UNA MACCHINA DEL TEMPO SPECIALE

13 Aprile 2014Francesca P.
Blog post

 

Quando ho davanti una persona ci sono tre cose che osservo subito: gli occhi, le mani e la voce. Gli occhi perché sono un filtro che trasmettono tutto quello che assorbiamo e non possono mentire, sfuggendo a ogni tipo di controllo. Sono i peggiori nemici delle bugie e sono il rifugio dove vanno a posarsi le scintille, nascoste tra le ciglia con il rimmel un po’ sbaffato. 

Le mani invece sono terra morbida da stringere, compagne di ballo delle parole che conoscono le sensazioni più forti, perché spesso le suscitano. Toccano per imparare, si muovono per comunicare, accarezzano per emozionare e si chiudono per non perdere ciò che hanno conquistato.

Noto la voce perché ci permette di dare il giusto tono – e la giusta importanza – alle cose, come uno specchio che riflette i colori e le sfumature del carattere.
Amo chi parla in modo pacato perché penso che sappia mettere da parte la fretta e raccontare storie, prima di andare a dormire. Chi sa fare pause e quindi riflettere e ponderare, chi sceglie i vocaboli con attenzione perché mica uno vale l’altro e chi accelera il ritmo del discorso quando l’euforia è più forte di tutto e tante virgole si perdono per strada.

Mi piacciono le telefonate notturne, la buonanotte sussurrata, la dolcezza di alcuni “ciao”, la fierezza di alcuni “no” finalmente detti con coraggio e le voci profonde, non pulite, con un graffio che va ben oltre il timbro. Un graffio d’anima stropicciata, che ha vagato nella notte prima di sedersi su uno spicchio di prato al sole. Che ce l’ha fatta a trovare una strada, una direzione. Non è stato semplice. E più strada ha percorso, più ha voglia ora di asciugarsi le piume nella luce.

Come i fenicotteri rosa incontrati in Camargue durante un viaggio in Provenza che sapeva di burro e di lilla, di mattoni e case forti, di botteghe di artigiani e sedie d’epoca, di finestre con risvegli quieti e insegne vintage, di sandali di cuoio, baguette sottobraccio e cespugli di lavanda che appaiono appena lo sguardo si ferma in qualche angolo.

Si è fermato anche il presente, per un istante, grazie ad una coppetta che è come una macchina del tempo che si aziona premendo il bottone del gusto. Io ci salgo per un po’, chi vuole unirsi lanci in aria una fragola…

 

PANNA COTTA CON FRAGOLE E LAVANDA

Ingredienti per cinque coppette:

250 g di panna fresca da montare
150 g di latte
70 grammi di zucchero
Semi di vaniglia
Due fogli di gelatina
10-15 fragole
Fiori di lavanda essiccati (a piacere)
Foglie di menta fresca (per decorare)

In un pentolino, scaldate la panna e il latte con lo zucchero e i semi di vaniglia. Raggiunta
l’ebollizione, togliete dal fuoco e mettete in infusione i fiori di lavanda
(attenzione a non esagerare con la dose, basta la punta di un cucchiaino).
Lasciate riposare per circa 30 minuti.

Nell’attesa, mettete i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda per 10 minuti e frullate le
fragole con un goccio di latte e un cucchiaino di zucchero.

Con un colino filtrate il composto liquido per eliminare i fiori di lavanda e rimettete sul fuoco a scaldare. Unite la purea di fragole e i fogli di gelatina, ben strizzati. Amalgamate. Versate nelle coppette e ponetele in frigorifero per almeno 4 ore.

Prima di servire, decorate la panna cotta con fragole tagliate a pezzetti, qualche fiore di
lavanda e foglioline di menta.

 

Questa ricetta fa parte dell’ultimo numero di Season Mag dedicato alla Pasqua!

119 Comments

  • TheDaydreamer

    13 Aprile 2014 at 17:47

    Dolcissima questa ricetta, perfetta per accogliere le fragoline! Quando vengo a trovarti qui, imparo sempre qualcosa di nuovo; cosi' da oggi in poi' ascoltero' diversamente le voci intorno a me, promesso. (Gli occhi e le mani fanno già parte delle mie spontanee abitudini.) Un abbraccio (rosa),

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 17:53

      Le aspettavo così tante le fragole, forse è la frutta primaverile che più manca in inverno e quando arriva, tra frullati, macedonie e dolci, non smetto di mangiare!
      Io sono sempre stata affascinata dalle voci, quelle dei cantanti, degli speaker radiofonici e delle persone intorno… secondo me dicono tanto di noi… buon ascolto… 😉

  • Sugar Ness

    13 Aprile 2014 at 18:05

    Non ci credo! Pure io ho messo le fragole con la lavanda in questi giorni!!! La panna cotta alla lavanda dev'essere spettacolare… Mi sa che è il mio prossimo passo! Eh sì… ci sono "no" che devono fare un lungo viaggio prima di trovare voce, ma poi… che voce! Un abbraccio!

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 18:12

      Ho appena visto la tua marmellata, incredibile! Ci è venuta voglia di questi sapori nello stesso momento… forse perchè troppo lontane dalla lavanda e da ciò che evoca non sappiamo stare… e appena la primavera entra nel vivo, la mente corre nei campi…
      Ad un viaggio nuovo in Provenza dico subito "sì" ma che soddisfazione a volte dire alcuni "no", con tutta l'anima… 🙂

  • An Lullaby

    13 Aprile 2014 at 18:19

    Che osservatrice attenta e poetica :)Francesca se riuscissi a guardare il mondo con i tuoi occhi, mi sembrerebbe sempre bello, noterei sempre qualche dettaglio piccolo, ma speciale che mi farebbe apprezzare cose e persone 🙂 Hai una bacchetta magica tu e l'hai usata per creare questo dolce profumato e bellissimo la cui visione mi ha subito fatta salire sulla tua macchina del tempo. Ho lanciato la fragola, l'hai vista? 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 18:41

      Anto, secondo me questo è l'unico modo per trovare bellezza e poesia nel quotidiano, in un mondo che impazzisce sempre di più… quindi la mia è quasi una missione, una sfida personale… voglio vivere e vedere cose piacevoli e allora alleno e piloto lo sguardo… 🙂
      Ti faccio posto, siedimi accanto! Attenta che la coppetta pista, eh, corre corre! Quando vuoi fare stop, dimmelo! 😉

  • Miu Mia

    13 Aprile 2014 at 18:58

    Io ho paura a lanciare in aria una fragola per guaradrmi indietro. Il pericolo di voler non tornare più è sempre troppo grande, è sempre troppo palpabile. Volendo soffermarsi, il passato ha un sapore dolce; si sveste di ingombri e polvere e affascinante attrae come il cioccolato profumato. Mi accade spesso di svalutare "l'attimo presente" che sto vivendo, quando un rifugio troppo lontano è così accogliente. Hai ragione… la voce, gli occhi le mani… soprattutto le mani: quelle che riescono a parlare scrivendo ciò che la voce non sa dire o gli occhi non sanno comunicare. Quelle che hanno scritto questo post e contemporaneamente messo in opera questa evocativa panna cotta. Le uniche che non mentono, dopo tutto! Beh, le tue mi piacciono! 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 19:05

      Questa è una macchina del tempo felice, riporta nei luoghi dei viaggi più belli, a cui siamo più affezionate… puoi salirci senza patemi, anche se è vero, a volte la voglia di tornare alla realtà vacilla… 😉
      Se ci pensi, le mani sono importanti anche per i gatti, le annusano sempre, ti riconoscono da lì… in fondo, alcune persone più vicine le indovini così, se avessi gli occhi chiusi: con il tatto…

    2. Miu Mia

      14 Aprile 2014 at 16:14

      Non mi piace fare pubblicità a qualcosa di mio… ma volevo solo condividere con te questa passione di cui parli. In questa foto (http://neltempoliberofaccioilgatto.blogspot.it/2013/04/sono-le-sue-mani.html), pubblicata ormai un anno fa c'è l'essenza di ciò di cui tu parli… e uno dei motivi per cui amo così tanto il mio compagno! 🙂

    3. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 16:56

      Hai fatto benissimo a farmi vedere quel link, vedi, senza saperlo ci siamo riconosciute anche noi… 🙂

    4. Miu Mia

      14 Aprile 2014 at 17:23

      Se ora potessi, metterei un faccina che arroscisce! 🙂

    5. Miu Mia

      20 Aprile 2014 at 17:14

      Volevo passare e lasciare anche io i miei auguri per una serena Pasqua! 🙂 Ti auguro tanti sorrisi, ti auguro di circondarti di persone sincere e ti auguro una splendente giornata di sole (che non fa mai male!)!
      Un bacio! ^_^

  • Zucchero e zenzero

    13 Aprile 2014 at 19:02

    Gli occhi rivelano tutto della persona che ci sta di fronte, a partire dallo stato d'animo, e sono la prima cosa che anche io guardo. Poi osservo i movimenti del corpo e quindi anche la gesticolazione delle mani, che raccontano se una persona è timida e a disagio oppure se è spavalda e sicura di se'. La voce che preferisco è quella pacata e rassicurante, che riesce a rallentare i battiti del mio cuore quando sono agitata e che mi dice frasi dolci facendomi arrossire 🙂
    La tua pannacotta è primaverile sia nei sapori che nei colori, e ancora una volta hai proposto un abbinamento a cui non avevo mai pensato! Devo rimediare 😉
    In Provenza sono stata quando ero una bambina e ho dei ricordi bellissimi, ma mi piacerebbe ritornare e guardarla con gli occhi di oggi e scattare centinaia di foto:-)
    Buona settimana! :*
    V

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 19:10

      Io ho un debole per gli occhi chiari ma so bene che quel che conta è l'intensità e non di certo il colore, ci sono occhi scuri che sono profondi come pozzi, tutti da scoprire… mi piacciono gli occhi limpidi e che ridono, ma anche quelli in cui devi scavare, che all'inizio sfuggono, magari per paura o timidezza… in ogni caso, la comunicazione di sguardo è emozionante, potrei stare zitta a lungo comunicando solo così…
      La Provenza è uno dei posti più romantici per eccellenza, sono certa che ti piacerebbe… ricorda per alcuni aspetti la nostra Toscana, ma con quel tocco francese che io personalmente adoro… 🙂

  • Mimma e Marta

    13 Aprile 2014 at 19:09

    I campi di lavanda provenzali sono un ricordo caro e fermo nella nostra mente e nei nostri cuori, sembra che quel viola così intenso ci abbia accecate… Mani, occhi, voce, sono quasi sinonimo di cuore, anima, emozione, l'essenza di una persona si può cogliere da quelli, dai più piccoli gesti 🙂
    Lanciamo una fragola anche noi, quella della panna cotta alla lavanda era un'idea che ronzava per le nostre teste da un po', ma adesso, adesso la dobbiamo davvero fare…nel frattempo ci sediamo calme con due coppette e un cucchiaino e ci sediamo di fronte a te, occhi contro occhi, mani vicine, voci calde e pacate a condividere emozioni 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 19:20

      Vi aspettavo, perchè per una volta sono io che parlo di Francia… mi avete fatto venire voglia, con tutti i vostri bei post! 🙂 Molte persone non amano la lavanda da mangiare, invece a me piace, basta non esagerare con la dose ma appena sento il suo sapore salgo su una nuvola lilla! E' un effetto così forte… come quando avviene un incastro di occhi, percepisci la potenza…
      Buon viaggio, lo rallentiamo così parliamo anche con calma… 🙂

  • laura

    13 Aprile 2014 at 19:50

    Ma lo sai che la lavanda non l'ho mai assaggiata?sarà sicuramente meravigliosa con le fragole e poi hai espresso un desiderio?perché se erano le prime della stagione che mangiavi, dovevi esprimerlo sai?E' vero occhi, mani e voce sono un bel modo di conoscere all'istante e soprattutto anche un modo per comunicare, insomma sono i segni particolari su una carta d'identità, pari a geni o impronte digitali, le nostre!

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 20:01

      E allora devi subito sperimentare, Laura! Secondo me puoi metterla in qualche marmellata, per dare profumo, un po' come hai fatto con l'abbinamento albicocca e rosmarino che non dimentico più! 🙂 Questo è un dolce "alla Fra" e come immagini Teo me lo snobba, ehehe, però ti assicuro che quei piccoli fiori lilla fanno la differenza insieme alle fragole dolci (le mie preferite sono quelle piccole di Terracina) che finalmente ora si ritrovano!
      Non ti ho mai nascosto quanto apprezzi la tua voce calma da narratrice e so che ridi – so anche il perchè!!!! – a proposito di quest'argomento che abbiamo toccato nelle nostre conversazioni… 😀

  • Emanuela Leveratto

    13 Aprile 2014 at 19:54

    Ciao! mi piace tanto la panna cotta! la lavanda che bella peccato che mi fa starnutire da matti 🙁 però ne tengo qualche stelo essiccato su un mobiletto in camera,odora pochissimo ha qualche anno ma è tanto bella 🙂 e il micino? 😀

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 20:04

      Sei allergica?! Allora per te preparo versione senza lavanda, così sei al riparo dagli starnuti ma puoi goderti comunque la morbidezza della panna cotta che è uno dei miei dolci preferiti!
      Il micino era già salito sulla macchina del tempo quando scattavo queste foto! 😀

  • Chiara Setti

    13 Aprile 2014 at 20:07

    Eccole…le mani…io ne sono troppo affascinata e quando vedo delle belle dita è più forte di me ma non riesco a staccare gli occhi…oddio, che strana malattia la mia! 🙂
    quanto alla panna cotta dico solo: meravigliosa!!! bacio bellezza

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 20:18

      Abbiamo la stessa malattia, Chiara! Lo so che le persone vanno guardate negli occhi quando si parla, ma a volte mi distraggo! 😛 Negli uomini amo le dita sottili su mani forti, mentre nelle donne guardo la delicatezza e la femminilità… oppure l'armonia tra ciò che si dice e i movimenti… 🙂
      Grazie, un bacio a te! Oggi ho sistemato il barattolo della farina di grano saraceno e ti ho pensata!

  • Federica

    13 Aprile 2014 at 20:07

    Le mani: sono le mani ad attirare per prime la mia attenzione. E' sempre stato così fin da quando ero bambina, forse perchè "innamorata" delle mani della mia mamma che trovavo bellissime.
    Difficilmente sono attratta dagli occhi, almeno non quando ho davanti una persona sconosciuta. La mia timidezza mi porta inevitabilmente ad abbassare i miei, quasi a voler scomparire dalla vista o chissà, magari per paura di scoprire chi davvero ho di fronte immergendomi nel suo sguardo.
    TI hai detto nessuno che potresti scrivere romanzi?
    Li leggerei tutti d'un fiato, hai una sensibilità ed una capacità di coinvolgere fuori del comune.
    Leggere un buon libro gustando una panna cotta così raffinata e profumata sarebbe anche meglio 🙂
    Un bacione, buona settimana

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 20:35

      E' vero, le prime mani di cui abbiamo ricordo e contatto sono quelle che ci hanno cresciuto… e forse parte tutto da lì…
      Gli occhi rivelano così tanto di ognuno di noi che possono intimorire, perchè ci leggi tutto… forse il timore non è tanto di scoprire chi abbiamo davanti ma pensare che gli altri possano a loro volta leggere chi siamo e cosa pensiamo… questo mi spinge a volte ad abbassarli, perchè sono stata "sgamata" su tante sensazioni che avrei voluto nascondere ma no, non sono capace…
      Chissà, magari in un'altra vita farei veramente la scrittrice… 🙂 In questa ho sempre pensato di non essere all'altezza, forse non ci ho creduto abbastanza… coltivo a modo mio questa grande passione e frasi come le tue mi riempiono di gioia come avessi avuto una buona recensione! 😀
      Grazie del commento, Fede, è bello quando ti fermi… un anno fa, quando ho iniziato quest'avventura, sei stata tra le prime piacevoli scoperte…

  • CONTROTUTTI

    13 Aprile 2014 at 20:17

    i tuoi post sono una carezza delicata che termina con una splendida ricetta, profumata e dolce questa di oggi…che riempe i pomeriggi e il cuore

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 20:38

      A volte quando inizio a scrivere perdo il filo e solo dopo un po' mi dico "ah la ricetta, giusto!", perchè mi faccio prendere la mano dai pensieri… 😛 Ma la ricetta arriva sempre, perchè ormai cucino pensando inevitabilmente a questo spazio e a tutte voi!
      Grazie mille… lo sai che queste coppette vanno in forno, come cocotte? 😀

  • Sonia Moi

    13 Aprile 2014 at 20:35

    Gli occhi sono lo specchio dell'anima, è proprio vero! Ma la voce trasmette ciò che è il tuo animo…anche per me queste sono due cose fondamentali! E tu lo esprimi in maniera fantastica! Bacissimi!

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 20:47

      A volte ci si può innamorare di una voce anche senza vedersi in viso, per quante vibrazioni può dare…
      Grazie Sonia, baci a te!

  • Chiarapassion

    13 Aprile 2014 at 20:48

    Lancio subito la fragola per fare un viaggio nel tempo insieme a te…dove andiamo? Portami in Provenza e sono certa che mi perderò tra stoffe, profumi e scenari da incorniciare…Francy mi piace il tuo modo di vedere il mondo e mi piace la tua aria romantica ma attenta, ma sai che anche io guardo tanto le mani? Rivelano molto delle persone molto più di quanto si crede. Passata la febbre? Ti abbraccio e mi gusto questa bella panna cotta e mi hai dato un'ottima idea per utilizzare la mia lavanda che è letteralmente esplosa in tutta la sua bellezza sul mio terrazzo.
    Notte

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 21:15

      Andiamo dove vuoi, sono aperta a tutto! Ma sai che ho preferenze per posti che sanno di passato e di borghi antichi… in questo la Provenza è una meta perfetta! Tra i ricordi più belli, quanti mercatini pieni proprio di stoffe e cibo, non me ne perdevo uno, avevo la mappa delle tappe! Insieme lì saremmo pericolose… 😛
      La lavanda commestibile prendila in erboristeria, la vendono per le tisane, quella del balcone non penso vada bene, non rischierei… puoi però fare dei sacchetti profumati per la biancheria, con tutte le stoffe che vuoi! 😀
      La febbre mi è passata, per fortuna, dopo tre giorni chiusa a casa con Ischia nella mente… 🙂
      Grazie, cara Enrica, e a presto!

  • giochidizucchero

    13 Aprile 2014 at 21:06

    Che delicatezza… che poesia… che profumi zuccherini e provenzali. Un sogno come sempre, qui da te. Passo sempre volentieri perche' mi fai volare con la mente! Se passi da me, c'e' ancora un dolcino per il compliblog! Un bacione cara

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 21:20

      Beh, diciamo che sognare quando si parla di Provenza è più facile… io ci ripenso proprio per questo… 🙂 E preparare queste coppette mi ha davvero trasportato altrove…
      Sono tanto contenta di vederti tornare con piacere, siamo arrivate qui quasi nello stesso periodo, un anno fa!

  • Le Sucre et Moi Fabrizia M.

    13 Aprile 2014 at 21:19

    Anch'io ricordo la camargue come un ritorno a casa, lavanda negli occhi, infinito orizzonte sul mare, occhi di infinito di mio marito che non lasciavano i miei..
    Non riesco a dirti quanto vorrei lanciare quella fragola..grazie per quello che dite sveli e doni e per tutto quello che ci inviti a donare..ti leggerò anche domani su Season mag., complimenti !
    Un abbraccio,
    Fabrizia

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 21:27

      4 occhi che diventano 2 per quanto si consumano e si guardano con intensità… ah l'amore, questi momenti sono così preziosi e indelebili nella memoria!
      Lanciala senza paura quella fragola, Fabrizia, avremo tutto il tempo per svelarci a vicenda e scoprire tante altre cose! Magari tra un discorso e l'altro mi dici pure i segreti magici per fare quella torta bianca bellissima… 🙂

  • journeycake

    13 Aprile 2014 at 21:24

    A volte le mani mi incantano, dicono così tante cose.. e offrono il primo contatto, instaurano il primo ponte. Ho un vasetto di fiori di lavanda in dispensa che aspettano di essere utilizzati e diffondere il loro profumo e il loro sapore. Amo la panna cotta e accompagnata da fragole e lavanda dev'essere speciale. Ho letto Camargue e ho rivisto cavalli bianco-grigi al galoppo, ho ricordato Saint Marie de la Mer e un viaggio splendido che mi è tornato alla mente, lancio la fragola e salgo con te sulla macchina del tempo. Grazie Franci!

    1. lagattacolpiattochescotta

      13 Aprile 2014 at 21:31

      Simo, direi di tornare in Camargue allora, dato che ci sono stata un po' di fretta e avrei voluto sostare con più calma, facendo appostamenti per vedere altri fenicotteri e fotografare tutti quei cavalli liberi e felici… a Saint Marie de la Mer andiamo fuori stagione, così è tutta per noi! 😀
      Tra i sapori di quel viaggio c'è anche un pollo al limone e lavanda, magari ti ho dato un'altra idea… 😉

  • lapetitecasserole.com

    14 Aprile 2014 at 5:13

    Io l'ho sempre pensato che tu fossi un po' magica. Non mi sorprenderei di sapere che il tempo fra cucchiaino, coppetta e bocca possa fermarsi e lasciti il piacere di osservare tutto quello che hai davanti come davanti ad un belvedere. Se volevi realizzare qualcosa di delicato, en pendant con la dolcezza dei tuoi ricordi, sappi che con quella panna cotta ci sei perfettamente riuscita!

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 8:54

      Io credo nelle magie, è diverso… 😉 In sella ad una fragola si può viaggiare attraverso le estati più belle, ma se c'è una coppetta a fare da sedile si sta più comodi… quasi quasi devio il percorso e passo nel tuo cielo, che dici? Mi fai trovare le madelaines? Un sacchetto di lavanda lo porto con me, promesso!

  • Michela Sassi

    14 Aprile 2014 at 6:43

    Mi sono commossa, le tue parole delicate mi hanno accarezzato l'anima…
    Amo la panna cotta, per la sua morbidezza e dolcezza, con le fragole ancora di più…
    Sei adorabile!
    Un bacione

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 8:59

      Amo la panna cotta per il tuo stesso motivo, già quando affondo il cucchiaino… e non esagero mai con la densità, perchè mi piace compatta ai bordi ma fluttuosa nel cuore… 🙂
      Grazie Michela, sei sempre un tesoro!

  • sandra pilacchi

    14 Aprile 2014 at 6:56

    se tu vedessi le mie mani stamani non so cosa protesti pensare.
    ieri ho lucidato tutto il rame della cucina con aceto sale e bicarbonato, ho fatto l'hennè alla mia bambina e….. non ho avuto il tempo (o forse la voglia) di pensare alle mie mani.
    oggi parlano da sole, sono ruvide, senza smalto, e mi sono pure schiacciata il mignoletto nella porta…. quello si che parla, urla!!!! buono l'accostamento fragole e lavanda… il profumo discreto della lavanda….
    buona settimana Francesca!
    Sandra
    P.S. i tuoi post sempre una carezza, rimettono sempre in carreggiata i miei lunedì!

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 9:28

      Sandra, ahah, mi hai fatto ridere! Ma non conta solo la bellezza o la cura delle mani, a me piacciono anche quelle vissute, che toccano la terra, puliscono i carciofi (!), conoscono la fatica e a volte hanno pure lo smalto mangiucchiato… 🙂 La poesia è anche in queste cose, no? Piuttosto, attenta alle porte! 😛
      Grazie del commento autoironico di quel P.S. che è speciale…

  • Ely Mazzini

    14 Aprile 2014 at 6:58

    Sempre raffinati e pieni di poesia i tuoi post cara Francesca 🙂
    Questa panna cotta è semplicemente deliziosa…come te!!!
    Bacioni, buona giornata…

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 9:33

      Grazie Ely, aspettavo con ansia il momento in cui avrei unito la coppia fragola-lavanda, ci pensavo già da un po'… 🙂

  • Stef@

    14 Aprile 2014 at 7:26

    Bellissime queste foto.. e non può esser da meno quel che vedo nella ciotola! Anzi dev'essere squisito!

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 9:17

      Se ami l'abbinamento panna e fragole a metà tra gelato dell'infanzia e Fruttolo, questa coppetta ti piacerà! 🙂
      Grazie!

  • piccola mela

    14 Aprile 2014 at 9:39

    Ci salirei al volo sulla tua macchina del tempo, di fragole ne lancio un paio che non si sa mai, non vorrei proprio rimanere a terra 🙂
    Adoro la lavanda, quel suo modo incantevole di essere protagonista dell'estate e con le fragole me la immagino gentile, ma decisa…un po' come certe parole che si scelgono apposta o certi no, gli stessi di cui parli anche tu…
    Sei sempre una certezza per i miei lunedì!

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 10:18

      Per te sono capace anche di bloccare la macchina del tempo già in corsa, fermi tutti, dobbiamo far salire la Manu! 🙂
      Nel giardino dei miei sogni, oltre ad un orto spazioso, sogno anche cespugli di lavanda accarezzati dal sole, su cui si posano farfalle bianche… è proprio questa l'immagine più presente che ho di quel viaggio d'agosto, che voglio conservare, sospesa in un silenzio quasi irreale che solo la campagna sa dare… e tu lo sai bene.
      Farti compagnia il lunedì è uno stimolo a esserci sempre…

  • Reb

    14 Aprile 2014 at 9:43

    Occhi specchio dell'anima, mani ponte tra le anime e voce come canto di sirena, quel canto al cui fascino si rimane quasi ancorati. Mi fa piacere scoprire che osserviamo le stesse cose…e questa panna cotta al profumo di lavanda è Amore!

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 10:24

      Sapevo che saresti stata contenta di trovare la lavanda… nella casa con l'altalena la coltiveremo, vero? A me piace anche solo strofinare le mani sulle foglie, per assorbire il profumo…
      Grazie per queste tre righe di poesia, Reb! 🙂

  • conunpocodizucchero Elena

    14 Aprile 2014 at 9:49

    io salgo insieme a te Francesca. Lancio una fragola (ma poi rimetto le mani sotto per riprenderla e conservarla) 😉
    la tua mente ha sempre una delicatezza di pensiero e di espressione che ti farebbe distinguere tra un milione!

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 10:29

      Sì, fai la conchetta con le mani… e magari poi ti faccio anche una foto! 😉
      Grazie Elena, riesci sempre, sempre, sempre a trasmettermi il tuo affetto!

  • Ileana Pavone

    14 Aprile 2014 at 10:07

    Tu sei la mia certezza della domenica, ti ho letta ieri sera, ma ero stravolta e ho preferito ripassare oggi, con calma..e leggerti con l'attenzione che meriti.
    Io osservo le espressioni del viso, il modo di gesticolare, non subito gli occhi, perché tendo ad abbassarli all'inizio, ma osservo quelle espressioni tipiche di ogni persona, che sia una frase, il modo di muovere le mani, quegli atteggiamenti che ci contraddistinguono.

    Io ti lancerei un cestino di fragole, perché sono certa che con te il viaggio sarà bellissimo.

    ..e adoro la lavanda, con le fragole ancor di più. :*

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 10:32

      Sì, il linguaggio del corpo è pieno di segni rivelatori e di gesti che ripetiamo, anche senza accorgercene… sono nostri, solo nostri… è bello scovarli in una persona, quando la si osserva bene… è forse l'aspetto più stimolante della conoscenza!
      Benissimo per il cestino, così se ci viene fame in viaggio possiamo avere tante fragole con cui fare merenda… 🙂

  • Marina

    14 Aprile 2014 at 10:36

    Adoro tutte le panne cotte, anche quello con lo yogurt. Ma forse si chiameranno yogurt cotti?!? 😛

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 10:52

      Ah le adoro anche io, panna e yogurt sono gli ospiti fissi del mio frigo e quasi sempre finiscono dentro coppette! 🙂

  • Anna Maria Pischedda

    14 Aprile 2014 at 11:53

    Mmmmmmh che delizia, perfetta per una giornata quasi estiva come oggi! Sempre splendide le tue ricette e le tue foto, mi incanto a guardarle!

    Gli occhi li osservo molto e rifuggo da chi, quando parla con me, guarda da tutt'altra parte, forse per timidezza, chissà! uno sguardo diretto dice molto più di tante altre cose!
    Buona settimana 🙂

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 12:27

      Vero, quando si parla bisogna guardarsi bene in viso… chi guarda altrove mi dà impressione di essere distratto e poco interessato… capisco solo chi sfugge lo sguardo per timidezza o emozione, capita anche a me a volte… 🙂
      Grazie Anna Maria, questo sole invoglia a ricette fresche e colorate!

  • cucinaincontroluce

    14 Aprile 2014 at 15:03

    Ci ho pensato tutta la mattina alle tue osservazioni, ci ho riflettuto perchè hai ragione: avevo incontrato qualche mese fa una "amica" di web, con la quale andavo d'accordo, eppure di persona mi ha lasciato dei dubbi, molti dubbi…. mi sono convinta a darle credito e invece alla fine il mio istinto non sbaglia mai… La sua voce, il tono… qualcosa non andava, era duro, molto duro e in mia presenza aveva criticato aspramente una persona assente, è una cosa che non mi piace perchè lo stesso potrebbe aver fatto nei miei confronti in altre occasioni; lei dice di apprezzare me, cosa di cui dubito, ma io di certo non ho apprezzato lei perchè il tono della voce è importantissimo, perchè va al di là dei segnali corporali, perchè non puoi mentire quando parli…
    Le mani e lo sguardo sono sempre stati elementi di osservazione da parte mia, ma questo particolare della voce me l'hai fatto notare tu che sei sempre sottile e intuitiva, perchè anch'io amo i discorsi sussurrati, perchè se c'è intesa non serve alzare la voce, perchè in un respiro silenzioso vivono tante parole…
    Ti abbraccio forte forte!

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 15:40

      Di quest'argomento potremmo parlare ore e il viaggio nel tempo potrebbe durare più del previsto, quindi mettiti comoda… 🙂
      Con le persone credo sia necessario seguire l'istinto, che sbaglia, sì, ma raramente. Ho imparato a non dare un giudizio netto al primo colpo, ma se anche il secondo, il terzo e il quarto non vanno… allora un motivo ci sarà. Ci sono cose che ci fanno subito sentire vicino qualcuno e non credo sia solo una questione di sintonie. Mi trovo bene anche con chi ha gusti diversi dai miei, se in comune c'è un modo di intendere la vita, i sentimenti e i rapporti interpersonali che è sulla stessa lunghezza d'onda. Il punto è che alcune persone non sanno darsi, cara Tatiana. Pensano tanto a se stesse, prendono più che offrire. Oppure, anche se è brutto dirlo, sono poco interessanti. Oppure ancora sono acidelle e cattive, perchè purtroppo l'invidia appartiene molto alle donne e non ho mai capito perchè. Eppure quanti legami rotti per questo…
      Insomma, tu continua a fidarti delle tue impressioni. E chi non ti convince, resta indietro. Gli incontri nati dal web possono riservare tante piacevoli sorprese, solo che, si sa, le persone giuste sono da scovare…
      La mia voce è squillante e romana (ehehe) e non penso bella, ma vera, schietta… magari prima o poi la sentirai e io sentirò la tua! 🙂

  • Pincofifì

    14 Aprile 2014 at 16:20

    Allora, io di fragole ne ho lanciate tre: una per salire sulla macchina del tempo … e le altre due per mangiarmele 😉
    Anch'io osservo mani e ascolto voci per capire le persone. Gli occhi sono una scoperta più graduale, una conquista, perchè sono irrimediabilmente timida.
    Ma comunque oggi pensavo di attuare un furto e rubare ciò che dici della voce, salvarlo su un documento word e archiviarlo tra le parole che amo, per ripescarlo all'occorrenza 🙂 Ormai è più o meno un anno che ti conosco e sono certa che la tua sia una di quelle voci che sa raccontare storie, prima di andare a dormire.
    Ieri ho fatto una crostata alle fragole, ma visto che mi è avanzata una vaschetta, credo che proverò questa ricetta: non ho mai fatto una panna cotta alle fragole, sempre bianca (peccato non avere al momento fiori di lavanda)!
    Buona settimana Franci!

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 16:51

      A me piace ascoltare storie prima di andare a dormire, mi concilia il sonno… ma sono pronta a raccontarle e il bello forse è farlo a turno… 🙂 Sai che un tempo lo facevo leggendo un libro ad alta voce? Qualche pagina io e qualche pagina tu… così la storia prende pieghe diverse in base ai toni e ognuno si cala in un personaggio…
      L'abbinamento panna e fragola me lo porto dietro dal gelato Fior di fragola e anche adesso ogni tanto mi concedo una coppetta di fragole con zucchero e limone e tanta panna! Metterle in quella cotta è evocare un sapore antico che colpirà anche te… se ne metti 10 il colore è rosa chiaro, molto romantico! 😀
      Dai, già che ci sei lanciane quattro, così una la prendo io…

  • Mary

    14 Aprile 2014 at 19:53

    Le tue parole Francesca, sono delicate e fiere e riflettono il tuo spirito osservatore…Evocano pensieri ed emozioni…anch'io guardo sempre gli occhi. Con il tuo delizioso dolce, mi hai fatto tornare alla mente un mio viaggio in Provenza, insieme a mio figlio e alla sua classe diversi anni fa…Il colore e il profumo della lavanda erano così intensi…anche il vento era "diverso" e lo ricordo con nostalgia… Grazie cara! Un abbraccio e buona settimana, Mary

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 20:38

      Io amo tantissimo la Francia, ogni volta che ci vado ci resta un pezzo di cuore e la Provenza ha lasciato il suo segno… ci sono stata due settimane, l'ho girata in macchina facendo varie tappe e la lavanda mi ha sempre fatto compagnia… non ho visto le distese di campi fioriti perchè ci sono stata ad agosto e non a giugno, ma tanti cespugli erano ovunque e ogni volta che ora sento quel profumo sospiro… 🙂
      Grazie a te, un bacio!

  • Marina

    14 Aprile 2014 at 20:08

    La bellezza di quelle ciotoline mi farebbe capitolare anche se non amo la lavanda nel cibo, sono così delicate… Le tue parole sono sempre così dolci ed evocative, riesci a mettere nero su bianco dei pensieri e delle sensazione che sento ma non so mai descrivere. Un abbraccio grande

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 20:47

      Contenta ti piacciano, il tuo parere è importante! Preparo coppette senza lavanda per te, Marina, nessun problema! E vengo a portartele direttamente così magari inizi a dire a me, solo a me, quei pensieri… 🙂

  • Annalisa Sandri

    14 Aprile 2014 at 20:20

    Io mi unisco si!!!! Sono talmente belle e gustose queste coppette che non si puo' dire di no! ciao!!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 20:48

      Bene, fatti sotto! E mentre le mangi decidi la destinazione! 😀

  • consuelo tognetti

    14 Aprile 2014 at 20:57

    La tua sensibilità non ha pari. Penso che proprio dai gesti che il nostro corpo inconsapevolmente fa si possa perfettamente capire l'animo di una persona..non sono facili da captare e spesso sanno ingannare ma se impari a conoscerli non ti tradiranno mai!
    Queste coppette fanno fare pace con il mondo..lavanda e fragole è un abbinamento assolutamente da provare, che ne pensi in un gelato??? Ho già l'acquolina!
    Buona settimana tesoro <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 22:08

      Ho preso degli abbagli, come tutti, ma adesso riesco quasi subito a capire chi ho davanti… sarà che ascolto molto le sensazioni, oltre alla voce… 🙂 Mi affeziono poi ai gesti ricorrenti delle persone a cui voglio bene, come segni distintivi…
      Mi hai letto nel pensiero, avevo già in mente di provare un gelato con questi due ingredienti! Mi anticipi e mi dici come viene? Secondo me pulirai la vaschetta in una sera, se anche qui il fiuto non mi inganna… 😉
      Buona settimana a te cara Consu e grazie!!!

  • Daniela Tornato

    14 Aprile 2014 at 21:18

    Francesca, hai una grande dote, quella di vedere dettagli che la maggior parte della gente non vede, non ti fermi all'apparenza ma cerchi di capire chi ti sta davanti, io non ho mai dato troppo peso al tono di voce delle persone con cui parlo, ma adesso che mi ci fai pensare è un dettaglio da non sottovalutare assolutamente, le mani e la gestualità invece mi hanno sempre affascinato, anche le espressioni del viso, gli sguardi… spero ti sia passato il mal di gola, ha funzionato il gelato? spero di si… ho visto questa golosissima panna cotta anche su Season mag, fragole e lavanda, voglio provare.. intanto lancio una fragola in aria e salgo molto volentieri con te sulla macchina del tempo… buona settimana un abbraccio Dani

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 22:13

      Dani, prima o poi fonderò il partito dei dettagli, ti vuoi iscrivere?! 😀 Sono convinta che bisogna sempre fare un passo in più quando conosciamo una persona, tanto non serve molto tempo per capire a grandi linee la personalità di ognuno di noi… basta osservare piccole ma importanti cose ed emerge… e quando vale la pena, si approfondisce il rapporto alla scoperta di ancora nuovi dettagli, magari più nascosti… e quindi più interessanti…
      Mal di gola quasi sparito, meno male! Ma mica mi fermo a mangiare gelati, no, anche se non ho più questa scusa… 😛
      Un abbraccio forte a te!

    2. Daniela Tornato

      15 Aprile 2014 at 8:43

      Altro che se mi voglio iscrivere..non sai quante cose ho da imparare… sono contenta che stai meglio, e lo so la stagione dei gelati è appena cominciata… 🙂 buona giornata!!

  • I SOGNI DI CLAUDETTE

    14 Aprile 2014 at 21:24

    ho visto la ricetta sulla rivista e sono corsa qui da te per leggerti…. vorrei vedere i tuoi occhi le tue mani e sentire la tua voce…… ma so di sicuro che sei una persona dolcissima!
    claudette

    1. lagattacolpiattochescotta

      14 Aprile 2014 at 22:17

      Season Mag è una rivista bellissima, proprio nello stile che amo… fino a oggi ho scritto l'introduzione ma questa volta ho partecipato con una ricetta e mi ha fatto piacere, in fondo tutto parte da qui, da questo spazio dove son felice che torni… 🙂

  • granosalis.org

    15 Aprile 2014 at 8:24

    Il mio pesce-fragola ci avrebbe navigato volentieri in questo laghetto rosa pallido profumato di lavanda. Io che adoro le piante spontanee e i fiori in cucina non ho mai cucinato con la lavanda, ma si può? Aspetterò la fioritura ormai prossima delle piante nei poderi abbandonati (che spreco!) vicino casa per sperimentare, anche se non ti nascondo che me la andrei volentieri a raccogliere in Provenza, e pazienza per il chilometro zero…mi accontenterò di viaggiare con la mente per ora, grazie a te che mi hai riportata per un attimo in quei luoghi meravigliosi.

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2014 at 12:58

      Claudia, mi sono innamorata del pesce-fragola… al punto che lo difenderei con coraggio dalle zampe di Ulisse! 😀
      Anche se non commestibile, ogni anno prendo una pianta di lavanda perchè anche solo sfregare con le mani le foglie ha un effetto epifanico potentissimo…
      Mi piace saperti "a raccolta", cioè con le mani nei campi e tanti cestini! I fiori di borragine sono fissi nella mia mente…
      Dai, ti prendo una coppetta e vedrai che sapore… ma non dirmi che sa di detersivo eh! 😛

    2. granosalis.org

      15 Aprile 2014 at 13:25

      Ahaha! No, non credo possa ricordarmi il detersivo 🙂
      Visto che mi immagini con tanti cestini ti anticipo che ne sto costruendo uno con potature di salice rosso con le mie mani…finora sono sempre andata a raccogliere con buste o insalatiere di plastica da quando la cesta di mio nonna mi ha abbandonata, ma tra poco vi mostrerò il mio piccolo capolavoro!
      p.s: anche io adoro cogliere lavanda e sfregarla tra le dita mentre cammino…

    3. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2014 at 13:45

      Ah, io adoro ceste e cestini d ogni dimensione, ma non è colpa di Cappuccetto Rosso, no, mi piacciono e basta… 🙂 Attendo con ansia la tua creazione, so che con l'homemade – a 360° – sei brava!!!

  • Mirtillo E Lampone

    15 Aprile 2014 at 9:31

    Sono tre volte che inizio a leggere il tuo post e qualcosa mi interrompe…e poi ancora e ancora e ancora…oh ma la gente che chiama in ufficio non lo sa quanto è "sacro" leggerti? Alla fine ce l'ho fatta ad arrivare in fondo e assaporare i tuoi pensieri, che si tuffano in questa panna cotta profumata di primavera, passando per gli occhi, per le mani, per la pelle di ogni incontro. Io non so più se fidarmi degli occhi, dei sorrisi, delle voci che sento, molto spesso faccio un percorso diverso e cerco di arrivare al cuore.
    Con te ha funzionato, perchè ancora non ho potuto abbracciarti…ma spero tanto di farlo presto.
    Ti mando un bacio sul nasino ♥

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2014 at 13:04

      Oh che bello, è finita l'astinenza da Berry, sei di nuovo qui… :****
      Se vuoi con la mia macchina del tempo spedisco i disturbatori lontano lontano… 🙂
      Il cuore è anche la mia meta e mi piace il percorso graduale che si deve fare per arrivarci… adoro tutti i viaggi, in particolare questo… e sono proprio i dettagli che ti guidano a lui, come un film che entra nel vivo scena dopo scena.
      Lo so, qui nel web manca la fisicità ma ci si sente lo stesso così vicine… ti assicuro che ci sono persone che vedo tutti i giorni o spesso che non mi "toccano" affatto come alcune di voi… ecco la magia… 🙂

  • elenuccia

    15 Aprile 2014 at 9:39

    Le mani, si, sono fondamentali per me, curate e affusolate con le dita lunghe. Poi ascolto la voce ad occhi chiusi, per assaporarne ogni sfumatura. Passati questi due vagli allora si guardano gli occhi, li amo profondi e dolci, oppure solari e allegri come quelli dei bimbi. E con le ciglia lunghe, adoro le ciglia lunghe. E finisco con il sorriso, deve essere contagioso

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2014 at 13:07

      Elena, parola per parola, senza saltarne nessuna, la penso esattamente come te! Sono la prima che apprezza la solarità ma anche alcuni sguardi più malinconici, che nascondono zone d'ombre a cui voglio arrivare… e le mani sono un veicolo anche di sensualità molto importante, le guardo in tutti, attori compresi… 🙂
      Un sorriso te lo mando io!

  • MARI Z.

    15 Aprile 2014 at 13:28

    Adesso quando spunteranno i fiori di lavanda del mio giardino avrò due cose da fare: seccarli per riempire i sacchettini di lino per profumare i cassetti della biancheria e seccarli per conservarli nei barattoli di vetro per dare un sapore tutto speciale ai dolci con le fragole! 🙂 chissà che delizia!

    1. lagattacolpiattochescotta

      15 Aprile 2014 at 13:47

      Mari, mi raccomando, mangiali solo se è una lavanda commestibile, non farmi scherzi, eh! 😀 Secondo me potresti aromatizzare anche i tuoi bei tortini ciocco-fragola!

  • Ely Valsecchi

    15 Aprile 2014 at 14:25

    Per me gli occhi, dagli occhi riesco a capire e a conoscere una persona, sfuggenti quando nascondono qualcosa, spalancati e sinceri quando sono aperti al mondo e tristi e nebbiosi quando sono tristi…. Lancio la fragola e parto con te che meraviglia! Questa panna cotta è semplice poesia! Un abbraccio mia cara e buon pomeriggio!

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2014 at 12:34

      Gli occhi sono il primissimo livello della comunicazione, per me una calamita… le parole possono ingannare, loro no… e se sono limpidi te ne accorgi, eccome… la luce non tradisce…
      Contenta di averti a bordo, Ely, allaccia le cinture e si va!

  • la signorina pici e castagne

    16 Aprile 2014 at 10:44

    io ci metto anche il profumo della pelle.
    potrei essere stata (in un'altra vita) la protagonista del libro di patrick Suskind. ne sono quasi certa.
    sarà questa forte inclinazione verso gli odori…..
    ma son d' accordo su tutto il resto, gli occhi, le mani, la voce.
    ora, questa lavanda mi fa sorridere… tanto. perciò lancio in aria qualche fragola e mi unisco a te. : )

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2014 at 13:26

      E se scrivessi una sceneggiatura del film con te protagonista? 😀
      Hai ragione, Sere, non l'ho scritto ma l'odore è un'altra cosa importantissima per me. Da gatta ho un olfatto molto sviluppato, me lo dice anche Teo che sento tutto e anche troppo, a volte… 😀 Potrei stare ore a parlarti delle diverse gradazioni olfattive della pelle, dei miei profumi preferiti, dei punti in cui mi piace affondare il naso… magari rimandiamo a voce, durante quel pranzo che organizzeremo, vero? 🙂 E ci saranno le fragole, le porto io, così ci gustiamo il dessert a spasso nel tempo! Tanto lo so che tu mi porti in qualche posto vintage e devo riprendere le zeppe dall'armadio…

  • Peanut

    16 Aprile 2014 at 14:20

    Ritorno con il capo chino e piano piano, sperando di non esser cacciata via 🙁
    Mi ero mancato tutto questo sguardo all'essenza delle cose, ai piccoli dettagli che dettagli non sono veramente, perchè quando notati ti permettono in realtà di scoprire tutto in mondo.
    Cercherò di farmi perdonare 🙂 questa volta passo ma invece di lanciare fragole per aria potrei venire direttamente da te con una nuova vaschetta 🙂
    anche se, panna e fragola… 😉

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2014 at 15:45

      Le sorelle maggiori non cacciano mai via quelle minori e capiscono le assenze… l'importante è saper tornare e soprattutto aver la voglia di farlo… 🙂
      Se avessi un banco al mercato venderei chili e chili di dettagli, a buon prezzo… perchè sono loro gli ingredienti indispensabili che non devono mai mancare…
      Ti aspetto con una vaschetta bella grande e sì, dai, abbonda pure con la panna, come rifiutarla… anzi, stai attenta che la finisco tutta io! 😀

  • Monica Zacchia

    16 Aprile 2014 at 14:28

    occhi, mani, voce io vengo con te ti seguo a ruota cara Francesca "chi sceglie i vocaboli con attenzione perché mica uno vale l'altro" e parafrasandoti, evviva! era ora leggerlo nero su bianco. e sì ci aggiungerei anche i profumi come dice su la signorina :* gli odori portano subito una sensazione diretta al cervello, sia di un ambiente persona o cibo o pianta… è sempre piacevole chiacchierare con te:* Fragole e panna viaggiamo ora nel presente con una bella coppettina!.

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2014 at 15:50

      Monica, sono moooooolto contenta che abbia notato proprio quella frase, in particolare… se le persone sapessero usare le parole giuste, senza "spararle a caso", credo si eviterebbero tanti di quei disastri o incomprensioni… e poi se hanno inventato milioni di parole un motivo ci sarà… 🙂 Così come c'è se conosciamo gli altri e il mondo attraverso l'olfatto, il naso è molto più utile di quello che si può credere…
      Quando vuoi qui troverai sempre una coppetta per viaggiare, la metto a riposare nel cassetto/garage! 😀

  • MissWant

    16 Aprile 2014 at 14:34

    lancerei in aria un cestino intero di fragole per poter vivere tutte queste bellezze che racconti. Hai un'anima bella Francesca, fattelo dire, come sempre lasci belle emozioni…
    un abbraccio
    Angela

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2014 at 15:52

      Angela, lanciale pure, in alto in alto… io scaldo il motore, ho voglia di stare via per un pò… e in Provenza, sosta più lunga! 🙂
      Grazie mille…

  • LeCiorelle

    16 Aprile 2014 at 18:59

    Anche io mi soffermo molto sugli occhi di una persona, sono lo specchio dell'anima ed è davvero difficile poter sbagliare nel comprendere il carattere di una persona, anche se non la si conosce! ci vuole certamente tanta attenzione, sensibilità, capacità di guardare e non solo vedere, e questo sicuramente è un tuo pregio!! :)…questa panna cotta al profumo di lavanda, con fragole, è delicatissima! E' perfetta per questa stagione, che un po' alla volta, timidamente, inizia a farci respirare il profumo dei fiori, della frutta più dolce, delle giornate di sole!!! a presto, Silvia

    1. lagattacolpiattochescotta

      16 Aprile 2014 at 22:08

      Questa capacità di guardare l'ho affinata con gli anni e con l'esperienza, le persone sono isole da scoprire, mi piace pensarle così… 🙂
      La primavera chiama ancora di più colori delicati e frutta matura, inizio la giornata con un frullato e la finisco spesso con un dolcetto morbido e fresco! Non vedo l'ora tornino anche pesche e albicocche… 🙂
      Grazie Silvia, un bacio!

  • una pinguina in cucina

    16 Aprile 2014 at 21:38

    Mentre leggevo ho fatto 300 collegamenti…leggerti mi anima i neuroni, anche alle 23:35!! Pure io guardo molto gli occhi e le mani. Trovo che gli occhi siano la parte più caratteristica di una persona, che ce la fa riconoscere. Non ho mai trovato due persone con gli stessi occhi. E le mani…raccontano la vita della persona.
    Bella la Camargue, pure io sono tornata indietro nel tempo di ben 12 anni al mio primo viaggio senza genitori. Che bei ricordi!!
    Ottimo l'accostamento… vorrei proprio provare a mangiare questa panna cotta!

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Aprile 2014 at 8:43

      Vero, non esistono occhi uguali forse perchè non esistono persone uguali… possono esserci somiglianze ma ognuno di noi è a suo modo unico, chi nel bene e chi nel male… 🙂 Degli occhi amo guardare le pagliuzze dorate o le linee che si accendono al sole… e amo quando il colore cambia, magari in base al clima, sono occhi "nuovi"…
      Che bella esperienza deve essere stata quel viaggio, wow! Sai che la mia prima vacanza da sola era sempre in Francia, a Chamonix? Magari è lì il motivo per cui adoro questo paese!

  • Marta

    16 Aprile 2014 at 22:18

    Manco da tanto, come mia -pessima- abitudine, ma tornare a leggerti è qualcosa di speciale.
    Gli occhi, le mani e la voce, riesci a far apparire tutte le impressioni che danno con le sole parole. Poi questa ricetta parla di primavera e quasi d'estate e sì, decisamente di Provenza 🙂
    I tuoi post sono un toccasana e questa sera mi hanno dato la buona notte e pensieri positivi. Grazie Francesca, un bacio.

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Aprile 2014 at 18:38

      Ciao Marta, bentrovata! Ognuno vive a suo modo questi spazi, c'è chi è presente sempre, chi legge in silenzio, chi saluta solo ogni tot, chi è comunque vicino anche se non lascia parole… sai dove trovarmi, quando vorrai, intanto mi è arrivato questo segno di affetto e di stima e se vuoi parlare di Provenza mi trovi sempre disponibile! 🙂

  • Sweetie-home

    17 Aprile 2014 at 5:04

    La mia macchina del tempo si é accesa improvvisamente quando ho letto fenicotteri rosa. E camargue. Quelle immagini che ti restano, un silenzio che parla e momenti che restano perfetti, anche visti da qui.
    Gli occhi dicono tutto. Qualche volta dicono perfino troppo.

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Aprile 2014 at 18:44

      Io e te in Camargue, cara felina, credo ci divertiremmo… appostate per vedere fenicotteri, con il naso attaccato a vetrine di dolciumi e le antenne dritte in cerca di taglieri e props, curiose a mille con gli occhi accesi… che possono anche dire tutto, o troppo, tanto siamo al sicuro…
      Fai la valigia anche a Poldo e si va…

  • Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella)

    17 Aprile 2014 at 20:34

    Le mie mani faresti bene a non osservarle in questo periodo, delle unghie mangiucchiate non voglio immaginare cosa ti suggeriscono :p E come te Franci, noto tutti questi dettagli, piccole cose che mi fanno capire tanto! 🙂
    Questa panna cotta stasera mi stuzzica particolarmente, il forno si è rotto da una settimana quindi potrebbe essere l'ideale in questo momento, la lavanda l'ho provata proprio in una panna cotta l'anno scorso, l'ho adorata… Adesso ho capito dove sono finite le fragole, direi una dignitosa fine un vasetto di bontà primaverile 😉
    Ps: finalmente domenica scorsa ho fatto le lenticchie rosse decorticate *_* buonissime, molto più delicate. Ho seguito la tua ricetta, con le spezie fantastico… prossima volta metto meno brodo le faccio più asciutte come le tue e aggiungo lo yogurt, è stata la prima volta che facevo delle lenticchie io… me felicissima e a mia mamma sono piaciute tantissimo 😉
    un bacione <3

    1. lagattacolpiattochescotta

      17 Aprile 2014 at 21:53

      Simo, con Matteo e le sue unghie mangiate è una battaglia persa, quindi ho imparato a farmele piacere… 😛 Le tue mani le ho viste in foto, sono dolci come te, quasi da bambina!
      Il forno rotto manda in crisi, lo so… 🙂 Però è vero, è il riscatto delle panne cotte e dei budini! E mi fa piacere che condividiamo stesso amore per il sapore della lavanda… e per le lenticchie rosse, eheh! Fatte foto?! Lo yogurt stempera le spezie e dà freschezza, poi mi dirai se si sente la differenza! Io le mangio spesso asciutte, anche come contorno… inizia a mettere poco brodo, in caso se serve lo aggiungi man mano! Vedrai che se sono così piaciute le rifarai presto e diventeranno in piatto forte… 🙂

  • Stefania Zecca

    18 Aprile 2014 at 6:11

    Leggerti mi permette di fare, se pur brevi, dei viaggi con i pensieri e di distrarmi un attimo dalla frenesia che mi caratterizza. Se tu mi sentissi parlare! Hai presente una locomotiva? Invidio quelli che parlano con calma e pacatezza. Prendo al volo una fragola, grazie Francy. Bacio : )

    1. lagattacolpiattochescotta

      18 Aprile 2014 at 8:45

      Posso essere la tua agenzia di piccoli ma intensi viaggi di fiducia, Stefania? 😀 Lavoro anche la notte… anzi, soprattutto la notte, ehehe!
      Io amo i treni… quindi parla pure! 😀
      Grazie a te!

    2. Stefania Zecca

      19 Aprile 2014 at 6:49

      Certamente Francesca, ho appena sottoscritto un abbonamento alla tua agenzia.
      Anche tu approfitti di notti bianche per scrivere? A presto 😀

    3. lagattacolpiattochescotta

      19 Aprile 2014 at 14:38

      Oh sì, sapessi quante…
      Tra l'altro hai citato il mio libro preferito, "Le notti bianche" di Dostoevskij… 🙂

  • La cucina di Esme

    18 Aprile 2014 at 15:01

    Tantissimi auguri a te e famiglia per una Pasqua piena di serenità, allegria, buon cibo e tanto cioccolato!
    baci
    Alice

    1. lagattacolpiattochescotta

      18 Aprile 2014 at 16:30

      Alice, il cioccolato non mi fa impazzire, preferisco mangiare tante panne cotte, ehehe! 😀
      Grazie, ricambio, auguri a te!

  • coccolatime

    19 Aprile 2014 at 17:57

    carissima Francesca…questo post è come tutti i tuoi post stupendo…ma quello che mi ha colpito oltre le parole…è la RICETTA….di quelle semplici e curate…con LA LAVANDA…che adoro da morire!!! questa la rifaccio garantito!!! e chissà che figurone che farò..ne sono certa..!!! auguri infiniti tesoro bello..dal cuore…per una pasqua come tu vuoi!!!come desideri..al mare o in montagna o con i tuoi…quello che ti auguro sono due giorni di serenità e riposo…visto il periodo!!! un bacio enorme!!!

    1. lagattacolpiattochescotta

      19 Aprile 2014 at 18:35

      Enrica, sapevo che ti sarebbe piaciuta l'idea della lavanda, ti ho pensato quando ho scritto questo post! Non so se l'abbia usata già in infusione nel latte, ma profuma tantissimo in modo delicato… ora mi faccio venire un'idea anche per un gelato, ehehe!
      Grazie mille per gli auguri, il clima non permette grandi cose e se domani continua questo freddo al posto della brace in terrazza si accende il camino a casa dei miei genitori! Lo so, è assurdo, ma è così… 🙂 Buon riposo, relax, cibo e serenità a tutti voi, hai ragione, abbiamo tutti bisogno di fermarci un attimo…

  • Sugar

    19 Aprile 2014 at 19:36

    Cara Francesca, arrivo in ritardo per questo post che ho letto con piacere, ma sono ancora in tempo per farti gli auguri di buona Pasqua.
    Amo le mani affusolate e nervose, non mollicce per intenderci, gli occhi profondi e fieri, ma sopratutto mi piacciono le persone che parlano in maniera pacata, che pensano prima di parlare. Lo dico sempre ai miei alunni : pensare prima di parlare eviterebbe tanti disastri. 🙂
    Un abbraccio, Ada

    1. lagattacolpiattochescotta

      19 Aprile 2014 at 21:23

      Ada, ma lo sai che ho scritto la stessa cosa in risposta ad un commento in questo post? Se si parlasse meglio, con più attenzione, ponderando le parole, si eviterebbero tanti disastri… quindi più d'accordo di così con te non posso essere! 🙂 Sei un'insegnante? Lo scopro oggi con molto piacere! Le mani nel tuo lavoro sono importanti allora, comunichi tanto anche con quelle!
      Buona Pasqua a te, grazie di essere venuta qui per farmi gli auguri! 🙂 Un abbraccio grande!

  • journeycake

    20 Aprile 2014 at 15:58

    Cara Franci sono passata per abbracciarti e augurarti buona Pasqua. Baci simo

  • cincia del bosco

    22 Aprile 2014 at 13:31

    Che meraviglia questa panna cotta!

  • Anna

    13 Aprile 2015 at 18:00

    Ci sono post che leggi tuttoinunfiato. Ce ne sono altri cheinvece…
    Invece li devi assaporare pian piano, fino all’ultimo sorso, all’ultima briciola, all’ultima cucchiaiata…
    Per non sprecarne nulla. Per farteli scivolare dentro. Per concederti il tempo di asciugarti le lacrime.
    “Un graffio d’anima stropicciata”, dici tu. Io li chiamo graffi sul cuore.
    Poi c’è uno spicchio di prato al sole, c’è la strada percorsa, ci sono quelle piume che vogliono asciugarsi nella luce. Allora, forse, i graffi faranno meno male…
    Anche continuando a rileggere il post, i miei occhi continuerebbero a cadere su quelle frasi, che mi appartengono. Che profumano di speranza, come
    fragola e lavanda…
    Certo, c’è anche tanto altro da dire; ci sono occhi negli occhi, ci sono strette di mano forti e sicure, ci sono vocaboli scelti accuratamente e pronunciati lealmente.
    C’è spazio per riflettere, su questa macchina del tempo…
    Anna

    1. Francesca P.

      15 Aprile 2015 at 15:32

      Sì, Anna… alcuni post assomigliano alle emozioni: improvvisi, forti, urgenti, profumati, passionali. Di solito la mia scrittura procede così, per (s)balzi di cuore che corre libero e non sempre riesco a stargli dietro…
      Il graffio d’anima stropicciata appartiene solo alle persone più speciali, che soffrono perchè sentono, che amano perchè non possono farne a meno, che piangono perchè voglio tornare presto a ridere, che sognano perchè niente e nessuno – mai – può spegnere i desideri più veri…
      La macchina nel tempo è in garage, pronta a ri-partire quando vuoi… 🙂

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Post Next Post