È la stagione dei sorrisi anche senza un motivo, per me, la primavera. Disegnati sulle labbra da un sottile filo d’erba, che alza gli angoli della bocca e ne valorizza i contorni. Quei sorrisi che non si spiegano, non si razionalizzano, non si comandano: si vivono, si sentono, si ascoltano. Si proteggono, come una fiamma…
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Mi piace sentirlo, percepirlo. Ultimamente mi parla spesso, dicendomi cose importanti: kairós viene a trovarmi in tanti frangenti, batte dentro e piano, con un “tic tac” leggero, dal ritmo dolce.
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Se durante la settimana è un gesto veloce a cui presto meno attenzione, alzare la serranda della camera da letto nel weekend ha tutto un altro significato: è come aprire il sipario. Inizia lo spettacolo che mi godo da spettatrice, ma di cui sono anche protagonista.
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Una ricetta mai provata, di cui conosci alcuni sapori ma tutto il resto è inedito, perchè non sai cosa uscirà fuori dall’unione degli ingredienti già sperimentati con quelli nuovi: questo è per me il 2017. Indosso il grembiule e mi lego i capelli, pronta a mettermi all’opera.
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Chi vuole scrivere impari prima a leggere… Leggere tra le righe, ma soprattutto oltre. Cercare quello che c’è dietro le parole, scavalcando l’immediato. (Sof)fermarsi sugli incisi, su quello che viene abbracciato dalle virgole. Che sembra sospeso, ma in realtà è solo protetto. Messo al riparo dal vento, tra due ciglia cadute sul foglio.
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Ci sono parole che ci aspettano. Sono lì, appena dietro la porta, pronte a fare un passo per sfiorarci e farsi notare. Sanno uscir fuori al momento giusto. Sanno essere “illuminanti”. Fanno in modo che possiamo inciamparci, distrattamente. Pensiamo sia per caso, ma no, quasi nulla è per caso…
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In questi giorni ho assaggiato l’inizio dell’autunno come una fetta di pane caldo. L’ho respirato come un odore di brace che si sente dalla strada. L’ho ritrovato come una persona che non si vede da un po’ di tempo ma di cui non si dimentica la voce, il profumo, il sorriso. Il valore.
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Prendo tre puntini di sospensione.
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Sentirmi libera. Poter creare, esprimendo me stessa proprio come faccio quando scrivo e quando fotografo. Credere nelle infinite possibilità date dall’unione, dall’incontro, dal coraggio, dalla fantasia. E’ per questo che mi piace cucinare. E’ per questo che lo faccio. Rifugiarmi nel mio regno bianco mi fa stare bene. Penso fortemente che le passioni vadano cullate,…