I treni per me significano da sempre distanze che si annullano, occhi che si toccano ansiosi, addii alla stazione che sanno di film, passi svelti per arrivare al binario giusto, pensieri che seguono il paesaggio in movimento e l’impressione che a spostarsi non sia soltanto il fisico, ma tuttociòchesiamo. Il momento della partenza è…
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Quasi tutti gli incontri più importanti della mia vita sono stati casuali, non programmati. Una mail arriva inaspettata in una delle notti più fredde di quell’inverno, due strade si incrociano in un ascensore prima di varcare la stessa soglia, due destini all’inizio distanti si ritrovano all’alba del 2000 mano nella mano nella piazza più affollata…
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Ad occhi chiusi, senza sbagliare. E’ così che (ri)conosco alcune cose, che fanno ormai parte della mia quotidianità, talmente radicate che sono diventate una certezza. Una familiare certezza che cresce con me. La “citofonata” di mia madre, due colpi brevi e ravvicinati, quasi una parola d’ordine, un codice. Il profumo di lavanda nei cassetti, trattenuto…
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La luce soffusa di un piccolo lume bianco, nell’angolo destro della scrivania, accanto al pc. Un cortile silenzioso, un gatto pigro che dorme sul divano e ogni tanto mi guarda, una chitarra che suona piano qualche stanza più in là. La notte e la sua calma, quando rallentano i ritmi ma non i pensieri. Qualche…
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È bello sfiorarsi la mano in mezzo alla gente o scambiarsi un gesto complice come un segnale da decifrare. Sentire che ci sei. Fare “m’ama non m’ama” con i biscotti e poi mangiarli, come si mangia l’amore quando nasce. Essere dentro alle cose, farsi avvolgere. Non scappare, ma solo sedersi in un angolo a osservare…
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“Preferisco il cinema. Preferisco i gatti. (…) Preferisco il colore verde. Preferisco non affermare che l’intelletto ha la colpa di tutto. Preferisco le eccezioni. Preferisco uscire prima. Preferisco parlare con i medici d’altro. Preferisco le vecchie illustrazioni a tratteggio. Preferisco il ridicolo di scrivere poesia al ridicolo di non scriverne. Preferisco in amore gli anniversari…
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Ho un rapporto sentimentale con ciò che mi piace.Non uso mediazioni, non ho mezze misure. Mi lascio andare. Mi affeziono. Mi affeziono agli oggetti. Soprattutto a quelli che non ci sono più, lontani nel tempo. Come la penna stilografica dall’inchiostro azzurro, il quaderno dove ricopiavo le frasi più belle dei libri che leggevo, lo zaino…
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Seconda stella a destra, questo il cammino, e poi dritto fino al mattino. Poi la strada la trovi da te, porta… a un’isola che c’è: il Valdirose. Una casa dove il tempo si è fermato. Dove la pioggia si tiene alla larga. Dove i sorrisi lievitano come le torte. Dove il buon gusto incontra l’autenticità.…
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Sono cresciuta con la musica e soprattutto con le parole e i peti dei cantautori. De Gregori, Guccini, Dalla, De Andrè, Conte, Vecchioni. I miei preferiti erano e sono Guccini per la sua struggente malinconia (Sara, so che mi capisci) e De Gregori per la leggerezza e la poesia. Le loro canzoni hanno fatto da…
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La colazione è il primo passo di un valzer. E’ la fase iniziale, preparatoria a quello che sarà. Accompagna, introduce. Si fa “prima di…”. L’associo quindi a un preludio di cose belle. Tipo, in ordine sparso: La notte prima di una partenza importante, quando tensione e piacere si mescolano insieme. La prima fermata di un…