4 ANNI DI BLOG – QUELLO CHE RESTA PARTE DI NOI, NEL TEMPO
4 come gli occhi di due persone che guardano nella stessa direzione, 4 come il giorno in cui sono nata, 4 come le zampette feline, 4 come le spezie della miscela tanto usata in cucina, 4 come le stagioni, ognuna speciale a modo suo, 4 come le lettere che compongono la parola “casa”.
4, un numero pari, che abita all’inizio, che rappresenta dunque la partenza, la rincorsa che si prende per poi correre in avanti, le possibilità che ancora non si conoscono e si scopriranno strada facendo, nel secondo pezzo di viaggio.
L’1, il 2 e il 3 servono per prepararsi, per prendere fiato, per caricarsi. Il 4 è il momento del volo.
Del salto, del movimento. È quello che c’è dopo il “via!”, l’attimo di brivido, l’adrenalina del coraggio, l’emozione del ora si va. E non importa se non si sa dove, perchè già solo il fatto di aver avuto la forza di andare e di agire ci rende fieri. Di noi. E quel sorriso che ci facciamo, a forma di virgola, è meritato.
4, un numero che anche graficamente parla: c’è una stanghetta, come una gamba dritta, stabile, che tende verso l’altro, a cui si appoggia l’altra gamba, alzata a metà, a toccare il ginocchio, proprio come il noto passo di danza. E si rimane così, facendo leva sul nostro equilibrio e sulla nostra persona.
4 sono anche gli anni che compie questo blog, il 26 febbraio. 4 anni da quando il bistrot ha tirato giù le sedie dal tavolo, lucidato i bicchieri, girato il cartello su “open”, comprato i gessetti per scrivere sulla lavagna e aspettato chi aveva voglia di fermarsi qui, per assaggiare un piatto ma anche un po’ di me.
Mi capita di rileggere i post passati e anche se tante cose dentro e fuori cambiano, ritrovo sempre, sempre tante frasi che pure adesso scriverei identiche. Stessi pensieri, stesso modo di sentire, stesso approccio alle cose. Mi ritrovo. Mi riconosco. Sono io, uguale e diversa, diversa ma uguale. Nella sostanza.
“Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per il mondo, che mi rasserena soltanto il sapere che sono stata autentica, che sono riuscita ad essere quanto di più somigliante a me stessa mi è stato concesso di essere”. (Frida Kahlo)
A chi tra queste pagine c’è ancora, a chi ama esserci, a chi è fedele e sincero, a chi sbircia senza lasciar traccia, a chi mi cerca, a chi mi è vicino da tanto ma anche a chi è arrivato da poco, lasciando già un bel segno, dico GRAZIE DI CUORE. Perchè se ogni settimana, da 4 anni, sono ancora a prendere assi di legno da sotto il divano, tazze dalle mensole, farina dai barattoli e parole dal cilindro… beh, le mie mani non fanno di certo tutto da sole.
E oggi, più che mai, stringono le vostre e vi porgono profumate madeleines: il dolce della memoria buona, dei ricordi positivi e di quello che resta parte di noi, nel tempo.
MADELEINES “ALLA SICILIANA” (CON RICOTTA, ARANCIA CANDITA E PISTACCHI)
1 uovo
60 g di burro fuso
50 g di farina 0
20 g di farina di mandorle
70 g di zucchero di canna
60 g di ricotta
Qualche cucchiaio di latte
1 cucchiaino raso di lievito
Arancia candita (a piacere)
Granella di pistacchi (a piacere)
Lavorate la ricotta con il latte, per renderla liscia e senza grumi.
Sbattete l’uovo con lo zucchero, fino a ottenere un composto spumoso. Incorporate le farine e il lievito setacciati, la ricotta, il burro fuso, l’arancia candida fatta a dadini e la granella di pistacchi. Amalgamate e lasciate riposare il composto in frigorifero, per almeno un’ora.
Versate il composto negli appositi stampini, in silicone o imburrati (o oliati) e infornate a 220° per 4-5 minuti. Abbassate la temperatura a 160°, proseguendo la cottura per altri 5-6 minuti o finchè la superficie sarà dorata.
Sfornate e lasciate raffreddare o gustate tiepide le madeleines!
Un saluto anche da loro, ovviamente, non poteva mancare… perchè il lavoro di squadra è importante!
65 Comments
Emanuela
26 Febbraio 2017 at 19:49
buon compleanno ….
è il passè … il passo di danza…. quanto è difficile restarci in equilibrio…cavolo! stringi i glutei, il bacino in dentro, tiri gli addominali, rilassi le spalle verso il basso e cerchi di stare in posizione il più a lungo possibile.. trattieni il fiato anche se il respiro è fondamentale….
che bello gattina, quanto ci sta dietro a questo numero…. e come sono felice di esser approdata qui, catapultata in chissà che modo… e poi mi sono lasciata cullare, trasportare…. e ogni domenica fremo sulla sedia perché ho voglia di incontrarti, sentirti, leggerti e leggere tutti i commenti ….
devo assolutamente comprare gli stampini delle madeleines … devo proprio perché voglio fare queste zampette dorate…. le voglio proprio fare…. e sono innamorata di Tarallino… mi piace troppo….
Grazie per esserci… per aver continuato a scrivere.. per avermi ASPETTATA…..per avermi fatta ENTRARE nel tuo bistrot, giocare con le tue tazze e nascondermici dentro…
io ci tornerò sempre…..
ancora buon compleanno….
ti voglio bene….
Manu…
Francesca P.
26 Febbraio 2017 at 20:17
Manu, da bambina ho fatto danza classica per qualche anno… non ho proseguito, però ricordo bene alcuni passi e alcune impostazioni, come ricordo i saggi e le foto con il tutù rosa e lo chignon, ma questa è un’altra storia e magari un giorno la racconterò! 🙂 Guardando il 4, mi è venuto spontaneo fare il paragone con il passè… e mi sono stupita, perchè non avevo pensato che il mio numero preferito potesse simboleggiarlo! Quante associazioni e quanti vasi comunicanti compongono la nostra vita… tutta una serie di fili e rimandi importanti, che (ci) formano… e ogni ricordo (sereno) che affiora sprigiona davvero un’epifania come accade con le madeleines, perciò prendi presto uno stampo, fondi il burro e prova tanti gusti, perchè ti innamorerai perdutamente come me, ne sono certa, di questo dolcetto francese!
Le anime belle le aspetto, le accolgo, le coccolo e le curo… mi viene spontaneo! E quando ci sono alla base verità e purezza d’intenti e sentimenti, i rapporti resistono al tempo, come i blog e come ogni cosa che ci accompagna, crescendo con noi…
Anna
26 Febbraio 2017 at 20:02
Cara Francesca, ben tornata!
Sai, mentre scorrevo il post pensavo “4, proprio come le mani che si incrociano, e sfiorano, e afferrano, e (man)tengono, e stringono”… Ed è così, in fondo, che hai chiuso questo omaggio al tuo blog!
Anche le foto di queste madeleines, che tanto ricordano mani (pro)tese, sembrano applaudire al tuo traguardo…
Capita anche a me, abbastanza spesso direi, di entrare qui a leggere o rileggere post del passato, e laddove avevo già commentato vado a cercare le mie parole. E vi ritrovo la me di allora, che tanto non si scosta dal mio oggi. Stessi pensieri, stesse frasi che riscriverei…
Perché essere autentica è un regalo che voglio farmi nella vita, anche se e quando costa fatica. Questo mi rasserena, posso fidarmi di me stessa… e cercare l’autenticità negli altri mi risulta più facile!
Sarà per questo che entrando qui ho sentito profumo di buono e di vero… Ho annotato l’indirizzo e poi sono ritornata, con gioia, con fiducia; ripiombo sempre qui… ed ogni volta è come quando aspetti un sorriso che sai arriverà!
Amo esserci, perché mi fa stare bene, mi tocca l’anima, mi riscalda il cuore; è un camminare nei miei pensieri dopo aver visto (s)correre i tuoi…
Ti auguro, carissima, che tu non perda l’entusiasmo di afferrare assi e tazze… (anche se, detto così, verrebbe da pensare a un bagno e non a un bistrot!). E che tu voglia continuare ad afferrare parole per liberarle da qui al 5, 6, 7 e oltre…
Perché senza di te mi sentirei un po’ più sola!
Anna
Francesca P.
26 Febbraio 2017 at 20:32
Alcuni post del passato li ho riletti proprio perchè mi ci hai ri-condotto tu, Anna, lasciando commenti come Pollicino fa con le molliche, per non perdere la strada che ha percorso e camminare spedito, sicuro…
Sono convinta che alcune persone siano destinate ad incontrarsi, le vite, seppur differenti, si fondono e spesso sono uno specchio… affinità e intese non nascono dal nulla e mai per caso, ma parlo di affinità e intese VERE, reali, non di facciata… parlo di affinità e intese speciali, di rapporti sani che si nutrono di empatia e di complicità… di fiducia, così difficile da conquistare ma anche così facile da trovare se tutto scatta in modo naturale… e io questo voglio, questi sono i rapporti che fanno bene e bisogna tenersi stretti, da coltivare, proteggere, difendere e alimentare! E tu lo hai sentito a pelle… che sono come te. Siamo più esposte, forse in apparenza più fragili… ma invece la nostra forza è tutta lì. Lo sto capendo ogni giorno di più. E il viaggio continua.
Sì, io spero di avere ancora tante storie e tante parole da impiattare e servire, così tra un altro tot di anni ci ritroveremo qui a fare il nostro amarcord, con un sorriso, se vuoi, ancora più luminoso!
Non ci perdiamo, noi. Le anime belle e pure, come scrivevo anche sopra, a Manu, non si perdono mai.
Ely
26 Febbraio 2017 at 20:55
E allora auguri a questo splendido blog, a te che ogni settimana ci regali la poesia delle tue parole, sono stata fortunata a scoprirti quella sera che girovagavo per blog, in questi anni mi hai regalato momenti davvero piacevoli, emozionanti e profondi. Grazie a te che sai rendere unico ogni post perchè ci metti la vita, ci metti passione e ci metti te stessa. Attendo ogni fine settimana per leggerti e come ti ho già detto più volte apro il blog e se non ho tempo lascio la pagina li, per assaporarmi con calma ogni tua parola. Il mio augurio e tu possa continuare ancora a sorprenderci ogni volta con le tue parole e con le tue foto. Ma mi devi svelare un segreto, come fai a fare delle foto così meravigliose dei tuo gattini, il mio non sta mai fermo e non si lascia fotografare il furbastro, ti abbraccio e ancora Grazie! Buona serata
Ely
26 Febbraio 2017 at 20:57
Ehmmm mi sono lasciata prendere e non ho commentato queste splendide MADELEINES questa volta perdonami ma la ricetta seppur meravigliosa è passata in secondo piano 🙂
Francesca P.
26 Febbraio 2017 at 22:51
Ci conosciamo dall’inizio, Ely, è vero! Il mondo dei blog è cambiato, negli anni, ma è bello vedere come un gruppo di noi sia rimasto saldo al timone, al caldo della propria cucina, con la stessa semplicità di allora e la voglia di condividere… io non ho smesso di commentare le persone a cui tengo perchè credo che queste stanze debbano essere piene di vita e scambio umano, non solo di ricette… sono felice che, qualche pausa a parte, siamo ancora qui a parlare e passare del tempo sedute l’una al tavolo dell’altra! Possiamo unire i tuoi cuori e le mie madeleines e siamo a posto… 🙂
Paola
26 Febbraio 2017 at 21:19
Il primo giorno non lo si direbbe mai, quanto possano le parole, le foto, i profumi, i sapori, diventare parte della propria vita. Non lo si immagina che giorno dopo giorno, i passi che si compiono sono quelli che incontrano banchi di frutta e verdura, primizie di primavera e colori d’estate. E mai avresti detto di veder nascere legami che restano, che si affievoliscono, a volte, che tornano forti o che restano tali sempre. Mai avresti detto che sarebbe diventato rifugio, luogo da cui ripartire, come lo è stata quell’isoletta a forma di farfalla i cui profumi li trovo imprigionati in un altro paese che amo e che voglio vedere il prima possibile. Buon compleanno al tuo bistrot e alla dolce padrona che lo gestisce insieme ai suoi assistenti pelosetti
Francesca P.
26 Febbraio 2017 at 23:01
Tutti i primi passi non sappiamo mai dove ci porteranno, il piede si muove curioso ma timido e a volte anche timoroso… la cosa più bella è voltarsi e vedere la strada fatta, dopo un po’ di tempo, ricordando con tenerezza quel momento iniziale e sentendoci orgogliose di quello che abbiamo creato, tutto da sole, solo con la nostra forza… non c’è soddisfazione più grande del vedere che abbiamo osato e siamo riuscite a stringere traguardi importanti… venendo al blog, 4 anni fa non avevo mai fatto una marmellata, nè un pane, nè qualsiasi lievitato e anche nessuna madeleines! Adesso invece è tutto così familiare… come alcuni posti in cui vai e subito ti senti a casa, come alcune persone che ti dimostrano il loro affetto con fatti e gesti concreti, dicendoti sempre la verità a fin di bene, come alcuni dolci che non smetteresti di mangiare mai… la Francia ti aspetta e ci aspetta e vedrai, assaggiare lì una crepe, un macaron e una madeleine sarà un tuffo al cuore!
Serena
27 Febbraio 2017 at 1:11
Mi affascina sempre leggerti farti gli auguri per il tuo blog forse può essere scontato ma non per me, sappiamo quanta dedizione ci vuole a portarlo avanti, quanto impegno per non essere banali (e tu non lo sei), quante delle nostre emozioni sono legate a ricette e relativi post. 4 è un numero importante ma ogni numero che verrà sarà bello da vivere perchè sarà un pezzetto di te e della voglia di condividere. Auguri di cuore
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 15:09
Serena, le tue parole mi incoraggiano… grazie mille! Un blog va nutrito come una persona, una pianta, un animale e come si fa con qualsiasi rapporto, se si desidera che duri, che metta sempre foglie nuove, che si mantenga vivo e brillante… questo è il mio modo di vivere le cose, quando ci tengo… e sapere che viene apprezzato mi porta a proseguire contenta su questa strada! 🙂
Anonimo
27 Febbraio 2017 at 2:25
L’importanza delle pietre miliari, la differenza dalle pietre ollari, i ricordi e i risotti, i forni e i ritorni, i gatti e i piatti.
Keep on writing, keep on shooting
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 15:14
Anonimo, ho subito capito chi fossi… il conoscersi e il riconoscersi.
Vuoi che prenda salsiccia e radicchio per il risotto? Vuoi che Ulisse e Tarallo si mettano sul bancone a osservare un mestolo che gira? Vuoi che apparecchio di lilla o di verde? 🙂
(tu sai-tutto-bene)
(cosa è il blog-cosa è per me)
Sabri
27 Febbraio 2017 at 7:40
Franci,ma che Meraviglia queste madeleines, tra l’altro le adoro . Ci sono tanto affezionata, perché mia zia dalla Francia ,ogni anno mi porta delle meraviglise madeleines … detto questo , sono settimane frizzanti queste e te lo leggo in ogni virgola . I quattro anni passati , quattro anni di questo meraviglioso blog devono essere per te,fonte di orgoglio come tutti i momenti , tutte le gioie , le discese , risalite di questi 4 anni che ,sono parte di te ed è bello potersi vedere al di fuori di quel tempo . Lo custodiamo , lo guardiamo , perché è scritto sulla nostra pelle , nei nostri occhi ed io vedo nei tuoi occhi ( quando son riuscita ad incontrarli in foto ) la bellezza della vita , nelle sue sfumature , perché le sfumature servono . Io sono sicura che le tue sfumature oggi, più di ieri, siano la tua forza , la primavera che sta per arrivare , quella spolverata in più di zucchero a velo che non può mancare . Buon giorno Franci 😘
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 15:23
Sabri, hai visto che ho ringraziato anche te, nel post? La frase delle persone arrivate da poco, che hanno già lasciato un bel segno, sicuramente non ti è sfuggita… 😉
Mi piace l’aggettivo che hai usato per definire le mie settimane… “frizzanti” in effetti lo sono, spesso le cose avvengono interiormente, è dentro di noi che c’è il movimento, che poi si trasforma anche in azione, certo, ma prima passa attraverso testa, cuore e pancia… io provo a pelle tantissime sensazioni, sono loro che mi guidano, sia quando devo accogliere e abbracciare, sia quando devo cambiar strada ed evitare… con il blog ho capito presto che sarebbe nato un legame solido, perchè qui metto tutta la parte più serena di me, condenso la luce che mi nutre e sto bene… ecco, questo trovo fondamentale: stare bene… quando si sta bene – in qualche posto e con noi stesse – allora è tutto più facile, più profumato e più appagante… 🙂
La penso come te sulle sfumature e sull’amore per le madeleines, sei fortunata ad avere una zia che ti rifornisce direttamente dalla Francia, ma sappi che anche nel bistrot si sfornano spesso e le trovi quando vuoi!
Manuela
27 Febbraio 2017 at 9:17
Non potevi scegliere citazione migliore, Frida la mia amata, Frida!
L’autenticità non è cosa da tutti e lottare per esserlo è un lavoro duro, faticoso.
Quattro anni, o quasi quattro, che ci siamo avvicinate e conosciute…è tanto tempo, ma che sembra volato, forse perchè siamo state bene.
Ti auguro davvero di fare quel salto che spetta al 4, di prendere il volo, verso quello che desideri, quello che ti chiama.
Buon compleanno o qualunque cosa sia :*
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 15:32
Manu, il conoscersi (ormai bene) comporta anche questo: so già quali frasi noterai e quello che ti colpirà! Sapevo, dunque, che avresti apprezzato la tua Frida, che ancora una volta ha saputo parlare per noi…
Quello sull’autenticità è un discorso sempre aperto e sempre complesso, ma se siamo qui, da 4 anni, unite, complici e vicine, è perchè nella sostanza siamo fatte della stessa farina, io e te… 🙂
Mi prendo il tuo augurio, lo metto a lievitare nel forno e confido nel futuro, come sempre… 🙂
silvia
27 Febbraio 2017 at 10:33
Mi sono soffermata soprattutto sul punto in cui descrivi il 4 come il passo di danza, credimi, è semplicemente unico il tuo modo di guardare le cose! buon comple-blog Franci, il tempo passa, ma la voglia di mettersi in gioco cresce sempre, e quanta nuova luce è entrata qui nel tuo bistrot! I numeri pari li ho sempre trovati più dolci di quelli dispari, come se negli uni ci fosse lo zucchero e negli altri il burro salato, c’è una forma di equilibrio nel pari, 4 occhi, 4 mani che si stringono, 4 piedi che percorrono un cammino insieme…sono contenta di esserci sempre qui, è un angolo che mi dà sempre qualcosa di nuovo! un abbraccio :***
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 15:43
Silvia, sai che a volte immagini come quella del 4 associato al passo di danza nascono improvvise, mentre scrivo, tipo illuminazione? 😀 Vai a sapere cosa crea il mio cervello, come mai ama i rimandi, fili, i collegamenti visivi… so solo che questa sono io e come vedi non cambio, la lista delle ricette aumenta come quella delle metafore, ahah!
Anch’io preferisco i numeri pari, forse perchè più rassicuranti… mi piace la follia di alcuni numeri dispari, ma se unita alla luce e alla solidità dei numeri pari, che nel mio immaginario sono più stabili… e sai quale è il bello? Unirli, fonderli, a volte… come fare le crepes dolci farcite con il caramello al burro salato, una goduria! 😀
Grazie per farmi compagnia da sempre e per lo scambio intenso che ricambi!
Virginia
27 Febbraio 2017 at 10:55
Il tuo blog è uno dei posti più accoglienti del web: un bistrot in cui mi sento a mio agio e comoda, con il sorriso di chi è serenamente rilassata. Quando arrivo qui è come se il mondo si fermasse e anche le brutte giornate passano in secondo piano 🙂
Ultimamente leggo tra le righe tante novità e un desiderio di spiccare il volo che si fa sempre più grande. Sono sicura che la brezza primaverile ti aiuterà a volare 🙂 Al di là delle considerazioni scientifiche, a prescindere dalla stagione per me 4 è anche l’ora dell’alba. L’inizio della giornata che sembra il momento in cui si spicca volo, quando il sole sorge e illumina il volto di chi sta per tuffarsi 🙂
Le tue madeleines sono come conchiglie che racchiudono dei sapori che amo molto e sarei curiosa di conoscere questa unione tra la Francia e la Sicilia!
Buon compleanno e grazie :-*
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 15:52
Virginia, hai un posto in prima fila da tantissimo… quando penso ai rapporti che si sono rafforzati nel tempo, come il nostro, mi si apre il cuore! Trovo così prezioso che con alcune persone si sia instaurato un feeling così costante e vero… e sai a cosa serve il tempo? A mostrare chi è sincero, autentico, affezionato… quale migliore prova di questa, per vedere quando aprire e quando chiudere la porta?!
Il desiderio di spiccare il volo lo associo al continuo migliorarsi e al crescere, qualcosa che a molti fa paura ma non ho mai capito perchè… è così importante evolversi, scoprire nuove cose di se stessi e aprire bene le ali, per planare anche dentro le nuvole! E se per un attimo diventiamo gabbiani, ecco che con il becco si possono rubare madeleines a forma di conchiglia! 🙂 Quanto vorrei mangiarle in riva al mare, i profumi siciliani stimolano ancora di più questo desiderio…
Ileana
27 Febbraio 2017 at 11:29
Cambiare rimanendo fedeli a noi stesse, crescere, imparare, lottare e alla fine sorridere per ogni piccolo o grande passo, sorridere per gli sguardi incrociati lungo il cammino, per i rami che son stati tagliati in modo netto e deciso, per le parole che ci hanno emozionato, per quelle che custodiamo gelosamente, per chi ci tiene per mano e torna sempre. Auguri a questo angolo tinto di colori pastello, bellezza, auguri a questo spazio autentico, accogliente, come te.
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 15:57
Ile, ovviamente sottoscrivo ogni pensiero, perchè questa è la nostra filosofia… è il punto di contatto che abbiamo trovato da sempre, quella voglia di Vita che include scelte anche difficili e una dura selezione, ma almeno possiamo fidarci di chi fa parte del nostro orto… via le erbacce, solo verdure rigogliose da innaffiare e curare! E chi ci vuole bene davvero, hai ragione, torna… e forse non è mai andato via veramente…
Grazie mille per esserci… 🙂
Rebecka
27 Febbraio 2017 at 11:51
Non ricordo quando sono arrivata di preciso, ma ricordo molte parole, il più delle foto e tutta la luce che al bistrot trovo ogni volta, immutata. Perché le ombre, i colori, possono anche cambiare, ma certo è, che, la luce proprio non è mai cambiata. E’ la stessa di sempre, intensa, viva, portatrice di gioia e di respiri.
Felice blog compleanno Franci, che possiate insieme festeggiarne molti altri….
Un abbraccio
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 16:00
Non ricordo neanch’io a che punto del percorso sei arrivata, ma so che da subito mi è venuta voglia di darti appuntamento sull’altalena, perchè ho capito che avremmo passato bei momenti a dondolare e parlare, ognuna con le sue storie da raccontare e cullare… e da allora, tra cottage autunnali pieni di foglie gialle, boschi innevati, camini accesi e ruscelli estivi in cui rinfrescarci, le nostre parole sono aumentate di intensità e di confidenza… e amo quando succede! E so che proseguirà… :*
Nessuno
27 Febbraio 2017 at 12:29
Un numero che in matematica ha un valore simbolico. La prima potenza e la prima radice quadrata che puoi calcolare. E’ un numero che ha in se il singolo e il doppio. In un certo senso da lì la matematica si sviluppa in tutto il suo infinito. Elevare a potenze il due. Nella scala dei numeri è la prima evoluzione per far crescere i numeri via via sempre più velocemente distaccandosi sempre di più da quel due rassicurante. Questo non vuol dire che quel due sparisca, l’origine è sempre quella: due occhi che guardano in una direzione.
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 16:04
Un Nessuno esperto di matematica… sai che voto avevo in questa materia, a scuola? 4, ovviamente! Coincidenza? Pura casualità?
Il 2 per me rappresenta da sempre la condivisione. L’altruismo. L’aprirsi all’altro. L’uscire dalla propria corazza di unicità – ed Ego – e regalare un po’ di sè a chi reputiamo degno di starci accanto. Il 4 può essere rafforzativo di questo concetto, cioè è la condivisione accentuata, ancora più profonda… e spesso i miei 2 occhi, per quanto vedono-captano-osservano-assorbono, mi sembra valgano per 4…
Lisa
27 Febbraio 2017 at 13:04
Un buonissimo Compleanno Gattona! ;-D
Mi prendo una madeleine, io le adoro in tutte le salse e questa tua versione sicula è estremamente accattivante, da provare.
Un crocchino ai tuoi aiutanti! 😉
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 16:08
Ciao Lisa, grazie! Ho la tua stessa passione/adorazione per le madeleines, oltre che per tutto ciò che viene dalla Francia! Ma per loro, in particolare, ho un debole… entrano in una mano, sono soffici soffici, si gonfiano su un lato come fosse una magia, stimolano la memoria buona… insomma, sanno farsi amare! Come quei due felini seduti sui pois… 🙂
Laura e Sara Pancetta Bistrot
27 Febbraio 2017 at 15:32
Ci sembra ieri che festeggiavamo il terzo e siamo già a 4!! Ormai questo Bistrot è tappa fissa, proprio come quei posti fatti di pareti reali, poltrone e tavoli in cui ogni volta ci si sente a casa… solo nel varcarne la soglia, ci accoglie sempre un’ondata di luce e colori vivaci, un profumo unico e il sorriso della padrona di casa con gli occhi belli e sognanti proprio come quelli dei suoi immancabili gattoni !
Azzeccatissime le madeleins nel loro denso significato. Felice comple blog Franci!!
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 16:19
Sono andata a rileggere i tre post precedenti del compliblog… guarda caso, sempre di ricette dolci! 🙂 Fa sempre un po’ effetto ripercorrere le tappe, ricordare quei momenti… se già 1 anno mi sembrava un traguardo inaspettato, figuriamoci arrivare al 2, poi al 3 e ora al 4! C’è sempre una forma di stupore, che probabilmente è la scintilla, la molla che fa andare avanti e rinnova la voglia di non trascurare qualcosa a cui si tiene così tanto, per cui vale la pena vincere anche i normali momenti di stanchezza o di dubbio… ma quando leggo i commenti di persone come voi, Pancette, come può passarmi il piacere di essere qui? 🙂 Grazie mille, vi abbraccio!
ipasticciditerry
27 Febbraio 2017 at 15:43
Ed eccomi, mi accomodo al mio solito tavolo, quello sotto la finestra, pieno di luce, come piace a me. Ho preso mentalmente il volo e ti ho portato uno dei miei Pains aux raisins, in cambio di un paio delle tue madeleines. Sento già l’acqua nel bollitore che fischia e io ti aspetto. Non sono qui da 4 anni ma da qualche mese. Però qui mi sento un ospite gradita, c’è sempre Tarallino e Ulisse che mi riempiono gli occhi di sorrisi. Ci sono sempre le tue parole che mi accarezzano il cuore e mi fanno pensare. E io qui mi trovo proprio bene, mi sento la benvenuta. Perciò grazie a te. Grazie e tanti auguri al tuo bel blog. Ti auguro una buona settimana e ti mando un abbraccio.
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 20:27
Sei qui da poco ma in maniera così intensa, che mi sembra di conoscerti da molto più tempo! E infatti hai un tavolo prenotato già di diritto, io so che arriverai ogni settimana… ed è una bella certezza! 🙂
Sono stata indecisa parecchio sulla ricetta da abbinare a questo post, dato che si doveva festeggiare… e alla fine la scelta è caduta su un dolce francese, perchè il cuore torna sempre agli amori antichi e radicati, immutabili! Dovresti insegnarmi a fare bene il pain aux raisins, a volte me lo sogno proprio, perchè ricordo quanto adoravo fare colazione così a Paris! Il burro può far male per alcuni aspetti, ma migliora anche la vita e l’umore! 😀 Un po’ come i gatti, no?! Hai visto Tarallino che angolino si è trovato? Vicino ai fiori, ha voglia anche lui di primavera!
Marina
27 Febbraio 2017 at 15:44
Per me il numero 4 è da sempre un porta fortuna ma non l’avevo mia “sviscerato” così bene come hai fatto tu che sei brava con la parole e sai raccontare una favola anche intorno ad un numero.
Auguri al tuo bistrot, luminoso, accogliente e anche morbido grazie ai tuoi gattoni che adoro.
Auguri Francesca, alzo un calice di vino rosso e brindo con te 🙂
Mari
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 20:30
Marina, ci sono voluti 4 anni di blog e di tempo per incontrarci dal vivo, ma vedi, è stato un regalo di questo numero pari! 🙂 Adesso, però, non impieghiamo altri 4 anni per rivederci, ehehe!
Grazie mille… sai che nel blog ci sono almeno due tue ricette, quindi significa che ti reputo affidabile e che amo il tuo stile… e allora sì, brindiamo, oggi vino rosso anche per me! 😉
Chiara
27 Febbraio 2017 at 17:58
tanti auguri al tuo bel blog, ricordo quando era appena sbocciato….Pensa che ho lo stampo per le madeleines e non l’ho mai usato, chissà che stavolta leggendo questa ricetta così sicula non mi venga voglia di aprire la credenza , prendere lo stampo e farle finalmente …..Un grande abbraccio
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 20:33
Chiara, anche tu sei una presenza costante sin dall’inizio… e hai subito creduto in me, scegliendomi per la tua rubrica di talent scout! Io certe cose non le dimentico… 🙂
Mi stupisce che non abbia ancora usato lo stampo, spero lo farai presto… e poi non smetterai più, quando scopri le madeleines va così: te ne innamori perdutamente! Ti succederà, sono pronta a fare una scommessa! 😉
Ricambio l’abbraccio e grazie!
ricettevegolose
27 Febbraio 2017 at 18:01
Auguri di cuore e grazie a te, per regalarci questo piccolo angolo di luce, colori e profumi meravigliosi! Un abbraccio <3
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 20:36
Io ve lo regalo perchè voi regalate a me sostegno, parole, affetto e una bella carica per proseguire! 🙂
Grazie mille, Alice!
Sonia
27 Febbraio 2017 at 18:23
Grazie a te Leoncina 🙂 Quindi vuoi dire che sono già passati 4 anni da quando ho sentito per la prima volta la tua voce? Come vola il tempo. Aiuto! Anche se i consigli dati all’epoca sono ormai solo un ricordo e qui è un tripudio di cose bellissime, sono felice di essere ancora qui a sbirciare e a farmi trasportare dalle tue parole. Sono tra quelle che passano e non lasciano traccia ma sai che per qualunque cosa per te ci sono. Sempre. E ora 4 madeleines, grazie!
Ti abbraccio forte ♡
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 20:40
Oh, Sonia… adesso mi scende la lacrimuccia a ripensare alla nostra telefonata di allora! Sono sensibile a certe cose… anche perchè con te fu un colpo di fulmine: vidi il blog, le ricette e le foto, con tutti quei pois e i colori, e hai fatto breccia nel mio cuore all’istante! 🙂 E il tempo dimostra questo: che chi ci mette anima, verità e passione va avanti, vince le sue sfide e battaglie, supera gli ostacoli e ha sempre scorta di idee, ingredienti e forza! Restiamo salde al timone delle nostre cucine, dunque… con la bella consapevolezza che ci saremo sempre a vicenda, l’una per l’altra! :*
fausta lavagna
27 Febbraio 2017 at 18:40
le madeleines della tua memoria, che ci regali, non per una ricerca del tempo perduto, caso mai per quello mai andato via. Sì, sei tu, indiscutibilmente e meravigliosamente tu. Tutte le volte che passo di qua trovo generosità, pace, silenzio, tenerezza e accoglienza… tutte queste cose, da 4 anni. Auguri Francesca! Ti abbraccio stretta
Francesca P.
27 Febbraio 2017 at 20:43
Fausta, mi piace la tua osservazione sul concetto di tempo non perduto e mai andato via… è vero, gli attimi non possono tornare e il nastro non si può riavvolgere, ma di sicuro tante cose sono ancora dentro di noi, vive e presenti… e quando è così, la memoria è davvero un posto caldo e accogliente, dove rifugiarsi con un velo di malinconia, ma non di tristezza!
Grazie per i tuoi commenti sempre profondi, grazie per esserci da tanto tempo e per l’affetto che mi trasmetti! 🙂
m4ry
28 Febbraio 2017 at 7:54
4 come nel mio m4ry…
Amica mia, ti auguro di festeggiare ancora infiniti blog-compleanni. Io non mi stancherei mai di leggerti ( anche tra le righe), di guardare le tue foto e gustare le tue ricette. Qui c’è una parte importante di te. Quella fatta di scoperte, avventure, riflessioni, racconti e tante cose belle…questo è un blog di contenuto, in cui non mancano mai spunti di riflessione. Un blog in cui foto e ricette di mescolano prepotentemente con pezzi di vita. Sono fatti così i blog che più amo…quelli che quando vai via, ti lasciano qualcosa. <3
Francesca P.
1 Marzo 2017 at 11:17
Vero, amica… tu il 4 lo hai nel soprannome e questo la dice lunga! Ti va di aprire le braccia e fare il volo insieme? Via da cosa e verso dove, lo sappiamo…
Per noi i blog sono davvero un pezzo di cuore… noi vogliamo bene a loro e loro vogliono bene a noi, c’è reciprocità, perchè quando l’amore è scambio, il tempo non fa che rafforzare i legami! E se noi nutriamo i blog, loro nutrono noi… e ci danno tanto. Comprese persone belle da curare allo stesso modo, con cui ci si trova e si condividono tanti 4! 🙂
m4ry
1 Marzo 2017 at 15:56
444444 😉
saltandoinpadella
28 Febbraio 2017 at 11:37
Mannaggia sono arrivata in ritardo per festeggiare mentre ci gustiamo un paio di queste madeleines. Perchè sono sicura che sono finite in un batter d’occhio. Sai che il tuo blog è come essere a casa. Ti siedi e ti prendi tutto il tempo per fare le cose che ami. Mi piace prendermi il tempo per gustarmi le foto, le tue parole che sono sempre come le carezze del vento tiepido, e le ricette deliziose.
Siete una gran squadra, tu e i tuoi fidati cavalieri.
Francesca P.
1 Marzo 2017 at 15:54
Non sei in ritardo, Elena! Anche perchè ti pare che per le amiche più fedeli io non abbia sempre pronta da parte una tazza di madeleines? 😉
Sapere che il blog fa sentire di essere a casa è tra i complimenti più belli che possa ricevere… perchè questa è casa mia e se casa mia diventa anche la casa di altre persone, accidenti, che meraviglia! Scalda tanto, come idea… quindi grazie, da tutta la famiglia felina al completo!
saltandoinpadella
2 Marzo 2017 at 9:07
Ahhh si il tuo blog è proprio una casetta deliziosa. E poi sai che amo le case con dei padroni di casa felini 🙂
Angelica
28 Febbraio 2017 at 13:46
Auguriiii un po’ in ritardo!
Bellissimo leggerti da 4 anni!
Ma sai che quando ero piccola le madaleines erano i miei dolcetti preferiti? Eppure non li ho mai preparati e non ho neanche lo stampo! Dovrei rimediare..
Ancora Auguri Francesca : )
Francesca P.
1 Marzo 2017 at 16:03
Angelica, grazie! Per festeggiare bisogna scegliere i nostri cibi del cuore e le madeleines per me lo sono, senza dubbio! Ma a quanto leggo, vale anche per te… compra presto lo stampo, sarà anche un modo per tornare un po’ bambina! 🙂
Alice
28 Febbraio 2017 at 18:14
Di due anni più vecchia di te ricordo la prima volta che ci siamo incontrate, la tua cucina così luminosa, i tuoi micetti dolcissimi e furbetti, le tue parole melodiose come un canto, mi sono sentita subito in sintonia con te e con le tue ricette e dopo 4 anni sono ancora qui, anche dopo il trasloco e qui sarò negli anni a venire!
Augurissimi per questi magnifici 4 anni, per questo bellissimo blog, per le splendide foto e le deliziose ricette, con la passione che ti contraddistingue hai creato un posticino speciale in cui è sempre un piacere venire per rilassarsi, fare quattro chiacchiere e magari come oggi gustare insieme una deliziosa madeleines … a proposito molto originale in questa versione!
Baci
Alice
Francesca P.
1 Marzo 2017 at 16:06
Alice, melodioso è anche il contenuto del tuo commento… trasmette una musica bella, di quelle che accompagnano magari proprio mentre si cucina, che segnano momenti piacevoli e fanno venir voglia di ballare, perchè danno carica! Felice di conoscerti da tanto, le vere intese durano ed è il loro punto di forza… il tempo è amico e consigliere, anche per queste cose! 🙂
Grazie per esserci, il viaggio continua!
Anna
28 Febbraio 2017 at 19:33
Ah che meraviglia, son già 4 anni?
4 anni di foto meravigliose, di ricette sfiziose e soprattutto di colori sapientemente miscelati 😀
E’ sempre bello passare di qua e vedere cosa prepari e leggere cosa scrivi..e anche vedere i tuoi meravigliosi gattoni, sono dei modelli nati!
Sempre bravissima!
Francesca P.
1 Marzo 2017 at 16:10
Anna, sono incredula anche io sugli anni… ho dovuto contare più volte, per essere sicura! Chi lo avrebbe mai immaginato… era iniziato tutto come un gioco, il piacere del gioco è rimasto ma il blog si è trasformato in qualcosa di molto più grande e importante! E tu ne fai parte da sempre, Flickr ha rappresentato il semino del nostro incontro, che ha poi dato vita alla pianta… e siamo ancora qui! 🙂
Margherita
1 Marzo 2017 at 15:59
Tanti auguri cara Francesca, si dice vero? Alla fine credo di si, alla luce anche della nostra breve, ma piacevole, chiacchierata di qualche settimana fa, mi rendo conto che questi blog sono un po’ delle creature. A volte si amano, altre si odiano, creature da nutrire per farle crescere, creature che bene o male ci accompagnano in ogni fase della vita, é quindi giusto celebrarne ogni traguardo, piccolo o grande che sia.
A questo punto ti rubo 4 di queste madelaines perché devono essere davvero squisite!
Francesca P.
1 Marzo 2017 at 16:13
Proprio così, Marghe… sono creature, con una propria vita, una propria anima, una propria crescita ed evoluzione… sta a noi farle maturare e sviluppare, più le curiamo e più loro diventano forti… e più ci fanno compagnia! Come ogni rapporto, ci sono alti e bassi, momenti di vicinanza e di lontananza, ma se l’amore è vero e la passione non cala… il forno resta acceso e nuovo burro da fondere si avrà sempre! 🙂
Prendi 4 madeleines + 1, piccolo omaggio per le persone speciali!
Mary Vischetti
2 Marzo 2017 at 9:06
Francesca, quante meraviglie dietro al numero 4! Quello che ho sempre avvertito io, nel tuo bistrot, è la tua sincerità, la tua dolcezza e la tua autenticità. Vivere la vita cercando sempre di essere se stessi è la cosa più difficile. Dovrebbe venire naturale, ma non è così. Osservo che sempre più persone tentano di somigliare ad altri, perdendo il loro essere speciali…Tu sei speciale Francesca e lo sono i tuoi post e le tue ricette. Ti abbraccio forte e festeggio con te, gustando la luce qui e le tue splendide madeleines. Auguri di cuore tesoro!
Con affetto,
Mary
Francesca P.
2 Marzo 2017 at 16:01
Sono felicissima che pensi questo, Mary… e che io trasmetta negli anni sempre la stessa impressione, perchè in fondo questa sono, questo è il mio mondo, questa è la mia sensibilità, questo è il mio sentire… e cresco un po’ insieme al blog e di riflesso anche insieme a voi!
Sul discorso dell’omologazione di tanti blog e stili potremmo parlare ore, mantenere la propria personalità, come una firma, è un valore in più importantissimo, secondo me… a me viene naturale “andare per conto mio”, sarò gatta ribelle e anarchica per natura, chissà… 🙂
Grazie mille, ti abbraccio anche io!
Tatiana
3 Marzo 2017 at 12:04
Tra i primi post che ricordo averti commentato era proprio uno sulle madeleines, quindi eccomi qua, perché io passo puntuale, commento appena trovo un momento di pace per chiacchierare con te, perché mi siedo volentieri al tuo bistrot mentre hai sempre una bella tazza colorata per offrirmi del the caldo, perché un dolcetto non manca mai, di quelli che piacciono a me, i dolci da credenza che anche a te riescono bene tant’è che so di trovare sempre un bocconcino dolce su queste pagine. Il numero quattro mi piace, io lo faccio cicciottello, con la zampetta inclinata a formare un triangolo perché per me il triangolo è la forma perfetta, equilibrata, aperta verso il mondo ma che sta bene con se stessa, con i suoi lati in perfetto equilibrio, quindi che quattro sia, mi piace! Anche perché il “blogversario” lo ricordi… io non so nemmeno quando l’ho aperto, sono senza speranza 🙂
Un bacio!
Francesca P.
5 Marzo 2017 at 20:58
Non ricordavo che il nostro dialogo intenso fosse iniziato con la complicità del burro e della Francia… ma questo è indicativo, perchè hai subito capito dove sta un mio pezzo di cuore! 🙂 Noi ci siamo intese e piaciute da subito, Tatiana… ma le paroliere sono così, sentono quando è il caso di aprirsi e di unirsi, quando le parole non andranno perdute e finiranno dentro tazze di tè, rinnovando fedelmente l’appuntamento della merenda e non lasciando mai la sedia del bistrot vuota!
Dato che non ricordi la data del tuo primo post, puoi sempre inventarti un non-compleanno, scegliendo il numero e il mese che più ti piace… 😉
Melania
3 Marzo 2017 at 15:02
Ricordo ancora il primo commento.
Ricordo la tua piacevole reazione nel leggerlo, tanto da ringraziarmi sotto una mia foto.
Ricordo d’averti trovata per caso, ma il caso volle che io restassi lì, a fermare il tempo insieme a te. Da quella volta sono passati quasi due anni.
Due anni dove puntualmente (anche se in ritardo) vengo a leggerti. Prendo posto nel tuo bistrot, siedo agli ultimi tavoli e mi prendo tutta la calma che mi occorre.
Da quasi due anni, si sono intrecciate fila, impastate parole, frullato sorrisi, macinate paure, mescolate sensazioni nuove, scartando via quelle che non ci occorrevano.
Da quasi due anni, cammino insieme a te, guardandomi intorno. Tessendo le fila di qualcosa che resta e cresce sempre più con noi.
Da quasi due anni, ho scorto anche il più piccolo dei tuoi cambiamenti. Questa tua nuova luce…questo coraggio di cambiare restando se stessi. Se dovessi descriverti con una sola parola pur non avendoti mai vista, pur non avendo mai sentito la tua voce io direi “consapevole”
Consapevole di quel che si è e non avere più timore di mostrarlo. Auguri Fra!
Francesca P.
5 Marzo 2017 at 21:07
Melania, mi hai scritto parole molto belle… parto dalla fine, da quel “consapevole” che è un aggettivo lungo e importante, con un valore speciale, perchè significa presa di coscienza, senso della realtà, lucidità… sì, essere consapevoli è un traguardo non da poco, perchè, se si è arrivati fino a quel punto, vuol dire che ci si conosce bene e la nostra persona(lità) è definita, strutturata… io, oggi, so cosa voglio, cosa desidero, cosa cerco, cosa amo… e quando si hanno le idee su questo, il viaggio procede in una direzione precisa! Ovviamente accogliendo ogni sorpresa e novità che movimenta, con la voglia di vivere tutto tutto, perchè quella non ci passa mai, eh? Anime come noi vogliono sempre stringere tanto… e non temono i cambiamenti perchè sanno quante cose belle possono portare, anche come riscatto…
Grazie per aver condiviso la strada in questi due anni, siamo entrambe alla guida… e magari una può dare il cambio all’altra, quando c’è bisogno! 🙂
Claudia
5 Marzo 2017 at 11:21
Oddio oddio, quanto ho fatto tardi!!!
Francesca, perdonami, non mi ricordo quasi più come mi chiamo, da 2-3 settimane a questa parte, e andrà avanti così almeno fino a fine mese, sob. Mi stavo dimenticando di questo tuo bell’anniversario, ma accorro a festeggiarlo, giusto prima di prepararmi ad uscire per andare a passeggiare insieme alle prime erbette di marzo, con un bel gruppetto di curiosi 🙂
Non è che tenessi in gran considerazione il numero 4 prima di leggere questo tuo post, nonostante sia anche il mio giorno di nascita…ma così descritto, assume tutto un altro spessore 😉 Tanti auguri a te, al tuo bistrot, a Ulisse e a Tarallino, è sempre bello trovarvi lì, in mezzo a tutto quel bianco!
Francesca P.
5 Marzo 2017 at 21:12
Claudia, per te sforno madeleines anche fuori orario e in qualsiasi giorno… e anzi, se mi porti un mazzo di erbette post passaggiata, posso anche improvvisare una versione salata! 🙂
Il blog, tra le persone belle, mi ha fatto incontrare anche te… e guardarsi indietro, ricordare il primo incontro e pensare alla strada comune che non si è interrotta, mi trasmette una bella sensazione! Sarà merito dell’intesa tra i 4, immaginando che la gamba possa essere anche una zampetta felina? 😉
Grazie mille, un abbraccio!