Nei vecchi album fotografici di famiglia, quelli con gli scatti un po’ ingialliti dal tempo e i bordi viola, che quasi sembrano scappare dalla pagina perchè l’adesivo non tiene più bene, c’è spesso un mare blu che fa da sfondo a paesaggi e sorrisi.
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È una gran cosa quando realizzi di avere ancora l’abilità di sorprenderti. Ti fa chiedere cos’altro puoi fare che ti sei dimenticato (dal film “American Beauty”) Questo luglio è arrivato quasi senza farsi sentire. Non ha parlato troppo e si è tolto le scarpe, per avere un passo lieve. Forse non voleva farsi notare, o…
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Ho trattenuto il sole dentro un vasetto di panna cotta (qui) per gustare la dolcezza del suo colore, ma è quando splende libero che ci facciamo le conversazioni più belle, occhi dentro occhi, senza nessun filtro.
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Ci sono luoghi che irradiano Gioia al primo sguardo. Sono lì per farsi ammirare, ma soprattutto scoprire. Vogliono essere conosciuti senza fretta, con la calma della lentezza estiva.
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Il suono della parola “vacanza” è tra i più melodici in assoluto, perchè contiene le note profonde della lunga attesa e quelle più vivaci dell’euforia, come un brano che fa venire voglia di ballare a piedi nudi, lanciando in aria le scarpe e sciogliendosi i capelli.
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Ogni estate ha la sua parola. Quest’anno la mia ha 8 lettere: sorpresa.
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Per tanti anni ho visto l’estate attraverso la lente rettangolare della maschera, alla ricerca di un mondo sommerso e parallelo sotto ai miei piedi, facendo capriole un po’ goffe e verticali con le gambe mai perfettamente dritte, tra paguri timidi che si rintanavano sotto la sabbia e pesci spavaldi che quasi si facevano toccare. Ho…
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“Quale aggettivo si presta a raccontare i tuoi occhi e quello che resta di questa magnifica cena Quale colore annacquato per fare il ritratto di tutte le ore maldestre, le nostre…” (“Se io fossi la notte”, Dilaila) Se io fossi la notte ti sorprenderei all’improvviso all’angolo della strada e ti…
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Ricordo quando l’estate durava quasi tre mesi, con la fine della scuola a darle il benvenuto e la valigia marrone con le cinghie un po’ dure che si riempiva di costumi, scarpette di gomma per gli scogli e pensieri azzurri. Sentivo davvero il senso del partire a lungo, così tanto che lasciavo un foglietto di…