Seguire le stagioni significa ascoltarle. Aspettarle. Rispettarle. Significa non avere fretta, pazientare. Confidare. Perchè tutto arriva, con il giusto tempo. E il tempo giusto.
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Psiche, anima in greco, significa anche “farfalla“. Nasciamo con un bruco di anima, il nostro lavoro è dargli ali e volo. (Alejandro Jodorowsky) Lo scorso giugno, nel verde della campagna brianzola, una grande farfalla si è posata più volte sulla mia maglia di seta a righe bianche e rosa. La vedevo avvicinarsi, seguire il mio passo, non andarsene.…
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A guardarlo bene, il cuore è come un forno: sempre pronto ad accendersi e a dare il suo meglio, quando è caldo. Caldissimo. Ci vuole il tempo necessario per prepararlo, ma poi avviene la magia: tutto ciò che vi viene posato dentro, diventa dorato. Acquista colore e sapore. Si sviluppa. Si trasforma.
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L’estate di agosto è grida all’aperto, voci che si (dis)perdono e vanno rincorse, come si rincorrono i palloni e gli ultimi raggi del sole, fino a tardi. Attraversano velocemente l’aria, quelle voci: le senti e l’attimo dopo già non le senti più, spinte un po’ più in là dal vento e dalla luce forte.
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Succede che lo percepisci nitidamente il momento in cui le spalle sono leggere e le braccia si tendono in avanti, come lo sguardo, verso l’orizzonte. Succede che la osservi bene la strada fino a qui, notando i fiori e non la polvere. Pensando “quanto è importante” e non “quanto è lunga”. Non conti i chilometri,…
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Io e l’estate sappiamo dove trovarci. E ritrovarci. Abbiamo un nostro luogo: ci diamo appuntamento sui polsi, tra le strade segnate dalle vene che si incrociano come traverse. Dove il sangue pulsa più forte e l’acqua porta refrigerio, soprattutto in questa stagione.
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Mi piace scrivere, comunicare, esternare. Ma anche interiorizzare alcune cose, lasciarle coperte sotto il panno insieme ai lievitati, (trat)tenere qualche segreto, proteggere l’intimità di alcuni pensieri. Mi piace condividere, aprire la finestra, accogliere. Ma anche vivere i miei momenti, avere a volte la serranda un po’ abbassata, ridefinire spazi come quando si sistemano e si…
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“annusare v. tr. [alteraz. di annasare, prob. per incrocio con muso]. – 1. Odorare, fiutare qualcosa chiudendo la bocca e aspirando forte l’aria col naso; 2. fig. Indovinare, intuire, capire quasi all’odore” Annusare fa rima con sentire, anche se le desinenze dicono di no: ha ragione l’istinto, non la grammatica.
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Mi piace aprire la dispensa e decidere con calma quale farina indossare, in base all’umore, all’estro, alle voglie del momento. Spalancare lo sportello e avere davanti tutti quei barattoli, come capi ben sistemati, magari in base alla tipologia o al colore. Un parterre ampio, che invita alla scelta dopo una piccola riflessione oppure a istinto,…
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“Essere teneri è essere potenti” (Rupi Kaur, dal libro “Milk and honey”) Bella parola, “tenerezza”. Si scioglie in bocca come una caramella al miele ed è abbastanza lunga per fare un giro di sciarpa, intorno al collo. Si scandisce bene nella parte iniziale e poi fa un salto nel finale, usando la doppia…