Mi chiedo se sia più una meta o una compagna di viaggio, la semplicità. Se sia un traguardo, un obiettivo ambito, un mirino da centrare o qualcosa che sos-tiene e sup-porta, durante il cammino. Se sia ombra larga di un albero per il riposo finale, o acqua che rinfresca nelle pause.
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Accoglienti, generose, confortanti: le donne-zuppa sono così, trasmettono calore, riempiono, coccolano. Non sono scontate e giocano con gli ingredienti, cercano sempre nuove idee, amano la creatività, assaggiano e sperimentano.
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“La cura per ogni cosa è l’acqua salata: sudore, lacrime o il mare” (Karen Blixen) Lui, il mare, lo sa. Sa che è capace di curare, anche senza fare niente. Ti guarda in modo diretto, riempie ogni spazio visivo, avvolge senza stringere. Sa comunicare, sia quando tace placido, sia quando urla agitato. Sa trovare le parole, a…
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In questi giorni ho assaggiato l’inizio dell’autunno come una fetta di pane caldo. L’ho respirato come un odore di brace che si sente dalla strada. L’ho ritrovato come una persona che non si vede da un po’ di tempo ma di cui non si dimentica la voce, il profumo, il sorriso. Il valore.
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A chi parla con gli occhi. A chi scrive con la pancia. A chi ama con le mani. A chi sa riconoscere, anche al buio.
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La spesa al mercato del sabato mattina non è una spesa qualunque: è un appuntamento che si aspetta e si coccola con il pensiero già dal venerdì, una gita a cui mi preparo con una bella sacca a rete o di cotone capiente, di quelle coi manici robusti.
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“Il buongiorno si vede dal ciambellone”, “chi ben comincia è a metà della cena”, “non c’è due senza thè”, “se son rose(tte) lieviteranno”, “l’erba cipollina del vicino è sempre più verde”, “tra il dire e il fare c’è di mezzo la planetaria”, “finchè c’è gelato c’è speranza”… quanti proverbi si possono riadattare al food…
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Ad occhi chiusi, senza sbagliare. E’ così che (ri)conosco alcune cose, che fanno ormai parte della mia quotidianità, talmente radicate che sono diventate una certezza. Una familiare certezza che cresce con me. La “citofonata” di mia madre, due colpi brevi e ravvicinati, quasi una parola d’ordine, un codice. Il profumo di lavanda nei cassetti, trattenuto…
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È il prima che mi destabilizza. Davanti alle novità, sono preda di due forze opposte. Da un lato ho timore di avvicinarmi alle cose, come se scottassero. Dall’altro, invece, sento una spinta che diventa subito curiosità e poi ancora voglia di scoperta. Così mi muovo piano e cauta come quando giocavo a “Un due tre,…
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Passami a prendere in tarda mattinata, quando il sole è già caldo. Io sarò qui con una maglia color ciliegia e una sciarpa a righe. Avrò preparato tutto: il libro di Carver che ti avevo promesso, l’ultimo cd dei Baustelle, le bolle di sapone, il biglietto da visita di quella libreria che hanno appena…