GUSTARSI UN ARCOBALENO
Alcuni sogni si pensano così forte che sembra quasi di toccarli, di vederli, di viverli.
Sono lì, così reali, così vicini… così veri.
Così giusti.
Ed eccomi con un vestito a fiori e i capelli raccolti, mentre segno su una lavagna sul muro i piatti del giorno. Subito dopo giro il cartello su “OPEN” mentre dò uno sguardo curiosa alla strada.
Poi tiro fuori da una credenza i piatti, i bicchieri, i tovaglioli, i cestini per il pane. E apparecchio un tavolo alla volta, spostando piano le sedie verniciate di lilla.
Quando ho finito, mi sposto in cucina. Prendo il tagliere di legno, la cassa con le verdure ancora lucide di acqua, il coltello affilato.
Metto in ordine sul piano di marmo tutti gli ingredienti che mi servono, dentro ciotole bianche: l’aglio, la cipolla, le spezie, le erbe, le uova, il panetto di burro, i sali aromatizzati, l’olio che viene direttamente dalla Sabina.
La mattina passa così, affettando, lessando, soffriggendo, frullando, amalgamando, sperimentando, assaggiando, affinando tecniche e sapori. Sorridendo.
Una stanza come un regno.
Un piccolo locale come una seconda casa.
E come in una vera casa, deve esserci tutto quello che mi piace e che mi rappresenta: fotografie alle pareti, vasetti di marmellata e conserve sul bancone, vassoi con muffin, biscotti e fette di torta, libri di ricette e di viaggi in un angolo bene in vista, scatole vintage per il thè, barattoli di vetro con varie farine, tazze a pois e teiere di ogni forma-tipo-dimensione sulle mensole.
E colori, colori delicati che ricordano campi provenzali e atmosfere parigine, colori neutri che portano luce e spazio e colori più decisi dentro i piatti, perchè allegria&mangiare per me vanno scritti tuttiattaccati, come fossero un’unica parola indivisibile.
Voglio servire tanto verde, tanto arancione, tanto viola, tanto giallo e tanto rosso alle persone che vengono nel mio bistrot e che cercano proprio questo: gustarsi un arcobaleno e stare bene.
Lasciatemi sognare, almeno un po’…
ps: per il conto chiedete a Ulisse, è lui il boss!
PEPERONCINI SEMI PICCANTI RIPIENI DI COUS COUS AROMATICO
Ingredienti per due persone:
12-15 peperoncini semi piccanti
60-80 g di cous cous (quello che avanza usatelo per accompagnare!)
Mandorle (o altra frutta secca a piacere)
La scorza di un limone non trattato
Olive
Pomodori secchi
Origano (o le erbe che preferite)
Olio extra vergine di oliva
Sale
Lavate i peperoncini, tagliate la parte superiore e togliete i semi (se vi piace il piccante lasciatene qualcuno).
Fate bollire l’acqua, tuffate i peperoncini e le calotte, fate cuocere per circa 15 minuti. Scolate tutto e tenete da parte.
In una ciotola, unite le mandorle (tritate, a lamelle o spezzettate grossolamente), la scorza di limone, le olive tagliuzzate private dei noccioli, i pomodori secchi e l’origano.
Preparate il cous cous seguendo le istruzioni sulla confezione.
Quando è pronto e gonfio, mettetelo nella ciotola con gli altri ingredienti e mescolate bene, aggiungendo olio e sale quanto basta.
Riempite delicatamente i peperoncini coprendoli con le calotte e servite con una spolverata finale di origano.
109 Comments
Miu Mia
28 Settembre 2014 at 17:27
Mai fare i conti senza… Ulisse! 🙂
D'una bellezza statuaria, a proposito!
…e io ci verrei nel tuo bistrot pieno di allegria&mangiare, me ne andrei felice, sazia di vita e contenta di far due grattini al capo, anziché pagargli solo il conto! 😀
Colori e sapori si fondono come un'abitudine ch'è così bello non lasciar scivolare via… un cando benvenuto qui in casa tua è come fosse sul serio questo il vero bistrot! Vivi di sogni, ma solo quando la realtà li supera in ingegno! 😉
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 18:04
Io vorrei che tu fossi cliente fissa, Ro, avresti il tuo tavolino vista gatto sempre prenotato, almeno una volta a settimana! E il capo, dato che ha un debole per te, ti farebbe anche lo sconto… e se portassi le tue micette, allora cena gratis! 😀
Dani
28 Settembre 2014 at 17:43
Ma ormai i conti si devono fare mica solo con Ulisse! Certo lui è una star ma sono convinta che il piccoletto ci metterà molto poco a contendersi la scena! La ricetta invece è sfiziosissima mi piace tanto riempire le verdure di cous cous 😀
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 18:07
Il piccolo apparirà la prossima domenica, farà il debutto ufficiale con un ortaggio! 😉
Il mio dito oltre a essere frullatore-compulsivo è anche riempi-verdure dipendente! Cereali, pasta, riso, pane, abbondiamo!
Andrea
28 Settembre 2014 at 17:46
Davvero sfiziosi questi peperoncini! Vedo che anche Ulisse li gradisce molto! Un abbraccio
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 18:08
Il bistrot cucina solo quello che Ulisse approva dopo ampio test tattile… 😀
Ciao Andrea, grazie!
consuelo tognetti
28 Settembre 2014 at 17:59
Che bellissimo sogno..ti vedo nel tuo vestitino a fiori con il grembiulino sui fianchi immersa nella tua cucina. Mi vedo seduta su quella sedia lilla in attesa di sorridere di fronte ai colori che mi serviresti nel piatto..sperando solo che Ulisse non mi serva poi il conto troppo salato 😛
Sognare fa bene all'umore, dà un senso alla vita e ci regala momenti indimenticabili..se poi qualche desiderio si avvera è anche meglio ^_^
Carina l'idea di servire il cous cous nei peperoncini rotondi…tutto profuma ancora di estate 😀
Buona serata tesoro <3
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 18:10
Consu, a volte, anche ad occhi aperti, immagino davvero tutto ciò… e più il tempo passa, più questo sogno prende forma, anche se è impossibile, anche se so che non si avvererà mai… ma anche il solo pensarlo mi fa bene, è un'evasione… e a voi posso confidarlo e aprire le porte del bistrot… 🙂
Sì, tutto profuma d'estate, questo settembre mi sta piacendo tanto, è il giugno sereno che non abbiamo avuto quest'anno!
Un abbraccione!
Sara e Laura-PancettaBistrot
28 Settembre 2014 at 18:01
Franci abbiamo sognato anche noi con te… Un sogno così vivido e dettagliato che sembra proprio di vederti, nel tuo splendido regno colorato e profumato! Ulisse è un attento sous chef, è lì che studia le materie prime migliori 🙂
Splendido questo piatto rosso e piccantino, lo ordineremmo di certo!
Un abbraccio e complimenti per le foto incantevoli!!
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 18:15
Dai, se sognamo insieme mi sembra che sia tutto vero… forza, sedetevi, ma non senza promettermi che mi darete anche qualche vostra ricetta da aggiungere al menù! 🙂
Qui solo materie scelte, la zampa non inganna, di lei mi fido al 100%, ehehe!
Grazie, un abbraccio a entrambe!
Lilli nel Paese delle stoviglie
28 Settembre 2014 at 18:03
Un gran bel sogno,da non svegliarsi! E anche ottima ricetta, mette allegria!
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 18:15
Niente sveglia per un bel po', hai ragione… 😉
Se la ricetta suscita allegria, ho davvero raggiunto lo scopo di cui parlavo, olè!
Mimma e Marta
28 Settembre 2014 at 18:06
Sai Franci, qualche settimana fa sono uscita prima del solito da casa, passando di fronte una panetteria che aveva appena aperto. Subito il profumo inebriante del pane appena sfornato, ancora caldo, mi ha offuscato i sensi. Ho pensato che non potesse esserci cosa più bella di quella, che era quello che volevo fare nella vita. E mentre camminavo ho immaginato tutto, quando mi piacerebbe svegliarmi ancora all'alba per preparare pane e dolci, essere circondata da quel profumo tutto il giorno, preparare un piatto di pasta o un'insalata al volo, ma con tanto amore. Capita anche mentre cucino, che questo pensiero mi invada, senza riuscire a pensare ad altro. Perché trovo che non ci sia niente di più bello che preparare una torta di mele in un pomeriggio piovoso, o mettere a tavola qualcosa che possa essere nutrimento per l'anima oltre che per il corpo… 🙂
Mi piacerebbe proprio tanto sedermi al tuo bistrot, immagino che respirerei un'aria così confortevole…
Quei peperoncini me li porta spesso il nonno dal suo orto, sai? L'anno scorso li abbiamo riempiti di formaggio e messi sott'olio, quest'anno sono ancora in frigo che aspettano il loro degno (e questo senz'altro lo è) impiego 🙂 un abbraccio a te e al tuo Ulisse, che vederlo lì che gioca con le verdure è sempre bellissimo!
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 18:27
Se potessi tornare indietro e scoprissi prima questa passione per il cibo e la cucina, probabilmente tutte le mie energie sarebbero incanalate proprio lì e lotterei per questo progetto… è vero che nella vita tutto può succedere, ma ormai ho preso un'altra strada… essere giovani vuol dire poter fare e decidere ancora tutto, quindi spero di cuore che il tuo futuro sia profumato di pane e focacce, sarebbe bellissimo! Magari forniresti tu i lievitati al mio bistrot, ehehe! 🙂
Spero di vedere presto la vostra versione dei peperoncini, li trovo adorabili, così piccoli, così tondi!
Vi mando un sorriso!
Virginia @ Zucchero e zenzero
28 Settembre 2014 at 18:27
Francesca, non sai quanto ho aspettato questo post! Ogni tanto ci sono delle tematiche che viaggiano da un blog all'altro, senza che ci si metta d'accordo, ed è bello scoprire che altre vicine di bistrot hanno avuto il desiderio di cucinare una ricetta simile alla nostra 🙂
Quanto mi piacerebbe venire a mangiare nel tuo locale, farmi circondare dai colori e dai profumi e chiacchierare con te… Magari una sera o l'altra ci incontriamo in un sogno 😉
Adoro i peperoncini tondi e preparati in questo modo devono essere buonissimi!
Buona settimana e un abbraccio
V
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 18:32
Virginia, se unissimo le forze?! Perchè il mio sogno sarebbe anche lavorare insieme a qualche amica fidata e affine, un locale tutto al femminile, con il tocco che solo le donne sanno dare! Solo immaginare la scelta dei piatti da cucinare mi elettrizza!
Ci incontreremo sicuramente nei sogni, ti vengo a cercare! 🙂
Buona settimana a te!
Vaty ♪
28 Settembre 2014 at 18:50
io ci verrei al volo nel tuo bistrot ^_^
e quanto sono carine quelle zampettino??
e questa proposta piccantina come piace tanto a me <3
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 22:23
Tu potresti insegnarmi tanti piatti orientali, Vaty, così allargo gli orizzonti e propongo cucina da tutto il mondo! 🙂
La zampettina ti saluta!
Sugar Ness
28 Settembre 2014 at 19:14
Mi sembra di vederlo il tuo bistrot, luminoso e delicato come te! E quel profumo di origano che arriva come una folata varcando la porta è in sintonia perfetta con il sole della domenica appena conclusa. Questi peperoncini sono adorabili, non mi stupisce che il boss li abbia approvati!
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 22:27
Ecco, alle pareti potrei appendere anche peperoncini da essiccare e mazzi di origano, per dare un tocco rustico all'ambiente e far capire subito la sua anima mediterranea che incontra il mio amore sconfinato per la Francia! 😉
Il boss ha chiesto anche il bis, buona forchetta come la padrona! 😀
Ely Mazzini
28 Settembre 2014 at 19:37
Sarei una cliente fissa del tuo bistrot, so che mi piacerebbe l'atmosfera, apprezzerei i colori e amerei il tuo cibo, così come adoro il tuo blog e i suoi colori e così come trovo molto appetitosi questi peperoncini ripieni di cous cous 🙂 Brava Francesca, la luce di queste foto è talmente bella da togliere il fiato!!!
Bacioni, buona serata…
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 22:29
Ely, sarebbe un piacere vederti varcare spesso la porta, perchè il bello di certi posti credo sia la clientela affezionata e "fedele" con cui chiacchierare tutte le volte, tra una portata e l'altra! Il senso di familiarità è la prima cosa che ho cercato anche qui, con il blog… ed è prezioso!
Grazie mille, sei gentilissima… il dessert lo offre la casa! 😉
LeCiorelle
28 Settembre 2014 at 19:41
Qualcuno dice che per la legge di attrazione se tu pensi intensamente a quello che desideri e ogni giorno coltivi il tuo sogno questo prima o poi potrebbe avverarsi! Penso che sarebbe bello il tuo bistrot, e avrebbe la stessa luce che arriva dalle foto, magari potrebbe entrare da una finestra con le persiane di legno colorate!!! E a segnare il percorso dalla strada, potrebbero esserci tante zampine rosa, proprio quelle di Ulisse!! È un sogno carinissimo e come sempre il tuo modo di trasmettere le cose è fantastico!!
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 22:35
Sapessi quanto vorrei che quella legge funzionasse… dovrebbe valere soprattutto per i sogni un po' impossibili, quelli che quindi desideri di più perchè sai che sono inafferrabili… e più ci pensi e più sale la voglia…
Le persiane colorate, certo, quelle non dovrebbero mancare! Celesti e verde acqua, le farei così… e in un attimo sarei in Provenza, ehehe!
Grazie per aver dato il tuo contributo visivo al sogno! 🙂
Lorenza
28 Settembre 2014 at 19:45
Mai sogno fu descritto con tanta cura…che poi s'avveri!Che bello il tuo arcobaleno e che buono!
Lorenza
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 22:36
Io mi impegno a sognare bene, nei dettagli, senza che mi sfugga nulla… poi chissà, vediamo se questa cura viene premiata! 😉
Ciao Lorenza, grazie!
Anna Maria Pischedda
28 Settembre 2014 at 19:57
Ma io sarei ogni giorno lì al tuo bistrot!! e so già che impazzirei a guardare i colori e la luce che ci descrivi 🙂 soprattutto se c'è anche Ulisse a farci compagnia 😀
Chissà, i sogni son desideri, diceva qualcuno, e non è detto che prima o poi non si avverino 😉
Questa ricetta mi "attizza" molto, adoro il cous cous, e questo mix di sapori è fenomenale!!
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 22:38
Anna Maria, allora vieni un po' prima dell'orario di apertura così parliamo e mi aiuti ad apparecchiare! E mi insegni a fare le seadas? 😀
Il cous cous l'adoro anche io, che sia di carne, di pesce o solo con verdure… quando lo preparo spesso avanza ed ecco un modo per "riciclarlo" con fantasia!
Un abbraccio… ti aspetto! 😉
Anna Maria Pischedda
29 Settembre 2014 at 17:14
Uuuh le seadas! devo ancora provare a farle, mia madre ne fa di buonissime! ma prima o poi… (p.s. chiamami Anna ;-))
An Lullaby
28 Settembre 2014 at 20:35
Fra quando mi hai parlato del tuo sogno del bistrot l'ho immaginato esattamente così, lo sai? Sarà che in effetti tu sei così, originale, delicata, poetica 🙂 Se ti servirà qualcuno per sbucciare le patate o fare la lavastoviglie ci sono io, su di me puoi contare…non ti assicuro però che non mi distrarrò mentre mi parli… e può darsi anche che ti proporrò di farci un bel bicchierino di vino e magari di nascosto giocherò pure un po' con Ulisse, ma so già che sarò perdonata 🙂 Se posso immaginarlo così vividamente il tuo bistrot è perché infondo ne hai già aperto un pezzetto: si viene qui e ci si accomoda, si gusta tutto, dai colori, alle forme, ai sapori e poi, con la tristezza di un bambino che ha finito i suoi giri di giostra, ci si alza di controvoglia e si va verso la cassa con Ulisse curioso e un po' guardingo che ci accompagna all'uscita. Si va via un po' tristi, ma ricaricati di bellezza e si inizia da subito ad attendere il prossimo pasto al bistrot 🙂 Quello che è ho trovato scritto sul menù di oggi mi ha conquistato, ho un debole per il cous cous, per le mandorle, il limone e quel tipo di peperoncino, ma soprattutto per le cose belle 🙂
Alla prossima Fra, tienimi riservato il solito tavolo 😉
An Lullaby
28 Settembre 2014 at 20:37
Ormai do per scontato che sai che adoro le tue foto, però non andrebbe dato per scontato proprio nulla, quindi te lo ridico e faccio la noiosa: sono un sogno 🙂
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 22:47
Anto, sappi che leggerti mi ha fatto venire un sorrisone… ho immaginato davvero noi con il grembiule, il mestolo posato per un attimo e una pausa alcolica (piccola eh, sono mezza astemia, se no poi metto lo zucchero al posto del sale o viceversa, ahaha), magari con due tarallini vicino! In compagnia sarebbe tutto più bello, più facile e più divertente!
Hai detto una cosa bellissima su questo blog che è già un bistrot… in effetti per me lo è davvero, non è più un cucinare in solitaria, virtualmente preparo per tutte voi e adoro questa tavola lunga con tante sedie, dove volano parole e non solo profumi… l'ingrediente segreto è questo…
Grazie per ogni riga, saresti una cliente speciale e lo sai…
La Pasta Risottata
28 Settembre 2014 at 21:09
Il tuo bistrot sarebbe da visitare anche solo per conoscere te e la tua ricetta é sfiziosissima!!
Un abbraccio
Vera
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 22:48
Vera, grazie! Più vi leggo, più mi viene voglia di aprirlo davvero! 😀
Daniela Tornato
28 Settembre 2014 at 21:13
Voglio sedermi ad un tavolo del tuo bistrot, quello vicino alla finestra, guardarmi intorno e sentirmi a casa, assaggiare cose buone e chiacchierare di quello e di quell'altro, magari poi mi alzerei e non resisterei ad entrare in cucina per sentire profumi e magari cucinarti qualcosa, una pasta fresca per esempio! 😉 Dicono che i sogni se pensati intensamente forte forte prima o poi si avverano, io spero di si, incrocio le dita Franci, per il tuo e per tutti i sogni quelli grandi belli fatti di passione e voglia di mettersi alla prova! Io con i peperoni piccanti preparo ogni estate dei vasetti sott'olio con tonno, olive, origano, prezzemolo, capperi e alici per gustarmeli anche nell'inverno. Sono curiosa di provare questa versione con il cous cous che adoro! …allora passo da Ulisse per il conto ciao a presto e fai tante care anche a Tarallino!! 🙂
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 22:52
Sarebbe un onore averti fuori e dentro la cucina, Dani, a parlare, impastare e a fare foto! Anzi, ti propongo una mostra, dove puoi esporre tutti i tuoi bellissimi scatti con le mani e i vestiti vintage, sai quanto mi piacciano! 🙂 E ovviamente dovresti portarmi anche un vasetto dei tuoi peperoncini, sul bancone sarebbe perfetto!
Tarallino lo vedrai presto, lo sto "allenando" con il cibo e Ulisse da fratello maggiore vigila! Un abbraccio da tutti noi! 🙂
Michela Sassi
28 Settembre 2014 at 21:51
Sto arrivando da te…. Il tuo bistrot già lo amo, colorato e pieno d'amore…. Che bello leggerti… Un bacio grande
lagattacolpiattochescotta
28 Settembre 2014 at 22:53
Michela, per le persone più care sono aperta anche la notte, come vedi faccio le ore piccole e mangiare dolci dopo mezzanotte ad esempio è una mia passione! 😀
lapetitecasserole
29 Settembre 2014 at 3:53
Hai parlato di sogni, sogni che speri di fare prima di addormentati, o ancora meglio quelli che hai voglia di fare in un momento di relax, in cui ci si diverte ad aggiungere un particolare diverso. Ai sogni ci si affeziona, diventano parte di noi. E non é detto che non diventino realtà. Certo é che fanno bene alla salute, come un bicchiere di succo di arance appena spremute. E mi viene in mente… hai mai letto il GGG di Roald Dahl?
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 8:37
Un sogno come questo in realtà lo cullo anche di giorno, magari proprio mentre cucino o impiatto… affiora tutte le volte che vedo qualche locale "nel mio stile", quando entro e immagino davvero di essere la proprietaria, di gestirlo io… hai perfettamente ragione, Marghe, ad alcuni sogni ci si affeziona e si vuol bene, perchè diventano una parte di noi e ci investiamo tanti pensieri belli…
Non ho letto quel libro, no, corro a vedere di cosa si tratta! Grazie per lo spunto! :***
Marti
29 Settembre 2014 at 5:44
Molti di noi custodiscono un sogno simile, anche semplicemente per il fatto che per molti la felicità consisterebbe di fare della propria passione un lavoro, uno stile di vita. Ma pochi, me compresa, hanno il coraggio di dirlo ad alta voce, questo sogno. Il motivo è che quando lo metti nero su bianco è molto più facile vedere la distanza che ti separa dalla sua realizzazione, il bilancio del fatto e ancora da fare diventa evidente e tutti ( te compresa ) posso metterti a giudizio. Per riuscire in questo bisogna essere forti (ma più di testa e di cuore che di braccia), felici per ogni piccolo angolo di giornata e speranzosi fino ad ogni limite. Cose che qui ho sempre avvertito, in sottofondo, tra le righe e i non detti, nei colori del piatto e nella luce delle foto.
Spero con tutto il cuore che questa cosa prenda vita esattamente come te la sei sognata, diventi un punto sulla mappa dove io possa venire …. perché già sai che diventerebbe un angolo di rifugio per me vero?!
ps: in quei rossi peperoni e in quel mazzo di origano sento ancora tutti i profumi del sud 😉
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 8:42
Io amo guardare in faccia i sogni, pensarli così forte, come ho appunto scritto, da avere l'illusione che siano vicini, possibili… anche se non lo sono… lo so, questo comporta anche la frustrazione di dire "non accadrà mai" e di notare quella distanza di cui parli, ma non potrei fare a meno di coltivare quelle immagini, di sentire emozioni… quasi come un film, che giro io…
Non mi sento forte, o almeno, vorrei sempre esserlo di più, però è vero che ho una visione speranzosa della vita e del futuro, perchè credo sia l'unico modo per andare avanti (bene) e superare ostacoli o momenti difficili… se penso che ci sarà una luce, anche se ora non si vede, sono spronata a camminare, curiosa di arrivarci…
L'idea del bistrot come un rifugio è bellissima, l'accolgo in pieno… sarebbe quello anche per me, sai? Forse ogni "posto del cuore" lo è… compreso il Sud! 😉
giochidizucchero
29 Settembre 2014 at 7:11
Che meraviglia. Tutte le volte che vengo qui, mi sento a casa. Sei speciale, lo sai? Le tue foto esprimono tutta la luce che hai dentro. Ti auguro una settimana bellissima, <3 a presto!
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 8:44
Che parole "calde", grazie… le ho rilette 3 volte di seguito! In quel "mi sento a casa" c'è tutto il senso del comunicare e dell'aprirmi, creando una familiarità che per me è tanto importante…
Un abbraccio forte, oggi ancora di più! 😉
MARI Z.
29 Settembre 2014 at 9:04
Con quegli occhioni il tuo Ulisse incanterebbe tutti gli avventori del tuo piccolo ristorante. Mentre leggevo le tue parole mi è venuto in mente il libro di Ito Ogawa "il ristorante dell'amore ritrovato": ti ci vedo proprio muoverti in cucina e fra i tavoli a preparare con amore i cibi per pochi fortunati! …prenoto fin da ora un tavolo e un piatto di peperoncini prelibati! 😉
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 13:02
Dici che potrebbe fare da acchiappa-clienti? 😀
Non conosco quel libro, ma il titolo mi ispira tantissimo! Sarebbe un nome perfetto per un bistrot… per pochi intimi, hai detto bene, ambiente raccolto dove la voce non si disperde, con il giusto tempo per passare in tutti i tavoli a chiacchierare…
Maria Una Pinguina in Cucina
29 Settembre 2014 at 11:59
Che bello il tuo sogno, ha un bel po' di punti in comune col mio! E l'immagine di Ulisse che fa i conti è fantastica! Ma il nanetto quando comparirà nelle tue bellissime foto? Sono curiosa! Un bacione!
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 13:07
Se uniamo i sogni magari hanno doppia forza e riescono a vedere la luce… 🙂
Il nanetto rosso sarà su questi schermi la prossima domenica, far foto ad un micetto che sfreccia per tutta casa non è stato facile ma alla fine qualcosa ho rubato!
Un bacio a te!
piccola mela
29 Settembre 2014 at 12:29
Un piccolo casolare, leggermente isolato dal paese, quanto basta per poter godere il silenzio quando cala la luce, arredi semplici di legno scuro e dettagli portati a casa dai quattro punti cardinali, un orto dove raccogliere e decidere il menù, giorno dopo giorno.
Una vecchia poltrona dove sedersi a leggere e una coperta di lana per le sere più fredde.
…Posso aggiungere una cesta per il boss e un'altra poltrona per fare quattro chiacchiere tra amiche, il bello dei sogni è che li modelliamo sulla nostra felicità 🙂
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 13:13
Io oso ancora di più: uniamo Parigi e la campagna, i colori pastello e il rustico, cocotte e padelle in rame… la mia anima e la tua, immagini che bella musica? Quante note, quante sfumature…
Se la poltrona è viola o verde bosco ancora meglio, con angoli consumati e molle morbide… per il boss una cassetta della frutta invece della cesta e siamo a posto, che ci manca?! Ai biscotti ovviamente pensa Sweetie! 🙂
Modelliamo, plasmiamo, perdiamoci in certi pensieri, io lo trovo così vitale…
sweetie-Home
30 Settembre 2014 at 19:50
Eccomi che arrivo con i biscotti 🙂
Come dote porto tutte le formine che ho raccolto in mezza vita. Le mettiamo nella credenza, quella che è stata amore a prima vista.
Ognuno sogna a modo suo. C'è chi sogna ad occhi aperti, chi sogna mettendo le mani in pasta, chi sogna su un treno direzione per, chi sogna ma non lo dice, perchè è fatto così. Chisseneimporta di come, quando e perchè. Ciò che conta dei sogni è non smettere di sognare. Ognuno a modo suo 🙂
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2014 at 20:10
Concordo su tutto tutto! Io appartengo alla categoria "quellechefannoisognimultipli", ossia sogno ad occhi aperti, mentre impasto, in attesa di salire su un treno e coltivando con pudore alcuni sogni tuttimiei! Non mi faccio mancare niente! 😀
L'immagine di te che doni in modo così generoso le tue formine è davvero commovente, serve tovagliolo per asciugare la lacrimuccia! 🙂
cucinaincontroluce
29 Settembre 2014 at 13:17
Questa volta c'è stato un momento di telepatia tra di noi perché, nel mentre sto scrivendo un post (con la consueta calma olimpica) sui miei sogni, apro il tuo e ci trovo altri sogni, simili ai miei…. che alla fine non sono così distanti, almeno nei gesti, nei profumi, nell'amore per ogni istante che traspare dal tuo racconto…
I miei sogni sono come tanti limoni gialli, simbolo del mio amore per il Mediterraneo e per il clima caldo e secco delle coste a strapiombo sulla distesa blu cobalto, permeati da porcellane turchesi come il mare che lambisce le scogliere, ma lo spirito è lo stesso…
E ci siamo trovate in sintonia con la ricetta, perché ieri sera guardavo i peperoni nel frigorifero, quelli piccoli, rossi, tondi e anche un po' piccanti e valutavo la possibilità di riempirli senza ricorrere alla solita soluzione del tonno che nemmeno mi piace, guardavo il couscous che cuoce velocemente e che si sposa così bene ai sapori che amo di più, per poi rendermi conto che quel bellissimo rosso peperone si affianca al giallo della semola creando una danza cromatica impareggiabile, il tutto accompagnato con paio di altri ingredienti che ancora devo provare a dosare, ma che creano un tutt'uno con i profumi del sud, quasi maghrebini… un'ovazione all'estate, quella che anche in pieno inverno io sento sempre intorno a me.
Un abbraccio di quelli "tantitanti", mentre passo da Ulisse a saldare il conto!
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 16:44
Mi piacciono i sogni che hanno profumi e colori ben delineati, precisi… puoi vedere i contorni, puoi sentire gli odori, puoi capire quanto abbiano valore… ogni sogno merita rispetto, ma credo che alcuni abbiano ancora più forza, più impeto, nati da passioni magari più recenti, ma così forti…
Il giallo dei tuoi limoni, il blu del tuo mare e il rosso dei miei peperoncini formano già un tris bellissimo e potente, sarebbe bello unirli, cucinare in spiaggia e puntare a Sud… 🙂 E l'estate è sempre con me, anche quando indosserò maglioni a collo alto e cappotto, perchè è una condizione mentale…
Ricambio l'abbraccio e non ti preoccupare per il conto, Ulisse chiude un occhio, per te lo può fare! 😉
laroby – lechategoiste
29 Settembre 2014 at 14:17
abbiamo sogni moooolto simili!!! io però sul versante dolci e dolcetti…potremmo pensare a due locali vicini vicini…. però secondo me, a sogni, non siamo poi tanto originali!!! bè, Ulisse a prescindere (io lo adoro sempre più!) un abbraccio cara
laroby – lechategoiste
29 Settembre 2014 at 14:18
ops dimenticavo! calcolami già tra le tue clienti abituali…:-)
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 16:46
L'altro mio sogno parallelo sarebbe aprire una sala da thè con molti dolcetti e libri, quindi i sogni si sfiorano e si incrociano… l'originalità sta nel concepire questi posti che escono direttamente dal cuore ancora prima che dalla mente… devono essere nostri, solo nostri, quindi unici…
Prenoto un tavolo alle 21, ok? 🙂
antonella de andreis
29 Settembre 2014 at 14:18
Ma ci penso io a tenerti i conti con in braccio Ulisse e Tarallino! Cerca il locale, così la giornata lavorativa diventerebbe piacevole se la trascoressimo insieme 😉 Intanto ti rubo la ricetta, Giovanni ne andrà goloso. Baci
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 16:48
Anto, ahaha, tu sai quanto io sia una frana con i numeri, il tuo aiuto sarebbe fondamentale! E se Ulisse si sbaglia a contare come la padrona, ci pensi tu! 😉
Cercare il locale, magari… sospiro e chi meglio di te sa il perchè…
Ruba, ruba, che qui si cucina tutta roba facile! 🙂
panelibrietnuvole
29 Settembre 2014 at 14:28
Ma che bel sogno! sembra vero, sembra di essere lì, di vederti, di vedere colori e annusare profumi…e poi mi sono immaginata Ulisse con un paio di occhialini sul naso che fa il conto alla cassa!! :-D:-D:-D
Be', ti auguro che diventi realtà, perché sono certa che faresti sognare anche tutti quelli che passerebbero di lì, proprio come fai da queste pagine.
Buona settimana!
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 16:54
Rido per Ulisse con gli occhiali… ci starebbe bene, gli occhioni verdi si vedrebbero comunque! 🙂
Grazie, che belle parole di incoraggiamento… le appunto sulla lavagna insieme ai piatti al giorno, per ricordarle sempre… la realtà mi porta in altre direzioni, aimè, ma sono testarda, i sogni così non li faccio comunque tramontare…
Pincofifì
29 Settembre 2014 at 15:59
Lo aspettavo e lui, puntuale, fa capolino fin dalla prima foto. E' chiaro che è lui il boss, controlla la situazione, sottopone ad approfonditi test di qualità gli ingredienti, verifica che tutto sia come dev'essere.
Si percepisce fin dalle prime righe l'importanza di questo sogno. Le immagini che tratteggi sono troppo perfette, troppo vive e cariche di te perchè questa sia una semplice idea passeggera.
E io verrei subito a mangiare in questo bistrot, e mi perderei a curiosare tra i libri e le marmellate; di nascosto, mentre prepari qualcosa di colorato e profumato, solleverei i coperchi e annuserei gli aromi e poi mi fermerei davanti alla macchina da scrivere, timidamente schiaccerei qualche tasto (piano, non voglio farmi scoprire) e ti aspetterei per chiederti il motivo della sua presenza, sospettando già la risposta pur sapendo che mi sorprenderai comunque. E poi vorrei sapere tutto di quelle foto, dove, come, quando sono state scattate, perchè e poi …
Franci, i sogni sono contagiosi! Adesso la smetto (a volte sogni e parole sono come le ciliegie per me: uno tira l'altra) 😉
Questa ricetta m'ispira molto, sarà per i colori delle foto o magari per quel gattocurioso, non so, ma la devo provare!
Buona settimana a te e miao a Ulisse
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 17:01
Parlavamo proprio con te di sogni qualche post fa, no? Tu che ormai capisci tanto di me, al volo, hai colto bene: non ho inventato nulla sul momento, la mano ha scritto sicura queste immagini, che si arricchiscono di dettagli ogni volta che dò nutrimento e acqua al sogno…
Sei brava a descrivere e raccontare, perchè pur non conoscendo il tuo volto ti vedo benissimo mentre fai tutte quelle cose, strappandomi un sorriso… e soffermarci sulle foto, oh, quanto sarebbe bello, perchè ogni foto ha una storia, è vero, esattamente come un sogno…
Ulisse ha letto con me questo tuo splendido commento ed è molto fiero di essere il boss… 😀
Un abbraccio forte forte e buoni peperoncini!
La cucina di Esme
29 Settembre 2014 at 18:18
il mio sogno è simile al tuo ma in variante dolce, forse non si avvererà mai …ma sognare è fondamentale …mai smettere di credere ai propri sogni! Sfiziosissimi questi peperoncini!
baci
Alice
PS Ulisse è in assoluto il gatto più fotogenico che conosco belissimo ..una vera star!
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 20:00
Esatto, Alice, io persevero a immaginare anche se questo è un sogno che resterà solo nella mia mente e tra queste pagine… ma proprio perchè impossibile quasi al 100%, ci tengo!
Ulisse ti dà una leccatina e non ti fa pagare il dolce, lo hai conquistato dicendo così! 😀
Marta
29 Settembre 2014 at 19:15
Scopro solo ora il tuo blog…mi piace un sacco 🙂 i tuoi scatti sono come le tue ricette, allegri e colorati! E mi sono innamorata del tuo gatto, lo ammetto. 🙂
Ciao! Marta
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 20:02
Ciao Marta, grazie! Bello avere una nuova lettrice, ehm, volevo dire cliente del blog-bistrot! 😀
Tantocaruccia
29 Settembre 2014 at 19:56
Che bel sogno^^ Io volevo fare i jalapenos ripieni di formaggio, poi è rimasta una bella idea, anche riempirli di cous cous non è niente male!
Ma quindi, ho letto nei commenti prima, ci farai vedere il piccolo? Curiosa io^^
smuack, a presto cara :*
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 20:03
Li faccio io i jalapenos ripieni di formaggio, buoni, ehehe!
Sì, il piccolo farà il suo ingresso in scena nel prossimo post, è emozionato all'idea di conoscervi! 😀
Anna Rita Granata
29 Settembre 2014 at 20:22
Il tuo sogno ti rispecchia alla perfezione. È delicato, soave, luminoso come te. E poi è il posto dove io, da cliente affezionata, mi sentirei a vada e al riparo dalla vita frenetica e a volte ingiusta. Un posto così lo sogno anche io. Sogno che esista nelle vicinanze di casa mia, sogni me che ci vado tutte le volte che mi sarà possibile e sogno di godermi ogni piatto con estrema lentezza, gustandolo ed assaporandolo. Ti auguro davvero che possa avverarsi <3 per il conto…il boss è un rispetto davvero carismatico 😉 quegli occhioni lì, faranno faville tra le clienti! 😀
lagattacolpiattochescotta
29 Settembre 2014 at 21:44
Nel mio quartiere da un paio d'anni esiste un posto per me bellissimo, che ha alimentato questo mio sogno… tutte le volte che ci vado aggiungo un tassello a questa "favola" culinaria, guardo i dettagli e prendo continue idee, pensando se davvero fossi dall'altra parte del bancone…
Sarebbe bello averti come cliente, ti saprei coccolare… e Ulisse farebbe lo stesso, perchè ama come me le anime sensibili… 🙂
Federica Tommei
30 Settembre 2014 at 6:54
Belli i sogni vero? Quanto è bello sognare di realizzarli? … e magari un giorno li relizzeremo veramente; comunque abbiamo lo stesso sogno, quindi magari possiamo unire le forze per realizzarlo!! 😉
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2014 at 13:03
Anche tu a scrivere sulla lavagna e apparecchiare tavoli? 🙂 Bene, Fede, rimbocchiamoci le maniche e via a sognare! Sono sempre stata "attaccata" alla realtà, difficile che la perda di vista, ma evadere con la mente accarezzando i desideri è quanto di più bello – e necessario – ci possa essere…
Ilaria Guidi
30 Settembre 2014 at 8:51
Francy cara 🙂 che bel sogno il tuo…ti ci vedo lì nel tuo angolino tutto colorato bellissima e romantica! Quanto sono belle le tue foto…il tuo gatto ha i tuoi stessi occhi spettacolari!!
Questa ricetta è davvero sfiziosa…tutta da provare…
Ti abbraccio!!
Ila
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2014 at 13:04
Davvero mi ci vedi? Ecco, a me basta questo… che per voi questo bistrot esista e io sia credibile in quella veste… 🙂
Sì, io e Ulisse ci somigliamo molto, fisicamente e caratterialmente… è proprio il MIO gatto… solo che lui è bravo con la matematica e io no, ahaha!
Grazie Ilaria, sempre gentilissima!
Laura
30 Settembre 2014 at 9:36
In questo post ho riconosciuto tutti i tuoi pensieri, i racconti, i sogni che conosco di te 🙂 e ti vedo in molte delle immagini descritte e se posso aggiungere un contributo che secondo me ti è sfuggito ma che certo non mancherebbe al tuo bistrot dei sogni 🙂 sarebbe sicuramente la presenza felina!e si la tua locanda sarebbe simile a tante che ho visto in Grecia e in cui i gatti siedono sulle sedie di paglia insieme ai clienti 🙂 adesso non mi resta che vedere se ho indovinato!;) un abbraccio forte!
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2014 at 13:08
Sì, c'è molta aderenza tra sogno e ciò che sono… e tu lo sai, perchè di "quellochevorreidavverofare" ne abbiamo parlato, davanti ad un hamburger proprio in un locale ben arredato… 😉 Se un giorno pensassi di cambiare lavoro, chiamami all'istante perchè ci vedrei così bene a tagliuzzare verdure per più persone… dico sul serio, eh!
Quando tornerò a Parigi andrò subito a vedere il cafè dei gatti, c'è anche a Torino e ovviamente i nostri amici pelosi non mancherebbero… le sedie le porti tu direttamente dalla Grecia?! 🙂
Jessica – Scented little Pleasures
30 Settembre 2014 at 10:25
Come ti immagino bene in questo sogno cucito su misura! Si vede che non ci hai pensato una volta sola… Forse potresti sfruttare la fama di Ulisse, ci hai pensato? ah ah… lui come boss e attrazione, tu come suo braccio destro in cucina 😀
un abbraccio Franci, buon pomeriggio!
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2014 at 13:09
Sogno cucito su misura, che bell'espressione, Jessica! Rende davvero l'idea, brava!
Ulisse diventerebbe più famoso di me, i clienti verrebbero per lui e non per la mia cucina! 😀
Grazie per il sorriso che mi hai trasmesso!
Le Sucre et Moi Fabrizia M.
30 Settembre 2014 at 13:20
Quanto ti vedrei con un piccolo grembiule di lino provenzale ed il sorriso negli occhi..credo che si discosti davvero poco da quella che potrebbe essere una realtà assolutamente possibile..cara Francesca, sono convinta che i sogni abbiano il potere di arricchire la mente ed il cuore, anche se rimangono tali..di questi peperoni accesi nel biancore illuminato della tua cucina sono già innamorata, ma è il tuo boss che calamita tutta la mia ammirazione ( e la mano della fotografa!)
Se mai dovessi decidere di aprire davvero un bistrot sai che avresti un' amica su cui contare per la pasticceria decorata;)
Un abbraccio grande
Fabrizia
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2014 at 15:20
Tu saresti un'ospite d'onore per occasioni speciali, con le tue torte-capolavori! Daresti un tocco fiabesco e romantico ancora di più e ci presteremmo i grembiuli! 😉
Alcuni sogni li teniamo per noi, avvolti nel silenzio, altri invece è bello condividerli, perchè così sembra prendano più forza, più vigore… con tutte le vostre parole è come vivere davvero tutto ciò…
Un abbraccio oggi più grande dato che è il tuo compleanno e quindi tutta la cena la offriamo noi, il boss approva! 🙂
Sabrina C.
30 Settembre 2014 at 14:54
Mentre leggevo ti immaginavo, ti vedo davvero bene in un posto del genere e mai dire mai nella vita! Magari tra qualche anno molli tutto e ti butti nella ristorazione!
Avresti sicuramente una cliente fissa ♥
Ti abbraccio forte forte
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2014 at 15:24
Sabri, vorrei tatuarmi gigante quella frase: "Magari tra qualche anno molli tutto e ti butti nella ristorazione", che bel suono, che bell'effetto il solo leggerla… 😀
Aimè, credo proprio che non sarà così ma grazie per il tuo incoraggiamento, mi fa bene! Ovviamente tu e il tuo ragazzo potreste contribuire all'invenzione delle ricette! 🙂
Sabrina C.
30 Settembre 2014 at 15:29
Magari!! ^_^ Anche se tu sei moooolto più brava di noi e soprattutto molto più professionale, le nostre sono molto più casalinghe.. più spartane!
Io comunque sono qui.. e attendo! ihih 🙂
Peanut
30 Settembre 2014 at 15:35
Eccome se ci sono entrata dentro, al tuo sogno, e al tuo luminoso e accogliente bistrot. E il mio sorriso ha incontrato un sorriso, il mio vestito a farfalle il tuo vestito a fiori, mi siedo su uno sgabello e chiedo un cappuccino d'orzo col latte di soia (perchè alla tua sorellina rompiballe glielo fai trovare, vero??) e comincio ad ascoltare racconti di posti belli e gatti vivaci. Sono così simili, i nostri sogni, che s'incontrano! 🙂
E se questo fosse il piatto del giorno, puoi giurare che non me ne andrei tanto facilmente..;D
Ulisse è sempre stupendo ma quando ci fai vedere il piccoletto di casa? 😉
Un bacione Sister
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2014 at 19:11
Mi piace mangiare e cucinare di tutto, lo sai, niente steccati, sono aperta e curiosa! Anche i piatti vegetariani avrebbero spazio nel "mio" menù, certo, quindi avrei pure il latte di soia, insieme a quello di mandorla e di cocco che mi piacciono tanto! Inventarsi ricette per tutti, senza limitazioni, mi sembra un'ottima idea… ne sto parlando come se lo facessi davvero, come se fossi dentro al sogno in questo momento, all'ora della cena, quando raccontare storie è ancora più bello…
Il piccoletto arriverà domenica, è emozionato per questo debutto, fa già le fusa! 😀
Rebecka
30 Settembre 2014 at 17:51
Un sogno bellissimo, che è bello sfiorare, guardare, annusare, sentire, coccolare. Un sogno che forse accomuna molti, anche me. Coccolalo sempre, come tu sai fare e vizialo, tienilo all'ingrasso e dagli sempre cose buone. Tienilo stretto al cuore, nascondilo in tasca, riponilo tra le pagine di un vecchio diario, incornicialo e tienilo sopra il caminetto, realizzalo ogni volta che fai un nodo al grembiule e sei vicina al tavolo della cucina, ogni volta che tagli e sminuzzi qualcosa, ogni volta che soffi sul cucchiaio per assaporare la delizia che hai creato. Tienilo alto quel sogno, vicino alle stelle, per poterlo guardare spesso e quando sei stanca di tenerlo così alto, vieni in giardino, vicino alla nostra altalena che ti aiuto a sorreggerlo con uno di quei dolcetti buoni che ti piacciono tanto.
lagattacolpiattochescotta
30 Settembre 2014 at 19:59
Trovi sempre le parole giuste, con un tono poetico… anche stavolta sei stata delicata ma incisiva e l'immagine del sogno appeso sul caminetto è bellissima! Ciò che si ama merita tante coccole… non sono mai abbastanza, affetti e desideri hanno bisogno di cure e attenzioni, non vanno lasciati soli…
L'altalena è come il bistrot, un luogo dell'anima, un rifugio, una meta a cui arrivare che fa da richiamo… so che ti troverò lì, anche e soprattutto in autunno, immersa tra le foglie gialle… per i dolcetti hai carta bianca, sei tu la regina del cottage, io mi limito a mangiare tutto felice… 🙂
simona
1 Ottobre 2014 at 7:55
anch'io voglio un tavolino vista gatto!!! ricetta molto interessante e invitante. Il gatto è semplicemente meraviglioso 😀
Un bacio, a presto
lagattacolpiattochescotta
1 Ottobre 2014 at 13:42
Tavolino messo da parte! La vista gatto è bella quanto la vista mare! 😀
Grazie da parte di entrambi, ehehe!
Simona (Biancavaniglia Rossacannella)
1 Ottobre 2014 at 8:57
Sognare è bellissimo e farlo attraverso le tue parole lo è ancora di più. Ti vedo benissimo in un bistrot, tutto tuo, io ci verrei di sicuro. Questo tuo angolo per me già lo è, magari virtuale ma le tue parole e le immagini ci fanno sognare al punto da sentirci parte del tuo sogno.
Come sempre Franci, ti leggo la domenica sera, anche se arrivo dopo, sta volta con più ritardo, le corse di queste mattine non sono normali per me che prenderei la vita con calma e tranquillità, e vabbè c'est la vie (e l'università)!
Dicevo domenica, appena ho visto questi peperoncini semi piccanti ripieni di couscous ho sorriso, tanto. Arrivavo proprio dal cous cous fest dove ho assaggiato di tutto in tre sere. Non posso farci niente io lo mangerei anche tutti i giorni, mi piace tantissimo.
Ulisse è proprio un gatto-foto-modello, spacca il video.
Bellissimi i colori di queste foto :***
Simona (Biancavaniglia Rossacannella)
1 Ottobre 2014 at 8:58
o meglio "buca il video" 😉
lagattacolpiattochescotta
1 Ottobre 2014 at 13:48
Mi piacerebbe che il bistrot fosse un posto dove fermarsi anche solo per un po', una parentesi quieta dentro una vita frenetica, in cui tutte corriamo nonostante preferiremmo vivere senza affanni e mille impegni… sedersi a tavola per me è una pausa "sacra", almeno in quel lasso di tempo tutto rallenta… quindi ci metterò più minuti del solito a servirti, ti avverto, così ti rilassi, ti guardi intorno e accarezzi Ulisse… 🙂
Altro piccolo sogno che ho è di venire al festival, sai? Sono anni che lo dico, ma purtroppo è messo in un periodo in cui non posso muovermi, se no ci sarei già venuta, da divoratrice di cous cous e da amante della tua terra! Ora poi potrei avrei anche il piacere di conoscerti dal vivo! 😉
Ti abbraccio, Simo!
Ileana Pavone
1 Ottobre 2014 at 17:09
Arrivo qui dopo una giornata grigia, troppe notizie negative in un solo giorno..e avevo bisogno proprio di questi colori e della tua bellezza.
( mi piace quando trovo affinità anche nei sogni, mi piace quando arrivo qui e sono certa di trovare un sorriso..e Ulisse da coccolare! )
Ps: chiedi al boss se domani c'è posto per me a pranzo? 😀
lagattacolpiattochescotta
2 Ottobre 2014 at 12:41
Pensare che il bistrot abbia il potere di rendere migliore una giornata negativa è il motivo più grande per cui lo aprirei… e per cui ti accoglierei a braccia aperte, con vasetti di granola e focaccia, perchè so che ti piacciono! 🙂
E potrei anche pensare a piatti a base di sorrisi, tipo cartoccio di sorrisi e verdure al forno, tiramisù di sorrisi e cannella, orecchiette con sorrisi e cime di rapa, ehehe!
Il boss, insieme a me, ti aspetta tutte le volte che vuoi! :*****
Chiara Setti
2 Ottobre 2014 at 16:57
Posso sognare con te? <3 se vuoi mentre prepari il pranzo del bistrot io bado Ulisse… :-))
lagattacolpiattochescotta
2 Ottobre 2014 at 21:42
Certo che puoi! Sognare mentre si mangia, cosa c'è di più bello?
Ti affido Ulisse, potete apparecchiare insieme! 😀
Chiarapassion
2 Ottobre 2014 at 21:53
Ma sai che ti immagino nella tua cucina, con il tuo grembiule in lino e le tue mani delicate in movimento mentre prepari bontà. Sognare fa bene all'anima e spesso quello che vediamo come pensieri lontani poi si realizzano per davvero e diventano pura magia…ecco io sogno con te e spero di poter aprire davvero un giorno la porta del tuo bistrot per salutarti e vedere tanta bellezza.
Francesca sei una donna speciale, hai una delicatezza unica e si vede anche dai tuoi scatti…Ulisse in queste foto è particolarmente bello 😀
lagattacolpiattochescotta
2 Ottobre 2014 at 21:59
Probabilmente l'ingrediente principale delle nostre vite è proprio il sogno… quello che condisce tutto, speranze, desideri, pensieri, sospiri… ho imparato che per non restare delusi bisogna coltivare sogni "piccoli", semplici, che possano vedere la luce, sogni possibili… ma a volte anche sognare "in grande" fa bene, ci trascina via con la mente, ci fa immaginare destini diversi, ci dà piacere… e allora ecco che il bistrot esiste davvero e ti vedo mentre entri, colorata e solare più che mai, con il rossetto rosso e una camicia a pois! 🙂
Grazie mille Enrica!
Paola Sabino
3 Ottobre 2014 at 6:07
E' un sogno che adoro, questo, e che rincorro ogni volta che cucino. Ogni taglio è una nuova scena, una parete da colorare ed arricchire. Ogni ingrediente è una musica francese che suona in lontananza. Lo sfrigolio della cipolla nell'olio è un sorriso che si allarga. Il calore del sole che passa attraverso le pareti e illumina dei tavolini, piccoli, in ferro battuto, con dei fiori in un vasetto, lavanda. Pochi tavoli, per sentirsi a casa, per dedicare il proprio cuore a quei piatti che verranno serviti. Perché quando c'è l'amore il piatto ha tutt'altro sapore. Diventa più buono. Mette un buonumore improvviso, inaspettato, capace di venir fuori anche nel momento più buio.E' così che immagino sarà il mio bistrot.. un giorno. E' così che immagino il tuo. Con tante piccole sorprese, che vengono fuori da un coperchio di peperoncini.. tanti granelli di profumato couscous, che aprono un mondo.. in un unico boccone. Un bacio enorme.. era tempo che non passavo di qui.. e ogni volta mi fa solo un gran bene :*
lagattacolpiattochescotta
3 Ottobre 2014 at 8:23
Paola, come mi sento in sintonia con quello che dici… immagino tutto esattamente così, il bistrot avrebbe quella valenza: ricreare altrove la sensazione di casa, far nascere un altro mondo che parla tanto di noi e accoglie chi ha stessi gusti e cerca/vuole le stesse cose… sono assolutamente convinta che con il cibo si possano coccolare gli altri, incanalando lì la nostra positività… perchè quando si fa qualcosa con passione e con piacere, circola energia positiva…
Sono felice che ti sia seduta nel tavolo più alla luce e che sia tornata a trovarmi, perchè mancavi… io sviluppo una sorta di dipendenza dalle belle parole delle belle persone… 🙂
Maddalena Laschi
3 Ottobre 2014 at 13:46
Eccomi Francy, ad aiutarti a sognare un pò….quante volte anch'io ho fatto questo tipo di sogno, quante volte mi sono trovata a navigare su come poteva essere il mio locale, la mia seconda casa, l'angolo che trasforma la mia passione, in una professione……sognare è bellissimo ed anch'io come te a volte ne ho bisogno….mi cullo nelle tue parole e mi stuzzico guardando i tuoi peperoni rossissimi!!!! davvero tutto bello….un bacione
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 18:11
Maddy, ricordo bene la telefonata in cui parlammo di nuovi lavori, progetti adatti a noi, che possano piacere e dare soddisfazioni… a distanza di mesi, ti dico le stesse cose: la passione va ascoltata e messa in primo piano e bisogna lottare per i sogni, per ciò che ci fa stare bene… lo so, alcuni sogni sono troppo troppo grandi ma mai dire mai… tu il talento per la cucina lo possiedi davvero…
Culliamoci insieme, mentre ci sosteniamo e ci abbracciamo… 🙂
Ely Valsecchi
3 Ottobre 2014 at 15:42
In un luogo così sarei felice di pagare il conto a… Ulisse! Che bel sogno, sai cosa mi piace di più? Il tuo vestito a fiori e le sedie lilla, mi intufolerei piano pianino e starei a guardarti, poi magari ti darei una mano a sistemare, perchè l'importante è cucinare ma anche poi tenere in ordine….. Splendidi questi peperoncini, ci regalano ancora un tocco d'estate…. Un bacione
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 18:13
Ely, ahaha, mi hai fatto ridere con quella frase sull'ordine, molto materna, molto tenera! Hai ragione, in un locale deve essere tutto al posto giusto e accetto molto volentieri il tuo aiuto per rimettere ogni oggetto nella credenza e nei cassetti! 😀
L'estate qui ancora si intravede e allora mangiamola anche…
Un bacio a te!
Claudia
5 Ottobre 2014 at 17:46
Ieri sono stata a fare la spesa da Marcello e Lucy, e ho intravisto in una cassetta un bel mucchio di questi peperoncini, rossi rossi e appena colti. E mi è venuta subito in mente l'immagine che avevo visto su facebook di questo tuo post, che però non avevo ancora avuto il tempo di leggere…così ho aspettato, rimandando l'appuntamento alla prossima settimana, quando le vigne mi lasceranno più tempo di sperimentare qualcosa di nuovo. E questa ricetta è decisamente da sperimentare per me!
Sarei di certo una delle prime clienti nel tuo bistrot, a gustare l'arcobaleno racchiuso dentro ai tuoi piatti, prima con gli occhi e poi con la bocca. Per adesso sogno con te, e mi godo l'arcobaleno che disegna una curva armonica e luminosa qui nel tuo angolino di rete, ogni settimana. E a proposito, splendida la marmellata di fichi della scorsa domenica 🙂
lagattacolpiattochescotta
5 Ottobre 2014 at 18:18
Ci sono cibi che "ispirano simpatia" più di altri ed è così, per me, per questo tipo di peperoncino… tondo, ciccioso, buffo, pieno! C'è ancora più gusto a metterci tutto il cous cous che può entrare! Sai che tra gli ingredienti puoi unire anche pezzetti di albicocca secca, se ti piace? Si aggiunge croccantezza e un tocco di colore arancione… vabbè, si è capito che io sono fissata con certe cose… 😛
Grazie, Claudia… saresti una delle mie clienti preferite e lo sai, quelle che andrebbero via per ultime, oltre l'orario di chiusura, con cui mi siederei a rubare un pezzetto di dolce a fine serata…
Un abbraccio forte forte!
ps: quanto sono curiosa della vendemmia!!!
Anna
16 Marzo 2016 at 20:33
Ci sono sogni che, condivisi, diventano così reali, così vicini… così veri.
Prendo il primo treno-freccia del mattino, dovrei farcela ad arrivare a Roma per l’inaugurazione. In alternativa, posso sempre mettermi a
correre… Non voglio perdermi questo momento!!!
Ti scorgo, semplice e raffinata, nel tuo vestito a fiori. Sei emozionata, sorridi timida…
Io mi sprofondo (stanca per la
corsa!!!) su una sedia color
lavanda; chiudo gli occhi e inspiro profumo di buono: dalla
cucina… e non solo.
Nei tavoli accanto al mio scorgo visi sereni e sorridenti; amiche che ti vogliono bene e sono
arrivate da ogni dove… per esserti accanto mentre tagli questo traguardo. Che era un sogno, poi ha iniziato a volare…
Dalla cucina un turbinio di suoni, tu che triti-affetti-impasti-
frulli… e l’attesa nel bistrot sale. Ogni tuo piatto, già lo so, non deluderà le aspettative!
Nel frattempo, curiosa, mi guardo intorno: muoio dalla
voglia di ficcare il naso nella
credenza dove riponi tutte le tue
caccavelle… Quelle che parlano di te.
Un arcobaleno di colori riempie
lo spazio, e non so se sia meglio il lilla che placa l’impazienza, o l’arancione che mi scalda il
cuore…
Mi gusto il piatto del giorno, poi passo a salutarti… Complimenti
sinceri, per tutto: i menù scritti a
mano, con calligrafia delicata; l’arredamento semplice e
accogliente; il calore che traspare dall’attenzione ai dettagli… e a tutti i tuoi clienti.
Saldo il conto con Ulisse, attento e preciso, ed esco felice…
Ti ho lasciato al tavolo un
abbraccio… con la promessa di ritornare. Sono stata bene con te…
Ci sono sogni così giusti da sembrare reali, vicini… veri.
Chissà…
Anna
Francesca P.
19 Marzo 2016 at 19:33
Beh, questa volta sei tu che hai servito a me su un vassoio tante parole da gustare… hai reso ancora più reale questo sogno e mi hai fatto capire che in fondo un pezzettino si è avverato, perchè la mia cucina – il mio mondo – ha aperto la porta a persone come te che diventano l’anima di un luogo, qualunque esso sia…
Tu stai bene qui e io sto bene quando vieni e ti siedi… dove vuoi, a tua liberissima scelta. Puoi anche prepararti qualcosa e sul tavolo lascio una penna, se ti venisse voglia di appuntare qualche pensiero, come sai fare in un modo che ormai sento familiare…