• A COLAZIONE CON IL 2019

    6 Gennaio 2019Francesca P.

    I primi assaggi e scampoli del 2019 voglio pensarli così: come una colazione. Come il pasto che introduce, che apre la giornata, che segna tutto il suo svolgimento. Quando sul corpo si sente ancora il tepore del sonno, quando si dà il primo sguardo sul mondo che ci aspetta. 

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  • GLI OCCHI PARLANO. E ANCHE LE VELLUTATE

    12 Novembre 2017Francesca P.

    Somigliano a un mondo da accarezzare, da prendere e da cingere con le mani, con quella bella e levigata sensazione di completezza e rotondità: penso (a) questo, mentre guardo le zucche che colorano i giorni di novembre e dal novembre assorbono l’arancione, trat-tenendo il suo calore. 

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  • TRA COSE IMPARATE E PETALI DI MUESLI

    25 Settembre 2016Francesca P.

    La cosa bella delle nuove cose che si imparano è che nessuno può portartele via. (B. B. King)   Come un tesoro dentro una scatola di latta, come un cestino di more appena raccolte, come una provvista di biscotti, come un salvadanaio pieno di monete: le nuove cose che si imparano si tengono vicine e…

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  • GUSTARSI UN ARCOBALENO

    28 Settembre 2014Francesca P.

    Alcuni sogni si pensano così forte che sembra quasi di toccarli, di vederli, di viverli. Sono lì, così reali, così vicini… così veri. Così giusti. Ed eccomi con un vestito a fiori e i capelli raccolti, mentre segno su una lavagna sul muro i piatti del giorno. Subito dopo giro il cartello su “OPEN” mentre…

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  • IMPRESSIONI DI SETTEMBRE

    21 Settembre 2014Francesca P.

    Mi piace questo settembre romano che abbraccia l’estate e non vuole farla andare via. La tiene stretta, quasi a cullarla, perché sa che presto inizierà a sentirne la mancanza. E allora la guarda e se la dipinge dentro gli occhi, per non dimenticarla. Mi piace il settembre quieto, un po’ pigro, che fa suonare la…

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  • IL MIO ORO

    16 Marzo 2014Francesca P.

    Ad occhi chiusi, senza sbagliare. E’ così che (ri)conosco alcune cose, che fanno ormai parte della mia quotidianità, talmente radicate che sono diventate una certezza. Una familiare certezza che cresce con me. La “citofonata” di mia madre, due colpi brevi e ravvicinati, quasi una parola d’ordine, un codice. Il profumo di lavanda nei cassetti, trattenuto…

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