M’innamoro degli attimi, quelli fuggenti ma non sfuggenti, che hanno la voglia e la forza di posarsi. E di restare. Come un’impronta, una matita, una nota, un accento, un timbro, una spezia: per lasciare un segno.
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È una questione di origini, di attaccamento, di sangue che scorre nelle vene. Di cuore. Semplicemente, una questione d’amore. Quell’amore che ti ritrovi forte, che sta lì e che non passa.
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4 come gli occhi di due persone che guardano nella stessa direzione, 4 come il giorno in cui sono nata, 4 come le zampette feline, 4 come le spezie della miscela tanto usata in cucina, 4 come le stagioni, ognuna speciale a modo suo, 4 come le lettere che compongono la parola “casa”.
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È divertente scalare un pomodoro. Le pareti sono un po’ scivolose, ma si può far presa sulle pieghe come ci si arrampicasse su un albero con cautela. Una volta saliti in cima, ci si siede al centro di tutto, elevati quel tanto che basta per guardar(si) meglio.
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Chi vuole scrivere impari prima a leggere… Leggere tra le righe, ma soprattutto oltre. Cercare quello che c’è dietro le parole, scavalcando l’immediato. (Sof)fermarsi sugli incisi, su quello che viene abbracciato dalle virgole. Che sembra sospeso, ma in realtà è solo protetto. Messo al riparo dal vento, tra due ciglia cadute sul foglio.
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Qualche sera fa, al concerto di Francesco De Gregori sotto un cielo immobile di seta rosa, mentre ascoltavo “La leva calcistica della classe ’68” ho pensato che voglio fare come il dodicenne Nino, che mise il cuore dentro alle scarpe e corse più veloce del vento.
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Siamo tutti un po’ pastasciutta, ognuno con il suo formato, le sue caratteristiche, le sue inclinazioni. State ridendo? Vi mostrerò quanto ancora una volta cibo e vita siano vicini… Quando i pensieri sono aggrovigliati come un nido di rondine, diventiamo dei fusilli. Contorti, ripiegati su noi stessi, giriamo a vuoto come viti da stringere o…
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Al mese di dicembre mi avvicino piano, non so mai cosa aspettarmi. Di solito ci mette un po’ a svegliarsi, come me la domenica mattina. All’improvviso però sale in bicicletta e fa uno scatto, come se scalasse marcia. Parte in quarta e accelera verso il Natale, pedalando agitato, mentre io resto qualche metro indietro…
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Lista della spesa per il 2014: Tre etti di pazienza Dieci fette di speranza tagliata sottile Due chili di abbracci Un litro di poesia Due fustini di nuove idee Quattro scatolette di sorrisi sott’olio Due vasetti di marmellata di sogni Un chilo di farina di viaggi Tre grappoli di forza Un tubetto di curiosità…
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Tra le scatole che contengono i vecchi giochi, come il trenino di legno con il cordoncino un po’ consumato, la girandola dagli spicchi colorati, il labirinto in cui la pallina d’acciaio cadeva in buca puntualmente alla seconda curva, il piccolo videogioco in cui Snoopy giocava a tennis sull’albero. Tra gli scaffali più alti, impolverati,…