Luglio ha appena aperto gli occhi e vedo già i riflessi di luce nell’iride. Con il primo sguardo, ci siamo comunicati tanto. Non è un’estate come un’altra, questa. Lo so io, lo sa lui. E ce lo siamo detti, con un sorriso reciproco.
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La scatola degli acquerelli era nel cassetto di destra della scrivania, un po’ in fondo, nascosta e protetta, come si fa con le cose a cui si tiene di più. Non era un gioco come un altro, quello.
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La vita, in questo giugno, mi sembra una polpetta. Fatta di più ingredienti messi davanti, da scegliere e assemblare. Posso decidere cosa unire, prendendomi la calma dei gatti per rifletterci. Posso andare su sapori sicuri, già assaggiati, oppure azzardare qualcosa che non conosco. In ogni caso, la fusione sarà una ri-scoperta o una sorpresa.
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Quel che di bello c’è nella vita è sempre un segreto. Per me è stato così. Le cose che si sanno sono le cose normali o le cose brutte, ma poi ci sono i segreti ed è lì che si va a nascondere la felicità. (Alessandro Baricco)
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ATTIMO [àt-ti-mo] s.m. – Spazio brevissimo di tempo; momento fugace – Cogliere l’attimo fuggente, saper godere i fugaci momenti di piacere della vita (dal Dizionario della Lingua Italiana di Hoepli)
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Oggi parto da qui, da una frase che porta il nome mio e di Manuela sul copyright, nata da uno dei nostri scambi verbali tra il serio e il surreale, in cui giochiamo con la grammatica e ci capiamo al volo: “Le cose che senzanonsappiamostare sono quello che siamo più di ogni cosa”. E’ una…
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Quando ho davanti una persona ci sono tre cose che osservo subito: gli occhi, le mani e la voce. Gli occhi perché sono un filtro che trasmettono tutto quello che assorbiamo e non possono mentire, sfuggendo a ogni tipo di controllo. Sono i peggiori nemici delle bugie e sono il rifugio dove vanno a…
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Rivedo una casa a due piani, un giardino che la circonda con alberi da frutta, una Fiat 128 blu parcheggiata vicino al pollaio, due sdraio a righe che cigolano quando si aprono e un pergolato con grappoli di uva fragola, da cogliere tingendosi le mani di rosso. Rivedo una bambina che arriva felice dai nonni,…
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A volte mi rivedo seduta per terra, sul tappeto, a impacchettare regali scegliendo per ognuno una carta e un biglietto diverso, oppure a fissare incantata l’albero con le luci a intermittenza, contando i secondi che separano il buio dalla luce. O ancora, a leccarmi le dita che sanno di miele dopo aver mangiato gli struffoli…
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Sono cresciuta con la musica e soprattutto con le parole e i peti dei cantautori. De Gregori, Guccini, Dalla, De Andrè, Conte, Vecchioni. I miei preferiti erano e sono Guccini per la sua struggente malinconia (Sara, so che mi capisci) e De Gregori per la leggerezza e la poesia. Le loro canzoni hanno fatto da…