LA LINEA SOTTILE
Tra dovere e volere.
Tra 10 anni e 10 minuti.
Tra “voglio farlo” e “lo farò”.
Tra un ottobre che sembra giugno e un giugno nuovo da (am)mirare.
Tra quella che ero e quella che sono.
Tra sognosolopensato e sognocheracconto.
Tra andare e tornare.
Tra neve d’estate e zucchero a velo.
Tra quantomipiacescrivere e quantomipiaceimmaginare.
Perchè a volte c’è un inizio, una fine e dopo un altro inizio.
Perchè si cammina, ci si ferma e poi quasi all’improvviso si ha l’istinto di correre.
Perchè voglio vedere Copenaghen.
Perchè le vite delle persone si intrecciano non a caso ed è bello parlarne intorno a un tavolo, in mezzo a barattoli di pomodori gialli, mangiando lo stesso piatto.
Perchè il tempo è un trapezista.
Perchè ieri-oggi-domani sono come nocciole-mandorle-cioccolato bianco: ben legati, uniti da un trattino che si annulla quando ci si guarda dritti negli occhi.
CREMA AL CIOCCOLATO BIANCO CON NOCCIOLE E MANDORLE
(ispirata dal libro “Creme da spalmare” di Rachel Khoo)
125 g di nocciole intere
125 g di mandorle intere
150 g di cioccolato bianco
2-3 cucchiai di olio (io extra vergine di oliva)
Due cucchiai di zucchero a velo
Mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia puro
Un pizzico di sale
Mandorle a lamelle e granella di nocciole (per decorare)
Scaldate il forno a 180°. Distribuite nocciole e mandorle su una teglia e tostatele per 10 minuti, finchè saranno dorate. Lasciate raffreddare un po’.
Nel frattempo, sciogliete il cioccolato a bagnomaria, mescolando ogni tanto.
Macinate la frutta in un robot da cucina, finchè diventa una polvere fine. Aggiungete l’olio, lo zucchero, il sale e la vaniglia, frullando per vari minuti, fino a ottenere un impasto omogeneo.
Mescolate bene il cioccolato al composto, per amalgamare.
*se mettete la crema in vasetti sterilizzati, si conserva per due settimane in un luogo fresco, al riparo dalla luce. Dopo l’apertura, conservatela in frigorifero.
111 Comments
Laura Ottaviantonio
12 Ottobre 2014 at 17:38
Franci forse ce la faccio oggi ad arrivare prima di tutti 🙂 e si perché questo non solo mi riempirebbe di soddisfazione ma lo sento anche un po' come un diritto per tutto quello che leggo e che comprendo bene 🙂 chissà se mentre corro sui tasti c'è qualcuno che arriva prima di me, ad ogni modo anche se dovessi fare tardi quei pochi minuti che in genere separano i nostri appuntamenti so che un te alle albicocche me lo offrirai lo stesso, vero? Ti abbraccio!e poi se sei già stata su un trapezio questo ti aiuterà a saltare i trattini tra le parole! 😉
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 18:05
Laura, sei arrivata non solo per prima, ma talmente veloce che non avevo ancora aggiunto la frase sulla provenienza delle nocciole! E il bello è che mi sembra di avere una scorta infinita, per fare spalmare creme, sogni e trattini, senza misura, quanto mi va! 🙂
Un tè alle albicocche lo troverai sempre, ai baci di dama so che pensi tu… e magari anche io, appena imparo a farli! Basta provare… a volte è tutto lì, come quando sono salita su quel trapezio e mi girava la testa prima di saltare giù… 🙂
Miu Mia
12 Ottobre 2014 at 18:08
Una linea come un capello, biondo, sottile e che riflette la luce del sole.
Una linea morbida come un fil d'argento che si mette al collo e al quale è appeso un sogno che si posa sul cuore.
Una linea come l'infinito… e nessuno può afferrarla, ché già è scivolata via oltre l'orizzonte. E se di orizzonte si parla, io voglio sentire la storia del sognocheraccontiperchévissuto!
Magari sedute a terra, magari tra nocciole e mandorle… magari con pensieri al cioccolato bianco!
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 18:57
Se fosse sognovissuto somiglierebbe ad una favola… 🙂 Un passo alla volta, intanto raccontarlo fa già bene perchè si intravedono contorni, si mette a fuoco, si ride insieme ad amiche un po' folli come me… e ci si sente capite, ecco… 🙂
La scena di noi che chiacchieriamo stese sul pavimento in mezzo alla frutta secca è bellissima! Andrebbe fatto davvero!
sweetie-Home
12 Ottobre 2014 at 18:27
Sono qui che sorrido, mentre leggo di un piatto per tre e dei barattoli di pomodori gialli. E tengo gli occhi su quella linea, che è partita dall'angolo in alto a sinistra e adesso sta aspettando di trovare la sua strada, quella che tu sai. Tu pensa alla matita. Scrivi, traccia il confine e vai oltre. Io ti tengo fermo il foglio e guardo i voli per Copenaghen
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 19:03
E lo so che sorridi, volevo che sorridessi… ora poi posso proprio immaginarti mentre lo fai, lo conosco davvero il tuo sorriso! 🙂 E conosco anche le dita lunghe che tengono il foglio e spargono briciole, perchè una strada vera, da affrontare, deve essere costellata di briciole, farina e impronte di burro…
Se la matita finisce so che tu ne hai sempre una in più e so che Copenaghen è magica, così, sulla fiducia, senza esserci mai stata ma lo sento… 🙂
Virginia @ Zucchero e zenzero
12 Ottobre 2014 at 18:41
Tra ieri, oggi e domani ci siamo noi che a volte riusciamo a guardare dall'esterno come eravamo e progettare un futuro, perchè no sognando… Quella sottile linea traccia i contorni della nostra vita e che ci unisce alle persone che amiamo tracciando un contorno unico, morbido e sottile.
Cioccolato bianco, nocciole e mandorle è un'unione che amerei moltissimo… E ora che vedo le tue mandorle sorrido e penso a quanti punti di incontro scopriamo ogni volta 🙂
Buona settimana Francesca e un bacio grande!
V
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 19:12
Su quella linea camminiamo in bilico come equilibristi e man mano stendiamo con mollette colorate esperienze e fasi di vita… sono lì tutte in fila, ci hanno formato… e tante altre ne verranno, mentre mettiamo un piede dietro l'altro, a volte con sicurezza, altre barcollando… e quando vogliamo fare una pausa, ecco la merenda, su una bella fetta di pane! 🙂
Ci vediamo la settimana prossima, Virginia, curiosa di sapere quale altra telepatia di gusto ci legherà!
Ale
12 Ottobre 2014 at 19:30
Adoro il tuo modo di scrivere e raccontare…e questa crema la trovo meravigliosa un abbraccio fra
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 19:33
Grazie mille, Ale! Ogni post nasce dalla suggestione del momento che vivo… voglio che il blog segua me, i miei pensieri, i periodi che attraverso, gli stati d'animo, gli slanci, i dubbi, i timori, le novità… e anche le ricette di cui sono soddisfatta! Tutto, insomma! 🙂
Mimma e Marta
12 Ottobre 2014 at 20:00
Franci, prendo un cucchiaino di crema come buonanotte, con la promessa di tornare domani e potermi perdere nelle tue parole e iniziare a parlare senza fine come solo tu sai farmi fare, che stasera l'influenza mi ha annebbiato il cervello…:-) aspettami e lascia un po' di crema per la colazione di domani, eh!! :-*
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 20:03
Questa crema ti fa passare tutto, più la mangi e più la febbre scende! 🙂
Rimettiti presto e buon riposo!
Patalice
12 Ottobre 2014 at 20:29
per prima cosa devo dirti che amo alla follia il nome del tuo blog, è originalissimo!
seconda cosa, questa ricetta è un comfort food di quelli che farebbe bene avere alla fine di praticamente ogni giornata, per consolarci o per premiarci!
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 20:51
E' nato dalla passione per il cinema, per i felini e per la cucina… ho unito tutto e voilà! 🙂 Grazie!
Ti confesso che quasi sempre tengo in frigo una crema spalmabile, una confettura o un dolcetto che possa far chiudere meglio la giornata… quella dose di zucchero che fa bene ai sogni… 😉
sabina
12 Ottobre 2014 at 20:29
ciao è dal rientro delle tue vacanze che non passavo e oggi mi sono goduta una full immersion di foto e racconti….che dire poi di Tarallino…è stupendo
un abbraccio
Sabina
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 20:52
Ciao Sabina! Mi piace l'idea che abbia letto i vari post arretrati come un racconto tutto legato, come fosse un unico discorso… 🙂
Tarallino è sempre più bello e dolce, arriveranno altre foto presto!
Un abbraccio a te, seguo sempre le tue passeggiate nei boschi in compagnia! 😉
Chiarapassion
12 Ottobre 2014 at 20:37
E' nna linea sottile che mi porta ogni domenica sera qui da te per leggere i tuo racconti, per vedere i tuoi amici che fanno le fusa e per scoprire nuove ricette golose. Francy mi dici dove hai trovato le mandorle in guscio? Sono andata da Castroni, mercato dei fiori, mercato Esquilino ma nulla sembra come se cercassi chissà cosa 🙁 mi è rimasto solo naturasì. Devi assolutamente andare nel negozio Li.be.ra. conoscendo un po' i tuoi gusti attraverso le foto sono certa ti piacerà molto.
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 20:54
E questa linea si rafforza ogni settimana sempre di più, la matita non smette di disegnare… 🙂
Le mandorle in guscio le ho trovate al mercato di via Chiana, conosci? Non pensavo fossero così introvabili, sarà che lì mi è capitato spesso di vederle… ci scambiamo dritte sui posti romani da non perderci a vicenda! 😉 Ci andrò, sì, mi hai messo curiosità!
Chiarapassion
12 Ottobre 2014 at 21:22
Francesca grazie, non conosco questo mercato perché io abito in provincia ma ora cerco su google.
Dolce notte
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 21:27
E' dietro casa mia, quando ci vuoi venire avvisami che ti ci porto io! 🙂
Chiarapassion
14 Ottobre 2014 at 15:07
ma graziee, certo che abiti in una zona bellissima di Roma.
Rebecka
12 Ottobre 2014 at 20:52
La linea sottile tra sogno e realtà. Tra vorrei e posso. Quel filo sottile tra la me adulta e quella me bambina che dopo avermi scrutata con intensità, varca la linea, mi prende la mano e mi sussurro: vieni con me, ti guiderò ancora una volta!
Non mi stancherò mai di tracciare quelle linee sui quaderni, sul tavolo, sul muro per dividere con sensibilità e senza disprezzo la me ieri, quella di oggi e quella in divenire…per vedere tutte le me che prendono quella linea e la usano come corda per saltare, scherzare, ridere, gioire, restare spensierate.
Questa cremina deve essere qualcosa di sublime!
Un baciotto
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 21:03
Hai detto cose che avrei potuto scrivere anche io, identiche! 🙂
No, non ci stancheremo mai… un po' perchè fare bilanci viene naturale a chi analizza tutto e si guarda dentro, un po' perchè ogni tratto in più svela qualcosa di noi e metterlo idealmente su un foglio fa capire meglio cosa abbiamo avuto-cosa abbiamo-cosa vogliamo-come ci immaginiamo tra un tot di tempo…
Questa cremina va dosata perchè un cucchiaino tira l'altro… e prese dai pensieri si rischia di finirla tutta subito… 🙂
giochidizucchero
12 Ottobre 2014 at 20:59
Nelle tue foto vedo quel raggio di sole che qui non c'e' piu'… che meraviglia!! Hai un modo splendido di esprimerti.
Questo libro sulle creme mi tenta da un po'… che dici, me lo consigli?? Mio marito e' crema-dipendente! <3
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 21:06
I raggi di sole inaspettati di questo ottobre me li sto bevendo tutti, a sorsi… e appena posso li catturo anche nelle foto, mi danno così forza! In alcuni periodi si ha ancora più sete di luce…
Il libro te lo consiglio, assolutamente sì! Sarà che adoro l'autrice, ma è ben fatto, unisce ricette più classiche a idee nuove, c'è anche una parte dedicata al salato e anche gli scatti meritano! Corri in libreria! 😀
Grazie, un abbraccio!
marifra79
12 Ottobre 2014 at 21:45
L'ottobre che sembra giugno, non mi dispiace affatto, anzi 😀 E' una gioia poter guardare quelle splendide mandorle e nocciole illuminate dal sole! Sono tentata dal libro di Rachel Khoo e cosa dire della crema? Adoro!! Un abbraccio grande Francesca
lagattacolpiattochescotta
12 Ottobre 2014 at 21:50
Le famose "ottobrate romane" sono uniche!
Appena ho visto il sole, quel giorno, ho subito impugnato la macchina fotografica, anche a discapito delle ombre sul piano… 😉
Lasciati tentare dal libro, troverai sicuramente spunti interessanti da fare proprio in autunno! Io ho già messo altri post it tra le pagine!
Un abbraccio a te, grazie della visita!
An Lullaby
12 Ottobre 2014 at 22:19
Mi piace tanto il tuo stato d'animo Francesca e lo hai espresso benissimo nella frase "si cammina, ci si ferma e poi quasi all'improvviso si ha l'istinto di correre" 🙂 E' un post sull'amicizia questo, un po' in codice e criptato, mi viene voglia di investigare tra le righe, di sapere di più, ma so che tutto quello che ti accade nella vita, in qualche modo, arriverà qui, nel tuo bistrot 🙂 arriverà, arriverà tutto, ci saranno altre ondate di entusiasmo che pennelleranno di colore i tuoi futuri post e io raccoglierò le emozioni positive che mi lasci ogni volta che mi siedo qui per ascoltarti 🙂 Spero andrai presto a Copenaghen perché so che mi riporterai tante belle cose qui su 🙂 Questa crema è proprio quello che mi piacerebbe mangiare in questo momento, vado a prendere un pezzetto di pane o un biscotto…
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 8:36
Anto, sì… nel mio bistrot si servono vellutate, creme, gelati, tortini e stati d'animo-pensieri-cosechevivo… un menù vario, insomma! E sempre aggiornato! 😀
Arriverà tutto, già… perchè se si inizia a correre una meta ci sarà, anche se non sappiamo subito quale e dove sarà…
Aspettami seduta al tavolo numero 5 o tra le righe, scegli tu… avremo sempre qualcosa da raccontarci, perchè siamo affamate di stimoli, colori e novità e pur non avendoti mai visto di persona so che tu sei come me… 🙂
lapetitecasserole
13 Ottobre 2014 at 2:27
Si dice che l'occhio cada sempre a sinistra di un foglio, sarà un caso che la tua linea parta da li? Ti auguro tanti trattini cara Francesca. Mi piace questa crema, mi piace quest'atmosfera da ottobre che sa di giugno.
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 8:39
Sempre di più credo che la parola "caso" sia legata a un disegno già abbozzato, almeno in parte… poi sta a noi decidere come continuare a tracciare la linea, se tutta dritta, con curve, con salti…
Questo ottobre caldo ci voleva proprio! Perchè dà positività! 🙂
marina riccitelli
13 Ottobre 2014 at 5:47
Sono contenta che nella nostra vita ci sia la costante presenza di questo fil rouge, in bilico tra il pensare ed il fare, tra il pensare e il dire, tra sperarci e crederci e la nostra matita a volte va dove suggerisce il cuore altre la testa ma l'importante è che sia appuntita perchè possa tracciare i nostri pensieri e le nostre voglie. A proposito di voglie… eh questa crema dà spettacolo e le mandorle col guscio non le vedo da tempo immemore! Buona settimana Francesca!!!!
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 8:46
Marina, siamo funamboli che provano ad essere in equilibrio e mentre camminano sul filo crescono, imparano, sognano, si disperano, sorridono, vincono e perdono, ma comunque vanno avanti, temperando matite e riempiendo fogli… e facendo la giusta merenda per avere forza! 😀
Grazie del bel commento e delle tue riflessioni…
Shabby Passion
13 Ottobre 2014 at 7:17
Sei un buon inizio settimana Francesca, il miglio che io conosca da qualche tempo!
Felice settimana a te, felice di esser qui da te… un abbraccio
Lisa
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 8:49
Lisaaaaaaa! Sei riapparsaaaa! Guarda che qui si sente quando non ci sei, sai? Però se mi leggi e passi a trovarmi comunque mi sta bene, basta che la linea tra noi continui perchè la tua presenza mi fa contenta! 🙂
Un abbraccio (grande) a te!
Michela Sassi
13 Ottobre 2014 at 7:37
Sorrido e mi coccolo con le tue parole, mentre fuori piove… sei speciale, buon inizio di giornata!!
Un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 8:51
Piove?! Allora corri qui, Michela, è almeno il settimo giorno di sole consecutivo, puoi venire con sandali e maglietta! E posso darti un pirottino di crema per il ritorno, così porti al Nord un po' di autunno romano… 🙂
Grazie, sempre dolcissima…
pips
13 Ottobre 2014 at 8:04
Qui le finestre sono piene di linee sottili, quelle gocce timide che vi si posano e poi ridiscendono diventando acqua, perchè da sole non resistono a stare. E mi piace pensare che, come tra nocciole mandorle e cioccolato bianco, ci sia anche una linea sottile che unisce tutti noi, che non ha una lunghezza definita e un limite massimo di persone da abbracciare. Che non ha un frangente di tempo in cui poter fare piroette come un trapezista, ma che scorre senza fermarsi negli anni passati, presenti e futuri.
<3
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 8:55
Vedere questa mattina il tuo commento mi ha fatto particolarmente piacere, perchè quando ci sei lasci un bel segno, nel tuo blog e anche qui…
Tutte noi ormai siamo unite da una linea, è vero… anime vicine, come le gocce che scendono lì oggi, che si dissetano a vicenda mettendo nelle ricette tante particelle di vita…
Gli abbracci vanno selezionati bene, ma con le persone giuste si può abbondare, come con i dolci buoni…
Anna Maria Pischedda
13 Ottobre 2014 at 8:12
Quanto è spessa a volte questa linea sottile?:D
Io sono piena di linee sottili e di "prima o poi lo farò" e di "prima o poi ci andrò"!!
Come questa crema, sono sicura che sarà mia, il connubio tra mandorle, nocciole e cioccolato bianco deve essere paradisiaco!
Un abbraccio!
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 8:57
E' molto spessa, più di pasta sfoglia e di frolla! 😀
Anche io ho varie linee sottili aperte, con la promessa di continuarle a tracciare, pian piano… oppure di seguire solo quelle più forti, che resistono… e i verbi al futuro danno speranza, secondo me!
Questa crema è facilissima, cercavo un'alternativa alla "classica" con il cioccolato fondente e il mio amore per il bianco mi ha portato qui… 🙂
Little Miss Book
13 Ottobre 2014 at 8:39
Delizia dei sensi: ci sono gli ingredienti che piacciono a me.
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 8:58
Mi sento di concordare al 100%… 🙂
Sugar Ness
13 Ottobre 2014 at 9:11
Ti leggo in treno stamattina e tra le linee dei binari sento disegnarsi la linea sottile tra partire con la testa e partire col cuore. Le mandorle, lo sai, le amo talmente che le vedo anche quando non ci sono! 😉 E questa crema darebbe proprio perfetta in questa giornata che mi trova un po' malinconica. I colori di questo post sono una vera sorpresa! Una ventata d'autunno in questo ottobre che sembra giugno! Ti abbraccio e che sia una settimana di colori caldi e di sogniadocchiaperti!
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 13:12
Spero che il sole di queste foto ti abbia accompagnato nel viaggio e ti abbia dato l'energia che in certi momenti è così necessaria… porta con te il calore e l'allegria di Roma, insieme al verde di Villa Borghese… 🙂 E al verde del tè matcha che ho già usato, sai? Scoprirai presto in che modo!
La prossima volta che ci vedremo ti darò delle mandorle! 😉
Sugar Ness
13 Ottobre 2014 at 18:57
Beh… Dopo mesi di attesa, nemmeno io avrei saputo frenarmi! Ed è solo perché il fine settimana è stato concitato che l'arancia rossa non è ancora finita, in qualche modo, con le mandorle! 🙂 Sì, ho scritto tanto, fino spazzare via la malinconia ed ora lascio entrare solo luce e fiducia… Col sorriso sulle labbra!
Emanuela – Pane, burro e alici
13 Ottobre 2014 at 9:29
Una parola perfetta per definire le tue parole, le tue ricette, le tue foto è "delicatezza" secondo me!
Soave delicatezza, come queste giornate simil-primaverili e come la tua crema bianca.
Buona giornata!
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 13:14
Emanuela, è uno dei complimenti più belli per me… associo la delicatezza al parlare sottovoce, alla discrezione, alla femminilità, alla poesia… quindi grazie di cuore! 🙂
Marta
13 Ottobre 2014 at 10:09
Mi piace davvero tanto leggere i tuoi post… E' come se le raccontassi, le tue ricette 🙂
Buona giornata – beh, non potrebbe non esserlo, se inizia con questa crema deliziosa… 🙂
Marta
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 13:16
Marta, faccio esattamente questo… racconto le ricette, raccontando me! Amo trovare una chiave per collegare la (mia) vita e il cibo, convinta che la linea sottile sia anche lì… e tutto un po' si fonde e si prende per mano…
Grazie mille!
piccola mela
13 Ottobre 2014 at 11:07
Mi accodo a Sweetie e tengo ancora per un po' quel sorriso ebete che riflette scaffali e grandi vasi di conserve 🙂
Non so bene dove arriverà quella linea, ma la cosa più importante è che tu non abbia paura di continuare ad abbozzare sorrisi come domande, parole, sogni, viaggi.
Su quel foglio ci saranno pure cancellature, scarabocchi e magari guardandolo di sguincio, ti sembrerà confuso o mal concepito, ma non si possono leggere le parole se non si è cercato di scriverle, non si può fare senza sognare… 😀
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 13:20
Manu, vedi, dici sempre la cosa giusta… perchè (mi) capisci, perchè non è appunto un caso che ci troviamo così bene e mangeremmo spessissimo polipi arrostiti! 🙂
La fine della linea non la vedo, non (anc)ora, ma mi sento in movimento, a metà tra una foglia autunnale che oscilla al vento e un'onda che sale…
A scuola scrivevo i temi direttamente in bella copia ma avevo un trucco: usando la stilografica, avevo quella specie di pennarello con la punta bianca che cancellava senza lasciare segni… ma io so che solo cancellando e cambiando idea si va avanti e si cresce…
piccola mela
13 Ottobre 2014 at 16:35
Lo sapevo che eri una donna da penna stilografica 🙂 Io pure! E come te cancellavo senza lasciare traccia, ma sapevo perfettamente quale parola avevo cambiato, dove avevo aggiustato il tiro per arrivare alla fine del paragrafo senza avere il fiato corto.
Si va avanti e si cresce…e poi le stilografiche avevano la ricarica, anche quando sembravano averti abbandonata 😉
piccola mela
13 Ottobre 2014 at 16:36
Vabbè, capoverso,non paragrafo…che disastro! 🙂
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 20:59
Unite da uno sbaffo di inchiostro, già da allora… 😉
Sara e Laura-PancettaBistrot
13 Ottobre 2014 at 13:23
Eccoci lì, come funambole, a camminare su questa linea che hai disegnato: sguardo a destra, sguardo a sinistra, volere e dovere, mi piacerebbe e lo voglio fare e così via seguendo i mille input quotidiani e i loro contrari. E allora ogni tanto si può prendere la gomma e cancellarne un tratto,tu che dici? Scendere dalla fune e lasciare che le scelte fluiscano senza essere costrette tra cariche opposte. Proprio in questi giorni in cui abbiamo una gran voglia di semplicità, di pensare meno a quanto non merita pensiero e di abbandonarci all'istinto un po' atavico del "se mi va lo mangio" e del "se lo penso lo dico" eccoci a mangiare questa crema che ci vizia e ci fa venir voglia di regalarci un po' di tempo!
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 21:01
Come si disegna, così si cancella, ci si ferma, ci si prende pause… la linea è infinita, non ha scadenze, alla fine siamo noi che decidiamo quando impugnare la matita… possiamo anche lasciarla dentro l'astuccio! 🙂
La semplicità è una costante anche della mia vita, ormai… e sarà sempre di più così, perchè crescendo se ne capisce l'importanza… anche quando alcuni sogni sono "in grande" e tutto è volto ad un unico obiettivo: la felicità…
Mangiate la crema quanto volete, ho ancora taaaaante nocciole da parte! 😉
cucinaincontroluce
13 Ottobre 2014 at 13:53
Ed è una linea sottile che divide ciò che eravamo da quello che siamo ora, una linea che giorno dopo giorno cambia spessore, forma, direzione, che talora si assottiglia e inizia a scendere facendoci perdere di vista l'obiettivo, l'orizzonte, mentre talora sale e salendo si ingrossa, spesso dopo un periodo di moto ondulatorio continuo, con qualche scivolone verso il basso ma che alla fine risale sempre più forte, più spessa e si allontana sempre più dalla linea delle x per risalire verso il punto estremo della y dell'asse cartesiano, perché sono linee rette, non segmenti, la cui fine è l'infinito. Perché non abbiamo limiti e da una linea si può imparare a volare. Io sono partita da una linea che spesso ha cambiato direzione, ma ora sto volando arrampicandomi sull'asse delle ordinate… ed è bellissimo!
Ah… e mentre volo mi prenoto per la tua crema, sia mai che io manchi una golosità a base di cioccolato bianco!
Un abbraccio da me che ci sono sempre….
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 21:07
Mi piace tutto ciò che dici – e come lo dici – ma c'è una frase che eleggo regina di questo commento: "Perché non abbiamo limiti e da una linea si può imparare a volare"… ecco, lo credo anche io! Le ali possiamo indossarle in tanti modi, a volte siamo noi che non abbiamo il coraggio di staccarci da terra, ma se solo si osasse fare un salto… cambiare direzione va messo in conto e ti dirò, è anche positivo, perchè significa che durante il volo l'attenzione è stata catturata da qualcosa che volevamo scoprire e ci ha fatto deviare il percorso…
Facciamo che ci incontriamo su una nuvola, durante una sosta? Le tasche sono piene di frutta secca… lo so che ci sei ed è una bella certezza che appartiene a questo spazio che sento così mio e che in fondo mi dona un paio di ali tutte le settimane…
Fausta Lavagna
13 Ottobre 2014 at 14:38
io questa crema me la ricorderò!
Perché mi piace questa ricetta, perché le tue foto sono splendide, perché la gola è il mio peccato-principe, perché il tuo post racconta di te…
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 21:08
Io le tue parole me le ricorderò!
Perchè mi sei simpatica da sempre, perchè non è mai scontato che passi a lasciare un segno, perchè è grazie a te che il mascarpone riposa spesso nel mio frigo, perchè mi piace che abbia colto quanto io mi metta in gioco con la scrittura…
Pincofifì
13 Ottobre 2014 at 15:29
Oggi qui piove, c'è un cielo grigio grigio ed è bellissimo arrivare fra queste pagine e trovare queste foto ricche di sole e colore, che sanno dell'estate appena finita, ma che parlano anche dell'autunno appena cominciato! …e anche questa è una linea sottile.
Le linee sono punti di vista molto interessanti, si possono seguire in avanti, ripercorrere a ritroso, scavalcare con un salto per vedere com'è la vista dall'altra parte, o guardare con un po' di sospetto, quasi si fossero trasformate in muraglie insormontabili (la paura può giocare brutti scherzi), ci si può appollaiare sopra per un po', aspettare e godersi il panorama, o correrle tutto d'un fiato perchè è ciò che sentiamo di fare in quel momento (e alla fine, un po' piegate, tenendoci il fianco, osservare la strada percorsa e sorridere perchè qualche dubbio sull'arrivare fino lì l'avevamo avuto) …
Sono curiosa di scoprire dove porta questa linea che stai tracciando, a Copenaghen e sicuramente oltre, curiosa di leggere, di ammirare, di provare le ricette che punteggeranno le tappe di questo percorso, i segmenti di questa linea … come questa crema al cioccolato, fluida, che potrebbe benissimo tracciare una linea ma che è punteggiata da pezzetti di mandorle e nocciole, i punti da cui fermarsi per un attimo a guardare…
Buona settimana Franci
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 21:16
Fra, resto sempre, sempre, sempre colpita da come riesci a scavare a fondo, aggiungendo parole alle mie in modo così "calzante", come se avessi continuato a scrivere il post… tu completi dove io finisco… 🙂
La paura blocca, lo so bene… ma si può vincere in alcuni casi, magari con una dose di incoscienza e di irrazionalità (e di istinto) che fa mollare i freni e ci rende più "leggere" e un po' spericolate… come quando mi sono buttata dal trapezio, chiudendo la mente, se no davvero sarei rimasta in cima urlando perchè volevo scendere… 🙂
I segmenti della linea sono come conchiglie lasciate sulla sabbia dalla marea, mi chinerò per raccoglierle, una ad una… apri le mani, perchè te ne regalerò qualcuna!
Buona settimana a te e guarisci presto!
elenuccia
13 Ottobre 2014 at 15:47
Una linea che parte e non si sa dove arriva. E' così che vedo la mia vita, mi piace sognare che cosa potrebbe succedere, la gioia della scoperta scoperta. Mi piace l'ambivalenza, il timore di non sapere e il fremito dell'attesa. E' un po la stessa cosa che succede quando si prepara una ricetta nuova. Sarà una schifezza o una meravigliosa scoperta?
Credo che questa crema sia una meravigliosa scoperta 🙂
Mi ha proprio conquistato, come tutto quello che fai tu. Ho solo un dubbio, dopo la tostatura togli la pellicina?
Sai che ho fatto la torta dello scorso post? fatta e spazzolata prima che riuscissi a farci le foto. Devo proprio replicare per metterla sul blog 🙂
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 21:20
Una delle cose belle della vita è che non si conosce mai la fine del percorso… c'è sempre la possibilità di un colpo di scena, di nuove scoperte, di sterzate, di sorprese, di cambiamenti… mi piace il paragone con le ricette, tutto è novità, persino un piatto che facciamo ad occhi chiusi può stupirci e magari venirci ancora meglio dell'ultima volta!
Venendo alla crema, sì, la tollicina puoi levarla dopo! Una volta però ti confesso che ho tritato le nocciole lasciandola e non mi ha dato fastidio, si frantuma tutta…
Sono super felice che la torta all'uva sia venuta bene, questa è una soddisfazione, perchè mi considero ancora una "novellina" con i dolci e la linea per imparare bene è lunga… 😉
antonella de andreis
13 Ottobre 2014 at 16:11
Che mi hai ricordato: il mitico trapezio pugliese! Su quella vacanza ci potremmo scrivere un libro, dedicato alla spensieratezza, alla gioventù e alla mancanza di paura di cadere… I 20 anni sono proprio un'altra storia, con la vita in pugno
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 21:26
Anto, ti aspettavo! E sapevo che avresti riso, ho proprio visto gli occhi spalancarsi e la faccia divertita, mentre leggevi! Come dimenticare quel momento, quella follia, quella vacanza… resterà davvero unica, per vari motivi…
I 20 anni sono i 20 anni, eh già… ma mi verrebbe voglia di girare un film su Alimini 2014 – 15 anni dopo… 🙂
m4ry
13 Ottobre 2014 at 17:39
Sembrano scritte per me queste parole…me le sento addosso..dentro…
E anche la tua crema sarebbe perfetta per me 🙂 Un abbraccio stretto !
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 21:29
Mary, ti passo il foglio e disegnamo insieme? 🙂 Contenta ti sia immedesimata, ci vediamo sullo stesso trapezio…
Un abbraccio a te!
Lilli nel Paese delle stoviglie
13 Ottobre 2014 at 18:16
Mamma mia che crema, potrei iniziarla e finirla in un istante! A Copenaghen vai, uno splendore, la mia città europea preferita!!!!
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 21:31
In effetti creme così sono pericolose, faccio dosi abbondanti perchè mi conosco e se voglio che durino almeno qualche colazione… 😉
Sì, ci andrò, tutti i paesi nordici mi affascinano e devo assolutamente vederli dal vivo, respirando tutto quel bianco…
Chiara Giglio
13 Ottobre 2014 at 21:34
è una crema da peccato notturno, quando senti che prima di prender sonno vorresti un'ultima coccola, apri il frigo e la trovi lì ad aspettarti…Buona settimana cara, un bacione
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2014 at 21:44
Vero Chiara, è una crema-tentazione prima di andare a dormire, da gustare in pigiama, comodamente sul divano, magari con un libro vicino … per caso mi hai visto mentre lo facevo? 😀
Un bacio a te!
Anna Rita Granata
14 Ottobre 2014 at 10:10
Una crema che oggi mi servirebbe a darmi la giusta carica per affrontare le persone, la giornata e i miei pensieri. Mi servirebbe per andare oltre quella linea sottile che vedo ma che non riesco a raggiungere. So che domani andrà meglio ma intanto, un cucchiaio di questa crema mi farebbe proprio comodo 😉 un bacio franci!
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2014 at 16:28
Dolci così nascono per questo motivo: perchè abbiamo bisogno di coccole, perchè sentire un buon sapore in una giornata difficile risolleva l'umore, perchè circondarsi di ciò che piace è fondamentale per affrontare tutto… e ne sono sempre più convinta…
Quindi fatti sotto, apri il frigo e prendi tutta la crema che vuoi, vedrai che un sorriso spunterà… 🙂
Elisa Cilento
14 Ottobre 2014 at 12:00
Vedi Francesca le tue ricette sono bellissime, le foto pure, ma qui, nel tuo blog, quasi fanno da elemento aggiuntivo a quello che scrivi, alla tua vita che prende forma e viene raccontata attraverso le tue parole. Mi sembra tu stia attraversando un periodo particolarmente felice e pieno di novità. Non posso che augurarti di continuare a tracciare quella linea e di concretizzare i tuoi sogni anche con le persone che più ti stanno a cuore! 🙂
Un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2014 at 16:33
Elisa, la linea sottile tra me-parole-vita sparisce e qui tutto si fonde, si miscela, dialoga… questi sono gli ingredienti delle mie ricette quotidiane, fatte di frutta, verdure, dolci, pesce e tanti momenti veri, vissuti, intrecciati…
Grazie per le belle parole, apprezzo molto ciò che mi hai detto… non so davvero cosa mi aspetterà, forse tutto e forse niente, ma mentre cerco di capirlo e di vederlo continuo a scrivere… linee e pensieri…
Ilaria Guidi
15 Ottobre 2014 at 7:24
Sei proprio bella! Dentro e fuori…è sempre bello leggerti…questa cremina poi deve essere buonissima e le tue foto sempre incantevoli!
Un grande bacio
Ila
lagattacolpiattochescotta
15 Ottobre 2014 at 8:31
Ilaria, hai sempre frasi gentili, grazie! Diciamo che mi diverto a parlare anche con le foto e in questo spazio mi esprimo liberamente… per questo lo adoro e ci tengo!
🙂
Simona Mirto
15 Ottobre 2014 at 7:41
Franci cara, la vita è proprio come la descrivi tu, una linea sottile che separa le cose che le avvicina per alcuni aspetti e le allontana per altri… io ho per natura, ho l'abitudine di prendere in mano la matita per legare i puntini e raggiungere quello che si trova dall'altra parte, nella speranza di accorciare i confini che vedo troppo distanti e i sogni che mi sembrano irraggiungibili 🙂 Copenaghen è bellissima e ti auguro presto di visitarla, così come ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni, pur conservando l'anima bella e sincera che sei adesso:*
La crema è di un buono che non sto nemmeno a scrivere… e le foto sono di un bello, caldo e avvolgente che mettono i brividi :* ti stringo tesoro :*
lagattacolpiattochescotta
15 Ottobre 2014 at 8:36
Simona, amando i pois amo ovviamente anche i puntini di cui parli! 😉 Da seguire come tracce, da rincorrere, da scovare quando si nascondono, da raggruppare quando si sparpagliano sul foglio, da plasmare per dare la forma che vogliamo… un disegno sotto appare sempre, prima o poi, anche se a volte ci vuole più tempo…
Se anche tu mi dici che Copenaghen merita mi fido assolutamente, più vedo foto e più me ne innamoro… come mi innamoro dei dolci morbidi che sono facili facili da fare, che spesso trovo anche nel tuo blog e leggo sempre con interesse!
Ti mando un bacio e grazieeeee! :*****
Giusy
15 Ottobre 2014 at 11:34
La linea sottile fra venire e partire… 🙂
Mi piace l'idea di quel foglio bianco da riempire, di trattini da unire, per formare angoli meravigliosi che mi sembra già di immaginare bene…
…e traguardi che sono partenze… canta sempre lui 🙂
PS: la combinazione di questi tre ingredienti mi fa impazzire! Presi singolarmente ne farei indigestione…figuriamoci così! Ecco, se tu fossi vicina, rimpiangeresti di aver detto di volermi preparare "qualche" dolcetto 😀
lagattacolpiattochescotta
15 Ottobre 2014 at 12:52
Ahaha, Giusy, sapevo che non ti sarebbe sfuggito il rimando alla canzone!
Traguardi che sono (nuove) partenze, eh sì… punti di arrivo che in realtà guidano verso altro… o altrove… chissà… tutto quello che sarà tu lo saprai e lo condivideremo!
La passione per i dolci non cala, anzi! E mi farebbe davvero piacere passarti a trovare, fare merenda insieme, scattare qualche foto, parlare, accarezzare colline che crescono… 🙂 Almeno una volta dovremmo farlo… promesso? :****
Sabrina C.
15 Ottobre 2014 at 12:51
Tra "voglio farlo" e "lo farò". Me la devo stampare e appiccicare in fronte! Mai come in questo momento mi arrivano al cuore queste parole.. ♥
Quando leggo cioccolata mi si illuminano gli occhi 😀 e poi.. quella tavola è per caso quella che avevi trovato in giro mesi fa? ^_^ fa davvero la sua bella figura!
Ti abbraccio
lagattacolpiattochescotta
15 Ottobre 2014 at 12:54
Che ridere, Sabri, siamo due donne che vanno in giro con quel cartello sulla fronte… 😉
Questa crema ti piacerebbe molto, puoi farla anche con il cioccolato nero, fatti ispirare dalla golosità come me… e se aromatizzassimo la cioccolata anche con scorza d'arancia o cannella? 😀
ps: sì, è quella tavola, trovata per strada! Perfetto mood autunno, ehehe!
Sabrina C.
20 Ottobre 2014 at 7:24
Avevo immaginato che fosse quella e non vedevo l'ora di vederla in qualche tuo set!
Con l'arancia o cannella?? uhmmmm mi hai convinta! 😀 Appena ho l'ispirazione la faccio e ti faccio sapere!! :*
Baci ♥
La cucina di Esme
15 Ottobre 2014 at 20:27
quanto ti invidio le nocciole dell'albero della tua amica, invece le mandorle con il guscio le verrò a prendere al mercato vicino a casa tua, ho sbirciato la tua chiacchierata con Chiara, per il resto le ottobrate romane le adoro ma questo caldo umido mi abbassa la pressione esagerataemnte, e la tua crema sarebbe un contrappeso golosamente perfetto in questo momento!
baci
Alice
lagattacolpiattochescotta
16 Ottobre 2014 at 13:45
Cucinare con i regali delle amiche è bellissimo, sia a livello affettivo, sia perchè sei certa al 100% della provenienza! Laura mi ha regalato altre nocciole la settimana scorsa, prevedo un autunno molto "cremoso"… 😀
Fa un po' troppo caldo, sì, lo ammetto… più che altro a Roma è tremenda l'umidità! Il tempo delle zuppe lo rimando, intanto spalmo a più non posso!
Ely Mazzini
15 Ottobre 2014 at 20:53
Eccomi Francesca, un po' in ritardo ma ci sono:)
Premetto che adoro il cioccolato bianco e le nocciole, quindi trovo questa crema di una golosità pazzesca, uno di quei deliziosi pirottini vorrei averlo sulla mia tavola domattina per colazione!!!
Un caro abbraccio, a presto…
lagattacolpiattochescotta
16 Ottobre 2014 at 13:49
Quando ho visto quei pirottini a pois non ho resistito! Li ho anche a righe, vediamo come li userò! 🙂
Tutto ciò che si mangia con il cucchiaio, di morbido, non manca mai nella mia cucina… è rassicurante aprire il frigo e trovare un accogliente vasetto sempre a portata di mano… domani alla colazione penso io, siamo d'accordo! 😉
Un bacio, Ely!
Francesca
16 Ottobre 2014 at 9:31
Scrivi e fotografi in maniera sublime…..e la ricetta…beh <3
lagattacolpiattochescotta
16 Ottobre 2014 at 13:50
Oh Fra, ma grazie mille! Tu te ne intendi di fotografia, quindi sono onorata… 🙂
giuly_ilpomodorinoconfit
16 Ottobre 2014 at 20:27
Il tuo blog è veramente delizioso. La grafica, le foto, i colori! Inizierò a seguirti. Buon lavoro!
lagattacolpiattochescotta
16 Ottobre 2014 at 20:37
Ciao! Ho dato uno sguardo al tuo blog e mi piace! Meno male che mi hai scoperto, piacere di conoscerti! 🙂
Simona (Biancavaniglia Rossacannella)
17 Ottobre 2014 at 6:47
E arrivo tardi, tardissimo, ma ti ho letto subito subitissimo. Adoro queste linee sottili, tracce, punti, spazi vuoti da riempire. Franci, le primissime frasi che hai scritto mi hai fatto venire in mente una cosa semplice con cui ho a che fare negli ultimo 10 anni fra liceo e università ho dimestichezza con matite appuntite, fogli e spazi bianchi da riempire… solo che io mi son sempre fermata all'aspetto materiale e pratico del gesto… Mentre descritto alla tua maniera, in modo POETICO, leggero, tra sogno e realtà e diventa tutto più romantico. Questa crema sembra davvero deliziosa e poi quei pois.. non c'è bisogno che aggiungo altro!
Un bacione
lagattacolpiattochescotta
17 Ottobre 2014 at 18:01
Quando penso a foglio e matita mi viene in mente la geometria, ma ero negata come in tutte le materie scientifiche! Facevo linee storte e mi tremava la mano quando usavo il compasso! Con le linee di emozioni e pensieri è diverso, mi piacciono molto di più! 🙂
Trovare il lato romantico e sognante delle cose è la mia missione personale, cara Simo… il bello bisogna andarselo a cercare, ovunque…
Ti presto qualche pirottino, sapresti riempirlo benissimo con uno dei tuoi dolcetti!
Un abbraccio!
Ketty Valenti
17 Ottobre 2014 at 6:52
Quanta riflessione trovo fra le tue righe,oggi per me giornata strana ma va bene così! giuro che vorrei avere fra le mani questo delizioso dessert…..golosissimo,magari potrei anche affogare lì dentro un pò di pensieri sparsi.Alla Prossima.
Z&C
lagattacolpiattochescotta
17 Ottobre 2014 at 18:03
Ci sono dessert che funzionano più di altri sulle giornate un po' così e questo è uno di quelli, puoi fidarti, l'ho sperimentato sulla mia pelle! 🙂 Non c'è liberazione più grande di impastare, cuocere o frullare gli stati d'animo tristi o negativi…
TheDaydreamer
17 Ottobre 2014 at 18:58
Un post dolcemente autunnale il tuo… Lo vedo bianco e profumato….
lagattacolpiattochescotta
17 Ottobre 2014 at 20:34
E' un autunno che bussa piano, sottovoce, con sprazzi di luce ancora estiva… il bianco spunta sempre, anche in mezzo al legno, è il colore del foglio da riempire…
Peanut
18 Ottobre 2014 at 8:42
Ehehe la (ri)conosco bene quella linea sottile..;)
Qualcuna più, qualcuna meno, ma mi sento spesso come un'equilibrista che continua il suo percorso pericolante verso il nuovo, sapendo però che quella linea non potrà spezzarsi, ma nemmeno ispessirsi, che quella che ero è legato in maniera indissolubile a quella che sono, nonostante tutti i cambiamenti che ora come ora mi ci differenziano..
Quel libro, nel carrello amazon da tempi ormai immemori come tanti altri, prima o poi mi dovrò decidere a svuotarlo! Intanto mi prendo e memorizzo questa! Sai che c'è il cioccolato bianco di soia?? 🙂 e lo preferisco, che lo trovo molto meno stucchevole! E nocciole, mandorle, vaniglia..adoro <3
lagattacolpiattochescotta
18 Ottobre 2014 at 13:08
Sì, noi siamo quello che siamo state + quello che vogliamo essere… come in cucina, gli ingredienti della nostra personalità e del nostro carattere si fondono, a volte prevale un sapore più di un altro, ma tutto si integra… diciamo che siamo come una ricetta rinforzata, che anno dopo anno si arricchisce… 🙂 E spesso c'è spazio per le novità, come lo è per me la scoperta del cioccolato bianco di soia che andrò a cercare, stanne certa! Se c'è una cosa che mi fa compagnia da sempre, è la curiosità di scoprire quello che non so…
Questo libro fallo diventare tuo, foto e ricette semplici e particolari, classiche ma non solo! Fidati della sorellona… 🙂
sandra pilacchi
19 Ottobre 2014 at 9:01
io ho sempre fatto fatica a dividere la mia vita intorno a quella riga.
talmente sottile che si confondono le cose, puoi essere vigliacca o coraggiosa, non sai dove finisce l'una parte e dove comincia l'altra. ma la vita è così, una linea sottile, talmente sottile che noi senza accorgercene siamo equilibristi. a volte cadiamo ma la tendenza è quella di rialzarsi e risalire subito in sella.
buona domenica.
Sandra
lagattacolpiattochescotta
19 Ottobre 2014 at 14:48
Le cadute vanno messe in conto, così come i temporali improvvisi… ma poi spunta l'arcobaleno, no? 🙂 I confini sono molto sfumati, a volte si scavalca da un lato e si fa un passo in più, ma si può anche tornare indietro… coraggio e paura credo siano legatissimi, è una dura ed eterna battaglia…
Buon equilibrio, Sandra, alla prossima sosta sulla linea! 🙂
Daniela Tornato
19 Ottobre 2014 at 18:14
Ciao Franci, il quantomipiaceimmaginare me lo insegni tu tutte le volte che passo di qui e ti leggo, e sono tante, anche quelle dove rimango in silenzio e magari riesco a leggerti mentre vado al lavoro dal telefono la mattina presto, il domani non lo conosco, ma lo costruisco giorno per giorno, il presente è qui, e una delle cose belle è averti incontrata!! 🙂
lagattacolpiattochescotta
19 Ottobre 2014 at 18:32
Dani, quantomipiacequellochehaidetto! 😀 Ti vedo una ragazza così serena e pacata, delicata e dolce… l'immaginazione mi fa avere quest'impressione, sì sì! Spero davvero di far diventare reale il nostro incontro virtuale, prima o poi… il domani non si conosce, vero, ma è bello programmarlo! 🙂
Daniela Tornato
19 Ottobre 2014 at 19:18
Franci sai che anche io a volte provo a immaginarti, assolutamente si incontrarti mi piacerebbe proprio tanto!! <3
haru
28 Ottobre 2014 at 9:59
La linea sottile è il limite e il decoro, la contemplazione e la barriera. Dove inizia il suo valore e dove finisce? Pensare e agire al presente ma poi il futuro ti piomba addosso come una minaccia e però, soprattutto: ma il futuro esiste? Ma ciò che penso fin dove è gabbia e fin dove è aumentare di me? Fin dove mi posso spingere? Se mi rotolo sulla linea dove arrivo? Ma il passato che ho dentro è proprio vero? Ma il vero poi, serve a qualcosa? Posso ondeggiare sulla linea, sporgermi, aggrapparmi alle vertigini? O è troppo pericoloso?
(Se ci tenessimo per la punta delle dita?)
lagattacolpiattochescotta
28 Ottobre 2014 at 14:33
Potrei aggiungere altre domande alle tue, continuare come se non esistesse un domani, aggiungere punti interrogativi come nocciole e rotolarmici dentro, come facevo da bambina sui prati, sporcandomi tutta di erba…
Possiamo fidarci del futuro? E di noi? E dei segni del destino? E l'equilibrio è brivido o pericolo? E se cadiamo, ci facciamo male o impariamo a volare?
Mi fermo… ma solo perchè lascio tutto il resto all'immaginazione…
Anna
1 Maggio 2015 at 20:09
Chiudo gli occhi e provo a immaginare una matita appuntita che scorre sul foglio bianco della vita, disegnando una linea sottile…
Tra essere e avere.
Tra rimpianti e rimorsi.
Tra parlare e ascoltare.
Tra antichi legami e nuove scoperte.
Tra l’arte della (tua) scrittura e il (nostro) piacere di leggerti.
Perché non c’è fine senza inizio
né inizio se non dopo una fine.
Perché non c’è cammino senza soste e ripartenze.
Perché nonacaso intrecciamo sguardi.
Perché il tempo è un filo da prendere al volo, con infinite
possibilità di creare meravigliosi tessuti.
Perchè quantomipiaceimmaginare che,
qui, i nostri fili si incrociano per diventare più forti.
Perché hai tracciato una linea
sottile che ti conduce, finalmente, a Copenaghen.
La linea sottile di un sorriso. La linea sottile di un abbraccio.
La linea sottile di un profumo.
La linea sottile di un incontro.
Questo, e tanto altro, tracci in questo angolo di te…
Anna
Francesca P.
1 Maggio 2015 at 23:44
Anche oggi ti sei fermata… in un post(o) particolare. Affettivamente significativo per me. Da un certo punto (di sospensione) in poi, il 2014 ha acceso delle luci. Che ho voluto seguire. Ci ho provato. Il 2015, purtroppo, alcune le sta spegnendo. Ma chissà, ne potrà accendere altre. Perchè in quella linea sottile tra delusioneperciòchenonèstato e vogliadiabbracciarequellochesarà vedo delle potenzialità.
E, ironia della sorte, incredibile ma vero, proprio ieri sera ho riparlato di quel lancio folle dal trapezio… ancora non ci credo di aver trovato il coraggio, 13 anni fa, di salire in alto e tuffarmi nel vuoto. Magari lo rifarò… le matite, di sicuro, continuo a temperarle.