Luglio ha appena aperto gli occhi e vedo già i riflessi di luce nell’iride. Con il primo sguardo, ci siamo comunicati tanto. Non è un’estate come un’altra, questa. Lo so io, lo sa lui. E ce lo siamo detti, con un sorriso reciproco.
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Quando cammino li osservo bene, perchè so che hanno qualcosa da dirmi o mostarmi: parlo dei muri della mia città, quelli solidi che reggono le case, con tutto il peso di storie e di voci, così come quelli delle strade, che vedono scorrere vite senza sosta, rilassandosi solo un po’ di notte.