LA STAGIONE DELLE CAREZZE
Io non dimentico cosa ho mangiato in alcune occasioni speciali. Ricordo i tagliolini al limone della prima cena con Matteo, quel lontano-eppure-vicino 4 marzo 2005. Il pesce della masseria pugliese del mio 30.mo compleanno, la tagliata di manzo di un weekend milanese che un po’ amo e un po’ odio, la cena messicana di una sera d’autunno in cui mi sono ubriacata di parole, la pizza margherita nel cartone del primo pasto in questa casa, ancora semi vuota, che sapeva di vernice fresca e legno. E di Gioia.
Tra i cibi più “cari” ci sono le patate sottili di mio nonno che chiamavo “cric e croc”, i pasticcini portati al cinema, i muffin della colazione che divido in quattro perché così mi sembrano durare di più, la pasta al burro e parmigiano di mia madre che era la nostra cena “veloce” quando si faceva tardi.
Adesso è tornata la stagione delle carezze. Cioè delle vellutate. Puoi inventarne di mille tipi, scegliere i colori in base all’umore della giornata, tirare fuori tutti i pentolini possibili e mischiare ingredienti come se cucissi la coperta patchwork del film “Gli anni dei ricordi”.
La ricetta di oggi arriva dopo un giro fortunato al mio negozio biologico di fiducia, dove ho trovato due cose piuttosto insolite: la borraggine e il formaggio quartirolo. Qualche aggiunta personale, voglia di sperimentare, tanto verde e… il pranzo è servito!
VELLUTATA DI BORRAGGINE E SCAROLA CON QUARTIROLO E NOCI
Ingredienti:
300 grammi di borraggine
300 grammi di scarola
Una patata grande
Uno spicchio d’aglio
Due cucchiai di panna (o latte)
Due fettine di formaggio quartirolo
Noci (a piacere)
Olio extra vergine di oliva
Sale nero di Cipro (facoltativo)
In una pentola, fate bollire in acqua leggermente salata le foglie di borraggine e di scarola, insieme alla patata sbucciata e tagliata a pezzetti. Cuocete per circa 20 minuti, finchè la patata non diventa tenera. Scolate il tutto e strizzate bene.
In una padella, fate soffriggere lo spicchio d’aglio e aggiungete le verdure, facendole rosolare per 5-10 minuti. Trasferitele quindi nel frullatore, aggiungendo la panna (se preferite sostituitela con del latte) e se necessario un po’ d’acqua.
Mettete la crema nel piatto e in superficie aggiungete il quartirolo tagliato a dadini e le noci sbriciolate grossolanamente con le mani. Per finire, consiglio una spolverata di sale nero di Cipro
129 Comments
tea lombisani
13 Ottobre 2013 at 17:44
Anche io non dimentico i piatti mangiati in occasioni speciali.
Credo che siano i ricordi piu' belli quelli legati al cibo e ai profumi che ci rammentano momenti bellissimi.
Un abbraccio.
Tea
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 18:04
Ci sono tanti altri piatti che non dimentico, ma non potevo elencarli tutti… 🙂 Magari ve ne parlerò pian piano, con il tempo… mi piace questo "dosare" racconti e parole, per conoscersi meglio…
Ciao Tea, in bocca al lupo per il progetto! 😉
Monique Miel E Ricotta
13 Ottobre 2013 at 17:45
che delicatezza! Anche a me piacciono le vellutate, non le minestre ma proprio le vellutate che vengono vellutate perché ci unisci la panna ed è vero: si prestano a milioni di varianti e ti fanno milioni di carezze. bacio
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 18:06
Io mangio anche tante zuppe e minestre, ma riconosco di avere un debole per le vellutate, sia per la consistenza, perchè amo tutto ciò che viene frullato, sia per l'aspetto… sono fotogeniche! 😀 Ho provato la vellutata di barbabietola e presto la rifarò anche per voi, sono attratta dai colori!
MARI Z.
13 Ottobre 2013 at 18:25
Quel bel verde brillante e' stupendo! Piacciono anche a me le carezze morbide, morbide delle vellutate… 😉
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 18:31
Vero? Conquistata anche io da quel verde! Ho aggiunto la scarola sia per arricchire il sapore, sia perchè dava un tono più chiaro alla vellutata… 🙂
Laura Maffe
13 Ottobre 2013 at 18:47
I tuoi post conquistano! Tutti abbiamo dei piatti che ci conquitano il cuore,a volte per il loro sapore e a volte per i piccoli gesti che li accompagnano… <3
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 18:52
Il cibo è così presente nelle nostre vite, in tutte le fasi che viviamo, da quando siamo bambine, c'è un legame così forte, stretto, consolidato… anche se si scoprono cibi nuovi, quelli "antichi" sono sempre con noi…
Ciao Laura, grazie!
Francesca C.
13 Ottobre 2013 at 19:06
Che buone le vellutate, sono le base delle mie cene invernali. Anche a me piace sperimentare, inventare di nuove, giocare con i colori. Per dirlo con le tue parole ci aspetta una lunga stagione di carezze!
Francesca
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 19:17
In passato per farmi piacere l'autunno bastava pensarlo come un modo per scambiarsi affetto e coccole, frullando ogni tipo di verdura… era così facile… ;D
Cherry Blossom
13 Ottobre 2013 at 19:25
ciao Francesca! è sempre un piacere passare da te perchè con le tue parole mi porti alla mente tanti bellissimi ricordi! io da piccola prendevo per mano il nonno, lo portavo nell'orto, e indicando le verdure dicevo "one one".. il nonno allora le coglieva e mi faceva il minestrone più buono che io abbia mai assaggiato 😀
ricetta deliziosa, amo le vellutate
un bacione
sabrina
http://mycherrytreehouse.blogspot.it/
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 20:16
Sabri, immagino la tua manina piccola che indica e la vocina dolcissima… 🙂 Sai che anche mio nonno faceva un minestrone buonissimo e io lo mangiavo contenta? Era lui il cuoco della famiglia…
Grazie per questo commento che mi ha intenerita… 🙂
Simona Aversa
13 Ottobre 2013 at 19:36
I bei ricordi che mi hai riportato alla mente, la Domenica a pranzo, dalla nonna, perchè il ragù come lo sa fare lei….. Grazie Franci.
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 20:18
Vorrei assaggiarlo quel ragù… ogni ragù della nonna ha i suoi segreti unici… porto le fettuccine? 🙂
Ciao Simo, grazie a te…
journeycake
13 Ottobre 2013 at 19:44
Un tuffo nei ricordi, e questa vellutata che accarezza. Cara Franci sei proprio speciale.
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 20:24
Sono gli stessi ricordi, a volte, ad accarezzare…
Grazie…
Alessia
13 Ottobre 2013 at 19:46
Belle suggestioni, bei colori, belli anche gli ingredienti "di nicchia" dell'alimentari bio. Le vellutate poi hanno quel che di confortante e di noto, anche quando sono realizzate con combinazioni nuove! Mi siederei volentieri a cena con te.
Un abbraccio,
A.
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 20:49
Alessia, ma lo sai che invece dell'aggettivo "insolite" avevo scritto "di nicchia" all'inizio? Poi l'ho tolto, ma mi hai letto nel pensiero!!! D'altronde amo anche i film "di nicchia", tutto torna… 🙂
Aggiungo un posto a tavola, come si suol dire, accomodati pure…
ilgamberorusso
13 Ottobre 2013 at 20:18
E pensa che anch'io stavo per comprare la borragine da Ester 🙂 e poi mi sono buttata sulla zucca pensando anch'io ad una profumata vellutata!e poi la danza in cucina tra sportelli e coperchi che si sollevano è veramente coinvolgente!a prestissimo!laura
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 20:52
Quando vieni a danzare un pò qui? Ti lascio l'angolo delle posate nel cassettone sotto i fornelli, ho visto che ti era piaciuto! 😀
Dai, Ester ha anche la borraggine? Io l'ho cercata tanto prima di trovarla, a saperlo… 🙂 Vengono bene anche i ravioli, se sapessi farli… e la pizza, che dici? 😉
Zucchero e zenzero
13 Ottobre 2013 at 20:24
Tantissimi ricordi che ho io sono legati al cibo, sia ricordi di infanzia sia ricordi di momenti felici. Una vellutata come questa è una coccola perfetta dopo una giornata autunnale trascorsa all'aperto 🙂
Buona settimana mia cara!
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 20:54
Durante alcune cene a me è capitato anche di dire cose importanti, affrontare discorsi delicati, avere confronti… forse è il potere del cibo, unisce, ci fa rilassare, ci mette in condizione di essere più "sciolti" e tutto viene più facile…
Che sia una settimana di coccole per te… grazie! 🙂
m4ry
13 Ottobre 2013 at 20:27
Anche io, come te, non dimentico…la prima sera che ci siamo trasferiti qui, nella nostra casa nuova di zecca ( 9 anni fa )…abbiamo cenato con un risotto allo champagne..era un'occasione speciale..e subito dopo cena ci siamo portati quella bottiglia di champagne in bagno, dove abbiamo continuato a berlo mentre eravamo nella nostra vasca..che bei ricordi..pensa che avevamo ancora la luce di cantiere che saltava ogni tot, e quando saltava, si andava di candele 🙂
Meravigliosa questa vellutata…è vero, sono coccolose…io le adoro 🙂
Bacione e sogni d'oro 🙂
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 20:56
Oh che cosa romantica mi hai raccontato… 🙂 Le prime volte in una casa nuova sono davvero scolpite… quando finalmente si è coronato un sogno che sembrava non arrivare mai… anche noi abbiamo la vasca, mi hai dato un'idea per brindare tra pochi giorni! 😀
Ciao Mary, notte a te! Bello vederti qui sempre presente!
Annalisa Sandri
13 Ottobre 2013 at 20:43
La borraggine! mi manca, e' un po' che la volevo provare ma non e' facile trovarla! adoro le vellutate e questa stagione ne fa da padrona! complimenti bravissima come sempre!
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 20:58
Sì, vero, non è una verdura venduta ovunque… per questo, appena l'ho vista, non ho perso l'occasione! Comunque puoi usare anche solo la scarola, magari unisci la lattuga o gli spinaci per mantenere bello vivo il verde… 🙂
Grazie Annalisa!
Maddalena Laschi
13 Ottobre 2013 at 20:49
Quanto mi piacciono i tuoi post Francy, mentre leggo sogno ad occhi aperti le tue scene, sei sempre così deliziosamente delicata….nelle parole, nelle ricette e nelle foto! Ti adoro amica mia! Un abbraccio
Maddy
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 21:09
Maddy, arrossisco… 🙂 Tu mi trasmetti affetto, quando ti leggo anche su FB sorrido e ti sento vicina, hai sempre una parola dolce… grazie… e prima o poi te lo dirò di persona…
farine fiori e fili..
13 Ottobre 2013 at 21:02
Ciao Francesca!sempre elegantissimi nella sua semplicita' i tuoi allestimenti.
La borragine..chissa' dove potrei trovarla,pero' in casa ho delle belle cime di rapa e mi sa che finiranno in crema!
besos
simona
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 21:13
Buone anche le cime di rapa… 🙂 Il bello delle vellutate è che ogni verdura viene esaltata dalla cremosità! Ho frullato anche la barbabietola giorni fa, ottima!
Grazie Simona… ti ho mai detto quanto mi piace il nome del tuo blog? 🙂
Mimma e Marta
13 Ottobre 2013 at 21:17
Ci sembra di conoscerti da sempre o forse semplicemente in quello che scrivi ci ritroviamo anche noi. Anche noi ricordiamo affettuosamente i piatti mangiati con una persona cara o in un luogo speciale e soprattutto ci piace ricordare quali pietanze abbiamo preparato per i nostri ospiti e….ci piacciono le vellutate, specie la tua 😉
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 21:25
Mi avete scritto un commento bellissimo e vi ringrazio… mi posso sdebitare regalandovi un pentolino? Lo faccio scegliere alla piccola, ne ho tanti… 🙂
Sono sicura che la torta glassata al limone entra subito nella lista dei cibi indimenticabili…
😉
Vi abbraccio!
Michela Sassi
13 Ottobre 2013 at 21:18
La tua è arte, riesci a rendere tutto delicato… Come nelle fiabe! Io lego ogni emozione, profumo e colore al cibo… Sogni d'oro…
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 21:29
Sarebbe bello riascoltare una fiaba prima di addormentarsi, eh? Alcune cose dell'essere bambina mancano in modo particolare… o semplicemente mi piacerebbe riprovarle per una volta…
Grazie Michela, 'notte a te! Sei sempre gentilissima…
coccolatime
13 Ottobre 2013 at 21:37
non ti smentisci proprio mai…stupendo questo post e questa vellutata…confortante e rinfrancante..il cibo unisce…fortifica…rallegra…assolutamente d'accordo con te…buona settimana!!!.
lagattacolpiattochescotta
13 Ottobre 2013 at 21:41
Tu sei esperta di cibi che fanno felici le persone e tengono uniti…
E te lo dico qui, già che ci siamo: ho finito tutto tutto tutto il tuo bellissimo pacco! Ora conservo gelosamente i vasetti e le stoffe dei coperchi… 🙂
coccolatime
14 Ottobre 2013 at 20:45
ti adoro <3 punto
Miss Becky
13 Ottobre 2013 at 22:44
Avevo iniziato a scrivere il commento e mi sono resa conto che l'elenco era spaventosamente lungo. Amo il quartirolo tanto da mangiarlo nudo e crudo a forchettate, la borraggine, amo le vellutate e ora che me lo hai ricordato devo rivedere assolutamente lo splendido fil che è Gli anni dei ricordi, riascoltare tutte le musiche di Thomas Newman che fanno 'casa' in questo film…
Non smetterò di stancarmi di dirti quanto sei fantastica e quanto ti adoro!!!!
Bacini
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 8:07
… ma io amo gli elenchi spaventosamente lunghi! 😀 Magari completi in privato…
Sono felice che conosci il film, sono passati tantissimi anni dalla prima volta che l'ho visto, mi colpì quel senso di "calore" che si respirava, quella meravigliosa coperta, il viso giovane di Winona… dovremmo rivederlo insieme… 🙂
Ehi, tu… non stancarti mai davvero di dirmelo, non sai quanto piacere mi fa… l'altalena ci aspetta!
Miss Becky
14 Ottobre 2013 at 16:49
Ci arriveremo in un modo o in un altro a quella altalena, su quel lago, in quella casa….E sarà piena delle nostre risa, piena delle risa di quelli che amiamo, sarà piena del profumo delle torte, delle vellutate, delle tisane…sarà piena di dolce luce, di calore, di anime. E bisbiglieremo fino a notte fonda, commentando con gli occhi e coi i sorrisi i film che più amiamo….incluso questo…per guardare la bellezza intramontabile della compianta Bancroft.
Michela
14 Ottobre 2013 at 4:17
Qui vengo sempre accolta da foto bellissime e parole da soffiare leggere come il bacio tirato da una mano. Sei incantevole.
Le vellutate le amo: come dici tu, le puoi inventare in mille modi diversi. Poi con la nota croccante di briciole e crostini rendono speciale qualsiasi serata.
Un abbraccio Fra'
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 8:10
Michela, "parole da soffiare leggere come il bacio tirato da una mano"… sei tu che colpisci me, è una frase/immagine bellissima… 🙂
Sì, anche a me piacciono i crostini che fanno "cronch" quando li mangi, la prossima volta li aggiungo! Il quartirolo però un pò li simula, è sodo e non si scioglie… 🙂
Un abbraccio a te, grazie…
sandra liccioli
14 Ottobre 2013 at 6:23
Francesca, passare da te è come tornare a casa dopo una giornata di duro scarpinare. hai voglia di toglierti le scarpe, di metterti comoda in poltrona con un bel libro in mano e di alzarti solo quando senti la voce che ti chiama: in tavola!! le vellutate poi… sono avvolgenti!
baci cari
Sandra
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 8:12
Sandra, è stupendo ciò che dici… Essere associata al relax dopo una lunga giornata, ad un momento di svago che precede la cena (la sento quella voce, con la "a" finale di tavola un pò più forte e prolungata) è davvero un onore…
Ti avvolgo io, con un abbraccio verde, verdissimo! 🙂
Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella)
14 Ottobre 2013 at 6:34
Questa vellutata ha un aspetto così confortevole, ingredienti davvero molto particolari e questo bellissimo color "verde muschio" wow! non ti smentisci mai cara Francesca, la tua meravigliosa descrizione e le tue parole mi fanno sempre riaffiorare dolci lontani ricordi :*
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 8:14
Verde muschio, esatto! Stavo per dire "bosco" sotto un commento, ma no, è muschio! 🙂
Simona, propongo scambio: io ti porto pentolino cremoso e tu mi dai una tortina di mele, quella con più stelle di tutte? 🙂
Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella)
14 Ottobre 2013 at 8:52
Ma certo che si, scambio accettato! 😉
Ps: da "architetto" e dopo 5 anni di liceo arstistico lo confesso sono una fanatica dei nomi dei colori 😀
giochidizucchero
14 Ottobre 2013 at 6:46
Mi alzo, sento freddo… ti leggo, e già mi sento riscaldata dalla tua soffice vellutata… è stupendo il modo in cui trasmetti emozioni e sapori! Grazie! Buona giornata!
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 8:26
… e io cosa posso rispondere che non suoni banale? A volte resto davvero senza parole davanti alle vostre impressioni/sensazioni, siete un regalo bellissimo… mi date tanta forza… lottiamo insieme contro il freddo, si sa che i gatti amano il caldo… 🙂
Casale Versa
14 Ottobre 2013 at 6:58
che bel post Francesca.. le vellutate.. vellutate come te! che bellina che sei.. dolce dolce!
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 8:27
Se fossi un cibo in effetti mi farebbe piacere essere una crema setosa e confortante…
Grazie mille… 🙂
Valentina Sabrina Palandro
14 Ottobre 2013 at 7:04
Ha un' aria così deliziosa e profumata !!
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 8:28
La borragine ha un sapore particolare, unita alla scarola diventa più "dolce" e la croccantezza di formaggio e noci fa il giusto contrasto con il cremoso… te la consiglio… 🙂
Jessica
14 Ottobre 2013 at 7:07
Che bello leggerti di mattina 🙂 sto aspettando un treno, l'aria freschina contro il viso, e sentirti parlare di carezze (si, è vero, leggerti, ma è un po' come se fossimo sedute ad un tavolino e tu stessi raccontando) mi strappa un sorriso… Buona giornata!
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 8:31
Jessica, mi piace farti compagnia prima di iniziare la giornata più faticosa della settimana! Quel tavolino esiste davvero, se lo immagini… con sopra due tazze fumanti, un piatto di biscotti alle mandorle e due ragazze avvolte da sciarpe colorate che parlano e ridono…
Daniela
14 Ottobre 2013 at 8:34
ADORO… ma i due supermercati che ho vicino casa non hanno la borragine, mercati ( che adoro ancor di più) nn ci sono…. nei pressi di casa mia -.-' eh allora con quale verdura la posso sostituire? 🙂
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 8:47
Uffa, Dani, dobbiamo dare una strigliata a questi supermercati… 🙂 Secondo me puoi usare gli spinaci oppure la stessa scarola unita alla lattuga… verdure in foglia delicate e che hanno questo colore… 🙂
Laura Ascari
14 Ottobre 2013 at 8:36
FranciFranci. Questo post è una carezza :*
E come ti capisco 🙂
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 8:47
Tu mi hai sempre capita… :****
Bello rivederti…
Babe – La Cucina di Babe
14 Ottobre 2013 at 8:46
Il quartirolo da me è di casa. Lo amo con quel suo sapore delicato e deciso allo stesso tempo.
Credo che il cibo legato ai ricordi assuma un gusto, un sapore ed un significato unici.
Mi piace questa ricetta.
Un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 8:49
Io non lo mangio quasi mai, invece, lo trovo solo al biologico… ma meglio, così i cibi rari acquistano ancora più valore quando li mangi/scopri… 🙂
Un abbraccio a te, buon lunedi!
Emanuela – Pane, burro e alici
14 Ottobre 2013 at 9:08
Mi hai ricordato una cosa importantissima…e cioè che devo andare a verificare se i due agricoltori da cui compro le verdure al mercato sono andati a raccogliere la borragine selvatica…:)
Che colore meraviglioso, già quello è una carezza!
Un bacio mia cara!
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 11:55
Hai verificato? Borraggine anche per te? 🙂 Sono curiosa di sapere come l'hai usata, se l'hai trovata!
Ti mando doppia carezza, di cibo e vera! 🙂
Anna Maria Pischedda
14 Ottobre 2013 at 9:42
Sapessi quanta borraggine selvatica cresce qua intorno! e ti piacerebbero tanto i fiorellini blu che nascono in primavera, che io uso nelle insalate per dare un tono di colore 🙂
La tua cura dei dettagli è una morbida carezza per gli occhi, complimenti!
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 11:57
Mi hai dato un altro buon motivo per tornare in Sardegna, ci manco da troppo… 🙂 Quei fiorellini fotografali tu per me, ok? Hai una sensibilità tutta tua, particolare, per queste cose…
Ciao Anna Maria, grazie come sempre… 🙂
Roberta
14 Ottobre 2013 at 9:48
Francy, anche io ho la mia personale galleria di ricordi in cui momenti ed emozioni si sposano con il cibo, a suggellare la vita!
Adorabile questa vellutata, tu non lo sai ma io sono un'amante delle erbe selvatiche e adoro armarmi di cestino ed andarle a raccogliere, poi portarle a casa ancora fragranti di terra e cucinarle! La borragine poi è tra le mie preferite!
Un abbraccio!
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 11:58
Magari potessi farlo anche io… a parte che adoro i cestini, eheh, ma la soddisfazione di cogliere direttamente dalla terra è unica! Tornare con le mani tutte sporche e con il sorriso… e cucinare qualcosa che è genuino e sano al 100%… pensami al prossimo raccolto… 😉
Un abbraccio a te, Roby!
Valealcioccolato
14 Ottobre 2013 at 10:13
Che colori Franci 🙂 E che belle parole 🙂
Ti abbraccio forte :*
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 11:59
I colori ci salveranno, sai come la penso… 🙂
Ti abbraccio anche io, grazie!
Sabrina C. Fotografie
14 Ottobre 2013 at 11:32
Amo la scarola!! Devo provarlo.. assolutamente!
buona settimana carissima :* ♥
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 12:00
Ciao Sabri, bello rileggere anche te… 🙂 Alla scarola puoi aggiungere anche un cespo di invidia riccia, se ti piace, sai? Sono parenti… 🙂
Un bacio grande!
Andy
14 Ottobre 2013 at 12:05
Le foto sono belle, il verdone rende sempre. Il testo troppo melanconico, l'ho trovato un po' forzato.
Sulla vellutata: io personalmente non approvo queste definizioni cool, anche se non saprei suggerirtene di migliori (Purea? Passata?). Sul biologico mi sono gia' espresso, altrove.
Comunque brava, non c'e' che dire.
Ciao
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 12:27
Andy, il testo è scritto di getto, assolutamente sentito e sincero, è uscito una sera dopo aver rimangiato la pasta con un po' di burro come "ai vecchi tempi" ed è tornato un ricordo a cui tengo… può non piacere ma ti assicuro, non c'è nulla di forzato…
La parola vellutata non mi sembra cool, anzi… è un termine "classico"… Purea mi fa pensare al purè e passata al sugo di pomodoro… ma ognuno poi la chiama come vuole… 🙂 Sul biologico non so cosa pensi ma anche lì, come in tutte le scelte, vale il criterio della libertà…
Non mi reputo brava, troppo ho da imparare, mostro solo ciò che faccio/penso/vivo…
🙂
Mirtillo E Lampone
14 Ottobre 2013 at 12:29
E' superfluo che ti dica quello che penso riguardo a quello che hai cucito per sempre sul mio cuore. Perchè se un domani tu, piccola anima meravigliosa, dovessi farmi uno spregio, un'offesa qualsiasi, io ti perdonerò. Perchè ciò che scrivi e dici è così lieve ed intenso da farmi dimenticare per un attimo fugace (ma anch'esso intenso) i pensieri quotidiani (e il freddo dell'autunno).
Mi piacciono i cibi che si mescolano con i momenti e mi piacciono anche le tue citazioni (il film "Gli anni dei ricordi" è una poesia)…mi piacciono le vellutate…insomma…mi piaci tu!
Ps: anche nel mio caso la pizza nel cartone è il primo ricordo della casa dove abito adesso! 🙂
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 13:10
E' superfluo che ti dica che i tuoi commenti li divoro e vorrei fossero ancora, ancora, ancora, più lunghi… 🙂 Non ho la palla di vetro ma credo di poterti promettere almeno al 99% che non ti farò nessuna offesa, anzi… al massimo tante foto, ahaha, se vorrai! 😀
E sapevo, sapevo che conoscevi e amavi quel film, che lo avresti notato… voglio che mi faccia compagnia una sera di queste, ogni autunno che si rispetta deve includere una visione… 🙂
Un abbraccio esteso&forte, a tutti voi!
Mirtillo E Lampone
14 Ottobre 2013 at 13:33
Vorrò vorrò! Proprio venerdì l'ho detto al mio Bullo…quindi a sto punto dobbiamo parlare di particolari ££$$€€ e siamo a posto!
🙂
…ma icchè vole questo sopra? Si vada a vedere il suo blog…
An Lullaby
14 Ottobre 2013 at 13:01
Sono rimasta ammaliata da queste foto, dalla tua presentazione, da questa ricetta così rustica ma al tempo stesso elegante, raffinata (anche se potrebbe sembrare un controsenso). Mi è proprio sembrato di assaggiarla, buona e fumante, di sentire i profumi, i rumori della tua cucina 🙂
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 13:16
Non è un controsenso… gli ingredienti non sono raffinati nè chic, ma grazie alla combinazione dei colori e alla semplice forma "a dadini" del formaggio anche l'aspetto estetico viene premiato… a me diverte un sacco "giocare" (è la parola più adatta!) con queste cose, lo facevo ancora prima di fare le foto per il blog, per me stessa, per la nostra tavola…
Grazie… se vuoi venire a contribuire ai rumori e all'apparecchiamento, sono qui! 🙂
Pincofifì
14 Ottobre 2013 at 13:51
Magnifico il colore di questa vellutata, fa venire un'acquolina (come hai fatto a ottenere quel verde?)!
E' allegro questo post, sa di casa e coccole, mi piace 🙂
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 16:20
Quel verde è frutto di un'intesa felice… lo scuro della borragine e la luce più chiara della scarola… le due verdure si sono unite in matrimonio et voilà! 🙂
Casa e coccole, adesso non chiedo di meglio, ecco la mia Oasi…
Dani
14 Ottobre 2013 at 14:22
Anche io ricordo i piatti mangiati in occasioni davvero speciali 😀 Sono però i profumi ad avere una incredibile forza rievocativa per me!
Ma dove hai trovato la borragine? Deve essere proprio buona questa vellutata!
Bacioni
P.S. E' da stamattina che fbk funziona male e non mi fa visualizzare i messaggi. Ti scrivo appena torna alla normalità!
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 16:23
Sì, sono importantissimi anche i profumi… farò un post anche solo su di loro, prima o poi, se lo meritano… 🙂
La borragine l'ho trovata in un negozio biologico qui in zona, non lo conosci perchè è in una traversa laterale e ha aperto da poco… ti ci posso portare, dato che qui sei "di casa"… 😉
A presto, ci sentiamo dall'altra parte!
conunpocodizucchero Elena
14 Ottobre 2013 at 15:36
cara Francesca, c'è poco da fare: tu hai la poesia dentro, nel cuore.
anche io ricordo bene certi cibi, certe occasioni più o meno speciali… e mi ricorderò anche di quello che mangerò qst sera, giorno in cui ho definitivamente detto a me stessa che sei una persona che voglio conoscere.
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 16:25
Tu sei un pasticcino, Elena… sì, ti vedo/sento così… parola dopo parola, commento dopo commento questa idea si rafforza sempre di più… 🙂
So che ci conosceremo, perchè nel tempo voglio guardare negli occhi tutte le persone con cui è scattata un'intesa speciale… il salto fuori dallo schermo ad un certo punto va fatto!
Buona cena, allora… 🙂
alessandra peirano
14 Ottobre 2013 at 16:39
Bellissimo sito !!
complimenti mi sono unita molto volentieri , se ti va passa da me…
http://alelablogger.blogspot.it/
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 17:21
Ciao Alessandra, grazie!
Marina
14 Ottobre 2013 at 16:58
le vellutate sono il mio piatto preferito da assaporare durante la mia stagione preferita, l'autunno. le combinazioni di questo piatto sono molto interessanti.
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 17:23
Cosa c'è di meglio di una serata tra vellutata e un buon libro? 🙂
Chiarapassion
14 Ottobre 2013 at 17:49
Francesca ogni volta che ti leggo rimango colpita dalla tua delicatezza, sei una persona speciale si percepisce subito!
Una tazza con la tua vellutata ora per cena ci starebbe benissimo.
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 19:11
Ti faccio tutte le vellutate che vuoi, scegli ingredienti, colore e tazza… 🙂
Grazie…
(se avanzano un pò di quelle farfalle, ehehe, sai a chi darle!)
~ Inco
14 Ottobre 2013 at 18:45
Questa sì che è una carezza…<3
Non c'è niente di meglio di una leggera e avvolgente vellutata…!
Un abbraccio e buona serata,
Incoronata.
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 19:13
In alcune serate, la vellutata è un toccasana… se non ho deciso prima di farla, apro il frigo e sul momento vedo cosa posso frullare… 🙂
Ciao Incoronata, grazie di essere passata!
piccola mela
14 Ottobre 2013 at 20:30
Le vellutate sono la mia copertina di Linus, il mio guanto di lana per le mattine fredde, la pagina del diario riletta con gli auricolari e la musica appena accennata…Perfetto questo abbinamento, adoro il quartirolo e "Gli anni dei ricordi" con quella coperta di parole ricamate mi fanno sentire a casa.
Come ogni volta che passo di qui…
lagattacolpiattochescotta
14 Ottobre 2013 at 21:25
Quello che dici sulle vellutate vale anche per me… e più di un "indizio" mi lascia credere che nelle cuffiette abbiamo la stessa musica che ci porta via… con quel velo di malinconia che spesso è una seconda pelle…
Le persone che qui per me sono speciali conoscono e amano questo film. Non è un caso. No, non lo è affatto.
Fai bollire il cavolo, stendi la pasta. Sto arrivando. Bello scambiarsi "la sensazione di casa".
i dolci di laura
14 Ottobre 2013 at 21:37
la penso proprio come te! anche io voglio una carezza così vellutata!!!!!
lagattacolpiattochescotta
15 Ottobre 2013 at 6:52
Non dobbiamo mai rimanere a corto di carezze… soprattutto quando fa freddo… 😉
cucinaincontroluce
15 Ottobre 2013 at 6:51
Ricordi e sapori si mescolano sempre, il gusto è strettamente legato all'olfatto, che per me è il filo più tenace che mi lega ai ricordi…. ogni momento ha il suo sapore e il suo profumo, ci sono piatti che per anni non sono riuscita a mangiare perchè forieri di ricordi negativi, ci sono pietanze che mi legano all'infanzia in modo indelebile. Rammento ancora il gusto dei ditalini al burro della signora Rosetta, la cuoca della scuola materna, tanto buoni che ne divorai quattro piatti nonostante non fossi una mangiona, come rammento la pasta con la pummarola che mia madre mi obbligava a mangiare a pranzo, e poi a cena se il pranzo restava lì, e quanto mi faceva schifo… sono sempre stata una bimba che mangiava tutto, ma quella proprio no, ancora ne sento l'odore e mi dà il voltastomaco. Però, a parte i ricordi forti, quelli degli eccessi, è vero che ogni momento particolare è legato ad un piatto… lo strudel di mele che si scioglieva in bocca, innaffiato dal succo di fiori di sambuco, del Rifugio Locatelli, meta della prima gita in montagna con lui, i chili di melograni e pompelmi che ho divorato mentre nella mia pancia cresceva il mio bimbo, perchè il mio stomaco accettava solo quello e ne avrei mangiati a quintali, la Wienerschnitzel della nostra prima vacanza in Tirolo… ogni momento ha un sapore, un odore e un colore…
Amo le vellutate, non le minestre classiche che mia mamma mi propinava sempre, quelle con i "pezzettini che vi nuotano dentro" e che ho sempre detestato, amo le zuppe frullate, quelle che da piccina nessuno mi ha mai preparato perchè "non sono vere minestre", mi piace questa tua vellutata… io la panna non ce l'ho mai messa perchè non la amo, ma vuoi mettere la golosità di questa scodella? Potrei anche convertirmi all'uso della panna…
Un bacio, Tatiana
lagattacolpiattochescotta
15 Ottobre 2013 at 12:09
Allora anche tu un'amante della pasta della burro… 🙂 Come sai il sambuco non l'ho mai assaggiato e non so neanche cosa sia la Wienerschnitzel… accidenti, devi farmi ripetizioni oppure devo fare un giretto dalle tue parti… sarebbe bello anche vederti cucinare, a me rilassa tanto osservare le persone mentre preparano tutto, dal primo passaggio fino all'impiattamento… ci vedo un processo, una storia, un percorso anche lì, in quei gesti uno dopo l'altro che in fondo sono come una creazione, no?
La panna la uso solo alcune volte e con moderazione, deve esserci ma non sentirsi, ecco… ma come ho scritto puoi ometterla e ripiegare su un goccino di latte oppure persino nulla…
Tatiana, i ricordi brutti ci accompagnano, non si cancellano… ma concentriamoci su quelli positivi, che hanno ancora tanta forza, attraverso il tempo… e tu lo sai… 🙂
cucinaincontroluce
15 Ottobre 2013 at 17:22
E allora facciamoci lo strudel di mele, per me è il comfort food per eccellenza!!!
PS: la Wienerschnitzel è la cotoletta di maiale impanata, regina delle tavole austriache e germaniche insieme alle pommes frites, il tutto innaffiato da una buona Weissbier, rigorosamente Hefe…ti ho incuriosita a sufficienza? 🙂
babs
15 Ottobre 2013 at 9:23
a leggerti, ci si scalda sempre tanto.GRazie
lagattacolpiattochescotta
15 Ottobre 2013 at 12:11
Ma forse in questo caso è merito della vellutata… 😀
Grazie per il commento. Un doppio grazie, anzi. Sappiamo perchè.
Se vuoi posso essere coperta, scaldapiedi e anche sciarpa, quando vuoi… 😉
elenuccia
15 Ottobre 2013 at 14:17
Purtroppo le vellutate non sono molto apprezzate in casa mia, anzi proprio per niente. Quindi posso farle solo quando sono a casa per pranzo da sola…praticamente mai. Pensare che invece a me piacciono tanto. Ma alla fine finiamo sempre per cercare di preparare le cose che piacciono ai nostri cari, un gesto di affetto istintivo che ci fare stare bene 🙂
lagattacolpiattochescotta
15 Ottobre 2013 at 16:59
Sì, la nostra cucina è inevitabile che si modelli secondo i gusti "di famiglia"… però a me capita di pranzare o cenare da sola, quando Teo lavora o suona… e allora in quelle occasioni recupero, ehehe! A proposito di vellutate, lui odia la barbabietola e qualche sera fa l'ho frullata e l'ho mangiata io… era buonissima… 🙂
Marina
15 Ottobre 2013 at 18:28
Una calda coccola questa vellutata 🙂
E il 4 marzo è una data speciale anche per me, è il mio compleanno e mi piace sapere di avere qualcosa da condividere con te… Un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
15 Ottobre 2013 at 19:42
Davvero?! Sono legata al numero 4… nata il 4 agosto, il mio onomastico San Francesco è il 4 ottobre e il 4 marzo, appunto, è nata la mia storia d'amore…
Festeggeremo insieme! 🙂
Martina
16 Ottobre 2013 at 8:57
Mangiare significa stare bene, ecco lo condivido in pieno! Ci riempiremo di carezze noi due, come due micini che fanno le fusa 🙂
lagattacolpiattochescotta
16 Ottobre 2013 at 13:54
Tante carezze, tanti pois, tanti colori, tante foto… 🙂
Zonzo Lando
16 Ottobre 2013 at 11:10
FRancesca carissima che elenco di piatti che hai descritto. Mi sussultava lo stomaco dalla fame 🙂 Buonissima sicuramente anche questa vellutata e poi complimenti per le foto, sono bellissime 🙂 Bacioni
lagattacolpiattochescotta
16 Ottobre 2013 at 14:02
Ehehe, sarebbe bello leggere l'elenco e veder materializzarsi davanti i piatti, uno alla volta, con una bella forchetta… 😀
Grazie, un bacio a te!
Giusy Pellino
16 Ottobre 2013 at 16:28
Io e Toti ricordiamo ancora benissimo la cena fuori a base di carne, o della carbonara di febbraio… cene speciali! E so che rimarranno ugualmente impresse le prossime scorpacciate di dolci che faremo… 🙂 Bellissime le foto, dai colori autunnali che piacciono tanto a noi, mi è venuta fame senza leggere neanche la ricetta!
:*
lagattacolpiattochescotta
16 Ottobre 2013 at 18:53
Grazie al tuo talento di cene speciali ne fate tante… e secondo me fate anche belle colazioni… 🙂
Io e Ulisse ti aspettiamo, le scorte di cannella non mancano mai qui… 🙂
Sugar
16 Ottobre 2013 at 21:15
Io stasera per cena ho preparato la vellutata di zucca! Hai ragione è cominciata la stagione delle carezze! Bella la tua ricetta, la terrò presente per un'altra sera. Mi piace "risolvere" le cena con una bella vellutata calda. Fa bene anche a chi richiede affetto.
Baci, Ada
P.S. Anch'io taglio sempre in quattro il muffin prima di mangiarlo. 🙂
lagattacolpiattochescotta
17 Ottobre 2013 at 15:06
Ada, ho in mente tante tante carezze, di tutti i colori… quella arancione di zucca è presto in programma! 😉 Le vellutate aiutano a "riempire" la voglia di affetto, è vero!
Al prossimo muffin spaccato in 4 ti penserò! 😛
ANTONELLA MANFREDI
17 Ottobre 2013 at 6:58
Buonissima! Adoro tutti gli ingredienti che hai hai usato per questa ricetta…Adoro in genere le vellutate e sembrerò strana ma non mi esimo dal prepararle anche d'estate quando fuori ci sono 39°…per me è un confort food insostituibile! (Adoro anche la tazza di latta dal sapore vintage che hai usato per l'impiatto!)
E poi sai che anch'io non dimentico mai cosa ho mangiato nelle occasioni importanti? Le persone come noi sono predestinate ad avere un legame speciale col cibo…
Un abbraccio grande
Antonella
lagattacolpiattochescotta
17 Ottobre 2013 at 15:09
Le preparo anche io d'estate, le mangio tiepide o persino fredde, è una necessità… quando frullo mi sento bene… 🙂
Contenta ti piaccia il pentolino, perchè usarlo solo per il latte? 😀 Come sfondo per la foto avrei voluto la tua bella panchina, ehehe…
Un abbraccio a te!
valentina danielli
17 Ottobre 2013 at 20:35
"scegliere i colori della giornata" che sintonia, ci capiamo al voloooo, questa vellutaa è piu di una coccola, ancora piu coccolosa!
PS ottima scelta il verde!!! a presto 😀 vale
lagattacolpiattochescotta
17 Ottobre 2013 at 21:36
Appena visto il tuo post, ho pensato lo stesso… sintonia colorata… 😉
Il verde mi piace in ogni gradazione e sfumatura, dalla più chiara alla più scura… pian piano farò gamma tonale completa… 🙂
Ciao Vale, un bacio!
Shabby Passion
18 Ottobre 2013 at 8:16
Tu Francesca mi fai davvero impazzire… hai la capacità di risvegliare i ricordi, di farmi dire ogni volta" ah si, è vero!", mi scaldi coi tuoi piatti, mi dici che sai amare, beh …ora sto bene, anche il caffè della macchinetta qui al lavoro, mi sembra + buono.
ti abbraccio,
e forte
buon we
Lisa
lagattacolpiattochescotta
18 Ottobre 2013 at 15:42
Lisa, non avrei mai pensato di poter migliorare il caffè della macchinetta, queste sì che sono soddisfazioni… 😀 Grazie, sei gentilissima… leggerti mi ha fatto bene…
Buon we a te, con un vero caffè gustato a casa, con calma… 🙂
Stefania Zecca
18 Ottobre 2013 at 8:38
Cara Francesca, anche per me la cucina è legata ai ricordi. Ha fermato degli attimi e li ha resi più preziosi. Per me è impensabile dissociare il vivere dal bellissimo atto del cucinare e del farlo con amore. Un abbraccio e grazie per le tue parole.
lagattacolpiattochescotta
18 Ottobre 2013 at 15:43
Vero, cucinare-amare-vivere è un tutt'uno, c'è un legame saldo, forte, speciale… ogni cosa fatta con amore si distingue e si eleva…
Grazie a te, ma tanto eh! Sono contenta che passi tutte le volte qui…
Meris
20 Ottobre 2013 at 6:30
Il cibo ed il profumo che emana è fonte di ricordi anche per me. Anch'io ricordo benissimo certe situazioni abbinandoli al cibo. Tipo il primo risotto alle fragole che guardai in maniera critica ma poi…..amore! Beh, fu tanto tempo fa. Ciao Francesca, un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
20 Ottobre 2013 at 13:17
Il risotto alle fragole non l'ho mai fatto, sai? Ho sempre visto in modo scettico l'unione salato-frutta ma adesso no, anzi, sono incuriosita… aspetto la prossima estate, magari ci aggiungerò anche un pò di prosecco… 🙂
Ciao Meris!
Paola
20 Ottobre 2013 at 13:06
Anche io ricordo tutto quello che mangio nei momenti più importanti della mia vita. Il primo pranzo insieme con il mio Amore a base di insalata, vicino al mare, le tagliatelle ai funghi per festeggiare l'ingresso al corso di dietistica, la pasta alla siciliana dei miei compleanni.. e quando avanzava arruscarla in padella con un po' di olio.. e le lotte per accaparrarci il maccherone più "arruscato". Adoro il modo in cui il cibo possa portarmi indietro nel tempo, possa farmi ritrovare dei ricordi sopiti per troppo tempo, come possa in un momento riportarmi ad attimi felici, riportarmi a persone e situazioni felici. L'autunno, poi, è il periodo delle coccole, di quelle che dopo una giornata intera a lavoro, con fuori la pioggia, rientri a casa e lasciarsi cullare da una vellutata e dall'abbraccio del tuo Amore è quanto di più bello ci possa essere.
La borragine qui non la trovo facilmente. Con cosa potrei sostituirla? Delle bietole?
lagattacolpiattochescotta
20 Ottobre 2013 at 13:23
Voglio sapere di più di quel pranzo vicino al mare… e di cosa vuol dire "arruscato", ahaha! Immagino, ad intuito, significhi più cotto, abbrustolito, croccante…
A questa vellutata io ho aggiunto la scarola, se non trovi la borragine prova anche con la lattuga oppure con le bietole, perchè no, tutte verdure in foglia di colore verde, ottime per le minestre! Con le vellutate puoi davvero giocare la carta della fantasia!
Ti auguro tante serate di coccole, l'autunno così non fa paura…
Sonia Monagheddu
21 Ottobre 2013 at 11:53
La ricetta, come puoi ben immaginare, mi stuzzica da matti 🙂 poi ci hai aggiunto le coccole, i ricordi, il nonno, la mamma. Te l'ho già detto vero che i tuoi non sono articoli ma piccoli assaggi di straordinaria quotidianità? Mi piace molto come scrivi, sai rendere tutto magico :*
lagattacolpiattochescotta
21 Ottobre 2013 at 13:52
Di articoli ne scrivo tanti per lavoro, anche in modo ormai meccanico… questo è il mio diario condiviso, dove posso dire tutto quello che voglio in maniera libera sapendo che dall'altra parte ci sono persone sensibili come te che apprezzano…
Chissà perchè la mente torna spesso indietro a scavare dentro un passato che ha ancora molto da svelarci, anche se sembra così remoto… forse basta saperlo ascoltare, come aprire una fessura e far passare la luce…
Grazie mille, se mi parli di magia mi fai un grande complimento… :*****
LeCiorelle
21 Ottobre 2013 at 19:34
purtroppo ho sempre poco tempo per fare il giro di tutti i blog, ma quando capito sul tuo la delicatezza e l'eleganza sono sopra ogni cosa, c'è tanta dolcezza in quello che scrivi, che mi fermo volentieri, anche tra mille corse, a leggere i tuoi pensieri!!! Mi è piaciuta l'idea della "stagione delle carezze" hai coniato un bel termine!!! complimenti come sempre!
lagattacolpiattochescotta
21 Ottobre 2013 at 21:59
Felice che tu decida di spendere un pò di tempo qui con me… so quanto sia prezioso e quanto ci scappa di mano, quindi è un onore… 🙂
In realtà io vorrei carezze tutto l'anno, ehehe, ma l'autunno sicuramente invoglia di più a stringersi forte forte… prima di fare il cambio dell'armadio, ci si scalda con abbracci e vellutate… 🙂