Se penso a quello che può rendermi felice, non scomodo cose impossibili o aspettative esagerate. Ho capito che bisogna mirare in alto restando almeno con un piede per terra. Attingere da ciò che si ha, guardarsi le mani, partire da lì. La serenità interiore indossa i jeans, non abiti eleganti. Non sale su aerei che…
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Un piccolo rito della domenica, ormai da tanto tempo, è andare in giro per mercati e mercatini, “a caccia” di oggetti, mobili, vestiti, marmellate, stoffe, libri, piante e di tuttodipiù. Questa passione me l’ha trasmessa mia madre, da quando mi portava, ancora bambina, a Via Sannio, un posto che chi è di Roma conosce bene,…
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“Amo l’impazienza, le storie che la bocca non riesce a raccontare abbastanza in fretta, le orecchie che non sono abbastanza grandi, gli occhi che non abbracciano tutto il cambiamento, mi piacciono gli abbracci, la ricomposizione, la fine della mancanza di qualcuno”. (da Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer) Quando qualcuno smette di mancarci davvero?…
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Una panchina al sole, le prime margherite che si affacciano, un libro, un parco che raggiungo a piedi e che conosce la mia storia, una mano che (mi) accarezza la testa, bambini in bicicletta, palloni che volano, una mantella verde che ha preso il posto del cappotto lasciato nell’armadio, un sole tiepido sul viso.…
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Alle feste per bambini ero attirata da due cose: dai panini tondi del buffet che non mancavano mai ma proprio mai, con il burro spalmato su un lato che dava un sapore particolare al salame, e da alcuni piccoli spettacoli di magia. Volavano carte da gioco, sparivano palline, apparivano fazzoletti, spuntavano oggetti dal cilindro.Volevo capire…
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Mangiare per me significa stare bene.Mi mettono allegria il rumore delle posate, l’odore del soffritto in padella, le mani che volano aprendo frigo, cassetti e sportelli. C’è l’addetto all’apparecchiare, chi alza coperchi e ruba qualcosa con le mani, chi si diverte ad affettare tutto sui taglieri (io!), chi pensa al cestino del pane, chi…
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Ci sono dei gesti in particolare che mi fanno sentire protetta. Tenermi la mano mentre sono tra la gente. Accarezzarmi i capelli prima di addormentarmi. Un messaggio quando si è distanti. Farmi ridere quando qualcosa non va. Ci sono dei luoghi in particolare che mi fanno sentire protetta. La mia casa, che porta il…
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Io e Giusy ci conosciamo da qualche anno. La fotografia ci ha fatto incontrare, un gusto comune ci ha sorpreso, tante parole ci hanno unito. A volte capita così, l’intesa scatta spontanea, la distanza rafforza l’intesa e la voglia di conoscersi cresce. Condividere quotidianità, pensieri, timori, dubbi, attimi di felicità, progetti, stati d’animo, sogni. Confidarsi…
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Passami a prendere in tarda mattinata, quando il sole è già caldo. Io sarò qui con una maglia color ciliegia e una sciarpa a righe. Avrò preparato tutto: il libro di Carver che ti avevo promesso, l’ultimo cd dei Baustelle, le bolle di sapone, il biglietto da visita di quella libreria che hanno appena…
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Da bambina, alla domanda “cosa vuoi fare da grande?”, affermavo con sicurezza “la vigilessa”. Tutt’oggi mi sono ignoti i motivi di questa risposta, ma ricordo che trovavo buffi quegli uomini che alzavano le braccia come passaggi a livello, soffiavano nel fischietto come si fa per srotolare le stelle filanti e indossavano una divisa bianca e…