Ora e qui. Quello che c’è adesso. Guardarsi intorno e assorbire tutto. Nessun velo, nessuna sfocatura. Tutto è nitido. Tutto si sente. Tutto arriva. Tutto parla. Specialmente gli occhi. Ci sono cose che non si dimenticano e altre che non si nascondono.
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Settembre sta scivolando via come le maree che ho visto questo agosto in Normandia, quando si ritraggono piano e lasciano scoperta la sabbia. Millimetro dopo millimetro, l’acqua indietreggia e svela, rivela. Orme, legnetti, conchiglie, solchi, residui di qualcosa che vuole (re)stare lì e lasciare una traccia.
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Nei vecchi album fotografici di famiglia, quelli con gli scatti un po’ ingialliti dal tempo e i bordi viola, che quasi sembrano scappare dalla pagina perchè l’adesivo non tiene più bene, c’è spesso un mare blu che fa da sfondo a paesaggi e sorrisi.
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Fidati delle cose chiare e non delle cose ovvie, di quelle luminose e non di quelle illuminate, di chi capisce poco e non ha visto tutto. Scoprire è meglio che capire e capire è meglio che spiegare. Fidati di chi non si vergogna di cantare come gli viene e non delle canzoni, di chi ha messo la…
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I treni per me significano da sempre distanze che si annullano, occhi che si toccano ansiosi, addii alla stazione che sanno di film, passi svelti per arrivare al binario giusto, pensieri che seguono il paesaggio in movimento e l’impressione che a spostarsi non sia soltanto il fisico, ma tuttociòchesiamo. Il momento della partenza è…
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Un anno fa, il 24 ottobre, portavamo gli ultimi scatoloni nella nuova casa.Mi godevo la sensazione di vuoto delle stanze con una bellissima sensazione di pieno. Respiravo odore di vernice fresca e legno, mettevo i piedi nudi sul parquet, entravo in cucina ridendo, toccavo tutto per rendermi conto che era vero. Che finalmente ce…