“… si chinò su quanto era rimasto della sua vita e riiniziò a prendersene cura, con l’incrollabile tenacia di un giardiniere al lavoro, il mattino dopo il temporale” (Alessandro Baricco, Seta) Deve essere per questo se un giorno di qualche settimana fa, con l’arrivo dei pollini e delle rondini, ho dato uno sguardo al balcone…
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Al mese di dicembre mi avvicino piano, non so mai cosa aspettarmi. Di solito ci mette un po’ a svegliarsi, come me la domenica mattina. All’improvviso però sale in bicicletta e fa uno scatto, come se scalasse marcia. Parte in quarta e accelera verso il Natale, pedalando agitato, mentre io resto qualche metro indietro…
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Le giornate libere che voglioviverebenesindall’inizio cominciano lentamente, con un risveglio sottovoce e una carezza in più, con i minuti che riposano sul cuscino intrecciati ai capelli e non hanno la minima voglia di correre. Aprire la tenda color panna solo da un lato, alzare la serranda, scrutare il cielo, fissare per un attimo…
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Le giornate a volte mi sembrano una combinazione di incastri da trovare come quando mi incaponivo con il cubo di Rubik e restava fuori sempre la casella verde, oppure quando provavo a finire quei puzzle da 2000 pezzi con mia nonna che mi diceva “Inizia dai bordi, che è più facile”. Mi piaceva farli seduta…
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Alle feste per bambini ero attirata da due cose: dai panini tondi del buffet che non mancavano mai ma proprio mai, con il burro spalmato su un lato che dava un sapore particolare al salame, e da alcuni piccoli spettacoli di magia. Volavano carte da gioco, sparivano palline, apparivano fazzoletti, spuntavano oggetti dal cilindro.Volevo capire…
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Io sono una donna che fa bilanci (che sale meno sulla bilancia). Che ad un certo punto si ferma, si guarda indietro, tira le somme e tiene i conti pur avendo sempre avuto 4 in matematica. Sono una fan dei “mesiversari”. Vivere il “mesiversario” mi piace perché c’è il gusto dell’attesa. Si fa il conto…