UN TOAST IN 4 MORSI
La spesa al mercato del sabato mattina non è una spesa qualunque: è un appuntamento che si aspetta e si coccola con il pensiero già dal venerdì, una gita a cui mi preparo con una bella sacca a rete o di cotone capiente, di quelle coi manici robusti.
Per me è come una visita in una città preferita o in un quartiere che conosco bene ma che non mi stanca mai, in cui torno apposta sapendo già cosa andrò a vedere e cercare. A colpo sicuro. Ma con la consapevolezza che la sorpresa può essere il piatto del giorno, come in un vero bistrot.
Nel mio mercatochesoamemoria, che raggiungo a piedi, mi piace entrare seguendo un percorso preciso, perchè in alcuni banchi voglio andare subito, mentre altri – quelli dove vendono anche chiacchiere e consigli – li tengo per ultimi, per godermeli di più.
La curiosità mi porta a dare la precedenza a uno dei banchi di frutta e verdura più grandi e più forniti, pieno di cestini da cui spuntano spesso e volentieri desideri esauditi: qui ho trovato infatti la borraggine, la piantina di coriandolo, le patate dolci e quelle viola, le uova bianche, la bieta con le coste colorate, le baby melanzane e la curcuma fresca.
Il secondo step prevede la tappa dal “ricciolino”, ossia un panettiere che gestisce un banco con la famiglia ed è il mio spacciatore ufficiale di pizza “scrocchiarella” e di supplì. Accanto a lui, due sorelle hanno un’altra panetteria, dove è d’obbligo comprare la lingua con le patate e i fagottini con la cicoria.
Il terzo step è per lui: l’uomo gentile della frutta secca e delle spezie, che vende solo prodotti biologici e mi sorride già da lontano, salutandomi con la mano. E già sa che gli chiederò di prepararmi una bustina di mandorle e se gli è arrivata qualche nuova farina “strana”.
Se voglio la carne, vado da un macellaio che è il marito della signora della pasta fresca e il padre della ragazza dei casalinghi, che mi racconta sempre quello che la moglie gli cucina per cena. E qualsiasi cosa compro, anche un petto di pollo, mi dice tutte le sante volte: “Sentirai, è speciale”.
Un saluto al banco dei fiori e delle piante non manca mai – 4 volte su 5 faccio anche acquisti profumati e Ulisse aspetta sempre con ansia il suo mazzo da sgranocchiare – così come quello al banco del pesce. E se non mi fermo, a rotazione scattano automatiche due domande, con il vezzeggiativo: “Oggi niente carpaccetto?” oppure “Le vuoi du’ vongolette?”
Il primato della sosta finale e più lunga lo vince il banco dei formaggi e dei salumi di una coppia ciociara che ci mette sempre tanto a servire ogni cliente, creando la fila. Ma tutti vogliamo andare lì perchè vendono le burratine, il Fiocco che – assicurano – “è il brie italiano ma più delicato”, il formaggio in crosta di vino rosso, mille tipi di pecorini e caciotte e un prosciutto crudo che è ‘no zucchero.
Sabato scorso tessevano le lodi di un caprino particolare: morbido, non troppo forte ma neanche sciapo, diverso dagli altri, più buono, più fresco, più leggero, più bianco, più bello… più tutto, insomma. E “da mangiare subito, mi raccomando”.
Mi sono fatta convincere… in 2 secondi. Ho pensato alla ricetta per usarlo immediatamente in 15 minuti, giusto il tempo di tornare a casa. Ci ho messo 10 minuti per prepararla. Ho finito il mio toast in 3 minuti. In 4 morsi.
Uno è per voi.
TOAST CON CREMA DI CIPOLLOTTI, CAPRINO, OLIVE NERE E MANDORLE
1 o 2 cipollotti (dipende dalla grandezza)
2 o 3 fette di pane per toast (io ai cereali)
100 g di formaggio di capra
Olive nere (a piacere)
Mandorle sgusciate (a piacere)
Timo o timo limone
Scorza di limone
Olio extra vergine di oliva
Sale
Lavate e mondate i cipollotti: puliteli bene dalla terra e togliete la punta e le foglie esterne più dure o rovinate. Affettateli a rondelle sottili o tagliateli a pezzetti. Soffriggeteli in una padella con un po’ d’olio e un pizzico di sale, cuocendoli per 5-7 minuti, finchè inizieranno a essere teneri.
In un mixer, riducete in crema i cipollotti con il caprino, le olive nere (private del nocciolo), le foglioline di timo, la scorza di limone e le mandorle (vanno bene anche quelle a lamelle). Se occorre, per ammorbidire il tutto, aggiungete anche un filo d’olio. Regolate di sale.
Scaldate il pane per il toast, facendolo dorare bene. Spalmate uniformemente la crema su ciascuna fetta, prima di sovrapporre.
*Potete fare un classico toast a due oppure a tre, come me… e perchè no, si può aggiungere anche una quarta fetta!
**La crema è ottima anche per condire la pasta!
134 Comments
Paola
26 Aprile 2015 at 20:27
Adoro i mercati rionali. L’attesa di quello che nascondono e ti propongono. Farsi ispirare da chi ti ammalia con una nuova spezia o con quei carciofi che somigliano tanto a delle rose, se sai come tirarle fuori. Il banco della frutta, sempre così colorato, e quello del pesce. Quello dei formaggi, mi attrae tutto quel bianco, quei profumi così forti.
Un giro al mercato può raccontarti tanto. Può aprire la mente e farla immaginare, sognare e volare, alto. E sono sicura che se lo faremo avremo un bel po’ di cose da farci raccontare. Si comincia insieme domani 🙂 E magari un sabato ci ritroveremo a quel mercato, allo stesso banchetto 🙂
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 20:54
Paola, a due passi dal b&b c’è un mercato piccolo ma bellino, proprio vicino alla Rinascente e ai negozi da vedere! Roma saprà conquistarti… senza paure. Sarà facile venire qui il lunedì, camminare in certe vie e farle tue prima di indossare un grembiule e di soffiare sui sogni…
Al mercato insieme andremo… anzi, ai mercati, al plurale! Ce ne sono così tanti da esplorare… ormai tra shopping di caccavelle e spesa, è questo il mio shopping preferito! 🙂
Anna
26 Aprile 2015 at 20:29
Un giro lento, insieme a te, al mercato del sabato…
La scoperta di sapori che attendono, di profumi che “entrano”, di colori che conquistano.
La borsa capiente che, piano piano, si riempie di prodotti
genuini. E di chiacchiere e consigli.
Perché lì, intorno ai banchi, dietro ai banchi, scorre la semplicità di una vita che è fatta anche di sorrisi, di strette di
mano, di attenzioni. Di rapporti di fiducia.
Ricordo quando anch’io andavo, da piccola, al mercato del sabato con mamma. Ed era proprio così,
Anna
26 Aprile 2015 at 20:34
Era proprio così, una piacevole condivisione, una scoperta continua di un’umanità unita da passioni semplici…
Come queste tue parole, ritratto di un sabato qualunque.
Anna
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 20:56
E’ stata proprio mia madre a farmi avere da sempre la passione per queste cose… perchè il supermercato non avrà mai la poesia del mercato, solo lì puoi trovare il cibo più buono, più sano, più vero… quindi andarci appena si può è sia un dovere, sia un piacere! Circondarsi di genuino e semplicità per me è naturale, non potrebbe essere altrimenti… e mi diverto proprio, trovo sia un modo bellissimo di passare il sabato mattina o la domenica (c’è un mercato vicino al Colosseo che è una meraviglia!) come una caccia al tesoro…
Acky
26 Aprile 2015 at 20:52
A questo punto mi devi dire che mercato è! Primo perchè m’è venuta voglia di andarci, secondo perchè la piantina di coriandolo la cerco da secoli a Roma! :))
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 21:21
E’ il mercato di via Chiana, quartiere Trieste, io abito lì! Sarebbe un bel modo per vedersi, un giorno… tra negozio di Lela e cose buone, abbiamo imbarazzo della scelta! E ti confermo anche qui che il mercato di San Teodoro la domenica è altra tappa da non perdere!
ps: il pancione di quanti mesi è? 🙂
Simo
26 Aprile 2015 at 21:23
…anche a me piace perdermi al mercato…quello del mio paesello è piccino piccino, così a volte giro anche nei paesi limitrofi, dove sto imparando a conoscere bancarelle con prodotti di ottima qualità.
E’ terapeutico, mi fa stare bene, mette allegria e non rinuncio mai a comprare qualcosa che non era in programma…il bello è proprio questo!
Cosa dire del tuo toast?
Che mette fame solo a guardarlo………
bacioni cara e buona settimana
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 21:58
E’ vero, Simo, andare al mercato migliora o risolleva l’umore… perchè è una cosa che piace, che ci fa stare bene, capace di farci sorridere e tornare a casa contente del bottino, a volte inaspettato! Se ci pensi, è bellissimo che un’azione quotidiana così semplice possa renderci felici! Ecco la magia, ecco il valore… 🙂
Io adoro i toast e la stagione è appena iniziata, olè!
Fiorenza
26 Aprile 2015 at 21:29
Mi sembra di leggere il mio sabato mattina, ma io non avrei mai saputo dirlo così bene come hai fatto tu!
Un caro saluto
Fiore
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 21:59
Fiorenza, l’importante è viverlo… se vuoi parole te le presto io, nel mio banco personale ci sono sempre!
😀
Grazie…
Valentina
26 Aprile 2015 at 21:31
Franci, io adoro il mercato.. purtroppo non ci vado spesso come un tempo ma ogni volta è una gioia.. perdermi tra le bancarelle di frutta, verdura.. e poi anche io ho il mio ometto gentile delle spezie e della frutta secca! ^_^ Lo sai che vado matta per i toast? Questo è stupendo, un abbinamento di sapori irresistibile <3 Un bacio grande e buon inizio settimana! :**
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 22:06
Lo sai che di giorno, a piazza Crati, praticamente davanti alla scuola di cucina, c’è un mercato? 😉
Bello sapere che spezie e frutta secca siano vendute da “uomini di una volta”, sorridenti… il mio ha anche gli occhi azzurri! 😀
Questo è stato tra i primi toast primaverili che ho preparato, ma so che ne verranno tanti tanti altri… magari anche dolci, tipo french toast! 😉
Un abbraccio grande, Vale! E a presto, perchè so che accadrà! :*
Virginia
26 Aprile 2015 at 21:33
Con questo viaggio virtuale mi hai fatto tornare l’appetito: sono riuscita a cogliere tutte le sfumature di colore della frutta e della verdura, i profumi dei pani e dei formaggi e la melodia delle chiacchiere. Il giro al mercato è uno dei miei momenti preferiti, è lì che penso la maggior parte delle ricette ed è sempre un modo per staccare la mente dai libri e dai doveri quotidiani 🙂
Questo toast lo vedo benissimo a un pranzo in terrazza e sarei proprio curiosa di assaggiare quel caprino 😉
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 22:09
“La melodia delle chiacchiere”, che bell’espressione! Ed è davvero così… tante voci che si mischiano, alcune più varaci tipicamente romane, altre più pacate, ma la loro forza è proprio l’unione! E mi piace riconoscere i volti, quel senso di familiarità creata negli anni… il mercato è come un amico, in fondo, no? Serve fiducia, serve intesa… 🙂
Come sogno una terrazza, Virginia… se tu ne hai una porto tanto pane da toast e tanto caprino!
Gabila
26 Aprile 2015 at 21:35
..senti, aspettami che la prossima volta ci andiamo insieme al mercato e magari prendiamo anche un etto di bresaola, erba cipollina e una bella birra ghiacciata, io Corona con limone e tu?
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 22:12
Ti aspetto al banco della frutta secca perchè il tipo gentile vende anche le farine che piacciono a noi! 😉 E tu potresti dar lezioni di lievitati e ciambelloni al “ricciolino”, ehehe!
Hai indovinato al primo colpo… io bevo proprio la Corona, tra tutte le birre più “leggere”, rigorosamente con il limone! 😉
vale
26 Aprile 2015 at 21:48
Che meraviglia questo toast, il pane così abbrustolito e il il ripieno ricco e goloso… da mangiare in un secondo!!
Anch’io adoro andare al mercato, ma da me non è bello come lo descrivi tu.. sono invidiosa di tutti i tuoi omini/donnine di fiducia 😉
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 22:13
La prossima volta aumento le fette di pane da 3 a 4! 😀 E il pane ai cereali ormai lo scelgo quasi sempre, in attesa magari di farlo con le mie mani presto!
Se vieni qui, Vale, ti presento tutti! 😀
Daniela
26 Aprile 2015 at 22:17
Il sabato al mercato è una bella abitudine anche per me, mi preparo la lista della spesa già il venerdì… ma poi compro sempre qualche fuori lista, mi lascio convincere tra un assaggio e l’altro.. è piccolino ma si trovano sempre cose buone e di qualità. Penso che se venissi a Roma sarebbe in assoluto una delle prime tappe questo mercato, lascerei indietro tutto il resto, attirata dai profumi ne seguirei la scia e quel tuttounfriggichetipassa, perderei la cognizione del tempo, come se arrivassi da un’ altro pianeta, mammaria quanto mi piacerebbe!!! Devi sapere che io vivrei di panini e toast, ma che rimanga tra noi… ;D ..mi piace troppo l’idea di riempire a più non posso quelle due anzi tre fette di pane ( ai cereali anche per me), croccantine all’esterno e con quel ripieno cremoso, e quelle foglioline di timo… ho fame! 🙂
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 23:04
E’ quel fuori lista che contiene le potenzialità delle sorprese e ci regala spesso un doppio sorriso! Adesso la sfida è, come ogni anno, trovare il rabarbaro facendo i giri di tutti i mercati che mi capitano sottomano… ce la farò prima o poi? 🙂
Oh sì, Dani, stai certa che se vieni qui ci penso io a farti fare un tour di mercati e mercatini, ho portato anche Manu in un post con tanti props, ehehe! Dai, magari un viaggetto verso Sud capiterà… io ci spero tanto!
Ancora ripenso ai tuoi burger al salmone, nell’agenda del to-do ci sono anche loro perchè come te tutto ciò che è a base di pane mi fa impazzire! Certo, non ho il lievito madre, ma tu divertiti anche per me! 🙂
larobi
26 Aprile 2015 at 22:22
Credo che per la mia prossima serata “croque monsieur” in cui faccio toast di tutti i tipi, questa ricetta sarà il piatto forte, o meglio, il toast forte! mi ispira il formaggio, mi ispirano i colori delle tue foto, mi ispira il racconto del tuo giro al mercato che ricorda i giri che tutte noi facciamo. Tra banchetti conosciuti e sicuri acquistiamo gli ingredienti che trasformeremo in piatti speciali e se tra la spesa ci infiliamo anche un bel mazzo di fiori o qualche aggeggio che non ci serviva (ma in quel momento ci piaceva!) ancora meglio…adoro i mercati , ma già lo sapevi ;-)…un grande abbraccio cara francesca! <3
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 23:08
Posso partecipare a quella serata? Ma non mi presento a mani vuote, non sia mai… porto scorta di toast e quasi quasi preparo pure un pain perdu che sarà tra le ricette future che voglio far apparire qui, dato la mia passione e il “nostalgic mood” parigino che mi assale quando lo faccio!
Rido per la frase sugli oggetti che compriamo anche se non ci servivano… ahaha, mi sento molto chiamata in causa, so bene cosa significa! Ma come resistere… che spesa sarebbe, se no? 🙂
Un abbraccio a te, Robi!
Enrica
26 Aprile 2015 at 22:26
Francesca ma sai che ultimamente ho un po’ abbandonato lo shopping di vestite, scarpe e borse per quello di caccavelle, spezie e prodotti particolari che spesso trovo ai mercati rionali? Roma in questo è top, c’è ne sono tantissimi che adoro e sono certa che prima o poi senza saperlo ci incontreremo mentre guardiamo entrambe qualcosa di bianco e blu magari in un bel banco al mercato.
Splendide le tue foto e le tue parole.
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 23:12
Enrica, mi succede esattamente lo stesso e già da un po’: il mio shopping ora riempie scaffali, mobili e mensole e non armadi! 😀
Al negozio di Lela ci siamo sfiorate per davvero, quando ho visto la tua foto sul ponte non volevo crederci! Vedremo se il destino ci unirà con tempismo in qualche mercato bello, se no tu avvisami quando “vai in missione” e mi unisco volentieri! 🙂
Grazie mille, un bacio!
Marta e Mimma
26 Aprile 2015 at 22:57
proprio qualche giorno fa, parlavamo anche noi sul blog del nostro caro e amato mercato bio del sabato mattina. Solitamente la prima tappa è Benedetto, che a volte porta con lui anche il figlio piccolo, al quale si rivolge con affettuoso e spazientito rigore, e con lui abbiamo l’appuntamento fisso per le fragole, le fave, i piselli e i kiwi. A lui seguono una mamma con suo figlio, da cui compriamo le mie indispensabili carote, la rucola fresca e le olive. Poi passiamo da Mattia, alla quale abbiamo già mandato la lista della spesa il giorno prima e che ci fa trovare già tutto nei pacchetti: da lei i finocchi, gli asparagi, gli spinaci e i legumi secchi. accanto a lei c’è Alfonso (che ora è partito per la Spagna, e lo ha sostituito Luca) e lui è il nostro spacciatore di formaggi di capra, quelli dal sentore intenso, e di uova bianche. ultimo ma non ultimo, Agron con la provola (che ha presidio slow food) e la ricotta fresca. e andandocene, passiamo sempre di fronte allo stand delle piantine e degli odori, ed è impossibile non tornare a casa con un nuovo vasetto.
Insomma, quella del mercato è proprio una bella storia.
E il tuo toast a tre piani mi fa pensare a quando da piccola, non controllata da nessuno, provavo il piacere proibito di palazzi di fette di tosta spalmati abbondantemente di miele. E poi, dritto in bocca! In un solo morso (o magari qualcuno in più ;-))
Marta
Francesca P.
26 Aprile 2015 at 23:25
Ho letto soltanto adesso il post sul vostro mercato e trovo davvero incredibile che abbiamo avuto voglia di parlare dello stesso argomento a distanza di pochi giorni! Significa proprio che è un rito che amiamo, che merita attenzione e parole, che vogliamo condividere e fermare nei nostri blog-angoli del cuore…
E’ bellissimo, Marta, che chiami tutti per nome, testimonia la confidenza e come queste persone facciano parte della vostra quotidianità! E mi piace che tu, come è successo a me, faccia la spesa con gioia così giovane… certe cose si apprezzano proprio perchè fatte da sempre, accanto alle mamme che ci “educano” a mangiare bene e ci trasmettono questa passione con cui cresciamo!
Io mi offro per spalmarti tanti toast salati ma anche dolci, a più piani… e senza ascensore… 😉
Marta e Mimma
26 Aprile 2015 at 23:33
che poi io un po’ di miele ce lo vedo bene, sul caprino…;-))
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 0:10
Hai ragione! Infatti una delle crepe più buone che ho mangiato in Bretagna era con caprino, prosciutto… e miele!
😉
Margherita
27 Aprile 2015 at 0:59
Il tuo racconto mi ha fatto ripensare alla scorsa estate quando ero a Firenze in vacanza ed al mercato con mia mamma. Mentre lei meditava su quale pecorino comprare io mi ero già trangugiata una treccia di mozzarella, con le mani, senza neppure un pezzetto di pane… il gentile signore del banco dei formaggi mi ha guardata come se fossi un’aliena…. mia mamma si é sentita in dovere di precisare “sa, vive in Canada, queste cose lei non le trova…” e poi é partita la polemica del “che figure mi fai fare…”. Detto fra noi, lo rifarei altre mille volte!!! Immagino che il tuo caprino possa esser degno compagno di quella mozzarella… se poi ci aggiungi olive e cipolle verdi, i morsi si riducono drasticamente ad un sol boccone!!!
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 10:48
Io avrei fatto lo stesso… e anzi, faccio proprio lo stesso! Quando mi si propone “un assaggino” non dico mai di no… a volte è capitato anche che chiedessi direttamente io di assaggiare prima di acquistare, ahaha! Sono tremenda! La goduria di mangiare una fetta di prosciutto appena tagliata o un pezzetto di formaggio staccato davanti a me è grande! 😀
Quando tornerò a Firenze – meglio che non ti svelo da quanto tempo non ci vado, qui la brutta figura la faccio io… – farò tappa anche al mercato perchè credo sia importante andarci in ogni città, quasi quanto visitare i musei! 🙂
speedy70
27 Aprile 2015 at 1:07
Ricco e tanto sfizioso questo toast…. molto invitante!!!!
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 10:50
Che primavera sarebbe senza toast? Largo alla fantasia, so che ne preparerò – e mangerò – molti da ora in poi!
😉
Michela Menta e Rosmarino
27 Aprile 2015 at 2:58
Sono straordinari i mercati… E mi sono riconosciuta nella tua passeggiata.
È bellissimo fare acquisti tra una bancarella e l’altra…e questo toast mi fa una gola!!!
Ciao luminosa Frà, un abbraccio :* :* :*
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 10:52
Ciao Michela! Presto andrai al mercato con un piccolo accompagnatore speciale, che sarà catturato subito da colori, odori e voci… 🙂
Grazie per essere passata e per quel “luminosa”… è uno dei miei aggettivi preferiti! 😀
Martina
27 Aprile 2015 at 5:42
I mercati sono un capitolo a sé, una parentesi della nostra vita. Sono mutati negli anni, i miei, a seconda del vento e le idee: quando ero bambina erano mercati (giganteschi) visti con gli occhi della nonna, al periodo delle superiori erano strategici punti per nascondersi quando si forcava (far sega, bigiare, non so bene come si dica in romano), all’università ci si andava per pausa pranzo e nei miei anni di furore rivoluzionario si aspettava la chiusura per far recupero …
Ora sono diventati punti fermi (ne ho due o tre nella mia mappa), ognuno col suo banco e faccia fidata, ma il marcato del sabato mattina rimane sempre e comunque un rituale magico … con la mia mamma il più delle volte; quello fatto con calma, tempo per scrutare particolari, fare discorsi su piatti e cibi … come si trattasse di massimi sistemi; quello dove molte volte si va in cerca di pesce, e perché no, spesso e volentieri con una pausa caffè al nostro bar preferito.
Magari abbandoniamo il tavolo in legno per una volta e ci diamo appuntamento al bancone (in legno anche quello ora che ci penso!!!), che dici? 😉
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 10:57
Anche per me i mercati hanno segnato epoche e periodi di vita… sono abituata da sempre ad andarci, vicino casa ne ho due – uno è proprio questo di cui vi ho parlato – e sin da piccola accompagnavo mia madre a fare la spesa, guardando tutto, colpita e attratta! L’aiutavo anche a riempire il carrello, sai quello con le due ruote dietro, come un trolley pieno di cose buone e fresche! 🙂 Evidentemente, se si cresce in questo modo, certi luoghi sono nel nostro destino… così come la passione per la cucina, non esplode a caso ma secondo me si respira…
C’è una frase che mi desta particolare curiosità… li racconti in un post (o solo a me, ehehe) i tuoi anni di furore rivoluzionario? Si è accesa una lampadina… forse perchè amo sia la parola “furore”, sia l’aggettivo “rivoluzionario”! 😀
Vada per il bancone di legno… ma se portiamo anche dei piatti per fare delle foto? Ahaha, questa si chiama fissazione! 😀
Ileana
27 Aprile 2015 at 7:51
Ecco, forse queste son le cose che qui mi mancano…Qui ogni mattina c’è un piccolissimo mercato dove si può comprare il pesce, frutta e verdura, poi il sabato il mercato diventa più grande e ci sono più cose, tra cui formaggi di un caseificio della zona, più frutta e verdura, fiori, erbe aromatiche e piantine per l’orto…Però avrei proprio voglia di venire con te al mercato un sabato, sai?
Tu mi porti al mercato ed io ti porto in campagna, che ora, oltre alle tante erbette, ci sono anche i primi fiori di sambuco e di acacia ad aspettarci 😀
Ti abbraccio Fra, buona settimana :*
Ileana
27 Aprile 2015 at 7:52
Ah, mi piace tantissimo il tuo toast.. e io adoro pranzare così, con qualcosa di semplice, ma delizioso, come un toast o un panino 🙂
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 11:07
Guarda, Ile, prendo al volo la proposta: la mia voglia di natura sale così tanto che se vuoi mi metto già in viaggio! 😀 E se oltre agli ortaggi si trovano anche fiori, corro ancora più veloce! In fondo amo il mercato perchè è il mio piccolo orto, l’unica fonte che ho per sentire il profumo di campagna! 🙂
Toast, focacce e panini… quanto è divertente riempirli?!
Ileana
27 Aprile 2015 at 13:14
Io ti aspetto 🙂
Chiara
27 Aprile 2015 at 8:13
Nella tua descrizione ho rivisto me stessa, quando il sabato mattina me la prendo con comodo e dopo la colazione al bar faccio il mio giretto al mercato. Purtroppo a Forlì non è ben dotato come quello di Roma però frutta e verdura sono ottime!! Un bacio cara
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 11:08
I mercati delle province sono poetici… magari messi sotto ai portici, o in punti belli della città! Ricordo ancora quello di Padova, ad esempio… a pensarci bene in Romagna manco da un po’ e sarebbe bello accompagnarti… se vuoi spingo anche il passeggino! 😀
silvia
27 Aprile 2015 at 9:01
Piace tanto anche a me girare per il mercato, difficilmente amo tanta gente in un solo luogo, ma qui tutto cambia, si trasforma, prende vita una piazza, alcune strade, e tu fai parte di questo scenario! Io stravedo per il banco che vende le olive, mi piace prendere un sacchettino di quelle verdi napoletane, dolci e polpose, aspetto sempre che il signore che le vende mi chieda “vuoi assaggiarne una?” e anche se conosco il gusto, faccio finta di niente e assaggio! Ammetto di essere una assaggiatrice di tutto, se posso sgranocchio al volo anche qualche frutto, un pezzetto di formaggio o un salume! Però mi manca scovare ancora le uova bianche, ah…quelle le corteggio da un po’ nella mia mente, ma non le trovo! Oggi una ricetta veloce ma gustosa, io darei volentieri un morso a questo toast… p.s: adoro tanto quelle piccole foglioline verdi di timo, sono timide e primaverili! a presto…
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 11:15
Silvia, leggendoti mi è apparsa un’immagine nitida e bella: quella dei mercati provenzali, con i banchi che vendono solo olive, di ogni tipo, forma e condimento! E fanno anche assaggiare, come no! Anche solo per tornare in quei posti incantati, organizzerei subito un altro viaggio in Francia… tu mi segui, vero? 🙂
Le uova bianche erano rare anche qui a Roma, adesso invece si trovano più facilmente… se non si rompessero, giuro che te le spedirei! Hanno il tuorlo più grande e più rosso… prima o poi le fotografo! 🙂
ps: grazie per aver notato le foglioline di timo, nella mia testa quel toast è come un prato dove sono germogliate…
Sabrina C. Fotografie
27 Aprile 2015 at 9:16
Uhmmmmmm ci starebbe benissimo come pranzo di oggi! Sai che con il salato mi conquisti sempre! Ti sto immaginando tra le bancarelle a chiacchierare qui e lì con le signore.. cosa che amo fare anche io ma solo quando vado in vacanza, qui sono tutti abbastanza scorbutici hihihi 🙂
Buona settimana Franci :*
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 11:18
Sabri, molla il Nord e vieni a Roma a parlare con gente più simpatica e aperta, ahaha! 😀 Qui in realtà a volte si esagera anche… ma è divertente, nei mercati pullula vita vera e romana doc!
Visto? Per una volta si può anche spalmare caprino e non cioccolata o Nutella sul pane! 😛
Sabrina C. Fotografie
27 Aprile 2015 at 13:42
Lo farei moooooolto volentieri credimi!! *_* Chissà.. mai dire mai nella vita!!
mariagrazia
27 Aprile 2015 at 10:04
Questo toast è da campioni !
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 11:20
E’ molto semplice e nato nella passeggiata di ritorno mercato-casa… ma questo il bello, le cose buone a volte si fanno in poco tempo! 🙂
Grazie!
sonia
27 Aprile 2015 at 10:16
Francesca leggendoti mi sembrava di essere lì con te! L’atmosfera di aria genuina e vivace dei mercati è contagiosa, il meglio di tutto lo troviamo lì! Faccio un morso al tuo mega toast che fa venire un’acquolina… e prendo l’idea di questa cremina slurpissima anche per le bruschette!Un bacione!
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 11:22
Contenta di vedere che siamo in tante a essere fan del mercato… è vero che io so perdermi anche nei supermercati però è inutile, la vera spesa, quella sana e che mi piace, si fa in mezzo alla gente che ha le mani sporche di terra e vende prodotti molto più genuini!
Buone bruschette! 🙂
Vanessa
27 Aprile 2015 at 10:22
Ma che bello passeggiare tra i bamchi del mercato insieme a te! E che bello lasciare per ultime le cose che ci piacciono di più! Lo facevo anche da bambina e mi diverte vederlo fare a mio figlio che prima mangia le zucchine e dopo le polpette “perchè sono più buone!”. E niente, sei incredibile: rendi speciale anche un toast! Buona settimana!
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 11:25
La sa lunga il tuo bimbo, ha già capito tutto! 😉 Magari una volta lo sorprendi e metti le zucchine dentro le polpette, ehehe!
Grazie, Vanessa, basta frullare l’amico bianco e… 😉
Anonimo
27 Aprile 2015 at 10:31
Grazie di averci fatto visitare virtualmente questo meraviglioso mercato! Sembra di sentire i profumi, le voci e gli accenti di venditori e avventori 🙂
Sfiziosissimo questo toast, credo sia un mix di sapori delizioso per le papille gustative, poi io adoro il timo 😉 il caprino l’ho sempre mangiato in versione più “dura” mio padre prendeva le forme dai pastori locali, ma più morbido credo di averlo visto solo nei supermercati. Comunque applausi, come sempre!!
Anonimo
27 Aprile 2015 at 10:32
(non so perchè non appaia il mio nome, ma “Anonimo”, ma sono Anna 😀
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 11:27
Anna, mi chiedevo chi fosse l’anonimo ma tanto dallo stile del commento avrei facilmente intuito fossi tu! 😀 Ho preso anche un caprino stagionato, sai? E ammetto di averlo scelto non tanto per il sapore, ma perchè era bello da fotografare in modo rustico, ahaha! Vediamo come posso usarlo, se hai suggerimenti dimmi pure! 🙂
Il timo limone ti saluta e io ti abbraccio!
Alice
27 Aprile 2015 at 10:54
Adoro il tuo modo di scrivere, mi attira come il canto di una sirena, ogni tuo post catalizza la mia totale attenzione, adoro le tue foto ma anche questo lo sai già ma forse non sai ch ecome te adoro il sabato mattina al mercato e anceh se il mio è più piccolo del tuo è sempre un vero piacere passeggiare tra i banchi e spaziare tra un etto di mandorle un cestino di fragole e una chiacchiera, peccato non avere un toast così ad aspettarmi!
baci e buona settimana
Alice
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 11:32
Alice, che bello… cerco di raccontare ciò che vivo e vedo con semplicità, sperando che tante di voi possano riconoscersi, con la voglia di farmi capire e arrivare dritta… e se ci riesco, senza annoiare, sono veramente felice! Ogni post è come una ricetta da preparare: ci credo e mi ci impegno! 😀
Hai parlato delle fragole… indovina cosa vedrai prestissimo, grazie ad un bel cestino preso durante l’ultima gita al mercato? 😉
Se vuoi toast o parole, io son sempre qui! Grazie…
Tatiana
27 Aprile 2015 at 11:12
Che bello il mercato, nella mia città non c’è il classico mercato all’aperto, quello che ti permette di gironzolare tra i banchi, i colori e i profumi! Però rammento gli anni di me bambina, nella Pistoia della mia infanzia e dei miei frequenti viaggi, quando c’era la Sala, un immenso mercato che si estendeva lungo tutta l’area urbana, i cui banchi erano la fine del mondo, colorati, freschi, profumati; io ne rammento le olive al forno, quelle che poi mettevi nei vasetti con l’olio e l’aglio, strategicamente situate sempre vicino al pizzicagnolo cosicché con il tuo sacchettino di olive finivi al banco del prosciutto e te ne uscivi con il pecorino, la finocchiona, il salame, la sbriciolona…. mmmhhhh….non mi ci far pensare che sono a dieta e per non sgarrare nemmeno posto alcuna ricetta! Però un bel giretto al mercato come il tuo lo farei ben volentieri! Sai quanti ortaggi freschi da mettere in tavola con buona pace della bilancia?
Un bacione tesoro!
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 14:08
Uh, la finocchiona! Peccato che la mia coppia di salumieri che ho solo prodotti locali non la venda… dovrò venire di nuovo in Toscana a prenderla, ho trovato una scusa non buona, ma ottima! 🙂
Se esistesse come mestiere la personal shopper al mercato, mi candiderei subito! Per consigliare le verdure migliori, ho occhio clinico per queste cose ormai, anni e anni di esperienza! 😀
Secondo me fare la spesa insieme a qualcuno con la tua stessa passione – chiamiamola anche mania! – è bellissimo… far scivolare il tempo senza pensarci, intrattenersi nei banchi, commentare gli acquisti, scambiarsi idee… sai che se fossi qui lo faremmo sicuramente ma noi ce la caviamo anche solo con l’immaginazione!
Bacio a te! :*
Little Miss Book
27 Aprile 2015 at 11:31
Anche per me il mercato del sabato è un appuntamento fisso: trovo profumi e colori. Non sarà fornito come il tuo, ma rimane sempre una piacevole gioia.
Il toast è fenomenale.
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 14:11
Una volta, Marina, mi faccio coraggio e porto anche la macchina fotografica! A volte la mia timidezza mi blocca un po’ ma sono certa che saprei convincere ogni banco “amico” a posare per me!
Grazie… che lettura abbiniamo a questo toast? 😉
alessia mirabella
27 Aprile 2015 at 12:12
Il mercato ha così tante storie da raccontare. Pensa che quando lavoravo a San Giovanni prendevo quasi ogni giorno, il ‘treno prima’ proprio per fare un salto a quel mercatino che c’è fisso in una piccola traversa di Via Taranto. Compravo qualche frutto da mangiare poi in ufficio, ma in realtà quella era solo una scusa, volevo stare lì, passeggiare tra quei banchi, sentire l’odore di spezie e di olive, caricarmi con quelle voci pimpanti nonostante fossero solo le 8 di mattina. Il mercato è come un cuore che pulsa.
Le fontane che scorrono, i fiori che colorano, frutta, verdura. Ma soprattutto persone, odore di terra. Ritmo contadino, quello delle stagioni, delle pacche sulle spalle, dell’assaggia ‘sto prosciutto che è ‘no zucchero'(un po’ alla Verdone, effettivamente :)), dell’uomo al banco dei formaggi che urla ‘mozzarella fresca’.
Conosco quel cuore che pulsa, e mi è proprio sembrato di esser lì con te, mentre leggevo.
Un bacio e buon fine settimana
Ale
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 14:14
Alessia, quando torno dal lavoro a volte decido di passare per un mercato che c’è in una traversa, esattamente come quello che conosci tu… preferisco saltare la fermata del bus e andare lì a piedi, perchè so che qualcosa comprerò e troverò! E comunque anche solo ammirare quei colori e tutta la roba esposta mi mette allegria e il tragitto verso casa è più piacevole! Le piccole cose che portano un raggio di sole…
Il cuore pulsa in certi luoghi, hai perfettamente ragione… e di riflesso, anche il nostro accelera i battiti…
Grazie come sempre dei tuoi commenti, ti aspetto ogni settimana contenta! 🙂
Antonella
27 Aprile 2015 at 13:20
Giusto ieri mattina sono stata al mercato contadino all’interno dell’ippodromo di Capannelle e ho seguito il tuo stesso rito, con la solita meticolosità, alla ricerca di qualche nuova prelibatezza o di una primizia. Mi rilassa sempre tanto girare per mercati!
Ma non sono ancora così brava da trasformare anche un semplice toast in qualcosa di particolare e delizioso… E brava la mia amichetta! E chissà dopo stasera con quali piatti accarezzerai il nostro palato e appagherai la nostra vista 🙂
Aspetto news!!! In bocca al lupo 🙂
Baci
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 14:17
Anto, noi abbiamo in sospeso sia un giro nel negozio di oggetti belli in centro, sia una “gita” al mercato del Pigneto la domenica mattina… abbiamo fatto di tutto in 30 anni ma la spesa insieme ancora ci manca! 😉
Adesso puoi pensare a vari toast da preparare per Giovanni anche se lui forse sogna la carbonara ora, ahaha!
Ci sentiamo stasera, sarai la prima a cui scriverò e racconterò!
Ilaria
27 Aprile 2015 at 13:51
Hai creato un toast davvero molto goloso. Così non smetterei mai di mangiarne… ne vorrei uno anche adesso…
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 14:19
E’ stato creato davvero in un lampo e pensando solo agli ingredienti appena presi… mettersi a cucinare subito dopo la spesa è ancora più divertente, ti dà davvero l’idea del “detto e fatto”, del cotto e mangiato!
Grazie, Ilaria! 🙂
Reb
27 Aprile 2015 at 14:35
Se c’è una cosa che mi manca, ma mi manca terribilmente tanto è proprio il Mercato. Non c’è nulla di simile qui e quello che tu mi racconti mi riporta a casa, nella mia amata Craiova, giovane, brulicante di ambiziosi universitari e con quel mercato a due passi da casa mia, che mi ha visto crescere, che ho visto crescere e cambiare…Grazie, per aver contribuito a farmi ricordare….
Questo caprino me lo sono appena segnato sul mio ricettario, da provare assolutamente. 😛
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 15:21
Reb, allora bisogna che ti dia uno slancio forte forte con l’altalena per planare direttamente qui, a due passi da almeno 2 mercati belli! 🙂
Sapere di aver stimolato ricordi mi onora, soprattutto perchè so per te quanto contano…
Sai che con il caprino stanno bene anche le fragole?
😉
Reb
27 Aprile 2015 at 17:03
Si, da qualche parte al Cottage un paio di anni fa avevo proposto i crostini con caprino, fragole grigliate e basilico 😉
Altro che slancio con l’altalena, bisogna che mi metta su un treno uno di questi mesi, che respinga con forza il desiderio di Parigi che mi divampa nell’anima e corra verso Roma almeno per una volta… e tu dovrai farmi da guida e portarmi in quei angoli che i turisti non frequentano….
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 22:59
Sono qui apposta, cosa aspetti? 🙂
m4ry
27 Aprile 2015 at 16:26
Francesca…un giorno ci andiamo insieme al mercato ? Ma sai che bello ? Tu mi fai da Cicerone..e mi porti con te, e mi fai vedere le tue bancarelle preferite..e intanto chiacchieriamo, ci perdiamo e ci ritroviamo…tanto è certo che saremmo in sintonia…i nostri umori quasi sempre allineati, non mentono 🙂
Ma che colori meravigliosi ha questo toast ? E gli ingredienti ?
Ti abbraccio <3
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 23:01
Mary, molto volentieri! E aggiungerei anche il cucinare e il fotografare insieme dopo la caccia al tesoro al mercato, ascoltando le nostre canzoni preferite e sospirando un (bel) po’… e dopo verrei io da te in Salento, ricambiando la visita… 🙂
Grazie, ti abbraccio anche io! Adesso e qui…
Alice
27 Aprile 2015 at 17:05
Era un po’ che mancavo…e mi mancavi!
Che bello il tuo giro settimanale al mercato, la confidenza con i venditori, i tuoi banchi preferiti, il fatto che ti aspettano e ti conoscono. A me questo aspetto manca molto, la frutta e la verdura me la portano a casa e non ho un verduraio di fiducia cui chiedere consigli.
Questo pranzo improvvisato sull’ispirazione del momento è golosissimo, e il fatto che sia a tre strati mi piace ancora di più. 😉
Un abbraccio!
Alice
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 23:04
Alice, eccoti! Bentornata! Mentirei se dicessi che non mi ero accorta della tua assenza… gli scambi settimanali con alcune di voi per me sono importanti, è come l’appuntamento al mercato… se salta è un peccato! 😀
L’ispirazione a più strati viene dal mio amore per il Club sandwich, più piani di bontà sono e meglio è!
Posso portarti a casa un toast, se vuoi… 🙂
ConUnPocoDiZucchero Elena
27 Aprile 2015 at 17:14
Io allora me lo prendo volentierissimissimo 😉
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 23:08
Tu puoi prendertene anche due… 😉
Simona Stentella
27 Aprile 2015 at 18:26
Il toast è stupendo e immagino il gusto…tra l’altro con le olive fai anche la felicità di mia figlia…ma il racconto del tuo mercato e della tua spesa, mi ha fatto davvero immaginare di essere lì. Quanto piacerebbe anche a me poterlo fare…. 😀
Francesca P.
27 Aprile 2015 at 23:19
Simo, il weekend per me inizia davvero quando posso rilassarmi – e divertirmi – facendo la mia passeggiata nel quartiere… amo certi momenti, sono le piccole piacevoli abitudini a cui non voglio rinunciare…
Per tua figlia preparo un toast con doppia dose di olive, allora! 🙂 Grazie del commento!
Antonella Pagliaroli
27 Aprile 2015 at 23:29
Ti giuro che mentre ti leggevo sentivo la musica di Yann Tiersen di Amelie 😀 Mi è piaciuto accompagnarti a fare la spesa, tantissimo! E sappi che mi sono fermata anch’io dal ricciolino perché ai supplì e alla pizza scrocchiarella non so dire di no. Di’ un po’: non è che al tuo mercato vendono anche le carote belle belle col ciuffo? Io vedo solo quelle già passate dal barbiere, che desolazione…
Ma l’hai capito che in me alberga uno spiritello Homeriano che ama i panini e li mangerebbe ogni santo giorno? Non scherzo, se non ci fosse in me anche un po’ di spiritello salutista mangerei panini, sandwich, tramezzini, tost a pranzo e a cena 😀 Tra l’altro hai deciso di riempire il toast con degli ingredienti che non mancano quasi mai nel mio frigo e nella mia dispensa…. Una vera provocazione…ho capito, mi tocca provarlo 🙂
Francesca P.
28 Aprile 2015 at 0:08
Anto, vendono pure le carote con la permanente e coi bigodini! Dai, se vieni qui ti ci porto, così mangi tutta la scrocchiarella che vuoi… e torni a casa con un ricordo romano che ti fa mettere un 1 kg in più, ahaha! 😀
Confesso che lo stesso spiritello viene a trovare anche me… soprattutto ultimamente! Si nota anche dalla mole di foto presenti sul mio Pinterest di panini di tutti i tipi e più sono ciccioni e meglio è!
Ti tocca provarlo, hai detto bene… ‘sto viaggetto nella capitale non si può rimandare troppo, vedi tu!
😉
Simona Mirto
28 Aprile 2015 at 9:49
Fra leggendo le tue emozioni di “andare al mercato” sembrava di leggere le mie… l’attesa già del venerdì, la lista, le aspettative, la scelta… quei colori e profumi unici… è vero che anche quando non avevo il blog avevo queste manie… ma adesso sono diventate quasi patologie hahah che mi fanno stare bene tra l’altro… il toast è spettacolare… questi sono i cibi che adoro, quelli freschi, che si preparano senza spadellare troppo… poco sforzo tanta resa… e le foto sono meravigliose:* grazie per questi post pieni di bellezza:* un bacione grande Fra … spero di sentirti presto:)
Francesca P.
28 Aprile 2015 at 14:05
Sì, il blog ha acuito certe passioni che già battevano forti… e le ha rese sempre più grandi e profonde! Se prima il mercato era solo un luogo piacevole per fare la spesa, adesso è diventato indispensabile anche per ispirarci idee e foto! 🙂 Sapessi quante ricette sono nate sul momento, perchè ho trovato un ingrediente piuttosto che un altro… e se le padelle restano nel cassetto, ogni tanto, anche il tempo libero del weekend ci guadagna!
Grazie mille, Simo! Una volta magari ci diamo appuntamento in un mercato romano, le parole mischiate alle verdure fresche sono ancora più belle! 🙂
Mari Z.
28 Aprile 2015 at 9:55
Anche per l’appuntamento del sabato mattina e’ una lunga sosta al caffe’ con mia madre e la spesa al mercato: nel mio caso c’e’ un’unica fermata banco frutta e verdura! Comunque anch’io a volte mi tuffo su panini e toast e come giustamente osservi si ottimizzano moltissimo i tempi: 10 minuti per preparare e 4morsi per gustarlo! 🙂
Francesca P.
28 Aprile 2015 at 14:08
A volte i tempi possono persino ridursi: 5 minuti per fare un toast e 2 morsi per finirlo… o meglio, sbranarlo! 😀
Anche io a volte faccio sosta in un bar sotto casa e il sabato prende una piega ancora migliore con le brioche buonissime che sforna! Sappiamo coccolarci… 🙂
Sara e Laura Pancetta Bistrot
28 Aprile 2015 at 15:31
Ciao Franci!! Purtroppo Perugia non offre mercati che meritino attese e aspettative anche se secondo noi ci sarebbero un paio di location perfette per ospitarli (proposta per il sindaco!)! Nonostante in patria non godiamo di questa occasione non ci facciamo mancare qualche punto di riferimento che ci ricorda quelli che hai citato. Le città con mercati grandi e variopinti dai quali tornare appesantiti di buste, fiori, pizze e profumi ci attirano un sacco e siamo sicure che anche noi ci prepareremmo dal venerdì sera con una lista nutrita di piccoli sogni alimentari! Non potevi scegliere ricetta più in linea con il market mood… questo ricco sandwich è troppo invitante e sarebbe perfetto da sbocconcellare tra un banco e l’altro! In tutto questo quadro super invitante manca una bici un po’ vintage da caricare con i sogni acquistati! Buon pomeriggio cara Franci
Francesca P.
28 Aprile 2015 at 19:54
Speriamo che il sindaco ascolti la vostra proposta, convincetelo con qualche piatto speciale! Perchè ti pare che una città come Perugia non ha il mercato? E come fanno le Pancette a scovare gli ingredienti per le loro belle ricette? 🙂
Il vostro ricordo mi riporta ai colori e ai banchi del mercato di Nizza… che sogno! Sarò di parte, ma i mercati francesi hanno una poesia unica… e visti in estate, con il sole, sono ancora più magici! Presto, tra un mese, vedrò anche il mercato street food di Copenaghen e non sto più nella pelle! E lì chissà quante bici, ehehe! A Roma mi manca, ne vorrei una verde acqua con il cestino davanti in vimini, dove mettere un mazzo di fiori appena preso… 🙂
ely mazzini
28 Aprile 2015 at 20:28
Ciao Francesca, è una vita che non mangio un toast 🙂 la tua versione così chic e deliziosa, mi ha scatenato una voglia irrefrenabile…davvero invitantissimo!!! Bravaaaa!!!
Bacioni, buona serata
Francesca P.
28 Aprile 2015 at 23:44
Io ho fatto una pausa quando ho cambiato casa due anni fa e ho messo via il vecchio tostapane… ma poi a Natale me ne è stato regalato uno nuovo e ho ricominciato alla grande! Adoro il momento in cui le fettine saltano fuori, dorate e calde! 🙂 Ci penso io a fartelo mangiare di nuovo, tanto qualche formaggio fresco i miei amici del mercato me lo faranno sempre prendere! 🙂
Manuela
28 Aprile 2015 at 22:26
Spesso mi fermo a pensare a quanta umanità ci sia nei mercati, perchè più che di cose, di cibi, i mercati son fatti di persone,di storie.
Sarà per questo che proprio i supermercati non riesco a farmeli andare tanto a genio, non c’è amore, nè calore, cosa che invece trovi sempre se ti capita di passare al mercato.
Io la scrocchiarella me la ricordo bene, e anche se non sono lì mi sembra di gustarmi questo pane, tiepido, con quella punta piccantina del cipollotto e la freschezza del caprino 🙂
Seguirò il tuo consiglio e ci farò anche una pasta!
Francesca P.
29 Aprile 2015 at 0:37
I supermercati un tempo mi attraevano per la quantità e gli scaffali pieni, li guardavo uno ad uno ed ero come stordita… poi crescendo e sviluppando una “cultura alimentare” molto più consapevole, ho iniziato a trovarli consumistici e un po’ alienanti, perchè si perde il contatto umano e la genuinità, in tutti i sensi… e quindi da anni il mercato resta la mia giostra (e fonte) preferita, l’unica in grado di soddisfarmi e piacermi davvero, anche perchè divento sempre più esigente e tu hai contribuito a farmi venire il pallino della stagionalità… e so che questo ti fa felice! 🙂 E poi hai ragione, il mercato trasmette idea di amore per la terra e di calore, cose che noi inseguiamo ovunque, come un richiamo!
… e se quando torni a Roma andiamo dal panettiere ricciolino e ci facciamo svelare come si fa quella scrocchiarella così scrocchiarella? 😀
Miu
28 Aprile 2015 at 22:38
Francesca non puoi minimamente immaginare quanto mi rifugerei nel tuo bistrot oggi. Quanto mi lascerei cullare da un luogo accogliente, lasciando fuori la vita e i problemi.
Questo posticino merita rispetto e serenità. Il primo l’avrai sempre, la mia presenza anche ci sarà sempre, ma perdonami se oggi sono di poche parole (sbagliate, tra l’altro), purtroppo manco di serenità. Ma ti abbraccio, questo sì!
Francesca P.
29 Aprile 2015 at 0:41
Ohi, Ro! Ci sentiamo in mail, subito! Non farmi preoccupare, ti ho lasciato con le domande a cui rispondere e il segreto di Ligabue (!) e mi dispiace sapere che ti senti così! Voglio starti vicina, sapere… ma se invece vorrai solo un toast caldo, un abbraccio stretto e uno sguardo complice, ci sarò comunque… con o senza parole, a te la scelta, basta che mi sorridi e mi fai le fusa…
Patty
28 Aprile 2015 at 23:33
Grazie a Dio esistono i mercati. Esistono i signori simpatici che ti fanno assaggiare le cose per forza, le signore che cantano e raccontano storie. Meno male che esistono i coltivatori dei mercatini a km 0 dove ancora le verdure sanno di verdura e la frutta di frutta.
Il tuo toast è bellissimo ma nella mia testa il doppio strato vuole doppio ripieno. All’americana. Se devi esagerare, esagera come si deve. Sai che gioia il tuo palato nello scoprire due piani di golosità? Osa di più next time. Un abbraccio. Pat
Francesca P.
29 Aprile 2015 at 0:46
Quanti salumieri insistenti ho incontrato negli anni ma li ringrazio tutti per avermi fatto fare uno spuntino fuori programma o un aperitivo in anticipo! 🙂 Io mi perdo sempre a guardare tutti i banchi, pur conoscendoli bene… è che la verdura così fresca, bagnata con le goccioline d’acqua, e il colpo d’occhio dei colori mi piace troppo! E quindi sì, esagero con gli sguardi e la prossima volta seguo il tuo consiglio… altro strato e niente paura! E se permetti, applico quel consiglio sul coraggio non solo sul toast ma in generale, nella vita! 😀
Grazie del commento, bello risentirti!
Francesca
28 Aprile 2015 at 23:54
Posso immaginarti in giro per il mercato, intenta a scuriosare tra tutto ciò che si trova sui banchi, alla ricerca di ‘desideri da esaudire’ ma pronta a farti conquistare dalla sorpresa, dall’inaspettato. So che mi divertirei a fare un giro del genere con te, e imparerei un sacco di cose (e ti ruberei segreti culinari, sissì!). Comprerei anche un mazzo di margherite gialle per Ulisse 😉
Ok, per ora mi limiterò a prendere spunto da questo toast che mi ispira tantissimo (anche se prima dovrò fare un giro per negozi a procurarmi gli ingredienti giusti!)!!!
E che belle queste foto così luminose 🙂
Buona settimana (quasi settimana) Franci!
Francesca P.
29 Aprile 2015 at 0:50
Fra, faccio proprio questo: scurioso, con la “s”! 😀 Gli occhi diventano radar, passo in rassegna ogni angolo, attenta a non perdermi niente di interessante e senza distrarmi… se un mazzo di cipollotti saltasse all’improvviso dentro la sacca, mica posso farmi trovare impreparata, devo essere attenta e fargli fare canestro! Mi piacerebbe molto averti accanto a me in questo giro settimanale, so che saresti capace di parlare con i pomodori e di prendere i piselli come bottoni per una futura creazione… 🙂
Grazie, l’aria di primavera a volte si impone nella foto, vuole assolutamente essere presente e protagonista! E io la lascio fare, mentre spalmo fettine…
Giulia
29 Aprile 2015 at 12:14
Arrivo con un po’ di ritardo ma arrivo, fine settimana intenso e ora settimana corta prima di altro fine settimana intenso!
Ci sono percorsi del cuore e dei sensi (per seguire profumi, sapori, cose belle, suoni, atmosfere)… grazie al tuo racconto pare di passeggiare con te tra i banchi del mercato. Ahimé qui nella mia zona i supermercati (alcuni con reparti ortofrutta davvero eccezionali) hanno scalzato i mercati, ma potrei parlarti di quello brulicante, profumato, schietto, forse un po’ brusco ma appassionante visitato l’anno scorso a Ciudad de México…
Francesca P.
29 Aprile 2015 at 14:14
Ecco, Giulia, ora come si fa a togliermi dalla mente che devo andare in Messico a testare personalmente quello che mi dici? Non che non mi fidi di te, anzi, solo che non resisto a verificare di persona! 😀 I mercati di altri paesi mi affascinano ovviamente ancora di più… pensa anche a quelli delle spezie del Marocco, oppure immagina quelli piccoli della Grecia…
Tu puoi arrivare quando vuoi, un piatto nel mio bistrot lo trovi sempre… e per fare un toast ci vuole così poco, se vuoi facciamo scorta per il pic nic del 1 maggio! 🙂
ada
29 Aprile 2015 at 22:45
Ciao Francesca, quante belle novità vedo in giro! Avevo nostalgia dei tuoi post… credimi! 🙂 Adoro andare al mercato per fare la spesa: è vero, si comincia ad assaporare il mercato già dalla sera prima; è una coccola il pensiero di ritornare fra le bancarelle di sempre quasi con la speranza di trovare chissà quale tesoro! 🙂 Il tuo tost sa di buono, e quel caprino più tutto hai fatto bene a comprarlo. 🙂 Ti abbraccio , Ada
Francesca P.
30 Aprile 2015 at 11:20
Ada, bentrovata! Che sorpresa! Sono felice di rileggerti, le persone che conosco da tanto tempo mi mancano quando non ci sono! Ma capisco che a volte la vita di tutti i giorni e gli impegni ci portano via… potremmo darci appuntamento al mercato, così almeno sappiamo che quella tappa fissa è sicura! 🙂
Quando tornerò dalla coppia di salumieri, dirò che il loro caprino è diventato “famoso”, ehehe!
Un abbraccio grande!
Anonimo
30 Aprile 2015 at 10:45
Io invece purtroppo vivo “al contrario”. Il sabato che dovrebbe essere il giorno del relax non riesco mai ad avere tempo per fare la spesa e coccolarmi. Per me è il giorno o della visita alle piccole o del giretto dai miei. Praticamente nel weekend non sono mai a casa. Mi mancano questi momenti di vita conviviale al mercato. Mi ricordo quando da piccola accompagnavo mia nonna e mi divertivo troppo a guardare in giro per i banchi.
Il toast ha un aspetto delizioso, deve essere molto fresco. Proprio il tipo di cosa che piace a me, anche veloce da preparare. E poi adoro il fatto che tu abbia messo la doppia farcia :-DDD
Francesca P.
30 Aprile 2015 at 14:21
Poter avere questi momenti di calma personale è fondamentale per me… aspetto il weekend con ansia per poter fare tutto quello che (di bello) rimando durante la settimana e una spesa “come si deve”, ossia come dico io, non può mancare! Se no poi cosa mostro a voi qui sul blog? 😀 Tu fai cose altrettanto piacevoli, vedere persone care ha lo stesso valore… e sarebbe stato bello girare per i banchi con una nonna, a me non è mai successo…
Doppia farcia che potrebbe diventare tripla, quasi quasi… 😛
Lisa (de Venessia)
30 Aprile 2015 at 11:48
Ma Dioooo!
Allora: 1. ci ho messo 40 minuti solo a scorrere tutti i commenti! Ecchediamine!!
2. mi hai fatto venire fame, molta fame, famissima (non posso perdonarti).
3. mi hai fatto venire voglia di andare al mercato…anche se io non lo frequento poi molto e quindi non ho il banco preferito.
4. mi hai fatto venire voglia di rallentare e assaporare anche solo il fatto di organizzare la gita al mercato.
5. quel toast li…a tradimento proprio! tra poco mordo lo schermo…
Buona giornata ragazza mia, ti bacio e ti abbraccio forte!
Lisa
Francesca P.
30 Aprile 2015 at 14:24
Lisa, ahaha, ma tu hai il ditino veloce, corri corri e arrivi in fondo! 😀 Che ti faccia venire fame è un ottimo complimento per una che ha un blog di food e deve stimolare l’appetito con le immagini, ehehe! Sono contenta quando riesco a trasmettere la bontà di alcuni cibi, anche facili facili! Quanto al mercato, quando vengo a Venezia nella casetta in affitto faccio la spesa a volte in quello di Campo Santa Margherita, compro il pesce e vado in cerca dei fondi di carciofi che qui non si trovano mai! Ecco, forse ho trovato un pretesto gastronomico per salire in Veneto e abbracciarti! 🙂
elenuccia
30 Aprile 2015 at 15:54
Nooo non ci credo, io avevo commentato…avevo visto il commento….
Me lo hai spammato vero? :-)))
Francesca P.
30 Aprile 2015 at 16:03
Nooo non mi dire così! Quando lo hai scritto? Nello spam di oggi e di ieri non l’ho trovato… uffa!
elenuccia
1 Maggio 2015 at 19:24
Avevo commentato ieri. Potresti attivare anche il commento con FB? ho visto che così non ho problema negli altri blog
elenuccia
1 Maggio 2015 at 19:25
Non vale, i commenti insulsi li prende sempre mentre quelli importanti no..
Francesca P.
1 Maggio 2015 at 19:54
E’ strano, infatti! Questi sono arrivati tutti direttamente, non capisco il primo dove sia sparito… i commenti con FB non mi piacciono, lo sai? Sarà che non amo FB e preferisco questo “metodo”, anche come grafica! Ma vinceremo noi, lo spam imparerà a stare al suo posto! Vedrai… 🙂
simona
30 Aprile 2015 at 21:08
mamma mia, sembra una cosa superfantasticamente buonissima ! Non so se ho reso l’idea 😉
Ciaoo, a presto 🙂
Francesca P.
1 Maggio 2015 at 12:03
L’hai resa benissimo! 😀 E sarebbe perfetto un toast servito sulle tue assi azzurre, ehehe!
marina
30 Aprile 2015 at 22:23
Al mercato non ci vado spesso e se lo faccio è sempre di sabato. Ma a volte durante la settimana , se non vado al lavoro, allora una puntatina ce la faccio. E anche se i banchi sono sempre quelli, mi piace guardare le persone intorno a me. Diverse da quelle del sabato, più concentrate, meno frettolose insomma me la godo di più la passeggiata al mercato forse perchè sono contenta di essere a casa e perchè so che al ritorno avrò molto più tempo a disposizione. E la prossima volta mi compro gli ingredienti per questo toast dall’aspetto così primaverile ed invitante! baci Francesca e buon weekend lungo!!
Francesca P.
1 Maggio 2015 at 19:50
Il tempo da dedicare a queste piccole cose cerco sempre di trovarlo, a volte è un gioco a incastro, tipo puzzle di impegni, corse e priorità, ma un posticino per lo shopping culinario, guarda caso, non manca mai! 🙂 E’ che mi rilasso proprio quando so di uscire per andare al mercato, non è solo riempire il frigo, ma riempire la mente… la cucina mi rende viva, stimolante e creativa e trovo sia bellissimo!
Dopo questa ricetta, i cipollotti per me saranno sempre associati al toast e a questo post! 😀
Grazie del commento, Marina! Baci a te!
Claudia
1 Maggio 2015 at 10:24
Arrivo tardi, ma meno male che arrivo!! Leggere questo tuo post mi ha incantata, mi ha riportata ai miei sabati mattina di bambina insieme a mio padre al mercato di Val Melaina, poi a quello di via Montebello, di via dei Mille, quello in quella piccola stradina vicino al palazzo dell’Istat, sulla strada per Monti, e tutti gli altri piccoli e grandi mercati romani, ma soprattutto quelli che ancora sono in strada, quelli di quartiere. E poi il film Campo De’ Fiori, con Fabrizi, De Filippo e la Magnani, e tutta quella romanità che il mercato tira prepotentemente fuori con quei “a signò, senta ‘ste olivette, so’ speciali!”. Insomma, spesso quando passo da te mi viene nostalgia di Roma, mannaggia!
Bellissima la descrizione dei tuoi banchi preferiti, io farei una sosta volentieri dal ricciolino e dall’uomo gentile della frutta secca e delle spezie 🙂 A proposito, ma di che mercato parli nello specifico?
Un abbraccio!
Francesca P.
1 Maggio 2015 at 20:08
Claudia, conosco i mercati di cui mi parli, Roma in tal senso non ha segreti per me! Io qui parlo del mercato di via Chiana, il mio preferito del quartiere anche se mi capita di andare pure a via Metauro quando torno a piedi dalla Casa del cinema, dopo il lavoro… 🙂 A volte ci passo anche se non devo comprare nulla, evito il traffico di via Po e mi butto in quella strada solo per il piacere di vedere i colori tutt’intorno di frutta e verdura! E non dimentichiamoci che c’è anche il mercato di piazza Alessandria dove ci siamo incontrate l’ultima volta! Dai, quando ritornerai ci diamo appuntamento la mattina, tra i banchi! 🙂 Magari mi porti fortuna e riesco a trovare il rabarbaro che ormai mi sogno pure di notte!
Abbraccio stretto a te!
Roberta Morasco
2 Maggio 2015 at 15:20
Leggendoti mi ci sono persa anch’io al mercato tra le bancarelle…
^_^ adoro anche’io fare le spese così, acquistando da persone cha amano ciò che fanno e che hanno cose da raccontare su quello che vendono.
ahahahahaha…mi hai fatto sorridere con le ‘farine strane’..per me è una specie di ‘malattie’ quella per le farine strane!
Stupendo toast e bellissime foto!
Un bacio e buon fine settimana! Roby
Francesca P.
2 Maggio 2015 at 23:41
Ho la stessa malattia e sto notando che non solo non esiste una cura, ma aumenta anche, si intensifica! Dici che è una febbre alta, altissima da spesa? 😀 Adesso poi sto iniziando ad andare anche ai mercati della domenica, figurati!
Grazie mille Roby, bello leggerti qui!
Anna Rita
2 Maggio 2015 at 17:21
Un’assenza dovuta e non voluta che, comunque, non lascia che io dimentichi i posti del cuore. E che buon toast ad aspettarmi! Semplice, fresco e leggero…proprio ciò di cui avevo bisogno. Lo ammetto però…un morso non mi basterebbe 🙂
Francesca P.
2 Maggio 2015 at 23:44
Anna, i posti del cuore servono proprio a questo: non chiudono mai, non spariscono, sono sempre pronti ad accoglierti, sai la strada e quando torni trovi tutto esattamente come prima…
Se posso regalarti un po’ di leggerezza anche con un semplice toast, ne sono felice… e va da sè che i morsi possono anche raddoppiare o triplicare! 😉
zia Consu
2 Maggio 2015 at 17:36
Che bello il tuo tour settimanale al mercato rionale…magari poterlo visitare con questa regolarità e godere di ogni piccola coccola x anima e corpo proprio come hai fatto tu con questo semplice toast, farcito d’amore e cose buone ^_^
Buona settimana cara <3<3<3
Francesca P.
2 Maggio 2015 at 23:45
Ciao Consu! Se vuoi accompagnarmi so che mi daresti tanti consigli sulle farine e sul pane… 🙂
La farcitura d’amore è la mia preferita… i cibi che ce l’hanno sono più buoni e vorresti non finissero mai…
Fausta
3 Maggio 2015 at 19:48
il mio morso non lo condivido con nessuno (e chiamami “scema :))) ! Anche per me i mercati sono un’oasi rilassante, sempre piena di nuove scoperte, quasi un “luna park”. Nelle città che visito la prima cosa che faccio è informarmi su quale sia il giorno del mercato e prima di ripartire una visita ci scappa sempre; solitamente gli acquisti non mancano… freschi, “generosi” e squisiti, come il caprino che ti ha conquistato :). Un abbraccio
Francesca P.
3 Maggio 2015 at 23:42
Faccio lo stesso, Fausta: se viaggio, devo sapere quand’è il giorno del mercato perchè se ho la fortuna di beccarlo non posso non andarci! Prima di partire per la Provenza, anni fa, mi ero segnata tutte le date e avevo fatto un programmino niente male! 😉
Faccio un toast solo per te, così hai il morso libero, ehehe!
Emanuela
5 Maggio 2015 at 12:11
Francy, allora un sabato mattina devo proprio venire, così al tuo bellissimo mercato a comprare stupende leccornie ci andiamo insieme! Un bacio, a presto Manu
Francesca P.
18 Maggio 2015 at 14:18
Manu, magari! Sai che bel giro ti faccio fare! 😉 E sosta anche a casa, per mangiare quello che compreremo!
federica castello
18 Maggio 2015 at 11:11
che meraviglia averti scoperta! sono subito fan del tuo blog è bellissimo e le ricette sono meravigliose voglio provarle tutte 😀
passa da me se ti va 🙂
un abbraccio
Francesca P.
18 Maggio 2015 at 14:20
Ciao Federica, benarrivata! Per iniziare un toast va benissimo! 🙂
Grazie mille, come vedi sono tutte ricette facili, mi piace la semplicità a portata di tutti!
Debora
29 Maggio 2015 at 23:09
Adoro la spesa del sabato al mercato. Quello della mia città è un mercato contadino dove si trovano solo cose di stagione, ma così prelibate!!! Stavo proprio compilando la lista per domani. ^_^
Francesca P.
19 Giugno 2015 at 10:51
Debora, scusa il ritardo con cui ti rispondo, ho visto ora il commento! Ma forse non è un caso… domani è sabato e la lista da compilare tra poche ore è la parte più bella del venerdi sera! 😉
La Manu
19 Giugno 2015 at 9:23
Non ho parole …. questo blog è stupendo! Testi curatissimi e foto fatate: un piacere per gli occhi e per il cuore. Tra le tue mani anche un toast diventa poesia, complimenti!
Francesca P.
19 Giugno 2015 at 11:26
Ciao, piacere! 🙂 Sono contenta mi abbia trovato, adesso guardo anche io il tuo blog pieno di creazioni belle! Ognuno ha i suoi talenti, io manualmente so fare poco e niente e quindi scrivo e scatto… 😀
Grazie mille!