I libri sentono se gli vogliamo bene. Se conosciamo la storia di ognuno di loro e la strada che hanno fatto prima di abitare nella nostra casa. Ricordano se erano delicate le dita che li hanno toccati, attenti gli occhi che li hanno attraversati e morbide le punte delle matite che li hanno sottolineati.
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Se Pollicino lasciava molliche di pane per ritrovare la strada di casa, io invece mettevo rose ad essiccare tra i libri per ritrovare pezzi di vita e di me stessa nascosti tra parole che sapevano descrivere così bene ciò che sentivo, in quel momento. Accanto a tratti di matita leggera sotto frasi che non…