UN ELISIR DI ROSE

8 Giugno 2014Francesca P.
Blog post

 

Se Pollicino lasciava molliche di pane per ritrovare la strada di casa, io invece mettevo rose ad essiccare tra i libri per ritrovare pezzi di vita e di me stessa nascosti tra parole che sapevano descrivere così bene ciò che sentivo, in quel momento.

Accanto a tratti di matita leggera sotto frasi che non avrei voluto dimenticare, c’erano petali lisci che nel tempo cambiavano colore e consistenza così come io cambiavo pelle, gusti ed emozioni, cavalcando anni più miti e poi più ribelli, mai uguali, mai stabili, in continua evoluzione.

Loro, i petali, erano sempre lì a ricordarmi chi ero stata, perché avevo sospirato sfogliando quelle pagine, quale nome era rimasto intrappolato tra virgole e capoversi, quanta strada avevo fatto tra un capitolo e l’altro.

Petali come fermate del treno che scorrono, come labbra che si toccano in un incastro perfetto, come risate strappate durante giornate leggere, come sandali aperti che danno il via all’estate, come granelli di una clessidra che non si ferma, come chicchi di sale che condiscono decenni volati in un attimo.

Petali come carezze a cui la guancia va incontro, fatti di velluto come il vestito che cucì a mano mia nonna per i miei 18 anni e ancora trova posto in fondo all’armadio. Petali come bugie che non voglio più sentire, come raggi di sole sul vetro mentre la macchina va, come progetti a cui dare fiducia, come stelle comete da tenere nelle mani, così non cadono.

E come gocce di un elisir di rose che trattiene il calore del sole, il profumo delle buone occasioni e il rosa di tutti i pensieri positivi di cui abbiamo bisogno. Come aria e senza spine.

 

 

SCIROPPO DI ROSE

 

Due rose grandi non trattate e profumate (io ne ho aggiunta una terza piccola di colore più intenso)

200 g di zucchero semolato

200 ml di acqua bollente

Un limone biologico

 

Prendete i petali delle rose, lavateli delicatamente e metteteli in una bacinella insieme all’acqua e al limone tagliato a fettine. Fate riposare per tutta la notte.

Il giorno seguente, dentro un pentolino, filtrate il liquido e mettete i petali in una garza, strizzando bene per catturare più succo possibile.

Aggiungete lo zucchero e mettete il pentolino a scaldare a fuoco molto basso, fino a ottenere la consistenza di uno sciroppo (ci vorranno circa 30 minuti).

Travasate in bottiglie o barattoli di vetro sterilizzati, capovolgendoli per creare il sottovuoto.

 

*Per le dosi ho seguito il post di Viviana, dato che avevo la sua stessa quantità di fiori, regalo di Mariposa la rosa che puntuale mi sorride ogni maggio!

**Potete usare questo sciroppo per profumare dolci (anche i gelati) e macedonie oppure
per preparare dissetanti bevande: diluite un cucchiaino in acqua fresca
mescolando bene oppure, per chi ama le bollicine, provate con il prosecco!

 

 
 

 

101 Comments

  • Virginia @ Zucchero e zenzero

    8 Giugno 2014 at 18:15

    Anche io racchiudo tra le pagine dei libri petali di fiori, foglie o quadrifogli (quando sono così fortunata da trovarne uno). Di solito lo faccio quando sono in vacanza perchè passo molto più tempo all'aria aperta e il libro che sto leggendo in quel momento è quello che ha l'onore di conservare questi piccoli ricordi. E' un gesto che ho preso dalla mia mamma: quando ero piccolina mi è capitato tra le mani un suo vecchio libro, l'ho aperto a caso ed è spuntato un fiore. Da allora ho iniziato la mia collezione 🙂
    Mia mamma in particolare va matta per le rose e ovviamente ama tutto ciò che sa di rosa: se non ricordo male anche lei preparava uno sciroppo del genere! Le chiederò come lo usava 🙂
    Con il prosecco diventa una bevanda molto elegante e femminile, decisamente da annotare!
    Buona settimana e un abbraccio
    V

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 19:07

      Non ho mai trovato un quadrifoglio, solo trifogli… 🙂
      Anche io leggo tanto in estate, quando sono in vacanza e finalmente stacco da tutto riappropiandomi di piccoli piaceri che durante l'anno riesco a fare solo nei ritagli di tempo…
      E' un piacere sapere qualcosa in più del tuo passato e dei tuoi ricordi, sono sempre così teneri e romantici… mi piaci, Virginia, hai un bel modo di vivere ciò che ti accade intorno!
      Se la mamma ha consigli da darmi sullo sciroppo, dimmi pure! 🙂
      Un abbraccio a te… e ti passo un calice!

  • consuelo tognetti

    8 Giugno 2014 at 18:42

    Adoro lo sciroppo di rose..pensa che l'anno scorso l'ho messo nella marmellata di fichi e gli ha donata un carattere così piacevole che me ne sono subito innamorata 😀
    Aspettavo il tuo post con ansia ed ho preso una pausa dal finire di fare le valigie x passarti a trovare e lasciarti il mio saluto…finalmente sono in partenza, stacco dalla mia attuale vita x riordinare idee ed emozioni che in questi giorni sono state piuttosto intense 🙁
    Ci ritroviamo presto e spero con + ottimismo x il futuro (parlo x me ovviamente..)
    Un bacio tesoro <3<3<3<3

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 19:13

      Uh che bellissima idea, Consu… fichi e rose, adoro al solo pensiero!
      Grazie dell'ispirazione e di aver lasciato da parte un attimo la valigia per me… ti auguro di ricaricarti, di trovare calma, rilassarti e svagarti… al ritorno so che sarai di nuovo piena di energia e positività, andare via per un po' fa solo bene… ti aspetto, ma ora goditi questa pausa meritata! 🙂
      Un bacio grande!

  • Miu Mia

    8 Giugno 2014 at 18:50

    Non è la prima volta ch'entro in questa stanza bianca e leggo parole che potrebbero essere le mie, sensazione che potrei avere io stessa vissuto e quella palpabile emozione che non riesco a quantificare se non con un deja vù.
    Eppur mi sbaglio, è il contrario, non son io che scrivo, io leggo; non son miei quei ricordi, io ce li ho nascosti; non son mie quelle tracce quasi invisibili di matita, io annoto su un diario che ha la mia età.
    Ma ancora e ancora potrei far capolino qui, in casa tua, e sentirmi capita senza nemmeno parlare! Che meravigliosa persona sei! u_u
    Un elisir di rose ti si addice più d'ogni altra cosa, stasera! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 19:45

      E vabbè, non basterebbero dieci brocche di sciroppo per ringraziarti di tutte queste parole che sono lisce e morbide come i petali e mi accarezzano… sì, quello che mi dici per me è come una carezza, come un gesto gentile e complice che solo tra donne affini può esserci…
      Il confine tra chi scrive, legge e sente è così sottile a volte… mi piace che si confonda, che ci sia uno scambio e un immedesimarsi quasi come accade coi film… 🙂
      L'abbraccio che ti mando ha il colore che vedi nelle foto e corrisponde alle belle sensazioni che mi hai trasmesso!

  • elenuccia

    8 Giugno 2014 at 19:04

    E' da un po' che ho voglia di provare questo famoso sciroppo, ma questo weekend non ho avuto il coraggio di chiedere al papy di tagliare le sue meravigliose rose per me. Erano così belle rosse e rigogliose. Certo che questo sciroppo mi incuriosisce davvero tanto, non l'ho mai assaggiato. Chissà che profumo

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 19:54

      Io come vedi le ho tagliate quando già erano tanto aperte e la corolla iniziava a sfaldarsi… aspetta l'attimo giusto e poi magari prova a chiederglielo! 🙂 Più le rose sono rosse e più lo sciroppo diventa di un colore intenso… la magia è che in infusione i petali erano diventati bianchi, ma quando li ho filtrati è apparso il rosa! Come non restarne conquistata… 😉

  • Jessica – Scented little Pleasures

    8 Giugno 2014 at 19:30

    Che bella ricetta questo sciroppo Franci, anche da regalare… vorrei assaggiarne una goccina o due sul gelato, per vedere che effetto fa.
    i fiori seccati tra le pagine li ho ancora anche io, insieme alle righe sottolineate e alle orecchie alle pagine preferite. E in questo periodo in cui inizio a chiudere scatole di cose da tenere e cose che devo lasciare (anche se vorrei tenermi stretta tutto, persino la maglietta a righe troppo corta con il cotone liso, che non porto più da quando avevo 15 anni) l'unica certezze che ho è che i libri e tutti quei fiori mi seguiranno sempre… magari con le scarpe, dai 🙂
    mi piace molto la luce di queste fotografie, saranno il rosa e l'azzurro, le trovo davvero intense…

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 19:59

      Sì, Jessica, ci si può portare avanti con i regali di Natale! 😉
      Quando ho fatto il trasloco non ho portato via tutto ma guai a lasciare o abbandonare i libri… anche quelli più vecchi, persino quelli della scuola, hanno trovato un posto nella nuova casa… non mi ci separerei mai! Come per le scarpe, sottinteso! 😀
      (e le magliette a righe!)
      Grazie, anche per le parole sulla luce… ho trovato questo angolino accanto alla finestra che rende tutto più soft, mi sono accorta da poco della sua esistenza e adesso è diventato un alleato delle foto… 🙂

  • MARI Z.

    8 Giugno 2014 at 19:34

    Piaceva anche a me da ragazzina infilare i petali di rose fra le pagine dei libri: mi piaceva poi passarle sulle guance per sentirne meglio la morbidezza vellutata. Bellissima ricetta…per profumare i biscotti di frolla o le torte di frutta! Grazie. 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 20:04

      Ecco un'altra idea da appuntare, frolla alla rosa! Sapevo che mi avreste aiutato ad arricchire il ricettario! 🙂
      Io ancora oggi tocco i petali di rose con le mani, per sentire come sono vellutati…

  • Chiara Setti

    8 Giugno 2014 at 19:36

    Questo mi manca perché non l'ho mai assaggiato…ma ho i libri pieni di petali secchi! 😉

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 20:05

      Vai a caccia di rose non trattate, ancora per fortuna si trovano… 😉 Sarai immersa in una nuvola profumata!

  • Emanuela Leveratto

    8 Giugno 2014 at 19:40

    Ciao 🙁 mi sento una buzzurra tu mettevi petali di rosa nel diario io raccoglievo foto di Madonna e i Gun's and Roses è inutile ci si nasce femminili non c'è storia 🙂 e poi ti volevo chiedere una cosa, in un post una volta hai detto che non usi molto fotoritocco ma un filtro non ho capito se è un filtro che metti sull'obiettivo o un filtro in post produzione, mi piacerebbe provarlo ogni tanto, grazie!

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 20:10

      Ahaha, ma aspetta, i libri erano il posto delle rose, le foto di cantanti e attori le mettevo nel diario, ne avevo tantissime! Lo abbiamo fatto tutti… 🙂
      Probabilmente ti avevo parlato dei preset di Lightroom, il programma di post produzione che uso regolarmente, anche se in verità per le foto di food non li applico mai, sono al naturale… se hai domande precise puoi scrivermi sulla chat di FB, magari posso mandarti degli esempi di foto di ritratti in cui li ho messi e capisci di cosa si tratta!

    2. Emanuela Leveratto

      9 Giugno 2014 at 4:10

      grazie!

    3. Emanuela Leveratto

      9 Giugno 2014 at 4:13

      scusa mi è partito invio 😀 se è lightroom allora niente non lo posso usare ma grazie!

  • Carmen Giunta

    8 Giugno 2014 at 19:47

    Ciao carissima, non riesci neanche ad immaginare quant'è bella l'emozione che ci fai provare tornando indietro con gli anni quelli dell' infanzia o del adolescenza con i tuoi ricordi…mi sembra un po "Noi che…" hai presente Paolo Conti… e mi stra piace! Da piccola anch'io conservavo i fiori le rose le foglie in mezzo alle pagine dei libri…e anche le frasi dei baci va beh quella è un'altra storia 😉
    Mi piace il tuo sciroppo di rose…così delicato nei suoi colori e chissà che profumo…in giardino tra poco sbocceranno di nuovo e…lo proverò sicuramente!
    Un abbraccio grande grande…e buon lunedì

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 20:26

      In effetti è vero, c'è nell'aria un "Noi che" coinvolgente che mi porta ad aprirmi perchè vedo risposta e ascolto tanti racconti/ricordi come fossimo tutte qui serenamente a chiaccherare… c'è un monitor di mezzo ma a volte sento una vicinanza particolare ed è come se sparisse e fossimo legate da un filo di confidenza speciale!
      La mia Mariposa per quest'anno credo che abbia finito la fioritura ma so che ci incontreremo la prossima primavera, come sempre… una bella certezza! 🙂
      ps: io le frasi dei Baci le attaccavo sul diario!

  • Daniela Tornato

    8 Giugno 2014 at 20:00

    Sembra il nettare della felicità, una pozione magica che fa rivivere i ricordi più belli..e che colore magnifico un rosa così delicato, pensa Francesca che non ho mai fatto lo sciroppo di rose, ricordo quello che faceva la mia nonna, buonissimo d'estate diluito nell'acqua fresca che prendeva dal pozzo vicino casa, lei ci aggiungeva una fettina di limone, in quella brocca di vetro con il manico di legno che conservo ancora, era la mia "bibita" preferita..anche io mettevo fiori in mezzo ai libri, poi dopo mesi mi piaceva andare a vedere il loro cambiamento.. il colore che era diventato più tenue, ma non aveva perso la sua bellezza… un abbraccio e buona settimana.. Daniela

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 20:48

      Io già immagino le foto delicate e luminose che potresti fare, cara Daniela… vedo questa ricetta molto adatta al tuo stile e alle tue belle idee! 😉
      E se la nonna diluiva lo sciroppo con l'acqua fresca, allora davvero è un nettare buonissimo! Le nonne non sbagliano mai, ehehe! La fotograferai quella brocca? Voglio vederla dopo questo ricordo così poetico! Grazie… 🙂
      Un abbraccio forte forte!

  • Rebecka

    8 Giugno 2014 at 20:02

    Adoro lo sciroppo di rose. Per me è infanzia insieme alla marmellata. Sono nata in un luogo che è stato crocevia di culture che usanze culinarie che prevedono l'utilizzo della rosa più che in ogni altra parte del globo. La valle delle rose in Bulgaria, dove nasce la più bella varietà di damascena, che produce non solo l'olio più ambito dai profumieri, ma anche sciroppi e marmellate è a sud del mio paese. E non potrei dimenticare l'utilizzo dello sciroppo di rose nella pasticceria turca, ad est del mio paese. oltre il mare. Sarà forse per merito dell'influenza di questi paesi che la mia infanzia ha avuto sempre il profumo e il sapore delle rose. E potrei io non amare questo tuo post, che mi riporta in questo modo molto indietro nel tempo…? E visto che fa un caldo tremendo (32°C alle 22 passate) una limonata leggera, con qualche goccia di sciroppo e tanto ghiaccio tintinnante, non me la leva nessuno.
    Un bacio donnina delle meraviglie!

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 21:27

      Che voglia di vedere quei posti, mentre tu mi spieghi tutto con voce calma da narratrice di favole… io lo so che ce l'hai, lo sento! 😉 E come vorrei assaggiare un tuo dolce fatto con le rose… chiudere gli occhi e mangiare così le cose che più amo, godendole fino in fondo…
      Vada per la limonata aromatizzata con il "tuo" fiore, è perfetta adesso, la metto in un bicchiere alto, mentre la finestra è aperta e forse si inizia a sentire un velo di vento notturno… che porta le storie più belle… 😉

  • TheDaydreamer

    8 Giugno 2014 at 20:48

    A me le tue parole ricordano Le mille e una notte – sarà perchésono magiche ed incantevoli? Sicuramente. E si sposano meravigliosamente con la dolcezza delicata dello sciroppo di rose… Un incantesimo, ecco cos'hai creato!

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 21:43

      Donatella, grazie mille… vorrei saperli fare davvero gli incantesimi, però è vero che intorno a noi avvengono piccole magie di profumi e incontri… basta saperli incoraggiare, cercare… e magari legarli con il nostro vissuto, che è un eccezionale libro di ricette di sensazioni… 🙂

  • Chiara Giglio

    8 Giugno 2014 at 21:36

    è una mia impressione o dallo schermo si sta sprigionando un profumo di rosa? Sembra quasi di avvertirlo, la " colpa " è tua, con le tue parole sai toccare corde profonde, buon settimana, ti abbraccio

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 21:47

      Dai, davvero? Vado a riferirlo subito a Mariposa, sarà felice… 😀 Per anni mi sono goduta i suoi petali ed era giunto il momento di celebrarli!
      Grazie Chiara, ricambio l'abbraccio!

  • Sara e Laura-PancettaBistrot

    8 Giugno 2014 at 21:42

    Cara Francesca, ogni volta che entriamo nel tuo angolino veniamo accolte da immagini stupende, da profumi inebrianti e da parole delicate…un vero angolo di Paradiso il tuo!!
    Ecco svelato il tuo sciroppo fiorito…meraviglioso!
    Buonanotte, un abbraccio!
    Laura e Sara

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 21:49

      Laura, Sara, siete gentilissime… queste foto in effetti hanno colori celestiali, ma il merito è del nuovo mobiletto (quando l'ho visto non ho resistito, doveva essere mio!) e di questi fiori che sanno sempre come stupirmi, ogni anno… aspetto maggio anche per questo, per veder rinascere i boccioli!
      Grazieeeee!

  • Chiarapassion

    8 Giugno 2014 at 21:50

    Più ti leggo e più ritrovo ricordi di cose belle. I petali dei fiori tra le pagine dei libri è un gesto romantico che ancora oggi faccio. E' sempre un emozione quando tra le pagine di un vecchio libro o un di un diario ormai dimenticato trovo un fiore "antico", subito il mio cuore inizia a viaggiare tra ricordi lontani e belli. Francesca sono appena tornata dal mio bel viaggio in Umbria e sono passata da te per assaporare un po' di bellezza…i miei sogni ora saranno al profumo di rosa.
    Un tenero abbraccio a te

    1. lagattacolpiattochescotta

      8 Giugno 2014 at 21:53

      Non mi meraviglio che metta a dormire petali nei libri ancora oggi, sei una romanticona come me! 😀
      Il tuo viaggio in Umbria me lo sono goduto tutto, sono stata in quei posti (ma non a Bevagna, assolutamente da segnare!) e hai saputo coglierli al meglio anche con foto fatte al cellulare… e non è poco! 🙂
      Buoni sogni, anzi buonissimi… e che il profumo ti accompagni anche al risveglio! :****

  • Martina

    9 Giugno 2014 at 4:46

    Quando giorni fa la tua rosa spuntò dal nulla speravo si tramutasse in un liquido profumato, quasi una pozione d'amore. E così è stato. Ammetto che con le rose ho sempre avuto un rapporto di timore e riverenza. Per molto tempo le ho ritenute troppo femminili, altolocate ed altezzose; un fiore troppo da "femminuccia" per me, che tutto volevo essere (ed esser vista) tranne che donna delicata ed avvenente. Poi con il passare del tempo ho scoperto che in realtà, dietro quella loro apparenza da première dame, hanno un cuore d'oro, un animo dolce, sincero e per nulla pauroso. Fungono da instancabili sentinelle nel vegliare le vigne dall'attacco di batteri agguerriti; nelle cucine si prestano ad ingentilire mille piatti, dai dolci ai salati e, per molti anni sono state uno dei primi decori ornamentali in cucina, dalla più ricca alla più povera. Insomma un fiore non sempre a cui hanno reso giustizia e forse a cui hanno dato fin troppi significati reconditi. Credo sia giusto pensarlo così: una signorina dal nome grazioso, sensibile e dalla pelle delicata. Una signorina a cui piacciono i bei luoghi e cambiar spesso gli abiti. In apparenza molto fragile ma, a ben vedere e con un po' di attenzione, dal cuore nobile e forte … come tutte noi.
    ps: questa volta le foto sono più belle del solito. Non so bene come spiegarti … è come se fossero più tue … riescono a farmi vedere i tuoi pensieri.

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 12:53

      Amo i tuoi commenti perchè sembrano dei piccoli post pieni di spunti da condividere… 🙂
      Ogni fiore secondo me ha più anime, come noi… tutto dipende dal punto di vista con cui si guardano le cose… le rose possono essere altezzose, solenni e direi anche serie, soprattutto se rosse, strette in mazzi troppo vistosi e poco delicati… però tutto cambia se ad esempio sono rosa, femminili ma con garbo, in modo più sobrio, ecco… quelle bianche per me esprimono purezza al 100%, così piene di luce, forse le mie preferite perchè rare e simbolo di un candore che sempre più tende a perdersi nel mondo di oggi…
      Bisogna andare oltre il primo strato dei petali e arrivare al cuore d'oro, come lo hai poeticamente chiamato tu, dove si nasconde il profumo più bello e che non tutti possono ammirare… la rosa si apre e sboccia solo quando lo decide lei… Mariposa si lascia andare con me solo perchè mi conosce ormai bene… 😉
      Quanto alle foto, grazie di quel "ps" che ho molto apprezzato… sai leggere bene e oltre, Martina… ci sono foto più nostre, è vero, magari io non lo dico e lo tengo per me ma se ci sono persone sensibili come te che lo colgono… 🙂

  • Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella)

    9 Giugno 2014 at 8:16

    Che meraviglia questo colore così delicato… Delicato come le tue parole, anche io amo fare essiccare i petali in mezzo i libri, le rose come fiore mi piace molto… le mie preferite sono quelle bianche o giallino pallidissimo! in campagna ho piantato un roseto bianco di roselline non molto grandi , mentre quelle che ho utilizzato per lo sciroppo erano rosse, fuxia e rosa decisamente colori più decisi… Bello vedere come una stessa ricetta possa essere interpretata da ognuno a proprio modo, ma come immaginerai mi ritrovo moltissimo anche nel tuo post rosa 😀 <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 12:58

      Simo, hai visto? La nostra è stata una sintonia tutta da annusare e bere!
      Anche io adoro le rose bianche, timide e garbate… dici che ci somigliano?! 🙂 Vorrei vedere qualche foto del roseto, che meraviglia… se avessi un giardino sarebbe la prima cosa che farei, insieme ovviamente ad un orto! 😀

  • Ileana Pavone

    9 Giugno 2014 at 8:41

    Ricordo una mia vecchia foto, scattata tanti tanti anni fa ad una rosa in giardino.
    Rosa, delicata,ricoperta di neve, probabilmente la scattai con una compatta, ricordo perfettamente la delicatezza di quei petali.. era quasi notte e non smetteva di nevicare ed io scesi in giardino per fotografare la neve, gli alberi spogli erano improvvisamente luminosi e la neve che scendeva somigliava a delle stelle.

    Prima Imma, poi Simo, poi il tuo post, di una delicatezza e bellezza indescrivibile.
    Sai qual è un altro motivo per cui adoro i tuoi post? Perché tu sei silenziosa, come me ( ovviamente dobbiamo solo scioglierci, poi chi ci ferma più 😀 ), ma trasmetti tutta la tua passione attraverso la tua cucina, piena di luce, tra colori pastello e gli sguardi di Ulisse.

    Buona giornata <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 13:02

      Rosa e neve… esiste qualcosa di più poetico e fiabesco? Dove tieni quella vecchia foto? Sarebbe bello ritrovarla, un ricordo che torna concreto nel momento stesso in cui ci hai ripensato… sono felice di avertelo evocato, mi hai regalato un'immagine bellissima!
      Siamo silenziose come neve che scende lenta, allora… 😉 Silenziose ma presenti, con gli occhi che non riposano mai, sempre a caccia di qualcosa da fermare… e da trasmettere…

  • Anna Maria Pischedda

    9 Giugno 2014 at 8:48

    Oh mammamia che spettacolo! adoro le rose in tutte le forme e colori, e il mio giardino è ben fornito e ora che ce l'avrò più a portata di mano lo potrò curare meglio e preparare questo meraviglioso sciroppo!
    La delicatezza delle tue foto mi lascia sempre senza fiato e questi toni pastello sono pura poesia!
    Un abbraccio!

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 13:05

      Sì, Anna Maria, tuffati nel tuo giardino fiorito e prendi a piene mani colori e profumi, finchè ti gira la testa! 😀 Sai che viene bene anche un liquore alla rosa, oltre allo sciroppo? Pensa che piacere berlo quando è inverno e in un attimo torna la bella stagione…
      Grazie, tu sai bene quanto ami tutto ciò che è "pastelloso"! 😀
      (intenso come tinta e pure come frittura, ahaha!)

  • Katiuscia

    9 Giugno 2014 at 8:50

    Mi piace sempre passare di qui e raccogliere le tue emozioni, le sensazioni che il piatto preparato ti ha suscitato e che hai deciso di condividere.
    Leggo frasi che di colpo rendono chiaro tutto quello che nella mia mente c’è, ma è confusionario e disordinato.
    Anche io sono piena di libri letti tanti anni fa, con le parti più belle sottolineate, e spesso mentre mi capita di risfogliarli mi soffermo sul fatto che le pagine iniziano ad ingiallire. Come se fossero davvero parte di un’altra era, di un’altra me…. "come chicchi di sale che condiscono decenni volati in un attimo”, ecco tu hai reso nitido il sentimento che provo nel vedere quella dimostrazione concreta del tempo che è passato e che non tornerà più. Grazie.
    Un abbraccio forte.

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 13:11

      Mi piace che passi a trovarmi e che mi dica tutto questo. Confusione e disordine sono state a lungo anche qui, poi pian piano ho sciolto il gomitolo, che ha ancora qualche nodo ma scorre più fluido… quando parlavo di cambiare pelle ed emozioni intendevo proprio che ci sono tante "altre me" sparse nel tempo e nel passato e forse tante altre ne verranno, chissà… credo che non saremo mai ferme, mai placide, mai uguali… e qualcosa si perde e qualcosa si trova… un viaggio così complesso… troppe rose ci vogliono per fermare ogni tappa… 🙂

  • conunpocodizucchero Elena

    9 Giugno 2014 at 9:18

    questo forse spiega anche questa tua nota poetica francesca. Come i petali di rosa tu hai riposato tra le pagine di libri che ti hanno conservata e cullata forgiandoti come donna che sa lasciare un suo segno indelebile e eterno.

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 13:14

      Se ho lasciato un segno indelebile va chiesto ai miei ex, ahaha! 😀
      Bella l'immagine di riposare tra i libri, un posto dove mi sentirei al sicuro, insieme a tanti personaggi in gamba che ammiro e parole che vorrei fossero mie…
      Grazie, Elena, tu possiedi tutta la dolcezza di queste rose!

  • cucinaincontroluce

    9 Giugno 2014 at 9:22

    Ho ancora il libro di mia mamma bambina, quello con "La mammina del sambuco ed altre storie", e lì dentro è pieno di stelle alpine raccolte quando si arrampicava sui monti con l'agilità di una gazzella: sono i fiori della mia mamma biondissima e ancora sono perfetti, con quella lieve peluria che li contraddistingue, sono i fiori dei ricordi, quando anche la montagna dietro casa nostra rappresentava la gita fuori porta, quella che impegnava tutta la domenica, quella che ti faceva partire a piedi già da casa perchè la macchina non ce l'aveva nessuno, c'erano solo le gambe ed erano buone, forti e sane e tutti erano magrissimi perchè si scarpinava sempre e si mangiava poco in quanto il cibo scarseggiava. Ora la mia mamma è anziana e ha tantissimi problemi, ma i ricordi sono ancora lì, tra le pagine della mammina del sambuco….
    Lo sciroppo alle rose non l'ho mai saputo fare, ma lo adoro e ti ringrazio mille volte per averlo postato: non so se avrò mai il coraggio di strappare un solo fiore dallo stelo, ma forse ci proverò per avere un po' di sciroppo per profumare le mie panne cotte.
    Ti abbraccio forte forte!

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 13:20

      Non voglio dire nulla di più sul tuo ricordo di sambuco e stelle alpine, è talmente "potente" ed emozionante che non voglio sciuparlo… lo metto tra un libro insieme ai petali, così diventa anche un po' mio… in 35 anni credo di aver visto una stella alpina solo una volta, ma ho ascoltato tante volte la canzone di De Gregori… 😉
      Davvero non ti viene lo sciroppo? Ci sono varie ricette, c'è chi mette prima lo zucchero, chi dopo, chi usa acqua bollente, chi no… prova questa versione, a me è riuscita subito! Pregusto già la tua panna cotta… forse quando la rosa è sul punto di appassire troverai il coraggio… io l'ho fatta aprire bene Mariposa, ho aspettato a tagliarla e me la sono goduta fino in fondo…

  • Alice Tarabella

    9 Giugno 2014 at 9:43

    Ogni volta che ti leggo rimango senza parole, non aggiungo altro. Complimenti sei una poetessa

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 13:21

      Alice, sei troppo buona… le guance diventano dello stesso colore dello sciroppo! 😀
      Grazie davvero… racconto solo ciò che sento…

  • Un’arbanella di basilico

    9 Giugno 2014 at 10:04

    Ciao Francesca, queste rose sono la continuazione del pane della felicità, oggi va meglio grazie, tutto è servito…. un abbraccio a presto

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 13:23

      Hai ragione, non ci avevo pensato! E' proprio così… dal pane della felicità alle rose della serenità… che bel filo… ci saliamo sopra insieme, provando a stare in equilibrio?!
      Un abbraccio a te, contenta di sapere che va meglio…

  • GranoSalis

    9 Giugno 2014 at 10:19

    Mattinata relax stamattina per me…una passeggiata sotto lo splendido sole delle 9 con Urano, un dolce da preparare ad un'amica come regalo di compleanno, l'ultimo bellissimo post di Francesca letto con la voce di Eddie Vedder in sottofondo, accompagnata solo dal suo placido ukulele. Mi serve altro? Forse questo splendido sciroppo, hai fatto delle foto talmente belle che mi hai catturata, davvero. Ora capisco il tuo passaggio dalla mia acqua di rose dello scorso maggio, eri in piena ricerca per onorare al meglio la tua Mariposa…direi che ci sei riuscita perfettamente!

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 13:27

      Ho letto il tuo commento sul telefono, mentre camminavo tornando a casa dal lavoro, con 30 gradi, rumore di traffico e asfalto che inizia a trasudare calore come avviene in estate… non sai che bel senso di pace mi hai regalato con le tue parole, il lunedi mattina si dovrebbe passare proprio come hai fatto tu, allora sì che la settimana inizierebbe meglio! 🙂 E che onore essere di fianco a Eddie, la sua voce è miele ma volendo anche sciroppo… 😀
      Grazie mille Claudia, queste foto sono venuta da sè, ci ho messo poco a farle, come se la mano fosse ispirata in modo particolare… potere dell'elisir!

  • Federica Tommei

    9 Giugno 2014 at 12:00

    Che meraviglia! Non saprei cosa dire, come sempre accogliente e delicata. Bellissima ricetta!

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 13:28

      Mi sembra che abbia detto tanto in una riga… ottimo dono di sintesi, Fede! Grazie!
      🙂

  • rossella

    9 Giugno 2014 at 12:40

    il perfetto punto di rosa…

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 13:29

      Quello che più si cerca e più non si trova… ma che irrompe improvviso e ti sorprende quando hai smesso di pensarci…

  • barbaraT @ pane-burro

    9 Giugno 2014 at 13:51

    ecco te lo devo proprio dire, per tutte le volte che passo di qui e leggo ciò che scrivi e poi sono sempre di corsa per lasciare un commento, te lo voglio proprio dire Francesca che tu hai proprio un talento incredibile nello scrivere e descrivere emozioni che ognuno di noi prova quotidianamente e magari non è sempre in grado o nelle condizioni di poterle fermare nero su bianco. poi passo di qui, ed eccole la le parole che mi giravano intorno al cuore come farfalle sui petali di un fiore, e che tu come sempre sai descrivere in modo delicato ed etereo.. ecco, insomma te lo dico oggi per tutte le volte che avrei voluto farlo e non l'ho fatto, che sei davvero brava e che mi emoziono sempre un po' passando di qui..

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 16:49

      E menomalechemelohaidetto, Barbara! 😀 Sono contenta di "ritrovarti" e di leggere queste parole che sinceramente non mi aspettavo e mi hanno fatto bene! In effetti non ti fermavi qui da un bel po' e non sapevo se questo silenzio fosse dovuto al tempo che è una girandola velocissima oppure perchè non ti piacevano i post… 🙂 Ma questo commento vale per tutti quelli "silenziosi" che hai lasciato solo col pensiero, perchè in fondo le emozioni spesso contano più delle parole…
      Io non so se il mio sia un talento, so che vedo un foglio bianco come una porta aperta, devo solo entrare, fare un passo, fermarmi con calma e lasciare andare gli ormeggi di tutti i pensieri… la paura di esporsi c'è sempre, ma poi prevale la voglia di raccontarmi e di costruire questo bel dialogo con le persone che mi vengono a trovare… e allora tutto diventa più facile… 🙂

    2. barbaraT @ pane-burro

      10 Giugno 2014 at 14:02

      il tempo, il tempo, mia dolce Francesca, è come una coperta troppo corta.. e la mia si è pure ritirata in lavatrice! passare di qui è sempre una folata di aria fresca sul cuore!

  • Pincofifì

    9 Giugno 2014 at 15:42

    Libri, tratti di matita (l'importante è che siano leggeri), magari qualche parola a margine, per non dimenticare, cambiare e andare avanti, tornare e sorridere, il tempo che comunque scorre, un maglioncino bianco, fatto a mano dalla nonna, in fondo al cassetto, sole caldo, sole – luce attraverso palpebre socchiuse per sognare anche di giorno …
    Non sai in quante delle cose che hai scritto qui mi sono ritrovata, sensazione curiosa e bella insieme.
    E non c'è fretta per una risposta. Perchè ora non sono più davanti al computer. Mi troverai in giardino, ad annusare le rose, cercando le più profumate, sfiorando il velluto dei petali, cercando di evitare le spine …
    Ho uno sciroppo da preparare … 😉

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 16:59

      Com'è andata in giardino, Fra? Colto qualche rosa che ti strizzava l'occhiolino? 🙂
      Non avevo dubbi che tu sottolineassi i libri, a volte ci ho anche scritto sopra – sempre a matita! – oppure cancellavo i nomi dei protagonisti e mettevo quelli veri, miei o della persona a cui pensavo in quel periodo di vita… sfogliarli diventa un viaggio emotivo, una storia nella storia! E alcuni sembrano davvero di una vita fa, se ripenso a ciò che sono (diventata) e a tutto quello che è cambiato…
      Pensami quando darai un nuovo sguardo al quel maglioncino, magari lo indosserai ancora in inverno… il mio vestito di velluto è su una stampella, non ho avuto più il coraggio di metterlo… 😀

  • lapetitecasserole

    9 Giugno 2014 at 17:17

    A queste foto ed alla loro delicatezza manca soltanto la parola Francesca, sul serio. Inizio a sospettare che oltre alla bravura tu abbia qualche potere in più, sovrannaturale. La mia mamma con i petali della sua rosa ci ha fatto un sale da peeling, le parlerò del tuo sciroppo, sono certa che non se lo lascerà sfuggire. Ossequi a Mariposa, la rosa.

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 17:58

      Forse tra le sfumature del rosa chiaro e quello più scuro una Effe che appare c'è… oppure sta tra le venature delle foglie? 🙂
      Una mia amica si è lanciata con i saponi, non nascondo che l'idea mi incuriosisce… si tratta comunque di fare la piccola chimica e sfiorare magie… 😉
      Mariposa viene a dare qualche consiglio alla mamma, se dovesse servire! Basta chiamarla, con il suo nome… risponde più di Ulisse… 😀
      (grazie….)

  • LeCiorelle

    9 Giugno 2014 at 19:39

    Delicatissimo questo elisir di rose, e delicate come sempre le tue parole, che regalano un attimo di serenità e che fanno star bene, in un mondo in cui tutto sembra essere troppo superficiale, vorrei che le cose si posassero sui petali di queste rose, per sentire la morbidezza, il profumo, e appropriarsi di un attimo di dolcezza tuffandosi in questo sciroppo!!! 🙂 come dicevo, il rosa regala tanta serenità!!! adesso che ricordo una volta preparai lo sciroppo di lavanda, non ricordavo di aver utilizzato anche io i fiori!!! Ciao Francesca, buona serata e grazie come sempre di regalarci questi momenti!

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 21:03

      Vorrei anche io che fosse così… vivere in un mondo che ha questi colori e questa delicatezza, in cui non c'è rumore e si aspettano i tempi lenti per far maturare le cose, al momento giusto… per poi spremerle e bere fino all'ultimo goccia…
      Lo sciroppo di lavanda è un altro mio desiderio nel cassetto, amandola tantissimo… l'appuntamento è solo rimandato! 🙂
      Grazie a te, perchè sai apprezzare…

  • Ely Mazzini

    9 Giugno 2014 at 19:51

    Ma sai Francesca che non ho mai assaggiato lo sciroppo di rose, il colore meraviglioso lo vedo e posso solo immaginare l'aroma e il profumo delizioso!!!
    Un delicatissimo e raffinato post… brava!!!
    Bacioni…

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 21:05

      Se hai rose più scure viene di un rosa più acceso, sarebbe bello provare tutte le diverse e sottili sfumature, magari "osare" anche con rose gialle, quasi introvabili ma bellissime! Potresti usare lo sciroppo per aromatizzare tanti dolci, Ely, sarebbe un buon amico! 😉
      Grazie come sempre, baci a te!

  • piccola mela

    9 Giugno 2014 at 20:36

    Come aria senza spine.
    Ne avrei tanto bisogno oggi, di quest'aria e sono felice di potertelo dire come se nessuno potesse leggerci qui insieme.
    Le parole sono un'ancora, un punto a cui ritornare sempre, ogni volta che non ci ricordiamo più com'eravamo.
    Per questo scrivo, perchè se un giorno dovessi cambiare (e cambiata, lo sono) nelle parole trovere il mo percorso, quegli istanti che spesso si dimenticanoe che ci hanno plasmate fin qui.
    Questo post ha un profumo tutto tuo.

    1. lagattacolpiattochescotta

      9 Giugno 2014 at 21:34

      Le parole sono un'ancora che ci tiene ferme e solide al porto ma allo stesso tempo possono essere anche una barca a remi che ci porta via lontano…
      Scrivo da sempre per lo stesso motivo, pensando di fermare l'oggi ma con un pensiero a quando tornerò a leggere e tutta la vita mi scorrerà davanti come un paesaggio quando siamo in treno… tornare su vecchie pagine mi provoca tenerezza, nostalgia, a volte tristezza, a volte mi riconosco, altre no… siamo cambiate, è vero, è inevitabile, non ho un buon rapporto con il tempo che passa ma se penso a ciò che è migliorato, intorno e dentro me, sorrido perchè so di aver fatto passi in avanti… se siamo come siamo ora, lo dobbiamo a tutta la strada, anche in salita, che abbiamo macinato come chicchi di caffè…
      Come vedi ti parlo "come se nessuno potesse leggerci qui insieme" e so che presto accadrà davvero… 🙂

  • Michela Sassi

    10 Giugno 2014 at 6:45

    Quanta delicatezza nelle tue immagine e parole… mi dai sicurezza, io ne ho sempre bisogno!!!
    Un bacio grande!

    1. lagattacolpiattochescotta

      10 Giugno 2014 at 8:33

      Anche io, Michela… ce la passiamo a vicenda? 😉
      Un abbraccio!

  • Laura

    10 Giugno 2014 at 8:06

    Eccomi Eccomi!Io di là tanto ad urlare che la scuola è finita e poi mi ritrovo che non riesco a 'classificarmi' tra i tuoi primi commentatori… che tristezza 🙁 Le foto sono da paura (come dicevo a 15 anni) sono spettacolari romantiche e vintage una più bella dell'altra!e poi con questo sciroppo si possono fare così tante meraviglie che potresti aprire un link a parte intitolato 'le ricette di mariposa' 🙂 Credo ti ruberò l'idea magari usando la mente che ricopre i miei vasi e farò sapere. Quanto al mondo nascosto nei libri si potrebbe riscrivere 'una ricerca del tempo perduto' e fare un baffo a Marcel!;-)

    1. lagattacolpiattochescotta

      10 Giugno 2014 at 9:00

      Fai benissimo ad urlare, io ti aspetto e non guardo di certo "il posto" in cui arrivi… 🙂
      Mariposa ti ringrazia insieme a me per gli aggettivi usati per descrivere le foto, la parola "vintage" è un assoluto complimento e devo dire che i colori pastello sono quelli che preferisco… credo torneranno… 😉
      Lo sciroppo di menta secondo me è un toccasana per l'estate che si preannuncia bollente a sentire il clima di questi giorni, ti vedo a sorseggiarlo all'ombra in terrazzo, a piedi nudi, con un bel libro sul tavolo… godendoti la libertààààà! Vedi, l'urlo è contagioso… 😀
      A prestissimoooooo!

  • panelibrietnuvole

    10 Giugno 2014 at 10:43

    Che bella questa immagine dei petali di rosa… Mi sembra di vederli volteggiare davanti a me, leggiadri e delicati, mentre passano le stagioni e gli amori. Sai sempre dire cose molto belle a partire da poco, da un'inezia, da qualcosa che a tanti altri passerebbe inosservato…
    Questo sciroppo lo immagino aromatico, leggero, un soffio di sogni da gustare ad occhi chiusi, abbandonandosi alle sensazioni e ai ricordi.
    Un abbraccio!
    Alice

    1. lagattacolpiattochescotta

      10 Giugno 2014 at 11:45

      Dalla mia immagine ne hai creata una tua altrettanto bella… petali in volo, sulle nostre teste, che si posano su spalle e mani, ricordandoci che la leggerezza e il sogno possono esistere… con un po' di immaginazione…
      Grazie Alice, lo immagini bene… sa rapire sensazioni, per questo mi piace! 🙂

  • Marina

    10 Giugno 2014 at 15:15

    Sono immagini molto delicate dai colori meravigliosi. Sei brava anche ad inquadrare dettagli.

    1. lagattacolpiattochescotta

      10 Giugno 2014 at 16:13

      I dettagli sono la mia passione… 🙂
      Grazie Marina! Hai visto, ho parlato di libri!

  • An Lullaby

    10 Giugno 2014 at 16:01

    Ho chiuso anch'io i petali di un fiore tra le pagine di un libro…Come sempre leggerti è un po' come guardare la scena di un film, solo che stavolta si è aggiunto un senso e la scena è un profumo intenso che è possibile annusare 🙂 Come ho detto a Simona (che sintonia voi due!) credo che accompagnerei questo elisir di rose ad un bel gelato fatto in casa oppure ci bagnerei un dolce soffice, questo solo dopo averne assaggiato un bel cucchiaio da solo 😉

    1. lagattacolpiattochescotta

      10 Giugno 2014 at 20:09

      E come sta quel fiore, Anto? Cosa ti racconta? O sei tu che racconti a lui come sei cambiata nel tempo? 🙂
      Sì, posso confermare che un tocco di rosa sul gelato (se di fragola o vaniglia meglio ancora) esalta il sapore e ti porta all'istante in un giardino fiorito in piena primavera! E c'è da approfittare dato che l'estate sta già accelerando il passo velocemente… 😉

  • Mirtillo E Lampone

    11 Giugno 2014 at 9:27

    La delicatezza e il profumo delle tue parole le sento fino a qua, dove regna la citronella 🙂 Sai che tutti quei petali li ho buttati? Avrei voluto usarli per profumare la camera, ma sarebbero diventati preda dei gattoni crudeli e giocherelloni! Ora mi odierai…potevo farne tesoro, lo so, potevo fare questo splendido siero delicato…ma questo caldo mi uccide e non me ne accorgo, anche i pensieri e l'entusiasmo vanno via, emigrano…
    E ora emigro anche da qui e ti lascio un pensiero ed un bacio…♥

    1. lagattacolpiattochescotta

      11 Giugno 2014 at 12:05

      Potevi darli a me, ti avrei fatto molto volentieri uno sciroppo da gustare quando il caldo stringe la morsa come ora, da sorseggiare al fresco della notte… 😀 Dai, sarà per il prossimo anno, magari ti regalerò un po' di elisir di Mariposa!
      Buona la citronella, se la metti in una granita al limone o nel gelato (anche con una spruzzatina di lime) fai una bevanda perfetta per ritrovare energia ed entusiasmo… speriamo che quest'afa passi, io voglio una Berry in forma e carica! 🙂

  • La cucina di Esme

    11 Giugno 2014 at 18:28

    adoro le anime romantiche e più ti leggo e più ti ritrovo simile a me e più ti sento vicina.
    posso farti i complimenti per queste foto belissime? Questo sciroppo deve essere una delizia evocativa di ricordi magici!
    baci
    Alice

    1. lagattacolpiattochescotta

      11 Giugno 2014 at 19:15

      Per tante cose sono cambiata ma il lato romantico non mi abbandona mai… un tocco di rosa nel modo di vedere le cose serve sempre… 😉
      Certo che puoi, Alice! Mariposa ti sorride, ehehe! E anche io, per le belle parole che mi hai scritto!
      A presto!

  • giochidizucchero

    11 Giugno 2014 at 21:42

    Finalmente riesco a soffermami un secondo per assaporare il delicato profumo delle tue rose. L'elisir mi riporta ad un particolare periodo della mia infanzia… quando la mamma di una mia amica di giochi ce lo offriva servito in minuscoli bicchierini di vetro. Era una chicca a cui non avrei mai voluto rinunciare. Il sapore dolce e aromatico ancora e' vivido nei miei ricordi, che mi fanno pensare anche a chi purtroppo non c'e' piu'. Scusa la mia malinconia. Ma e' una malinconia leggera leggera come quei petali rosa…

    1. lagattacolpiattochescotta

      11 Giugno 2014 at 22:29

      Comprendo benissimo questa malinconia, uno stato d'animo con cui convivo… penso spesso a chi non c'è più e scavo nei ricordi, ormai mi conoscete… sapete che sono fatta così pur se guardo avanti e cerco i colori pastello… 🙂 Quindi grazie per questa "confidenza" sottovoce, sono contenta di averti fatto tornare vivo un sapore che no, non si dimentica…

  • Ida

    11 Giugno 2014 at 22:29

    Non riesco capire se il brivido che proviamo noi a leggerti è paragonabile a quello che provi tu a scrivere. Poi ci regali una ricetta che è l'essenza dei tuoi ricordi e lo diviene dei nostri. Ma solo di quelli preziosi, quelli per i quali vale la pena vivere. E' da un po' che non colleziono più petali. Forse i più belli già li ho esauriti. Oppure è ora di cambiare libro.Grazie per la riflessione.

    1. lagattacolpiattochescotta

      11 Giugno 2014 at 22:40

      Appari così, quasi all'improvviso, nello stesso momento in cui sono tornata qui stasera… anche questo in fondo è un brivido, quando si è connesse non solo in senso virtuale e un commento ha lo stesso profumo intenso dei doni di Mariposa…
      I libri si possono cambiare oppure si possono saltare parti che piacciono meno, per correre al finale e magari permettersi qualche licenza poetica per renderlo come vogliamo… a volte ci sono anche due, tre finali possibili ed è bello viverli tutti per poi scegliere quello che preferiamo…
      Continueremo il discorso, se ti va, aggiornandoci sui prossimi capitoli. Intanto grazie a te, per questa buonanotte.

  • Cecilia Cavallini

    12 Giugno 2014 at 13:47

    Questa ricetta è per il mio amico Fox (e… per me)! Talmente magica che, nel surreale mondo del Signor Fox (e tante volte nella mia mente) potrebbe essere chiamata "L'Elisir dei ricordi che non sfioriscono".
    Baci grandi

    1. lagattacolpiattochescotta

      12 Giugno 2014 at 14:02

      Cecilia, cambierei subito titolo mettendo il tuo copyright! 😀 Mi piace tantissimo… perchè è davvero, davvero così. Alcuni ricordi non sfioriscono, anzi, di anno in anno aumentano petali e profumi. Ed è prezioso, oltre che raro, perchè l'oblio è sempre in agguato… eppure no, loro nuotano, restano a galla e scavalcano stagioni insieme a noi.
      Preparo subito un bricchetto tutto per Fox, che è anche amico mio… 🙂 E per te un bel bicchiere fresco, da gustare all'ombra… ti aspetto sulla sdraio!

  • Cecilia Cavallini

    13 Giugno 2014 at 12:13

    Arrivo!

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Giugno 2014 at 13:43

      Bene! 🙂

  • Günther

    13 Giugno 2014 at 13:00

    gran bel post con delle belle foto

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Giugno 2014 at 13:49

      Grazie! 🙂

  • journeycake

    13 Giugno 2014 at 20:05

    Franci mia.. finalmente non solo riesco a passare e a godermi le tue splendide parole, ma riesco anche a lasciarti traccia del mio passaggio. Che ti devo dire se non che qui trovo sempre una coccola. Questa sera leggo di petali di rosa e di elisir. Anch'io lascio tracce nei libri, un fiore, una foglia, delle cartoline e come dici tu quando li risfoglio ritrovo pezzetti di memoria. Ti abbraccio forte forte. Simo

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Giugno 2014 at 21:42

      Bello scambiarsi coccole profumate e piene di ricordi… anche io ho usato spesso cartoline come segnalibri e anche bigliettini d'auguri… se riapro tutte le pagine costruisco davvero un puzzle di vita… 🙂
      Un abbraccio a te, cara Simo! Grazie di venirmi a trovare appena puoi, lo apprezzo perchè so quanto sia poco il tempo che hai!

  • Sweetie-Home

    16 Giugno 2014 at 18:12

    E quindi… lo dico o non lo dico?
    Va bene, lo dico. Da piccola bevevo l'acqua di rose, proprio quella a cui stai pensando ora. Diciamolo… un po' è genetica, ma un po' gli ho dato una mano 🙂
    Non ho mai conservato petali tra una pagina e l'altra, però non sono mai riuscita a fare a meno di lasciare un segno. La prossima volta che aprirò un libro e mi ritroverò davanti un tratto che è subito un ricordo, ti penserò 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Giugno 2014 at 18:42

      Io l'acqua di rose me la mettevo sulla faccia più volte al giorno… non sono arrivata al punto di berla ma forse adesso lo farei! 😀
      Anche io lascio segni di ogni tipo un po' ovunque e puoi immaginare quanti brandelli di carta abbia dimenticato o ritrovato chissà dove, oltre a foto e biglietti del cinema o di concerti… siamo fatte così, marchiamo il territorio proprio come i gatti… 🙂

  • la signorina pici e castagne

    19 Giugno 2014 at 9:36

    ah! lo sciroppo di rose… che cosa deliziosa. a m riporta alla mente la Turchia, ed un amico turco che mi portava sempre delle cose buonissime da mangiare, dei dolcetti zuccherosissimi che centellinavo più che potevo.
    leggera, profumata, femminile più che mai.. questa ricetta è un bel ritratto di te : )

    1. lagattacolpiattochescotta

      19 Giugno 2014 at 10:31

      Li voglio anche io quei dolcetti! E voglio pure un viaggio, una valigia con cose leggere, la possibilità di farlo e al diavolotutto… 🙂 Arrivata in questo periodo dell'anno, appena sento echi di posti che non conosco mi viene un desiderio di partire e scoprire ogni cosa che non so…
      Per l'ultima riga ti mando un abbraccio speciale! :*****

  • Anna

    19 Novembre 2015 at 21:36

    Petali di rosa tra le pagine di un blog…

    Petali come parole che scivolano lisce tra le tue mani, come emozioni che profumano, come ricordi da accarezzare, come bolle di sapone che rotolano in
    cielo, come morbidi abbracci,
    come amicizie da trattenere…

    Petali come parole che
    accelerano i battiti, come emozioni che colorano le
    distanze, come ricordi condivisi, come bolle di sapone che scoppiano allegre, come abbracci di speranza, come amicizie
    da proteggere…

    Petali di rosa tra le pagine del
    tuo blog…

    In fondo… io vengo qui e “sfoglio” petali disseminati, pezzi di vita e di te, pezzi di noi che ritroviamo
    la strada di Casa tua…
    Anna

    1. Francesca P.

      21 Novembre 2015 at 0:58

      Mi piace che il tuo sia il centesimo commento, cifra tonda, numero pieno, una cascata di petali con due zeri, vicini vicini…
      Forse le stesse parole sono una rosa che man mano si spoglia e lascia tracce sul cammino, nei punti giusti… in fondo tu hai trovato quei petali lasciati, hai saputo sollevarli con delicatezza e annusarli… hanno ancora profumo, vero?
      Casa mia ormai è anche un po’ vostra… e le pareti color pastello sapranno sempre accoglierti…

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