AFFEZIONARSI
Mi lascio andare.
Mi affeziono.
Mi affeziono agli oggetti. Soprattutto a quelli che non ci sono più, lontani nel tempo. Come la penna stilografica dall’inchiostro azzurro, il quaderno dove ricopiavo le frasi più belle dei libri che leggevo, lo zaino dell’Invicta a tre colori, le Superga bianche con il buco sul pollice, i gomitoli di stoffa con cui intrecciavo braccialetti.
Mi mancano le partite a biliardino, lo stare in porta anche se con la mano sinistra non paravo quasi nulla, “Indovina Chi” con Claire che mi faceva ridere e Robert che mi metteva tristezza, gli album da colorare provando a non uscire dai bordi, le puntate di “Happy Days” prima di cena, la dolcezza di “Hello Spank”, gli starnuti del Mago Pancione, gli album di figurine che non riuscivo mai a completare.
Mi affeziono ai luoghi. Alle vie che percorro tutti i giorni e potrei fare anche ad occhi chiusi, ai gatti che incontro per strada e ritrovo nello stesso punto, alle panchine su cui ho strappato baci, ai banchi del mercato che conosco ormai da anni. Mi affeziono pure agli sguardi malinconici, ai vestiti e alle canzoni. Quelle cucite addosso, che ti leggono dentro, che più sono struggenti e più le consumo.
Mi affeziono alle persone. A chi sa scrivere bene, a chi sa ascoltare, a chi non parla solo di sé, a chi dice sempre in faccia la verità anche se poi si litiga. A chi non si nasconde, a chi ha pazienza, a chi sa grattare oltre la scorza, a chi c’è sempre stato e continua a esserci, a chi non svanisce nel nulla dopo tante belle parole.
Mi affeziono ai cibi. A quelli che hanno odori familiari, che scaldano, che confortano, che saziano, che preparo per le occasioni speciali. A quelli sicuri, collaudati, che non vengono mai male, che non deludono. Ma anche a quelli nuovi, appena scoperti e subito indispensabili.
Come questo plumcake, uscito bene al primo colpo, gonfio e orgoglioso, che ha fatto ingelosire gli altri dolci da colazione. Ci ho messo un limoncello speciale, sano, genuino e profumato di ricordi, che mi ha regalato Enrica insieme ad altri ottimi prodotti fatti con le sue mani. Cercavo una ricetta e sono finita sul blog di Marcello. Post letto, (ap)provato, amato. Ho fatto solo due varianti: ho messo metà burro e metà panna come avevo visto qui e ho aggiunto un ingrediente amico della mia lista “mai più senza”.
Mix riuscito.
Mi sono affezionata.
PLUMCAKE AL LIMONCELLO E ZENZERO
170 grammi di zucchero semolato
175 grammi di farina
85 grammi di burro
85 grammi di panna liquida
3 uova
Un cucchiaino di lievito
La scorza di mezzo limone
Un cucchiaio/due di Limoncello
Un cucchiaino di zenzero in polvere
Preriscaldate il forno a 180°C.
In una ciotola, lavorate il burro ammorbidito, lo zucchero e la scorza di limone fino a ottenere un composto leggero e cremoso. Unite le uova, la panna, lo zenzero e il Limoncello, mescolando. Aggiungete la farina setacciata e il lievito. Amalgamate bene il tutto.
Imburrate e infarinate uno stampo da plum-cake. Versateci il composto e mettete in forno per 40 minuti, verificando la cottura con uno stecchino.
Sfornate e fate raffreddare il plumcake per 5 minuti, prima di toglierlo dallo stampo.
143 Comments
Andrea
29 Settembre 2013 at 17:22
Quanti bei ricordi che mi hai fatto tornare in mente! E che buono questo tuo plumcake, gonfio e orgoglioso come dici tu! Buon inizio settimana
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 17:29
Andrea, nostalgico anche tu, eh?! Alcune cose non vanno proprio via dai ricordi…
Buona settimana a te, domani inizierà meglio con questo dolce… anche se ne è rimasto pochissimo… 😛
Martina
29 Settembre 2013 at 17:28
Io mi affeziono quasi al primo istante alle persone. E' sbagliato? probabilmente si! bisognerebbe rimanere sentimentalmente distanziati quel giusto per conoscere bene prima chi hai di fronte. Ma non ci posso fare nulla. Così mi sono affezionata a te, a quei tanti messaggi scambiati e a quelle piccole cose che non vedo l'ora che si concretizzano 🙂
P.S. io sono riuscita a conservare le mie prime Superga, quelle con il buco sul pollice! Le mie però sono verde acqua ;P
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 17:33
Martina, la prima fase che scrivi è così saggia ma anche difficile da mettere in pratica, per persone "di cuore" come noi… è carattere, credo… da un lato si va incontro a delusioni, ma vuoi mettere l'entusiasmo delle sensazioni positive? Anche tra di noi… e presto ce lo diremo guardandoci negli occhi… 🙂
ps: mi raccomando, conservale quelle Superga, sono un cimelio!
Mimma e Marta
29 Settembre 2013 at 18:05
Se l'ingrediente amico è lo zenzero sappiamo bene che, una volta scoperto, è difficile abbandonarlo. Noi ormai lo usiamo fresco in molte preparazioni e ci siamo 'affezionate' talmente tanto a questo ingrediente da esserne addirittura quasi dipendenti.
E poi…ah la penna stilografica dall'inchiostro blu…!
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 18:13
Forse può sembrare strano, ma lo zenzero l'ho scoperto da poco, non era tra gli ingredienti della cucina di famiglia… ma quando l'ho assaggiato ho capito che mi stavo perdendo un sapore buonissimo! E sto recuperando tutto il tempo perduto, lo metto nel salato e nel dolce, vedo che ci sta sempre bene! 🙂
Quella penna, che ha il pennino ormai ricurvo e un pò storto, ancora esiste…
consuelo tognetti
29 Settembre 2013 at 18:06
Hai ragione nella vita ci si affeziona ad un sacco di luoghi, oggetti, profumi, emozioni..è bellissimo come piccoli gesti possano renderci come a casa anche se non lo siamo..
Bellissimo il tuo "affezionato" cake, deve avere un odorino niente male..ma ci saranno rimasti male gli altri dolcetti??
Buona serata dolcissima Fra'
la zia Consu
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 18:15
Ho un rapporto emotivo con tutto, ormai si è abbondantemente capito… 😀 Ma che posso farci? Sono diffidente e impaurita da alcune cose, ma alla fine "mi lancio" sempre, prevale questo… anche nelle ricette… 🙂
Gli altri dolcetti mi guardano un pò male ma saprò coccolarli, li assaggerò per non farli sentire soli, ehehe!
Ciao Consu, un abbraccio!
paneamoreceliachia
29 Settembre 2013 at 18:15
Affezionarsi è bello, a tutto, alle persone, agli oggetti, ai ricordi, ai profumi.
Bellissimo il tuo post leggevo e mi affioravano alla mente i miei luoghi di affezione, i profumi che amo, le persone vicine e lontane.
Copio il plum cake, mi sembra davvero goloso!
Alice
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 19:02
Sì, è bello… perchè tieni emozioni e sentimenti sempre vivi…
Mi piace che questo plumcake "viaggi" di cucina in cucina, unendo più ricette e spunti! La condivisione è anche questo… 🙂
Ciao Alice, grazie!
Maddalena Laschi
29 Settembre 2013 at 18:16
E io mi sono affezionata a te cara Francy, ai tuoi post che mi fanno sognare e andare indietro nel tempo, alle tue foto chiare, pulite, luminose e alle tue ricette, fatte con ingredienti semplici e genuini! Ancora una volta ai colpito nel segno e io ti adoro sempre più! Un abbraccio grande e buon inizio settimana!
Maddy
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 19:05
Maddy, è un affezionarsi reciproco e che cresce, settimana dopo settimana! Ci ritroviamo tutte qui sempre più unite e curiose di conoscerci, lo trovo così stimolante! Abbiamo tante parole da spendere anche a voce, è solo questione di tempo… 🙂
Ti abbraccio anche io e continua così, le tue foto sono sempre più belle!
m4ry
29 Settembre 2013 at 18:34
Anche io sono una che si affeziona e che fatica a lasciar andare via ricordi, pensieri, persone, oggetti…e a volte anche le stagioni….
Credo che anche io potrei affezionarmi tantissimo a questo plumcake 😉 Sembra così soffice…
Un abbraccio e felice serata 🙂
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 19:06
Fosse per me, terrei tutte le persone importanti o che mi hanno lasciato qualcosa attaccate a me… vicine… purtroppo invece tante restano indietro, le perdi, non le ritrovi più… e per questo forse amo tanto i ricordi, perchè da lì nessuno scappa…
Il plumcake si lascia amare, vedrai… 😉
Buona serata a te, un bacio!
journeycake
29 Settembre 2013 at 19:12
Franci quanti ricordi mi hai fatto riaffiorare… È bello affezionarsi, è bello voler bene senza se è senza ma! È bello leggere i tuoi post, hai un grande dono, con le parole regali dolcezza e sorrisi. Grazie, s
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 19:56
Alcuni ricordi hanno bisogno solo di essere rispolverati… e a me piace farlo, con voi…
Grazie, dolcezza e sorrisi combattono l'aspro del mondo… 🙂
Francesca C.
29 Settembre 2013 at 19:14
Anche io spesso mi affeziono…mi accade di affezionarmi al ricordo di un bel momento vissuto e allora vado a ricercarne i dettagli per riviverlo nella memoria. Spesso il cibo fa parte di questi momenti…se sono stata bene, in quel luogo e con quelle persone, mi ricordo anche cosa ho mangiato anche se è trascorso tanto tempo. Che bello questo affezionarsi…
Francesca
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 19:57
Anche io mi ricordo cosa ho mangiato in alcune occasioni particolari, così come ero vestita ad alcuni primi appuntamenti o quando è successo qualcosa di speciale… 🙂 La memoria è un pozzo profondo, niente si perde veramente… alcuni dettagli restano davvero aggrappati…
Ciao Fra, grazie del commento!
Pincofifì
29 Settembre 2013 at 19:33
Un vecchio mangianastri (che ancora funziona, un regalo) chiuso con cura in una scatola da scarpe e riposto in fondo ad un baule che custodisce ricordi; il profumo dei muffin ai mirtilli, questa mattina in cucina, una ricetta sicura e collaudata; il primo libro acquistato con i soldi guadagnati dando ripetizioni; una cartella piena di disegni di bambini accumulati in anni da maestra (… no, non ce la faccio a buttarli); un blog fatto di parole accostate in modo da lasciare il segno ogni volta, immagini solari e ricette da provare …
Sì, anch'io sono una che si affeziona. Indebitamente, forse. A volte di sicuro. Ma non so farne a meno.
… Come tu dello zenzero 🙂
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 20:04
Mi sono affezionata alla tua presenza e alle tue parole… ecco, l'ho detto… 🙂
Il mangianastri, cavolo… come ho fatto a dimenticarlo?! Era arancione e da qualche tempo è tornato nella casa dei miei genitori che l'hanno recuperato dalla cantina di mia nonna… quando lo vedo, è davvero un pezzo di Passato che rivive!
Zucchero e zenzero
29 Settembre 2013 at 19:33
Anche io tendo ad affezionarmi a tutto: quante lacrime quando d'estate finiva il centro estivo e si ritornava a casa e quanta malinconia quando si va via da un posto che si tiene nel cuore.. Mi affeziono agli oggetti, soprattutto se sono legati a ricordi speciali, anche quando si tratta di una penna usata a un esame andato molto bene; poi alle ricette, agli ingredienti, ai profumi. Anche per questo sono abitudinaria!
Questo plumcake è una meraviglia, anche perchè adoro sia il limone che lo zenzero 🙂
Un bacione!
V
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 20:10
Delle lacrime versate alla fine dell'estate sono una graaaaande esperta… 😀
Anche io amo le penne come oggetti, hanno accompagnato fiumi di parole attraverso gli anni… e per le stilografiche avevo davvero un debole!
Limone e zenzero si sposano davvero bene, ripeterò l'abbinamento anche per altri piatti!
Un bacio a te e mangia uno scones anche per me!
Michela
29 Settembre 2013 at 19:35
Ma abbiamo la stessa età? Sospetto di si.
:)))
Adoro leggere ciò che scrivi. Mi perdo dentro le tue parole. Ma anche nel tuo plum cake orgoglioso :))
Ciao Fra'
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 20:12
Alcune cose hanno segnato un'intera generazione… 🙂 Dei giochi da tavola sono ancora conservati nella mia camera dove sono cresciuta, chi ha il coraggio di buttarli, come i puzzle…
Ciao Michela, grazie… 🙂
Peanut
29 Settembre 2013 at 20:37
Caspita. Di tanti che hai scritto, questo è forse uno di quelli che più mi rappresenta. Ho sempre avuto poche certezze e punti fermi "veri" intorno a me, che finivo per affezionarmi a personaggi virtuali. di film, telefilm o programmi televisivi fino a star male per giorni quando succedeva qualcosa di negativo o al contrario di gioire come se qualcosa fosse successo a me. Sono sempre stata gelosissima delle cose a cui mi affezionavo, come se dovessero restare mie a tutti i costi, non potevo condevidere anche quelle. Così con le persone, come hai detto anche tu son sempre partita impaurita e diffidente, ma mi ci è sempre voluto molto poco per sentire solidarietà, empatia e affetto verso alcuni, forse i pochi con cui riuscivo a instaurare qualche tipo di legame, ma neanche sempre, altri erano semplicemente persone che mi infondevano sensazioni positive, anche se magari nessuna si è mai rivelata in modo palese nei rapporti. Insomma, sì, anche a me sembra di vivere tutto con troppa emotività, tutto amplificato, e molto spesso sembrano più i lati negativi che quelli positivi. Anche se ho imparato ad affezionarmi senza aspettarmi nulla in cambio, così che è più difficile rimanere delusi.
E anch'io mi affeziono agli ingredienti, e alle ricette, eccome! (anche a qualche utensile, per dir la verità..:D)
e mi sa che ci siamo affezionate allo stesso amichetto. io lo zenzero lo sto usando un sacco ultimamente, grattugiato fresco. e pensare che prima non mi piaceva. non è che adesso ce lo litighiamo?!;) un bacione Fra 🙂
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 21:02
Mi hai regalato un commento lungo e molto personale, adoro… grazie! Sei animo sensibile e pure generoso… 🙂
A volte – facciamo sempre ahaha – mi viene da darti dei consigli da "sorella maggiore" e stavolta posso dirti di lasciare sempre aperto il cuore, anche se può essere più esposto a ferite… seleziona bene, tieni gli occhi vigili e svegli ma non chiudere mai porte, se non a chi dimostra di non meritarlo… solo se siamo "ricettivi" ci accadono cose e incontri belli, affezionarsi ci fa sentire vive… vale anche con lo zenzero, no? Lo abbiamo accolto ed è stato amore! 🙂 No, non ce lo litighiamo, un pezzettino te lo lascerò sempre da parte…
Bacio, anzi, abbraccio! 🙂
Peanut
30 Settembre 2013 at 17:29
Va benissimo, io li prendo tutti, ne ho bisogno e non sai quanto 🙂 grazie a te perchè ogni volta invece di mandarmi a quel paese ti soffermi e cerchi le parole perfette che in quel momento cercavo. abbraccio!
Manuela e Silvia
29 Settembre 2013 at 20:38
Ciao! affezionarsi a ciò che ci piace è un modo per vivere meglio 🙂 e sopportare ciò che non apprezziamo!
Bellissimo questo plumcake: non semplice limoncello, ma un'aggiunta speziata che ne aumenta la freschezza!
un bacione
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 21:05
Verissimo, concordo al 100%! E' un'arma per sorridere…
Le spezie ultimamente accompagnano moltissime mie ricette, non so staccarmi e amo provare tanti abbinamenti… per fortuna quasi sempre riusciti, come questo… 🙂
Shabby Passion
29 Settembre 2013 at 20:39
Francesca, ti leggo ora per la prima volta… e mi ci sono già affezionata a te, a quel che dici, a come lo dici; i tuoi ricordi per buona parte sono anche i miei, mi si è allargato il sorriso!
son felice di averti scoperta, mi piacerà leggerti!
Un caro saluto
ciao Lisa
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 21:08
Ciao Lisa, piacere! Anche tu come me ti basi su simpatie a pelle e a istinto, fai bene!
🙂 Vado a vedere meglio il tuo blog, a primo impatto la grafica e il bianco mi sono piaciuti molto!
A presto!
coccolatime
29 Settembre 2013 at 20:46
piccola…tesoro grande..che bei ricordi..che bello..il limoncello di athos nel tuo plumcake..splendido plumcake..ma sai ora che ci penso? mi sa che lo rappresenta…athos poteva essere un plum cake…un plumcake non banale..e sicuramente soffice…come questo!
GRAZIE Francesca…mi hai fatto felice!!! davvero!!! un bacio enorme…e buon inizio di settimana!!!col cuore..come sempre no?? lo sai!! <3
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 21:11
Dai, ho indovinato dolce? Che bello! 🙂 Confesso che dopo il primo bicchierino a chiusura di una cenetta di pesce ho detto a Matteo "Che dici se ne metto un pò in un plumcake?" e dalla sua faccia ho capito che avrebbe gradito… 🙂 Ci stai facendo compagnia con le tue bontà, sai? Quasi tutte finite, solo la marmellata resiste ma è questione di poco, vorrei usarla anche per una ricettina da pubblicare… vedremo… 😉 Grazie ancora anche se non vuoi sentirtelo dire, ehehe!
In alto il cuore, siempre! 😀
coccolatime
30 Settembre 2013 at 17:59
ahahhahahaha….mi fai ridere!!! hasta la victoria siempre…:P
Irene b
29 Settembre 2013 at 21:14
mi affeziono a questo blog, ogni domenica sera.
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2013 at 21:27
… e tu non sai come mi fai volare, con questa notizia.
Alle 20 in punto, torno.
🙂
Miss Becky
29 Settembre 2013 at 22:14
E come darti torto…tra la ricetta di Marcello e quella di Sigrid, quello che hai elaborato è più che riuscito….sento il profumino fin qui. Non è che me ne daresti una fettina? Guarda che colore perfetto, bello alto e sofficissimo e il profumo si, si si…te l'ho già detto, ma io lo sento fino a qui, che ci posso fare?!!! 😀 Sai che quella ricetta della Cavoletta più famosa d'Italia la faccio almeno una volta al mese con l'aggiunta del limoncello 😀 e con tanto di limoni pelati faticosamente a vivo? Ma quante cose abbiamo in comune io e te…ho quasi paura!!
Un bacione grande grande
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 9:58
Ti dò molto più che una fetta… va bene due o tre plumcake insieme da mangiare durante chiacchere notturne? In comune abbiamo anche questo, ci piace parlare e scrivere quando tutti dormono… 🙂
Mi piace "gironzolare" tra ricette altrui, leggo, assemblo spunti, prendo idee… lo faccio anche con le tue, lo sai? Sto solo aspettando di decidere cosa provare, non so scegliere, ogni tuo dolce mi ispira tanto…
Un bacio grande a te, poetessa…
Viviana Aiello
29 Settembre 2013 at 23:32
ciao bella gattina, affezionarsi avvolte crescendo sembra diventare più difficile ma in fondo, non è così, lo si fa lo stesso e ci si mette in gioco con la consapevolezza che molte altre volte ci si scotterà ma, non è questa in fondo la vita?
Ti vedo dipinta grazie alle tue parole e tutto questo è pura magia.
Un abbraccio! Io latiterò per un pò perché sarò senza pc
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:00
Eh sì… d'altronde se non ti apri e non ti dai, non hai nemmeno nulla in cambio… quindi vale la pena "rischiare" e bussare, le persone ci sanno stupire… e quelle stronze perdono peso, non ruberanno la voglia di fiducia e ottimismo… dico bene? 🙂
Spero tornerai presto, un abbraccio a te e grazie…
lucy
30 Settembre 2013 at 5:48
anche io mi affeziono alle cose e non si tratta di gelosia o possesso ma dolce melanconia.adorabile torta come piacciono a me semplici e rustiche per i mattino
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:02
Spesso quando ami qualcosa o qualcuno ne diventi anche geloso, caratteri passionali come il mio lo sanno… ma non è possesso, è vero, è solo tenerci tanto… e trovare il giusto equilibrio… la malinconia ormai non mi fa paura, anzi, mi tiene compagnia… 🙂
Ciao Lucy!
Meris
30 Settembre 2013 at 6:04
Ohhh che bei ricordi, ed Happy Days prima di cena poi! Si, è proprio malinconia, come i profumi del cibo che "fanno" tanto casa.
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:05
Quando vedo oggi Ron Howard che ormai è un regista famoso, alias Ricky Cunningham, mi accorgo davvero di quanto tempo è passato… e vorrei davvero riavvolgere il nastro almeno per una sera…
Laura
30 Settembre 2013 at 6:17
Ormai dopo le nostre scorribande di quartiere sorrido ogni volta che ti leggo: ritrovo in tutto ciò che scrivi esattamente tutti i discorsi e le riflessioni che riempiono le nostre passeggiate!Ed è bello, oltre che un piacere ovviamente, ritrovarti sia tra le parole dei tuoi post che davanti ad aperitivi sempre più golosi 😉 Ad ogni modo il mio zaino invicta era a due colori (blu e giallo) ma questo dipende da un fatto anagrafico, perchè quelli a tre colori credo sia arrivati qualche anno dopo, mentre le superga con buco bhè quelle c'erano eccome!!Hai ragione bello affezionarsi!
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:08
Penso di intuire anche quali frasi hai "riconosciuto" delle nostre chiaccherate piacevoli al suon di patatine croccanti spolverate di pecorino… da rimangiare quanto prima! 🙂
Il mio Invicta era giallo, viola e verde… pensa che l'ho preso "diverso" apposta perchè andava di moda quello a due colori con il blu, ma io volevo qualcosa di più colorato… la passione per i colori era forte già da allora!
Affezioniamoci, allora… io l'ho già fatto e lo sai… 🙂
cucinaincontroluce
30 Settembre 2013 at 6:38
Io mi affeziono alle cose, alle persone, ma in maniera eccessiva, in quel modo che poi mi fa star male perchè quando le persone se ne vanno ci soffro e finisco con il legarmi agli oggetti che mi riportano la memoria ai momenti belli; negli ultimi mesi ho avuto una ribellione, generata da un'overdose di ricordi dolorosi, di momenti di confusione e da una quantità di ciarpame incredibile… e ho iniziato a buttare, buttare tutto… e più buttavo e più mi sentivo bene, ogni centimetro di spazio guadagnato era un sorriso in più, ogni sacco nero mi faceva ridere a crepapelle, una felicità senza pari! Forse questa è la consapevolezza che il ricordo serve solo ad ammuffire nel passato, che il ricordo è bello se va vissuto con leggerezza e con piacere: forse ciò ha aiutato a farmi trovare quella stabilità che cercavo da tempo perchè ogni mattonella di pavimento ripulito dalle chincaglierie mi ha alleggerito il cuore, ogni ricordo gettato mi ha reso più sopportabile il peso che vi era legato.
Sì, mi affeziono, ma il limite è la mia libertà di sorridere al passato con amore e benevolenza…. e ora, dopo tante pulizie, me la merito una fettina del tuo dolcino?
Un abbraccio, Tatiana
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:13
A volte anche io sono vittima degli eccessi… e si soffre, è vero… non si è mai al sicuro, non conta neanche l'età o le spalle larghe che vengono col tempo, se alcune persone vanno via in modo sbagliato e ingiusto si sta male, eccome… anche io ho buttato tante cose del passato, di un passato "scomodo" e non positivo… e ho tagliato tanti rami secchi, continuo a farlo… però i ricordi più dolci e indolori li tengo vivi, per quelli sì che provo gelosia e guai a chi me li tocca… hai ragione, è così: la leggerezza permette di guardare a quei ricordi con piacere, senza fitte al cuore…
Se ti serve una mano per pulire, chiamami pure… porto cesti, buste e tanti plumcake!
🙂
Ely Mazzini
30 Settembre 2013 at 7:32
Ciao Francesca, mi affezionerei anche io ad un dolce così…"gonfio e orgoglioso" questi sono i dolci che preferisco!!! Bellissimo post, bravissima!!!
Bacioni, buona giornata…
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:15
Guarda, quando a volte i ciambelloni mi vengono bassini e "tristi" ci resto così male… quindi quando ho visto questo plumcake mi sono fiondata a fotografarlo per condividerlo con voi, ehehe… sono soddisfazioni… 😀
Ciao Ely! Vinciamo la pioggia di oggi con gli zuccheri!
giochidizucchero
30 Settembre 2013 at 7:34
Mi piace e mi conforta sapere che ancora esistono anime sensibili che sognano e ricordano. Grazie Francesca per ogni tua emozione. E grazie per questo superbo plum cake, sicuramente da provare. Un abbraccio e buon lunedi!
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:17
Mi piace che ci sia chi nota e apprezza quanto "mi metto in gioco" con questi post… c'è tanto di me, chi mi conosce può anche "rivedersi" o sapere che è tutto reale cosa scrivo… sono io, al 100%…
Grazie a te…
Friarielli and Sound
30 Settembre 2013 at 7:52
Ed io mi affeziono sempre di più al tuo blog e alle tue parole che spesso riflettono i miei pensieri.
Che bello questo plumcake, mi viene voglia di mordelo!
Buona giornata!
P.S. Grazie per il tuo ultimo commento, sono quelli che mi emozionano di più. Spero di pubblicare un nuovo post al più presto!
Letizia
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:19
Letizia, ti aspetto… 😉 Io mi affeziono anche ai blog, d'istinto, mi basta così poco per "sentire" le vicinanze…
Enrica – Vado…in CUCINA
30 Settembre 2013 at 7:56
quasi quasi mi affeziono anche io a questo plumcake sembra così perfetto…buon inizio settimana
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:19
Fallo pure, non ti deluderà… anzi, può solo farti del bene e addolcire le giornate piovose e grige… 🙂
Anna Maria Pischedda
30 Settembre 2013 at 8:21
Mi fai viaggiare con la mente con i tuoi racconti! E mi ci ritrovo in molte cose, in fondo siamo quasi vicine con l'età!
Questo plumcake è una di quelle ricette che proverò prima o poi, con le tue foto sembra di sentire i profumi che arrivano fin qua.
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:21
Sì, alcune cose sono universalmente care per chi le ha vissute… sono pezzi della nostra infanzia ed è così bello parlarne insieme… 🙂
Adesso che si può riaccendere il forno senza limiti di caldo, vedrai quanti plumcake e torte per la colazione preparemo… spero di darti sempre nuove ricette!
Emanuela Martinelli
30 Settembre 2013 at 8:24
Il tuo dolcissimo post mi ha fatto enire i brividi, ho rivisto davanti ai miei occhi le superga bucate, le pubtate di Happy days, Hello Spank e degli album quasi mai finiti ne vogliamo parlare….anche io sono un pò come te, nostalgica e amante delle cose buone e genuine come questo tuo invitantissimo plum cake. Un bacio Manu
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:23
Manu, vogliamo vedere se per caso abbiamo ancore figurine da scambiare e così finalmente possiamo finire quei benedetti album? 🙂 Era un gioco così bello… ce l'ho, ce l'ho, mi manca… aprire le bustine, guardare curiose… aspettare la domenica che mio padre me le comprasse…
Monica – Un biscotto al giorno
30 Settembre 2013 at 8:28
Bellissimo post! La torta anche è stupenda, ma il post di più 😉 Contenta di averti conosciuta, grazie a Tea!
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:25
Ciao Monica, Tea oggi mi ha fatto una sorpresa così bella! La rete di condivisione si allarga, siamo tutte vicine vicine… 🙂
Chiarapassion
30 Settembre 2013 at 8:41
Francesca il tuo post mi ha portato alla mente ricordi bellissimi. Adoro il tuo modo di scrivere, sei una donna delicata e dolce e mi piace tantissimo leggere i tuoi racconti.
Un grande abbraccio
Enrica
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:27
Enrica (!), grazie anche da qui… a volte quando scrivo mi sembra di tornare al tempo dei diari, quando fermavo riflessioni e pensieri… siete il mio nuovo diario, ecco… in più però c'è lo scambio vivo di impressioni e commenti e questo arricchisce e abbellisce tutto!
panelibrietnuvole
30 Settembre 2013 at 8:42
Belle, le tue parole…e mi fanno tornare alla mente sensazioni dimenticate di quando ero bimba. Come le facce di Indovina chi, familiari per tanti anni e che adesso fatico a far emergere nella memoria, oppure lo zaino invicta, fedele compagno di tante insicurezze e paure che sentivo affondate in profondità nella carne e nello spirito. Fa sempre riflettere tanto, ciò che scrivi, e ci penso sempre troppo poco.
Buona giornata, vorrei condividere con te una fetta di questo soffice plumcake!
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:29
Avevo vari giochi da tavola ma "Indovina chi" era forse il mio preferito, tutti quei volti mi incuriosivano, forse è iniziata da lì la voglia di scoprire le persone e inventare storie solo partendo da uno sguardo…
Prima del blog anche io non pensavo più spesso a certe cose, invece trovo sia fantastico mettersi lì e far riafforare tutto… in fondo nulla è perso, è solo chiuso in un cassetto…
piccola mela
30 Settembre 2013 at 8:42
Mi affeziono anch'io, a volte troppo, ingenua e sicera.
Le cartucce della stilografica messe in fila, come un trofeo, le ciocche di capelli più biondi a fine estate, le foto sbiadite in bianco e nero e le lettere dal fronte.
Mi affeziono a chi dosa le emozioni perchè teme un giudizio e a chi crede in me in maniera silenziosa,ma viva.
(A te mi sono affezionata in un niente. Della tua luce, delle parole che ricami come fossero pizzo, della tua bellezza, nascosta, ma visibile in ogni dettaglio…)
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:33
Ingenua e sincera… già, questo a volte ci frega! 🙂 Ma va bene, chi fa del male sul momento sembra "vincente" ma a ben guardare non lo è affatto…
Posso commentare le frasi tra le parentesi in modo silenzioso ma vivo? Cake è… trovarsi, rispecchiarsi, volersi bene anche senza vedersi.
Cuoca tra le Nuvole
30 Settembre 2013 at 9:06
Affezionarsi non è da tutti, può dare grandi gioie, manche grandi sofferenze. Io ad ogni modo non riesco a farne a meno. Che delizia questo plumcake, senz'altro da provare.
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:35
Non posso farne a meno neanche io… mi sono detta tante volte "lo faccio di meno, almeno un pò" e invece…
Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella)
30 Settembre 2013 at 9:11
Ieri sera mi sono collegata nella speranza di trovarti … ed io quindi credo di essermi affezionata al tuo post domenicale. Belle le tue parole, i tuoi ricordi e affetti. “L’affezionarsi” per un periodo della mia vita mi ha fatto molta paura ma poi ho capito che affezionarsi agli Oggetti, Ricordi, Persone, Luoghi e Parole non è poi tanto sbagliato…
il plumcake è nella lista dei prossimi dolci, ogni tanto lo faccio e non ho nemmeno tempo di fotografarlo perché voglio mangiarlo subito, tiepido (con il rischio di farlo sbriciolare) lo so non si fa, ma è più forte di me. Il tuo è fantastico!
Buon inizio di settimana
Bacino, Simona
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:38
Ormai sono affezionata anche io all'appuntamento domenicale, finchè posso sappi che lo rispetterò, perchè è una "ritualità" che mi piace e sapere che c'è il senso dell'attesa mi incoraggia ancora di più! Che dici, mentre si aspetta il plumcake si raffredderà? 🙂 Sono come te… con le torte affondo il coltello quando ancora non si dovrebbe, ma chi resiste… vincono la curiosità e la golosità… 🙂
Grazie Simo…
eli
30 Settembre 2013 at 9:52
Che bel post pieno di ricordi. Mi hai fatto riflettere, è vero tante cose non ci sono più e ci si ripensa con affetto.
Mi sono tornate in mente cianfrusaglie degli anni 60 come il View-master un visore portatile con dei dischetti di diapositive; Il gioco delle palline clic-clac con cui ti disintegravi i polsi; il gioco del "mondo" che disegnavi sui marciapiedi con il gessetto (chi ci gioca più?). Con i ricordi affettuosi ci potrei scrivere un libro eheheheheh!
Il sapore zenzero e limone mi piace molto, ne faccio una tisana, non ho mai pensato di realizzare un dolce. Sembra delizioso!!
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:41
Dai, scrivi questo libro… o anche solo un post… 😉 Ognuno di noi ha valige piene di ricordi vintage, è bellissimo aprirle tutte e mostrarle… i gessetti con cui si disegnava per terra il gioco "campana", ricordi?
Alla tisana limone e zenzero sono molto affezionata, sappilo… 🙂
Babe – La Cucina di Babe
30 Settembre 2013 at 9:53
Affezionarsi è una cosa meravigliosa.
E' ciò che ci rende umani e reali oltre che belli…
Quindi non smettere mai eh.
Intanto rubo una fettina.
Un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 10:42
Non smetto, promesso… ci ho provato negli anni ma con pessimi risultati… 😛
Ruba pure, finchè la scorta di Limoncello non finisce vado avanti a sfornare…
Federica
30 Settembre 2013 at 11:41
Quanto mi sono riconosciuta nelle tue parole. Anch’io sono una che si affeziona, tanto. E basta un niente 🙂
Quanti ricordi hai scatenato con lo zaino dell’Invicta, le Superga bucate (e le “litigate” con mamma per non buttarle via) e i fili colorati per intrecciare i braccialetti. Chissà se mi ricordo ancora come si fa?
Con zenzero e limone so per certo che mi affezionerei subito e indiscutibilmente anche a questo soffice cake :D! Un bacione, buona settimana
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 11:49
Sai che pensavo proprio lo stesso… come si fa a fare i braccialetti? Me lo ricorderò? 🙂 Io li attaccavo su un quaderno, ad ogni pagina… erano di tutti i colori…
Fede, grazie per il bel commento! Quel "niente" per noi è tutto…
Laura
30 Settembre 2013 at 12:05
Lo zaino dell'invicta…lo uso ancora per portare in piscina mia figlia. Complimenti per il tuo post!
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 12:13
Ahaha, bene! Lottiamo contro l'estinzione della specie! 🙂
Quando vedo le studentesse con le Superga, che sono un evergreen, anche quando pensi siano sparite per sempre, sono contenta!
ANTONELLA MANFREDI
30 Settembre 2013 at 12:37
…Ti avevo scritto delle cose troppo private…oggi sono a pezzi…poi ho eliminato il commento…
io mi affeziono a Te giorno dopo giorno…ogni volta che Ti leggo mi sembra quasi di sentire il mio alter-ego.
Grazie perchè ci sei sempre, oggi specialmente.
Antonella
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 13:07
Potevi scrivermi in privato, nella chat di FB o in mail… accidenti, mi dispiace non aver letto… voglio starti vicino in questo momento… non posso fare nulla, di concreto, purtroppo… ma offro ascolto, presenza, pensieri e silenzio, se serve…
Grazie a te, Antonella cara… l'abbraccio oggi non lo lascio…
conunpocodizucchero Elena
30 Settembre 2013 at 12:43
e io senza idugio ti confesso che mi sono affezionata a te, alla tua capacità di trasmettere pensieri ed emozioni, alle tue abilità culinarie, alla tua bravura, alle tue immagini. A ciò che ti compone e che fai trapelare attraverso il tuo blog.
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 13:09
Io mi sono affezionata alla tua dolcezza che mi arriva forte in ogni commento, alla tua creatività culinaria, a quel sorriso sbarazzino che fa capolino dall'icona e al sapere che c'è un filo diretto che si rafforza con tante di voi e ne vado fiera…
Mirtillo E Lampone
30 Settembre 2013 at 13:46
Affezionarsi…alle cose, facile, immediato, diretto, duraturo, senza sofferenza alcuna. Alle persone diventa più complicato. Mi disaffeziono facilmente ora, sono più selettiva. Tradimenti, paure, necessità, priorità…ogni rapporto a cui sono veramente affezionata richiede un grande impegno e non tutti si meritano il poco tempo che "rimane". Sono stata cattiva? Forse un po'. Ma è il segno del tempo che passa, delle cose che si accumulano ed è difficile sempre di più liberarsene. Quindi mi tengo le cose che mi piacciono, gli sguardi, i profumi, i momenti e le persone belle, quelle che meritano, che sanno cosa dire e come dirlo. E quelle che fanno di un plum cake una poesia meravigliosa.
Ti abbraccio tesoro!
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 15:34
Berry, sono tanto selettiva anche io… lo sono diventata, anche per necessità. Pochi ma buoni è il mio motto, anche nelle amicizie. Perchè cerco rapporti profondi, veri, intensi. Tutto il resto mi interessa poco, mi appaga poco. Scegliere è importante. Ma è pur vero che anche dentro un giardino curato possa crescere erba cattiva… e allora bisogna potare, anche se fa male. E' capitato, capita e aimè temo capiterà. Però vado avanti, tanto il mio cuore è ribelle, fa solo quello che vuole lui… 🙂
Teniamoci strette chi merita, hai ragione. Questo l'ho capito da tempo.
E (ora) sorrido.
Valy C.
30 Settembre 2013 at 15:45
come ti capisco, solo che a me ogni tanto vengono dei raptus e butto via tutto!
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 15:55
Una volta è accaduto pure a me, ma lo dico sottovoce… 🙂
Dani
30 Settembre 2013 at 16:22
Anche io come te. Però da quando ho i gatti ho dovuto rinunciare all'affezionarmi alle cose perchè, come ben sai, niente è davvero al sicuro quindi affezionarsi ad un oggetto comporta l'enorme rischio di dovergli dire addio in modo inatteso e doloroso…
Almeno il plum cake lo posso mangiare, non dovrebbe comportare spiacevoli effetti collaterali 😀
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 18:07
In caso sostituisci il Limoncello con il limone… 😀
Il mio gatto è abbastanza bravo quanto a disastri in casa e rottura di oggetti, a volte faccio io dei danni peggiori tipo quando rompo due bicchieri di seguito o delle coppette francesi bellissime… zitta, è successo, ancora piango! 😛
Saluti a tutta la grande family!
faustidda
30 Settembre 2013 at 18:18
mi fido del tuo "mai più senza", magari con una piccola sostituzione in più… olio evo (ligure, delicatissimo) al posto del burro. Ebbé, sono fissata… ed il mio colesterolo ringrazierà 😉 .
Che dici se al posto del limoncello metto il mio mandarinello? Insomma, il mio cervello ha appena letto la ricetta che frulla già… come vedi, per me vuole dire successo! La provo quanto prima; il mio mud cake è al termine… :((
Un bacio :)))
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 18:50
Certo, fai le tue varianti personali, in fondo le ho fatte anche io… 😉 Sono la prima che non rispetta quasi mai le ricette originali, ahaha, è più forte di me! Si parte da una base e poi via alla fantasia e ai propri gusti… e secondo me, ti dirò, con il mandarinello verrà buonissimo… ma come faccio ad assaggiarlo? 😀
Largo a tutte le parole che hanno "cake" nel nome, quest'autunno sarà un imperativo! 🙂
Bacio a te!
Sweetie-Home
30 Settembre 2013 at 19:43
Qualche volta non sarebbe male risparmiarsi un pò di cuore. Mica tanto, giusto quello che serve per farsi meno male.
E comunque mi avevi già convinto sulla penna stilografica dall’inchiostro azzurro.
Alle Superga bianche con il buco sul pollice stavo già pesando il burro e la farina.
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 20:29
Hai visto che brava? Sono riuscita a non nominare Parigi in un post… 😛 Che mi sia affezionata a lei lo sanno pure i muri ormai…
Tu pesa pure… esagera, abbonda, fai volare nuvole di farina, spezzetta burro come fosse una frangetta… accendo il forno… ops, scusa, il Dolce Forno… che credevi, che non fosse nei miei ricordi vintage anche se non lo avevo? 🙂
Vaty ♪
30 Settembre 2013 at 20:52
Enrica e' speciale ma anche tu, le tue parole. I tuoi post e profumi ^_^
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2013 at 21:18
Siamo tutte ormai "collegate" ed è bellissimo… 🙂 Ho visto le foto di Cagliari, che gruppo! E tu sei sempre così sorridente… :***
Vaty ♪
1 Ottobre 2013 at 8:32
tesoro.. spero di abbracciarti presto! mancavi proprio solo tu. spero arrivino presto nuove occasioni per tutte. e ne sono certa 🙂
Michela Sassi
1 Ottobre 2013 at 7:26
Affezionarsi a te, è semplice… regali emozioni, con le tue immagini e sogni con le tue parole!
Grazie Francesca!
Michela
lagattacolpiattochescotta
1 Ottobre 2013 at 8:43
Michela, sei sempre gentilissima… sono regali reciproci… 🙂
Marina
1 Ottobre 2013 at 11:36
mi riconosco in questo ritratto che va ben al di là delle affinità elettive (tanto per stare in tema libri).
grazie per questa ricetta.
lagattacolpiattochescotta
1 Ottobre 2013 at 14:23
Mi fa piacere… e poi hai citato non solo un bel libro, ma anche un film notevole che ho amato… 🙂
Grazie a te!
Lara Bianchini
1 Ottobre 2013 at 13:28
Io pure mi affeziono anche se la mia lista è più corta della tua, il dolce sembra una di quelle cosine che se non le provi poi ti mancherebbe per tutta la vita, quindi devo provarlo…. a il duro lavoro della foodblogger 😉
lagattacolpiattochescotta
1 Ottobre 2013 at 14:24
Durissimo lavoro, accidenti… come faremo a provare ed assaggiare tutto… 😛
Ciao Lara!
Annalisa Sandri
1 Ottobre 2013 at 13:45
Anche io sono affezionata ai ricordi, a tantissime cose ed è bellissimo come è bellissimo questo plum cake!!! ci si affeziona subito a un dolce cosi'!
lagattacolpiattochescotta
1 Ottobre 2013 at 14:25
Ai dolci mi affeziono in modo particolare… come mai? Sarà davvero il fatto che lo zucchero migliora l'umore? 🙂
Laura
1 Ottobre 2013 at 17:04
Post bellissimo… abbiamo quasi la stessa età, e tutti i tuoi ricordi sono anche i miei.. ed ho una nostalgia che a volte "fa male".. di tutto quello che sono stati gli anni '80 del comprare e gli anni '90 del mostrare.
Forse ho nostalgia di quell'età che sembrava difficile, ma che era in realtà molto più leggere di quella che vivo oggi.. sarà l'età!
Il plum cake è una poesia.
A presto..
Laura
lagattacolpiattochescotta
1 Ottobre 2013 at 17:46
Per alcuni aspetti non tornerei indietro, sono onesta, mi sento più serena ora… ma per altri sì, soprattutto quelli legati a oggetti che ormai non esistono più, di cui sentiamo inevitabilmente nostalgia… un pò come quei cartoni animati, era bello vederli con quello sguardo innocente che oggi in fondo abbiamo perso, per forza di cose… ma se attacco il discorso "nostalgia – cosa mi manca di allora e cosa no" non la smetto per ore, quindi mi fermo… 🙂 Prima, vediamola così, non sapevo fare i plumcake… ora sì… 😉
Simona Mirto
1 Ottobre 2013 at 19:53
Francy cara mi sa che io e te abbiamo proprio tante cose in comune oltre penso anche la stessa età… ho vissuto riga dopo riga la bellezza delle tue "affezioni" rivedendomi in tutti, tutti i momenti elencati… ci credi che sono un pò commossa? In questa vita sempre di corsa, sempre frenetica, sempre all'insegna delle scadenze non ho molto tempo per fermarmi a pensare e guardare nel mio passato… grazie a questo post l'ho fatto stasera. Grazie a te… dolce amica a cui mi sono affezionata dal primo giorno sono arrivata qui…. non solo per le foto, non solo per le ricette… ma le parole speciali. Racconti di vita che mi toccano ogni volta il cuore.
Spero un giorno non troppo lontano di abbracciarti sul serio, per il momento mi accontento di un abbraccio virtuale e di coccolarmi con le tue parole e dolcetti… meraviglioso questo cake, goloso e profumatissimo:*
lagattacolpiattochescotta
1 Ottobre 2013 at 20:57
Simona, quando hai bisogno di fermarti, ricordare e sorridere in modo vintage di come eravamo e cosa amavano, sono qui… 🙂
Resto sempre colpita dal tuo modo gentile di dire le cose, fai sentire importanti le persone… io credo e spero che ci incontreremo presto, immagino tu abbia anche un tono di voce calmo, a vedere come scrivi… 🙂
Grazie…
Giusy Pellino
1 Ottobre 2013 at 21:11
Limone e zenzero…uno dei miei infusi preferiti…faró assolutamente questo plumcake, e faró le stesse identiche foto, col focus sul coltello e sull'ingrediente "mai più senza", ovviamente…con i colori e la luce del mattino, dappertutto. 🙂
Affezionarsi…alle parole come queste, da ritornare qui quando si ha bisogno di leggerezza e di un sorriso… Per quanto tempo io non passo di qui, non c'è tempo che mi metta distanza… E' come ritornare sempre a casa 🙂
lagattacolpiattochescotta
1 Ottobre 2013 at 21:18
Amica, ma quanto sono felice che condividi passo passo quest'avventura con me! Ci sei da ancora prima che tutto nascesse… e l'amore per la cucina e per i dolci è cresciuto anche con te, grazie a te! Quando nelle nostre lunghe mail mi scrivevi le cose buone che preparavi, avevo una voglia di provare anche io… 🙂
Rido per le foto… 🙂 Tu continua così, vai sempre meglio! E chissà, spero di vederle presto su una pagina bianca come questa, vicine a tante parole speciali che tu come me ami…
Casa è qui, quando vuoi. Ma adesso pensa solo a Londra e scatta taaaanto come fossimo lì insieme!
valentina danielli
1 Ottobre 2013 at 21:35
Che bella carrellata di ricordi.. Io per mia natura tendo ad affezionarmi tantissimo alle persone, alle cose, ai luoghi, alle canzoni e hai bei momenti.. cavoli che fatica però non diventare malinconici.. non ho ancora trovato la soluzione 😛 Adesso anche il tuo cake mi è rimasto nel cuore!! hihi un bacione e grazie!
lagattacolpiattochescotta
2 Ottobre 2013 at 16:11
Infatti lo si diventa, eccome… Ma, ti dirò, io ormai mi sono affezionata anche alla malinconia… 🙂 Non cambiare la tua natura, meglio soffrire a volte un pò di più ma "sentire" tutte le emozioni in circolo…
Grazie a te, bacio!
Rosa Forino
2 Ottobre 2013 at 19:02
wow!!! ha un aspetto invitante davvero irresistibile, felice di averti incrociata oggi se ti va vienimi a trovare ciao rosa
kreattiva
lagattacolpiattochescotta
3 Ottobre 2013 at 14:39
Ciao Rosa! Dei dolci amo il fatto che hanno un aspetto bello e quasi sempre sono anche buoni… così tutto è appagato, gusto e vista! 🙂
Alessandra Pazzaglia
2 Ottobre 2013 at 20:46
Ciao Francesca, piacere di conoscerti, da quello che ho letto abbiamo la stessa età…….e non è l'unico elemento che ci accomuna! ……Ricordo il profumo della marmellata fatta in casa, ricordo la vendemmia e la soddisfazione delle ceste piene di grappoli che sembravano disegnati, ricordo le giornate trascorse a fare la conserva di pomodoro dove tutto doveva avvenire con un ordine preciso ed ognuno aveva il suo compito ( lavare i pomodori, tagliarli, tritarli, imbottigliare la conserva, mettere sale e basilico ed infine chiudere la bottiglia!!!!), ricordo la raccolta delle olive nei freddissimi giorni di novembre con le mani ghiacciate e la gioia nel cuore perché ogni giornata trascorsa in mezzo alla natura tutti insieme era una festa, ricordo i jeans dell' "americanino" e le scarpe della Timberland con il "carrarmato", ricordo quando il "SI" era "IL" motorino, ricordo quando parlavi con un'amica guardandola negli o quando chiamavi il fidanzato a casa e diventavi rossa se rispondeva la sua mamma, ricordo quando avevi il coraggio di dire quello che pensavi a qualcuno personalmente e non nascondendoti dietro facebook….. Insomma tanta malinconia anche per me….. ma per fortuna c'è il tuo plumcake!!! grazie della ricetta, la proverò di sicuro!
lagattacolpiattochescotta
3 Ottobre 2013 at 14:41
Alessandra… ma che bel commento! Mi sono emozionata a leggere delle Timberland alte e del SI… per non parlare dell'imbarazzo delle telefonate a casa, è vero… cosa mi hai ricordato, ora ho una valanga di flashback! 🙂
Grazie grazie… mi hai fatto sorridere e intenerire!
Emanuela – Pane, burro e alici
3 Ottobre 2013 at 8:40
Io ho la casa stracolma di oggetti a cui sono affezionata…anche cose inutili…ma che ormai hanno trovato qui un loro perchè!
Ora devo dire la verità…mi sono affezionata alla foto del tuo cake! 😉
Un bacio grande!
lagattacolpiattochescotta
3 Ottobre 2013 at 14:43
A volte le case diventano dei musei di cose preziose… 🙂 La casa dei miei genitori è così… ci sono anche tantissimi oggetti con cui sono cresciuta, per non parlare dei libri… e come si dice, "non si butta via niente"…
Bacio a te!
elenuccia
3 Ottobre 2013 at 19:50
Spank..si quanto mi piaceva Hello Spank. Era davvero tenerissimo. E che dire di Indovina chi, passavo pomeriggi interi a giocarci con gli "amici della strada". Per fortuna allora si giocava tra bimbi, si giocava per la strada, si rideva e si scherzava e non ci si rinchiudeva in casa davanti alla TV con una Play Station tra le mani…
Avevamo molte meno cose ma secondo me ci divertivamo molto di più.
lagattacolpiattochescotta
3 Ottobre 2013 at 22:34
Mi manca Spank e la sua bocca a cuore… 🙂
Quando vedo i bambini con in mano iphone e tablet, resto sempre un pò perplessa… ma forse devo abituarmi ai cambiamenti, alla modernità che corre sempre di più… e se avessi un figlio gli comprerei ancora i Lego, tanti puzzle e il mitico Indovina Chi… 🙂
Azzurra
3 Ottobre 2013 at 21:39
ciao tesoro…mmmmm come ti capisco!!!anch'io mi affeziono a tutto, alle cose alle persone, agli oggetti, una soffitta intera di passato…
questo dolce è a dir poco sublime!!!!!!
notte tesoro a presto
lagattacolpiattochescotta
3 Ottobre 2013 at 22:35
Una soffitta intera di passato, in senso vero e anche metaforico… la stanza dei ricordi custoditi… 🙂
Grazie Azzurra, un bacio!
Stefania Zecca
4 Ottobre 2013 at 9:22
Come si può vivere senza persone, cose e luoghi ai quali ci si affeziona? Sarebbe tutto di una tristezza sconcertante! Grazie Francesca per i tuoi pensieri così belli e le foto magnifiche! Un bacio grande!
lagattacolpiattochescotta
4 Ottobre 2013 at 13:24
Vero, noi contiamo su noi stessi ma tutto ciò che ci circonda è fondamentale! Cuore sempre aperto, Stefania! 🙂
Grazie mille, a presto!
Tiziana M
4 Ottobre 2013 at 21:26
anche io mi affeziono, certe volte credo troppo, alle persone e alle cose.. è inevitabile, altrimenti saremmo pezzi di legno! mi piace questo cake, il sapore del limone lo apprezzo sempre tantissimo, e che bel colore!!!! buona notte, un bacio
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2013 at 11:22
Io a volte sono un pezzo di burro… 🙂
Sono contenta ti piaccia il colore, l'umore per me è legato a queste cose, anche quando mangiamo!
Grazie Tiziana, buona domenica!
valentine
5 Ottobre 2013 at 20:32
sono una nostalgica, come te 🙂
mi piace mettermi qui ad ascoltarti, i tuoi racconti sono sempre magie.
questo plumcake colorato e profumato è un sole che rallegra le colazioni in questi giorni d'autunno, mi hai messo proprio voglia di provarlo!
un abbraccio affettuosaFrancesca*
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2013 at 11:24
Vale, grazie… sono soddisfatta oggi di saper preparare da sola i dolci per la colazione, mi sembra di contribuire in modo concreto al buongiorno, ci metto del mio… 🙂
Un abbraccio grande a te!
francesca romana di giovanni
6 Ottobre 2013 at 19:06
oggi l'ho fatto ma quando apro il frigo sorpresa…. non c'era più la panna!!!! Avevo già pesato tutto, preparato tutto! che fare?! poi l'occhio mi cade sulla bottiglietta di kefir… ci penso un attimo e decido : si potrebbe funzionare!!! ed ha funzionato !!! buonissimo!!! grazie !!!
lagattacolpiattochescotta
6 Ottobre 2013 at 19:31
Meno male, fiuuu, sospiro di sollievo… 😀
Grazie a te!
Patalice
7 Ottobre 2013 at 10:06
che sapori colorati e piacevoli…
Paola
7 Ottobre 2013 at 18:21
Mi è venuto da sorridere leggendoti. Mi affeziono.. "il quaderno su cui scrivevo le frasi più belle dei libri che leggevo, le Superga bianche col buco sul pollice". Ho uno stesso quaderno anche io, dove annoto di volta in volta le più belle frasi tratte dai libri e ogni tanto lo rileggo immergendomi nelle emozioni che mi danno. E le mie prime converse (o meglio le seconde, considerando che le prime le ho comprate che avevo 5 anni), ancora conservate seppure con un buco sul pollice.. Non riesco a staccarmene. E mi affeziono ai momenti e alle parole, alle persone che hanno uno sguardo magico, alle persone che raccontano e sanno ascoltare, alle persone che tacciono, perché mi lasciano la possibilità di immaginare la loro vita. Mi affeziono a tutti i luoghi che vedo, perché ogni posto mi lascia qualcosa. Mi affeziono alle persone, attraverso le loro parole e i loro racconti nei loro piccoli angoli virtuali 🙂
E, sì, mi affeziono alle ricette, ai sapori semplici, come quelli di una fetta di plum cake gustato con un tè caldo.
lagattacolpiattochescotta
7 Ottobre 2013 at 18:46
E io mi affeziono a chi sa lasciare questi commenti… e mi capisce "al volo", anche non avendomi mai guardata negli occhi… 🙂
Ho avuto anche io, oltre alle Superga, varie Converse del cuore, color panna e anche blu… ci andavo anche in spiaggia, non mi ci separavo mai… per un periodo è successo anche con gli anfibi, ma la fase dark è durata poco, ha prevalso presto la mia anima colorata… 🙂
Continueremo il "gioco" dell'affezionarsi di persona, se vorrai, sarà divertente…
Margot
11 Ottobre 2013 at 7:38
Affezionarsi alle cose è per me sempre stato un modo per costruirmi un mondo più piccolo, un pezzo di casa portatile per sentirmi al sicuro . Col tempo ho forse sostituito, ma non del tutto, gli oggetti con i ricordi e le suggestioni, per avere un bagaglio più "leggero". Sarà forse per quello che amo tanto la cucina e la scrittura, capaci di quell' alchimia che ti fa sentire a casa anche con un solo sapore o una sola parola..
lagattacolpiattochescotta
11 Ottobre 2013 at 21:25
Credo di amare scrittura e cucina per lo stesso motivo… un regno che è Casa, dove ci sentiamo libere, protette, appagate… dove fantasia e realtà si miscelano… e decidiamo quanto dosare dell'una e dell'altra…
ristoranti italiani
12 Ottobre 2013 at 10:14
Voglio provarla anch'io!!
Grazie per la condivisione!
http://restaau.it/Browse/miglior-ristoranti-italiani-a-roma.html
The Daydreamer
21 Ottobre 2013 at 8:45
Eccomi qua, come promesso….e con il plumcake in forno ( ce l'ho fatta, tra due pianti, strilletti, poppate, pannolini – beh, lasciamo perdere! Per me, lo zaino Invicta è la chiave dei ricordi: hai saputo trovarla, grazie!
lagattacolpiattochescotta
21 Ottobre 2013 at 11:45
Ciao Donatella, grazie per le parole che hai lasciato anche qui… 😉 Non sapevo fossi mamma, una mia cara amica ha una bimba da due mesi e mezzo, conosco questa fase attraverso i suoi racconti… il tempo da dedicare a noi è poco, lo so, ma basta guardare quell'angioletto negli occhi e si prova tanta felicità, vero?
Buon plumcake, spero sia venuto bene, saprai gustartelo tra una poppata e l'altra…
🙂
monica zacchia
30 Ottobre 2013 at 19:28
ci ho riempito quaderni interi con la stilografica dall'inchiostro azzurro all'università, ti capisco c'è una dolce nostalgia rassicurante in questi oggetti. E anche il plumcake è la coccola del passato è il dolce di casa, sempre nella memoria di una casa. E di un dolce forno, a presto, mony***
lagattacolpiattochescotta
30 Ottobre 2013 at 22:00
Monica, circondarsi di oggetti cari e sapori rassicuranti è la costante della mia vita… anche ciò che uso o mangio ora sarà importante tra un tot di anni… ripenserò a questo post con tenerezza… 🙂
Anna
5 Maggio 2015 at 20:02
Mi sono chiesta, spesso, perché faccio fatica ad affezionarmi alle persone. Paure remote, tentativo di proteggermi…
Poi… poi mi affeziono a chi ascolta senza giudicare, a chi parla senza urlare, a chi ti guarda negli occhi, a chi non
scappa quando piangi, a chi condivide anche i tuoi successi, a chi ti dice sinceramente ciò che non va, a chi scrive volteggiando, a chi legge con passione…
E così, il filo che mi unisce a loro diventa sempre più saldo e
profumato e luminoso…
Mi mancano i gettoni telefonici, le vacanze in colonia, le lettere scritte fitte fitte a mano, la cartella in spalla (sono più vecchia, io!!!), i maglioni
sferruzzati dalla mamma…
Mi affeziono a luoghi che mi hanno visto felice, a libri che mi fanno piangere, a canzoni che mi fanno vibrare, a ricette gonfie e orgogliose…
A pensarci bene, questo luogo racchiude tutti questi requisiti… La prima foto, poi… mi ci sono affezionata!!! QUANTOMIPIACE così azzurra (a pois) e gialla, calda e splendente e profumata…
Anna
Francesca P.
5 Maggio 2015 at 23:32
Anna, ci si affeziona anche alle parole… parole che volano nell’aria, che si (ap)poggiano delicatamente, che cerchi e aspetti, che speri di ri-trovare, che vuoi coccolare…
Affezionarsi è bello perchè significa lasciarsi andare, abbandonarsi, mettere la testa sul cuscino e dormire serene, senza più paura del buio… significa che il cuore batte, che c’è un motivo per cui sorridere, che alcune cose – o alcune persone – possono ri-svegliarci… e l’azzurro è il cielo in cui volare, sempre pronto, sempre lì…