La volta scorsa avevo messo il sole nel piatto e mi ero lasciata baciare dai suoi raggi intensi. Adesso, invece, mi concedo un po’ di ombra e vi porto in un luogo riparato, con qualche piuma che può essere usata come ventaglio.
-
Mi piace immaginare il mese di giugno come una chiave, di quelle un po’ antiche e robuste, in ferro battuto, con l’estremità ricamata: apre il portone dell’estate con un dolce cigolio, apre il cassetto delle emozioni sopite, apre il mobile dove abbiamo messo la scorta dei sorrisi tenuta da parte per i momenti più duri.
-
Penso a tutte le maiuscole che ci circondano, quelle delle città in cui vogliamo tornare o andare per la prima volta, quelle delle iniziali dei nomi che pronunciamo più spesso, quelli delle parole a cui diamo più importanza, quelle dei titoli di canzoni che strappano un sospiro, quelle delle sensazioni che crescono d’intensità e meritano…