UNA BUONA COMPAGNA DI MERENDE
A volte sono come una macchina d’epoca tipo Maggiolino che ha bisogno di scaldarsi e sbuffa un po’, a singhiozzo, prima di mettersi in moto e affrontare la strada. L’attimo che precede la partenza sembra sempre in salita, ma basta un colpo di gas per acquisire sicurezza.Probabilmente è la timidezza che mi ha sempre fregato. Da piccola, era mio padre a farmi fare amicizia o almeno a prepararmi il terreno. Si avvicinava lui alle bambine, soprattutto durante le vacanze, mentre io guardavo la scena pochi passi più indietro, vergognandomi tantissimo. Cercava di coinvolgermi, mi introduceva. Il primo minuto volevo scomparire, il secondo avanzavo lentamente, il terzo accennavo qualche parola a bassa voce e il quarto ero già a tuffarmi o correre con le mie nuove amiche.
Con il tempo sono migliorata, ma dipende dalle circostanze. So essere loquace ed espansiva quando ho davanti le persone che dico io, ma divento una gatta di ceramica se non sono ispirata.
E’ che devo sentirmelo: se posso fidarmi, se è scattata un’intesa, se la simpatia è ricambiata, se l’istinto non è in sciopero perché lo faccio lavorare troppo, se ho incontrato una buona compagna di merende.
Manuela è sicuramente una buona, anzi buonissima compagna di merende. Anche se vorrebbe farmi mangiare solo cioccolato, persino dentro le tagliatelle.Mi piace per tanti motivi: è una pura felina al 100%, sforna biscotti come non ci fosse un domani, tuffa i cibi nel bianco quando scatta, conosce l’ironia, è Pinterest-dipendente come me, chiama per nome i pomodori, passerà alla storia perché è la prima donna in Italia ad aver adottato un rabarbaro, usa i calzini a righe, ama il formaggio di capra puzzone e soprattutto sa essere presente.
Sì, lei c’è. Anche solo con qualche frase, ogni giorno – tutti i giorni – di più.
Sappiamo farci compagnia. E ridere a distanza.
Da mesi credo di non aver saltato un suo post, salvando anche varie ricette. Glielo dovevo un omaggio. Avevo deciso di orientarmi su un plumcake pubblicato di recente, ma a sorpresa delle banane mature mi hanno preso per mano e portato verso lo scaffale delle cocotte monoporzione. E lo sapete, alle cocotte monoporzione non dico mai di no.
Ecco il mio/suo/nostro pudding, che io ho arricchito, per rendere l’omaggio ancora più omaggio, di gocce al cioccolato e crème fraiche come se a mangiarlo fossimo nei vicoli della vecchia Nizza.
Se vi state chiedendo che consistenza abbiano questi dolcetti, facciamo che vi risponde direttamente lei e vi metto il virgolettato: “Non sono cremosi, nè fanno ‘pappetta’. Sono più simili alla consistenza di un muffin, ma più teneri”.
Grazie, Sweetie, per averlo spiegato al posto mio e per aver seguito le briciole di cookies che ho sparso da quando ci siamo sfiorate a Parigi e tuffate nello stesso vasetto di creme spalmabili, con Ulisse e Poldo che già dormivano vicini…
PUDDING ALLE BANANE CON SCIROPPO D’ACERO E GOCCE DI CIOCCOLATO
Due cucchiai di zucchero semolato
Due cucchiai di sciroppo d’acero
100 g di banana matura schiacciata + qualche rondella
50 g di burro fuso
Un uovo
75 g di farina autolievitante
Gocce di cioccolato (a piacere)
Crème fraiche o panna q.b.
Zucchero a velo (per decorare)
Preriscaldate il forno a 170°.
In una ciotola mescolate lo zucchero, lo sciroppo d’acero, la banana schiacciata, il burro, l’uovo, farina e le gocce di cioccolato fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versatelo in cocotte o stampini imburrati.
Infornate per 30/35 minuti, verificando la cottura con uno stecchino.
Fate raffreddare (ma non troppo, il pudding è buono soprattutto tiepido per me!), servite spolverando di zucchero a velo e accompagnando, se siete golosi come me, con uno sbuffo di crème fraiche o di panna e qualche fettina di banana… e senza paura di aggiungere ancora e ancora gocce di cioccolato o sciroppo!
134 Comments
Dani
18 Maggio 2014 at 17:59
Tu sei sempre dolce! Nell'ultimo periodo sono svagata e con la testa in perenne movimento. Non ti scrivo sempre ma la domenica sera ti penso e passo sempre :*
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 18:18
Dani, dipende… se divento di ceramica mica tanto, ahah! 😛
Voglio sapere cosa ti passa nella testa e non farmi pensare a quanti mesi sono passati dall'incontro al baretto di Villa Ada… non mi rendo conto più del tempo, mi sembra ieri che spuntavi dalla strada col pancione! 🙂
Grazie, so che ci sei… :****
consuelo tognetti
18 Maggio 2014 at 18:39
6 dolcissima Franci..sono sicura che la tua compagna di merende avrà gradito tantissimo :-DDD e chi resisterebbe dinanzi a cotanta delizia 😛
Buona settimana tesoro e ci sentiamo domenica prox..stesso posto, quasi stessa ora ^_*
la zia consu
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 19:23
Credo che nelle case di tante di noi ci siano banane un po' sconsolate e dimenticate sulla fruttiera… 🙂 Metterle in un frullato o nei dolci è la situazione migliore per consumarle… non ho mai provato il banana bread ma prima o poi lo farò!
Bello sapere dove trovarsi, crea continuità!
Un bacio, Consu!
Sabrina C.
18 Maggio 2014 at 18:42
Fra, quanto tempo ♥
perdona la mia lunga assenza ma ho avuto un momento un po' pieno ecco 🙂
Io invece nelle amicizie da piccola ero completamente l'opposto di te ihihih e crescendo ho cominciato a chiudermi diciamo.. a concedere solo a chi merita, la mia amicizia ma puntualmente qualcuno riesce a farmela lo stesso! Il dolcetto mi sembra davvero delizioso.. devo farlo! Qui a casa c'è qualcuno che mangia banane a volontà.. ne sarà sicuramente felice!
Ti abbraccio ♥
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 19:27
Sabri, bentrovata! Non ti preoccupare, so bene quanti impegni affollano le nostre giornate, per fortuna ti vedo anche su FB e Instagram! E lo so che la passione per la cucina prima o poi ti riporta qui… 🙂
In amicizia sono diventata meno timida ma sono sempre molto selettiva… hai ragione, bisogna dare spazio e fiducia solo a chi (ci) merita!
Il dolcetto si fa presto e ha quel sapore di banana un po' infantile, hai presente? Quello delle caramelle gommose o della banana schiacciata dalla mamma o dalla nonna! 🙂
Teresa
18 Maggio 2014 at 19:41
Come ti capisco, succede anche a me. Se scatta la sintonia è tutto un ridere da subito, altrimenti posso stare zitta anche tutta una cena. Ora mi guardo subito il blog della tua amica, belline che siete. Ma lo sai che l'ultima mia ricetta erano dei muffin banana e gocce di cioccolato? I tuoi pudding sono deliziosi, come direbbe la mia nonna.
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 20:53
Io vorrei essere più diplomatica e meno "trasparente", ma se non sto bene o qualcuno mi è antipatico si vede, non so nasconderlo… mi lascio subito sgamare, basta vedere la mia faccia… 🙂
Contenta che questo filo bananoso e cioccolatoso abbia contagiato un po' tutte, la frutta estiva scalpita ma è giusto non dimenticare chi ci ha fatto compagnia fino ad oggi…
Saluti alla nonna! 🙂
Sugar Ness
18 Maggio 2014 at 19:42
Non avrei potuto dire di no a queste adorabili cocotte nemmeno io, ma di certo non le avrei valorizzate come hai fatto tu! 🙂 Io ho ancora un barattolino per te nel primo cassetto della scrivania… Quando la facciamo questa merenda? 😉
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 20:56
Vanessa, lo so! In questi giorni gli eventi si sono fermati perchè c'è il festival di Cannes ma appena ricomincia tutto ci vedremo al più presto, non mancherò di venire in zona! Ho già scelto la ricetta per il tuo barattolino, intanto… non la sto facendo apposta perchè aspetto… 😀
larobi
18 Maggio 2014 at 19:46
pensa che in questi ultimi tempi , stavo pensando che non ho mai fatto un dolce con le banane … quindi grazie a te e alla tua amica (grazie per avermi fatto scoprire il suo blog : delizioso!) mi cimenterò…sperando di riuscire a ricreare anche la magica atmosfera che traspare dalle tue foto ! un abbraccio ! un grattino ad Uisse …
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 21:01
Io l'avevo fatto solo una volta, tempo fa… in effetti non è così usuale, ma per fortuna i blog suggeriscono tante ricette e ho trovato quella giusta! Lo sciroppo d'acero sarà felice di non accompagnare sempre e solo i pancakes, cambiando un po' amicizie… 🙂
Grazie, Robi!
ps: da oggi ci vediamo pure su Pinterest, ehehe!
Chiarapassion
18 Maggio 2014 at 20:05
Francy cara penso che tu abbia capito che anche io sono timida ed ho spesso bisogno della "spinta" per lasciarmi andare. Quanta è vera la tua immagine "gatta di ceramica",sapessi quante volte mi è capitato di sentirmi così, è una sensazione che non amo per nulla, perché mi sta stretta e mi fa sentire inadeguata; ma purtroppo a volte con alcune persone non riesco proprio ad aprirmi perché non ho quelle sensazioni piacevoli che ti danno le nuove conoscenze. La timidezza per fortuna con le persone giuste scompare all'istante e basta un accenno, un sorriso, per aprirmi come non mai e parlo,parlo, parlo 😀 La tua merenda golosa come sempre mi colpisce per consistenza e colori e poi con tutto questo bianco e blu mi conquisti all'istante.
Buona domenica sera e complimenti anche alla tua dolce amica di merenda
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 21:05
Tu sei spontanea e vera come me, Enrica… io non riesco a fingere neanche sul lavoro, alcuni colleghi li evito proprio e a malapena li saluto… ormai ho capito che devo frequentare solo posti e persone che mi trasmettono sensazioni positive, considero troppo prezioso il poco tempo che abbiamo per sprecarlo stando male… qui tra noi, nelle nostre pagine, si sta così bene invece… 🙂
Ormai ti penso tutte le volte che apparecchio in bianco e in blu!
Buona domenica a te, notte notte!
LeCiorelle
18 Maggio 2014 at 20:10
Anche io sono così timida, che buffo, succedeva anche a me che mamma o papà dovessero trascinarmi per farmi fare conoscenza con i bambini, quando ero più piccola, e oggi, ancora oggi nonostante i miei 33 anni appena compiuti, faccio ancora fatica a sbloccarmi subito, però se avverto sintonia immediata allora diventa tutto più facile!!! e sarà contenta la tua compagna di merende per questo omaggio, un regalo tanto carino!!! complimenti per la l'abbinamento delizioso di sciroppo d'acero e banana, anche loro avranno avuto fin da subito una dolce sintonia! a presto e buon inizio di settimana, silvia
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 21:14
Ho provato a lavorare sulla timidezza ma credo che non mi abbandonerà mai… però a volte fare il primo passo è importante, per non perdersi occasioni o persone in gamba… con un monitor davanti ovviamente è più facile, ma poi è bello "sconfinare" e avvicinarsi sempre di più!
Viva le sintonie, dunque! 😉
Laura
18 Maggio 2014 at 20:11
Tuo padre è un mito!Lo adoro ogni parola di più che sento su di lui dai tuoi racconti!e anche questi dolcetti sono deliziosi a vedersi e non sai quanto mi incuriosiscono proprio per la consistenza che sembra morbidosa morbidosa 🙂 Un bacio!
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 21:21
Gli dirò che sei una sua estimatrice! Magari la prossima volta a cena invito anche lui, ahaha!
Sai quanto amo affondare un cucchiaino nel morbido… e spruzzare tutto di panna o di cremine! 🙂
ps: ho preso oggi ad un mercato di fiori una piantina di borragine, piena di boccioli! Non vedo l'ora fioriscano… e di usarli! 😉
marina riccitelli
18 Maggio 2014 at 20:20
ero timida da piccola e lo sono anche adesso. Io carburo la seconda volta oppure quando è ora di andare… naturalmente questo capita nelle nuove situazioni e per questo credo che la prima volta io risulti un po' fredda forse pure un po' antipatica eh! vaglielo a dire che è una questione di timidezza…. però è un piacere quando ti dicono ma dai lo sai che non ti facevo così? Questo pudding mi piace ha dentro un sacco di sprint ed è quello che mi ci vuole! Un abbraccio 🙂
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 23:06
Sei come un impasto che ha bisogno di tempo per crescere… 🙂 E ti capisco, non è facile aprirsi, creare confidenza, sentirsi liberi di essere se stessi… le prime impressioni contano fino a un certo punto, bisogna poi approfondire la conoscenza… chi etichetta i timidi come antipatici o snob non ha capito nulla e non sa aspettare… la frutta mica matura subito… 🙂
Buon lunedi sprintoso, magari avessi ancora un pudding!
Zucchero e zenzero
18 Maggio 2014 at 20:41
Anche io ho sempre avuto difficoltà a fare amicizia a causa della mia timidezza: da bambina quando ero in vacanza passavo un paio di giorni a guardarmi attorno, studiando i coetanei e cercando di capire "a naso" chi poteva essere affine a me e fortuna vuole che tante volte non sono stata io a fare il primo passo. Mi sono sempre fidata del mio istinto perchè non mi ha mai tradita, ma a volte penso che se mi fossei buttata di più e se avessi osservato di meno avrei conosciuto molte più persone.
Hai scritto delle parole molto belle e per omaggiare una compagna di merende come Sweetie queste tortine sono la scelta migliore! La loro consistenza mi intriga moltissimo 🙂
Buona settimana :-*
V
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 23:12
Quante volte vado "a naso", cara Virginia, un'espressione molto gattesca e per me molto calzante! Del mio istinto mi fido e anche se a volte sbaglia credo che una parte di verità sappia comunque coglierla in anticipo… io ho rinunciato ad avere grupponi grandi di comitive e amici, sono sempre stata per i piccoli numeri e nuclei, più intimi… tanto se il destino vuole le persone, quelle giuste, capitano sul cammino e si riconoscono! Anche sul cammino della blogosfera… 🙂
Buona settimana a te, un abbraccio!
Sweetie-Home
18 Maggio 2014 at 21:31
Senti, poi ripasso che proprio non posso non tornare a rileggere tutto, che pareva di guardarmi allo specchio. Ma intanto ti scrivo, perché non esiste al mondo che io aspetti domani mattina per dirti che proprio un momento fa mi sono detta che io voglio essere felice. Poi sono passata di qui. Stai a vedere che i desideri si avverano. Qui un abbraccio non basta. Direi almeno un tot, pure conditi con i lucciconi. Che quando dico lovvo intendo proprio questa cosa qui. Come si fa la faccina da abbraccio stretto stretto? 🙂
lagattacolpiattochescotta
18 Maggio 2014 at 23:22
Avevamo parlato proprio oggi pomeriggio di merende e… vedi che tutto torna? Così come torna il sorriso o la voglia – e la forza – di credere che la felicità non sia solo una scelta di vita ma un diritto! Dobbiamo prenderla e quasi pretenderla, superando cose e/o persone che ce l'hanno strappata via o l'hanno fatta nascondere… ricominciando da noi, da tutto ciò che abbiamo dentro, magari di inespresso o taciuto… il bello che c'è come vedi viene notato… se no non sarei qui e non ti avrei dedicato un post! 😀
Sono felice che lovvi. E che lovviamo a vicenda. E che la parola "lovvo" sia entrata nel lessico quotidiano e familiare… 🙂
Sweetie-Home
19 Maggio 2014 at 14:40
E comunque – rieccomi – avevo intuito un sorriso un pò ammiccante di fronte a quella proposta di merenda… io, te e Pinterest… ma mai avrei pensato a questa dolcezza che fa un baffo (felino) perfino al pudding .)
Ho deciso che ti porterò un biscotto per ogni formina che c'ho, fortuna che non devo passare alcuna frontiera, potrebbero mettermi dentro per contrabbando…
Vero che il lovvo è contagioso? 😀
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 16:57
Un biscotto per ogni formina?! Sai che non smetterò di pensare a questa cosa finchè non avverrà, immaginando ogni tipo di animale, fiore, oggetto esistente al mondo? E per far posto ai tuoi biscotti leverei persino le cocotte da un cassetto… ho detto tutto, questo fa capire quanto ci tengo! 😀
Il lovvo è contagioso al punto che proporrei una versione romana "rinforzata": il lovvvo con 3 v!
Sweetie-Home
20 Maggio 2014 at 8:28
Nuuuuuuu, le cocotte no!
Ho un collegamento romano, adesso gli dico di dirmi lovvvo così entro nello spirito giusto! :-)))))))))
piccola mela
19 Maggio 2014 at 5:28
Se si parla di Sweetie corro sull'attenti! È bello leggere la stessa persona raccontata con gli occhi degli altri e ritrovarsi perfettamente.
Io timida per davvero non lo sono mai stata, o meglio, l'adolescenza mi ci ha costretta, ma piano piano l'ho scacciata a dovere, ma ancora oggi mi prendo il giusto tempo prima di correre a giocare con le nuove amiche.
Gatta di ceramica è bellissima, non pptevi rendere meglio l'idea 🙂
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 8:21
Il blog mi ha portato due Manuela speciali… e pensare che fino ad ora non avevo avuto mai nessuna amica con questo nome! 😉
Il giusto tempo serve a tutto, se ci pensi. A volte è difficile contenere istinto ed entusiasmi e si parte "a missile", ma è la calma che fa avere un quadro più chiaro della situazione e il pane più buono, come tu mi insegni… giocare poi è una cosa seria, mica si può fare con chiunque… 😀
Io gioco bene con te, con voi.
Sweetie-Home
19 Maggio 2014 at 14:42
Va beh, siete due delizie 🙂
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 16:57
Sì, con un ciuffo di panna in testa! 😀
panelibrietnuvole
19 Maggio 2014 at 6:19
Seguo Manuela da tempo e adoro i suoi biscotti, le sue foto e la sua ironia. Che bello quando si incontra qualcuno con cui si è davvero in sintonia…qualcuno con cui la cose scivolano via con facilità e fare amicizia diventa naturale, qualcuno che si sente vicino anche nella distanza.
Se poi ci sono in mezzo anche dei muffin…allora il quadro è perfetto! 🙂
Brindo a questa bella amicizia con un piccolo e tenero muffin. Buona giornata!
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 8:26
Le amicizie qui possono sembrare più "facili" perchè c'è uno schermo di mezzo, ma le affinità corrono sul filo e sono importanti come negli incontri "dal vivo"… servono a far accendere scintille e aver la voglia di conoscersi ogni giorno di più… possono nascere bei rapporti sfogliando i nostri blog ed entrando nelle nostre vite, forse i tempi sono più dilatati ed è pure più bello… ci si svela a poco a poco… 🙂
Grazie, brindiamo con una tazza di tè!
Ely Mazzini
19 Maggio 2014 at 6:35
Ciao Francesca, caratterialmente sono un po' come te, sono timida e ho sempre fatto fatica a fare amicizia. Ricordo che quando da bambina si andava al mare, a differenza di mia sorella che ha solo un anno e mezzo più di me, lei, nel giro di qualche ora aveva già fatto compagnia, e si divertiva giorno e sera, io restavo timida sotto l'ombrellone. Ed è sempre stato così, anche se poi quando riesco ad entrare in sintonia con qualcuno, sono una compagnona, ma mi ci vuole la situazione giusta e un certo feeling 🙂
Deliziosi questi pudding, e come sempre tutto è perfetto e impeccabile… brava!!!
Un abbraccio…
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 8:29
Cosa mi hai ricordato, Ely… io sotto l'ombrellone anche un po' imbronciata, indecisa se far vincere la voglia di conoscere persone o restare protetta lì sotto… 🙂 Tutto sta a fare il primo passo, è sempre stato quello a spaventarmi di più… adesso di anni non ne ho 10 ma 35 ma credimi, a volte ancora oggi resto qualche metro più indietro prima di sorridere e porgere la mano!
Grazie come sempre, un abbraccio a te!
Sonia Monagheddu
19 Maggio 2014 at 8:24
Ritrovo me e mia figlia nella tua descrizione, ma se significa essere "selettive" ben venga 😉
Un dolcetto che proverò, mi pare davvero facile ed irresistibile!
Grazie a entrambe, bacioni
Sonia
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 8:32
Sonia, che tu ed io fossimo tanto simili si era capito dal primo giorno e dal primo contatto che abbiamo avuto! 😀 Tu lo sai che prima o poi arriverà anche il tuo momento (se solo vedessi quante tue ricette ho tra le preferite!), mi prendo tempo, i gatti sanno camminare piano ma poi grattano alla porta… 😀
Miu Mia
19 Maggio 2014 at 8:45
E' una vera fortuna incontrarsi e riconoscersi. Senza troppi complimenti, senza gli stopposi convenevoli! Così, come si è: puliti e bianchi, zuccherosi e di banana.
Se poi negli occhi dell'altro si nota quella certa pagliuzza di felina gioia, allora sarà amore per sempre. Grazie per avermi presentato la tua compagna di merende… ora però sono curiosa di andarla a conoscere! 😀
Ah… ti riporto la cocottina non appena l'avrò (gnam) ripulita! 😉
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 11:19
Io non sono una tipa da "tesoro", "amore" e smancerie varie, termini un po' abusati secondo me e detti con troppa leggerezza… doso le parole perchè l'affetto si può esprimere in centomila modi più soft ma altrettanto forti e coinvolgenti… 🙂
Le pagliuzze feline non mi scappano… e avendole anche tu devi conoscere Manuela perchè so che ti piacerà!
Ripulisci bene la cocotte, mi raccomando… 😛
conunpocodizucchero Elena
19 Maggio 2014 at 8:50
cavoli un dolce da due dolci tentatrici come voi cosa non deve essere francesca?!?!?!?! die feline divine siete! 🙂
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 11:21
E' un dolcetto salva-banane prezioso! 🙂 Quando le gatte si uniscono, il forno canta, ahaha!
Un bacio, Elena!
Daniela Tornato
19 Maggio 2014 at 8:55
Come vorrei essere anche io un maggiolino che stenta a partire e che prima deve "scaldare" un pò i motori…è la cosa migliore, perchè hai il tempo di capire, io invece sono l'opposto mi butto a capofitto, con grande entusiasmo, senza tanti pensieri ne malizie,conoscere e interagire con persone nuove mi ha sempre affascinato, è anche uno dei motivi che mi ha spinto ad aprire il blog, ma a volte dare troppo subito si rischia di rimanere scottati, ed è a quel punto che io divento una gatta di ceramica…infatti oggi ci sto più attenta…è bello trovare delle amicizie vere anche qui, non conosco Manuela ma da come la descrivi sono convinta sia una persona veramente speciale, e poi ha adottato un rabarbaro, grande!!… mi sa che devo chiederle qualche consiglio perchè il mio stenta a crescere…
Cosa non devono essere questi pudding con banane e cioccolato, ne vorrei proprio uno ora,magari con un ciuffetto di panna…
Grazie Francesca.. lo scrivo sempre e ormai lo sai quanto mi piace leggerti!! buona settimana a presto!! Daniela
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 11:27
A volte vorrei essere più socievole, più aperta, con meno dubbi o paure… ma non ci riesco, purtroppo alcune esperienze negative mi hanno un po' segnato… però credo nella buona fede di tante persone, credo che le donne, quelle non invidiose e leali, possano creare bellissimi legami, credo che sia giusto ad un certo punto mollare le difese e lasciarsi andare… prendo spunto dai gatti ancora una volta: prima si annusa e si vede che aria tira, poi ci si avvicina e si inizia a fare le fusa… 🙂
Ti monto tutta la panna che vuoi (ma come ci sta bene la crème fraiche che stempera il dolce della banana!) e ti ringrazio perchè sei presente e mi parli di te!
Paola
19 Maggio 2014 at 9:02
Ecco un'altra cosa in comune: la timidezza. Capisco benissimo le tue parole, il partire con la retromarcia attaccata nel conoscere nuove persone e scambiarci parole. Da piccola – e anche ora a dire il vero – ero così. Sempre silenziosa e osservatrice, me ne stavo spesso in disparte ed erano spesso i miei a incitarmi a fare amicizia. Oggi l'iniziativa la prendo da me..e da osservatrice ho imparato a scoprire dagli occhi e dalle parole la bellezza delle persone e la possibilità che questa offre di potermi aprire, sicura che dall'altro lato c'è qualcuno che capisce e recepisce quello che ho da dire e a cui piace condividere quello che pensa. Quello che è successo con te e con poche altre ragazze conosciute tramite questa meravigliosa passione che è la cucina.
Manuela non la conoscevo e le parole che hai usato sono splendide 🙂 Assaggio un po' del tuo/suo/vostro pudding simile ai muffin, ma più tenero 🙂
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 11:45
Spesso chi osserva tende a non gettarsi nella mischia, è più riflessivo, pondera tutto prima di agire e prende spunti magari per storie… 🙂 Ti immagino in disparte con una cascata di riccioli e gli occhi accesi… io sono la tua vicina di ombrellone, possiamo fare amicizia noi due dato che siamo entrambe timide! 😀
I rapporti che nascono virtualmente non sono "inferiori" per me, possono avere la stessa intensità di quelli "comuni", anzi, la raggiungono in più tappe, gradualmente, con un senso di scoperta anche maggiore… è bello sentirsi vicine mentre il sugo si cuoce in padella e un pane sta lievitando… 🙂
Un abbraccio, Paola, che prima o poi ci daremo dal vivo, lo so!
Reb
19 Maggio 2014 at 9:42
Una mattinata in cui ogni senso è appagato. Ascolto Magic dei Coldplay, guardo queste foto meravigliosamente estive, sgranocchio biscottini al sesamo e mi godo la dolce dolcissima brezza di un giorno qualunque di maggio!
Il mio appuntamento fisso con la bellezza è quei!
Un bacio dolcissima timida amica!
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 11:47
Mi hai trasmesso un tale senso di quiete, Reb… ho letto il tuo commento mentre ero nel traffico del lunedi mattina, con un monitor rotto da aggiustare e i minuti che correvano troppo veloce… sei stata la mia tisana rilassante arrivata al momento giusto… 🙂
Ti stringo forte e conserva qualche biscotto per me, adoro il sesamo!
Anna Maria Pischedda
19 Maggio 2014 at 13:15
Ecco, potrei tuffarmi a capofitto in questo pudding! lo sto già assaporando con gli occhi, magari un giorno riuscirò ad assaggiarle anche dal vivo, preparate da te 😉
Sai che ho fatto la tua lemon curd? è deliziosa e mia sorella ne ha reclamato subito un vasetto tutto per sè..le tue ricette le salvo tutte e prima o poi le faccio, mi diverto un sacco!!
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 13:25
Beh, ma se dovessi venire qui come mia ospite preparerei taaaaante cose buone, mica solo un pudding! 😀
Sono stra super iper felice che vi sia piaciuto il lemon curd (sentito che buono con l'aroma di cardamomo?), che ami le mie ricette e soprattutto che ti diverti, eccola la cosa principale! Ci vuole il sorriso nella lista degli ingredienti, sempre!
Ti ringrazio per esserci ogni settimana, bello vedere il tuo mezzo sorriso nell'icona!
Anonimo
19 Maggio 2014 at 13:17
Ormai sono diverse settimane che ti seguo, ho conosciuto il tuo blog tramite quello di "Perle di cotone" e adesso ti sono fedele, ti leggo tutti i lunedì.
Comlimenti adoro le tue ricette e soprattutto adoro come scrivi
Nicoletta
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 13:27
Ciao Nicoletta, piacere! Hai fatto bene a lasciarmi un commento, così ho potuto scoprirlo e conoscerti! Ci vediamo il prossimo lunedì, allora! 😉
Grazie mille!
An Lullaby
19 Maggio 2014 at 13:20
Che delizia questo post, si sente il sapore dell'amicizia…Sai Francesca, io sono come te, timidissima, come una vecchia Citroen Due Cavalli (io mi sento più così, ahha!), ci metto molto a riscaldarmi e poi a partire… e non è detto che parta… Se sono a mio agio posso anche diventare una buffona, ma in contesti nuovi, alle prese con persone sconosciute, divengo anch'io una "gatta di porcellana", anzi molto spesso poi, se costretta ad interagire, divento una Woody Allen in gonnella! "Woody esci da questo corpo!!" penso intensamente! Ti giuro, in quei momenti mi sento un pinguino impacciato, magari fossi gatta 🙂 Posso rivelarti un bel segreto e dirti una cosa che credo farà piacere anche a te? Sai già che mi trovo in un momento particolare, di stallo, non prendo la mia reflex in mano ormai da due settimane (i post che hai visto e che vedrai sono vecchiotti) e non cucino dallo stesso tempo…beh, ho aperto il tuo blog, sono venuta a bussarti e, misteriosamente, magicamente, mi è tornata la voglia di cucinare! 🙂 Non so come hai fatto, non so perché sia successo, ma grazie 🙂
Ah, dimenticavo!A merenda mangerò una banana, ma intanto penserò al tuo magnifico pudding ahaha 🙂
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 13:36
Anto… ma ti sei resa conto della cosa bellissima che mi hai detto???!!! Questo segreto è una bomba, tra i più emozionanti che mi abbiano mai confessato! 🙂 Essere qui acquista sempre più senso, se davvero ti ho dato la "carica" per tornare a creare… sì, io vedo l'atto del cucinare come una creazione e non solo come un dovere per nutrirci, si cucina con la passione ancor prima che con la bravura, secondo me… tu sai che credo in te e nelle tue capacità, devi solo trovare un nuovo stimolo, ripartire da un punto qualsiasi e sorridere mentre apparecchi la tavola, sistemi un bicchiere, prendi un fiore da mettere accanto a un ingrediente, apri un cassetto e sfogli le tovaglie da usare come fossero pagine di un libro… 🙂 So che questa fase finirà ed è solo passeggera, fidati di una gatta che ci è passata…
Non posso non adorare una Woody Allen in gonnella, cioè te! Grazie grazie grazie grazie… e buona banana! 😀
An Lullaby
20 Maggio 2014 at 15:32
Oggi ho cucinato una nuova ricetta e l'ho fotografata 😉
E forse in serata pubblico le vecchie rimaste in archivio per mancanza di entusiasmo 😉
Ci tenevo a dirtelo e a lasciarti un abbraccio 🙂
lagattacolpiattochescotta
20 Maggio 2014 at 16:30
Hai fatto non bene, ma benissimo a dirmelo! E questo "ritorno" al nuovo ha un valore simbolico importante, sarà un post speciale che leggerò con molta attenzione e gioia… 🙂
Susy Bello
19 Maggio 2014 at 13:50
Ma è bellissimo avere una compagna di merende, io di solito le condivido con le mie figlie che sanno essere delle super compagne. Adorerebbero questi pudding!
Una serena giornata Susy
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 18:25
Sì, i bambini amano i dolcetti alla banana, ricordo quanti ne volevo anche io… e non sono cambiata! 😉
Ciao Susy, un bacio!
Peanut
19 Maggio 2014 at 13:54
Ho preso in ostaggio un computer nell'aula di informatica per poterti venire a trovare al più presto 😀 avevo sentito parlare di un dolcetto con le banane e non potevo aspettare troppo 🙂 ne ho una proprio qui davanti, più la buccia di una appena mangiata, credo che l'odore si sia sparso per tutta la stanza 😀 mi piace la vostra affinità felina, mi piace il blog di manuela (che non conosco bene e anzi vengo a sapere il suo nome solo ora) e ammiro in particolar modo le sue abilità di biscottatrice. per il resto, che dire, sono come te, riesco a fare battute e a fare la disinvolta con tutti (..quasi..) ma quando lo sono davvero si vede, e ci metto molto più tempo ad esserlo completamente con le persone che mi piacciono piuttosto che con quelle di cui non mi importa nulla.
Pudding bananosi a parte. Mi piacciono e me li mangerei in modo molto disinvolto sbiciolando allegramente sulla tastiera del computer 😛
un abbraccione Sister! <3
lagattacolpiattochescotta
20 Maggio 2014 at 16:35
Mi hai ricordato le merende che facevo all'università, credo meno sane delle tue, prendevo ogni pomeriggio un cappuccino… 😀
Con le persone di cui ci importa è sempre più difficile trovare equilibrio, misura e tempistiche di ambientamento… sono sempre stata una frana a fare i primi passi con i ragazzi, ad esempio… e non ne ho mai baciato uno di mia iniziativa, ero sempre in attesa! 🙂 E tu? Ahaha, confidati pure con la tua sorellina!!!
Tra avocado e banane vedo che amiamo la stessa frutta ma ora sono pronta per quella estiva e colorata! Bello mangiare ciliege mentre si studia… 😛
Peanut
26 Maggio 2014 at 18:50
ahaha no, io credo proprio di sì, ma eran casi particolari, dove se non ci pensavo io..ciaooo! XD
comunque, è successo che passando al nuovo indirizzo ho perso i lettori, per questo non avevi ricevuto l'aggiornamento 🙁 in pratica ci si deve reiscrivere un'altra volta, per vedere gli aggiornamenti.. una noia, sto cambio, a saperlo prima..:(
Cecilia Cavallini
19 Maggio 2014 at 13:57
Ah la timidezza… Ne so qualcosa! Ormai a 40 anni cerco di non farci caso e certe volte mi fa pure tenerezza! Io mi identifico invece con la mia vecchia e tanto amata Giulia 1300 del '74! Ogni tanto si inceppava!
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 18:27
Timidezza e tenerezza fanno rima secondo me non a caso… 🙂 Il tuo viso dolce da Irene mi aveva colpito, eri accanto a noi, leggermente staccata dal gruppo e noto subito queste cose… io mi faccio più forza quando ho una macchina fotografica in mano, ad esempio… 🙂
Sara e Laura-PancettaBistrot
19 Maggio 2014 at 13:58
Anch'io ero timidissima da bambina…odiavo quando mi dicevano "ti sei mangiata la lingua?", quanto non sopportavo questa frase…mi rivedo molto nella tua descrizione, anch'io la confidenza la dò a seconda di chi mi trovo davanti 🙂 Ma parlando delle tue cocottine, quanto sono stupende? Solo gli ingredienti mi mandano fuori di testa, e sull'essere pinterest dipendenti io e Sara vi capiamo perfettamente!! Abbiamo anche una bacheca condivisa in cui ci pinniamo ricette che vorremo provare^^
Laura
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 18:33
Vero, una frase odiosa! Adesso però saprei come rispondere a tono… 🙂
Anche voi quindi siete possedute dalla Pinterest-mania? Che nome avete? In alto a destra ci sono i bottoni social, aggiungetemi, così ci spariamo non so quante cocotte! 😀
Grazie, un abbraccio a entrambe!
Mirtillo E Lampone
19 Maggio 2014 at 14:02
Quando vedo le cocottine monoporzione o cose così me ne innamoro…ma poi mi succede che non so decidere e alla fine non le compro perchè non so mai quante me ne servono! Però…l'altro giorno mi sono comprata 4 piccoli stampini per plum cakes ^_^ e una cocotte da forno di ceramica…non ho resistito!
…parlando di confidenza che dire…io sono un libro aperto ma ho imparato con il tempo ad "assaggiare" prima di mordere con certezza che il gusto mi piaccia…nel bene e nel male le persone sono veramente tante ed è difficile capire se può esserci affinità oppure no. Poi ci sono i casi come il vostro (che bel blog ha la tua amica!) dove eventi fortunati vi fanno trovare…♥ anche a me succede a volte e mi sento davvero fortunata!
Un abbraccio tesoro dolce, gattina di ceramica che non sei altro!
Tua B.
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 18:38
In realtà io non amo solo quelle monoporzione… è proprio l'oggetto in sè che mi piace da impazzire, di qualsiasi colore o dimensione! Ognuno ha le sue fissazioni, la mia l'hai scoperta… 😀 Vedrai che userai tanto quegli stampini e un plumcake tira via l'altro!
Le persone sono tante, hai ragione, e di mille tipi… la curiosità mi porta ad osservare tutto e a farmi comunque un'idea generale, prima di scegliere a quale porta bussare… e valuto tante cose, non solo le affinità, ci sono anime così interessanti anche se diverse da noi… anche io e Teo siamo diversi, eppure… 😉
Con te la ceramica si trasforma in miele, Berry… un abbraccio stretto, che entra tutto in una cocotte!
GranoSalis
19 Maggio 2014 at 14:12
Bellissimi questi scambi virtuali che diventano sempre più concreti e nutrienti, queste relazioni che si intrecciano su passioni comuni, su luoghi amati, sulle stesse immagini che colpiscono occhi diversi. Si vede che avete molto in comune tu e Sweetie, non potevate che sedervi allo stesso tavolo insieme ai due pelosi e ad una merenda deliziosa ad accompagnare una tazza di té.
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 18:40
Claudia, a quel tavolo anche tu saresti la benvenuta… 🙂 Le antenne anche tra noi hanno captato segnali positivi, sono timida, è vero, ma anche molto recettiva e aperta a tutti i segnali che mi portano a nuove conoscenze… se abitassi ancora a Roma sai che ci frequenteremmo e daresti dal vivo tante carezze a Ulisse! (e già che ci siamo mi aiuteresti a far crescere il mio balconcino/orto, ehehe!)
MissWant
19 Maggio 2014 at 15:05
Quanta verità in queste parole, anch'io sono come te, però le persone non sono sempre come dici te, e quando l'intesa non scatta, la simpatia non è ricambiata e l'istinto mi dice di non fidarmi so cavoli, quindi mi emoziono davanti a queste occasioni di rara bellezza, le compagne di merenda, quelle buone per davvero! ti abbraccio 😉
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 18:48
Seleziono per questo, perchè so bene che le intese sono rare… basta saperle riconoscerle, ci sono lucine che si accendono, pian piano… e io le seguo! 🙂
Non essendoci la possibilità fisica di vedersi, i rapporti a distanza a volte possono essere anche più forti… e le merende più abbondanti, ehehe, per colmare la mancanza! 😀
Mimma e Marta
19 Maggio 2014 at 16:48
Franci, scusa se ti scrivo soltanto adesso, ma non potevo perdermi il tuo post 🙂 sembra che tu riesca a leggermi proprio nel pensiero, settimana dopo settimana le tue parole sono sempre specchio dei miei sentimenti. La settimana appena passata, specie gli ultimi due giorni, è stata all'insegna di timidezza vinta e poi riacquistata. Sai, quando ero piccola incaricavo sempre mia mamma di farmi conoscere le bimbe con le quali avrei voluto fare amicizia, specie al mare…:-) ora sono cresciuta e non posso più fare affidamento sulla presenza di mia madre per queste cose, ma sbloccarmi ancora è difficile. Se poi metti insieme due timidi non sai cosa ne viene fuori, paranoie e troppi pensieri 🙂 meglio che mi consoli con le tue coppette confortanti, va! Ti abbraccio cara, Marta :-*
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 18:53
Quella con la timidezza è una partita sempre aperta… 🙂 Con il tempo posso assicurarti che si conquista più sicurezza e alcuni approcci diventano più facili, ma lo so che le guance diventano rosse e le mani sudano in certe occasioni… però è anche bello, sai? Sono emozioni vere, tenere, quasi antiche, direi… e poetiche! Quando in una coppia ci sono due timidi vengono fuori situazioni così dolci, quasi da film… 🙂 E vincere imbarazzo e timori, insieme, ha più valore…
Un abbraccione a te!
Le Sucre et Moi Fabrizia M.
19 Maggio 2014 at 18:10
Ho sorriso immaginandoti gatta di ceramica..mio marito di me diceva che, se voglio, so tramutarmi in una sfinge..perdona la brevità ed il ritardo: non sto molto bene, ma potevo perdermi un pudding che profuma di frutta e di amicizia?
Ti abbraccio,
Fabrizia
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 18:55
Ecco, io potrei essere una sfinge coi baffi! 😀
Spero non sia nulla di grave, per qualsiasi cosa sai che puoi scrivermi in privato e raccontarmi… e se posso farti stare meglio, anche soltanto un po', sforno cocotte esclusivamente per te… 🙂
Le Sucre et Moi Fabrizia M.
20 Maggio 2014 at 7:48
Sapevo di poter contare su di te, cara;* grazie!
Pincofifì
19 Maggio 2014 at 19:51
Lo sento fino a qui il profumo di quel pudding e so che è delizioso perchè non ci sono semplicemente gli aromi di ingredienti mescolati con cura, c'è molto di più sotto quello sbuffo di panna, intorno alle fette di banana, in mezzo alle gocce di cioccolato…
Bellissimo questo omaggio (e sicuramente buonissimo 😉 )
Dopo una giornata lunga come questa, ora una tazza di te, ghost stories dei coldplay in sottofondo e il tuo post… te l'ho detto, sento il profumo fin qui…
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 20:35
Alcuni dolci sono tipicamente da colazione, altri sono più adatti come merenda e poi ci sono questi qui che non conoscono orario e anzi vanno benissimo per chiudere la giornata… nel silenzio, in pigiama, quando tutto rallenta e finalmente si respira in modo lento come piace a me… mi correggo, a noi… 🙂
Bello immaginarti rilassata tra buona musica e profumi… felice di averteli regalati, Fra!
elenuccia
19 Maggio 2014 at 20:03
Anche io sono una persona timida, e soprattutto lo ero da piccola. Ero una bimba insicura che molto spesso pensava di "non essere gradita". Facevo davvero fatica a fare amicizia, anche perchè sentendomi in difficoltà alzavo una barriera tra me e il mondo. Più che una gatta di ceramica dovevo apparire una gatta di ghiaccio, anche parecchio antipatica. Col risultato che da piccola non ho mai avuto una vera amica del cuore. Praticamente ho cominciato a sentirmi più sicura di me quando ho cominciato ad andare all'università. E devo dire che da quando ho cominciato questa avventura del blog ho conosciuto tante persone deliziose, e con alcune è nata anche un'amicizia che va oltre al blog. E so che se sono in difficoltà posso contare su di loro.
Ma basta sproloquiare su di me, parliamo di queste delizie. Non ho mai fatto un pudding. Quelle cocottine sono davvero invitanti, e devo confessare di essermi innamorata nelle tue cocottine, sono davvero deliziose
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 20:47
Succede questo equivoco: si scambia la timidezza per freddezza, ma so che non è così. Le persone fredde si riconoscono perchè non hanno la dolcezza negli occhi, sono impassibili, non lasciano trasparire nulla… i timidi invece parlano con lo sguardo, tenuto basso, hanno un mondo sotterraneo interiore che ribolle, sanno provare emozioni e hanno solo il limite di non sapersi lasciare andare con sicurezza… crescendo per fortuna qualche passo in più si fa e le amiche come vedi arrivano… 🙂
Prima volta anche per me con il pudding, viene bene anche con le fragole, credo!
Le cocottine vengono da un mercato di Napoli! 😀
Ileana Pavone
19 Maggio 2014 at 20:09
Io sono nata timida, sono sempre stata di poche parole ( anche all'asilo, per i primi mesi non ho detto una parola 😛 ). Se non sono a mio agio potrei rimanere in silenzio per ore, cosa peggiore, tendo ad essere impacciata ed acida, sì, ecco perché il ribes nel mio blog 😀
Sono timida, è vero, ma se mi trovo bene poi non mi ferma più nessuno, passo dall'essere la persona più timida e silenziosa a quella più chiacchierona.
E' questione di feeling, sì, credo sia proprio così.
Almeno per buttare giù la timidezza, perché poi per aprirmi davvero impiego parecchio tempo.. Oh Fra ma quanto sto parlando stasera? 🙂
Tu sei una persona speciale, con una sensibilità che ti rende unica.
..e questo post è bellissimo, per tutto.
Ti abbraccio <3
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 20:55
Allora a volte sono ribes anche io oppure sono come questa crème fraiche! 😀 Grazie per avermi svelato questo aneddoto sul titolo del blog, è curioso e sincero!
Il feeling è sempre alla base di tutto, nelle relazioni e in cucina… persone e cibi devono legare, trovarsi bene per dare il massimo…
Mi piaci così loquace, è un buon segno! 🙂 Se le parole mancano c'è da chiedersi perchè, ma se sono tante c'è solo da chiacchierare e non contarle! Come le cocotte che avrei mangiato il giorno che ho preparato questi pudding! 😀
Un abbraccissimo! Ho coniato questo termine per te!
Adrialisa
19 Maggio 2014 at 21:35
I pudding devono essere proprio buoni, ma il tuo racconto lo è ancor di più, la tua timidezza, la vostra amicizia. La timidezza, ad intervalli, assale anche me e così, in certe momenti, è come se non ci fossi. Un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
19 Maggio 2014 at 21:55
I racconti sono quel cucchiaio in più di zucchero che rende tutto più dolce… 😉
Ci vorrebbe una ricetta contro la timidezza… provo a inventarla?!
Erica Di Paolo
20 Maggio 2014 at 6:16
Cocottina dipendente… e una storia che parla di dolcezza ed essenza. Riconosco quella timidezza fanciulla, che tante cose mi ha pregiudicato e riconosco quel sentire la presenza di qualcuno di speciale accanto. Riconosco anche la cocottina ^__^
Grande Francesca, un abbraccio!!
lagattacolpiattochescotta
20 Maggio 2014 at 9:11
Bello riconoscersi… ci fa sentire meno soli, perchè possiamo condividere con altre persone ciò che siamo, proviamo e amiamo… 🙂
Grazie Erica, un abbraccio a te!
MARI Z.
20 Maggio 2014 at 6:50
L'abbinamento banane e cioccolato è fenomenale, sembrano essere fatti apposta l'una per l'altro, come certe amicizie che durano nel tempo! 🙂
lagattacolpiattochescotta
20 Maggio 2014 at 9:12
Vero, gli incontri predestinati e felici, da cui prendere esempio per restare sempre uniti e vicini… 🙂
Lory B.
20 Maggio 2014 at 7:03
Essendo piuttosto timida ancora oggi preferisco stare un passo indietro 🙂
Deliziose le tue parole, golosi i dolcini, proverò presto la ricetta.
Un abbraccio!
lagattacolpiattochescotta
20 Maggio 2014 at 9:13
Anche io osservo tutto un passo indietro, mi piace sentirmi un po' "nascosta" ma comunque presente e attenta a tutto… 🙂
Grazie Lory!
sandra pilacchi
20 Maggio 2014 at 8:22
pensa Francesca, ero una bambina timida anche io… nel crescere poi sono molto cambiata. adesso chiedo, entro, mi infilo dappertutto senza vergongna, a volte anche con una certa sfacciataggine, sarà un regalo dell'età che cresce!!!
vado a fare un giro da Manuela, e mi salvo la tua ricetta intanto!
ciao
Sandra
lagattacolpiattochescotta
20 Maggio 2014 at 9:15
Forse è così, crescendo tante inibizioni cadono, si diventa più sciolte e si capisce che non abbiamo nulla da temere… e ciò che vogliamo va chiesto e preso! 🙂
Un bacio, Sandra!
Miky
20 Maggio 2014 at 13:08
Che bello tornare al tuo blog cara Francesca ^_^
Ho giusto delle coccote nuove di zecca e da provare 😉
Anche io ero timidissima da piccola e facevo molta fatica a fare nuove amicizie.
Ora è tutto diverso e questo solo grazie a mio marito. Lui è molto espansivo e solare, fa amicizia anche in coda alla posta ^_^
Un bacio mia cara
Miky
lagattacolpiattochescotta
20 Maggio 2014 at 13:42
Ciao, contenta di rileggerti! Le cocotte rendono ancora più piacevole il ritorno! 🙂
Compensarsi è importante… avere accanto persone diverse da noi per alcuni aspetti porta a migliorarci, ci influenza in positivo! Attaccare bottone al mercato, in cerca di primizie e ricette, ora piace anche a me! 😀
Tantocaruccia
20 Maggio 2014 at 17:11
Urca quanto ci somigliamo! Anche io da piccola ero una timida timida.. Mandavo avanti la mamma oppure le stavo proprio appesa al collo.. Poi ovviamente si cresce, un po' timida lo sono ancora, ma di amici ne bastano pochi e cari, come Manuela:)
Belli i tuoi dolcetti, ottimi per la merenda!
:*
lagattacolpiattochescotta
20 Maggio 2014 at 19:08
La mia regola in amicizia oggi più che mai è proprio questa: pochi e cari amici, nessuna legge dei grandi numeri ma fiducia, sincerità e vero affetto… e non è poco!
🙂
Grazie, un bacio!
TheDaydreamer
20 Maggio 2014 at 20:14
Questa è amicizia, per non parlare poi di Ulisse e Poldo che mi immagino vicini vicini con le zampine pronte a curiosare tra gli ingredienti 🙂
lagattacolpiattochescotta
20 Maggio 2014 at 20:43
Un bel quadretto, tra baffi e mani all'opera… 🙂
lapetitecasserole.com
21 Maggio 2014 at 2:48
Ecco lo ammetto, ho letto questo post, ho chiuso il computer e salita in sella alla mia bicicletta sono andata a mangiarmi una pizza. Appena tornata ho aperto tutto, pensato 3 minuti, forse anche 4 sperando di avere una cosa carina da dire. Che non sia banale. Ma purtroppo non mi viene, quindi ti dovrai accontentare del mio "mi piace, mi piace tanto". A partire dal maggiolino, alla crème fraîche, passando per Manuela e la consistenza delle mono porzioni alle banane. Buon quasi mercoledì Francesca.
lagattacolpiattochescotta
21 Maggio 2014 at 9:29
Tu Margherita non sei mai, mai banale. I tuoi commenti sono tra i più attesi e piacevoli e io stessa ti chiedo di lasciarli, come l'ultima volta! 😛 Vorrei pedalare un po' con te anche io, la bicicletta fa parte dei ricordi vintage come il maggiolino, non ci vado mai in città, non la ho… eppure sarebbe bello salire su quella sella e andare senza meta… magari nel verde e non tra i palazzi di Roma… 🙂
La crème fraiche era in frigo da giorni, secondo me aspettava questa ricetta… è buonissimo l'abbinamento acidulo/dolce!
Buon mercoledì pieno, un bacio!
Federica Tommei
21 Maggio 2014 at 6:33
Buongiorno!!! Sono passata lunedì velocemente ma non ho lasciato il commento, recupero oggi, che dire il pudding lo adoro, e anche io da piccolina ero molto timida, anzi lo sono ancora!!! 😉
lagattacolpiattochescotta
21 Maggio 2014 at 9:31
Ciao Federica, sai che puoi venire in qualsiasi momento, io sono sempre qui! Anzi, avere persone a merenda senza preavviso vuol dire tenere da parte sempre un pudding nuovo da offrire! 😀
Michela Sassi
21 Maggio 2014 at 7:02
Che meravigliosa magia nelle tue parole… questa è amicizia! Io da piccola mi nascondevo sotto il tavolo quando arrivavano persone in casa, da quanto ero timida… ora sono diversa, e per questo devo ringraziare solamente il mio adorato papà!
Tu sei speciale, non mi stancherò mai di dirtelo… Prendo un dolcetto e ti abbraccio!
lagattacolpiattochescotta
21 Maggio 2014 at 9:33
Che tenerezza immaginarti sotto quel tavolo… come un gatto! Sbirciavi tutto e tutti da lì, vero? Ti sentivi protetta… a volte vorrei farlo anche ora… 😉
Grazie, Michela, sei sempre dolcissima!
La cucina di Esme
21 Maggio 2014 at 9:42
Come ti capisco…sono talmente tanto selettiva con le amicizie che mi ritrovo a contarle sulle cita di una mano, ma che ci posso fare ho preso troope fregature. Pochi ma buoni preferisco. In ufficio la situazione è molto più complicata non riesco ad essere molto diplomatica non sopporto le falsità e il pressapochismo e se non mi piaci non riesco molto a nasconderlo, ma a volte penso che dovrei imparare almeno per non rimetterci. Scusa ma in questo periodo sul lavoro va malissimo e mi sento sola e isolata fortuna che ho il mio tablet sempre in borsa e voi e i nostri blog e il nostro mondo 🙂
Anche a casa mia c'è sempre una banana che langue ora saprò fargli fare una meritata fine!
Baci
Alice
lagattacolpiattochescotta
21 Maggio 2014 at 10:55
Alice, mi rispecchio sia per le dita della mano, sia per il rifiuto di ogni falsità al lavoro… pensa che nessun collega – solo due donne ormai diventate amiche – sa dell'esistenza del mio blog, non voglio darlo in pasto a chi non saprebbe apprezzare o capire… i rapporti sul lavoro sono un mondo a sè, bisogna sempre andarci piano…
Salutami la tua banana, vedrai che sarà felice di finire nel forno! 😉
Jessica – Scented little Pleasures
21 Maggio 2014 at 10:40
Ehm. Ma che dolcezza, posso dirlo?! <3 Che incanto quel momento in cui nasce una sinergia e ci si lascia andare… Davvero raro. Tra l'altro, grazie per avermi fatto scoprire un altro bel blog che non conoscevo!!
lagattacolpiattochescotta
21 Maggio 2014 at 10:57
Certo che puoi dirlo, è proprio così e sono contenta che arrivi!
Ci sono tanti bei blog, magari meno "famosi" di altri ma che nascondono piccoli tesori di ricette e di anime… buona conoscenza di Manuela! 🙂
Lizzy
21 Maggio 2014 at 11:37
Che dolce che sei Francesca!
Io pensa che ancora mi comporto come te da piccolina, sempre perennemente intimidita! che disastro! 🙂
lagattacolpiattochescotta
21 Maggio 2014 at 13:27
Io resto del parere che una sana timidezza sia poetica e positiva… 😉
Stefania Zecca
21 Maggio 2014 at 12:30
Mi ci ritrovo… In certe situazioni più che una gatta di ceramica sembro proprio un sasso. Ho trovato in biblioteca quel libro di cui mi avevi accennato. È decisamente fuori dagli schemi… Ciao Francy
lagattacolpiattochescotta
21 Maggio 2014 at 13:29
Dai, l'hai cercato! E' particolare, anche come storia… a me quello scrittore piace, e non solo perchè è francese… 😉 Se ti ha incuriosito o colpito, ti consiglio di leggere anche altri libri più "seri" e corposi… Il sasso lo usiamo come segnalibro! 😀
la signorina pici e castagne
21 Maggio 2014 at 13:51
capisco la consistenza che devono avere quetsi piccoli pudding, ma come al solito fo' finta di non capire : )) così ho la scusa per prepararli. anzi, visto il periodo che è, me li faccio preparare và! : )
ma……. li porterai al picnic? no perchè se l' avessi ancora io porterei il vecchio maggiolino giallo di babbo….
lagattacolpiattochescotta
21 Maggio 2014 at 14:16
Ma se vieni in maggiolino il pic nic lo voglio fare lì dentro! 😀
Su muffin e affini io sono sempre pronta… sono tra i pochi dolci che so fare, ahaha! Comunque sappi che mi hai contagiato con la voglia di sciroppo… 😉
cucinaincontroluce
21 Maggio 2014 at 14:02
Che bello, finalmente riesco a fare capolino nei commenti… il pc dell'ufficio ha tanti problemi di linea e blogger me ne crea ancor di più, ma da casa proprio non riesco a far nulla in questo periodo buio…
Io sono stata molto timida, per certi versi lo sono ancora, ma ho imparato a buttar fuori tutto quando le cose non mi vanno a genio, tant'è che quando mi inquieto finisce che ne ho per tutti e non mi si tiene la lingua(ccia) a freno… e in effetti passo spesso per una rompipalle, ma a me va bene così perchè sono stanca di subire sempre da chi si impone al meglio.
E' bello leggere di te e Manuela perchè apprezzo molto anche lei, ha delle potenzialità enormi e in ogni post (biscottosissimo) riscontro la sua genialità che si estrinseca al meglio riuscendo a creare dei biscotti che conferiscono la quieta tranquillità di Nonna Papera, pur essendo sempre velati da un'originalità senza pari… e allora vorrei apparecchiare il pavimento con voi e sgranocchiarli allegramente!
Ti abbraccio (ma anche lei)!
lagattacolpiattochescotta
21 Maggio 2014 at 14:21
Fai bene a parlare, esternare, buttare fuori tutto quello che non va… a volte è proprio necessario, perchè chi è timido, discreto o riservato spesso passa per fesso o per debole e questo non va bene… con il tempo le unghie si affinano, lo so, sono gatta anche in questo, non resto in un angolo ma graffio se devo affermare le mie ragioni o difendermi… 🙂
Manuela sarà felice di leggere come la vedi e la descrivi, d'altronde con i suoi biscotti ha conquistato tante di noi! Dai, prendo la coperta e tutte giù per terra!
😉 Al massimo ci raggiungono peli e musetti rosa, ma so che a te fa piacere!
Chiara Giglio
22 Maggio 2014 at 4:41
ero una bambina timida ed impacciata , sono diventata più espansiva solo molti anni dopo, adesso vado un po' a corrente alternata….Qualunque nome abbia quel delizioso dolcetto si capisce subito che vale la pena assaggiarlo, buona giornata cara, un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
22 Maggio 2014 at 8:41
Io mi apro solo quando vedo che dall'altra parte c'è la stessa voglia di conoscersi e comunicare e se sento vibrazioni giuste… come in questo caso!
Sì, il nome è secondario, l'importante è la grande bontà che un dolce piccolo sa dare… 😀
Un bacio, Chiara!
Mary
22 Maggio 2014 at 7:09
Ciao Francesca, non è facile trovare una compagna di merende così speciale…Si sfiorano tante persone, alcune ci fanno subito simpatia, c'è empatia con qualcuna, ma vere emozioni ce le danno in poche…e quando capita, siamo davvero fortunate! Mi hai fatto venire voglia di conoscere Manuela…e di mangiare questi bellissimi dolcetti!!! Un bacione, Mary
lagattacolpiattochescotta
22 Maggio 2014 at 8:45
Concordo… io non cerco solo intese superficiali, voglio di più, scavare, avere rapporti più profondi… e più passa il tempo e più vale, di simpatie ne nascono tante ma bisogna fare uno scatto ulteriore… chiamo "amiche" solo le persone con cui questo avviene! 🙂
Vedrai che Manu e la sua cioccolato-mania ti piacerà!
Ilaria Guidi
22 Maggio 2014 at 8:04
Una dolce storia di amicizia e timidezza…questi dolcini sono meravigliosi…come le tue foto…è sempre bellissimo sostare nel tuo blog! 🙂
Un abbraccio!
Ila
lagattacolpiattochescotta
22 Maggio 2014 at 8:46
Ilaria, grazie! Mi piace la parola "sostare", come durante i viaggi lunghi quando ti fermi in autogrill o in una piazzola e ti rilassi… 😉
Monica Zacchia
22 Maggio 2014 at 16:55
Belli gli omaggi alle amiche, fa i biscotti come se non ci fosse un domani, ma che delicatezza c'è tra di voi, è un campanellino che si avverte distintamente. Come quello delle favole. Allora anche i dolci vengono più buoni perchè si pensa all'amica mentre si fanno e dentro ci cade una goccia di amicizia che rende tutto più fluffoso come un cuscino insostituibile!
lagattacolpiattochescotta
22 Maggio 2014 at 20:46
Bella l'immagine del campallino, rende bene l'idea… quel "drin drin" che annuncia le intese speciali a cui bisogna aprire…
Cucinare pensando ad amiche o persone a cui teniamo è un piacere che ho scoperto solo da quando ho il blog e mi piace sempre di più! D'altronde tu lo sai, perchè lo fai e perchè tante donne in gamba prendono ispirazione da te per i super dolci! Fluffoso è proprio un termine tuo, fatto su misura! 😉
simona mirto
22 Maggio 2014 at 20:40
Francy carissima rieccomi qui da te finalmente :* sono rientrata da Terni martedì sera e poi influenza… sono di uno stanco non indifferente… si corre per recuperare ma inizio a sentire che le batterie si stanno scaricando…:/ ma qui io recupero le forze e mentre sorseggio il mio cappuccino d'orzo ti rivedo proprio come ti descrivi e poi guardo me… l'esatto opposto.. sono sempre in prima fila… anche per parecchie figuracce s'intende… già dalla tenera età ero quella che trascinava il gruppo, mia sorella piccola, amici e conoscenti, decideva dove si andava, quello che si faceva, come si giocava, facevo accoppiare gli amici, facevo da tramite per i litigi di tutti, sono stata rappresentate di classe, poi d'istituto e se c'era da parlare con i professori, naturalmente andavo io, faccia tosta e così anche con i ragazzi… ho conosciuto mio marito scrivendogli il numero di cel su un fazzoletto e per gli amici mi sono sempre lanciata nel fuoco… quando conosco nuove persone faccio puntualmente l'errore di fare gruppo con tutti (errore perchè dare troppo subito , significa prendere schiaffi in faccia in faccia a ripetizione) col tempo, dopo una serie di batoste, ho imparato a darmi una calmata sopratutto grazie alla presenza di Andrea che ha saputo capire e arginare con il suo carattere calmo e riflessivo il fiume tempestoso che è in me, ma di norma tendo a dare più fiducia del dovuto…. tu sei di una dolcezza unica e anche se siamo profondamente diverse, io sento comq una serie di affinità che mi legano a te…
Quest'inno all'amicizia che si conclude con la realizzazione di questi pudding è speciale… davvero:) e adesso vado a conoscere la tua amica… :* ti mando un abbraccio grande
lagattacolpiattochescotta
22 Maggio 2014 at 20:53
Simo, ma allora chiamo te quando devo fare nuove conoscenze senza pensarci troppo sù, lanciarmi o trovare quel coraggio che a volte mi manca… 🙂 Un carattere come il tuo dà tanta forza a chi ti sta vicino, io ho sempre desiderato avere una spalla forte e fidata a cui appoggiarmi, data appunto la mia timidezza… che poi spesso ho solo bisogno di essere presa sottobraccio e spinta, è questione di un attimo e poi mi sciolgo e non mi prendi più… 🙂 Credo che tu saresti stata una perfetta compagna di vacanze, intorno ai 20-25 anni, ehehe!
E' l'età e sono le delusioni a farci essere più prudenti, capisco il tuo cambiamento… ma so che questa parte di te così "di fuoco" non si spegnerà e sarà sempre lì, a darti grinta! Ne serve tanta oggi di grinta, per andare avanti…
Mi hai fatto troppo ridere con la storia del numero di telefono sul fazzoletto… ma hai fatto la cosa giusta, con il senno di poi! Vedi che la non-timidezza viene premiata?! 😉
Un abbraccio grandissimo, spero che la stanchezza passi, magari riposandoti nel weekend, dai che domani è venerdi! A presto!
simona
23 Maggio 2014 at 6:26
A chi lo dici! io qualche volta non giro nemmeno la chiave dell'accensione 😀
Delizioso dessert, e bellissima foto!
Un bacio, ciao, a presto
lagattacolpiattochescotta
23 Maggio 2014 at 9:00
All'inizio avevo letto dell'ascensore, ahaha! 😛 A volte, ti dirò, restare fermi con la macchina spenta non è mica così male… tanto se qualcosa che ci piace ci chiama mettiamo in moto, eccome… 😉
Grazie Simona!
Carmen Giunta
23 Maggio 2014 at 11:46
Adoro la tua ricetta che naturalmente proverò (ho il miele d'acacia sulla mensolina che freme), "conosco" Sweetie-home che seguo silenziosamente su IG ( brava e simpatica anche lei ma, non sono ancora riuscita a rompere il ghiaccio, ma prima o poi:-) adoro le tue foto e che dire di quei tovaglioli blu deliziosi 😉 e adoro leggerti, mi fa star bene mi rilassa.
Sulla timidezza diciamo che anch'io lo sono o meglio lo ero ancor di più da ragazzina, poi pian piano crescendo con il lavoro, ho cercato di vincerla e di superarla sta timidezza. Una volta durante uno dei tanti corsi fatti un prof un psicologo sentendo quello che affermavo mi disse che non avevo bisogno di vincerla di superarla la timidezza perché sarebbe stata una forzatura e non sarei stata più io, proprio la mia timidezza attira o no le persone è quello che mi rende me stessa,magari proprio diversa dagli altri, quindi cerco di andare sempre seguendo il mio istinto, amo comunque socializzare conoscere persone nuove che pian piano prendono qualcosa di me e lasciano un po di loro, anche se alcune volte le conoscenze durano poco trovo che comunque mi arricchiscono.
Da quando ti conosco da quando conosco questo "piccolo mondo" 😀 sto diventando sempre più ricca 😉
Baciuzzi a domenica, se non ricordo male dovrei conoscere Gino 😀
lagattacolpiattochescotta
23 Maggio 2014 at 12:41
Rompi il ghiaccio senza paura… e fai una granita al cioccolato, l'apprezzerà! 😉
Bisogna sempre essere se stessi, anche accettando quei difetti o quei lati che vorremmo cambiare ma non sempre è possibile… io credo nei miglioramenti e nella forza di volontà ma non nei cambiamenti drastici di carattere… l'indole non la cancelli e farlo non sarebbe neanche giusto… con il tempo sono diventata miracolosamente più riflessiva e "saggia" ma conservo sempre quella parte (alta) di istinto che porta spontaneità e verità… ed è anche utile, perchè arriva dove il cervello ad un certo punto si sblocca, troppo impegnato a pensare e decidere! 🙂
Sì, questo mondo, vissuto con misura e selezionando bene, sa arricchire e porta belle conoscenze… esploralo curiosa, troverai spunti, idee e compagnia!
Sai che forse farò aspettare Gino perchè c'è un altro cibo che scalpita?! Ma lui ci sarà presto, sa che lo vuoi! 😀
ps: i tovaglioli li ho presi da Ikea!
Giusy Pellino
23 Maggio 2014 at 11:53
Gnam, banana e cioccolata, amicizie feline e timidezza, simpatia e affinità virtualipiùbellechemai… pin-dipendenza! Mi tuffo in questo post dolcissimo e sorrido, lo rileggo, mi segno la ricetta sul notebook in cucina, oggi la valigia è già pronta e domattina presto questo 'pudding' ci farà compagnia sul traghetto! 🙂
Carezze a Ulisse, tanti bacini a te e un abbraccio a Sweetie, che a pelle mi è davvero tanto simpatica (la parola cookie e lovvo insieme stanno benissimo poi!)
lagattacolpiattochescotta
23 Maggio 2014 at 12:46
Io credo negli incastri del destino e voi vi siete incontrate casualmente su Pinterest, quindi un filo c'è… ed è nato da sè! 😉 A volte penso che sarebbe bellissimo riunire tutte le persone a cui voglio più bene e fare una "cucinata" di gruppo infinita! Sarebbe una giornata memorabile… 🙂 Così come sarà questo weekend per te, mi sembra ieri che entravo nella tua cameretta e ti vedevo mentre ti preparavi emozionata per il Grande Giorno… e sfrecciavi felice su quella meravigliosa 500! Ti auguro un anniversario splendido e ci aggiorniamo in diretta, se ti va! Vi voglio lasciare soli ma sai che mi fa piacere sentirti… 😀
Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella)
23 Maggio 2014 at 14:31
Ciao franci… da una settimana che voglio tornare e vedere le tue meravigliose cocotte con questi pudding, mmm!!! Comprendimi, sono in astinenza da pasticciamento, spero di recuperare questa sera, c’è butto tempo qui e queste giornate non sono state esattamente il massimo, purtroppo! Nelle tue parole come puoi immaginare mi rispecchio tantissimo, ancora oggi preferisco osservare, come te sono loquace solo ed unicamente con chi dico io e merita la mia attenzione ;p non amo troppo però il mio essere bianco o nero perché crescendo devo imparare ad essere anche grigio e di mille altre sfumature, posso passare dalla riservata o timida all’egocentrica della situazione, dipende da tante cose, non sempre da fattori esterni a volte dipende da come mi sento io in certi periodi, sono riflessiva, pensierosa ed osservatrice, non tutti capiscono, lo sai!!! Un bacione <3
Ps: Sweetie vado a conoscerla meglio 😉
lagattacolpiattochescotta
23 Maggio 2014 at 20:40
Conosco quell'astinenza, a me era capitata coi lievitati ultimamente, non avevo avuto più tempo di impastare e mi mancava! Così due giorni fa mi sono messa all'opera rubando una mattina libera e già mi sentivo meglio… 🙂
Il grigio è un bel colore per vestirsi o arredare, ma è difficile da indossare nei comportamenti… bisognerebbe scegliere ogni tanto "la via di mezzo", facendo qualche compromesso ma vaglielo a spiegare all'istinto! Capita di cambiare umore o atteggiamento in base alle situazioni o alle giornate, figurati, a me influenza anche solo il clima o la luce! Chi ti vuol bene capisce, perchè sa anche tutti i tuoi pregi… e ha pazienza… 🙂
Un bacio a te, con tanto di abbraccio!
Patalice
27 Maggio 2014 at 10:05
io dico no alla banana
è proprio una delle pochissimissime cose che non mi riesce di mangiare!