NUOVO DI ZUCCA
Lo stupore ci aspetta.
Si nasconde tra le lettere di una scritta d’amore lasciata sotto il portone, fatta coi gessetti, che svanirà alla prima pioggia.
Nel profumo di un sacchetto pieno di brioches, posato la mattina presto sul cuscino.
In un furgone blu a noleggio che ha attraversato nebbia e Appennino e finalmente ha trovato parcheggio, trasportando un pezzo di vita vecchia improvvisamente nuova.
Nasce spesso quando siamo distratti e va a dormire dentro il mare, insieme al sole, mentre noi lo guardiamo rapiti tutte le sere, come fosse la prima.
Ricordi il mio vestito rosso su quella terrazza bianca pugliese, dove su una tavola di legno c’erano i pomodori a seccare? E quella scena quasi da film con la 500 nella strada di campagna? E le onde che sbattevano sul trabucco?
Lo stupore ama le sorprese.
Accompagna le parole di una buona notizia, ci guarda dritti senza imbarazzo e ci insegna che siamo sempre aperti alle emozioni, anche quando ci eravamo arresi.
Si legge a volte in uno sguardo e quando ci attraversa toglie un po’ il respiro, perché alla gioia non ci si abitua mai.
Gioca anche con i sapori. Si diverte a farci cambiare idea. Come ha fatto con me.
Ho ricominciato a mangiare la zucca da poco tempo. Dicevo che non mi piaceva, credevo che non mi piacesse. Troppo arancione, troppo dolciastra. Poi un giorno… un assaggio che ha annullato tutti i precedenti e ha mischiato le carte. Era proprio quell’arancione ad attrarmi, quel dolce a convincermi.
Questo è il secondo autunno in cui non posso farne a meno. Finisce in padella, nel forno, nel frullatore, nei dolci, come decorazione per la tavola, tra le mie mani. La guardo, è bella così tonda e paffuta. E’ materna.
Me la porto anche in giro per casa, è una zucca da passeggio…
(grazie a Matteo per la foto)
(cliccate sulla foto per vederla in grande su sfondo nero e leggere meglio)
127 Comments
Gabila Gerardi
3 Novembre 2013 at 18:16
Sei tu lo stupore….tu con le tue ricette, con le tue foto che mi porti nel tuo mondo….un mondo tutto tuo che ogni volta diventa mio!
lagattacolpiattochescotta
3 Novembre 2013 at 18:27
… vi porto anche in vacanza, che non fa mai male! 😀
Mi piace la fusione mio/tuo/vostro, è conoscersi poco alla volta, ma sempre di più…
Grazie Gabila, non è la prima volta che sei tu ad inaugurare i commenti… sono contenta… 😉
consuelo tognetti
3 Novembre 2013 at 18:31
Le tue foto e le tue parole sono come un'onda che trascina a sognare e fa volare la fantasia..le brioche sul cuscino le vorrei davvero ma questo flan nel piatto è d'obbligo alla prima zucca che riuscirò ad accaparrarmi 😛
Buona serata Franci <3
la zia Consu
lagattacolpiattochescotta
3 Novembre 2013 at 18:39
Ciao Consu! Qui la zucca non manca mai, te ne spedisco una… anzi, te la porto tra le mani, tanto ormai ci cammino… 🙂 Per le brioches però ci pensi tu, perchè sai farle… 😛
Buona serata a te, grazie! :****
Mimma e Marta
3 Novembre 2013 at 19:04
È difficile non venir conquistati dalla zucca prima o poi…è come le persone un po' sfuggenti, delle quali ci si fa spesso un'idea sbagliata ma che, imparando a conoscerle, si riscoprono incredibilmente speciali, quasi essenziali.
Anche noi non amavamo molto la zucca, ed ora invece si ripresenta puntuale ogni autunno sulle nostre tavole. Non mancherà di certo di presentarsi sotto forma di questa tua deliziosa ricetta, che al sol leggerla ha piacevolmente stuzzicato i nostri palati 😉
Bravissima, bacioni :-*
lagattacolpiattochescotta
3 Novembre 2013 at 19:14
Ero di là da voi, ci siamo commentate nello stesso momento! 😀
Bello il paragone con le persone… a volte serve più tempo per apprezzarle, non tutti i feeling sono immediati… e meno male che si cambiano idee e gusti, così lo stupore è poi maggiore…
Scommetto che sapete fare degli ottimi gnocchi con la zucca, oltre che con le barbabietole, eh? 😉 E io mi autoinvito subito a pranzo, ehehe!
Ileana Pavone
3 Novembre 2013 at 19:50
Oh, la zucca, io la amo e ogni volta che vado a fare la spesa torno a casa con lei ^_^
Mi piace moltissimo questo flan, ricco, bellissimo, semplicemente perfetto.
Un bacione cara mia, ti abbraccio :*
lagattacolpiattochescotta
3 Novembre 2013 at 19:54
Ileana, sono zucche di compagnia! 😀 Confesso che non ho avuto il coraggio di rompere questa qui grande della foto e ne ho usata un'altra, ahaha!
Questo flan soddisfa la mia irrefrenabile voglia di cocotte e di morbidezza, oltre che il mio amore per i formaggi… insomma, ho unito più passioni!
Grazie, ti abbraccio anche io! 🙂
Zucchero e zenzero
3 Novembre 2013 at 20:19
Lo stupore sta proprio nelle piccole cose perchè sono loro che riescono a sorprenderci quando meno ce lo aspettiamo, mentre per le grandi cose abbiamo già aspettative più alte..
Mi sta succedendo proprio ora quello che hai detto con la zucca: di recente ho assaggiato i tortelli di zucca, dopo anni che non mi piaceva, ed è stato amore!
P.S.: la foto dei pomodori è da incorniciare
Buona settimana 🙂
V
lagattacolpiattochescotta
3 Novembre 2013 at 20:44
Col tempo sto scoprendo che ci sono molte più cose vicine che ci fanno stare bene, senza aspirare a chissà cosa… non è mirare in basso, no, è solo aprire gli occhi e (ri)valutare quello che possiamo toccare, avere e stringere… e la zucca ci ha dato la sua lezione, eh? 🙂
(quanto erano buoni quei pomodori, ancora me lo ricordo… li abbiamo visti seccare giorno dopo giorno, con il sale grosso, una volta non ho resistito e ne ho rubati alcuni, erano della proprietaria del b&b a Peschici dove alloggiavamo!)
Grazie di esserci sempre, un abbraccio! 🙂
Zucchero e zenzero
3 Novembre 2013 at 20:52
:*
Chiarapassion
3 Novembre 2013 at 20:21
Francesca ogni volta che ti leggo rimango colpita dalle tue parole, dai tuoi pensieri e dalle bellissime immagini che fermi nei tuoi scatti. La zucca tra le tue mani è bella ed elegante come te e le tue cocottine sono molto invitanti.
lagattacolpiattochescotta
3 Novembre 2013 at 20:47
Enrica, grazie mille, sei gentilissima! Mostrarvi foto fatte negli anni, che non siano solo di food, mi piace… è come prendervi per mano e farvi vedere cosa c'è stato prima del blog e della nostra conoscenza…
🙂
giochidizucchero
3 Novembre 2013 at 20:50
Mi piace tanto come scrivi, e quello che scrivi. Sempre bravissima… Un bacione, e complimenti per la ricettina sfiziosa! Con Brie e Camembert ancora di più!!! Li adoro!!! La Fontina, essendo Valdostana, mi ha un po' stancata…
lagattacolpiattochescotta
3 Novembre 2013 at 20:57
Io ho un debole per quasi tutti i formaggi, soprattutto quelli morbidi e che cotti fondono… e come immagini, da amante della Francia, brie e Camembert (ma pure formaggi di capra) sono fissi nel mio frigo, sfido anche l'odore forte! 😀 Presto sarà tempo di fonduta, non vedo l'ora… 🙂
Grazie…
giochidizucchero
3 Novembre 2013 at 22:03
Alla fonduta non so dire di no… infatti oggi mi sono mangiata un piattone di gnocchi di castagne proprio con la fonduta, mamma che delizia… e i formaggi francesi, si chevres compresi, belli puzzolenti, sono i miei preferiti. E' da un po' che non controllo il colesterolo……….
lagattacolpiattochescotta
3 Novembre 2013 at 22:23
Gnocchi alla castagna e fonduta? Arrivooooo! Le analisi si rimandano! 😛 Ottimo modo per festeggiare l'autunno… e stasera è la terza volta che parlo di gnocchi, non devo ignorare le coincidenze, sta per arrivare il momento del debutto, lo sento, è vicino… 🙂
Miss Becky
3 Novembre 2013 at 21:55
Nel suo vestito verde come il bosco, una Cenerentola inconsapevole stringe tra le mani il suo frutto Magico. Tu sei come una di quelle creature delle favole! Ti adoro!
lagattacolpiattochescotta
3 Novembre 2013 at 22:21
Commento bellissimo, solo tu potevi lasciarlo… :****
Quella casacchina verde, tra l'altro, me l'ha regalata il fotografo/principe azzurro… 😉 E la mia zucca non diventa carrozza, resta proprio così… E niente scarpe con tacco, solo ballerine… e altro che cena di gala, a noi piace la semplicità! 😀
An Lullaby
3 Novembre 2013 at 22:30
Sono rimasta a dir poco ammaliata dal modo in cui riesci ad esprimerti con le parole e con le foto! In questo il tuo blog si contraddistingue da tutti gli altri, sembra di leggere un libro ! La ricetta squisita, io adoro la zucca ma anche se non mi fosse piaciuta, dopo il tuo post avrei di sicuro imparato ad amarla 🙂
lagattacolpiattochescotta
3 Novembre 2013 at 22:37
Ehi, ma grazieeee! Tu non mi vedi, ma sto sorridendo tanto… 🙂
Mettermi a scrivere, pensando di cosa parlarvi, ogni settimana, mi dà tanta forza, oltre che piacere… mi sento libera di lasciarmi andare, di regalarvi i miei ricordi, vedo tanto ritorno, tanto affetto da parte vostra… e la mano batte sui tasti con naturalezza, con la voglia già di pensare al prossimo post, appena finito l'ultimo… 🙂 Credo che la zucca tornerà su questi schermi, non finisce mai di stupirmi… 😉
Shabby Passion
3 Novembre 2013 at 23:02
ma si, ce l'hai fatta anche stavolta a tramortirmi inebetirmi con tuo raccontare e quasi a convincermi di riprovar la zucca…ma io lo so, te sei una fata, lo stupore lo descrivi bene e alla gioia non ci si abitua, dici bene cara Francesca… Sei eccezionale, sono così felice di averti trovata!
Tanti baci
Lisa
lagattacolpiattochescotta
3 Novembre 2013 at 23:31
Lisa, beh, se riproverai la zucca e soprattutto se ti piacerà magicamente, allora sì che ho poteri da fata! O meglio, in quel caso le parole avrebbero fatto l'incantesimo… 😉
Scherzi a parte, grazie… la felicità è mia, perchè quello che dico viene così tanto sentito e assorbito… è una gioia immensa per chi come me considera lo scrivere come il respirare… essenziale.
Ti abbraccio…
Chiara Setti
4 Novembre 2013 at 6:49
È bello riuscire a stupirsi anche delle cose più piccole ma che sanno trasmetterei delle grandi emozioni…
Io non amo la zucca anche se ultimamente con tutte queste ricette che vedo in giro mi sta venendo voglia… 😉 un bacio, buona giornata
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 8:51
A me è successo qualcosa di simile anche con il cioccolato… presto ve lo racconterò! 🙂
La zucca ha il pregio di essere molto versatile e puoi provare ad abbinarla a tanti ingredienti, anche per "pilotare" un pò il sapore… con le spezie perde leggermente il dolce, coi formaggi si amalgama bene, frullata viene esaltata (nella vellutata puoi metterci anche una patata, che "mitiga" e rende tutto più cremoso) e sta bene anche nella cheesecake… insomma, se mai quella voglia salisse, post dopo post… 😉
Ciao Chiara, bacio a te!
Laura
4 Novembre 2013 at 7:11
Ma quanto mi piace quella zucca da passeggio lì!;-) Io la adoro e nel mio frigo c'è sempre perchè almeno una volta a settimana ho voglia di mangiarne un po', però anch'io cerco compromessi con la dolcezza eccessiva e così i miei sapori di contrasto preferiti diventano speck, parmigiano e la fontina è veramente una bella idea. E poi un'altra cosa che mi stupisce sempre e mi tiene incollata al di là del vetro del forno è il modo in cui i flan di trasformano e lievitano mutando le consistenze iniziali…ecco quello è veramente uno stupore goloso!Un bacio!
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 8:54
L'idea della zucca "in giro per casa" indovina chi me l'ha ispirata? Sei sempre presente… 😉
Aspetto la ricetta della tua vellutata, con le spezie… sai che amo frullare tutto!
Sono affascinata anche io da come cresce il flan, è quasi parente del lievito, ehehe… ho messo anche le foto della cocotte prima della cottura proprio per mostrare la magia del dopo… vedi quanti cibi sono magici e magari non ce ne accorgevamo?!
Ti abbraccio, amica, a presto!
Michela Sassi
4 Novembre 2013 at 7:47
…tu stupisci ogni volta me… Le tue parole entrano sempre più dritte al cuore per non parlare delle tue foto, delicate e pure!
La zucca io la ADORO… Mi piace la sua forma, il suo colore, il suo sapore ed il suo colore… tutto di lei… e nel tuo flan è racchiuso tutto ciò!
Buona giornata Francesca!
Un abbraccio, Michela
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:15
Michela, siamo amiche di zucca, allora… 😀
Grazie, sento sempre forte il tuo affetto… la sensibilità di cui parli nell'ultimo post si percepisce bene, pur non conoscendoti di persona… su questo punto non cambiare mai, perchè è una ricchezza, anche se siamo (uso il plurale….) esposte di più alle delusioni…
MARI Z.
4 Novembre 2013 at 8:01
Francesca cara,
che bei ricordi racchiusi in foto bellissime!
Anch'io ho avuto un ripensamento di gusto nei confronti della zucca! Quando vivevo con i miei, mia madre la preparava solo in una maniera. Vivendo da sola ho sperimentato varie ricette e il suo sapore mi ha conquistato!
…ottima ricetta da provare sicuramente! 😉
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:16
E' andata così anche per me… quando vivevo coi miei non si mangiava quasi mai perchè dopo alcuni assaggi non era piaciuta a nessuno… negli anni sono rimasta di questa convinzione, fin quando non l'ho provata "a mio modo" e… si è aperto un bel mondo arancione che ora amo! 🙂
Anna
4 Novembre 2013 at 8:53
Tu sei poesia non ne sono sorpresa ma mi lascio stupire dal modo in cui metti insieme le parole. Grazie Francesca per regalarmi questi momenti! Ti abbraccio, Anna
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:17
Anna, tu sei aperta allo stupore perchè lo sei alle emozioni e alle cose belle… questo il segreto… da custodire, gelosamente.
Ti abbraccio anche io, grazie…
piccola mela
4 Novembre 2013 at 9:24
Stupore sei tu e le tue foto, mi tolgono il fiato per tutta la luce che riescono a rubare al cielo.
Stupore è sapere di aver mancato per un soffio una ricetta quasi uguale, scansata all'ultimo per dare spazio a una pasta fresca che mi attendeva già da troppo tempo.
Io come te ero scettica e ho finito con l'innamorarmi perdutamente di tutto questo arancio 🙂
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:21
Le persone "preferite" sanno trovare le parole giuste. Sanno scrivere frasi bellissime come "rubare al cielo". Sanno innamorarsi, anche solo di un colore. E sanno esserci, in modo delicato ma che lascia tracce. Tracce leggere, le più belle per me.
MissWant
4 Novembre 2013 at 9:48
spettacolari foto, parole, ricetta, zucca e tu! Stupore ogni volta nel leggerti, ti abbraccio! 🙂
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:22
Ma grazie! Quanto calore! 🙂
Giorgia
4 Novembre 2013 at 9:56
le tue foto sono magnifiche!
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:23
Giorgia, grazie! Fa bene anche a me aprire vecchie cartelle di viaggi… me li fa rivivere… 🙂
Giorgia Di Sabatino
4 Novembre 2013 at 10:04
Passare di qui mette allegria! grazie!
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:25
Giorgia, è un gran complimento questo… regalare sorrisi mi onora!
Chiara -Cucinando con mia Sorella-
4 Novembre 2013 at 10:51
Mia cara amica della zucca, come te condivido questa (in)sana passione per questa magica e multiforme palla arancione. ergo questa ricetta finisce nella to do list!
che belle immagini scritte e fotografate…
ti abbraccio, Chiara
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:26
Chiara, da quando mi hai detto che fai il gelato alla zucca con la cannella, non penso ad altro… 😀 Te lo scrivo anche qui: spero di passare al più presto a trovarti! E non solo per assaggiare le tue bontà… 🙂
Chiara -Cucinando con mia Sorella-
4 Novembre 2013 at 20:06
io ti aspetto!
barbaraT @ pane-burro
4 Novembre 2013 at 11:43
"Lo stupore ama le sorprese. Accompagna le parole di una buona notizia, ci guarda dritti senza imbarazzo e ci insegna che siamo sempre aperti alle emozioni, anche quando ci eravamo arresi." mai come in questo periodo della mia vita questa frase mi sembra essere stata scritta apposta per me, un periodo in cui la vita mi sta regalando possibilità che credevo ormai perdute.. è proprio così, cara Francesca, quando meno te lo aspetti la vita ti sorprende, e a te non resta altro da fare che abbandonarti e viverla..
barbaraT @ pane-burro
4 Novembre 2013 at 11:43
e quella foto della 500 rossa con la signora con la borsa di paglia la adoro!
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:29
Più cerchiamo o ci affanniamo, più non arriva nulla, non cambia nulla. Quante volte mi è successo… invece, appena smetti di aspettare o sperare in chissà cosa, con la giusta calma, finalmente qualcosa si smuove… restiamo increduli, non ci sembra vero… sta succedendo a noi? Sì, la risposta è sì. Ci si guarda allo specchio, si ride da soli. Che bello ridere di gioia e di stupore, vero? Sembra una cosa facile e invece serve un pò di coraggio ad ammettere che siamo felici. E che abbandonarsi è così liberatorio…
Francesca C.
4 Novembre 2013 at 12:02
Mi piace stupirmi, dico sempre che vorrei mantenere la capacità che hanno i bambini di meravigliarsi anche davanti alle cose più semplici. Tu riesci a stupirmi con le tue parole e con le tue foto…adoro quella con la cinquecento rossa.
Oggi ho comprato la zucca, questa potrebbe essere una buona ricetta da provare…
Ciao, Francesca
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:33
Lo dico sempre anche io… non è facile, abbiamo un mondo duro e spigoloso intorno che ci distoglie da quella meraviglia, da quella purezza… ma sotto certi aspetti credo che possiamo mantenerla e lottare per questo… almeno per le piccole cose che ci riguardano da vicino, per i rapporti umani, in famiglia, nella nostra casa, nel colorare la vita come più ci piace…
Buona zucca! 😉
coccolatime
4 Novembre 2013 at 12:58
oddio che splendide foto rendono benissimo l'idea di stupore…di meraviglia…la foto del mare è eccezionale…assolutamente vitale…leggerti emoziona sempre e fa soffermare la mente …un attimo…solo un attimo…prima di riprendere la routine giornaliera! grazie francesca!
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:36
Ricordo persino l'odore di quelle onde forti, a un passo da noi, così impetuose, libere… è stato un momento bellissimo, ci trovavamo a Peschici, dove ci sono vari trabucchi trasformati in ristoranti con il mare a due passi… con un tramonto stupendo, che resta scolpito…
Grazie Enrica, portarti via con la mente anche solo un attimo è un bellissimo traguardo per me, nelle nostre vite sempre di corsa… 🙂
Marina
4 Novembre 2013 at 13:10
C'è sempre tanta poesia in quello che fai, scrivi, fotografi, cucini. Vorrei avere un briciolo del colore di tutto ciò.
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:37
Marina… ma hai visto quanto colore c'è già solo nella tua icona? Va solo preso, tirato fuori, stimolato… ci sono tantissimi colori dentro di noi, io inizio dalla tavola a sapermeli godere oppure fotografando le scene più belle che ci capitano davanti… è tutto lì, a portata di occhi… va solo visto…
Zonzo Lando
4 Novembre 2013 at 14:14
Beh questo post è fantastico! Ricetta super corredata da foto fantastiche! E che colori 🙂 Magico! Un abbraccio cara, sempre più brava! 🙂
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:39
I flan che da crema liquida diventano colline soffici mi incantano… 🙂 Ci insegnano come si può cambiare e crescere…
Grazie mille, un abbraccio a te!
cucinalà Laura
4 Novembre 2013 at 14:34
Quando un post ti cambia l'umore… Grazie!
cucinalà Laura
4 Novembre 2013 at 14:36
La zucca mi mette allegria e le tue foto, soprattutto quella della 500, mi hanno fatto spuntare il sorriso in questa grigia giornata!
Ah bellissimo vestito!
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 14:40
Laura, io faccio bene a te e tu, voi fate bene a me… è uno scambio reciproco, ci facciamo forza a vicenda… è questo che mi piace sempre di più e mi spinge a esserci, tutte le settimane, con gioia! 🙂
Grazie…
elenuccia
4 Novembre 2013 at 15:38
Anche io ho imparato ad apprezzarla poco tempo fa. Purtroppo in casa non va molto quindi mi tocca prepararla quando sono solo a pranzo o cena. Però non si fiata sul fatto che stia bellissima e allegra al centro del tavolino del soggiorno 😉
PS: la 500 in mezzo alla campagna è davvero S-U-P-E-R. Pagherei oro per averne una così
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 18:11
Beh, se la fai raramente, quelle volte te la gusti ancora di più, no? 😉 In verità non piace tanto neanche a Matteo, quando la preparo storce il naso ma io provo a prepararla in modi particolari e di "fregarlo" così, ehehe! 🙂
Eh sì, quella 500 fa impazzire anche me…
conunpocodizucchero Elena
4 Novembre 2013 at 15:42
Lo stupore nel leggerti ogni settimana è invece indescrivibile!
la tua zucca da passeggio, potresti farla passeggiare fin da me Francesca….? insieme a te ovviamente! 🙂
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 18:20
Certo, lei mi segue ovunque! Pesa un pochino, ma posso appoggiarla ogni tanto… tu aspettami con le cocotte in mano… 😀
conunpocodizucchero Elena
4 Novembre 2013 at 22:30
affare fatto! 🙂
ANTONELLA MANFREDI
4 Novembre 2013 at 16:00
ADORO! Tutto in questo post! Di solito i Tuoi post sono sempre molto suggestivi ma questo è in assoluto, anzi assolitissimissimo il mio preferito! Preferito per ricetta, scelta degli ingredienti e grafica !
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 18:21
Dai? Il trionfo della zucca! Sarà felice! 😀 La prossima volta posso metterci anche un pò di yogurt greco… oppure prova tu e mi dici! 😉
Anna Maria Pischedda
4 Novembre 2013 at 16:01
Riesci a farmi piacere e venir voglia di provare anche cose che non amo particolarmente, come la zucca!
Adoro le tue foto! e sento il profumo di quei pomodori messi a seccare, è il profumo della mia infanzia, mia nonna prima, mia madre poi..quanti bei ricordi!
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 18:24
Ci provi davvero a riassaggiarla? Se la unisci ad altri ingredienti e non la mangi "pura", sono quasi sicura che stupirà anche te… dalle una seconda possibilità, con me ha funzionato alla grande! 🙂
Sei fortunata ad essere cresciuta con quel profumo, c'è anche una foto dove sono chinata ad annusarli, ma non l'ho messa… 😛
Marta-ShabbyChicLifestyle
4 Novembre 2013 at 16:02
Non dimentichiamoci che è una zucca a portare Cenerentola al ballo!
L'ho assaggiata la prima volta, quando mi sono decisa a non dare retta a ciò che dicevano le persone intorno a me, che era troppo dolce, che non sapeva di niente, come del resto dicevano di me, che non ero come le altre…
Mai fidarsi dei giudizi degli altri!
Ora mangio zucca con felicità e faccio quello che mi va!
Come dici tu, lo stupore ci aspetta e allora perchènon godercelo?
Buon inizio settimana, baci Marta
P:S.: ieri sera ho fatto il risotto di zucca e me n'è avanzata giusto un pochino, non posso non provare questi flan!
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 18:27
Vero, vale anche per i film, ormai lo so per esperienza… i gusti, in tutti i campi, sono soggettivi e "nostri", si accettano consigli ma fino ad un certo punto… 🙂 Tutto si modella "a nostro modo" e chi parla a vanvera, dando giudizi superficiali, non merita di essere considerato… vai per la tua strada, sempre… anche in cucina! 🙂
Pincofifì
4 Novembre 2013 at 16:32
Ebbene, sembra la mia storia 🙂
Ho sempre sostenuto che la zucca non mi piacesse (complice l'aneddoto preferito dei miei in cui io, più o meno a due anni, avrei etichettato con un "che schiscio" un povero tortello di zucca), eppure da quattro anni a questa parte è sempre presente nella mia cucina autunnale: mi piace ed è bella, come dici tu. Quest'anno sono stata fortunata perchè me ne hanno regalate due particolarmente belle (la seconda, grigia con un fiore bianco in cima, l'ho fotografata giusto ieri, prima di tagliarla per preparare i muffin). Ora devo assolutamente provare questo flan, sembra veramente gustoso!
Bellissime le foto di questo post: stupore è esattamente il termine che avrei usato per definire il riverbero dorato su quelle incredibili onde turchesi!
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 18:56
Che dolcezza quello "schiscio", immagino la "s" dolce, avvoltolata su se stessa… 🙂
Spero di vedere presto la zucca con il fiore e di gustarmi con lo sguardo i muffin… prima o poi la metterò anche io in un impasto dolce, per adesso ho provato solo con la cheesecake ma con risultato negativo per colpa del quark che non mi ha convinto affatto…
Grazie, come sempre… da quanto non sentivo usare la parola "riverbero", tra l'altro… 😉
Martina
4 Novembre 2013 at 16:39
Lo stupore è una cosa preziosa…sembra qualcosa di indescrivibile, ma tu l'hai fatto benissimo! Ogni tuo post è un regalo prezioso 🙂
Un bacino
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 18:57
Vedrai che stupore dopo la laurea… quando ancora non credi che ce l'hai fatta, che hai toccato un traguardo così grande e che si spalanca tutta una nuova vita davanti! 😉
Grazie Martina, mi piace leggerti qui ma anche di là… 😀
Martina
6 Novembre 2013 at 17:53
anche a me piace leggerti diciamo un po' ovunque 😀 …che parola misteriosa la laurea 🙂
farine fiori e fili..
4 Novembre 2013 at 20:20
mamma mia,per fortuna non devo scegliere una foto!..quella con i pomodorini,la 500..tutte stupende e speciali,e anche il flan,che io faccio da una vita perche' le zucche come sono buone qui in Emilia,non lo sono da nessuna parte..grazie Fra!
ciao
simona
lagattacolpiattochescotta
4 Novembre 2013 at 21:35
No, non devi scegliere… prendi tutto, offro tutto… 🙂 Da un pò non vengo nella tua regione, sai? Le zucche buone possono essere un ottimo pretesto… 😉
Grazie a te, Simo!
Annalisa Sandri
4 Novembre 2013 at 23:04
decisamente magnifica!!!!!
lagattacolpiattochescotta
5 Novembre 2013 at 9:14
Decisamente grazie, Annalisa! 😀
Babe – La Cucina di Babe
5 Novembre 2013 at 8:51
Che poesia in questo post tesoro.
Una meraviglia.
Io adoro la zucca. La amo. Ne faccio scorpacciate immense.
E se mi metti la ricotta, la panna e la fontina posso solo svenire.
Passo da te per pranzo ok?
Bacini
lagattacolpiattochescotta
5 Novembre 2013 at 9:16
Eh sì, all'unione coi formaggi, specialmente amalgamati e fusi in cottura, non resisto neanche io… 🙂
Passa pure, qui le cocotte non mancano mai, anzi, tra poco invadono la cucina e cacciano me! 😀
Tanti tanti bacini a te!
Stefania Zecca
5 Novembre 2013 at 8:56
Cara Francesca, alla gioia non ci si abitua perché si ha il terrore che possa svanire. Io ho sempre vissuto i momenti di gioia con un misto di felicità e malinconia… un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
5 Novembre 2013 at 9:18
Sono come te… felicità e malinconia vanno quasi di pari passo, si alimentano a vicenda… perchè tutto dura un attimo e ne siamo consapevoli…
Grazie, Stefania, di lasciare questi commenti di riflessione, anche personali… non è la prima volta che lo fai… apprezzo molto! 🙂
Dani
5 Novembre 2013 at 9:22
Con la storia della zucca da passeggio mi hai fatto morire…. ahahahahahahah
Anche io la amo tanto! Quest'anno ho sperimentato molte ricette, mentre ammetto che gli anni scorsi non facevo altro che preparare a ripetizione le tagliatelle con la crema di zucca e i gamberi che su di me fanno un effetto droga (ragion per cui quest'anno non le ho mai fatte, altrimenti poi come al solito sarei entrata nel mio circolo vizioso…). Oltre alla bontà della ricetta e alla bellezza delle foto vorrei sottolineare anche che mi piace molto il vestito che indossavi >.< Il modello si intuisce ma la fantasia è bellissima!
Baci
lagattacolpiattochescotta
5 Novembre 2013 at 14:24
Tu quest'anno hai avuto la tua personalissima zucca da passeggio, sempre con te, per nove mesi… adesso poi è grandissima e tondissima, nel pieno del suo splendore! Ahaha! 😀
Sì, la zucca frullata per condire la pasta crea dipendenza, io ci metto anche le mandorle!
Sai che non è un vestito ma una casacca lunga? 🙂 Infatti a volte metto la cinta per tirarla sù! Regalo di Matteo di qualche anno fa, tra l'altro… 😀 Grazie, sarà felice che ti piace e ha azzeccato anche il tuo gusto! 🙂
Bacio, ti scrivo in chat!
cucinaincontroluce
5 Novembre 2013 at 10:48
Attendo sempre con trepidazione la pubblicazione dei tuoi posts, salvo poi metterci dei giorni per commentare, perchè sono perfetti così, non ci sono note stonate, è un'armonia fragile e temo di alterarne il perfetto equilibrio con le mie parole… però mi hai colpita al cuore perchè è vero che alla gioia non ci si abitua mai, perchè spesso ripenso ai primi anni di vita di coppia e al nostro primo viaggio in Austria, quando scorrazzavamo con la sua macchina tra le colline del Tirolo cantando a squarciagola "Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin….".e giù a ridere colmi di felicità, ancora lontani dalla responsabilità di un figlio e dalle preoccupazioni per i genitori anziani e acciaccati. Non mi sono mai abituata a quella felicità, a quell'euforia… ora la felicità è più intimista perchè so che può finire da un istante all'altro, perchè so che qualche guaio è sempre in agguato dietro l'angolo, perchè i problemi spesso arrivano tutti insieme, ma lo dico sottovoce perchè è una felicità in sordina e ogni giorno inaspettata, è una sorpresa continua quando la sera ci ritroviamo tutti insieme e ci diamo i bacini, quando non so più se usare le mani per fare la cena, raccogliere i disastri che mi combinano le cagnette o firmare le note sul libretto scolastico del discolo e, nonostante tutto, è felicità. Perchè non l'ho avuta in passato, perchè l'ho desiderata tanto e ora non la lascio scappare!
Un abbraccio di cuore!
Tatiana
lagattacolpiattochescotta
5 Novembre 2013 at 14:30
Alterare l'equilibrio? Scherzi? Tu arricchisci solo con le tue parole profonde, le aspetto con ansia tutte le volte, guai se mancassero… 🙂
Ci vedo tanta vita-verità in quello che racconti… prima l'Amore vissuto in due, più spensierato e libero, poi il tempo che passa, la coppia che si consolida, la sicurezza, l'affetto che si sedimenta, il nucleo familiare che si allarga, la quotidianità che spesso è anche faticosa, dare l'anima a tutti, farsi in quattro, gestire ogni cosa, disastri compresi… 🙂 Insomma, è un percorso che si fa per mano, uniti, cullando quella felicità e vedendo come si trasforma negli anni, con voi… è un bene prezioso, la serenità che prende il posto dell'euforia è una meta così importante…
Esatto, non lasciartela scappare… io faccio lo stesso… 😉
Simona Mirto
5 Novembre 2013 at 10:52
Franci tesoro come stai? come avrai notato sono stata un pò assente… sono molto presa e ho poco tempo ma sappi che arrivare qui per me è sempre un momento speciale… e di gran "stupore" si, perchè tu non deludi mai… non so come tu riesca a fare certe foto… quella delle onde meriterebbe lo spazio in qualche libro oppure su una rivista… bravura la tua… di chi ha occhio, mente e cuore sullo stesso piano (rubo una frase di Bresson) per dirti quanto ti stimo… la meraviglia assoluta… un pò come il flan che accompagna questa poesia… sei troppo brava:*
lagattacolpiattochescotta
5 Novembre 2013 at 14:44
Simona, mancavi infatti! 🙂 Ho immaginato fossi presa da impegni e ho letto anche i tuoi ultimi post… l'importante è che ti affacci, anche ogni tanto, giusto per un saluto… la tua presenza conta, a me regala tanta calma e dolcezza…
La foto delle onde piace anche a me, perchè ricordo quello scenario pazzesco, quell'angolo spazzato dal vento e noi due che sembravano così piccoli e fragili su quella pedana, davanti a un mare immenso… non so se sei mai stata a Peschici, un pezzo di costa pugliese bellissimo!
Grazie, grazie, grazie! :*****
journeycake
5 Novembre 2013 at 20:20
Io mi rincorro costantemente, cerco di incastrare pezzetti di vita e arrivo sempre tardi… ma per fortuna in tempo per leggere le tue splendide parole, per prendere parte al tuo meraviglioso stupore! Sei semplicemente adorabile, le tue foto piene, adoro la cinquecento. Un abbraccio.
lagattacolpiattochescotta
5 Novembre 2013 at 22:47
Sono qui quando vuoi/puoi, non esistono ritardi, il bello dei post è che ti accolgono sempre, loro non sentono il tempo, anzi, si sedimentano pian piano e amano la lentezza… come quella bella 500… 😉
Grazie, ricambio forte l'abbraccio!
Cherry Blossom
5 Novembre 2013 at 21:20
inanzitutto ti devo fare ancora i complimenti! hai la capacità di far emozionare chi ti legge e non è da tutti sai?
pensa che io aspetto l'autunno solo per la zucca 😀 la mangio anche al naturale cotta al forno con dell'ottimo olio d'oliva 😛 gnammy
un bacione grande
sabrina
lagattacolpiattochescotta
5 Novembre 2013 at 23:00
Sabrina, grazie! Per un'affamata di emozioni come me, quello che dici è così bello… 🙂
La zucca così al naturale non l'ho mai provata, ma secondo me condita anche con delle erbe, come il timo, e un sale aromatizzato, è davvero sana e gustosa… proverò!
Buon autunno, allora… 😉
Gemma B
5 Novembre 2013 at 22:16
complimenti vivissimi! splendido blog e bellissime ricette!
se ti va passa da me!
http://ildiariodellamiacucina.blogspot.it/
lagattacolpiattochescotta
5 Novembre 2013 at 23:00
Ciao Gemma, piacere! Grazie!
Viviana Aiello
6 Novembre 2013 at 0:58
che meraviglia Francesca, leggerti è divino, sorprendente, amabile!
Quanto alle sorprese ed alle variazioni dei sapori che le nostre papille gustative cominciano ad accettare dopo tanti rifiuti e non mi piace ne so qualcosa eccome! A me è successo con i broccoli pensa!
Una ricetta meravigliosa e squisita ed un post di ineguagliabile bellezza, se non che pari agli altri tuoi.
Un abbraccio!
lagattacolpiattochescotta
6 Novembre 2013 at 14:24
Viviana, divento piccina piccina… grazie di cuore… sei così espansiva e gentile…
Una bella conquista mangiare i broccoli ora eh? Belli d'aspetto, nel loro verde brillante e puoi usarli in mille modi… flan compresi, sai? Potresti benissimo fare questa ricetta, sostituendoli alla zucca… con tanto pecorino… 😀
Un abbraccione!
Cesca QB
6 Novembre 2013 at 7:42
Che belli i tuoi post e le tue foto Frà, rendono sempre tutto speciale 🙂
lagattacolpiattochescotta
6 Novembre 2013 at 14:26
Grazie mia omonima! 🙂 Le foto sono un altro bellissimo modo di comunicare e fermare le cose più belle che abbiamo intorno!
The Daydreamer (Donatella)
6 Novembre 2013 at 13:27
Un post il tuo da rileggere ogni giorno, una lezione di vita essenziale quella dello stupore. La ricetta l'ho poi già appuntata in Evernote 😉 Un abbraccio,
lagattacolpiattochescotta
6 Novembre 2013 at 14:29
Donatella, trovarti qui è sempre un piacere! E lo è anche sapere che ami le mie ricette e hai voglia di provarle, che soddisfazione!
Un bacio a te, a tutti e a Paris! Ah, Paris… dimmi, ci sono le foglie gialle ai Giardini del Lussemburgo? 🙂
The Daydreamer
7 Novembre 2013 at 15:21
Fino a qualche giorno fa, le foglie erano ancora li', sugli alberi, tutte intatte… E poi, come spesso, di colpo hanno iniziato a svolazzare (vento forte oblige) ed ora bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi per non scivolare! Buffo che tu mi parli del Lussemburgo (il giardino) perché fra poco partirò per l'altro Lussemburgo (il paese) 😉
TheDaydreamer
22 Novembre 2013 at 14:52
Ricetta fatta con amore per una cenetta calorosa mentre fuori pioveva sotto il cielo cupo così tipico di Parigi (altro che autunno romano, sic!)… Gustosissima e bella da vedere!
lagattacolpiattochescotta
22 Novembre 2013 at 14:56
Sei un mito, hai provato anche questa… grazie di cuore! E' bellissimo sapere che le nostre ricette tengano compagnia a persone speciale, con cui è nata subito un'intesa… e possano scaldare queste giornate fredde… oggi il clima romano assomiglia a quello parigino, siamo connesse… 😉
Mirtillo E Lampone
6 Novembre 2013 at 13:52
Lo stupore. Una cosa che quest'anno ho sperimentato sulla mia pelle.
Lo stupore pieno dell'amore, quello che ti prende a ceffoni in faccia. Che fino al minuto prima mica lo sapevi che arrivava.
Lo stupore delle assenze ma soprattutto quello del gioco, dei sorrisi, dei piatti preparati caldi che ti aspettano quando torni da una corsa affannata.
Tu sei qui e mi stupisci sempre, nel tuo modo lieve e "bollente" allo stesso tempo.
Stringo le mani intorno a te, come se stessi toccando una tazza di tisana confortante.
Ti abbraccio, amica stupefacente 🙂
lagattacolpiattochescotta
6 Novembre 2013 at 14:34
Ecco, sei la solita… leggo e rileggo, rapita… 🙂 Dopo 4 anni di storia a distanza, prima della lieta unione, conosco bene lo stupore delle assenze… colmato poi in un attimo, appena un treno riavvicina… e quei piatti caldi cerco di non farmeli mancare mai…
Lieve e bollente… accidenti, hai capito così tanto…sono stupita io… 🙂
Scaldati le mani tutte le volte che vuoi, così mi passi anche un pò del tuo calore…
Grazieeeeeeeeee! Parole come sguardi complici.
Sugar
6 Novembre 2013 at 20:18
Sai Francesca, credo che la capacità di stupirsi renda le persone speciali. Troppi sono distratti, guardano ma non vedono, non fanno caso a quanta bellezza c'è intorno a loro.
Cosa dire, belli i pomodori, il mare arrabbiato, bella anche la ricetta del flan alla zucca e bella tu che parli di zucca. Baci, Ada
P.S. Arrivo in ritardo qui da te, ma Blogger non mi notifica i tuoi post. 🙁
lagattacolpiattochescotta
6 Novembre 2013 at 23:44
Stupirsi ed emozionarsi credo rendano la vita migliore, lasciano accesa la scintilla, ci ricordano che siamo vive, pronte a ricevere il bello intorno a noi… che c'è, molto più di quello che pensiamo… distrazione e vite frenetiche spesso ci fanno correre perdendo di vista tante cose… poi basta fermarsi, aprire il cuore e… tutto viene da sè…
Grazie Ada, un bacio a te!
ps: prova a seguirmi su Bloglovin, trovi l'icona a destra… e comunque sappi che, finchè riesco, pubblico il post la domenica sera… 😉
Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella)
6 Novembre 2013 at 21:51
Eccomi! Io mi stupisco ogni volta che ti leggo!
La zucca quest’autunno è stata presente sulla tavola di molte famiglie. Io ne avevo una molto grande e con mamma ci abbiamo fatto tante cose buone, adesso ne abbiamo altre due medio-grandi che vogliamo lasciare ancora per qualche settimana/mesetto. Poi abbiamo quella buffissima “che si guarda ma non si mangia” che lei tiene sulla cappa della cucina.
Il tuo flan ai formaggi e zucca dev’essere buonissimo, adoro la zucca ma ho anche un grande amore per i formaggi (come mi definisco io sono una “formaggiara”) quindi questa cocotte di flan te la rubo!!
P.s: quei pomodori pugliesi stesi ad essiccare al sole mi sono tanto familiari!
lagattacolpiattochescotta
6 Novembre 2013 at 23:49
Quella che vedi tra le mie mani fa parte della categoria "si guarda ma non si mangia", campeggia ancora sul tavolo e resterà lì ancora un pò… non ho il coraggio di romperla, è troppo bella, mi sono affezionata! 😀
Ciao formaggiara (come capisco la tua passione!), ti mando un abbraccio grande e qui ci sarà sempre una cocotte per te… 🙂
Giulietta | Alterkitchen
6 Novembre 2013 at 21:56
E' proprio vero, lo stupore ci aspetta.. spetta a noi, però, avere ancora la voglia di lasciarci stupire, quel candore un po' infantile che si ritrova nel lasciarsi andare, anche alla sorpresa, al rimanere a bocca aperta.
E tu mi ci hai lasciato, con le tue parole, le tue foto, la tua ricetta (anche se io la zucca l'ho sempre amata)… forse negli ultimi tempi, più di questo stupore è solo stato un cuore accennato con il rossetto sullo specchio nel bagno (e la scritta "non odiarmi per il rossetto"). Per fortuna ci sono persone, parole e cose in grado ancora di stupire.
A presto
lagattacolpiattochescotta
6 Novembre 2013 at 23:53
Quel candore è una risorsa preziosa, non va mai smarrito, anche quando il mondo stride, graffia, morde… lasciarsi andare spalanca le porte a tante emozioni… e ancora più che di zucca, io mi nutro di quelle, da sempre… è una dieta mediterranea molto passionale! 🙂
Grazie mille per il bel commento, l'ho apprezzato molto…
sandra liccioli
7 Novembre 2013 at 7:25
sei speciale Francesca.
lagattacolpiattochescotta
7 Novembre 2013 at 9:30
Sandra, "collega" 😉 grazie…
Emanuela – Pane, burro e alici
7 Novembre 2013 at 10:37
Non so se mi piace più perchè è bella o più perchè è buona!…fatto è che non posso farne a meno!
Adoro la zucca e le tue foto! 🙂
Un bacione!
lagattacolpiattochescotta
7 Novembre 2013 at 13:01
E' un bel dilemma, in effetti… 😀 Diciamo che si lascia amare, per più motivi e tutti validi…
Grazie Emanuela, bacione a te!
celeste
8 Novembre 2013 at 9:21
Mi mancava la tua poesia, mi mancavano le tue meravigliose foto… ciao Francesca, che bello rileggerti!!
E' così tanto che manco dal mio e dai vostri blog che ritrovarvi è una gioia immensa.
M piacciono tanto flan e soufflè, anche se mi fanno un po' rabbia perchè dopo qualche secondo fanno pouff! e vanno giù 😉
Un bacio grande carissima
lagattacolpiattochescotta
8 Novembre 2013 at 15:28
Celeste, ma che belloooooooooooooooo rileggertiiiiiiiiiii! Ti arriva la mia gioia? 🙂
Ero venuta varie volte a sbirciare nel tuo blog, sperando tornassi… eri mancata tu ed erano mancate le tue parole! Mi hai fatto proprio una sorpresa lasciando questo commento, vado subito da te… 😉
Non mi parlare di "smosciamento" del flan… ho cercato di fare più in fretta che ho potuto le foto, ma aimè, è una battaglia molto difficile… 🙂
Un bacio a te e bentrovata!
Lalla – Semplicemente Cucinando
8 Novembre 2013 at 22:01
Stupirsi oggi non è da tutti, chissà alla ricerca di che cosa….
Solo chi sa stupirsi ancora riesce a trasmettere emozioni così forti attraverso una fotografia, un attimo e una ricetta.
Adoro questi colori, adoro la zucca, adoro l'equilibrio di questi sapori. Avrei omesso solo la noce moscata per cui non faccio follie, ma il resto è nelle mie corde.
Fai delle foto spettacolari ;-).
si impara sempre qualcosa !
lagattacolpiattochescotta
8 Novembre 2013 at 22:46
Forse si è sempre alla ricerca di una scintilla, di qualcosa che ci rapisca, ci dia una scossa… le emozioni non sono questo, in fondo? Così legate alla vitalità…
Contenta ti piaccia tutto, a parte la noce moscata… 😉 Io sono una spezie-dipendente, ogni giorno di più… un cucchiaino, ops, mi scappa quasi sempre… 😉
Grazie, Lalla!
Ely Valsecchi
9 Novembre 2013 at 11:40
Una poesia… Non mi stanco di ripetertelo, quello che mi colpisce e mi rasserena venendo qui sono le parole che usi in ogni tuo post, la ricetta certo mi colpisce ma è un insieme di serenità che davvero fa venire voglia di tornare… Un bacione
lagattacolpiattochescotta
9 Novembre 2013 at 17:54
Mi piace tantissimo l'idea di avere un blog che regala serenità e invita a tornare… in un commento hai racchiuso tutto il senso di ciò che faccio ormai da mesi sempre con crescente piacere… 🙂 Grazie mille Ely, il tuo parere conta perchè tu te ne intendi di serenità…
Silvia- Perle ai Porchy
9 Novembre 2013 at 17:18
Ciao Francesca! Che piacere leggerti! E' questo lo stupore! e super ricetta!! 🙂
lagattacolpiattochescotta
9 Novembre 2013 at 17:56
Ciao Silvia! Grazie! Che lo stupore non abbia mai fine in ogni cosa che viviamo… 🙂
Paola
10 Novembre 2013 at 16:40
Ogni tua parola è stupore e non mi stancherò mai di ripetertelo. Le tue foto sono stupore. Il modo in cui ogni piccolo particolare prende vita. Sono i colori di queste tue foto. Stupore, quei pomodorini che si mescolano in un mare rosso, brillante. Li adoro. Adoro quella foto, come adoro quel mare in tempesta. Stupore è vedere come un alimento possa diventare qualsiasi cosa: una calda crema, un dolcissimo biscotto, un profumato pane.. Stupore è vederne quante forme la natura ci regala.
Mi piace tantissimo questa ricetta. Ci affonderei volentieri il cucchiaio
lagattacolpiattochescotta
10 Novembre 2013 at 18:32
Stupore sono le persone che sanno comunicare bene come te, che giocano e amano le parole, che conoscono la poesia, intorno e dentro di noi, che mostrano la loro sensibilità senza paura… 🙂
Grazie, Paola, ti passo subito il cucchiaio!
paneamoreceliachia
18 Novembre 2013 at 17:53
Tu sei stupore allo stato puro! Bellissime le tue parole i tuoi ricordi e la tua zucca! Alice
lagattacolpiattochescotta
18 Novembre 2013 at 19:19
Alice, ma grazieeee! Chi si sa stupire apprezza di più la vita… e anche il cibo! 🙂