FORSE MI TROVO
Tra gli scaffali più alti, impolverati, dove ormai dorme la sveglia tonda con le lancette rosse e ci sono i libri d’infanzia, quelli con i disegni bellissimi, con gli animali parlanti e le finestrelle di carta da aprire, perché dentro c’è una sorpresa.
Tra gli astucci macchiati d’inchiostro, con i pennarelli dalla punta schiacciata, le gomme da cancellare profumate, il temperamatite a forma di pesca che funzionava male, la penna a sfera che sporcava spesso il foglio e le mani e quella a forma di bacchetta magica, con la stella, che non usavo quasi mai per non consumarla.
Tra le foto di mia madre col pancione seduta vicino ad un albero, coi capelli lunghi, il vestito a fiori e il sole sul viso, quelle in cui sembro una bambola al centro del divano azzurro e rido, quelle delle prime vacanze al mare, con il foulard sulla testa e il costumino arricciato e quelle in cui sono in braccio a tutti i nonni, uno ad uno, senza sapere che da lì a poco non sarebbe più successo.
Tra le pagine fitte fitte dei diari, quando scrivere era un’urgenza e forse anche un modo per conoscersi, tra le cassette di musica che a volte si srotolavano e dovevo riavvolgere lentamente con il dito, tra le felpe legate alla vita e i fuseaux Arena sgargianti, i poster attaccati in camera con le puntine e i tramezzini mangiati a merenda, con tanta maionese.
Tra i film romantici consumati il sabato pomeriggio, le torte al cocco che avrei voluto imparare, le risate ingenue e le nuvole accese al tramonto, i regali uguali che due timidi 15enni si sono fatti a San Valentino e le volte in cui tutto sembrava perfetto, anche se è durato solo un attimo.
Forse mi trovo, in tutto questo. Stretta a dettagli e incastri di immagini che si assemblano in modo naturale. Come quando prendo ricette e le reinvento, partendo da un’idea (grazie Michela!) e poi correndo libera, sapendo che da qualche parte approderò. Magari dove strati di crema fanno da cuscino anti-spifferi, una coppetta diventa una poltrona comoda e lo stridore del mondo sparisce, insieme a quell’ultimo amaretto lasciato da parte.
TIRAMISU’ CON RICOTTA E AMARETTI AL PROFUMO DI LIMONE
150 gr di mascarpone
150 gr di ricotta
Due cucchiai di zucchero (io di canna; vi consiglio di non superare la dose, gli amaretti sono già molto dolci)
Caffè (a piacere)
Amaretti (a piacere)
La scorza di un limone biologico non trattato
Cacao in polvere (facoltativo)
Preparate il caffè con la tradizionale moka. Quando è pronto, mettetelo in una ciotola a raffreddare.
Lavorate il mascarpone e la ricotta con lo zucchero, aggiungendo anche la scorza del limone, ben lavato ed asciugato. Amalgamate con cura fino a ottenere una crema omogenea e piuttosto ferma.
In un contenitore a forma di vaschetta oppure in coppette, assemblate il tiramisù: mettete un primo strato di amaretti con la base imbevuta nel caffè; ricoprite con uno strato di crema. Ripetete questa operazione fino ad esaurire gli ingredienti ma ricordate che l’ultimo strato dovrà essere con la crema, sulla quale sbriciolerete con le mani, come decorazione, degli amaretti avanzati. Potete anche aggiungere, se vi piace, una spolverata finale di cacao in polvere.
Mettete in frigo per un paio d’ore prima di servire.
125 Comments
m4ry
8 Dicembre 2013 at 19:17
Ti auguro di approdare proprio dove vorresti..dove stare bene sempre…
Meraviglioso questo tiramisù ! Amo il limone ! Ti abbraccio e ti auguro una felice serata e un buon inizio settimana.
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 19:44
Stare bene sempre credo sia un'utopia, ma trovare il proprio porto o anche solo intravederlo già è molto… 🙂
Si è capito dai miei post che amo il limone, con la ricotta poi… 🙂
Grazie Mary, un bacio!
consuelo tognetti
8 Dicembre 2013 at 19:33
Direi che il tuo traguardo lo hai già raggiunto ora basta spronarsi per la prossima sfida..il passato è ricco di ricordi, ora bisogna vivere il presente per crearne di nuovi ricchi di emozione!
Goloso il tuo tiramisù e curiosissimo come sempre il tuo Ulisse..mi sembra di vedere Miss Grey che non mi molla un secondo ed è sempre attratta da quello che faccio 😛
Un bacio e buona serata <3
la zia Consu
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 19:48
Io vivo sempre guardando al passato, sul filo della nostalgia, ma senza rimpianti… mi faccio cullare dai ricordi, non intrappolare… sono riuscita a fare il salto, come dire… 🙂
Nel mio presente c'è questo gattone che come vedi mi segue ovunque e apprezza tutto, sapori salati e dolci!
Un abbraccio, Consu!
Emanuela Leveratto
8 Dicembre 2013 at 20:17
io invece sono nella fase non voglio pensare al passato ma solo al futuro perchè mi ritroverei non intrappolata ma ingrovigliata (si dice?) proprio al passato, quindi in attesa di fare il salto come sei riuscita tu affronto solo piccoli pezzetti di passato e cerco di viverli senza troppe paturnie 🙂 e ora passo ai ricordi che hai citato ^_^ i libri con le finestrelle li amo ancora adesso ^_^ astucci macchiati, pennarelli schiacciati (ti ricordi quando cercavamo di farli "rivivere" aggiungendo acqua o alcool?), le gomme profumate di varie forme che poi non cancellavano neanche, io non volevo mai usare la penna di Poochie, la ricordi? La cagnolina dalle orecchie rosa ^_^ e poi tutti gli altri sono ricordi di una generazione intera che bello ^_^ a proposito di amaretti hai mai assaggiato o conosci quelli di Sassello? se ti piacciono questi credo che ameresti anche questi ^_^
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 20:39
Il passato è lama a doppio taglio, da un lato protegge ma può anche bloccare… io lo vivo meglio ora perchè sono soddisfatta del mio presente e di quello che ho, ma non resisto a volte a non ripensare a tante cose che mi hanno portato fino a qui… questi che leggi sono ricordi indolori e piacevoli…
Poochie, certo, come dimenticarla! Mi piaceva nonostante l'animo felino! 🙂
Gli amaretti di Sassello mi mancano, ma se mi dici che sono speciali mi informo… hanno un sapore particolare?
Grazie del lungo e bel commento, Emanuela!
Emanuela Leveratto
9 Dicembre 2013 at 8:27
sono amaretti morbidi e buonissimi! c'è anche la festa http://www.comunesassello.it/turismo/documents/festa_amaretto_2010/mywebalbum/index.html e qui http://www.gustosamente.com/article/sassello-il-paese-degli-amaretti se vuoi te ne invio un po' ^_^
lagattacolpiattochescotta
10 Dicembre 2013 at 14:33
Amaretti morbidi? Hmmmm, come sono curiosa…. 😛
Emanuela Leveratto
10 Dicembre 2013 at 15:05
sono buonissimi! li trovi anche on line se li volessi provare ^_^
cooksappe
8 Dicembre 2013 at 19:42
miao!
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 19:49
Ti chiamo Ulisse, la palletta pelosa che vive qui? 🙂
marina riccitelli
8 Dicembre 2013 at 20:29
anch'io penso sempre al passato con molta nostalgia, mi piace raccontarlo a mia figlia non voglio che si perda e allora lo tengo stretto nella mia mente e nel mio cuore. Nel futuro invece ci spero, tanto, tantissimo! Vorrei tanto affondare il cucchiaio in questa coppa morbida e golosa! Sei bravissima hai avuto un'idea meravigliosa! un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 20:43
Mi piace l'idea del passato che si tramanda da madre a figlia, percorrendo più epoche e decenni… è come crescere insieme, anche chi non c'era impara o semplicemente sorride di quello che si viveva prima… tutto ci forma, tutto è legato…
Grazie Marina, diciamo che è stata la ricotta avanzata nel frigo a suggerirmi questa versione di tiramisù! 😉
Michela Sassi
8 Dicembre 2013 at 20:29
Con la coppetta di tiramisu' tra le mani, ti leggo ed inizio a sognare!… La tua dolcezza traspare in ogni parola che scrivi! Buona serata cara!
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 20:44
Michela, eccoti! Qui c'è il tuo zampino e lo sai che hai acceso la scintilla! E per fare un tiramisù così, di dolcezza ti intendi anche tu… 😉
Mimma e Marta
8 Dicembre 2013 at 20:36
Ma che simpatico micino, si vede che è un buongustaio!
Ci troviamo anche noi spesso a vivere legate al passato, ai vecchi ricordi…ma è in memoria di questi che ci piace crearne di nuovi, più belli, che ci permettano di apprezzare sempre più sia quello che è passato, sia quello che è,così come quello che sarà
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 20:46
Esatto, condivido questo spirito… ricordare per costruire e fortificare il nuovo… la tua bimba chissà quante gomme da cancellare usa ancora… vorrei avere ancora un astuccio, io… 🙂
Mimma e Marta
8 Dicembre 2013 at 20:52
In realtà è spesso "la bimba" (tra due giorni non più tanto bimba) a condividere i suoi pensieri con te…e di gomme sparse per la casa e nel suo astuccio ne ha da vendere 🙂
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 21:58
Dai, davvero?! Chissà perchè pensavo che a scrivermi fosse la mamma… mi piace questa fusione, questo parlare al plurale che vi fa essere in sintonia! Se vuoi facciamo a scambio di gomme, come le figurine! 😀
Tiziana M
8 Dicembre 2013 at 20:39
che belli tutti questi ricordi… anche io riavvolgevo il nastro delle cassette con il dito e attaccavo i poster al muro.. quanti!! ma senti.. quella ciotola l'hai comprata a Parigi? ne ho due simili e c'era pure quella nel negozio dove le ho prese io!! allora, questo tiramisù senza uova e alleggerito dalla ricotta mi sembra una coccola fantastica, così se ne può mangiare di più!!! bacione
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 20:50
La coppetta l'ho presa in Bretagna, non a Parigi… ma sempre in Francia siamo… 😉 Ne avrei prese anche altre, adoro questa marca e questo stile… ma dovendo viaggiare leggera, come bagaglio e costi, ne ho scelto solo un tipo, il mio preferito!
Ti confesso che il tiramisù lo faccio sempre senza uova… è vero che nei ristoranti spesso le usano e lo mangio ugualmente, ma potendo scegliere io a casa ometto le uova crude…
Bacio a te, Tiziana!
ps: alcune vecchie cassette le conservo ancora, sono cimeli! 🙂
Zucchero e zenzero
8 Dicembre 2013 at 20:49
Che immagini bellissime che hai condiviso con noi, stralci di ricordi e di vita vissuta. Ogni tanto per ritrovare se' stessi si devono ripercorrere le strade del passato e questo può farci più o meno male, a seconda delle rotte che si intraprendono in quell'oceano che è la nostra memoria. Io mi ritrovo spesso a pensare al passato perchè sono una persona piuttosto nostalgica e qualche volta perdo di vista il fatto che il presente è lì che aspetta di essere vissuto 🙂
Questo tiramisù mi intriga moltissimo sia per i sapori che per il mix di latticini: la ricotta lo alleggerisce molto ed è un'ottima dritta!
Buona settimana! 🙂
V
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 20:56
Hai scritto delle frasi verissime e bellissime… le rotte a volte sembrano infinite, ma forse ne esiste una maestra, come la strada di casa… si può perdere ma alla fine si trova… o si ritrova…
Amo la nostalgia positiva, quella che non graffia… non ostacola il presente, se abbiamo imparato a dare pesi e priorità… insomma, è bello pettinare ricordi mentre si guarda avanti… 🙂
La ricotta è una valida alternativa alla panna, a mio gusto! E la cremosità è assicurata!
Grazie…
Laura
8 Dicembre 2013 at 20:50
Ah il tiramisù!!!Ma quanto ne abbiamo parlato della bella idea delle ricotta!!:-) Per non parlare degli amaretti!bella rivisitazione Fra!Ma lo sai che pensavo di improvvisare un tiramisù per il compleanno di Marco utilizzando come base il panettone che è uno dei suoi dolci preferiti?Segno tutte le tue variazioni sul tema e le prendo in prestito!;-) Ma quanto mi manca una chiacchierata vera! 🙁
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 21:04
Laura, ti aspettavo perchè mi ricordo bene quei discorsi! 🙂 Secondo me l'idea del panettone è ottima, una golosa variante che si inserisce anche nel concetto di "riciclo" se dovesse avanzare, come spesso capita, dopo le feste… il tiramisù classico per me è imbattibile ma sono la prima che ama cambiare e variare, quindi ogni "deviazione" dell'ordinario è ben accetta! 🙂
Manca anche a me vederti, lo sai… intanto un abbraccio, sperando che i tempi di attesa siano corti…
serena
8 Dicembre 2013 at 21:19
Si che approderai in qualche dove… non ho dubbi su questo.. poiché una persona, ops una creatura con la tua intensità, la tua sensibilità… non può che approdare là dove vuole… insieme ad un dolce strepitoso! Smack cara e buona settimana a te!
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 22:03
Serena, grazie… 🙂 Gli approdi cambiano con l'età, tanti ne ho conquistati, altri devo ancora raggiungerli, alcuni forse neanche li vedo o li conosco… ma amo viaggiare e non ho fretta… mi godo il viaggio… 😉
Ti abbraccio, sei così cara…
Miss Becky
8 Dicembre 2013 at 21:35
Non ci crederai…oggi ho fatto il primo tiramisu all'arancia della stagione, con tanti, tanti amaretti.. 😀 Questa è sintonia… 😀 Non posterò la ricetta per il momento perchè è sparito nel giro di un paio di cucchiaiate, prima che potessi fare le foto! 😉
Questo tuo tuffo nei ricordi mi emoziona, mi fa sentire più vicina a te.
Un abbraccio grande dolce donnina!
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 22:05
Buono con l'arancio, mi stuzzica! Capisco sia sparito in un lampo, lo avrei mangiato anche io senza lasciare neanche una briciola di amaretto… così c'è la scusa di doverlo rifare presto per scattare le foto… 😉
Siamo vicine, sì. Lo sento.
Un abbraccio forte e speziato!
Irene b
8 Dicembre 2013 at 21:36
la mia domenica sera perfetta. quanto mi piace leggerti ed immaginare dove approderai…
Notte
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 22:07
Irene, presto approderò da te… e non posso chiedere di meglio… 🙂
giochidizucchero
8 Dicembre 2013 at 21:48
Ciao Francesca, come al solito corro a leggerti, chiudo gli occhi e mi immedesimo, in quei maglioni larghi e in quei fuseaux… che ricordi… che malinconia.
Questo tiramisu' e' delizioso. Io lo faccio sempre con gli amaretti, perche' non mi sono mai piaciuti i savoiardi. Poi ho visto che anche la mia amica Michela lo ha fatto. Ora anche tu. Mica male, eh?! Io lo adoro. Bacioni cara, sogni d'oro…
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 22:12
Formiamo il club dell'amaretto allora! 😀
I fuseaux sono tornati di moda, ma gli Arena erano gli Arena, ehehe! Erano la mia tuta da ginnastica, li avevo di vari colori e in realtà non erano affatto belli, però mi piacevano… 🙂
Baci a te, apprezzo tanto la tua presenza domenicale!
Gabila Gerardi
8 Dicembre 2013 at 22:30
Tu sei in una botte di ferro perché qualsiasi cosa tu decidessi di fare, sono certa che riusciresti ad approdare sempre nel luogo giusto! Sempre ponderata, riflessiva, mai impulsiva….calma, serena che trasmetti purezza, semplicità ….io ti adoro Francy….no…dico seriamente….diffiicile non amare una persona come te! Non so se sono riuscita a trasmetterti quello che tu trasmetti a me…..appena posso scappare dagli impegni giornalieri vengo ad approdare qua tra le pagine della tua vita…e ci resterei per ore ed ore!!! Credimi seriamente se ti dico che esistono poche persone al mondo con la tua sensibilità!!!
Gabila Gerardi
8 Dicembre 2013 at 22:31
Si lo so…mi sono scordata di parlare della ricetta…bhe ti basta se ti dico che è proprio come te?!?!?!?
lagattacolpiattochescotta
8 Dicembre 2013 at 22:54
Gabila, tu sai incoraggiarmi dal primo momento che ti ho scoperta/conosciuta… non lo sai ma io rileggo, anche a distanza di tempo, i post e i commenti che ricevo… e i tuoi sono sempre carichi di stima e affetto, si vede che credi in me e questo è importante… perchè neanche un anno fa sono partita dal nulla con quest'avventura, tra paure e timidezze… e mi chiedevo se qualcuno mi avrebbe letto, o capito, o sostenuto… la risposta è andata oltre le aspettative, perchè ho incontrato tante persone speciali come te con cui ho legato, anche senza averle mai viste dal vivo… ed è bellissimo! Ecco, volevo dirtelo… 🙂
Le Sucre et Moi Fabrizia M.
8 Dicembre 2013 at 23:22
Quanto sanno essere intensi i percorsi della memoria: perdersi nei propri ricordi e ritrovarsi, poi, da dove si era partiti: dal cuore..grazie Francesca per l'azzurro di quella ceramica, per il limone imprevisto e profumato del tiramisu', per il tuo modo di raccontarti: semplice, vero, delicato.
Fabrizia
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 12:57
Il cuore nel tempo subisce vari assalti ma resta saldo al suo posto, l'ho sempre difeso e ascoltato, anche quando mi portava in direzioni non proprio esatte… Adesso è più obbediente, mi dà più retta… 😀
Fabrizia, grazie a te, sei diventata di casa qui, che bello… 🙂
Paola
9 Dicembre 2013 at 7:03
Adoro cercarmi nel passato, trovare quelle parti di vita passate, riacciuffarle e perdermi nel loro ricordo. Cosa ho fatto, cosa sono stata, raccontarmelo per apprezzare dove sono, cosa sono. Adoro raccontarlo, non troppo però, perché se ne parlo mi scappa e voglio che tutto ciò che è il mio passato abbia lo stesso profumo che ricordo io, le stesse emozioni che mi suscita. E mi rivedo una bimba piccolina, un po' showgirl, che da piccola adorava ascoltare Lorella Cuccarini, e già ballava e saltellava. Mi rivedo cresciuta ad accudire e studiare il pancione della mia mamma, a scoprire il miracolo di una nuova vita che nasce. Mi rivedo cresciuta ballare, ma stavolta seguita da un maestro, come facevo da piccola. Mi rivedo nei libri di scuola, nei miei libri per bambini, che divoravo, come oggi, pieni di fantasia e storie strane, nei pasticci che combinavo con la mia mamma, che mi affidava sempre il compito di mescolare, mescolare, mescolare. Mi rivedo negli anni del liceo, timida, all'università, nella forza che ho avuto a rialzarmi dopo essere caduta. Mi rivedo nel mio Amore, nei suoi occhi, che mi fanno sentire il centro del mondo..
Adoro partire da una ricetta e rimescolarla. Spesso una ricetta è un foglio bianco, ricca di combinazioni possibili.. In cerca solo di quella perfetta per farla sbocciare.
Buon inizio settimana 🙂
Ps. appena riesco ci aggiorniamo 😉
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 13:01
Io ti vedo, o meglio ti immagino, mentre cresci e attraversi tutte queste fasi, con i capelli ricci e gli occhi vispi, pronta a prendere a piene mani tutto ciò che hai davanti, energica e determinata, con tanta passione… sì, Paola, quando ti leggo mi trasmetti questo, passione per quello che hai e fai, si vede che ti lanci, ti impegni e ci credi… e sai scrivere così bene, adoro i tuoi commenti che non lesinano righe e sono spontanei come te! 🙂
sandra liccioli
9 Dicembre 2013 at 8:02
quando mi si aprono i cassetti a tradimento…. è come guardare in un pozzo e vedere tutto quello che eri e che sei diventata…. una foto, un profumo ti portano lontano.
che bella che sei… il tiramisù? è il mio dolce preferito!
baci
Sandra
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 13:04
A volte mi chiedo se quei cassetti li teniamo volutamente un poco aperti, per far passare aria e luce… e magari un colpo di vento li apre inavvertitamente e…
Altre volte invece avrei voluto buttare lontano la chiave, altre ancora li ho svuotati e riempiti di nuovo… devo scrivere un post sui cassetti metaforici della nostra vita… 🙂
Grazie Sandra, ci vediamo di là in mail!
Chiarapassion
9 Dicembre 2013 at 8:08
Francesca mi piace il tuo perderti nel passato, il tuo tenerlo stretto nel cuore e quando lo riporti qui è sempre carico d'amore perché si sente che sei felice ed appagata e quindi "lui" ti fa apprezzare ancor più le cose che hai ora. Il tuo viaggio mi piace tanto e mi fa sempre piacere seguirti per vedere i luoghi che ti catturano…sei una splendida persona e quando vengo qui rimango sempre incantata dalla tua dolcezza e sensibilità…ecco questa coppetta dolcissima te la ruberei volentieri!
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 13:05
Sì, riesco a parlare del passato, o almeno di un certo passato, proprio perchè adesso ho trovato il mio equilibrio e la mia "dimensione" personale e affettiva… e allora rielaboro tutto con meno spine e più sorrisi… certo, con nostalgia, ma quella è il sale di caratteri romantici come noi… 😉
Grazie Enrico, un abbraccio e una coppetta tutta per te!
MARI Z.
9 Dicembre 2013 at 8:28
Piace anche a me, a volte guardare gli oggetti del passato che non trovo il coraggio di buttare: sono tutti dentro ad un paio di scatoloni. L'importante è guardare indietro con gioia, ma mai con rimpianto! Tanti progetti sono all'orizzonte…tanti volti nuovi da conoscere… tanti oggetti da conservare per ricordarsi… tante foto da scattare!
Molto particolare la tua ricetta: un tiramisù speciale!
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 13:08
Non riesco con facilità a buttare oggetti e vestiti che hanno segnato epoche per me importanti, per questo colleziono scatoloni come te che sono rimasti a casa dei miei genitori e so che sono lì… al sicuro… idealmente nella casa nuova, la mia casa, ho portato poco passato, proprio per respirare tutto il presente che c'è, sento e voglio… pieno di foto, certamente! 😉
Chiara Setti
9 Dicembre 2013 at 8:42
Francy ho l'idea che tu ti sia già ritrovata ma che il legame con il passato sia bello solido e che il guardare indietro ti da la spinta e la forza per guardare avanti…forse mi sbaglio ma è la sensazione avuta leggendo questo post…
Il tuo tiramisu è davvero speciale e io amando alla follia gli amaretti non posso che adorarlo!! Bacione
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 13:10
Chiara, non ti sbagli… esiste per tutti un passato buono e uno meno buono, io coltivo il primo, il secondo provo a metterlo di lato e a non pensarci più… riaffiora in certi momenti, com'è naturale, ma non riesce a vincere, diciamo così…
Contenta ti piaccia la ricetta, i savoiardi non gioiscono ma ogni tanto è bello cambiare! 😉
VicainCucina
9 Dicembre 2013 at 8:56
Ultimamente la ricotta mi piace di più e di più 😉 E' deliziosa nei dolci e pure leggera, un ottimo sostituto ♥ L'amaretto col caffè ci sta una meraviglia.. La novità è la scorza di limone, da provare!!! Buona settimana Francesca ♥
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 13:13
La ricotta è una carezza morbida che ho rivalutato tanto anche io! Prima la mangiavo soprattutto col salato, invece anche nei dolci, come hai giustamente sottolineato, ha davvero il suo perchè e non fa rimpiangere altri ingredienti… 🙂 Il limone dona freschezza e profumo, una grattatina di scorza non manca mai qui!
Buona settimana a te, Vica, grazie!
Giulia
9 Dicembre 2013 at 9:49
Quanta poesia, quanta dolcezza e quante emozioni. Le tue parole incantano, le tue ricette stregano… È sempre un piacere leggerti, grazie!
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 13:17
Giulia, sei gentilissima, grazie! Ma la poesia non dipende da me, io raccolgo solo quella che abbiamo intorno, più o meno nascosta… è quasi la mia missione… 😉
Giulia
12 Dicembre 2013 at 10:05
E, tra l'altro, andando in tema ricordi si va sempre sul sicuro, per i nostalgici e sognatori come me… Ci sono suoni, sapori, odori e sensazioni, dettagli e immagini che a volte fanno capolino e fanno riafforare zollette di passato… Niente di quello che non vogliamo perdere viene sprecato, continua a far parte di quello che siamo… La "poesia che abbiamo intorno", come la chiami tu, non tutti riescono a coglierla, e tu sicuramente ne sei un'ottima interprete. Un abbraccio nebbioso
lagattacolpiattochescotta
27 Gennaio 2014 at 22:33
Giulia, grazie per questo secondo commento, lo vedo ora e non sai che piacere! Ti sei aperta e hai detto cose bellissime… e quanto mi piace l'immagine delle zollette di passato… la poesia la cogli anche tu… vicina a noi e concreta…
granosalis.org
9 Dicembre 2013 at 11:39
Oooh, eccoti qui a darci il buongiorno con le tue bellissime parole, le tue splendide immagini, le tue ricette invitanti, come ogni lunedì. Se tu "forse ti trovi", a me piace sapere che io "sicuramente ti trovo", ogni inizio settimana, in quello che ormai è diventato un appuntamento fisso che mi godo con piacere. Mi pare di capire che anche tu sia stata una bambina degli anni 80 e una teenager degli anni 90…chi altri potrebbe infilare nei ricordi le cassette da riavvolgere col dito e i fuseaux Arena sgargianti (miodddio che orrore!). E con questa ricetta mi sembra che tu mi abbia letto nel pensiero…io, che il mascarpone in frigo non ce l'ho MAI, mi sono ritrovata a usarlo ieri per provare una ricetta, me ne servivano solo due cucchiaini e pensavo che col resto ci avrei voluto fare un tiramisù, ma un po' più particolare del solito…ed eccoti qua 🙂
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 13:23
Claudia, quando ti vedo ti farò un sorriso in più per questo commento! 🙂 A me piace farmi trovare, a nascondino ero piuttosto una schiappa… 😀 Sono nata nel '78, quindi anni '80 e '90 sono il tappeto elastico su cui ho saltato e che mi hanno formato… la vena vintage ce l'ho nel sangue e non l'abbandonerò mai… forse ho sbagliato a non conservare nessun Arena, sarebbe stato un bel reperto! 🙂
Per anni non ho mangiato mascarpone (mia madre non lo comprava mai) ma da quando gioco in cucina ammetto che in un dolcetto ogni tanto scappa… non ne abuso ma lo uso, quando serve… e troppo a lungo senza tiramisù non so stare… 🙂
A presto, Natale è vicino!
Mara Caumo
9 Dicembre 2013 at 11:59
Quando arrivo qui, trovo sempre poesia e immagini meravigliose…
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 13:24
Mara, grazie… io vado avanti, eh, non mi fermo… 🙂
Anna Maria Pischedda
9 Dicembre 2013 at 12:54
Hai davvero un modo speciale di ricordare e raccontare il passato..e non posso fare a meno di immedesimarmi sempre in quello che dici! Immagini scorrono e ricordi riappaiono..
Avevo sentito parlare di questa versione del tiramisù ma non l'ho mai assaggiata..se poi ha il limone so già che mi piacerà tantissimo!
Un abbraccio!
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 16:50
Quanto mi piacerebbe riunire alcune di voi e parlare, raccontarci, trovare tutte le somiglianze e affinità, date dall'età ma anche dalla stessa sensibilità… sarebbe una serata bellissima, con le parole che si mescolano al cibo… 🙂
Se fai il tiramisù attendo parere, abbonda con la scorza, vedrai come ci sta bene!
Pincofifì
9 Dicembre 2013 at 14:36
Amaretti!
Amaretti e tiramisù e libri d'infanzia e vecchie cassette rovinate a forza di ascoltarle (ma conservate gelosamente in fondo ad un cassetto, piccolo scrigno di ricordi che non si vuole abbandonare).
Il bello dell'avere più o meno la stessa età è un post come questo, immagini familiari che fanno sorridere, ricordi e sensazioni stipati da qualche parte che improvvisamente riaffiorano sul filo delle tue parole.
Sì, ce l'ho lo scaffale coi vecchi libri, ce l'ho uno dei miei vecchi astucci, le cassette, quelle che proprio non ho potuto buttare, sono nel cassetto del comodino, maglioni larghi e fuseaux dai colori improbabili fanno bella mostra di sè in vecchie fotografie … e sì, ce l'ho una confezione di amaretti (che non manca mai), ricotta e formaggio spalmabile (la mia alternativa al mascarpone): credo che per stasera mi lascerò ispirare e preparerò questa coccola profumata …
Bello, bello Ulisse 🙂
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 21:51
Amo aspettare i tuoi commenti, so che prima o dopo arriveranno e me li gusterò… so che capirai ogni volta quello che scriverò e ti aprirai, come hai fatto ora… sei diventata una persona "fidata" e ora che so che avevi anche tu quei fuseaux tremendi mi sei pure più simpatica! 😀 Avevi anche le cassette tipo Bimbo mix? Io sì… e avevo pure quella della Barbie rockettara, che ridere! 🙂 E che emozione quando da sola andai in negozio a comprare True blue di Madonna…
Buona coccola, allora… vorrei essere sul divano con te a condividerla!
Pincofifì
10 Dicembre 2013 at 8:29
E per me passare di qui, leggere e ammirare, trovare ispirazione e sorridere è diventato un momento irrinunciabile 🙂
I fuseaux li avevo turchesi (turchesi!!!) e pure a fiori (che se ci penso …), le cassette, oltre ai mix per bambini, avevo anche, non ridere (o meglio ridacchia pure, che è quello che sto facendo io), quella cantata da Cristina D'Avena del telefilm che faceva ispirato a Kiss me Licia, non so se mi spiego …
Il tiramisù è venuto veloce e perfetto 🙂
lagattacolpiattochescotta
10 Dicembre 2013 at 10:23
Ridacchio ma sotto i baffi da gatta perchè… ero innamorata di Mirko, ahah! E quelle cassette le avevo e sapevo a memoria le canzoni… di alcune mi sono rimaste impresse pure le parole e sono sicura che se le riascoltassi, sarei in grado di cantarle, perchè la memoria è così, quando si allaccia non molla… 🙂
Venuto bene il tiramisù, quindi? Che bello che l'hai provato! Grazie!
Mirtillo E Lampone
9 Dicembre 2013 at 15:45
Ciao Raggio di Sole ♥
Oggi mi parli di te, dei tuoi ricordi e mi sento accendere dentro una candelina, quella del cuore. Perchè io, non so come mai, di ricordi dell'infanzia non ne ho molti. Ma leggerti aiuta anche me a ricordare, a vedere il mio costumino di ginnastica ritmica blu con le stelline argento, le code alte e i miei capelli lunghi, i capricci e le infinite domande in macchina, in viaggio con i miei.
Mi rivedo in tante situazioni, così strampalate che se ci penso mi sento così scema ad averle vissute…però poi penso che doveva andare così, altrimenti adesso non sarei stata la stessa…(compreso anche l'amore per i nostri Take That ♥ )
Tesoro dolce…mi hai anche ispirato la serata, farò il tiramisù (senza lattosio!!!) e ti penserò.
Devo trovare una teglia a forma di cuore, perchè ogni mio pensiero, ora, è pieno d'amore.
Ti voglio bene ♥
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 21:56
Eh sì, quante cose buffe, strambe, tenere, a volte assurde e incomprensibili… senti, posso fare qui pubblicamente una confessione anche se rischio insulti… sai che per un periodo avevo in camera i poster di Masini e Vallesi?!!! Ma come facevo, miodiooooo! Almeno dopo sono passata a ometti più belli come Howard che tu ben conosci! 😀
Teglie a forma di cuore ne ho varie, comprese coppette e cocotte che tra poco esplodono dai cassetti… te ne presto una io, così quando cucini mi pensi… 🙂
Sarei curiosa di vedere quel costumino da ginnastica con le stelline d'argento, a Carnevale sarei capace di indossare ancora la mia maschera da notte, ahaha! 😀
Ti abbraccio stretta come lo strato di crema… e ricorda, tu l'amore ce l'hai dentro…
Mirtillo E Lampone
10 Dicembre 2013 at 21:20
Buhahahaahahahah Masini e Vallesi, un'accoppiata…perfetta! :* Bella tu!
Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella)
9 Dicembre 2013 at 16:20
Franci ogni volta, ogni tuo racconto è come un tassello in più che mi permette di conoscerti meglio. Amo questo tuo modo d'essere così trasparente… "invidio" il tuo saperti raccontare!
Il tiramisù è uno dei miei dolci preferiti, buonissima versione… Sai quanto mi piace trovare dolci quì da te! 😉
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 22:01
Cara Simo, a volte mi stupisco anche io di come metta me stessa sulla pagina, superando inibizioni… all'inizio avevo paura, in realtà ancora ne ho, ma poi la mano va da sola e prevale la voglia di parlare di cose che sento e conosco che vanno ben oltre la cucina… se restassi "vaga" o non attingessi dal mio vissuto, mancherebbe qualcosa a questo spazio… ormai sta crescendo con me e tutti quei tasselli mi stanno avvicinando a voi ogni mese di più… :****
Prometto che i dolci non mancheranno mai qui e spero di fare presto sorprese con lieviti&family, da sperimentare!
Martina
9 Dicembre 2013 at 17:28
Io sono una accumulatrice compulsiva…di ricordi soprattutto e anche di cose per dirla tutta. Ma di cose importanti per me o quelle che per gli altri sono "cose inutili che tieni nel cassetto". Mi piace aprirlo quel cassetto e far riaffiorare tutti i ricordi…:) così è per il tiramisù! Il tiramisù io lo associo alla mia mamma (http://lamponietulipani.blogspot.it/2012/06/mamma-bozena.html) E' l'unico dolce che le riesce (odia cucinare)..mi riferisco alla versione classica, se al posto dei savoiardi le dessi gli amaretti, andrebbe in confusione 😀 …io invece l'apprezzerei moltissimo 🙂
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 22:06
Sono sicura che quando avrai una casetta tutta tua, qui o non in Italia (!!!!), cucinerai tutti i piatti che ami, ne proverai di nuovi, farai ricette di famiglia ma prenderai anche le distanze, come è successo a me… e come vale per il bagaglio dei ricordi… un pò tratteniamo, un pò lasciamo andare… ma come te anche io tendo ad accumulare e a tenere, ho proprio un attaccamento affettivo con tutto… 🙂
(ehi, manca pochissimo! Emozione!)
piccola mela
9 Dicembre 2013 at 20:10
Io mi trovo nella piccola valigia di cartone con le fragole rosse, quella dove, dopo un litigio, a otto anni mettevo la mia camicia da notte di spugna azzurra e poco altro e mi accingevo a scappare di casa. Mi ritrovo sotto i poster di James Dean che coprivano l'intera parete della stanza e che di notte cadevano e mi facevano da coperta tra le risate di mia sorella.
Mi ritrovo dentro il profumo del limone, così, con le gambe infilate dentro a una morbida coperta di lana grezza, quella che le nonne lavoravano a mano, lentamente, per poi coprirti ogni volta che ti sentivi smarrita…
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 22:12
L'immagine di te con la valigia, pronta alla fuga, mi ha riempito di tenerezza e mi ha fatto ridere, perchè ti ho "visualizzata" di spalle, che cammini piano verso la porta… quasi una scena da film in bianco e nero… 🙂 Esiste ancora quella valigia con le fragole? Se sì, va assolutamente fotografata! Io la metterei anche in un mio set, ehehe… 🙂
Le coperte di lana grezza, fatte da mani esperte, vissute e un pò nodose (mi "vedo" anche quelle, sai? Proprio il dettaglio, dico, è nitido nella mia mente) servono ancora oggi per proteggerci, cullarci e farci sentire quasi invincibili, intoccabili, impermeabili alle ferite… sarebbe bello coprirsi tutte, fino agli occhi… solo loro, curiosi, continuerebbero a guardarsi intorno, mai sazi…
piccola mela
10 Dicembre 2013 at 14:00
C'è ancora!
Ora racchiude i pezzi di legno della piccola ferrovia dei miei bimbi…unico neo, giusto un paio di settimane fa si è rotta…ma forse non tutto è perduto!Se riesco ad aggiustarla la fotografo per bene 🙂
lagattacolpiattochescotta
10 Dicembre 2013 at 14:15
Incrocio le dita che tu ci riesca! Voglio troppo vederla! E in fondo anche rotta e un pò ammaccata ci piace… 🙂 Sarebbe bella anche una foto con la ferrovia… che poesia i giochi di legno…
Cherry Blossom
9 Dicembre 2013 at 22:12
mi sono ritrovata anche io in molti dei tuoi ricordi: le foto in braccio ai nonni, le gomme profumate, la penna con la stella che guai ad usarla…. mi hai fatto sorridere e commuovere allo stesso tempo 😀
fantastico questo tiramisù!! 😀
un bacione grande
sabrina
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 22:15
Dovremmo mettere insieme tutte quelle penne con la stella, forse unite possono fare davvero incantesimi… e magari far tornare quello che ci manca di più…
Grazie Sabrina, un bacio a te!
Sugar
9 Dicembre 2013 at 22:38
Sai Francesca, a volte mi perdo come te a ricordare, e, spesso, più i ricordi sono lontani più mi sembrano vivi. Per me è un bel ricordare, ripenso a volti, cose, profumi, luoghi e mi emoziono, proprio perchè rivivo tutto. Che bella che sei quando elenchi le piccole cose, il diario e le foto delle persone amate. Sorrido pensando a te che conservi con tanto amore i tuoi ricordi.
E passando al tiramisù, devi saper che io lo faccio senza uova e da sempre mi piace con gli amaretti. Con il limone, sarà fantastico.
Un abbraccio forte e che bello che ci sei. 🙂
lagattacolpiattochescotta
9 Dicembre 2013 at 23:00
A volte basta un niente per ritrovarsi catapultati in situazioni o posti lontani, magari non ci si pensava più ma in un attimo tutto torna nitido e lucido… mi capita spesso quando scrivo qui, quando mi fermo a ricordare e tutto riaffiora in modo forse inconscio… non sono io che scelgo i ricordi, loro scelgono me…
La prossima volta voglio provare a usare anche la scorza dell'arancia… 😉
Ada, ci sono… vigile e concentrata sull'oggi, anche se ogni tanto prendo la macchina del tempo… ma poi torno, eh, mi assento per poco… 🙂
Grazie…
Morena
10 Dicembre 2013 at 10:40
I ricordi fanno parte di noi, sono l'unico modo che abbiamo per ripercorrere la nostra storia e sapere da dove siamo venuti… tramandarli aiuta a farci conoscere e a spiegare ogni lato del nostro carattere… per questo bisogno dedicare ai ricordi un piccolo angolo del nostro ripostiglio… sempre.
Complimenti per questo delizioso tiramisu… che fame!!!
A presto,
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lagattacolpiattochescotta
10 Dicembre 2013 at 14:13
Morena, ho imparato ad annaffiarli come fossero piantine, non bisogna mai far mancare aria, luce e acqua… e ogni tanto vanno anche lucidati, come si fa con le foglie… 🙂
Grazie!
ele
10 Dicembre 2013 at 10:42
l'importante è avere il coraggio di "partire" e non è poco! e da quello ho visto/letto mi sembra che non ti manca……….continua così, sei sulla buona strada…………un grande bacio!
lagattacolpiattochescotta
10 Dicembre 2013 at 14:26
Quel coraggio si acquisisce piano piano ma quando si trova è tuo, non lo molli più… 🙂
Grazie!
Emanuela – Pane, burro e alici
10 Dicembre 2013 at 11:24
Ma sai che in questi giorni anche io sto utilizzando gli amaretti in cucina?
La tua proposta è superallettante! 🙂
Un bacione!
lagattacolpiattochescotta
10 Dicembre 2013 at 14:27
Io per anni non ho mangiato amaretti, poi all'improvviso apri lo sportello della dispensa e li trovi sempre… 😉 Voglio usarli anche la zucca…
Bacio a te, Emanuela!
Anna Luisa e Fabio
10 Dicembre 2013 at 11:26
Siamo sempre legatissimi a quel mondo dei nostri ricordi, dei nostri affetti, sempre un po' nostalgici a guardare dietro, anche quando dovremmo vivere pienamente il presente ed essere sempre proiettati verso il futuro. Ma mi sa che c'è poco da fare, è proprio la natua uman che è così, ed è bello anche essere un po' nostalgici a volte ed in questo periodo è ancora più facile.
Quasi mi dimenticavo di scrivere del tiramisù (adatto, no?) in questa variante davvero molto intrigante.
Fabio
lagattacolpiattochescotta
10 Dicembre 2013 at 14:29
Vero, Fabio, questo periodo ispira viaggi dentro la memoria… ogni dicembre, quando il nuovo anno è vicino, tiro bilanci e pensieri, come un'esigenza di fare i conti con quello che avevo e ho… 🙂
Grazie di essere passato di qua!
conunpocodizucchero Elena
10 Dicembre 2013 at 13:10
il punto dia rrivo è sempre idefinito ma in fondo è questo il lato suggestivo e bello della ricerca incessante di sè e della crescita verso un punto che vediamo sempre sfocato. Ma è la sfocatura che ci fa tendere la mano in cerca di un avvicinamento che ci permetta di vederci chiaro. E in questo tendere la mano e stropicciarsi gli occhi, uno vive e si trova giorno dopo giorno nella sua realtà sempre un pochino più a sua misura.
ti abbraccio tendendo una mano a te e un cucchiaino alla coppetta deliziosa di tiramisù rivisitato.
lagattacolpiattochescotta
10 Dicembre 2013 at 14:32
Che riflessione vera e saggia, cara Elena… 🙂 La sfocatura è il punto più affascinante, perchè non sai cosa svela e prima di scoprirlo puoi perderti a immaginare e fantasticare… la ricerca di sè è continua, io mi sento sempre in movimento… e so che devo camminare ancora tanto… ma va bene, sono pronta… il tiramisù mi dà carica… 🙂
Susy Bello
10 Dicembre 2013 at 15:32
Ci sono alcuni siti a cui mi unisco ma non mi arrivano gli aggiornamenti. leggendo un tuo commento mi sono ricordata di te. Adesso ti ho rinserita…ed eccomi qui ad assaporare la tua doce variante di tiramisù e a leggere i tuoi pensieri.
A presto susy
lagattacolpiattochescotta
10 Dicembre 2013 at 18:41
Speriamo che adesso sarai avvisata, a volte capita anche a me di non ricevere aggiornamenti e mi dispiace perdermi i post… però "giro" molto e recupero tutto e da te continuerò a venire e mi vedrai perchè mi piace il tuo blog… 🙂
Ciao Susy!
Peanut
10 Dicembre 2013 at 15:50
Ecco, sono un po' questi i ricordi che mi mettono il magone, il rivedere la me di un tempo in alcune foto, attraverso una canzone particolare legata ad un momento specifico, attraverso le pagine di quei diari, sorridere a volte e trattenere una lacrima altre, perchè eccome se ci si ritrova. Ho capito che intendi, tutto s'incastra fino a dare un'immagine ben nitida e complessa dei dettagli svolazzanti che si avevano in mente, ma in un dolce è tutto più facile, magari fosse sempre così!
Sai che io non ho ancora non l'ho mai fatto, il tiramisù?Nè quello tradizionale ai tempi, nè quello veg ora. Sarà che è uno di quei classiconi, che si preferisce solo lasciarlo legato a determinati ricordi. Quando avrò soddisfatto la mia voglia di andare avanti e avanti..magari tornerò anche indietro 🙂
tanti baci
lagattacolpiattochescotta
10 Dicembre 2013 at 18:54
Beh, all'effetto lacrima-magone non si scampa, spesso prende il sopravvento… a volte lo cerchiamo persino, o almeno a me capita… masochismo o iper sensibilità? 😀
Paradossalmente però provavo più nostalgia del passato quando ero più giovane, adesso ho un rapporto più quieto coi ricordi, come ci avessi fatto pace… anche se andare avanti nel tempo verso quel maledetto 4 dei 40 mi dà terribilmente fastidio… quanto mi dà fastidio… 😀
Il tiramisù, pur non bevendo caffè, l'ho sempre adorato ed è cosi facile da fare che non ho avuto mai paura del fallimento come per altri dolci… 🙂 Si possono fare un sacco di versioni non classiche, proiettate al futuro e alla novità, ehehe… usando anche l'arancio, sai? Sono sicura che se ti metti lì inventerai il TUO tiramisù, fatto a immagine e somiglianza… 😉
elenuccia
10 Dicembre 2013 at 20:54
Noi siamo i nostri ricordi, quelli tristi, quelli belli, quelli sereni, quelli malinconici, sono tutti parte di noi. Per me sono tutti preziosi, sia quelli belli che quelli brutti.
Preparo spesso dolci al cucchiaio con crema di ricotta aromatizzata al limone ma confesso di non aver mai usato il limone in un tiramisù. Questo abbinamento mi ha davvero incuriosito. E mi piace molto anche l'effetto crumble sopra, invece della solita spolverata di cacao amaro.
PS: adoro la tua gattina (o mi sbaglio?!?? a giudicare dalla sua curiosità per me è una femminuccia come la mia, che mette il naso dappertutto)
lagattacolpiattochescotta
10 Dicembre 2013 at 21:17
Proprio così, tutto quello che abbiamo vissuto ci forma e in un certo senso ci fa compagnia… ricordi come compagni di viaggio a volte piacevoli, altre meno, ma sempre e comunque importanti…
Aggiungere il limone alla ricotta mi è venuto pensando a dei ravioli buoni che avevo mangiato e mi sono detta "perchè non abbinarli nel tiramisù?" e così… 🙂 Esperimento riuscito, te lo consiglio!
Ehehe, il gatto è maschio… 😀 Curioso, instancabile, vispo, amante del cibo…
marifra79
10 Dicembre 2013 at 23:11
Se guardo indietro e penso al passato, inevitabilmente penso a tutto quello che ho perso. A tutte quelle cose che avrei potuto fare, a quella che sarei potuta diventare, agli errori. Questo potrebbe essere un modo di vedere il passato solo in un'ottica costruttiva, nel senso che potrebbe aiutare a costruire un futuro migliore. Poi ci sono i momenti felici e quelli meno felici, io tengo stretti soprattutto i primi, aiutano ad andare avanti.
Il tuo gatto è bellissimo, curioso come la mia Mascherina… pensa che l'altro giorno è saltata sul tavolo perché attratta dal burro, burro ma ci pensi!!
Il tiramisù dev'essere delizioso!! Un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
11 Dicembre 2013 at 13:55
Guardando il bicchiere mezzo vuoto, di errori, rimpianti, strade non prese o persone perdute ce ne sono così tante… quando pensavo a questo, il passato era un peso, un'ombra scura minacciosa che mi faceva paura… poi ho spostato ottica e capito che alcune cose possono finire, non sempre è colpa di qualcuno e tantomeno nostra, che ci sono fasi ed evoluzioni che implicano anche sbagli o delusioni… e allora provo a far diventare il bicchiere mezzo pieno, attaccandomi ai ricordi più dolci, con meno spine…
Il mio gatto è attratto anche dalle verdure, non credo per il sapore ma perchè ogni oggetto può diventare un gioco… 🙂
Un abbraccio a te!
Simona Mirto
11 Dicembre 2013 at 0:46
Tesoro sarà che ho la lacrima facile in questi giorni, saranno le tue parole sempre vere, toccanti, emozionanti.. mi sono commossa… io e te dai tanti piccoli dettagli che leggo nei vari post credo abbiamo la stessa età… spesso mi rivedo nelle tue abitudini, nei tuoi oggetti… e c'è qualcosa di tremendamente familiare in questo posto che riesce sempre a farmi sentire a casa…
I ricordi sono pezzi della nostra vita… che non se ne vanno, a dispetto del tempo, degli anni che passano e di tutto quello che ci lascia e ci abbandona… alla fine di ogni anno anch'io penso spesso… a tutto quello che ho fatto, a quello che sono, a tutto quello che vorrei, a tutti i sogni che sono rimasti nel cassetto e quelli che invece si sono realizzati… sopratutto mi piace guardare al futuro… come un foglio bianco ancora da scrivere io ti auguro di riempirlo come tu desideri tesoro…
il tiramisù è strepitoso! mi piace questa versione alla ricotta… ma la vera innovazione sono gli amaretti! geniale… da copiare:* ti abbraccio fra:))
lagattacolpiattochescotta
11 Dicembre 2013 at 14:02
Simona, la casa è sempre aperta, sei la benvenuta… è così bello vederti "camminare" tra le mie parole, sapendo che forse ti trovi anche tu… 😉 Sono incline anche io ai bilanci quando l'anno sta per finire, sarà che analizzo sempre tutto e ho bisogno di tracciare un percorso di vita, chiudendo parentesi e prendendo quel foglio bianco, liscio e luminoso, con la voglia di scrivere fitto fitto tutto quello che sarà…
Sei dolcissima e sono contenta ti piaccia la ricetta, io mi perdo sempre nelle tue, devo fare al più presto con la pasta sfoglia sia i ventaglietti, sia i cornettini! 🙂
Ti stringo forte!
Ely Valsecchi
11 Dicembre 2013 at 12:17
Francesca che delicatezza, i tuoi ricordi e le tue descrizioni, e questa ricetta così antica ma così moderna rivisitata con ingredienti nuovi e freschi, perchè la vita è così un po vecchia e calda come una coperta e nuova e schintillante come una nuova idea! Un abbraccio!
lagattacolpiattochescotta
11 Dicembre 2013 at 14:56
Rivisitare il vecchio inventando il nuovo… credo sia la mia "massima" di vita per tante cose… tenere saldo il legame col passato ma sapendo dove guardare… ossia in avanti… Grazie per averlo capito! 🙂
Miky
11 Dicembre 2013 at 14:51
Cara Francesca questo post è assolutamente stupendo e dolce.
In questo momento sento proprio il bisogno di aggrapparmi forte al mio passato, ai miei ricordi e sapere che posso ancora sperare.
Complimenti per il tuo tiramisu, voglio provarlo pure io.
Un dolce abbraccio
Miky
lagattacolpiattochescotta
11 Dicembre 2013 at 14:58
Miky, ci deve sempre essere posto per la speranza, anche quando il cielo è scuro scuro… io credo negli spiragli di luce, anche improvvisi, in quel cambiamento che arriva forse quando avevi smesso di crederci… nei ricordi puoi stare al caldo, in attesa del futuro che prima o poi busserà…
An Lullaby
11 Dicembre 2013 at 15:21
Eccomi qui, con una tazza di tè davanti al tuo post. E' un momento che assaporo, che scelgo, come ti ho già scritto, vengo qui a respirare un po' di magia 🙂 C'è tanta dolcezza, che non traspare solo dal tuo fantastico tiramisù 😉
lagattacolpiattochescotta
11 Dicembre 2013 at 17:20
E' bellissima questa cosa… un appuntamento ritagliato nei momenti di calma, atteso, scelto e consumato quando si vuole, perchè tanto le parole, a differenza di tante altre cose fugaci, da qui non scappano… 😉
Grazie, mi sto piacevolmente abituando alla tua presenza… 🙂
elvira zilli
11 Dicembre 2013 at 16:27
Lo so che questo e' un blog di cibo e tutto ora ruota intorno a questo delizioso tiramisu'….ma te lo devo proprio dire….IO ADOROOOOOOOOOO il tuo gatto! 🙂
lagattacolpiattochescotta
11 Dicembre 2013 at 17:22
E dimmelo, brava! Lui sarà felice e si gonfierà tutto di gioia! 😀
Che poi a dirla tutta le foto sono di food ma io spesso divago su altro, come vedi… quindi possiamo parlare di tutto quello che vuoi… 🙂
cucinaincontroluce
12 Dicembre 2013 at 9:14
Anche questa volta ci ho messo giorni a scrivere, passando più volte a leggere e rileggere il tuo post delle piccole cose, ma se non sono serena non scrivo… e mio figlio mi ha creato un sacco di grattacapi con la scuola, ero arrabbiata e demoralizzata…
Oggi ho respirato a fondo e sono qui con te, a godere dei piccoli grandi ricordi che assomigliano tanto ai miei, alle mie gommine profumate che "guai ad usarle sennò si sciupano", alle penne profumate e fluorescenti con le quali scrivere i pensierini sul diario di Snoopy, in fuchsia su rosa che poi ci lasciavi le diottrie a rileggerli, al temperamatite con il serbatoio a mappamondo che era il must dell'anno scolastico, alle foto ritagliate dalle riviste musicali attaccate dappertutto e circondate da cuoricini, agli adesivi mignon che decoravano libri e quaderni… alcune cose le ho ancora e le tengo strette al cuore perchè sono passati trent'anni e non me ne sono nemmeno accorta….
Ora ripenso alla mia adolescenza e, per quanto "tipica" del periodo con tutti i turbamenti di ordinaria amministrazione, mi rendo conto che è stato un periodo di coccole, di quelle che mi servirebbero ora che ho una famiglia sulle spalle e che, per giunta, si appoggia totalmente a me… però una porzioncina del tuo tiramisù sarebbe una bella dose di affetto tutta per me! Adoro gli amaretti, me lo copio e poi me lo mangio tutto, alla faccia della ciccia!
Un abbraccio stretto stretto!
Tatiana
lagattacolpiattochescotta
12 Dicembre 2013 at 17:33
Io i grattacapi li avevo con la matematica, non ce l'ho mai fatta da amarla e ad applicarmi, avevo un rifiuto vero… e voti molto bassi… 🙂
Avevo anche io una penna rosa, l'adoravo ma hai ragione, non si leggeva bene… e ritagliavo anche io un sacco di foto e scritte dai giornali, avevo un diario pienissimo, odorava di colla… 🙂 Grazie per i tuoi ricordi, si incastrano perfettamente ai miei! Per tanto tempo non ci ho pensato più, ma ora il flusso di memoria è tornato a muoversi, ad agitarsi, come si fosse risvegliato… e mi piace parlarne con voi… con te…
I dolci sono ottimi alleati per avere affetto, è la loro "funzione" principale… e vedrai quanti abbracci ti darà questo tiramisù! La ciccia? Le donne devono essere generose e "curvose", io lo penso da sempre… se si ama mangiare, le rotondità sono quasi d'obbligo… 😉
F.
12 Dicembre 2013 at 13:07
Ciao! Ma che bellissimo blog che hai e che belli i tuoi ricordi! Mentre ti leggevo immaginavo di mangiare questo favoloso tiramisù! Mi sono unità ai tuoi lettori, se vuoi ti aspetto da me! Un bacio e a presto, Fede
lagattacolpiattochescotta
12 Dicembre 2013 at 17:34
Ciao Fede! Avanzata una fettina di cake speziato? 😀 Grazie per la visita e benvenuta!
The Daydreamer (Donatella)
12 Dicembre 2013 at 13:10
Cara Francesca, le tue parole vanno dritte al cuore, fanno riflettere e questo è un grande pregio data la follia del mondo attuale. Altro grande pregio poi, l'abbinamento di sapori nella tua ricetta! E se facessi anche questa per il nostro brunch del 26 dicembre in famiglia, eh?! Un abbraccio caloroso,
lagattacolpiattochescotta
12 Dicembre 2013 at 17:37
Donatella, la prima frase mi ha fatto sorridere… perchè la penso come te, è un mondo sempre più pazzo e che sta andando in direzioni che non mi piacciono, per questo cerco di tenere la mia e di crearmi intorno un'atmosfera più "fatata" e "pura"…
Ti adoro perchè mi dai soddisfazione sempre trasmettendomi la voglia di provare le mie ricette, grazie! Secondo me l'idea di fare il tiramisù il 26 è ottima, ma dovrai dirmelo tu…
😉 Se lo provi, ricorda di mettere parecchia scorza, si deve sentire!
Un abbraccio a te!
Tantocaruccia
12 Dicembre 2013 at 21:20
E come si resiste a questo tiramisù? Io non resisterei sicuramente… Ho letto attentamente ogni tua parola, è bello come scrivi, una cosa che apprezzo sempre molto:)
Un bacio cara Francesca P :*
lagattacolpiattochescotta
13 Dicembre 2013 at 14:22
Non resisto neanche io… diciamo che quando c'è di mezzo il cibo, provo a fare la "dura" ma solo per pochissimo, poi cedo alla golosità e alla bontà… d'altronde la vita si gode anche così, perchè privarsi dei piaceri… 🙂
Grazie, sono felice che abbia letto, per me è importante :*****
ANTONELLA MANFREDI
12 Dicembre 2013 at 21:35
Amo il Tiramisù in maniera smisurata! E' "IL DOLCE"! Non c'è nulla di più gudurioso!!! Credo che per una coppetta del genere potrei fare di tutto! Stupenda anche la ciotola di presentazione, adoro quei colori…e poi devo dire che anche la Tua gatta è davvero tenera, super fotogenica Lei! Sembra quasi che capisca che viene fotografata e con grazia si mette in posa.
lagattacolpiattochescotta
13 Dicembre 2013 at 14:25
Anto, concordo… insieme al gelato, è il mio dolce preferito! Il mascarpone farà male ma è una delle cose più buone in assoluto! 🙂 Spesso lo uso da solo, ma "mitigato" dalla ricotta, se si vuole più leggerezza, è una validissima alternativa! La ciotola è bretone… 😀
E quello che si mette in posa con grazia è… maschio!!!!! Un gattone che non solo tu scambi per femmina, anche altre persone me lo dicono… sarà il musetto dolce dolce che adoro… 🙂
journeycake
13 Dicembre 2013 at 23:07
Mi ritrovo 😉 sempre così tanto nelle tue parole! Tu riesci ad esprimere alcune mie sensazioni meglio di come potrei farlo io pensando a me stessa. Che meraviglia le tue parole, ogni volta mi ci perdo e riperdo, le leggo e le rileggo. Un abbraccio grande. P.s come mi mangerei il tuo tiramisu
lagattacolpiattochescotta
15 Dicembre 2013 at 14:35
Felicissima di questo… è una bellissima sensazione sentirsi vicine attraverso le parole, sfidando distanze e anche senza mai essersi viste dal vivo… E' la grande forza che ho scoperto grazie al blog! E tu ne sei un'importante conferma… 🙂
valentine
17 Dicembre 2013 at 13:58
sto recuperando i post che mi ero persa mentre ero in viaggio e qui, tra una riga e l'altra, mi trovo anche io 🙂
questo tiramisù lo provo di certo, limone e caffè insieme mi incuriosiscono, il resto mi fa una gola incredibile!
un bacino a te e una carezza a Ulisse <3
lagattacolpiattochescotta
18 Dicembre 2013 at 14:20
Mi piace tornare nei post vecchi leggendo nuovi commenti, è un modo per tenerli sempre vivi… 🙂 Vedrai che ti piacerà questo mix di sapori, nessuno prevale e si crea fusione!
Grazie, Ulisse ricambia! 🙂
Margot
17 Dicembre 2013 at 16:22
Mmhh adesso l'immagine dello strato di crema anti-spifferi so che mi accompagnerà per tutta la sera. Come vorrei….
lagattacolpiattochescotta
18 Dicembre 2013 at 14:21
Spero tu sia al riparo da spifferi, con tanta morbidezza intorno e un pò di crema sulla punta del naso… 😉
Elisaltea
26 Gennaio 2014 at 15:25
E io che pensavo che la ricetta fosse quella degli amaretti… e invece… sorpresa Cliccando sul post si apre un mondo, il tuo mondo, e si scopre che quella che ci regali qui non è una ricetta fin troppo conosciuta, ma una ricetta inedita, a me perlomeno, che amo preparare il tiramisù con gli amaretti, ma che mai e poi mai avrei azzardato il limone! Grazie di cuore per l'idea, che non vedo l'ora di replicare, e per il post, una pagina davvero incantevole… Un abbraccio cara
lagattacolpiattochescotta
27 Gennaio 2014 at 22:37
Elisa, grazie a te… non capita di frequente e sono sempre contenta quando vieni a farmi visita, perchè amo ciò che scrivi… 🙂 Sono cresciuta con mio padre che mi ripeteva che nella vita contano tanto le idee, così cerco di averne in ogni ambito, anche quando apro il frigo e mi chiedo "che strano tiramisù posso fare?"… 🙂 Limone e agrumi stanno bene quasi ovunque ed è la loro stagione, li celebro volentieri!
Un abbraccio a te, spero a presto! 😉