LISTE DA SCRIVERE SU FOGLI(E) DI VERZA
Mi piace sfregare le piante aromatiche e poi annusarmi le dita, collezionare tazze, taglieri e vassoi, affettare le zucchine a rondelle, mettere un cucchiaino di miele nel tè e nelle tisane, mangiare subito la schiuma del cappuccino, sbirciare le torte dentro al forno per vedere come si gonfiano col passare dei minuti, rompere il rosso d’uovo cotto con un pezzettino di pane, affondare la lama del coltello nel burro morbido, chiudere la cena con qualcosa di dolce e dire il verbo “impiattare”.
E mi piacciono le liste, come è evidente. Sin da quando la lista più familiare era quella della spesa, scritta a matita su un foglietto di carta e messa in tasca, piegata in due. Quella lista sembrava un oggetto importantissimo, guai a dimenticarla a casa, come se si temesse un improvviso vuoto di memoria che avrebbe seriamente compromesso la cena. Meno male, dunque, che mentre si girava tra gli scaffali c’era lui, quel foglietto di carta che dava sicurezza e restava aperto nella mano sinistra, mentre con la destra si spingeva il carrello.
A volte, per distrazione, succedeva di fare provviste seguendo la lista di qualche spesa precedente, confondendo i foglietti che quasi mai si gettavano via e si facevano compagnia in tasca, uno sull’altro, accanto a caramelle e spiccioli. Le tasche sono il paradiso delle liste della spesa scritte a mano, un reperto ormai quasi scomparso ma per me così affascinante…
Da due anni e mezzo, la lista che consulto più spesso è quella delle ricette del mio blog. Ricordo i primi mesi, quando era di pochissime righe e sembrava non crescere mai. Vedevo tutto quello spazio bianco, osservavo le liste dei blog più longevi e attivi, mi chiedevo chissà se un giorno anche io riempirò quella pagina-certo che sarebbe bello-se ci riesco significa che sono riuscita a navigare lontano. Sì, ho navigato, tra stelle (marine) di biscotti e salmoni (al cartoccio). E sono ancora in mezzo al mare.
Guardo adesso l’elenco delle ricette, lo scorro fino alla fine e… i dolci battono i secondi 56 a 5. Poveri, che disfatta! Le insalate, a quota 3, cercano di consolarli. Ma loro oggi sorridono, perchè è arrivata una nuova amica che rispecchia i colori, la luce e la leggerezza di queste ultime giornate d’autunno romano. Splendenti come fogli(e) di verza su cui scrivere tante liste…
INSALATA DI ORZO CON VERZA CROCCANTE, MELAGRANA E MANDARINO
Ingredienti per due persone:
140 g di orzo perlato
2 foglie grandi di verza
Chicchi di melagrana (a piacere)
Il succo di un mandarino
Spicchi di mandarino (a piacere)
Olio extra vergine di oliva
Sale
In un pentolino, fate bollire dell’acqua leggermente salata e cuocete l’orzo per circa 30 minuti o per il tempo indicato sulla confezione. Scolate bene l’orzo e tenete da parte.
Lavate le foglie di verza e tagliatele a striscioline. In un padellino con un filo d’olio, fate cuocere la verza per qualche minuto, finchè sarà croccante e diventerà di un verde brillante.
In una ciotola, unite l’orzo, la verza croccante (tenetene da parte un po’ per la decorazione), i semi di melagrana e gli spicchi di mandarino, tagliati a pezzetti. Condite con il succo di mandarino, l’olio e il sale e mescolate bene.
Mettete l’insalata in un coppapasta, pressate la superficie con il dorso di un cucchiaino, togliete delicatamente il coppapasta e servite decorando con la verza croccante, qualche chicco di melagrana e uno spicchio di mandarino.
78 Comments
acky
8 Novembre 2015 at 20:19
Fra non so dirti…so solo che per pochi minuti ho sognato! Ho ripensato alle mie liste, al pezzettino di pane tra le mie mani che rompe il rosso d’uovo, mi sono persa tra le foto e la delicatezza che racchiudono..per finire con l’insalata: una magica insalata quasi invernale con accostamenti speciali…come sei speciale tu, che mi fai nascere sempre un sorriso sul viso! Quanto sò melensaaaaaa ora basta vado :))) baci e a presto! a.
Francesca P.
8 Novembre 2015 at 21:33
Angela, ma che gioia vederti apparire e pure per prima! E chi se lo aspettava! Le sorprese sono in cima alla lista delle cose che mi fanno sorridere! 🙂
Vedi, anche io come te metto un po’ di arancione nelle ricette di questo autunno tiepido e luminoso che mi sta ispirando come non pensavo… se potessi ogni giorno farei foto a ingredienti e piatti di stagione, anche più light come questo!
Un abbraccio e grazie per essere passata a salutarmi, volevo sentirti! 🙂
Virginia
8 Novembre 2015 at 20:30
Ultimamente sto diventando amante delle liste scritte: a mente ne ho fatte tante, ma in questo periodo sento il bisogno di scrivere a mano, mettere su carta i pensieri e guardarli. La cucina è uno dei miei argomenti preferiti quando si tratta di scrivere: che siano le ricette da provare, i nuovi abbinamenti da scoprire o gli schizzi dei oiatti poco importa. Il mio quadernino si riempie ogni giorno di più! Poi ci sono le liste della spesa, che scrivo solo quando ho tante cose da comprare… e quandone ritrovo una vecchia neloa borsa sorrido e cerco di ricordare cosa avevo in previsione di cucinare con quegli ingredienti!
le insalate oggi guadagnano un piattino coloratissimo e sfizioso 😉 Non ti dico quale ortaggio ho sfogliato oggi per una ricetta che pubblicherò presto… Un bacio grande e buona serata!
Francesca P.
8 Novembre 2015 at 21:41
Capisco il tuo bisogno perchè ho sempre scritto tutto a mano, pensieri, lista della spesa, appunti all’università e anche al lavoro, indicazioni sulle ricette, bigliettini, frasi sui libri o dietro le foto… a volte ho proprio necessità di “vedere” la mia grafia, osservarla!
Quanto sarei curiosa di sbirciare tra le pagine del tuo quadernino… perchè non lo fotografi e magari ce lo mostri? 😉 Può essere interessante… pensaci, spero di averti dato uno spunto curioso!
Ovviamente ora sono altrettanto curiosa di scoprire la tua ricetta a base di verza, ehehe… zuppa, torta salata o involtino? 😀
Giulia
8 Novembre 2015 at 20:32
Mai successo di arrivare qui così presto… ho letto il post d’un fiato, le tue parole scorrono così dolci e lievi che quel cucchiaino di miele nelle tisane lo evocano distintamente. In queste sere autunnali che seguono giornate di temperature estive è ancora più bello rannicchiarsi sul divano e leggerti!
Della serie Enigt di Ikea mi aveva colpito la tazza da caffé, ma devo dire che anche il piatto piano merita, ma forse perché hai saputo valorizzarlo ad arte…
Come sempre, grazie per le ispirazioni e la magia.
Giulia
8 Novembre 2015 at 20:35
Ma accidenti, sbadata che sono… mi sono fatta prendere dalla tua poesia e solo leggendo Virginia più sopra mi sono ricordata che in realtà volevo rassicurarti, qualcuno che per fare spesa si arma del prezioso fogliettino di carta con l’elenco delle cose da comprare c’è ancora… E non mi sono ancora abituata a chi si aggira tra le corsie con in mano lo smartphone per leggere la lista “virtuale”…
Francesca P.
8 Novembre 2015 at 22:51
Giulia, bentrovata! Mi piace leggerti di domenica sera! 🙂
Brava, hai riconosciuto la stoffa di Ikea! Ho preso tutto quello che c’era con quella fantasia: canovaccio, piattino e tazza, ho fatto l’en plein! Quando vado da Ikea neanche serve che faccio la lista delle cose che voglio perchè improvviso al momento e torno a casa con il doppio di quello che realmente avevo in mente o mi serviva, ehehe!
Purtroppo io non vedo più foglietti della spesa in mano alle persone, quasi quasi mi porto un blocchetto e inizio a distribuirli io, con tanto di matita per segnare tutto! 😀
Grazie a te per le belle parole, un abbraccio!
Anna
8 Novembre 2015 at 21:13
Sai che io non penso, invece, che le liste della spesa scritte a mano siano reperti del passato?
Capita ancora sovente, in giro per supermercati, di vedere clienti con un occhio alla corsia e uno al promemoria… scritto su qualsiasi cosa possa assolvere a
tale compito. Pagine di agende in disuso (così faceva sempre la mia mamma…), scontrini precedenti, ritagli di giornale, fogli di quaderno ormai da buttare.
Buffa e tenera l’immagine di liste
che si confondono nelle tasche, mentre si fanno compagnia… Come se il compito delle tasche fosse proprio tenere compagnia:
a mani che vi si tuffano in cerca
di tepore, a fazzoletti inumiditi da lacrime o a chiavi che
riescano ad aprire (potrei scrivere una lista di cose da “aprire”)…
E navigando al timone di questo
tuo blog, cara Francesca, ci hai portato con te, solcando mari di
parole e poesie, e hai raggiunto porti lontani…
Noi torniamo per navigare
ancora in tua compagnia…
Sì, sei arrivata lontano.
Anna
Francesca P.
8 Novembre 2015 at 22:58
Forse devo cambiare supermercato e venire con te a fare la spesa, così vedrei quei foglietti… pensa a collezionarli e metterli tutti vicini, quante idee di ricette ci sarebbero, con gli ingredienti più diversi! E lancio persino un’idea: dovrebbero nascere dei negozi vintage in cui circola solo la carta, non si usa il cellulare e magari si vendono i vecchi prodotti di una volta che ora non ci sono più! 😀
Metto spesso le mani in tasca, sai? Mi piace proprio farlo… camminare così, come se mi abbracciassi sui fianchi…
Io tengo stretto il timone ma tu e tante altre persone “affezionate” siete perfetti marinai e la navigazione è più piacevole per questo…
Marta e Mimma
8 Novembre 2015 at 21:26
mia cara Francesca, non pensare che io mi sia scordata di te! io sono amante delle liste e delle cose scritte, perché se mi passa in mente qualcosa (oppure no) sento l’irrefrenabile bisogno di mettere nero su bianco, di osservare le lettere comporsi velocemente sulla carta e formare le parole più disparate. Non importa poi che mi dimentichi la lista della spesa sul tavolo della cucina e che poi ritorni a casa senza quello che era il più importante degli ingredienti. Mi piace scrivere liste della spesa per il mio papà, quando io devo rinunciare ad un piacere così grande quale ammirare il verde intenso dei broccoli al mercato o fermarmi ad osservare tutte le varietà infinite di miele sullo scaffale. E anche a me piace quella lista di ricette, che crescono settimana dopo settimana, sul mio blog: mi sento ogni volta un po’ “arricchita” per aver inventato o testato qualcosa di nuovo, qualcosa di così buono da dover finire necessariamente su quella lista lì! io credo che la lista dei dolci sia più lunga delle altre ricette in (quasi) tutti i blog: sono spesso più fotogenici e adattabili alla pigrizia che precede l’atto del doverli fotografare.
Io penso che oggi la tua lista delle insalate sia molto contenta, di aver accolto una nuova amica!;-)
Francesca P.
8 Novembre 2015 at 23:05
Ciao Marta, tranquilla, non lo penso! So il motivo per cui sei così impegnata e so che appena puoi corri nel tuo spazietto e anche nei blog che ami, perchè troppo a lungo lontani dalle cose che ci piacciono non si può stare! Quando lavoro tanto e non vado a fare la spesa per giorni interi, questo “rito” manca anche a me! E a volte, pur di fare un giretto tra il cibo, anche se è tardi o sono stanca entro comunque al volo al negozio biologico vicino casa, anche fosse solo per comprare due pomodori e uno yogurt, giusto per dire “oh, ho fatto la spesa!” 🙂
Sì, i dolci si riescono a fotografare meglio di tante altre ricette perchè si preparano il giorno prima e non si attaccano come il risotto, ad esempio, che va fatto e mangiato subito! E ti dirò, mi dispiace per i secondi ma io sono felice di avere tanti dolci in lista! 😉
Ro
8 Novembre 2015 at 21:31
Le timide dita della mia mano sinistra hanno fatto capolino e si sono spinte in avanti per farsi vedere meglio! Sono loro, in fondo, che mantengono ogni sabato mattina il prezioso documento necessario a far la “spesa grossa”. Ed ora eccole lì, che si sbeffeggiano delle gemelle di destra, deputate solo alla parte “faticosa”.
Come sai bene (e come lo sai tu, pochi lo comprendono), distribuire la mia vita tra le liste è un gioco che mi appassiona e mi prende. Lasciarmi guidare dai tratti nascosti e dalle parole non scritte, imparare a legger tra le righe e definir bene un ordine solo per poterlo invalidare, cercare l’eccezione e costruire nuove regole, guardare avanti e definire contemporaneamente il bello di tutto ciò che di nuovo mi (s)travolge!
Io so che lo sai! E so che lo senti. E’ necessario. E’ un bisogno! E’ riguardare indietro a liste mai terminate ed accorgrsi che molti altri ingredienti nel frattempo sono stati aggiunti e che non dovevano esserci oppure potevano esserci ed invece li si è scoperti superflui! Io dico che un’insalata piena di sapori scoppiettanti è un po’ come una lista perfetta: inaspettata, piea di tutto e gustosa (per l’intelletto)!
Un bacino cara Franci!
Francesca P.
8 Novembre 2015 at 23:21
Ro, oh sì, io (ti) so e (ti) sento! E sapevo pure che eri munita di foglietto nella zampetta… l’unica cosa che non so è che grafia hai e sarei curiosa di vederla perchè la scrittura dice tanto di una persona! La tua secondo me è rotonda e metti le parole vicine, riempiendo tutto lo spazio che c’è! Ci ho preso? 🙂
Quante liste non terminate ho anche io… alcune sono sospese, altre sono aperte e in divenire, nel tempo qualcosa tolgo e qualcosa aggiungo… ma perchè ci piace così tanto poggiare in fila pensieri e cose?! Forse per la visione d’insieme, per fermare tanti dettagli e non farci sfuggire niente… a un gatto non sfugge niente, è risaputo! 😉
Anna
8 Novembre 2015 at 22:04
Adoro il connubio verdura-frutta nelle insalate!
Mia mamma spesso in una semplice insalata di indivia aggiungeva qualche spicchio d’arancio tagliuzzato, ed il sapore magicamente esplodeva in bocca..io ogni tanto azzardo con il kiwi e mi piace tantissimo!
La tua insalata di orzo è bella, colorata, appetitosa! E ovviamente splendidamente impiattata 😀 come tu sai fare!
Io scrivo ancora le liste della spesa a mano, e spesso sul fondo della borsa o in qualche tasca mi ritrovo quei fogliettini colorati e mi ritrovo a rileggerli e pensare..chissà se quel giorno ho comprato tutto quello che mi serviva!
Buona settimana 🙂
Francesca P.
8 Novembre 2015 at 23:30
Lo adoro anche io! E da quando ho vinto la perplessità della frutta nei cibi salati, mi vengono sempre tante idee… e più sono strane o bizzarre e più mi tentano! Ecco, il kiwi fino ad ora qui è finito solo nella coppetta della macedonia, ma ora posso fargli conoscere il farro oppure il riso nero, ahaha! Mi sto già immaginando l’abbinamento e le foto… 😛
Presto la tua lista della spesa si arricchirà anche di cose per bambini, che bello, sarà ancora più lunga e servirà foglietto grande! 🙂
Sara e Laura Pancetta Bistrot
8 Novembre 2015 at 22:27
Franciiii!! Abbiamo appena risposto al tuo commento sui nachos parlando di empatia (eh sì questa volta siamo arrivate un po’ lunghe ^^) e veniamo qui per usare in meno di 10 minuti la stessa parola! Questa sera a cena chiedo a mio marito “tu credi nel potere delle liste?”… e poi qui si parla di questo! Ok io ci aprirei una parentesi lunga un’estate ma il succo (anzi distillato) è che io le adoro! Non ti annoio sulle assurde liste che mi trovo a compilare affiancate da disegni, washi tape, calligrafie differenti (praticamente un lavoro!!) ma ti dico che anche noi Pancettine quando dobbiamo programmare una nuova ricetta o un progettino ci mettiamo a fare liste sulla carta vera con pennarelli colorati e pensieri on the road appuntati! e quella della spesa invece ora è affidata ad un’app (bring!! se ti capita scaricala che è una figata!) .Tornando all’elenco delle ricette se sbirci il nostro numero di insalate capirai che anche lì c’è affinità tra noi! Eppure adoriamo perderci tra gusti croccanti e scelte cromatiche come questi che creano un’illusione…chiamare insalata un’opera d’arte impiattata (per usare un termine che ami^^)! Allunghiamo le mani, rubiamo qualche chicco di orzo perlato e melagrana e prendiamo in mano la stilo per la prossima lista!! Un bacio cara Franci (anche da parte di Grecia Colmenares^^) S
Francesca P.
8 Novembre 2015 at 23:58
Pancette, che dite se porto questa insalata per un pic nic autunnale? Date le temperature miti ci può stare, la posso mettere dentro una lunch box a pois oppure mi porto dietro il coppapasta e la impiattiamo così al momento! 😀 Mi inventerò un’insalata anche per i set invernali, ovviamente… non mi voglio perdere neanche un vostro pic nic, eh!
Non conosco questa app, ma la cerco perchè se piace a voi piace anche a me! E immaginate le Pancette + la gatta a fare la spesa correndo da una parte all’altra, esaltate per quello che si consigliano a vicenda?!
Con me potete aprire tutte le parentesi che volete, tonde, quadrate, graffe e altre che ci inventiamo noi, personalizzate!
Un bacio a entrambe, mi trasmettete sempre tanta allegria coi vostri commenti!
ps: io credo fortemente nel potere delle liste e in quello dell’empatia! 🙂
Chiara
8 Novembre 2015 at 23:32
per me le liste, i pizzini, sono fondamentali, l’importante è non dimenticarli a casa altrimenti sono rovinata ! I sapori di quell’insalata mi attirano molto, faccio la lista della spesa….Un bacione
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 0:03
Pensa se ci si scambia i pizzini, ognuno fa la spesa dell’altra! 😀
Quest’insalata nasce un po’ casualmente, avevo in mente di usare la verza e poi guardando gli ingredienti che avevo in casa mi sono lanciata sulla frutta… per fortuna me la sono cavata anche se non avevo fatto la spesa! 😛
Paola
9 Novembre 2015 at 0:24
Arrivare qui e riconoscere una verza, ritrovare un’ispirazione di una domenica di un autunno che ancora ricorda l’estate e ricordare di quelle insalate che entreranno in un’altra lista che conosci anche tu. Quante liste ancora da segnare, quanti “farò” e quanti “ci proverò” a susseguirsi l’uno dietro l’altro. Quante idee a cui dar luce, puntino dopo puntino. Piccoli elenchi di futuri da scoprire.. e forse ci piacciono per quello, le liste, perché sono un elenco di quello che sarà.
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 0:34
Paola, non ti ho anticipato nulla perchè volevo lasciarti la sorpresa di scoprire cosa avevo preparato! 😉 Dobbiamo prenderci un quaderno per segnare tutto, idee di menù da sfogliare come libretti, idee di insalate variopinte e agrodolci, idee di pani al cioccolato, idee di tavoli, sedie e bicchieri in tinta… quante cose bollono in pentola, tu intanto impara ad usare un forno da vero chef e l’elenco di quello che sarà crescerà e si colorerà delle sfumature di ogni stagione… 🙂
m4ry
9 Novembre 2015 at 8:09
Le liste…io non potrei vivere senza. Ne ho ovunque, e di tutti i tipi…scritte dove capita. Ho cominciato a farle fin da quando ero bambina. Sui diari, sui pezzetti di carta ripiegati a fisarmonica e conservati nei barattoli di latta. Oggi mi capita di prenderle e spillarle tutte insieme…e poi, mi piace depennare. Quanto mi piace tirare quella linea che sta a significare che una cosa è fatta…sono soddisfazioni 😉 Le liste importanti le scrivo sul mio diario. Un diario bellissimo che mi ha regalato Giuseppe quando eravamo a Budapest. Sai quelli fatti con la carta pergamena spessa, color avorio…e con la copertina sempre di carta, ma dipinta a mano. Sopra ci sono tante mongolfiere, che sono come i sogni…
p.s. Questa insalata già la amo, e quel mandarino, mi sembra uno spicchio di sole 🙂
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 15:00
Non mi stupisce sapere che… sei “una tipa da liste” come me… e anche bella seriale e compulsiva! 😉 Chissà quale è stato il posto più strano dove hai scritto o appuntato qualcosa, sarebbe un divertente argomento di cui parlare tra i tanti che ci accomunano!
Depennare dà un senso di leggerezza e di liberazione. Togliere per far posto ad altro… ecco, questo è un concetto che mi sta a cuore, che sa di rinnovamento e di aria fresca e pulita…
E’ bello sapere che tieni ancora un diario, troppi ne ho avuti in passato e credo che poche cose parlino di me e del mio mondo come quelle pagine… diciamo che ho sostituito i diari con il blog, almeno per quanto riguarda il lasciar scorrere i pensieri e lo scrivere ciò che mi sento… 🙂
L’appuntamento che ci daremo può essere su una mongolfiera… che dici, ti piace l’idea?! Così ci avviciniamo al sole/mandarino e possiamo anche assaggiarlo, ehehe!
m4ry
9 Novembre 2015 at 21:20
Direi che la mongolfiera è perfetta 😉
Il diario lo uso solo per prendere appunti…e compilare le famose liste. Liste di tutti i tipi. I pensieri, quelli, sono sul blog ormai…anche se molti, quelli più nascosti, sono nella mia testa…meglio non lasciarli uscire ! ahahah ! Un bacione grande
Simo
9 Novembre 2015 at 8:27
….lo sai che ci somigliamo un sacco noi due?
Innanzitutto le cose che piace fare a te, sono le stesse che adoro fare io (puccio nell’uovo al tegamino,compreso, of course!)
Inoltre io sono la regina delle liste…faccio liste di ogni tipo, ho fogli ovunque, anche se poi a volte mi perdo un po’ per strada qua e là…cercando subito di rimettermi in riga, o meglio in lista, ehehehe 😉
Questa insalata è assolutamente meravigliosa nella sua semplicità…io amo la verza, da buona lombarda, quindi mia cara…me la segno seduta stante!
Bacione e buon inizio settimana
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 15:11
Simo, mi fa piacere! Trovo bellissimo il momento in cui il tuorlo si rompe e “cola” un po’ come una lacrima cremosa da mangiare subito… inutile dire che ci piace allo stesso modo anche servire – ehm, impiattare! – l’uovo nelle cocotte, vero?! 😀
Le liste sono fatte per mettere in ordine cose e pensieri, ma il gioco è proprio perdersi e rispettarle fino a un certo punto, improvvisando con fantasia… mi capita anche con la spesa, a voltw devo prendere le zucchine e invece torno a casa con le melanzane, ahaha!
Se con la verza avanzata ci faccio i pizzoccheri? 😉
Francesca
9 Novembre 2015 at 11:13
Uscire di casa, accarezzare il cespuglio di salvia sotto alla finestra e ritrovarsi dita profumate; sedersi al tavolino del bar, la domenica mattina, assaporare subito la schiuma del cappuccino e poi gustarsi con calma il resto, scambiando due chiacchiere col vicino; aprire lo sportello dei biscotti e trafugarne uno (o rubare un quadrotto di cioccolato) perchè il pasto è stato ottimo, ma non è completo se manca la punta dolce alla fine; inginocchiarsi davanti al forno acceso accarezzando un musetto peloso che gioca a nascondino tra le gambe del tavolo e osservare il contenuto profumato della teglia che pian piano si gonfia; infilare la mano in tasca e riemergere con foglietti assurdi e improbabili liste scarabocchiate sul retro di scontrini o all’interno di bustine del te, chiedersi di sfuggita quando le si è scritte e portarsi al naso il foglietto improvvisato scoprendo che sì, conserva ancora, lieve lieve, il profumo del te, …
Credo di avere la stessa malattia, Franci, e di avere un debole per le liste. Però sono affetta da una patologia strana che qualche volta mi fa tornare a casa con la borsa piena e nessuno uno degli elementi presi compariva sulla lista che mi ero accuratamente preparata … sono grave?
Capisco che i secondi e le insalate si sentano un po’ trascurati, ma questa volta hai dato spazio a loro e quelle punte di rosso e di arancione sono davvero molto invitanti (e anche i due musetti pelosi che spuntano a controllare la qualità degli ingredienti 😉 ) e le foto, come sempre, sono meravigliose!!!
Buona settimana Franci 🙂
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 15:17
Quanto mi è piaciuto leggere la tua lista, Fra! Ed è buffo, non ho la minima idea di come sia il tuo viso e il tuo aspetto fisico, ma immagino una ragazza mora con una cipolla in testa (vale a dire chignon eh, non cipolla per il soffritto!) che si gode il suo cappuccino e poi si perde un po’ per strada, passeggiando con la testa tra le nuvole pensando alla prossima creazione da fare, che magari ha la forma delle foglie che ha visto sugli alberi quel giorno…
I miei mici quando apro il forno sono sul bancone bar e mi guardano da lì, perchè sono scrupolosi, giustamente hanno seguito la fase della preparazione di tutto e devono controllare fino al risultato finale! 🙂
Nella lista delle cose belle che ci scriviamo adesso c’è anche questo commento… e che gioia sapere che il gioco continuerà!
Francesca
9 Novembre 2015 at 21:28
Non so come tu abbia fatto, ma sappi che la cipolla è la mia pettinatura standard per la scuola, perciò non è affatto difficile vedermi conciata così 😉
Francesca P.
10 Novembre 2015 at 15:50
… ma io sono gatta e pure streghetta, no? Quindi ho le visioni, ahaha! 😉
silvia
9 Novembre 2015 at 11:22
Quanto colore!!! mi piace il verde di queste fogli(e) su cui hai scelto di scrivere questa volta, mi piace il verde in tutte le sue sfumature, mi dà un senso di pace e allo stesso tempo è lì per indicare la speranza delle cose belle! E poi aggiungi chicchi rossi proprio quelli di melagrana che lasciano il colore per scrivere, come l’inchiostro di una penna con cui evidenziare le cose importanti! Ed ecco che quindi le liste diventano un pretesto per appuntarsi tutto quello che non vogliamo dimenticarci e tenere in tasca foglietti di parole ci dà sicurezza! Che siano della spesa o delle cose questa-me-la-segno-perchè-mi-piace, non ha importanza, ci fanno compagnia! Mi fa tanto sorridere il podio dei vincitori tra le categorie del cibo, anche da me i dolci battono alla grande tutto il resto…poveri i secondi non sono nemmeno secondi, forse sono andati in fondo…ho già in mente una lista per aiutare questi “dimenticati” ad apportare una sferzata di novità! Tu ci hai già pensato con questa bella insalata! P.S. nella lista della spesa ci metterei anche i croccantini, non finiranno in una ricetta ma Tarallino e Ulisse secondo me hanno annusato l’idea!! buona settimana Franci!
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 15:24
Se ho iniziato ad amare l’autunno da qualche anno a questa parte è merito proprio dei colori che ci regala, anche in tavola… frutta e verdura in questa stagione mi appaiono più belli e più fotogenici che mai, ogni settimana voglio dedicarmi a un ingrediente di stagione e valorizzarlo e questa settimana il verde-verza mi ha conquistato! Ero con Paola quando in un mercato della Coldiretti ho trovato questa bella palletta, l’ho scelta tra tante, ho voluto proprio lei perchè tonda tonda e con tante sfumature!
Silvia, se provassimo ad unire i nostri secondi?! Così almeno aumenterebbero e si farebbero compagnia! 😉
ps: secondo me Ulisse e Tarallino gradirebbero dei croccantini al gusto verza, ehehe!
Tatiana
9 Novembre 2015 at 16:23
Io vivo di elenchi di ogni tipo, alcuni sui bigliettini o sui post-it che perdo ovunque, molti sul telefonino perché è l’ultima speranza per una disordinata come me (senza contare che poi mi faccio telefonare da tutti per ritrovarlo 🙂 )!
E ogni giorno, quando voglio fare il punto della situazione e rilassarmi, mi dico “Domani….” con il chiaro intento di programmare tante belle cose e dimenticare la fatica dell’oggi.
Per il resto ci sono tanti piccoli gesti che ci accomunano, come il pezzetto di pane intinto nel tuorlo soffice, che poi te ne stai incantata a vedere quel velluto giallo che scivola lentamente nel piatto e sorridi perché è una cosa bellissima, ma anche il collezionare piccoli oggetti da tavola da godere ed ammirare (con la scusa dei props…. seee….) e, soprattutto, stropicciare le foglie delle aromatiche tra le dita, per me reminescenza di pomeriggi trascorsi a caccia di erbe nei campi, quando la mamma mi insegnava a distinguere la melissa dall’erba matta, uguali per dimensione e forma, ma non per gli olii essenziali!
E ora mi avvicino con cautela, proprio come i tuoi micetti, all’insalata perché non ho un rapporto facile con l’orzo visto che lo associo a troppe minestre d’infanzia tutt’altro che piacevoli, ma siccome sono curiosa come loro io ci provo ugualmente… al limite sgraffigno qualche chicco di melagrana (per la quale potrei fare follie)!
Un abbraccio 🙂
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 23:06
Io e la tecnologia non andiamo molto d’accordo e non uso mai il cellulare per scrivere appunti perchè non so come si fa neanche a programmare l’agenda, ahaha! Però confesso – e mi pento! – di aver inviato una volta con Whatsapp la lista della spesa ma no, non lo rifarò più perchè è metodo troppo freddo e io voglio ancora quei bigliettini o l’improvvisazione del momento… 🙂
Che bella l’immagina di te che cerchi la melissa… credo di non averla mai vista nei campi, non saprei riconoscerla! Quanto mi piacerebbe invece farmi una cultura sulle erbe e andare a caccia come un gatto curioso quando vede una cosa nuova… esattamente come succede puntualmente qui quando porto in tavola oggetti strani non ben identificati! 😀
Mangio tante minestre di orzo… provo a prepartene una io con un mix di vari ingredienti (e spezie) e vediamo se superi il ricordo del passato? Se no insalate a go go, che fanno bene e mettono allegria…
saltandoinpadella
9 Novembre 2015 at 16:23
Io sono ancora da lista della spesa scritta a mano su un fogliettino dell’ultimo minuto. Mi piace, è diventato quasi un rito. E le tasche si riempiono di fogliettini che poi dimentico di togliere e finisco anche per lavarli insieme ai pantaloni.
Dai oggi le insalate saranno felicissime, perché hanno una nuova sorellina, allegra e colorata. Vedo che la verza è piaciuta moltissimo ai tuoi principi, come dar loro torto, io trovo che sia bellissima, quasi poetica
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 23:12
Brava Elena, riempi ancora le tasche, quei foglietti devono sopravvivere alla modernità! 🙂 Sorrido perchè mi hai fatto riaffiorare un ricordo: spesso anche io ho lavato i jeans con dentro carta e scontrini e che fatica levare poi via tutti i pezzettini…
La verza è bellissima, se fossi un broccolo o un cavolfiore le farei la corte, ahaha! E secondo me i miei gatti stavano facendo proprio questo, specialmente Tarallino che ci è tornato più volte! 😉
zia Consu
9 Novembre 2015 at 17:35
hihihi..la lista della spesa è colei che stipulo con tanta attenzione e che poi quasi mai riesco a seguire alla lettera come dovrei 😛 ma si sa è proprio questo che rende il fare la spesa un esperienza extrasensoriale 😛
Bello poter guardare indietro e vedere quanta strada si è percorsa, la nostra crescita e ricorda che c’è ancora una lunga strada lastricata di chicchi di melagrana che aspetta solo di essere percorsa 🙂
Squisita ricetta e splendidi colori 🙂
Buona settimana a te e una carezza ai tuoi miciottoli ^_^
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 23:18
Un’esperienza extrasensoriale… mi piace inquadrare così la spesa, la tua definizione trasmette ancora di più la piacevolezza di uscire a fare shopping di cibo! 😀 Chi l’avrebbe mai detto che uno dei posti dove sarei entrata più volentieri sarebbe stato un mercato, come non avrei detto che questo blog sarebbe cresciuto tanto… ecco le sorprese più belle, quelle inaspettate! 🙂
Spargiamo farina, chicchi di melagrana e fusa e godiamoci ancora il cammino…
Enrica
9 Novembre 2015 at 21:08
Francesca ma sai che sono una “maniaca delle liste”?
Adoro farle, mi piace scriverle a mano su blocchetti pensati apposta per loro: la lista della spesa, la lista delle ricette da preparare per il blog, la lista delle cose che mi piacciono, la lista delle frasi che mi piace rileggere, la lista delle cose da regalare…insomma avrai capito che sono fissata.
Bellissima e fotogenica la tua verza.
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 23:21
I tuoi vari blocchetti saranno fashion come tutte le tue cose, ne sono sicura! Sono a pois e con colori pastello, vero? Ovviamente usi per scrivere anche penne abbinate, magari profumate… 😉
Anche io scrivo la lista delle frasi, sai? Lo faccio da sempre, è un’abitudine che non ho mai perso, la fissazione delle parole si unisce alla fissazione delle liste e siamo a posto! 😀
Grazie, un bacio!
larobi
9 Novembre 2015 at 21:48
innanzi tutto : carinissimi i piatti che avevo adocchiato anch’io!!! 😉 parli di liste? io sono espertissima! ne stilo di mille tipologie …poi da qui a spuntarle ce ne vuole ma io di liste …vivo!
sul discorso “dolce o salato” inutile che ti dica da che parte sto…dolci 4 ever e aggiungo anche dolci con le mele al primissimo posto…
la verza però mi piace un sacco! cruda , cotta, da vedere, da toccare…e poi mai insalata fu più “glam” e “gattosa” : come non segnare subito sulla mia lista “to do” questa ricetta ???? 😉 baci grandi cara
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 23:27
Io ho preso solo il piattino che vedi in foto ma secondo me si sente solo, credo voglia compagnia… quindi dovrò tornare presto da Ikea per farlo contento! 😛
La verza si presta a tantissime idee e adesso le più gettonate qui sono involtini con cereali e zuppa con castagne! Peccato non si possa mettere in un dolce se no sarebbe finita pure lì, ehehe!
I cibi gattosi sono i più buoni di tutti… quasi quasi faccio una lista delle ricette preferite dai miei assistenti baffuti! 🙂
Manuela
9 Novembre 2015 at 22:15
Se dovessi far una lista di quello che mi piace potremmo starcene tranquille per giorni, tra il tavolo e il divano, magari sfogliando prima le verze e poi sgranando chicco dopo chiccho la melagrana.
Ti racconterei che mi piacciono gli inverni rigidi, che arricciano le foglie dei cavoli come l’olio di questa ricetta, che amo comprare solo dopo aver letto attentamente ogni ingrediente e che mi piace mettere le parole in fila lasciando un grande spazio accanto per gli ultimi arrivati.
Ci uniscono le liste e i frutti del melograno, ci uniscono le foglie che sembrano coperte ricamate per leggere i libri, quelli che accompagnano i miei giorni in campagna 🙂
Francesca P.
9 Novembre 2015 at 23:35
Manu, direi che i giorni potrebbero diventare intere settimane e mesi perchè ci inventeremmo sempre una lista nuova, faremmo la punta alle matite tutte le volte che si consuma e saremmo capaci di scrivere liste pure sulla carta da forno o con la farina… 🙂
Gli inverni rigidi mi spaventano un po’ ma se c’è il colore del tuo liquore in dispensa allora va bene, sono pronta ad affrontarli e a cercare tante storie ovunque posso, che sia nei libri, nei film, dentro le ricette o parlando con te…
Ileana
10 Novembre 2015 at 9:24
Ho sempre amato le liste, scrivo continuamente liste per parlare di quello che amo, faccio la lista della spesa e appunto sui fogli le cose che mancano, quelle che vorrei, le liste mi danno sicurezza e mi fanno sorridere, perché nelle liste si concentra tutta la bellezza.
Ho provato anche a fare liste ordinate con le cose da fare, ma la verità è che non riesco a rispettare nemmeno i primi punti, così torno al mio disordine e scrivo liste di emozioni e mi lascio cullare dalle parole..:)
Ora vado nell’orto per controllare le verze ( e tutto il resto! ) e a raccogliere le ultime melagrane, non posso fare a meno di pensare a te e a questa meravigliosa insalata, piena di colori e croccante come piace a me!
Francesca P.
10 Novembre 2015 at 15:07
Del fare le liste mi piace il momento in cui il foglio non è più bianco e vedo crescere le righe, una sotto l’altra… mi dà idea di pienezza, come quando mettiamo il cibo nel piatto che non è più vuoto… a volte mi capita anche di inserire delle freccette se magari voglio far salire o scalare qualcosa, così come disegno asterischi se un punto merita più attenzione… sono fogli parlanti, così vivi… e il disordine deve esserci, perchè anche lui è vitale! 🙂
La lista delle verdure da cogliere nell’orto ogni giorno deve essere speciale, sai che gioia farla… e improvvisare trovando qualcosa di inaspettato durante la passeggiata! Vorrei farmi piccola piccola e vedere mentre raccoglie le verze… 🙂
Sabrina C. Fotografie
10 Novembre 2015 at 10:18
Anche io faccio sempre liste, con l’ansia di dimenticare sempre qualcosa. Liste di tutti i tipi eh.. dalle cose da fare alla lista della spesa anche se io il foglietto lo tengo in tasca e cerco di ricordare tutto a mente ma ahimè appena arrivo in cassa mi accorgo di non aver preso qualcosa hihihi 🙂
Ho scoperto di avere un debole per l’orzo e questo piatto mi ispira davvero un sacco! ^_^
un bacino
Francesca P.
10 Novembre 2015 at 15:24
Userai fogli a pois o a righe per stilare le liste, mica scriverai su carta normale, tu… 😛 Presto magari pubblicherai sul tuo sito qualche idea per queste liste, per scriverle bene, per farle risaltare… sei talmente brava, Sabri!
L’orzo piace tanto anche a me e prima delle zuppe calde, se regge questo clima mite, me lo gusto tutto nelle insalate variopinte! 🙂
Sabrina C. Fotografie
11 Novembre 2015 at 22:23
Ci penso su, prometto! ^_^
Io l’ho auto ultimamente per i pranzi freddi ma credo che lo proverò anche in qualche piatto caldo allora :))
Melania
10 Novembre 2015 at 10:38
Qualche giorno fa in uno di quei momenti dove l’insonnia mi tiene compagnia sono entrata in punta di piedi qui nella tua casetta. Ho spulciato qualche tua ricetta, letto post dove ti racconti e ammirato i tuoi scatti. E poi questo tuo post! Quasi a leggermi nel pensiero.
Mi son rivista tantissimo nella tue parole, nei gesti, in quegli scatti dove forse mancano di precisione ma pieni zeppi di amore. E anche io come te oggi dico le stesse cose. ” chissà se sarò in grado di far crescere la mia lista, di non perdere mai le parole, ma lasciare che accompagnino il mio cammino”. Leggendoti ho capito che l’alleato migliore è il tempo. Ho capito che la fretta è cattiva consigliera e non porta nulla di buono.
Sei cresciuta tantissimo. Lo si avverte nei tuoi post, in quei puntini che adesso riempi con pezzetti di te. Io non riesco quasi mai a guardare indietro, mai a leggere ciò che scrivo. Non so perché. Magari imparerò anche questo.
Ovviamente complimenti anche per questo post/ricetta! Buon martedì cara Francesca.
Francesca P.
10 Novembre 2015 at 15:35
Mi fa piacere averti tenuto compagnia di notte, magari eravamo sveglie nello stesso momento, senza saperlo, sfiorandoci tra pensieri e parole, avvolte nel silenzio…
Il tempo, lo stesso che malediciamo perchè corre troppo veloce, è importante per costruire e per veder crescere le cose, pian piano… le case solide non nascono in fretta, se non vogliamo che crollino bisogna incastrare bene ogni mattone e passare tanta calce… i nostri blog sono proprio come delle case accoglienti e che dicono tanto di noi, del nostro percorso, dei nostri pezzi di vissuto, del vento che soffia in alcuni periodi… tu stai procedendo passo passo nel modo giusto, devi guardare avanti perchè il futuro è la meta, ma vedrai che riuscirai a rileggerti, quando te la sentirai, senza forzature… e ti farà effetto, te lo anticipo, un misto di malinconia e consapevolezza che però fa anche bene e fa capire lucidamente i cambiamenti e tutta la strada fatta…
Alessia Mirabella
10 Novembre 2015 at 12:26
Bella colorata e croccante. Hai un modo tutto particolare di esprimerti, mi piace tanto leggerti. È come se ogni settimana aggiungessi un piccolo particolare all’idea generale che mi sono fatta di te. Mi incanti.
Per quanto riguarda la lista della spesa, beh, ne scrivo di diverse, sai, quella del supermercato, del negozio di casalinghi, farmacia… l’unica che non compilo riguarda frutta e verdura, a giorni alterni passo al banchetto bio che ho vicino al lavoro, e mi lascio ispirare da quello che la terra offre. Ho notato che ‘parlare’ con te mi viene parecchio naturale, e questo mi piace un sacco. Spero tu stia meglio, il sentiero che sto percorrendo in questo periodo è pieno di curve, non riesco a vedere molto lontano… ma mi piace, e mi sento viva. Ti abbraccio, sincera, A.
Francesca P.
10 Novembre 2015 at 15:45
Ale, mi piace l’idea di essere scoperta come un puzzle, pezzo dopo pezzo… e per completare la parte mancante ci vorranno parole a voce e sguardi intensi…
Lasciarsi ispirare è l’atteggiamento migliore per vivere tante cose, non solo la spesa… il terreno degli affetti può offrire tanto come quello dell’orto, anche quando sembra arido non bisogna arrendersi e bisogna sperare di veder nascere presto una nuova piantina… ecco, quando succederà anche qui allora starò meglio (veramente) e mi sentirò come te: viva, una parola e una sensazione bellissima, che fa superare dubbi, incertezze e curve, perchè dietro spunta il sole…
Un abbraccio altrettanto sincero e grazie…
MARI
10 Novembre 2015 at 18:53
le liste della spesa? quelle che dimentico il più delle volte sopra al tavolo della cucina? così inevitabilmente non compro ciò che serve qualcosa e porto a casa ingredienti nuovi…bè potrebbe essere un vantaggio…non ci avevo mai pensato prima!!! 😀
Adoro l’orzo! mi sa che scriverò la ricetta per davvero su di una bella foglia di verza croccante! 😉
Francesca P.
10 Novembre 2015 at 23:42
Potresti fare un collage con le liste dimenticate, oppure estrarre a sorte e vedere quale foglietto ti capita e recuperare così una spesa perduta… 🙂 Ma affidarsi al destino è divertente, non sai cosa ti porterai a casa finchè non svuoti la busta e ammiri il bottino! La verza per fortuna si trova ancora a lungo e troppe insalate potremo fare… 🙂
anna
10 Novembre 2015 at 19:31
Le tue ricette e i tuoi set sono meravigliosi. Mi lascio trasportare dalle tue parole – pura poesia – e dalle sensazioni che i piatti evocano, e poi i due gatti…rendono il blog davvero, davvero speciale! Mi fai venir voglia di tornare a scrivere, cosa che negli ultimi tempi ho lasciato da parte. Thanks for the inspiration.
Anna
anna
10 Novembre 2015 at 19:33
PS: Bellissimi anche i tovaglioli e i piatti 🙂
Francesca P.
10 Novembre 2015 at 23:47
Anna, grazie di cuore! Farti tornare la voglia di scrivere è una delle cose più gratificanti che potevi dirmi… ecco il potere delle parole quando volano libere e forti, superano barriere e blocchi che a volte abbiamo… ah, che meraviglia! Sono davvero contenta del tuo commento, mi ha trasmesso una sensazione bellissima! 🙂 E ti ringraziano anche i mici, gongolandosi un po’, ehehe…
ps: se vai da Ikea trovi sia canovaccio, sia piattino!
Simona – Biancavaniglia
10 Novembre 2015 at 20:53
Mia mamma è quella delle liste della spesa dimenticate – puntualmente – a casa. Sembra che lo faccia di proposito. Comincia il giorno prima della spesa, scrive, ci rincorre per le stanze della casa chiedendoci cosa vogliamo che compri, nel momento in cui esce la dimentica a volte sul tavolo della cucina, altre volte addirittura quando non la dimentica arriva al negozio e non la trova ugualmente. Quando torna a casa se la ritrova nelle tasche o infondo alla borsa. Io sono quella della collezione di liste della spesa. Tengo il bigliettino in borsa e dopo l’acquisto lo ripongo nella taschina esterna, e le volte successive me ne ritrovo due-tre. In generale sono piena di liste, proprio ieri ho ritrovato a casa una max agenda degli anni passati mai utilizzata, inutile dirti che già oggi ci sono due pagine piene di appunti e liste di tutte le cose da fare-comprare e idee appuntate.
Il tempo è passato e il blog è cresciuto, hai fatto benissimo a fare questa insalatina, ha dei colori che mettono allegria, ancor più di quanto questo tiepido autunno stia già facendo. Un abbraccio Franci
Francesca P.
10 Novembre 2015 at 23:54
Quello che fa tua madre mi fa pensare che il piacere sia nello stilare la lista, nel fare mente locale su ciò che serve e su quello che voi in famiglia desiderate, nello scrivere tutto e nel vivere quel momento… poi pazienza se la lista resta a casa, il bello risiede in quei gesti che precedono la spesa! Nel senso dell’attesa, insomma, come vale per i viaggi e per tante altre cose, belle novità comprese… 🙂
Adoro il clima di queste giornate, è come se soffiasse ancora un ricordo di aria estiva, come un regalo che viene dal Sud, dalla tua terra… prima di far finire l’orzo e la verza nelle minestre spero di poter giocare ancora un po’ con questi piatti che rallegrano i pranzi e i set fotografici! 🙂
Un bacino, Simo!
Claudia
11 Novembre 2015 at 9:28
Ma lo sai che pure io ultimamente mi autoconsulto spesso? Mi ritrovo non poche volte ad aprire il mio blog per seguire una ricetta (ultimamente anche il mio piccolo libro cartaceo che fa ancora più strano) e capita sempre più spesso. Forse è perché, al di là delle belle foto e della ricercatezza, quello che pubblichiamo è ciò che effettivamente ci piace mangiare.
E le liste, beh..io quelle della spesa le scrivo ancora a mano. Sarà perché non ho smartphone? Me ne ritrovo da tutte le parti, scritte su foglietti quadrati, insieme a indirizzi da ricordare, numeri di telefono di chissà chi, appunti caotici dell’ultima ricetta sperimentata. I foglietti di carta sono lo specchio del mio disordine! E meno male che ci sono loro…
Foto bellissime Fra, e ancora prima delle foto un abbinamento di colori meraviglioso!
Francesca P.
11 Novembre 2015 at 17:30
Immagino l’effetto di leggerti e vederti sulla carta… devo ancora vederlo il tuo libro, quando torni qui ti ricordi di farmelo sfogliare davanti alla tazza di tè caldo che ci prenderemo? 🙂
Tu sei una delle pochissime persone che conosco ad avere un cellulare un po’ preistorico e per questo ti stimo ancora di più, ehehe! Io comunque ho un modello di Samsung di anni fa ma sai perchè l’ho preso? Per fare le foto e divertirmi su Instagram, torniamo al solito punto… l’amore/passione/fissazione fotografica! Ma non ci scrivo nessuna lista, amo troppo trovare foglietti sparsi un po’ ovunque, stropicciati e spiegazzati! 🙂
Ciao amica di verde, ti ringrazio e ti lascio un abbraccio!
Dony
11 Novembre 2015 at 11:03
Oh come ti capisco… ecco un’altra adoratrice di liste, ne faccio in continuazione: pro e contro, lista spesa, lista momenti felici, lista regali di natale, lista de desideri… e che dire del guarde agli altri blog con aria sognante… Scrivo post ma non ho riscontri e penso di aver sbagliato qualcosa, ho pensato tante volte di smettere… Adesso però lo faccio per me, non importa se non ho commenti o se le persone non leggono.. Io condivido le mie fotografie e per me sono importanti, basta cosi 😉 ! Tu invece si che ne hai fatta di strada, una strada che infonde spensieratezza, leggerezza, curiosita, appetito, bellezza a tutti coloro che la percorrono! Brava, sono sicura che questa insalata è in ottima compagnia! Un abbraccio!!!
Francesca P.
11 Novembre 2015 at 17:57
No, non smettere! Se senti di avere delle cose da dire, da trasmettere e da condividere, aggiorna e cura il blog come una (tua) creatura, come fosse una pianta che ha bisogno di acqua… questi spazi nascono per accogliere il nostro mondo e ciò che sentiamo dentro, che si può esprimere attraverso la cucina, o la scrittura o la fotografia… se fai qualcosa perchè ci credi, vedrai che pian piano il riscontro arriva… magari devi solo farti conoscere e scoprire, ma non demordere!
Grazie per ogni singola parola, sono felice che vedi tutto questo qui… farò del mio meglio per rendere liscia e scorrevole questa strada, senza sassi e con zone di ristoro dove si trova sempre del buon cibo… 😉
Anna Rita
11 Novembre 2015 at 21:43
La lista della spesa con il foglia in carta , quella del pane, io bambina che osservavo gli scaffali con aria sognante (avrei comprato di tutto) e le mani anziane di mia nonna che spingeva il carrello della spesa. È così che ricordo, e custodisco, quel bellissimo momento quale è fare la spesa. E , adesso che sono “adulta” e vivo in un presente sempre più dettato dalla tecnologia, sono felice di aver assaporato cosa voglia dire custodire quel pezzetto di carta nella tasca dei jeans… Ricordi colorati, allegri, dal sapore buono, proprio come la tua insalata 🙂
Francesca P.
12 Novembre 2015 at 11:25
Trovo commovente ricordare la grafia delle persone a cui abbiamo voluto e vogliamo più bene… la scrittura è un segno talmente forte, qualcosa che resta impresso e ha un potere emotivo ed evocativo così radicato nel tempo e nella mente… e le liste della spesa contengono emozioni, tracce e ricordi come questo, come il tuo…
Io e la tecnologia non abbiamo rapporti stretti, mentre il foglio resta il mio confidente preferito… 🙂
Daniela
12 Novembre 2015 at 0:04
Quanto mi piacciono questi toni di verde! Quanto mi piacciono quelle orecchie curiose che spuntano dalle tue inquadrature! Quanto mi piacciono le liste, soprattutto quando alla fine hai spuntato tutto e ti senti orgogliosa per essere arrivata alla fine! Quanto mi piacciono questi ingredienti (ma non posso rubarti questi chicchi di melograno… però ti faccio conoscere un albero che ce ne può regalare tanti, quando vieni a trovarmi, così facciamo tutte le nostre pozioni, tanti succhi e tanti piattini invintanti come questo)!
Quanto mi piacciono le promesse fatte e mantenute! Quanto mi piace il senso di calore che ti avvolge quando si viene a trovarti! E quanto mi piacciono i punti esclamativi, che sottolineano l’entusiasmo di chi scrive e che si spera possa passare a chi legge!
Oggi saltello di gioia. E ti abbraccio (e mangio la tua insalata!). :3
Daniela
12 Novembre 2015 at 10:56
Ecco, mi sono rimessa in pari con la lettura dei commenti. Mi è sembrato per l’ennesima volta di chiacchierare con amiche, come quando al liceo si aspettava il suono della campanella per entrare… E velocemente ci si doveva riaggiornare o gioire di una condivisione inaspettata, come questo amore per le “liste”. Al supermercato amo guardare le persone… Il modo in cui si fa la spesa credo dica praticamente tutto anche di te. Qua a Milano c’è un Sole caldo e splendido. Speriamo duri a lungo…
Francesca P.
12 Novembre 2015 at 11:33
Quanto mi piace chi mantiene le promesse, quanto mi piace che torni qui, passeggi, saltelli, leggi e assorbi parole, quanto mi piace come scrivi e come ti esprimi, quanto mi piace l’idea che possiamo usare la melagrana per le nostre pozioni per unmondoaffettivomigliore, quanto mi piace che ci sia un albero che mi aspetta, quanto mi piace quest’amore diffuso per le liste, quanto mi piace guardare le persone in generale e soprattutto quando riempiono carrelli della spesa (dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei), quanto mi piace parlare come se ti avessi davanti…
Salutami il tuo sole, io ti mando qualche raggio del mio…
sandra
12 Novembre 2015 at 13:35
io le liste le faccio…. e le lascio immancabilmente attaccata con la calamita al frigorifero. macchissene! tanto finisce sempre che cucino quello di cui ho voglia e le liste a poco mi servono, salvo quando mi dimentico per settimane di fila magari di comprare l’aceto…..
i dolci vincono sui secondi? da me vincono i pani invece, ma va bene così Francesca, ognuna di noi ha diritto di cucinare quello che le fa bene al cuore.
i tuoi post comunque fanno sempre bene al cuore, sappilo
Francesca P.
12 Novembre 2015 at 23:42
Ho sempre amato i frigoriferi “parlanti”, con foto, cartoline, bigliettini e liste della spesa attaccate, perchè no! Il frigo stesso così diventa come un foglio da scrivere e riempire, no? 😉
Vorrei che anche qui vincessero i pani e i lievitati in generale, ma troppa strada devo ancora fare… dovresti aiutarmi tu e prestarmi qualche tua ricetta per alzare il numero, ehehe!
Grazie delle parole e del commento, sono contenta di averti risentita!
Monica
12 Novembre 2015 at 15:39
Ma quanto mi piace passare di qua? Io starei ore a leggere i tuoi appunti, a sfogliare verze, a contare i chicchi d’orzo insieme, bevendo tisane e inseguendo sogni (e gatti da fotografare).
Ah, se solo il tempo fosse più clemente!
Bellissima questa insalatina, te ne ruberei volentieri una forchettata e la mangerei insieme a quei nasini curiosi e pelosi che donano felicità. Un bacione <3
Francesca P.
12 Novembre 2015 at 23:49
Monica, possiamo fare uno scambio: una settimana scendi tu a Roma a giocare con il sole tiepido, con i gatti assistenti e con le insalate colorate, mentre la settimana dopo salgo io tra i monti, tra formaggi buoni, frutti di bosco e pollo alla cacciatora! 😉
In cucina e tra le fusa chicchi di felicità si vivono… e allora dai, mettiamo quei chicchi un po’ ovunque, spargiamoli in tavola, nell’aria e nei piatti…
ely mazzini
14 Novembre 2015 at 21:40
Che foto Francesca, i colori sono splendidi, la tua insalata la trovo deliziosa e presentata come sempre con gran gusto, bravaaaaa!!!
Un bacione e buona domenica
Francesca P.
14 Novembre 2015 at 22:28
Mi sono fatta guidare proprio dai colori, Ely, sin da quando ho preso la verza al mercato e me la sono subito immaginata così verde e così brillante su un’asse di legno insieme ad altri ingredienti! 🙂
Grazie mille!
Rebecka
16 Novembre 2015 at 10:57
Ho una certa familiarità con le liste. Mi piacciono, non sempre. Ma quando ho disordine dentro una lista mi aiuta a focalizzare. Scrivere mi aiuta a focalizzare.
E questa insalata che fa crock, ma quanto mia piace?! Un grattino al curiosino di turno e un abbraccio a te
Francesca P.
19 Novembre 2015 at 14:59
Scrivere è fare ordine ma io amo anche le liste un po’ disordinate, scritte su righe storte e in modo confuso, che solo la persona che le ha fatte ci si raccapezza… come una lista in codice, ecco! 🙂
Ti piace anche un abbraccio che fa crock? A me sì e sappi che ne sta arrivando uno!
Liquore al melograno. | mente & cuore in cucina
6 Dicembre 2015 at 17:34
[…] ecco altre due belle idee su come potreste impiegare i vostri chicchi preziosi: una da bere e l’altra da mangiare … così avete bello pronto il pranzo!!! […]