      La primavera mi fa lo stesso effetto da sempre e quest’anno anche più del solito, forse perchè coincide con alcune stagioni emotive che sto attraversando e quindi tutto si fonde… 🙂
      La tahina l’ho presa tempo fa per metterla in una mousse con le melanzane, è rimasta per un po’ ad attendere nuove ricette e una sera ho avuto l’illuminazione… se ami il sesamo te la consiglio, non appesantisce l’impasto messa in dose piccola!
      Ti vengo a svegliare domani con un vassoio pieno, ok? Ed è vero che è lunedì, ma se vuoi ritardo la sveglia… 😀

  • Marta e Mimma

    19 Aprile 2015 at 22:52

    con tutta questa tahina, ora da te e prima da Margherita, e ancor prima dalla cara Laura, mi sento voluta bene! Io che non ne ho ancora bene afferrato il nome (tahina, tahin, tahini…) ma adoro la crema di sesamo spalmata sul pane o semplicemente per pucciarci le carote crude. Quel suo sapore così intenso, forte, profumato, a tratti amarognolo. Pancakes come cartine geografiche da sfogliare, la crema di sesamo come il mare e semi di sesamo a più non posso, come puntine da disegno sulle tappe da non perdere.
    abbracci fortissimi, Marta

    1. Francesca P.

      19 Aprile 2015 at 23:03

      Anche io mi impiccio un po’ con il nome ma mi piace declinarlo al femminile, alla fine per me è LA tahina… 😀 Sul pane l’ho spalmata e l’ho messa anche nei biscotti, ma un bel pinzimonio mi manca… rimedierò presto, provando anche con il sedano!
      Se i semi di sesamo sono come puntine che segnano nuovi viaggi, farò una bella provvista e ne metterò tantissimi sulla lavagna dei desideri… 🙂
      Un abbraccio forte a te, Marta!

  • Martina

    20 Aprile 2015 at 4:45

    Ma vuoi davvero dire che abbia doti da sensitiva alle prime armi?! Oppure la scorsa settimana hai lanciato segnali nascosti per testare il mio sguardo attento?! In entrambi i casi sorrido nel ritrovare ( ora conclamato) l’aroma e i colori salentini.
    Vista l’ora preparo con calma la caffettiera, metto due piattini e tu pensa al resto … io ti aspetto per ascoltare ogni dettaglio.

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 10:32

      Forse alcuni luoghi sono nel nostro destino più di altri… posso confermare sempre di più che il Salento fa parte di me e che mi ri-chiama a sè non solo d’estate! Ero stata a Lecce sei anni fa ma l’ho trovata ancora più bella! Ho gli occhi pieni di giallo e di ocra… e inspiegabilMente questi pancake hanno assorbito quei toni…
      Noto l’orario in cui mi hai scritto, quindi per passare tutta la lunga mattinata puoi mettere anche 4 piattini, raddoppiamo dosi e racconti… 🙂

  • Chiara

    20 Aprile 2015 at 6:35

    è il primo post che leggo oggi, non avrei potuto cominciare meglio il giorno del mio compleanno, facciamo colazione insieme? Un abbraccio cara Francesca, save the last pancake for me !

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 10:34

      Chiara, ma che bello sapere di aver aperto le danze a questa giornata speciale! Ti preparerei non solo la colazione, oggi… ma tutti i pasti! 🙂
      Tanti tanti auguri, vengo a farteli subito anche su FB!

  • Chiara

    20 Aprile 2015 at 8:07

    Curiosi questo pancakes…sarebbero un ottimo modo per ri-partire dopo un weekend non proprio rilassante…..
    Un abbraccio cara

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 10:36

      “Curiosi” è un aggettivo che amo e quindi sono felice abbia definito così questi pancake! 😉
      Spero che la settimana inizi meglio, se posso cucinare qualcosa per farti rilassare sono qui! 🙂

  • Fiorenza

    20 Aprile 2015 at 8:34

    E’ sempre un piacere leggere le tue riflessioni (oltre alle tue ricette!)
    A presto,
    Fiore

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 10:40

      Fiorenza, grazie! Trovi tutto questo sempre servito in tavola, quando vuoi! 🙂

  • Miu

    20 Aprile 2015 at 9:10

    Sapevo che non avrei potuto trattenerti… in fondo il vento non ha barriere, ma ali.
    E tu non avresti potuto che spingerti a sud, dove i colori son sempre sgargianti ed arrivano agli occhi senza filtro alcuno. Prorompono ed esplodono onnipresenti dentro di noi!
    Vedo che ti hanno lasciato il colore del grano e del sole. Un colore ricco, dominante!
    E ora lasciaMici tuffare! ^_^

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 10:58

      Le ali sono come dei fogli, in fondo… a volte piegati, in due… poi in attimo si possono aprire e si può volare, tra parole e nuove mete… o mete rimaste nel cuore…
      Il sole che batte sulle case di Lecce mi ha quasi abbagliato, anche se siamo in primavera e non in estate… ci ho visto forza, quella forza di cui ora ho bisogno… e così me ne sono presa un po’, mettendola anche in queste foto! 🙂
      Tuffati pure, tanto i semi di sesamo sono puntini di sospensione per noi… vero? 😉

  • larobi

    20 Aprile 2015 at 9:26

    noto con piacere che, nonostante il gap generazionale ( ah ah ah) , abbiamo un gran feeling! 🙂 i colori accompagnano le nostre vite, le nostre giornate, i nostri post…belli i colori della natura e belli ancor di più se si trasformano in deliziosi pancakes che trattengono, oltre al sapore, il colore e il profumo della nostra terra! baci cosmici

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 11:05

      I colori saranno con me anche a 80 anni, se ci arrivo… 😀 Sono veramente presenti dentro gli occhi, è come una predisposizione del cercarli, nel volerli, nell’esaltarli… li vedo come degli aggettivi, connotano e descrivono tutto quello che viviamo e sono indispensabili! 🙂 E il Salento mi ha saputo ispirare ancora una volta…
      Baci universali! 😀

  • Daniela

    20 Aprile 2015 at 10:48

    Chiudi gli o occhi e immagina una gioia, molto probabilMente penseresti ad una partenza…. quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora…e in mezzo c’è tutto il resto, e giorno dopo giorno è silenziosaMente costruire… queste sono alcune frasi di una canzone che è nella mia playlist, e che mi fa viaggiare tra le emozioni, non mi stanco mai di ascoltarla.. anche restando ferma, che tanto poi passo di qui e ci pensi tu a farmi viaggiare con la Mente! Tra colori caldi e sapori nuovi mai provati come la tahina e i pancake di farro, e per ogni semino di sesamo una nuova storia da raccontare! 🙂

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 11:08

      Dani, sorrido… adoro Fabi e questa canzone è tra quelle che accompagnano i miei viaggi! Non la leverò mai dall’ipod, la so a memoria, la riconosco dalla prima nota… più la sento e più me ne innamoro, il testo è splendido e tu hai scelto proprio le mie frasi preferite… ah, sospiro… 🙂
      Davvero non conosci la tahina? Beh, si presta a parecchie idee e potrebbe piacerti molto! Nei negozi biologici si trova facilmente, spero di vederla apparire presto nel tuo blog accogliente che sento così vicino…

      1. Daniela

        20 Aprile 2015 at 13:26

        E’ bello farti sorridere!! 🙂 Non ho mai provato La Tahina, l’ho sempre vista nei negozi bio, vicino al burro d’arachidi, so che si può preparare anche in casa, ma non l’ho mai assaggiata.. ora sono curiosissima! 😉

        1. Francesca P.

          20 Aprile 2015 at 14:13

          Sì, è vero, se tosti i semi di sesamo puoi farla anche homemade! Dai, dai, se sperimenti attendo notizie! 🙂

  • Giulia

    20 Aprile 2015 at 11:46

    A me le tue parole hanno subito ricordato l’estate, come se appena avvistato il mare esplodesse il profumo intenso di pini e di salsedine, e pare già di sentirla, la sabbia tiepida sotto i piedi… E quel pancake, come ha già detto qualcuna più sopra, sembra proprio una carta geografica.
    Hai abbracciato la tua Lecce (a)dorata? Sono sicura che ti stava aspettando… La tahina profuma di oriente, che da Lecce pare meno lontano.
    E se posso ricambiare un suggerimento letterario timidaMente ti propongo “Caffé Babilonia” di Marsha Mehran, spero incontri il tuo gusto.
    Un abbraccio!

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 15:05

      In effetti questo oro ricorda anche quello della sabbia, hai ragione… e la primavera non è altro che l’attesa della mia stagione preferita, che inizia a bussare molto in anticipo dentro di me… forse già adesso, inconsapelvolMente! 🙂
      Sono stata a Lecce per 3 giorni, l’abbraccio c’è stato ma la sensazione era che doveva essere più lungo e quindi spero di tornarci… questa volta con reflex al collo, perchè mi è dispiaciuto non mostrarvi tutta la meraviglia che ho visto…
      Grazie mille per il consiglio letterario, non conosco questo libro, stai certa che andrò a cercarlo nella prossima tappa alla Feltrinelli! :*

      1. Giulia

        21 Aprile 2015 at 11:13

        A me basta il rosso vivo dei pomodori, la piantina di basilico piantata ieri tra le aromatiche (non lontano dalla menta verdissima) e il suo profumo avvolgente, il timo che brama di essere colto… per me l’estate inizia così.
        Non sono mai stata a Lecce e sì, porta la reflex la prossima volta così verremo con te!
        E comunque confessa, sei tu che fai comparire nel supermercato dove vado sempre quegli ingredienti che prima non c’erano mai: oggi è spuntata la farina d’orzo! 🙂
        Leggi Caffé Babilonia quando lo trovi, lo divorerai, letteralmente…
        Un abbraccio!

  • silvia

    20 Aprile 2015 at 12:13

    “Cambiando cambiando prospettive, cerco di capire il verso giusto,
    il giusto slancio per (ri) partire…Questa partenza è la mia fortuna …Un orizzonte che si avvicina” (Cit. canzone Life is sweet). Questa mattina sento nelle tue prime parole un po’ di musica, come questa! La musica che accompagna i viaggi, quelli di scoperta, tra colori che si alternano magicaMente a sapori miscelati abilMente, fino a creare la cornice di tanti quadretti, dove dentro ci possiamo mettere il ricordo di precisi istanti. Non potevi scegliere colore migliore per rappresentare un viaggio a Lecce! città splendida! buona settimana!!

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 15:21

      Il verso giusto è più difficile da trovare rispetto al colore giusto, ma a volte anche andare controcorrente può esserlo… anzi, ultimamente la penso proprio così! 😉
      In treno ho sempre le cuffie, non saprei viaggiare senza colonna sonora, mi dico di aggiornare l’ipod ma poi l’anima vintage me lo impedisce e quindi alcune canzoni sono perenneMente con me e quanti paesaggi – anche emotivi – hanno visto cambiare…
      Certi gialli dorati e certi quadretti sono speciali… come alcuni commenti! 😉

  • m4

    20 Aprile 2015 at 12:18

    Penso che tu avessi ragione…stiamo vivendo un momento simile, con esigenze e bisogni simili…e ci ritroviamo ad amare anche lo stesso luogo..e a vivere i viaggi in treno nello stesso modo…

    E i pancake…che te lo dico a fare ? Magnifici…

    Un abbraccio Fra…che possa essere una settimana piena di sole, in tutti i sensi <3

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 15:25

      La prossima volta che punto la bussola a Sud, nella tua terra, ti avviso… così mi porti tu in giro per Lecce, ho visto tanti di quei posticini che avrei riempito di foto! 😉 Il giallo del viaggio è finito qui, in questa colazione, così posso ammirarlo quando voglio, ricordandomi di quella luce che meritava di essere fermata…
      Un abbraccio a te, Mary!

  • Antonella

    20 Aprile 2015 at 12:41

    Quanto ti ho pensata in questi gg leccesi! Sarà che io ho ricordi meravigliosi della Puglia… sarà che ogni volta che ci (ri)torno (ri)scopro la signorilità di Lecce, la pace di Specchia, le meravigliose spiagge delle maldive salentine… sarà che mi perdo dietro quei sapori che non sono mai riuscita a dimenticare (ricci di mare, friselle col pomodoro, orecchiette con le polpettine…)… sarà che associo l’estate a questa regione, nonostante non ci sia poi stata tante volte… sarà che i ricordi fanno parte della ns vita e ti danno la spinta proprio per rinascere, anche (ri)partendo da luoghi ormai familiari…
    Buona settimana Amica mia… l’inizio di lunedì avrebbe avuto un sapore diverso se avessi avuto una colazione con i pancake che hai preparato 🙂

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 15:28

      La Puglia è la regione del Sud che mi ha visto più spesso, che conosco meglio ormai… il Salento poi diventa speciale ogni volta di più, sono convinta ci siano posti del cuore che si fanno largo pian piano, forse sono loro che ci scelgono come è successo a te con la Sicilia… il Nord per ora lo lascio da parte, avevo bisogno di calore… 😉
      Se una sera non sei troppo stanca, puoi preparare in anticipo i pancake e conservarli per vari giorni… loro sono lì, tondi e soffici, ad aspettarti! Come le amiche vere… :*

  • Little Miss Book

    20 Aprile 2015 at 13:01

    Mi permetto di consigliarti un libro bellissimo e a me tanto caro sul viaggio e la vita: Microcosmi di Claudio Magris, storie di confine si combinano con la Storia, quella difficile da dominare.
    Mi è venuto in mente questo libro appena ho letto le prime righe del post.

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 15:31

      Quel libro so bene dove trovarlo: nella libreria a casa dei miei genitori, scaffale a sinistra… è lì da anni, l’ho solo sfogliato ma mai letto e mi fido di te, lo riprenderò in mano! Grazie del suggerimento! 🙂

  • Francesca

    20 Aprile 2015 at 17:35

    Queste calde, ma delicate, tonalità di marrone accendono davvero l’idea di estate, di calma, di ri-prendere in mano il tempo, rallentarlo un momento e godersi il viaggio. Sono meravigliose queste foto, e, forse non ci credi, ma si portano dietro il profumo della farina, dello zucchero e del mare, … di cose buone, insomma 😉 L’ho sentito appena ho aperto il post, forte e delicato allo stesso tempo … e considera che al momento ho il naso piuttosto tappato! E’ colpa tua, delle parole e delle immagini che misceli sapientemente e che finiscono con il ri-svegliare non solo la vista, ma anche l’ofatto. E l’udito. Io lo so che c’è un silenzio meraviglioso, non di quelli pesanti o vuoti, ma leggero, che sa del fruscio di mani che lavorano l’impasto, del sussurro delle fronde, del mormorio del mare …
    Che voglia di estate che mi hai messo Franci!!!

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 19:09

      Per un attimo mi sono chiesta se questi toni fossero un po’ autunnali ma le tue parole mi confermano di no… che l’estate sa di oro, che il marrone sa scaldare, che è la luce a fare le stagioni e che sono i nostri occhi a “sentire” il clima, dentro e fuori di noi…
      Mi piace l’idea che le foto possano in qualche modo “profumare” e liberare odori per i nasi curiosi come il tuo… 🙂
      Sei tu che mi hai fatto venire voglia d’estate, Fra, il mare l’ho solo visto da lontano ma quasi quasi scappo in spiaggia appena posso! 😀

  • zia Consu

    20 Aprile 2015 at 21:57

    Che bellissimo viaggio..con le tue parole mi farei portare in giro x tutto il mondo e rimanere sempre affascinata da tutto, nord, sud, centro, mare, monti, indistintamente! sai sempre come valorizzare le emozioni e le tue creazioni, complimenti!
    Buona settimana Franci e a presto <3

    1. Francesca P.

      20 Aprile 2015 at 23:02

      Consu, è bellissimo ciò che mi dici… viaggiare a bordo di parole è una metafora che sento molto mia! In effetti il viaggio quotidiano che compio è proprio questo, non ho bisogno di biglietto nè di prenotazione, ma solo di fantasia e di lettere… e tutte voi siete i passeggeri che mi sono accanto! 🙂
      Grazie mille, questo commento me lo ricorderò!

  • Margherita

    21 Aprile 2015 at 1:37

    Di Lecce ho un ricordo meraviglioso, un’estate di transizione, a Lecce e poi in Salento ho trascorso la vacanza che forse più mi ha cambiato la mia vita. Chiudo gli occhi e ne vedo la luce (e il bianco) e quasi ne percepisco ancora il calore. Mi immagino fare colazione su una terrazza con qualcuno di questi tuoi pancake… non potrei chiedere di meglio (forse solo una frisella per pranzo). P.S avevo provato ad immaginare la tua ricetta dolce alla tapina, ma mai avrei pensato a dei pancake!

    1. Francesca P.

      21 Aprile 2015 at 11:12

      La Puglia anche a me ha regalato le vacanze e le estati più belle, sarà per questo che ci sono così legata… sarei curiosa di sapere cosa è successo in quella tua vacanza così speciale, potrebbe essere l’argomento di una colazione lenta, immersa nel sole, durante una domenica quieta e tiepida… 🙂
      Neanche io pensavo che avrei messo la tahina nei pancake, ma a volte le idee nascono così, come lampi nella mente, un bagliore e via… appena balenano, già ti ritrovi a miscelare latte e uova! 🙂

  • elenuccia

    21 Aprile 2015 at 9:27

    Sai Franci in questo momento ti invidio tanto. Vorrei partire, staccare, coccolarmi e anche ritrovarmi. Nell’ultimo periodo mi sono persa tra mille cose, ogni giorno sembra che ci sia qualcosa che va storto, che si mette nel mezzo tra me e il sole, la primavera, la rinascita. Ho bisogno di colore, di vita, di aria fresca sulla pelle, di profumo di fiori ed anche di ritrovare il piacere di pasticciare in cucina.

    1. Francesca P.

      21 Aprile 2015 at 11:17

      Elena, purtroppo è davvero come dici tu… prevalgono i giorni pieni, i ritmi serrati, i periodi con tanti eventi insieme, alcuni belli e altri meno… e noi in mezzo, senza grande possibilità di libertà e movimento ed è proprio allora che scatta la voglia di fare “pause” e non “play”… io spero sempre siano dei picchi e che poi la calma possa tornare, anche solo un po’, in fondo ce ne basta poca, solo per respirare meglio e dedicarci a ciò che piace con stato d’animo sereno… e un biglietto del treno lo tengo sempre pronto…

  • Lilli nel paese delle stoviglie

    21 Aprile 2015 at 10:43

    che voglia di mettermi in treno, seduta accanto al finestrino e guardare, i campi di grano, il vento in galleria, il verde dei prati che sta tornando brillante, i tetti delle case, il mare lontano, i paesini sulle colline! una voglia grande non sai quanto! adoro i pancake, io domani metto i miei!!! buon viaggio!

    1. Francesca P.

      21 Aprile 2015 at 11:20

      Il viaggio verso Lecce è durato 5 ore, mi è sembrato strano fermarmi per tanto tempo, eppure ci voleva… perchè finalmente ho potuto pensare, rilassarmi, staccare… il viaggio inizia da lì, ancora prima di arrivare in un posto…
      Io scelgo sempre il lato del finestrino, è d’obbligo! 😀 Mi auguro possa seguire presto il mio esempio, magari dopo un’abbondante colazione con i pancake, ehehe!

  • Mari

    21 Aprile 2015 at 14:18

    Che bello rivedere il mare dopo lungo tempo! orizzonti aperti, luce riflessa, vento caldo che ti accarezza… Ahh!, non farmici pensare che sennò mi viene nostalgia … e si! per consolarmi devo mangiarmi almeno una bella pila di pancake!!! …sai che sacrificio!! hi, hi! 😀

    1. Francesca P.

      21 Aprile 2015 at 14:48

      Quando vedo il mare, per me significa che l’inverno è davvero finito… è lui il mio passaggio verso la primavera, è lui che rappresenta una nuova stagione in arrivo… quando è apparso dal treno ci credi che mi sono emozionata? Ah, la solita romantica… 🙂
      Facciamo che i pancake sono onde? Lasciamoci cullare…

  • Monica

    21 Aprile 2015 at 18:47

    Le tue parole volteggiano tra queste pagine, e approdano su lidi sicuri, golosi e variegati. Mi piace passare qui, immedesimarmi nelle tue frasi, farle un po’ mie e uscirne sazia, in egual maniera con i cibi che proponi. Sono un’amante, una perfezionista ed una ‘ricercatrice’ dei pancake e questa ricetta è particolare, invitante e per nulla scontata. Ma qui tutto lo è, sempre.
    Un bacione (io venerdì parto e faremo 4 giorni a Roma, finalmente un po’ di aria nuova, non vedo l’ora di partire!!)

    1. Francesca P.

      21 Aprile 2015 at 22:10

      Regalare frasi ed emozioni mi piace… è come farle navigare, metterle dentro bottiglie di vetro e lanciarle nel mare sapendo che qualcuno – come te – può raccoglierle… grazie per apprezzare i miei post e questi pancake, mi diverto a provare abbinamenti nuovi… ho da un po’ la tahina in frigo e amandola molto ho voluto mi facesse compagnia anche a colazione… 🙂
      Se hai bisogno di consigli su Roma e qualche posticino fatti sentire, te li darò con piacere! Vedrai che aria di primavera troverai!

  • Anna

    21 Aprile 2015 at 20:48

    Sei sempre così brava a descrivere le cose, subito mi immedesimo e ho cominciato a vedere colori e sentire profumi!
    Aah il tahin, come lo chiamavamo io e mie sorelle da bambine, mio padre ce lo propinava sulle fette biscottate con la marmellata e noi un po’ lo amavamo e un po’ lo odiavamo..ora capisco che mio padre forse era mooolto avanti 😀
    Carini questi pancakes, da provare!!

    1. Francesca P.

      21 Aprile 2015 at 22:13

      Mentre viaggiavo fissavo le immagini che avevo davanti agli occhi sapendo che ve le avrei raccontate… il blog diventa il mio approdo, quello che vivo si ferma qui… 🙂
      Tuo padre era davvero un precursore, io l’ho scoperta solo poco tempo fa! Quindi per te potrebbe essere un ingrediente affettivo, magari da ri-scoprire… nei pancake si sente con delicatezza, non è come mangiarla pura… magari un giorno proverai!
      😉

  • Simo

    22 Aprile 2015 at 8:31

    passo da te per colazione, posso?!
    Ho voglia di assaporare tutti quei meravigliosi colori che descrivi…….
    bacione amica mia

    1. Francesca P.

      22 Aprile 2015 at 10:37

      Certo che puoi… anzi devi! 😉 Dato che i pancake sono già pronti, lascio a te la scelta del tè sapendo che qualsiasi gusto sceglierai mi piacerà!
      Un bacio grande a te, Simo!

  • azzurra

    22 Aprile 2015 at 17:13

    ciao dolcezza, mamma mia che splendore, adoro alla follia i pancake e questi sono decisamente super!!!!!!!!!!!!!!!!
    bacio tesoro a prestoooooooooooooooooo

    1. Francesca P.

      22 Aprile 2015 at 19:22

      Grazie, Azzurra! Non avrei mai pensato di usare la tahina in questo modo ma è stato il pancake a chiamarla, l’ha voluta lui, mica io… 😀

  • Ileana

    22 Aprile 2015 at 19:16

    Leggendoti ho pensato immediatamente ad uno dei momenti che amo di più in estate: il tramonto.
    Quando i raggi del sole diventano dorati e tutto si placa, si respira tranquillità..e si sta meglio anche nell’orto o nell’acqua per un ultimo bagno prima di rientrare a casa..
    Sai che amo l’inverno, ma avevo bisogno di questa primavera, di questa luce, avevo bisogno di giornate più lunghe…e ho voglia di viaggiare e perdermi tra colori diversi..per adesso sorrido guardando il grano, il mare e il cielo azzurro 🙂

    Mi aspetti domani per la colazione? Io porto anche i waffles 😀

    1. Francesca P.

      22 Aprile 2015 at 19:24

      Vorrei tanto godermi un tramonto nell’orto… perchè quello al mare lo conosco bene, ma non l’ho mai passato immersa nel verde, con il controluce sulle foglie o sulle verdure… immagino che meraviglia anche nei vigneti…
      La colazione tra pancake e waffles per me può durare anche mezza giornata… assoluta calma, si aspetta davvero che il sole scenda pian piano mangiando solo dolci… ne sarei capace! 😉

  • Peanut

    22 Aprile 2015 at 19:34

    Sul tornare dove piace è praticamente l’ultimo mio post, solo che in questo caso ho scoperto potesse essere..proprio casa mia:)
    E adesso ti svelo due segreti:
    Uno, da tempo penso a farmi un tatuaggio, il primo, e tra le frasi a cui ho pensato c’è proprio LiberaMente 🙂
    Per il secondo ti chiedo: ti fidi di me?
    Perchè la tahina ci sta benissimo colata sui pancakes, ma non so se hai già avuto modo di accorgerti che sta divinamente con la banana. E io credo che questi pancakes, con la banana matura schiacciata nell’impasto sarebbero ancora più meravigliosi:)

    Un super abbraccio

    1. Francesca P.

      22 Aprile 2015 at 21:16

      Sai che spesso accade proprio questo? Si gira e si cammina e poi… si torna al punto di partenza. Come se il cerchio si chiudesse. Come se avessimo già quello di cui abbiamo bisogno, soltanto dovevamo allontanarci per accorgercene. E il senso di stupore, in tal caso, è ancora più forte. Sono contenta tu sia approdata a queste considerazioni, perchè è importante sapere quale sia il posto-che-fa-per-noi. Se il “dove” è più facile, il “con chi” a volte è più complicato da capire. Ma questo è un altro discorso, magari lo rimandiamo… 😉
      Certo che mi fido di te! E stai sicura che la banana conoscerà presto il sesamo e magari scattasse l’amore… tifo sempre per le storie a lieto fine e gli incontri fortunati! E se tu mi assicuri che sarà così, vado già domani al mercato! 😀

  • Sara e Laura Pancetta Bistrot

    22 Aprile 2015 at 19:48

    Eccoci Franci, sedute vicino a te in un vagone un po’ vintage sul treno verso Lecce…ricordiamo questa città un po’ in bianco e nero tanta è la distanza che ci separa dall’ultima visita! Intanto guardiamo fuori dal finestrino e ci lasciamo sorprendere con te da paesaggi improvvisi e veloci che stimolano vista e ricordi!! Questi pancakes profumano di sud, nei colori e nei sapori ci riportano ad un viaggio che sfrutta la gravità e ci proietta in cucine antiche di famiglie numerose dal dialetto caloroso e appassionato! Ogni volta è così, partendo dalle tue parole e dalle tue foto ricamiamo storie e immagini e lasciamo che la nostra testa segua il ritmo dei tuoi piatti!! E ora immaginiamo un aperitivo insieme verso sud…

    1. Francesca P.

      22 Aprile 2015 at 21:20

      I treni che vanno a Lecce ora sono Eurostar, ma come dimenticare quei vagoni lenti, poco moderni… resteranno sempre nei ricordi! 🙂 Lecce vi lascerebbe a bocca aperta oggi, sapete? Perchè è veramente bella… non sembra neanche una città ma un paese del Salento, così giallo che la primavera sembra già estate… ogni strada del centro ha un angolo e un locale da scoprire, in quello stile un po’ campagnolo – ma curato – che tanto ci piace! Dai, prenotate un viaggetto, magari vi seguo anche io di nuovo! 😉
      Mi fa piacere che vi aggrappate alle mie parole, come fossero binari… e tra ricette e riflessioni, 5 ore di treno passano veloci insieme!

  • Paola

    23 Aprile 2015 at 8:58

    Ogni viaggio è una (ri)scoperta. Posti già visti si aprono a nuovi scenari e suggestioni. Vicoli che assumono nuove sfumature. Dipende dagli occhi. Ne sono sempre stata convinta. (Ri)vedere per la prima volta. (Ri)innamorarsi per la prima volta. Succede così che il verde si mescoli all’azzurro intenso. Che il bianco abbagli e affascini alla luce del sole. Succede che quel giallo luminoso lo porterai gelosamente dentro, e nel piatto. Se li guardi dall’alto questi pancakes somigliano proprio a un sole. Te l’ho detto, dipende dagli occhi.
    E io lo sapevo che mi sarei innamorata di Roma e avrei trovato una piccola strada da percorrere lì. . In fondo il sole sul bianco dei muri mi ha sempre affascinata.
    A presto Franci. Io sto già preparando taglieri e ciotoline 🙂

    1. Francesca P.

      23 Aprile 2015 at 10:45

      Vero… dipende dagli occhi. Da quanto vogliono aprirsi, vedere, abbracciare, riempirsi di sole e di bello. Lasciando da parte ciò che non merita o non sboccia… ricorda, puntare al cuore, alla primavera, al cielo, a quellochedavverofastarebene!
      Lecce è ancora più gialla di Roma ma anche la capitale non scherza! E vedrai i tramonti, soprattutto in questa stagione… gli aperitivi lenti e lunghi, i tetti con il controluce, gli alberi illuminati, le finestre spalancate fino a tardi… ci vorrà poco per conquistarti ancora di più, mentre affettiamo, impastiamo, giochiamo e… impariamo! 😉 A cucinare, ma non solo…
      A presto… lunedì è così vicino!

  • Damiana Casillo

    23 Aprile 2015 at 12:01

    Parole sempre piene,quasi esplodono e ti saltano nella mente,mentre in giro se ne va con te nei tuoi paesaggi e nei tuoi pensieri.Dai un senso a ciò che scrivi,in modo così garbato,elegante…starei qui tanto tempo,tra un pancakes,un sorriso e mille pensieri!Un bacio cara e grazie!

    1. Francesca P.

      23 Aprile 2015 at 12:40

      Damiana, che bel commento… quel senso provo a darlo a ciò che provo e penso, tramutandolo in frasi e in immagini… come a fissare tutto, la mente come una lavagna su cui annotare i punti più importanti…
      Grazie mille! Puoi stare tutto il tempo che vuoi, il barattolo di tahina è ancora piuttosto pieno e posso cuocere pancake senza fermarmi! 😉

  • ketty valenti

    23 Aprile 2015 at 18:30

    Che bel post,quando si riesce ad interessare un’utente e a farlo anche sognare trovo sia stupendo,con me ci sei riuscita.La ricettina poi m’intriga tanto.
    Baci

    1. Francesca P.

      23 Aprile 2015 at 18:40

      Ciao Ketty, grazie! Non annoiare e tenere alta la soglia di coinvolgimento è una bella sfida per me… è questa la parte più stimolante! 🙂
      Da amante dei pancake, ho voluto tentare qualcosa di nuovo… contenta di averti suscitato curiosità!

  • Valentina

    23 Aprile 2015 at 20:11

    Che bello questo post, che belle le foto e che acquolina i pancakes… Quando vengo da te faccio sempre il pieno di luce e di serenità, lo sai? 🙂 Ti abbraccio Francesca, grazie per le parole che hai lasciato da me, grazie di cuore <3

    1. Francesca P.

      24 Aprile 2015 at 15:20

      Spero di avere scorte infinite di luce e serenità, anche per me stessa… farò del meglio per riuscirci, in caso viaggerò più del previsto e mi lascerò ispirare! 🙂
      Grazie a te, spero di rivederti presto in un video!

  • Tatiana

    24 Aprile 2015 at 11:29

    Ah Francesca… mi hai fatto rivivere uno dei tanti viaggi al sud, quello in cui viaggiavo da sola e giocoforza mi sono ritrovata nel mio silenzio, affacciata al finestrino di un treno che mi portava tra i fichi d’india verdissimi e il turchese del mare, tra il giallo del limone e il blu cobalto del cielo: da allora il giallo e il turchese sono le tinte della mia vita, della mia serenità, della mia libertà…. sono il colore giusto, quello dei piatti che amo, quelli che mi danno soddisfazione! Quando mi trovo sotto un sole abbacinante, in riva al mare, e posso riempire di frutta gialla un bel piatto di ceramica turchese, è solo un piccolo gesto, ma per me pieno di significati e di libertà….e, a proposito, ero diretta a Lecce!
    Un bacio bella Frà!

    1. Francesca P.

      24 Aprile 2015 at 20:32

      Tutte noi abbiamo i nostri colori del cuore… quelli che subito ci fanno venire in mente cose forti, belle e intense, che arrivano dritte agli occhi… basta un attimo, basta uno sguardo… il blu del mare non si dimentica, chi lo ama sa trovarlo ovunque… e quando torna ad ammirarlo, anche da lontano, anche attraverso un vetro, sente il richiamo…
      I viaggi in treno sono come viaggi dentro noi stesse, l’ho sempre pensato ma ogni volta rafforzo questa idea! 🙂

  • Alice

    25 Aprile 2015 at 19:48

    l’arrivo della primavera mi mette sempre addosso una gran voglia di partire, voglia di vacanze, voglia di sole…però mai stata a Lecce, ma rimedierò ! Deliziosi questi pancake come vorrei allungare una mano!!!
    baci
    Alice

    1. Francesca P.

      25 Aprile 2015 at 20:28

      Alice, vedrai il colpo d’occhio appena arriverai in centro… quel giallo delle case non si trova ovunque, è così caratteristico! Colpisce così come il puro bianco di Ostuni… la Puglia è tutta bella, io l’adoro!
      Allunga pure la mano, senza problemi! 🙂

  • Simona – Biancavaniglia

    25 Aprile 2015 at 21:06

    Io mi sento come nelle tue descrizioni ad ogni cambio di stagione… Ormai la primavera è davvero arrivata, ritrovo colore e tepore, voglia di cambiamento e nuove ispirazioni. Oggi sono stata in campagna a raccogliere fave e piselli (tanto verde) tornata a casa però mi è venuta voglia di azzurro (mare) 🙂
    Questi pancakes al farro sono da provare, io che li amo in tutte le salse salvo subito la ricetta. Poi la thaina io la metterei ovunque, sai che sarà una delle mie ricette prossimamente su ifood?! Shh 😉
    Bella Franci, grazie sempre per la tua dolcezza e generosità ;*

    1. Francesca P.

      25 Aprile 2015 at 22:32

      La primavera ha questo potere: ci fa sentire “nuove”, con più forza e voglia di vivere tutto! Perchè in fondo anche noi siamo come piante che hanno bisogno del caldo e del sole per crescere meglio…
      Tu sei esperta di pancake, è vero! Bello sarebbe prepararli a vicenda e condividerli! Scommetti che se provi a mettere la tahina, amandola, poi li rifai ancora e ancora? 🙂
      Grazie a te, Simo… guarderò con ancora più attenzione Ifood seguendo l’odore di sesamo!

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