IL NUOVO CHIAMA IL NUOVO
Succede che lo percepisci nitidamente il momento in cui le spalle sono leggere e le braccia si tendono in avanti, come lo sguardo, verso l’orizzonte.
Succede che la osservi bene la strada fino a qui, notando i fiori e non la polvere. Pensando “quanto è importante” e non “quanto è lunga”. Non conti i chilometri, conti i respiri.
Succede che li capti, li capti tutti, i segnali di una stagione particolare che scivola sotto il vestito, gioca con le consapevolezze, solletica la pancia e si lascia vivere. Si lascia amare. Si lascia prendere.
Succede che li senti tutti i click scattati, uno dietro l’altro, progressivamente, non solo con la macchina fotografica. Senti il rumore, senti gli effetti, senti che non è più come era prima. Senti che è diverso. Sì, è diverso.
Succede che senti cosa senti. Che te ne accorgi. Che sta accadendo davvero. E che lo puoi dire, non solo a te stessa.
Succede che senti che c’è il sole, che è (in) alto, che lo porti nel sangue. Che non può essere altrimenti. Perchè è da sempre la tua arma, questo sole. La tua forza. Quella scintilla che brilla negli occhi come un segno distintivo. Tuttotuo. E chi ti conosce e ti vive, chi ti ha conosciuto e ti ha vissuto, lo sa. Lo vede.
Succede che capisci che sei al centro di un’estate unica, che per certi versi è già iniziata e per altri deve ancora esplodere. Che è molto di più di un’estate e basta. Che vale molto di più di tutte le altre estati. Negli ultimi 3 anni, ogni estate ha avuto il suo peso specifico e la sua lezione. Ma questa… questa è speciale. Questa è mia, più che mai. Succede che è così, che non ho dubbi.
Succede che ad agosto arriverà un 4, davanti all’età. Succede che sono pronta. Succede che ho già la mano sul grande portone di legno, per aprirlo molto presto. Succede persino che lo voglio.
Succede che il nuovo chiama il nuovo. Un flusso di correnti, un incrocio di venti… e di (e)venti.
Succede che il nuovo s’incontra come un appuntamento che non sapevi ma che doveva accadere, che ci finisci dentro ma non è inciampare: è trovare.
E in una calda mattina di luglio, anche al mercato, ho trovato un nuovo che non m’aspettavo. Anzi, un nuovo al quadrato: melanzane bianche e melanzane perline. La meraviglia, in due forme e in due colori.
Succede che amo personalizzare tutto, anche un primo piatto della tradizione, che è tra i miei preferiti. E che oggi non posso che portare in tavola in questo modo: rompendo schemi, osando un po’, ap-portando cambiamenti.
ORECCHIETTE DI GRANO ARSO ALLA NORMA “A MODO MIO” (con doppia melanzana, pomodorini gialli e origano fresco)
Ingredienti per 2 persone:
160 g di orecchiette di grano arso (o tradizionali)
250 g di melanzane bianche e perline (o quelle che volete)
Una decina di pomodorini gialli (o rossi)
Ricotta salata (a piacere)
Cipolla (q.b.)
Olio extra vergine d’oliva
Sale
Pepe e/o sale nero di Cipro
Lavale le melanzane e tagliatele a cubetti. Mettetele in uno scolapasta, con del sale grosso, lasciandole riposare per 20-30 minuti (o di più, se avete tempo) per far rilasciare l’acqua interna. Risciacquatele bene e tamponatele con carta assorbente.
In una padella, soffriggete la cipolla tritata e aggiungete le melanzane che possono essere più o meno fritte a seconda di quanto olio metterete. Unite anche i pomodorini, tagliati in due. Cuocete finchè si sfalderanno. Regolate di sale.
Cuocete le orecchiette in abbondante acqua salata, scolatele e tuffatele nella padella con il condimento. Amalgamate e servite, aggiungendo le foglie d’origano e la ricotta salata, a scaglie o grattugiata. Completate con un giro di pepe e/o sale nero.
*Potete tagliare una parte di melanzane a striscioline, friggendole a parte e usandole per la decorazione finale. Se volete mantenere brillante il viola delle perline, non dovete cuocerle tanto!
23 Comments
Anna
22 Luglio 2018 at 20:23
Forse non te lo dico mai, non abbastanza credo, e me ne scuso… Allora, lasciatelo dire, quanto sono belle le tue foto, questa sera?
Quella lì, proprio quella dove bianco e viola si accomodano vicino, dove le smilze scrutano le tonde…
Così diverse, eppure ugualmente luccicanti e accattivanti sotto ai tuoi click: sembra di toccarle, allungando la mano…
Sorrido all’immagine buffa di te che apri il portone del 4!
Sì, non temere, pigia quella maniglia: tutta una vita ti attende… perché succede “che ci finisci dentro ma non è inciampare: è trovare”.
Troverai a piene mani, da riempire ancor di più il tuo cuore, troverai venti nuovi e nuovi (e)venti, troverai persone con cui vorrai continuare il cammino, troverai ancora il coraggio di rischiare e di incontrare il nuovo, troverai altre avventure da vivere e inseguire…
Buona settimana Francesca, un abbraccio grande!
Anna
Francesca P.
22 Luglio 2018 at 23:42
… e tu trovi sempre le parole giuste, cara Anna! Quelle che incoraggiano, quelle che colgono, quelle che comprendono, quelle che arrivano al punto…
Confido molto nei venti e negli (e)venti, in un destino frutto delle nostre scelte, del nostro impegno, della nostra volontà… e soprattutto confido in me, in ciò che sono oggi, in ciò che ho imparato, in ciò che sento, in ciò che decido. Mi avvicino al 4 con un bagaglio pieno ma non pesante, perchè quello che non serviva per il presente (e il futuro) è stato lasciato indietro… fino a qualche tempo fa non volevo toccare questo traguardo, mentre adesso sono felice del giro di boa, di cambiare numero, di scavallare, di cominciare un intero quaderno/diario di bordo con tante pagine lunghe un altro decennio! E sai perchè? Perchè la penna è ben salda nella mano, ho gli occhi aperti(ssimi) e l’entusiasmo di chi ha davanti qualcosa che non conosce ma che vuole vivere al massimo… Quante foto ancora verranno, di vita, di momenti, di ingredienti e di piatti… 😉
emanuela
22 Luglio 2018 at 22:15
Succede che ho scoperto da poco, in un commento di qualche post fa,che siamo nate sotto lo stesso segno e questo mi fa vibrare le vibrisse ,…mi fa drizzare i peli dall’emozione un po’ come topo Gigio (anche se a lui tremavano i baffi) perchè tu sei TANTA …MERAVIGLIOSAMENTE TANTA E BELLISSIMA ..Di quel bellissimo che sto iniziando ad amare anch’io…
Mi piace questa ricetta per le parentesi, gli “a piacere”, gli “o quelli che volete” ,”quelli che vi piacciono di più…” questa meravigliosa libertà che ti dai e ci dai… in tutto….
La luce di queste melanzane, la concavità femminile di questa pasta,non potevi scegliere un formato diverso… non ora, non adesso…
Come sono felice del tuo 4…tantissimo, e della tua felicità nell’accoglierlo a braccia tese per prenderlo per mano e portarlo con te verso nuove e meravigliose avventure…
Io ho preso nota del compito fantastico e mi diverto e sono lì con tutte le antennine dritte e super sensibili ed attente e pronte ad ogni filo di vento che porta un nuovo profumo e ad ogni raggio di sole che modifica una sfumatura di colore….
Ora vado a ninna ma torno presto prestissimo…
buona notte Franci…
Manù
Francesca P.
22 Luglio 2018 at 23:56
Leonessa anche tu… ora si spiegano tante cose, no? Sole, luce, fuoco, passionalità, voglia di vivere… tutto è in noi, Manu! E’ sempre stato lì e sempre sarà lì… niente e nessuno ci leva cose così preziose, è il motivo per cui si superano e si affrontano anche gli ostacoli e i temporali, la grinta e il ruggito al momento opportuno escono fuori! Non dimenticarlo mai… è tutto scritto nelle vene! 🙂
Sono consapevole di essere “tanta” e… con fierezza! Sì, preferisco il tanto al poco, preferisco la pienezza, preferisco il tondo, il cerchio, ciò che abbraccia e cinge… e quindi amo le orecchiette! Abbracciano il sugo, il condimento, la sostanza… e li trattengono, senza farli scivolare via, per essere goduti e assaporati bene…
Sono contenta che stai “vibrando” osservando quello che hai intorno, se anche a scuola ci avessero dato per le vacanze dei compiti così… 😉 Riempi tutti gli spazi vuoti, segui le righe del quaderno ma scrivi anche storto, fai disegni e cogli, cogli, cogli… con le mele sei bravissima, lo sarai anche con tutto il resto!
Claudia
23 Luglio 2018 at 11:04
Ommioddio, daiii!!! Ricordo quand’è il tuo compleanno, ma non ci stavo pensando che sei del ’78…che estate importante, davvero! Mi sembri pronta a viverla con l’attitudine migliore che c’è; e forse, non a caso, questa estate 2018 mi pare particolarmente equilibrata, vitale, piena di tutto, dal sole, alla pioggia, al vento, alle stelle (e alle eclissi!), al verde più rigoglioso e forte che mai. I tuoi colori di oggi dicono tanto, brillanti, vivaci, nuovi! (Sappi che invidio molto quel tuo bottino di melanzane, non ne ho mai trovate di così particolari…le perline sono incredibili!)
Un abbraccio 🙂
Francesca P.
24 Luglio 2018 at 15:29
Claudia, eh sì, la fatidica data è arrivata! Ho provato a soffiarci sopra per farla spostare un po’ più in là, ma non ci sono riuscita, ahaha! Scherzi a parte, ti confesso che l’idea mi colpisce e mi fa molto effetto, forse perchè sembrava una meta così lontana, fino a qualche anno fa… adesso che la sto sfiorando e guardando in faccia, però, posso dirti che mi va di afferrarla, di viverla in modo positivo – e propositivo – e di lanciarmi verso nuove, nuovissime avventure! La prendo come una seconda vita che inizia, anche se su radici ben solide… e hai ragione, quest’estate non si sta proprio mostrando noiosa o piatta, lo prendo come un segno… un ottimo segno, come questo primo che mi sono davvero goduta perchè, diciamolo… le melanzane fritte o soffritte quanto buone sono? 😀
ipasticciditerry
23 Luglio 2018 at 15:34
Mi piacciono le donne che sono orgogliose di dire la propria età, che non hanno paura, che non temono il tempo. L’avanzare dell’età deve essere vissuta come un arricchimento personale. Pur rispettando chi non accetta l’avanzare del tempo e fa di tutto per sembrare quello che non è, preferisco una donna (o anche un uomo) che non temono il passare del tempo e guardano fieri le loro rughe e i segni del tempo che passa. Io invece a settembre avrò un 6 davanti e mi sarebbe piaciuto fare un bel viaggio, ho già fatto anche tutto il programma ma purtroppo non mi sarà possibile farlo. Ma non importa, lo farò appena possibile. Una cosa è certa, ho sempre festeggiato il passaggio di ogni decennio alla grande e sarà così anche per questo. Ad ogni modo a me succede di riempirmi gli occhi di luce e colore, in special modo quando arrivo da te. Succede che mi godo le tue foto. Succede che “gusto” con gli occhi quello che prepari. Succede che mi sembra addirittura di sentirne il profumo. Adoro questo piatto nella versione classica e sono certa lo apprezzerei molto anche con le tue varianti. Queste melanzane Perline non le ho mai viste ma adoro il loro colore. Quelle bianche si, le ho fatte anche ripiene, qualche tempo fa. Le orecchiette di grano arso le ho preparate giusto ieri anche io, un profumo e una delizia. Complimenti, vado via incantata anche oggi. Buona settimana dolce Fra, a presto
Francesca P.
24 Luglio 2018 at 15:35
Quando ti leggo, mi comunichi calma, sai? Si vede che le tue riflessioni sono frutto di un percorso consapevole, da donna adulta che ha vissuto e visto tanto e che parla con quella quiete e quel tono sicuro di chi sa, cosa significa tutto questo… la penso come te, ogni anno in più ci arricchisce e ci dà qualcosa, anche quando si fatica o si soffre, c’è sempre il rovescio della medaglia e alla fine prevale sempre sempre il lato positivo, passato attraverso la scrematura… non ho mai avuto paura di crescere, io… di invecchiare sì, ma questo è altro discorso! 🙂 Crescere e maturare mi piace come concetto, in teoria e in pratica… essere Donne, fare il salto, acquisire tanto in più… fascino compreso! 😉 Il 60 è un altro grande traguardo, anche se non potrai partire saprai comunque festeggiare, anche in semplicità, come ti si addice…
Quando ho trovato queste orecchiette (nello stesso mercato delle due melanzane, è stata una mattina molto proficua!) ti ho pensata, ricordo bene la tua passione per il grano arso! Un giorno prometto che proverò a farle io, con le mie mani, seguendo il tuo esempio!
Ti mando un abbraccio, pieno di luce e d’affetto!
ricettevegolose
23 Luglio 2018 at 17:49
Finalmente ritrovo del tempo per passare da questo angolino del web che mi piace tanto e che dire… trovo un trionfo di colori, sapori, profumi, parole belle che fanno vibrare l’anima. Ti ringrazio per tutto questo e ti abbraccio :*
Francesca P.
24 Luglio 2018 at 15:37
Ciao, bentrovata! Mi fa piacere che non smarrisci la strada del blog, cerco sempre di lasciare molliche di pane o foglie di erbe, per segnarla… 🙂 Grazie a te per il passaggio e quel “vibrare d’anima” che mi piace assai!
m4ry
23 Luglio 2018 at 19:57
Avrei voglia di lasciarti qui sotto solo una sfilza di cuori, che lo so che potrebbe sembrare una cosa banale e infantile, ma è solo per dirti che lo sai che lo so come ti senti. Lo so perché ormai è da tanto che camminiamo giorno dopo giorno, tenendoci per mano e che questi click, ce li raccontiamo quotidianamente, con i nostri multi-vocali da 10 minuti al quadrato 😉 Amica mia, che dire? La vita bisogna viverla, cavalcarla, domarla, prenderla come viene, con i suoi alti e bassi e soprattutto, respirando, accogliendo, e SCEGLIENDO! E tu stai scegliendo, ogni giorno, in modo sempre più consapevole. BRAVA! Con questo piattino ti sei portata in avanti eh? A quando arriverai qui, nella mia terra e tra le mie braccia… BRAVA ancora una volta! Mi piace l’idea, la personalizzazione e tutti questi colori che fanno bene agli occhi e al cuore. Bacini :*
Francesca P.
24 Luglio 2018 at 15:44
Tu mi puoi chiamare Franceschina ma io non Maryina perchè suona un po’ male… allora ti chiamerò al solito Matilde (poi dopo il sogno di stanotte…) e soprattutto amica del mio cuor, che è roba non da me ma dato che tutti i tuoi cuori mi sono giunti e mi giungono quotidiamente, ricambio con piacere! 🙂
Lo so che lo sai… che sai tutto. Che capisci, che comprendi, che annuisci, che sorridi. E che scegli, anche tu. Sapendo cosa significa e cosa (com)porta. Quanto bella è la parola “scegliere”, questo verbo che va detto con voce decisa e testa alta? Ho scoperto il suo sapore, buono come quello delle melanzane… e chi lo molla più!
Pronta ad aprire le braccia? Pronta a non piangere e a non farmi piangere? Ahaha, manca poco… 🙂
Federica
23 Luglio 2018 at 20:17
da quanto non passavo di qui e avevo quasi dimenticato l’effetto meraviglioso che mi fa leggerti, quella sensazione di evasione dal mondo…per un attimo…ma in quell’attimo è come essere catapultati in un mondo da fiaba. perché è così, quando ti leggo mi si allarga il cuore, le nubi si squarciano e il sorriso si accende sulle labbra.
è un’estate importante questa, è bellissima l’immagine del portone. quella maniglia l’ho aperta da un po’ e ormai sono a metà strada strada sulla via del 5! tutto questo da una parte mi spaventa ma dall’altra, specie negli ultimi due anni, mi sembra di essere rinata. in fondo ogni stagione della vita ha il suo fascino e andrebbe vissuta in primis assaporando il piacere delle piccole cose.
ma quanto bello è questo piatto di orecchiette? un inno all’estate, a questa estate speciale e a tutto ciò di bello che porterà con sè. un abbraccio grande grande e un bacione
Francesca P.
24 Luglio 2018 at 15:53
Fede, bello ritrovarti e bello rileggerti! Il mondo dei blog è cambiato tanto negli anni e non nascondo che non mi piace la piega che ha preso… per questo io continuo a coltivare il mio come fosse una piantina speciale e ad alimentare lo scambio umano, soprattutto con persone affini! Sappi che io qui ci sono sempre… come mi conosci, come mi sai, come mi vedi! 🙂
Arrivare a numeri importanti in effetti spaventa, o almeno, quella è la sensazione principale, più istintiva… si mettono le mani avanti e si ha quasi una sorta di rifiuto alla sola idea, ma poi qualcosa cambia, anche questo è un click: vediamo tutte le possibilità, le potenzialità e le occasioni che possono esserci con queste svolte, vediamo un intero libro nuovo di zecca che si apre, vediamo la strada fatta e ci sentiamo orgogliose per come/cosa siamo e di colpo il timore lascia spazio all’ottimismo e alla curiosità di scoprire cosa mangeremo ancora… a tavola e nella vita! 🙂 Se sai assaporare il piacere delle piccole cose, quella è una certezza che viene avanti con noi e con lo scorrere del tempo…
Un abbraccio a te e buona estate… meno male che hai tanti cucchiaini con cui raccogliere ciò che merita!
saltandoinpadella
24 Luglio 2018 at 16:35
Mi sembra di vedere i tuoi occhi brillare alla vista di cotanta meraviglia. Una fortuna davvero sfacciata 🙂 come una bimba quando scarta il regalo di compleanno. Non ho ancora mai trovato nessuna delle due, l’accostamento di colori è davvero notevole. Non ho mai avuto il coraggio di provare a fare le orecchiette in casa, ma ora che mi hai stuzzicato con l’idea del grano arso mi è venuto un certo prurito alle mani 😉
Francesca P.
24 Luglio 2018 at 20:48
Ho trovato questa doppia bella novità in un mercato dove non vado spesso e in cui, quel giorno, sono capitata un po’ per caso… e pensa, neanche volevo farci un giro! Ma al primo banchetto ho avuto questa apparizione e allora… 😉 Vedi, un’altra conferma che spesso uscire dalla propria comfort zone fa bene, anche quando si tratta di fare la spesa! Fare strade meno battute, aguzzare la vista e aprirsi al nuovo che si lascia trovare…
Le orecchiette fatte in casa attirano molto anche me… le mettiamo nella lista del “to do” dopo l’estate, quando torneremo a pieno ritmo nelle nostre cucine?
Mile
25 Luglio 2018 at 6:47
Oh che bella la consapevolezza! Una sorta di terzo occhio che guida e amplia la percezione.
Ed io accolgo con gioia la tua personalizzazione: un trionfo di colori!
Francesca P.
26 Luglio 2018 at 20:54
Il terzo occhio è molto importante per me, sia quando scatto, sia quando “sento”… 🙂 Come avere un faro in più, un’altra guida, un co-pilota interno! E i colori è proprio lì che abitano…
Grazie, Mile, buona consapevolezza e buone melanzane e te!
Ile
26 Luglio 2018 at 9:53
Che bello sentirti così, Fra.
E’ la tua stagione ed è qui, la puoi toccare, stringere, puoi farla tua in ogni istante, correndole incontro come solo certe persone sanno fare.
Vai e vivi, ora più che mai.
La verità è che ora avrei soltanto una gran voglia di abbracciarti e so che lo farei immediatamente nonostante la timidezza mista a diffidenza, sono certa che mi basterebbe guardarti negli occhi per vedere quello che c’è dietro :*
E’ bello davvero leggerti così e credo che non servano tante parole, tu sai.
Francesca P.
26 Luglio 2018 at 21:01
Sto facendo il conto alla rovescia per agosto, sai… dentro la mia stagione è il mio mese, la vera estate per me inizia con il suo arrivo! Un mese che ho sempre aspettato e voluto, che non mi ha permesso di fare feste di compleanno con altre persone perchè cade in pieno periodo di vacanze, ma che mi ha insegnato a festeggiare per conto mio, con me stessa, sentendo e interiorizzando ancor di più… scoprirai presto, da Instagram, dove brinderò a questo 4 nuovo di zecca che già mi sorride e mi tende le braccia, pronto ad accogliermi…
Vado e vivo, ora più che mai… prendo e custodisco questo tuo invito, quest’esortazione che mi trasmette passionalità e libertà, cose che dominano il mio segno zodiacale, tra l’altro! 🙂 Abbracciamoci virtualmente, ma vedrai che da quarantenne lo faremo anche dal vivo, senza esitazioni… sono certa anche io :*
Silvia
26 Luglio 2018 at 18:41
Succede che questa estate la sento mia! Succede Succede, avremo una cosa in comune di sicuro e se l’anno scorso la parola giusta è stata consapevolezza, quest’anno sarà novità. Andare in contro al nuovo non è mica semplice, anzi, delle volte restiamo diffidenti per così tanto tempo che ci mettiamo un po’ a lasciarci andare. Ma il nuovo è anche sinonimo di crescita, perché si affrontano le paure e ci si lancia un pochino di più. Mi piace quel solleticare sotto le vesti leggere, dá proprio l’idea di qualcosa che stuzzica l’appetito! E se l’appetito vien mangiando io assaggerei questo piatto molto volentieri, golosa come sono di melanzane! P.s…quel 4 davanti sarà il passo di danza che hai sempre detto…ne sarai fiera! Un abbraccio
Francesca P.
26 Luglio 2018 at 21:08
Succede che avremo tanto da raccontarci, a settembre… ma anche prima, perchè ci guarderemo a vicenda e in un certo senso veglieremo l’una sull’altra, con curiosità, vedendo cosa combiniamo in tempo reale! Il coraggio premia gli audaci, questo proverbio lo condivido… ogni volta che si vince un limite o una paura, in cambio si ha tanto! Serve a noi per vedere che siamo capaci di fare cose che non pensavamo… e anche con gusto! 🙂 La tua isola è lì, devi solo conquistarla, viverla al massimo e vivere soprattutto te stessa in quel modo… vele aperte gonfie di vento, scarpe da ballo in borsa, musica giusta e… si va! O meglio, ci si lancia…
Chissà se mangerai melanzane a Malta, qui una scorta la trovi sicuro! 😉
Chiara
26 Luglio 2018 at 23:32
ho fame..A quest’ora quando i rumori della casa si placano sento sempre uno sfarfallio nella pancia, lo sento ma dovrei evitarlo eppure quel morso dato ad una fetta di prosciutto o a quel pezzo di formaggio particolare mi riempie non solo la pancia ma anche lo spirito e vado a letto contenta,un calice di Prosecco se c’è fa compagnia al resto….A pranzo e cena mangiucchio senza appetito ma la sera quel piccolo spuntino me lo godo fino in fondo…la bilancia si è nascosta sotto alla sedia del bagno e non i rivolge più la parola, si è offesa perchè la ignoro…Ancora per qualche tempo voglio vivere a briglia sciolta poi rientrerò nei ranghi…La tua pasta sarebbe stata una festa…Un abbraccio dal B&B, tanto lavoro ma le soddisfazioni di tutti i generi non mancano